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Autore: Mary_Julia_Solo    12/06/2017    1 recensioni
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"Sceglierei lui. Sempre. Dovessi anche morire. Sceglierei lui. Perché non potrei accettare una vita senza. Lui è come lo Yin Fen. Anche peggio. Il suo cuore fermo è l'unica cosa in grado di far battere il mio."
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Isabelle Lightwood non si è mai sentita così stupida. Non riesce ad accettare di essersi innamorata di Clary. Sa che lei ama Simon, e che non ci sarà mai alcuna possibilità per lei. Mentre sente il suo mondo crollarle addosso, accecata dal suo amore per la giovane Morgerstern, rischia di non vedere quanto sia forte l'amore delle persone che la circondano. Intanto, il mondo dei Nascosti è minacciato da un giovane, che nessuno hai mai visto in viso, che ha tra le mani un'arma tanto magnifica quanto pericolosa: la Spada dell'Anima. E una vampira resa pazza dalla voglia di vendetta, farà di tutto per portare a termine il suo piano, anche uccidere ogni persona in grado di ostacolarla. È solo questione di tempo prima che gli Shadowhunters si trovino a dover affrontare un grave pericolo, avvisaglia di uno ancora più grande e terribile...
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[IsabellexLydia][RaphaelxSimon][MagnusxAlec][JacexClary]
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Isabelle Lightwood, Lydia Branwell, Raphael Santiago, Simon Lewis
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 1. – Love is a Devil (pt.1)
Era il compleanno di Max Lightwood che, ormai, a detta sua, compiva nove anni. Per quanto l’ultima festa organizzata in un certo appartamento all’ultimo piano di un certo palazzo di Brooklyn fosse stata un fiasco, per non dire disastro, decisero di organizzare lì il suo party di compleanno. Max sosteneva di essersi divertito un sacco la volta precedente. E così, tre quarti di Istituto e qualche Nascosto si ritrovarono nell’appartamento di Magnus una sera di novembre. Tutto stava andando in modo quasi normale, senza considerare il momento in cui Clary, cercando di prendersi il punch, si era ritrovata con un bicchiere di glitter e forse succo di pesca o quando il nuovo gatto di Magnus, il Presidente Miao, era quasi affogato nella piscina misteriosamente comparsa sul terrazzo. Ma, per il resto, era tutto quasi normale. Il momento in cui la festa prese una svolta interessante fu quando Isabelle Lightwood, stranamente comparsa in ritardo, anche se era il compleanno del suo fratellino, superò la porta accompagnata da Raphael Santiago. A quel punto, tutti i presenti ebbero diverse reazioni. Tutti erano incantati da lei, dato che il vestito che indossava era da togliere il fiato anche a chi non l’aveva: era color argento e nero, le lasciava scoperte da metà coscia le lunghe gambe davanti e cadeva lungo dietro, le maniche erano strette sulle braccia e larghe sulle mani, come fossero quelle di un abito da monaco. Tutti rimasero incantati, ma qualcuno in particolare, al quale andò di traverso il drink (senza glitter) che stava bevendo. Le persone stupite dalla presenza di Raphael, furono molte di più, invece. Primo tra tutti Magnus, che sapeva bene quanto il vampiro detestasse le feste, e soprattutto le sue; Maryse cercò di contenere il disappunto vedendo che adesso erano di nuovo due su tre i figli che uscivano con un Nascosto. Aveva sperato che Isabelle avrebbe smesso dopo quello che era capitato con il Seelie, Meliorn. Invano, a quanto pareva. Alec praticamente si strozzò, sputando il drink che stava bevendo in un malcapitato vaso contenente un povero cactus comparso da chissà dove. Simon, dal canto suo, era stupito, e al tempo stesso spaventato. Non si sarebbe mai e poi mai aspettato di vedere il leader del Clan dei vampiri di New York proprio lì. Quando Clary gli chiese se stesse bene, non la sentì subito, nemmeno con i suoi sensi da vampiro. Quando la rossa ripeté, lui scosse leggermente la testa e sospirò, sebbene fosse completamente inutile.
-Stai bene? – Simon la guardò, recuperando il sorriso che aveva perso, e rispose lentamente:
-Sì, solo che non mi aspettavo di vedere Raphael qui. –deglutì a vuoto. –Con Isabelle, per giunta. –Clary annuì e concentrò il suo sguardo sulla mora.
-Già, nemmeno io. –Simon non avrebbe mai ammesso che in realtà non stava affatto bene. Intanto, Alec si stava avvicinando alla sorella, senza degnare di uno sguardo le persone attorno a lui. Non sembrava molto contento e ricordando cos’era successo l’ultima volta che aveva visto Isabelle con il vampiro, la situazione avrebbe anche potuto degenerare. Magnus lo fermò prendendolo per un braccio, guadagnandosi un’occhiataccia che lo ferì un poco, ma doveva risolvere le cose, come al solito. Lo stregone sapeva che lo Shadowhunter non si fidava del vampiro, e non poteva certo biasimarlo, ma non voleva che iniziasse una rissa nel bel mezzo di una festa.
-Alexander. –disse dolcemente. –Tranquillo. –il moro lo guardò negli occhi e sembrò calmarsi, grazie alla sua sola presenza e voce. –Non è il caso di litigare con un vampiro alla festa di compleanno di tuo fratello. –Alec sembrò tornare alla realtà solo in quel momento, passandosi una mano tra i capelli e poi sul viso, dicendo poi:
-Scusa, ero solo… -sospirò. –Sentiamo cos’ha Isabelle da dire. –insieme si avvicinarono con più calma a Isabelle, che stava sorridendo, e il suo sorriso era talmente luminoso che avrebbe potuto accecare tutti gli invitati. Sembrava davvero felice. Quando vide Alec, il suo sorriso ebbe un cedimento, ma fu solo questione di un attimo, dopodiché torno ad essere raggiante come prima. Il fratello non avrebbe saputo spiegarne il motivo. Almeno, non con certezza. Non sembrava che ce l’avesse ancora con lui per aver… Pestato a sangue il suo ragazzo. Era sembrata insicura per quel decimo di secondo, e questo non era normale per lei. La ragazza detestava mostrare le sue debolezze in presenza di praticamente tutti, ormai anche la sua stessa famiglia. Alec la sentiva sempre più distante da lui, e, da bravo fratello maggiore, questo lo preoccupava. Fece per dirle qualcosa, ma prima che potesse farlo, la voce di Maryse Lightwood sovrastò praticamente anche la musica.
-Isabelle! –chiaramente aveva cercato di non sembrare arrabbiata con lei, considerando che non l’aveva minacciosamente chiamata con il suo nome completo, ma non ci era riuscita, considerando che aveva usato un tono di voce tanto alto che tutti i presenti nel raggio di tre metri si erano voltati a guardarli, compresi Simon e Clary. Isabelle non si lasciò scoraggiare e continuò a sorridere, sollevando di poco entrambe le sopracciglia, dicendo:
-Sì, madre? –Maryse li raggiunse con velocità e, dopo aver lanciato un’occhiata torva a Raphael, che fece finta di non vederla, si rivolse alla figlia:
-Posso chiederti cosa stai facendo? –ce la stava mettendo tutto per non urlare contro a Isabelle, lo si vedeva bene. La ragazza aveva un’espressione innocente che avrebbe potuto ingannare chiunque, ma Maryse conosceva sua figlia. –Possiamo parlare? –lanciò uno sguardo a Alec e ai due Nascosti, infastidita dalla loro presenza. –Da sole. –Isabelle guardò Raphael e poi di nuovo sua madre, dicendo, sicura:
-Quello che devi dire a me lo puoi dire anche a Raphael. –Maryse alzò gli occhi al cielo e sospirò, chiedendosi perché dovesse capitare tutto a lei. Rivolse lo sguardo ad Alec, come domandandogli di aiutarla, ma lui alzò le spalle in rimando.
-Non mi piace che tu esca con un Nascosto. –Isabelle fece per ribattere, indicando il fratello e Magnus con una mano, ma sua madre la fermò subito. –Un vampiro. –si corresse. Izzy scosse la testa, incredula.
-Perché? –sapeva perfettamente quello che Maryse le avrebbe risposto, ma voleva vedere se davvero avrebbe avuto il coraggio di farlo.
-Perché i vampiri sono pericolosi. –la ragazza guardò ovunque tranne che sua madre, cercando di trattenere lo sguardo che diceva: “come volevasi dimostrare”.
-Sono capacissima di difendermi da solo, madre. Non sono più una bambina, non sono una Mondana, sono una Shadowhunter. –dopo queste parole, Maryse si allontanò infastidita, comprendendo che la figlia non avrebbe voluto sentir ragioni. Si domandò perché proprio i suoi figli dovesse essere così, perché non potevano trovarsi entrambi uno Shadowhunter di buona famiglia e smetterla di comportarsi in modo così ribelle.
Simon e Clary la guardarono passare, diretta verso il terrazzo. Probabilmente aveva bisogno di aria, dopo quello che era appena successo. I due aveva assistito a tutta la scena, e pur non sentendo bene le parole, causa la musica e il vociare delle persone, avevano potuto intuire quello che era stato detto. Clary credeva che Maryse avesse ragione. Cioè, un conto erano Magnus e Simon, un conto era Raphael. Dopo tutto quello che il vampiro aveva fatto, non ci si poteva aspettare di meglio da lui. Decise che avrebbe parlato con lui, se fosse riuscita a trovarlo da solo. Non poteva permettere che facesse del male a Isabelle. Erano amiche e lei le voleva bene, le spezzava il cuore il pensiero di vederla soffrire per amore. Sempre che di amore si parlasse, non ne era del tutto certa. Isabelle a volte era un mistero anche per lei. Adesso i due stavano parlando con Alec, che non sembrava molto più contento di sua madre. Magnus guardava la discussione da vicino, pronto a intervenire quando necessario. “Quando” sembrava più realistico di “se”. Guardò Simon, e notò che stava fissando il vuoto, il bicchiere di sangue pericolosamente instabile nella sua mano. Quella era la prova che decisamente il suo migliore amico e ragazzo non stava bene. Non aveva idea di cosa avesse, ma lo doveva sostenere. Gli prese la mano libera e gliela strinse, sperando di dargli un po’ di conforto. Il vampiro sembrò riscuotersi e le sorrise, anche se ormai in quello sorriso la Shadowhunter non riusciva più a vederci felicità. Lei tornò a guardare come procedeva la discussione e vide che Alec e Magnus si erano allontanati, e che Isabelle stava baciando dolcemente Raphael sulle labbra. Quell’immagine le mise una rabbia incredibile. Che Isabelle fosse davvero innamorata di lui non le sembrava una possibilità. Strinse più forte la mano di Simon, che stava fissando da qualche secondo il sangue muoversi nel bicchiere che aveva in mano, ma, a quel punto, guardò la rossa e rimase così per qualche secondo, come se volesse memorizzare ogni singolo dettaglio del suo viso. Poi disse, appoggiando il bicchiere su un mobile di legno che gli stava accanto:
-Sai che ti amo, vero Clary? –lei gli rivolse un’occhiata perplessa, non capendo perché gliel’avesse detto così all’improvviso, senza un motivo preciso, nel bel mezzo della festa di compleanno di Max Lightwood. Ma forse era così che doveva essere. Non ci doveva essere un motivo preciso. Sorrise leggermente e così fece Simon, anche se ancora il suo sguardo sembrava spento. Le mise una ciocca di rossi capelli dietro l’orecchio e la baciò lentamente, come volendo assaporare ogni secondo, come fosse l’ultima volta… Ma non lo era. Decisamente no. Era soltanto una paranoia che Clary si sentiva dentro, ma dopo aver perso sua madre, aveva una paura immensa, che quasi faceva male, di perdere anche Luke e Simon. Ma erano paure inutili. Sapeva che quest’ultima era una bugia, ma sperava che sperando con tutto il suo cuore, tutte le sue forze, sarebbe diventata una verità. I due non si accorsero di essere osservati da Isabelle e Raphael, i quali li fissavano con tanta intensità che avrebbero potuto bruciarli. Smisero di guardarli soltanto perché i due si allontanarono mano nella mano, altrimenti non avrebbero mai smesso. La Shadowhunter guardò il vampiro e sorrise, non raggiante come prima, però. Il suo era più un ghigno che le donava stranamente. Raphael le sorrise di rimando, allo stesso modo. Izzy lo baciò un’ultima volta sulle labbra, cercando di metterci tutta sé stessa, e poi si allontanò, facendogli l’occhiolino e scomparendo tra la folla.

Angolo autrice: 
Eeeeh sono già tornata. Mi sembrava leggermente troppo poco pubblicare solo il mini-prologo, così ho deciso di cominciare già con il primo capitolo. La storia non è finita, ho scritto solo i primi tre, quindi non aspettatevi troppi aggiornamenti (sempre che qualcuno li voglia aspettare). Comunque scusate, la fantastica amicizia tra Raph e Izzy sembrerà una storia d'amore peggio di Romeo e Giulietta nei primi capitoli ma pooooi metterò le ship che aveva promesso. E l'ottagono. Preparatevi a vedere piangere Tutti (sì, con la "t" in grande) i vostri personaggi preferiti e odiati. Tranne la Malec. Quasi. Sì, il nome del capitolo è preso dal titolo di un episodio dela serie, sorry. Non so di chi sia la frase all'inizio, ancora più sorry. Spero che qualcuno mi recensisca (magari non perchè è una bella storia, solo per pietà, daaaai) e soprattutto che questa storia vi piaccia, anche se da questo capitolo dubito. Adios, lama-panda di Idris. 

P.S: Scusate per eventuali errori di distrazione o di grammatica (quelli di distrazione ho paura siano tanti, quelli di grammatica, spero pochi)

 
   
 
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