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Autore: warblerslushie    13/06/2017    0 recensioni
"Kurt rompe il fidanzamento e lascia Blaine... 3 anni dopo è in uno strip club a festeggiare il suo "nuovo" addio al celibato... e vede Blaine lavorare... Blaine sta lavorando li nello strip club... sopportando sguardi e tocchi sgradevoli solo per assicurarsi che "suo figlio" sia ben curato.... "
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Carole Hudson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo la loro chiacchierata , tutto sembrò andare al suo posto .

I due uomini stavano comunicando di più , Landon era entusiasta di avere Kurt in giro  e le cose sembravano più luminose .

Poi le cose cominciarono ad andare a rotoli un paio di giorni dopo , quando Blaine si svegliò raffreddato.

Nel giro di un paio di giorni il raffreddore si trasformò da un semplice mal di gola a qualcosa di peggio e , prima che Kurt se ne accorgesse, i loro progressi si interruppero quando Blaine si ammalò di brutto e le dinamiche della piccola famiglia ( e tra loro ) cambiarono.

“Buongiorno raggio di sole. Come ti senti?”

Kurt si inginocchiò a pochi passi dal viso di Blaine mentre studiava il suo ex ed il modo in cui l’uomo era avvolto tra le lenzuola , il viso pallido ed il corpo tremante.

Accigliandosi , mise il palmo sulla fronte imperlata di sudore, una cruda e dura tosse che fece tremare il corpo di Blaine sotto la mano di Kurt.

Blaine aveva ancora la febbre ed il suo aspetto .. sembrava che non sarebbe guarito mai.

“Andrò a prenderti altre medicine e ti preparerò una tazza di tea. Dovresti tornare a dormire”.

Mentre attraversava il corridoio e passava accanto alla stanza di Landon, Kurt permise ai suoi pensieri di vagare su tutto quello che era successo nelle ultime settimane.

Erano passate circa due settimane da quando aveva rimesso piede a LA; era single, stava cercando di riconquistare Blaine ed entrare a far parte della loro piccola famiglia una volta e per sempre.

Sfortunatamente, Blaine aveva beccato un infezione alle vie respiratorie e non era nelle condizioni di flirtare, così Kurt, da corteggiatore, era diventato un infermiere.

Quando Blaine cominciò a sentirsi male, Kurt era certo che il raffreddore avesse a che fare col fatto che il suo ex era stato picchiato solo pochi giorni prima, e col fatto, soprattutto, che Blaine era stato mezzo nudo a causa della terribile esperienza.

Ma poi Blaine ammise di essersi sentito poco bene anche prima e che , quindi, si sarebbe ammalato comunque.

Tuttavia, il vedere Blaine passare dall’essere pieno di lividi e malridotto al sentirlo respirare a fatica e miserabile , fece sentire Kurt un po’ colpevole, visto che tutto era iniziato perché era ricomparso.

Sospirando, entrò in punta di piedi in cucina ed iniziò a preparare il solito: una tazza calda e fumante di camomilla con miele e limone insieme  ad alcune pillole per la tosse e la solita dose di sciroppo.

Questo era stato l’alimento principale negli ultimi tre giorni ed anche se l’uomo malato era riuscito a buttar giù un piatto di zuppa, ma al mattino preferisce solo una tazza di tea e dormire un po’ di più.

Kurt era felice di accontentare ogni necessità che aveva Blaine.

Ed inoltre, con Blaine fuori combattimento, Kurt ebbe modo di assumersi il ruolo di papi, il ruolo che desiderava avere da quando aveva messo gli occhi su Landon .

Non appena il mal di gola di Blaine peggiorò ( e dopo un giorno o poco più in cui Blaine finse di stare bene) chiese , finalmente, a Kurt se poteva occuparsi di Landon fin quando non si sarebbe sentito meglio.

Parlarono a lungo dell’importanza di non far ammalare Landon, visto che aveva già avuto una brutta influenza pochi mesi prima, la prima volta che Kurt era stato li , e Kurt concordò , promettendo al suo ex che si sarebbe preso buona cura di Landon fin quando Blaine non sarebbe guarito .

Era tutto quello che voleva comunque, che entrambi stessero bene.

Prendere il posto di Blaine fu difficile ma anche abbastanza eccitante.

Ogni mattina, Kurt si alzava e preparava la colazione al bambino.

Controllava suo figlio quando faceva i suoi esercizi di scrittura  e gli aveva perfino fatto il bagno.

La prima volta, Kurt era spaventato a morte di doversi occupare del bagnetto di un bambino, perché onestamente , era la prima volta che doveva lavare qualcuno che non fosse se stesso e questo era spaventoso.

Per chi sa quale strana ragione, continuava ad immaginare che, distraendosi anche solo per un secondo, si voltava per accorgersi che Landon era stato risucchiato giù per lo scarico o che gli fosse successo qualcosa di altrettanto terribile ( e di altrettanto improbabile ).

Così quando dovette farlo , tremò per tutto il tempo fin quando Landon non rise di lui e gli chiese di cantare Teenage Mutant Ninja Turtles con lui , mentre gli faceva il bagno.

I giorni passavano e Kurt sentì che il suo nuovo ruolo di padre stava andando bene.

In passato , aveva sempre desiderato avere dei figli .

Diamine.. sapeva di volerli.

Davvero , davvero.. voleva dare a suo padre la possibilità di diventare nonno ed anche se era piuttosto egoistico, voleva scoprire se era all’altezza della capacità genitoriali impeccabili ( sebbene a volte imperfette) di suo padre.

Blaine era entrato bene nel suo nuovo ruolo; era un padre straordinario.

 Anche se l’essere malato gli impediva di far sapere a Landon che era il suo mondo e nonostante i due ragazzi concordarono sul tenere il bambino lontano da Blaine, in modo che non si ammalasse anche lui, fecero in modo che Landon trascorresse comunque del tempo col suo papà.. anche se questo significò che Kurt dovette sedersi in corridoio  con Landon in grembo, mentre ascoltavano Blaine che , con voce graffiante, leggeva dal suo letto.

Sembrò che a Landon non dispiacesse il cambio.

Amava Kurt con tutto il cuore e faceva sempre in modo che anche l’altro uomo lo sapesse.

Le sue parole sbalordivano sempre Kurt, facendogli stringere il cuore in petto ; ma Kurt amava questa sensazione ed amava Landon così tanto.

Anche se il suo amore per Blaine bruciava ancora forte.

Non poté fare altro che passare le sere stazionando sulla soglia della camera di Blaine , le braccia incrociate al petto , mentre osservava il suo ex , stravaccato sul letto , il respiro debole e nasale.

Mentre Blaine era in convalescenza , Kurt fece in modo che il suo ex avesse tutto quello di cui aveva bisogno; era il minimo che potesse fare.

Una zuppa?

La faceva.

Molti più fazzolettini?

Glieli portava.

Una tazza di tea con limone e miele per lenire la povera gola di Blaine?

Kurt era un esperto nel farlo e con l’aiuto di Landon , le cose erano abbastanza facili.

Così pochi giorni dopo che Blaine si era ammalato , Kurt cominciò a fare avanti ed indietro da una stanza all’altra , un minuti controllando Blaine mentre il minuto dopo teneva d’occhio Landon.

In quel momento , Landon stava ancora dormendo, appallottolato sul letto ( su cui la sera prima si era addormentato, arrabbiato  ed infelice quando aveva scoperto che non avrebbe dormito con Blaine , non importava quanto broncio mettesse) , così Kurt aveva tempo per corteggiare Blaine.

“Tea e medicine, per il signor Malato” lo prese in giro , sorridendo quando Blaine tirò giù le coperte solo per un po’ per fissarlo con gli occhi arrossati e gonfi.

Gracchiò un grazie, che gli costò un rimprovero per aver parlato; poi prese la tazza dalle mani di Kurt, ne prese un sorso ed assaporò la sensazione di calore che invase il suo corpo.

“…buono..”

“Non c’è troppo miele vero?  Mi sono distratto.. pensavo di aver visto uno scarafaggio.. e penso che potrei averne messo troppo”

“Uno scarafaggio? Era una blatta?”

“Cosa? Una blatta? No.. perché? Ci sono delle blatte?”

“In realtà no..” sussurrò Blaine, abbassando lo sguardo sul piumone.

Sembrò imbarazzato come se quello che stava per ammettere gli costasse dirlo ( e non solo in senso fisico) .

“I vicini in fondo al pianerottolo.. li hanno a volte.. sono persone sporche..

Se li beccano loro, tutto l’edificio li becca..

Una volta ne abbiamo avuti un bel po’..

Nel nostro vecchio appartamento era molto peggio.. ma a volte entrano anche qui…

Ho delle trappole sotto il lavandino .. per occuparmi di loro, ma se ne vedi qualcuna .. dimmelo..”

“Non era una blatta , ma se ne vedo una te lo dirò di sicuro”.

Aspettò che Blaine prendesse un paio di sorsi del suo tea prima di riprendere la tazza per appoggiarla sul comodino, per poi dargli delle medicine e dello sciroppo per la tosse, una volta che Blaine aveva ingoiato la pillola.

“Riposati ancora un po’.. sembra che tu stia un po’ meglio, ma la febbre.. è ancora un po’ alta.

Torno a controllarti più tardi.:”

“M.. okay”..

Blaine si rimise sotto le coperte , tirandosele sopra la testa, mentre scivolava nel sonno velocemente.

Il fatto che si fosse riaddormentato così in fretta  e senza litigare ,fece dolere il cuore di Kurt; la prima sera in cui Blaine cominciò a stare male aveva quasi lottato contro Kurt per il fatto che non avesse nessun bisogno del suo aiuto.

Tutto quel tempo in cui Kurt aveva pensato di aver fatto progressi , svanì mentre Blaine diventava sempre più debole per colpa della febbre, e , prima che lo capisse, il suo ex diventò sempre più amareggiato secondo dopo secondo.. fin quando , alla fine, ammise la sconfitta quando la voce gli si spezzò e la febbre prese il sopravvento.

In quel momento, Blaine realizzò che si stava ammalando seriamente e che Landon non poteva ammalarsi anche lui.. così alla fine crollò e chiese l’aiuto di Kurt.

Da allora, lasciò, quasi, che Kurt prendesse le redini di tutto , e Kurt capì che per Blaine era qualcosa di enormemente importante lasciarglielo fare, non importava quanto la loro relazione fosse cresciuta negli ultimi mesi.

Persino Cooper , che si era fermato una sera dopo il lavoro, disse che per Blaine lasciarsi andare e fidarsi di nuovo di Kurt , tanto da lasciarlo prendersi cura di Landon, fosse una delle cose più difficile che avesse fatto da molto tempo ( non considerando tutte le cazzate che aveva lasciato che accadessero dopo la prima volta che Kurt era tornato); Kurt lo sapeva, nonostante tutto capì quando in preda al panico fosse Blaine quando aveva realizzato di dover cedere molto più controllo all’uomo da cui era ancora abbastanza spaventato.

Così anche se amava davvero poter aiutare Blaine ( e aiutarlo a prendersi cura di Landon ) fece il possibile per non superare mai certi limiti.

Fece in modo di eseguire alla lettera tutte le regole di Blaine per il benessere di Landon ed anche se il bambino aveva fatto di tutto per poterle infrangere, Kurt non cedette , non importava quando fosse adorabile suo figlio quando metteva il broncio.

“Signor Kurt?”

Sentire il suo nome lo costrinse a voltarsi e sorridendo si allungò per spegnere la lampada sul comodino prima di lasciare la stanza di Blaine e prendere Landon in braccio dirigendosi in corridoio.

“SI , tesoro?”

“Papà sta meglio?”

“Non ancora.. ma presto.,. potrebbero volerci ancora uno o due giorni.. ma guarirà molto presto.. te lo prometto.:”

“Posso fargli del tea?”

“Ne ha appena preso una tazza.. ma scommetto che amerebbe se gli preparassi una zuppa per pranzo. Cosa ne dici? Vuoi preparare una zuppa per il tuo papà più tardi?

“Siii!”

“Grande.. ora che ne pensi se andiamo a preparare qualcosa per colazione?”



Novembre 2014

In tutti gli anni in cui aveva conosciuto gli Anderson, Kurt non aveva mai visto la loro casa così trascurata prima.

In estate il posto era pieno di colori vivaci.. la madre di Blaine aveva un giardino di cui era orgogliosa e si vantava sempre di quanto lei ed i suoi amici scegliessero sempre la più bella varietà di fiori per decorarlo.

Kurt doveva ammettere di aver ammirato lo stile della madre di Blaine; poteva essere una persona distante e superficiale, ma aveva una bella casa.

In autunno, due aceri  decoravano il giardino con foglie di tanti colori.. creando delle ombre con la luce del sole autunnale sulla casa, rendendola più bella , accentuandone le sfumatura.

Ora invece il giardino era spoglio, le aiuole vuote.

Due spessi tronchi erano appoggiati su un angolo del portico, i due bellissimi aceri spariti.

La casa degli Anderson,  in quel momento, sembrava triste.. solitaria e .. buia.

Anni prima durante il ringraziamento, la casa degli Anderson era decorata con spaventapasseri, balle di fieno e zucche.

Blaine, essendo una persone molto abile, amava preparare le decorazioni  per le festa.

Si dava molto da fare per Halloween, disseminando il portico con luci viola ed arancio.. e tante finte ragnatele.

Per i ringraziamenti trasformava il portico in una specie di campo di zucche, e per il Natale,… la casa sembrava un paesaggio invernale.

In quel momento, l’esterno era semplice… nessuna balla di fieno in vista, nessuna zucca da vedere..

Non c’erano né la macchina del Sig. Anderson né quella della moglie nel vialetto.. ma la vecchia Prius di Blaine era parcheggiata contro il garage , completamente abbandonata e sporca.

Kurt parcheggiò il furgone del padre nel vialetto e scese, stringendosi nel cappotto a causa del vento gelido di novembre.

Tremando si avvicinò alla Prius, accarezzando la portiera del guidatore con le dita, mentre i ricordi del giorno in cui Blaine aveva preso la macchina riaffioravano.

I suoi genitori gli permisero di vendere la loro vecchia station wagon per prendersi una macchina nuova, ma rifiutarono di fargli vendere la Prius quando si trasferì a New York.

Così eccola qui, parcheggiata nel loro vialetto, non più guidata e parcheggiata qui da dio sa quanto.

Per un secondo, Kurt pensò di suonare il campanello, il suo cuore sperava che forse Blaine fosse in casa.. come se avesse odiato il posto in cui si fosse rifugiato e fosse quindi stato costretto a tornare di nuovo dai suoi genitori..

Naturalmente , questi pensieri non portavano a nulla, soprattutto visto che Kurt sapeva che gli Anderson avevano ( in modo orribile ) diseredato loro figlio.

Era la cosa che lo aveva spaventato di più quando aveva scoperto che Blaine non era tornato in Ohio e, ovviamente, la notizie era vera , soprattutto quando fissò il giardino.

Niente di tutto questo urlava.. Blaine…

Nulla di quel triste scenario ed il vuoto attorno a lui dimostrava che Blaine fosse nei paraggi.

Assolutamente nulla.

Trattenendo le lacrime, si allontanò dalla Prius, le mani strette a pungo, il freddo metallo del dimenticato ( no.. non per davvero.. non era dimenticato .. non da lui) anello di fidanzamento chiuso nel suo palmo che lentamente scaldava e bruciava la sua pelle.

Blaine se n’era andato.

L’amore della sua vita era scomparso e tutto quello che Kurt aveva per ricordarlo erano delle foto, l’anello e questa maledettissima Prius che non riusciva nemmeno a guardare.

Cazzo.. la macchina non era nemmeno sua.

Non aveva le chiavi, non poteva entrarci.

Probabilmente all’interno c’erano cosa di Blaine a cui avrebbe potuto avvinghiarsi ed erano rinchiuse in una macchina che era tenuta da due persone a cui non importava nulla che il loro figlio era scomparso.

Si chiese se l’avrebbero venduta.. insieme a tutti i ricordi di Blaine.. e tutto…

Tirando su col naso , si voltò e tornò alla sua macchina, scuotendo la testa , mentre lanciava un ultimo sguardo alla casa che una volta ammirava tanto, la casa che conteneva così tanti ricordi che riguardavano l’unica persona che Kurt amava di più al mondo.

Ormai, era solo un guscio vuoto.. proprio come lo era lui.



Il telefono di Blaine stava squillando .. di nuovo.

Questo era qualcosa che Kurt non si aspettava che succedesse.

All’inizio pensò che potessero essere Avery o Cooper a chiamare, ma quando controllò lo schermo per la prima volta, vide un numero sconosciuto.

Non era sicuro se dovesse rispondere considerando quanto male stesse Blaine e che stesse riposando, ma pensò poi che potesse essere un’emergenza , così’ rispose .

Immaginate la sua sorpresa quando dall’altra parte rispose una delle ragazzo dello strip club dove lavorava Blaine.

Pregò Kurt di chiedere a Blaine di tornare al lavoro, che avrebbero parlato con Vinny di quello che era successo perché i loro clienti erano incazzati che il loro ballerino preferito fosse stato licenziato e si rifiutavano di entrare nel club.

Ed anche se c’era un bel mucchio di clienti che andava li prevalentemente per le ballerine, questi non erano sufficienti per guadagnare abbastanza per mantenere il locale, e stavano andando alla deriva senza Shadow.

A questo Kurt non poté fare a meno di sorridere per il fatto che il locale stesse andando male senza Blaine, perché licenziandolo s’erano dati la zappa sui piedi.

Ben gli sta.

Dopo la prima telefonata, ne arrivarono una dozzina niente meno da Vinny in persona.

Anche lui pregava Blaine di tornare, dicendo che Shadow era il miglior performer che conosceva.

Ma nemmeno una volta disse che gli dispiaceva.

Disse che era stato troppo duro nel licenziare Blaine, ma non si era scusato mai per questo, pregava soltanto ed ogni singola volta che richiamò dopo lo prese a parolacce e riattaccò, chiedendo al losco individuo di non chiamare mai più.

Ma lo fece, ancora , ancora ed ancora.

“Smettila di chiamare!” urlò Kurt quando rispose per la quarta volta consecutiva.

Landon alzò lo sguardo dal suo album da colorare per un secondo per tornare poi a scarabocchiare con la sua matita sulla stessa pagina quando Kurt sparì dalla stanza per finire la telefonata.

Una volta che Kurt fu certo di non essere più a portata d’orecchio dell’influenzabile bambino, aprì la bocca per dirne quattro allo stronzo dall’altra parte.

Tuttavia, si fermò, bloccandosi sul posto quando sentì bussare alla porta.

“Giuro su dio che se sei fuori dal suo appartamento in questo momento e pensi di…”

“Hai almeno guardato il numero? “ chiese una voce leggermente familiare e Kurt si accigliò, allontanando il cellulare per guardare sullo schermo il nome di Kong.

Ricordava qualcosa di Kong, un collega di Blaine; le poche volte che lo aveva visto, il ragazzo sembrava incazzato anche solo per il fatto che Kurt fosse nell’edificio ed ora sapere che era fuori l’appartamento di Blaine, rendeva Kurt incredibilmente nervoso.

“Ascolta.. io non ti conosco , ma se sei qui per pregare Shadow di ritornare al club ti avviso che Blaine non metterà mai più piede il quel fottuto buco …”

“Bene.. perché nemmeno io voglio che torni. Ora posso entrare? Voglio vedere come sta il mio ragazzo”.

Le parole di Kong scioccarono Kurt che , accigliato, si avvicinò lentamente alla porta d’ingresso.

Sbirciò dallo spioncino, un brivido gli attraversò la schiena alla vista dell’uomo muscoloso sul pianerottolo, completamente vestito e leggermente seccato.

Aveva un borsone in una mano ed un bouquet di fiori ; qualcosa era appoggiato ai suoi piedi, ma Kurt non riusciva a vedere cosa fosse dato che la sua vista era limitata dallo spioncino.

“Devo chiedere a Blaine se puoi entrare. Dammi un secondo.”

Appoggiò il telefono al petto e si affrettò per il corridoio, non sorpreso di vedere Blaine steso di lato, che sbavava sul cuscino mentre dormiva.

“Blaine? Blaine, hey.. Tesoro.. svegliati..”.

Blaine aggrottò le sopracciglia , arricciò il naso mentre, lamentandosi , apriva lentamente gli occhi ancora assonnati, guardando dritto davanti a se, fin quando Kurt non lo chiamò di nuovo attirando la sua attenzione

Non appena si svegliò, Kurt gli allungò il cellulare , restando poi , in silenzio, a guardarlo chiacchierare con l’uomo in linea.

“Pronto? Davvero? Si.. va bene.. ci vediamo tra un secondo. Ciao”.

Sbadigliando, si tirò su e si stiracchiò, lanciando una lunga occhiata a Kurt prima di scendere dal letto, tossendo nel frattempo.

“K.. Kong.. è qui”.

“Lo so.. ho risposto al telefono. E’ davanti casa”.

“Dice che ha qualcosa per me..”

“Non pensi che sia qui per cercare di corromperti per tornare , vero? Perché davvero non hai bisogno di tornare in quel posto.. Puoi..”

“Vediamo solo cosa ha da dirmi, Kurt.. Non lo conosci.. io invece si.. E’ stato un buon amico per me da quando ho cominciato a lavorare li.. così lo ascolterò, okay?”

Le sue parole erano dure,  leggermente spezzate a causa della gola rovinata , ma Blaine tossì per schiarirsi la gola , afferrando la vestaglia dal gancio sulla porta per indossarla sopra il pigiama.

“Dov’è Landon?”

“E’ in salotto. Sta colorando in questo momento.
.
Vuoi che lo porti con me in un'altra stanza per giocare mentre voi due parlate?”

“Nah!” si trascinò per il corridoio, le pantofole sfregavano sul pavimento mentre si dirigeva esausto verso la porta d’ingresso.

Per un secondo si fermò a guardare Landon in salotto, prima di continuare

“Può restare. Si sono già incontrati prima. Landon conosce Kong”

“Davvero?”

Blaine ruotò gli occhi, offeso.

“Si.. certo..”

Non disse altro, invece sbloccò la porta.

Un secondo dopo, spalancò la porta sorridendo alla vista dell’ex collega davanti a lui, con alcune borse e dei fiori.

“Hey Kong!”

“Shad! Sai una merda..” l’uomo corpulento rise, allungandosi per stringere tra le braccia Blaine, in un abbraccio stretto.

Colpì leggermente la schiena dell’uomo più piccolo e poi si allontanò per guardare in viso il suo amico, scuotendo la testa mentre lo faceva.

“I lividi sono spariti.. questo è un bene.. Peccato che ti sei ammalato, però..”

“Si.. Almeno non sembro uno zombie.. stavo da schifo l’altro giorno; dovresti essere contento di essertelo perso.”

“Nah! Sono felice che tu stia meglio, Shad! “

Kong aspettò fin quando non fu invitato in casa prima di raccogliere tutte le sue cose ed entrare, fissando con cautela l’uomo dietro il suo amico.

Lo sguardo che Kurt gli stava lanciando era una specie di monito, ma Kong non si fece influenzare da questo tizio a casa che lo fissava così.

Lavorava in un posto dove uomini dalla mani lunghe e arrabbiati per tutto il tempo  e si era sempre occupato da solo di gente così, così come avrebbe fatto con lui.

Soprattutto visto che sapeva esattamente chi fosse quel ragazzo.

“Ahh… il padre del bambino.. devo dirti che non mi sarei aspettato di trovarti qui quando ho pensato di fermarmi..”

“Devo dire che nemmeno io mi sarei aspettato di vedere te del tutto.. Mai…”

“Sei grintoso.. capisco perché piaci a Blaine.:”

Scherzi a parte, Kong porse il mazzo di fiori a Blaine e poi spinse un bigliettino di saluti nella sua mano ; il suo sorriso si allargò quando vide Blaine dare a Kurt i fiori ed aprire la busta con un sussulto.

“Cosa? .. Kong.. no..”

“Io ed i ragazzi.. ed alcune delle ragazze.. ti abbiamo fatto un piccolo regalo di addio.. Sai.. visto che Vin ti ha cacciato così in fretta l’altro giorno.. Tu e Toya siete gli unici due che lavoravano li ad avere dei bambini ed alcune delle ragazze erano dispiaciute che Vinny ti abbia licenziato dopo che avevi perso anche l’altro lavoro.. così..”

Kong continuò a parlare e a sorridere a Blaine, mentre l’uomo più giovane si asciugava le lacrime.

Nel frattempo, Kurt li fissava in stato di shock, stupito che Blaine avesse perso anche l’altro suo lavoro.

Non ci aveva nemmeno pensato; non gli era nemmeno venuto in mente che il suo ex non avesse mai menzionato di dover andare al suo lavoro di cameriere , anche se aveva perso il lavoro come ballerino.

Ora che sapeva che Blaine era completamente disoccupato, si sentì uno schifo.

Accigliato, sparì dalla loro vista, tenendosi occupato trafficando in cucina fin quando non trovò un vaso per poterci mettere i fiori.

Perché non mi ha detto di aver perso l’altro lavoro?

Perché non mi ha detto nulla?

Quando è successo?

Non capisco.

Kurt rimase perso nei suoi pensieri a lungo, mentre Kong e Blaine si ritirarono in salotto a chiacchierare ancora un po’, le loro voci.. beh.. quello di Kong soprattutto.. forti in sottofondo, mentre Kurt pensava a tutto quello che era accaduto nella vita del suo ex.

Nonostante negli ultimi mesi in cui stava conoscendo di nuovo Blaine, Kurt realizzò che non importava quanto vicini pensava stessero diventando, non era mai vicino abbastanza.

Blaine lo teneva a distanza forse più di quanto credesse , e tutto quello che riusciva a pensare era quanto ancora non conosceva l’uomo che ancora amava.

Quanto ancora stesse nascondendogli Blaine.. o cosa avesse così paura di dirgli?

Non pensava che Kurt meritasse saperlo?

A dire la verità, Kurt sapeva di non meritare molto di più da Blaine, ma lo feriva comunque sapere che Blaine gli avesse tenuto nascosto queste notizie così importanti.

Perché ora Blaine era senza lavoro .. senza la possibilità di pagare le spese per la casa e dare da mangiare e vestire Landon.

Dovrebbe avere dei soldi da parte, ma quanto potevano durare quando hai un bambino da crescere e l’affitto da pagare in tempo?

“Dio .. Blaine..” sussurrò tra se, appoggiandosi contro il bancone mentre ascoltava  la risata forte di Kong e i gridolini divertiti di Landon riempire l’aria.

Kurt non sapeva più cosa pensare.. o cosa avrebbe dovuto fare.. ma sapeva di dover parlare con Blaine un volta che avrebbero avuto l’occasione di essere soli.

Non appena possibile.

NOTE

Da questo capitolo pubblicherò due volte a settimana .. dividerò i capitoli i due parti perché sono lunghissimi... quindi a giovedì...con la 2 parte!
  
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