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Autore: linea_carmensita94    13/06/2017    2 recensioni
Il padre di John Dolmayan, dopo essere sfuggito a un infarto, confessa al figlio di avere una sorella illegittima. John, grazie ai suoi amici, entrerà a far parte della vita di sua sorella, la quale conquisterà l'affetto e la simpatia dei ragazzi e non solo!
TRATTO DAL RACCONTO:
Tutti restano in silenzio non sapendo come poter aiutare l’amico. Solo Daron, dopo qualche minuto, rompe il ghiaccio tutto entusiasta:
< HO TROVATO, HO TROVATO! >
< Cosa vuoi dire? > chiede John:
< C’è un modo per avvicinarla senza che lei sospetti di nulla! Perché è questo che vuoi, conoscerla e costruire un rapporto con tua sorella per poi confessarle che sei suo fratello? >
< Hai capito bene. > risponde John:
< Possiamo usare il nostro tour! >
< Daron cosa stai tramando? > chiede Serj con un mezzo sorriso in quanto conosce bene il suo collega:
< Aspetta e vedrai … >
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daron Malakian, John Dolmayan, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo  14 – Toccare il fondo.


 
È passata una settimana da quando Rodha ha scoperto la verità su John. Non rivolge più  la parola a sua madre, rientra a casa il meno possibile e trascorre buona parte della notte in locali notturni. John cerca Rodha di continuo per chiarire ma invano …
Din Don
<  Sto arrivando!  > Urla Emily da dentro casa. Appena apre, è sorpresa di vedere John alla porta.
<  Mi sorprende vederti qui.  > Esordisce Emily guardandolo con tenerezza.
<  Signora Emily, ho bisogno di parlare con Rodha!  >
<  So già tutto. Il tuo ‘caro’ amico ha combinato un casino!  >
Emily non ha mai chiesto niente a Rodha apertamente, ma ha capito che sua figlia prova qualcosa per  Daron e ciò la fa arrabbiare ancora di più.
<  Mi dispiace tanto, ma posso garantirle che Daron è sinceramente pentito. Quando ha parlato con Rodha, era ubriaco e arrabbiato a morte con me perché io sono stato il primo a tradire la sua fiducia di migliore amico.  > Emily prova molta pena per quel poveretto.
<  Entra, ti offro un caffè!  >
<  La ringrazio.  >
Emily fa accomodare John nel tavolo della cucina e prende una tazza dalla credenza con la caffettiera.
<  Tieni. È ancora caldo.  > John sorseggia lentamente il suo caffè.
<  Come sta?  > Chiede John in apprensione.
<  Odia te, odia quel Daron e odia anche me, perché sapevo tutto e sono stata zitta. La mattina si sveglia, va a lavorare,  esce in qualche posto poco raccomandabile e rientra per dormire. Non era mai stata così ribelle, così in collera con tutti!! Io vorrei fermarla ma non ha più sedici anni, non posso controllarla, capisci? Ho chiesto aiuto anche a mio figlio Brian. Trascorrerà qualche giorno a Hollywood per stare al fianco di Rodha.  > Risponde Emily angosciata.
John nota i lunghi capelli castani scompigliati rigati da fili argentati e le vistose occhiaie che sfregiano gli occhi azzurri di Emily.
“  Povera donna, non ha chiuso occhio!  “ Pensa lui.
<  Anche io ho provato a parlarci, fermandola alla KNAC, ma mi ha cacciato in modo brusco. Però non ho intenzione di arrendermi! Riuscirò a farmi ascoltare.  >
Emily risponde con un mezzo sorriso e vuole credere in lui.
<  Non vorrei mandarti via, ma devo iniziare il mio turno di lavoro tra poco.  >
<  Certo, capisco!  >
Emily accompagna John all’ingresso.
<  Mi ha fatto piacere sfogarmi con te, caro. Mi dispiace non averti potuto aiutare ma so già che Rodha rientrerà a casa molto tardi.  >
<  Non si preoccupi, signora. Penserò a qualcosa. Arrivederci e buon lavoro.  >
<  Arrivederci, John.  >
John scende le scale e sta per andare ma si incrocia con Mia.
<  John, cosa ci fai qui?  > Chiede la ragazza  con in mano un cesto di biancheria da stendere.
<  Volevo parlare con Rodha, ma non è qui.  >
<  Ho saputo dello scossone! E credimi, Rodha è impazzita!  > taglia corto Mia.
<  Sua madre mi ha accennato qualcosa.  >
<  Povera Emily, lei non sa tutto …  >
<  Cosa non sa?  >
Mia si avvicina di più a John e abbassa la voce.
<  John, con te voglio essere più che sincera! Rodha va in luoghi strani, beve come una spugna e va in cerca di uomini per ... insomma, hai capito.  >
John si mette una mano sul viso dopo questa notizia.
<  Però posso assicurarti che per adesso non ha trovato nessuno interessato a spassarsela!  >
John si sente a disagio a causa della schiettezza di Mia.
<  E tu come lo sai?  >
Mia sorride e si mette le mani nei fianchi.
<  Io e Rodha, siamo culo e camicia sin dall’infanzia, con me dice tutta la verità e nient’altro che la verità!  > Momentaneamente, John si sente confortato da questa confessione ma sa di dover fermare sua sorella prima che si cacci in qualche guaio.
<  Ascoltami Mia. Ti do il mio numero, dallo anche ai vostri amici. Se ci sono problemi con Rodha, chiamatemi a qualsiasi ora e io correrò. Chiaro?  >
<  Va bene, John. Sapevo che eri un testone!  >
<  Grazie, Mia.  >
********************************** 
È l’ora di cena, Brian aspetta Rodha sotto la stazione radio accanto alla sua macchina.
<  Guarda, guarda, il mio fratellino viene a prendermi dopo il lavoro!  > Urla Rodha correndo incontro a Brian.
<  Ho preso qualche giorno per stare qui. Mi sento stressato e ho bisogno di stare lontano da San Diego.  >
Rodha guarda Brian con sospetto.
<  Per essere un donnaiolo, sei sempre stato un pessimo bugiardo! Dimmi la verità, è stata la mamma a chiederti di venire qui. Vero?  >
Brian sorride.
<  Non ti si può nascondere niente!  >
<  Brian, ti conosco come il fondo delle mie tasche e so bene che tu preferisci evitare di ritornare in quella casa che ti ricorda che non sei sempre stato un ricco chirurgo, ma anche un ragazzino povero!  >
<  Rodha, vuoi litigare anche con me adesso?  >
<  No, Brian. Ma almeno tu non prendermi in giro come hanno fatto altri …  > Risponde Rodha delusa.
<  Non dire così. Conosco nostra madre e so che ha omesso a fin di bene. Però stasera sono qui per farti scordare i tuoi problemi! Ti porto a cena fuori e restiamo io e te da soli. Che ne dici, sorellona?  >
<  Anche se sei partito male, una cena non la rifiuto!  >
*****************************
Qualche ora dopo, Daron, deciso a farsi perdonare da Rodha, si apposta davanti a casa sua e aspetta il suo ritorno, cercando le parole giuste …
< Rodha, vorrei parlarti! No, troppo autoritario.
  Rodha, scusami! No, no, non va bene.
  Rodha, perdonami. Ero ubriaco e avevo anche fumato dell’erba. No, cosa vuoi che gliene freghi!!
 Rodha, sono un idiota. Ero così in collera con John che l’ho tradito, senza tenere conto dei tuoi sentimenti. John si è affezionato a te e vuole essere presente nella tua vita come voglio esserlo io, non voglio perder … >
Non riesce a finire di ragionare che vede Rodha rientrare a casa in macchina con uomo.
“  E quello chi è?!  “ I suoi buoni propositi sono stati rimpiazzati dalla gelosia.
<  Brian, grazie, stasera sono stata bene con te.  > Dice Rodha a suo fratello scendendo dalla macchina.
<  Ci sarò sempre quando avrai bisogno di me!  > Risponde Brian abbracciandola.
A quel punto, Daron non ci sta più, digrigna i denti e si fa avanti.
<  Chi è lui?!! Un damerino alto e vestito di marca?! Scommetto anche che il suo conto in banca è più grosso del mio!!  >
Rodha resta basita sia nel vedere Daron, sia dalla reazione di quest’ultimo e arrossisce vistosamente.
<  Tu!! Come ti permetti di farmi la posta sotto casa mia e di fare insinuazioni!! Non sei il benvenuto e poi non è come credi!! >
<  Tu saresti Daron Malakian?  > Chiede Brian con un volto severo e Daron si mette di fronte a Brian nonostante quest’ultimo sia più alto di lui.
<  Si sono io! E ti conviene sparire! Vorrei parlare in privato con lei, abbiamo una questione da chiarire!  >
<  Che faccia tosta!!  > Commenta Rodha.
<  Io avrei la faccia tosta?! Sono venuto qui sotto casa tua per te, distrutto dai sensi di colpa per averti ferita, per chiederti scusa, per dirti che John ti vuole bene e ora che ti ha trovata  non vuole perderti! E tu cosa fai?! Ti porti uno sconosciuto a casa tua, con tua madre e tua sorella dentro casa per fare i tuoi porci comodi?!  >
Brian si arrabbia e si butta addosso al chitarrista dando inizio a una scazzottata tra i due.
<  Brian, Daron smettetela subito!!  >
Grida Rodha cercando di dividere Brian da Daron. Emily  e Nicole corrono fuori casa.
<  Brian, che succede?!  > Urla Emily.
<  Ma quello è Daron!!  > Esclama Nicole stupefatta.
<  Non permetterti mai più di parlarle in questo modo a mia sorella, razza di pervertito!!  >
Daron si ferma e anche Brian fa altrettanto.
<  Sorella?  > Chiede Daron perplesso e con la faccia gonfia.
<  Si, idiota! Lui è mio fratello!!  > Sbraita Rodha.
Daron si sente un perfetto cretino. Rodha lo guarda dal basso e da sfogo alla sua rabbia.
<  Non so come tu possa essere figlio di Vartan!! Io lo so perché settimana scorsa, mi hai detto quelle cose, non hai solo tradito un amico ma volevi anche vendicarti nei confronti di una donna che non ti desidera e non ti appartiene, vigliacco!  > Sta mentendo, soprattutto a se stessa.
Daron la guarda in modo indecifrabile, si alza in piedi, si toglie il sangue dalla bocca con il pollice e passa il pollice insanguinato sulla fronte di Rodha.
<  Non è vero che non mi appartieni, lo sappiamo entrambi.  > Sospira Daron. Per un momento, Rodha è pietrificata dal gesto di Daron.
“  Ho il suo sangue nella mia fronte. Mi sento sua, purtroppo è vero. Ma non posso darli questa soddisfazione! Il suo è solo uno sfizio e poi mi ha ferita nel peggiore dei modi. Non posso cedere, no!  “
<  Non me ne frega proprio niente di quello che credi tu!  > Risponde Rodha dopo un attimo di esitazione scacciando bruscamente la mano di Daron.
 <  Ne delle tue scuse, ne di quelle di John. Andiamo, Brian!!  >
I due fratelli entrano seguiti da Emily e da Nicole.
Daron resta per un momento lì, immobile a guardare Rodha rientrare in casa, senza notare che quest’ultima ha gli occhi lucidi.
“  Ci sono cascato di nuovo … “  Pensa Daron accaldato dalle botte. Non avendo più nulla da fare, si alza e ritorna a casa.
*****************************  
È Sabato. Finito il lavoro, Rodha incontra Vartan al parco per mostrarli gli schizzi fatti negli ultimi giorni …
<  Rodha, mia cara, cosa ti è successo??  > Chiede Vartan preoccupato.
<  Vuole farmi credere che suo figlio non le ha detto niente?  > Chiede Rodha sospettosa e ancora furente per la sera prima.
<  Hai ragione. Già so tutto.  So anche di ieri sera, lui non voleva dirmelo ma io l’ho sgamato lo stesso. Tuo fratello ha fatto un bel lavoro sulla sua faccia!  >
<  Se lo meritava!! Sa che le dico? Se non c’era mio fratello, lo avrei fatto io quel lavoro!  >
“  è la seconda volta che fa a botte per me! Rodha non illuderti! Certi uomini sanno essere dei bravi attori. Non voglio diventare la donna di uno che mi terrà sempre nascosta a causa del mio fisico!! Per non parlare della vigliaccata che ha fatto. E ieri sera, poi! Mi ha persino dato dell’arrivista perché non è riuscito a portarmi a letto! “  Pensa Rodha cercando di auto convincersi di essere solo un capriccio per il figlio di Vartan.
<  Rodha, non voglio sembrarti di parte, ma tu credi che comportarti così sia la cosa migliore per te? John è molto legato a te e mio figlio, avrà anche i suoi difetti ma ci tiene molto ai suoi amici.  >
<  Come ha fatto con John, smascherandolo? Che strano concetto ha Daron dell’amicizia.  >
<  Rodha, questa è la tua occasione per poter colmare il vuoto sulle tue origini.  >
<  Professore, John mi ha mentito e tutti quanti sono stati suoi complici!! Compresa mia madre …  >
<  Non puoi parlare male di Emily, è stata una madre coraggiosa e esemplare!  > Una voce interrompe i loro discorsi, è quella di Fuad. Rodha, stupita, si volta verso Vartan.
<  Lo ha chiamato lei?  >  Chiede Rodha a Vartan.
<  Rodha io voglio la tua felicità. Vi lascio soli.   > Conclude Vartan lasciando padre e figlia da soli.
<  Cosa ci fa lei qui? È venuto anche lei a difendere suo figlio? >
<  Sei mia figlia anche tu, Rodha.  > Le rammenta Fuad.
<  Io non l’ha riconosco come mio padre!  > Replica Rodha prendendo le distanze da Fuad.
<  Rodha io ho sbagliato con te e merito il tuo disprezzo! Ma John ti ha dato solo amore dal primo momento che ti ha vista! Non è giusto condannarlo per un solo errore fatto a fin di bene! >
<  Tutti voi siete stati così presuntuosi da dire di aver agito a fin di bene ma nessuno a mai pensato al mio!! Ormai ho trenta anni, ho una mia famiglia, una mia carriera e un mio gruppo di amici, che bisogno c’era di sconvolgere questo equilibrio?  > Chiede Rodha arrabbiata.
 <  Adesso ti stai arrampicando sugli specchi. John non ti ha mai dato motivo di essere criticato! Almeno per lui, abbi pietà. >
<  Devo andarmene! Non voglio più rivederla, per me lei è un estraneo!!  >
Rodha sente i suoi occhi colmi di lacrime ad ogni passo che l’allontana da Fuad.
*********************************  
È sera. Rodha incontra i suoi amici al solito posto. 
<  Ciao amici miei!  > Debutta Rodha arrivata al tavolo dei suoi amici.  
<  Rodha com’è andata oggi?  > Chiede Lester seriamente preoccupato per l’amica.
<  Come negli ultimi giorni. Si tira avanti. Tutti cercano di convincermi che John sia un santo.  >
Mia cerca di rallegrare l’atmosfera …
<  Allora! Cosa prendiamo?  > Chiede cercando di essere naturale.
<  Vodka liscia!  > Risponde Rodha subito.
<  Ma Rodha! Non l’hai mai bevuta, hai sempre bevuto solo cocktail.  >  Interviene Bonnie.
<  Ho provato e ho scoperto che mi piace. Mi fa andare fuori di testa più facilmente!  > Risponde Rodha con una risatina.
<  Noi partiamo con il mojito, giusto?  > Chiede Mia e il resto della banda annuisce.
<  Dove vai con questi shorts e questa camicetta nera a fiori? Riesco a vederti il reggiseno di pizzo!  >  Chiede Bonnie.
<  Ho intenzione di rimorchiare questa sera. Ho bisogno di un bel ragazzone che mi faccia scordare quel nano bastardo e presuntuoso!  > Rammarica Rodha:.
<  Ti manca Daron, non è vero?  > Chiede Lester posando la sua mano sulla spalla dell’amica.
<  Per me è morto!! Come è morto anche John!  > Arrivano le bevande e Rodha scola in un fiato la sua Vodka.
<  Sorella, sei fuori di testa!  > Le dice Mia.
<  Me ne sbatto il cazzo di quello che pensi! Non voglio pensare più a nessuno, ne alla mia famiglia, ne ai falsi con cui ho avuto a che fare. Voglio solo divertirmi e scordarmi il passato! Ragazza, un'altra Vodka, per favore!  > Grida Rodha alla cameriera alzando il braccio e schioccando le dita!
<  Ragazza mia, siamo tuoi amici e siamo preoccupati da morire per come sei messa!! È da una settimana che vai avanti bevendo e lavorando! Stamani, mia madre ha incontrato la tua e l’ha trovata disperata e sconvolta. Pensi veramente che ubriacarti e cercare sconosciuti con cui spassartela, sia la soluzione migliore??!  >  Chiede Mia.
<  Da che pulpito viene la predica!! Da una che si fa trattare come una pezza di piedi da un idiota!  >

<  Adesso smettila, Rodha! Non essere aggressiva con noi!  > Replica Lester alterato.
<  Scusatemi tanto se con le storie serie non ho mai avuto fortuna! A questo punto, preferisco avventure di una notte piuttosto che illudermi di poter essere amata per ciò che sono … anche se in questo momento non so più chi sono. La mia vita è stato un castello di bugie!  >
Ritorna la cameriera con la Vodka, anche questa scolata alla velocità della luce.
<  Se tu provassi a perdonare John e provassi a accettarlo come fratello, ti sentiresti meglio!  > Azzarda Bonnie.
<  Se lui ti avesse detto subito la verità, te cosa avresti fatto? Eh ? Te lo dico io! L’ho avresti cacciato come hai fatto con tuo padre, non gli avresti dato la possibilità di conoscerti!  > Continua Bonnie.
<  Forse, ma almeno sarei stata libera di scegliere! Buonanotte! >  Rodha lascia i soldi per le bevute e se ne va. Lester vede un volantino tra i soldi e decide di inviare un messaggio a John. Un quarto d’ora dopo, John entra nel locale dove incontra gli amici di Rodha.
<  Ciao ragazzi! Rodha è qui?  > Chiede John speranzoso.
<  Purtroppo no, ma ti ho mandato quel messaggio per dirti che Rodha vuole cacciarsi in qualche guaio! Abbiamo litigato e se ne andata via lasciando i soldi per le sue bevute. Però non si è accorta di aver lasciato anche questo volantino di un locale dove stasera faranno una serata, credo che sia andata li. Ti avverto, John, è già ubriaca!  >  Lo avverte Lester.
<  Grazie mille per l’aiuto e mi dispiace tanto per questa situazione!  >
<  Non scusarti. Sappiamo che lo hai fatto a fin di bene e anche Rodha lo capirà, anche se in questo periodo sta facendo la pazza!  > Risponde Bonnie. John sorride ai ragazzi e corre verso il locale a salvare sua sorella dall’autodistruzione.
***************************** 
Sono le 1:30. Rodha è completamente ubriaca  e balla con un uomo alto e ben piazzato in un locale notturno nei dintorni di Santa Monica. La vista di Rodha è annebbiata ma riesce a notare gli occhi chiari e i capelli lunghi e biondi dell’uomo muscoloso che la stringe a se. Le sue mani esplorano il suo corpo ma Rodha non riesce a sentire niente. La sua mente è turbata da due occhi marroni opachi che conosce troppo bene!
<  Sei uno schianto, tesoro! Adoro le donne in carne.  > Le sussurra il bel fusto.
<  Finalmente ho a che fare con un buon gustano!  > Balla in modo sensuale mentre l’uomo abbassa le sue enormi mani dai fianchi al sedere di Rodha.
< Ho la macchina qui fuori nel parcheggio, se vuoi possiamo stare da soli? Sono già in tiro!  >
<  Certo che voglio, mio bel cavaliere!  > Risponde Rodha baciando lo sconosciuto. Dopo qualche minuto, John irrompe nel locale dove diversa gente lo riconosce ma lui chiede di Rodha, mostra la sua foto al barista e a quasi tutti i presenti fino a quando un tizio li dice di averla vista andare nei parcheggi con un suo amico e gli dice anche il modello della macchina. John lo ringrazia e corre nei parcheggi; trova l’auto e apre con violenza lo sportello posteriore. Rodha è sopra il tizio, senza la sua camicetta.
<  Rodha, cosa volevi fare?!  >  Chiede John ponendo fine alle squallide effusioni di sua sorella con quel tizio sconosciuto. Rodha, nel vedere John, resta spiazzata.
<  Cosa ci fai qui?!  >  Grida Rodha senza nemmeno cercare di coprire le sue grazie da quanto è ubriaca, ma provando comunque uno strano senso di vergogna.
<  E questo chi sarebbe?!  > Interviene il biondo. John, senza dire niente,  afferra Rodha per un braccio e la fa scendere dalla macchina.
<  Guardati, ti stai comportando come una …  > John non vuole nemmeno finire la frase.
<  Quello che faccio non sono affari tuoi, non sono mai stati affari tuoi!  > Commenta Rodha inviperita.
<  Dolcezza, potresti dirmi che sta succedendo?  > Chiede l’uomo uscendo dalla macchina.
<  Non rivolgerti così a mia sorella! Chiaro?!  > Lo intima John.
<  Non usare mai più quella parola! Io ho solo due fratelli!  > Urla Rodha  contro  John.
<  Due fratelli che stai facendo soffrire con la tua freddezza! Ho parlato con Nicole e soffre per questa situazione, i tuoi amici soffrono per questa situazione. Anche i Serj, Shavo sono preoccupati per te!  >
<  Non hai alcun diritto di farmi la morale, falso! Ci ha già pensato il tuo amico Daron ieri sera e le ha prese da MIO FRATELLO Brian.  >
Rodha ha uno sguardo perso a causa della sbronza e John si sente ferito dalle sue frasi.
<  Hai sentito la ragazza? Non ti vuole tra i piedi e vuole spassarsela con me.  > Si mette di mezzo lo sconosciuto.  John perde la pazienza e prende a cazzotti il tizio.
<  Non avvicinarti mai più a mia sorella con le tue viscide mani!!!  >
Rodha cerca di fermare John ma non ha le forze. Per sua fortuna, arrivano Serj e Shavo a riprendere in mano la situazione!
<  Basta John!  > Lo blocca Serj mentre Shavo caccia via il biondo.
<  Calmati, amico mio. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è che tu te ne vada in galera! > Lo tranquillizza Serj.
< Hai fatto bene a mandarci quel messaggio, John. Se no, chissà  come finiva con quello lì!  > Interviene Shavo. Ma John ignora le parole dei suoi amici e rivolge uno  sguardo di rimprovero a sua sorella.
<  Rodha, vuoi davvero rovinarti così?  > Chiede John alla ragazza rimasta in disparte.
<  Vuoi punirmi in questo modo? Buttandoti via! Non so più come dirtelo che ho sbagliato!! Ma l’ho fatto per paura di una tua reazione!  >
Rodha vorrebbe dirli che non è solo lui il motivo del suo comportamento ma preferisce tacere. Si limita solo a piangere. John si toglie la giacca e gliela mette sopra le spalle.
<  Ti accompagno a casa.  >
Il viaggio per tornare a casa è silenzioso tra i due fratelli. Rodha guarda il vuoto e ha il trucco completamente sbaffato, mentre John resta serio e guarda la strada. Arrivati a destinazione, John accompagna Rodha alla porta dove c’è Emily in vestaglia ad aspettarli.
<  Grazie per avermi avvisata.  > Dice Emily a John.
<  Si, figuri. Buonanotte, avete tanto da dirvi.  >
John se ne va e lascia Rodha con sua madre, la quale, accompagna la figlia in sala, senza chiederle del perché è in reggiseno e giacca aperta.:
<  Bevi un po’ di caffè con limone. Aiuta a combattere la sbronza.  > Dice Emily passando la tazza a Rodha.
<  Come fai a saperlo? Non hai mai bevuto in vita tua.  > Chiede Rodha con voce lieve.
<  Invece, si. Quando è morto Samuel, io ero distrutta dal dolore. Lasciavo trascinare le giornate in quella gabbia dorata di villa che avevamo, senza che mi importasse più niente di me. Tuo padre poi, con il suo vizio non faceva niente per aiutarmi a colmare il mio dolore, non sai quanti prestiti ho chiesto alla mia famiglia nel corso del nostro matrimonio a causa sua! Ma io ancora non avevo accumulato abbastanza odio da mandarlo a quel paese, oltre ad avere un padre che mi imponeva rispetto e ubbidienza nei confronti del mio sposo. Così trovai consolazione nel brandy, ne bevevo diversi bicchieri al giorno. Le sbronze mi aiutavano per un momento a dimenticarmi di aver perso il mio bambino!
Poi è arrivato quel giorno in cui andai a trovare Fuad per chiederli un aiuto economico, non avevo alcuna voglia di chiedere aiuto a mio padre. Berti, sua moglie, mi disse che era nel suo studio. Arrivata alla porta dello studio, sentii delle urla, era Fuad che inveiva verso la sua cameriera. Le diceva che non poteva provare che il bambino che aspettava, fosse suo; che non avrebbe mai lasciato la sua famiglia per lei. La insultò, le diede dell’opportunista e lei lo minacciò di parlare con Berti e lui le impose di abortire. A quel punto, ho sentito la voce di Samuel che mi diceva ‘ mamma  non permettere che accada! ‘
E io ho sentito il mio cuore aprirsi, come se fossi rinata. A quel punto sono entrata nello studio e ho proposto a Fuad di dare il bambino a me, giurando che la famiglia non avrebbe mai saputo niente. Ne parlai con Jake e lui accettò la mia proposta. Fino alla separazione con tuo padre, Fuad mi mandava dei soldi per garantirti le cure migliori, poi li scrissi una lettera per chiederli di smetterla; Anche se ero rimasta da sola con te e i tuoi fratelli, volevo cavarmela da sola, soprattutto perché tu non eri sua ma mia.  Rodha, da quando sei entrata nella mia vita, ho sempre cercato di darti il meglio. Biologicamente, non sei mia figlia … ma vallo a spiegare al mio cuore!  >
Rodha ascolta sua madre senza interrompere e pensa a quanto sia stato sciocco il suo comportamento.
<  Sai, mamma. Quando ero piccola e giocavo con le altre, spesso mi mettevo una parrucca castana perché volevo assomigliare a te. Ho sempre cercato di assomigliarti, anche quando ho scoperto che non sei stata tu a mettermi al mondo … Ti ho sempre guardata con ammirazione.  >
Emily sorride.
<  Mi dispiace per quello che ho detto e che ho fatto.   >
<  Io ti perdonerò sempre tutto, Rodha. Però devi fare pace anche con John e con Fuad, perché non hai scelta, fanno parte della tua vita.  >
<  Va bene, mamma. Ci penserò.  >
Emily abbraccia forte sua figlia e si unisce anche Nicole di nascosto.
<  è finita la settimana di follia?  >
<  Si, Nicole. È conclusa!  >
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Il giorno dopo …
[ … ] prima di lasciarvi, vi ricordo l’appuntamento con alcune band alternative rock: gli Escape to Fate saranno a Boston il 10 Marzo e i Black Stone Cherry a New Orleans il 15 Marzo. Potete trovare i biglietti anche sul nostro sito. Vi do appuntamento a domani alle 07:00.
Rodha esce dalla sala a programma finito e trova Richard.
<  Bella serata!  >
<  Grazie, Richard. Di cosa volevi parlarmi?  >
<  Ho saputo che domani andrai a San Diego per una mostra con Vartan Malakian, giusto?  >
<  Esatto. Quindi?  >
<  Come quindi? Ce l’hai una sostituta per il programma?  > chiede Richard preoccupato.
<  Che ne dici di Virginia? Secondo me è perfetta.  > Risponde semplicemente Rodha e Richard ci riflette qualche minuto.
<  Si … può essere valida. Sai, ti trovo bene. Sei più serena rispetto a settimana scorsa.  > Confessa il suo capo.
<  è vero. Ho avuto una piccola crisi ma tutto ok! Sono di corsa, ho un appuntamento! Ci rivediamo al mio rientro!  > Risponde Rodha scappando via.
<  Sei sempre piena di appuntamenti!  > Replica il capo.
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Rodha si reca allo studio di registrazione dei SOAD sperando di trovare John. Ad accoglierla all’entrata, è Serj.
<  Ciao, Rodha.  > La saluta felice di rivederla. A quel sorriso, Rodha prova un senso di colpa pazzesco. Sa di non essersi comportata bene anche con i ragazzi, specialmente con Daron …
<  Ciao, Serj. John è in sala?  >
<  Si, ti accompagno.  >
<  Sono contento di vederti qui.  >
Rodha guarda Serj con imbarazzo.
<  Grazie. Ho un bel casino da risolvere!  >
John è nel corridoio e sta prendendo un caffè dalla macchinetta quando vede arrivare Rodha con Serj.
<  Ciao.  > Rodha si sente in imbarazzo di fronte a John.
<  Ciao.  > Risponde John emozionato.
<  Sono venuta per … riportarti la giacca.  > Rodha porge la giacca a John.
<  Vi lascio soli.  > Detto ciò, Serj esce dalla stanza.
<  Ti senti meglio?  > Chiede John interessato.
<  Si. Ti ringrazio per ieri sera.  >
<  è mio dovere.  > Risponde John sorridendo. Rodha, però, non riesce a ricambiare quel sorriso.
<  Ti chiedo scusa, John. So essere così testona quando sono convinta di essere nel giusto.  >
<  Siamo simili anche in questo.  > Entrambi si concedono una piccola risata.
<  Tra poco partirò con il professor Vartan per una mostra dei miei dipinti e … non volevo andarmene senza prima averti detto che ti voglio bene e che ho bisogno di te.  > Confessa la ragazza con gli occhi lucidi.
<  Mi rende felice sentirtelo dire.  > I due fratelli si abbracciano in segno di pace.
<  Che scenetta commovente!  > Una voce dal tono ironico fa voltare i due fratelli e trovano Daron appena uscito dalla sala.
<  Come sei spiritoso, Malakian!  > Rimbecca John credendo che scherzi. Rodha lo guarda intensamente e capisce che non sta scherzando.
<  Ciao, Daron.  > Quasi balbetta Rodha.
<  John, adesso che io e te ci siamo chiariti, è giusto che parli anche con Daron.  >
John guarda entrambi per un momento. Spera che sua sorella accetti eventuali scuse di Daron.
<  Va bene, raggiungo gli altri. Parleremo dopo della mostra.  > John si allontana e l’atmosfera diventa più pesante. Rodha cerca di guardare il gelido chitarrista in faccia e si fa forza. Come ha potuto provarci con altri quando l’unico uomo che desidera è al suo cospetto? Sente un nodo alla gola, la gioia di vederlo è grande! Ma Rodha si fa coraggio e fa il primo passo.


<  Daron, mi dispiace per quello che è successo con Brian. Questa settimana è stata molto difficile a causa di ciò che mi hai detto e … ho commesso troppe pazzie! >
Daron mette da parte i suoi sensi di colpa e tratta Rodha come una sfacciata.
<  Ho saputo della tua continua caccia  ai maschioni per farti compagnia la notte! Giusto perché dicevi di non essere una donna facile!  >
Per Rodha, le parole di Daron sono il colpo di grazia! La cosa peggiore è che non può replicare perché sa che Daron ha ragione. è passata per ipocrita senza rendersene conto!
<  Forse non te ne rendi conto ma tra il tuo lavoro in radio, il concorso di bellezza e la tua mostra, ti sei guadagnata una certa fama. Gente che mi  conosce, ti ha vista in certi atteggiamenti e me lo hanno riferito. Per il futuro, fallo con discrezione se non vuoi essere sparlata. Oh dimenticavo, ieri sera saresti quasi riuscita a scoparti uno sconosciuto se non fosse stato per il tuo fratellone!! L’ho saputo da Shavo e Serj, questa mattina.  Ti ho detto delle cose che non ti dovevo dire io e mi dispiace averlo fatto! Ma non mi sembra una giustificazione  valida per cercare del sesso occasionale!  > Rodha vorrebbe sparire dopo queste parole di disprezzo!
<  Daron, io … mi vergogno di quello che ho fatto. >
<  Hai detto apertamente di non appartenermi e di non essere interessata a me, perché ti vuoi giustificare con me? Il corpo è tuo, facci quello che vuoi!! Ti chiedo solo di darti un contegno quando sarai a San Diego con mio padre! Lui ha una grande opinione di te, quindi cerca di non infangargliela, per quanto possa essere un uomo di larghe vedute!  >
Rodha lo guarda con profondo dispiacere. Cerca la sua mano ma   Daron, con uno sguardo di pietra,  si volta e raggiunge i ragazzi lasciando Rodha con l’amaro in bocca …
“  Che idiota!! Ho combinato un casino! Ora Daron mi vede come la peggiore delle troie. Ma perché mi faccio questi problemi? Meglio per me, evidentemente non è tanto diverso dagli altri!  E pensare che stavo anche per fermarlo!  “
Rodha cerca di non piangere e raggiunge i ragazzi nel salotto.
<  Ragazzi, ho una cosa da dirvi.  >
<  Ti ascoltiamo Rodha.  > I ragazzi prestano attenzione:
<  Vedete, domani, andrò a San Diego col professore Vartan perché terrò una mostra dei miei dipinti. L’intenzione è tenere una mostra per ogni città della California. In altre parole, non ci vedremo per un mese, forse di più.  >  Conclude dispiaciuta di non poter vedere i ragazzi per diverso tempo.
<  Rodha, siamo contenti che il tuo sogno si stia realizzando … anche se ci dispiacerà non vederti per un mese. > Confessa Shavo.
<  Ma Shavo! Un mese passa in fretta.  >
<  Allora dobbiamo organizzare una festa per la partenza di mia sorella.  > Propone John.
<  Grazie, ragazzi, ma non voglio fare nulla del genere. Ho già fatto troppo feste in questi giorni.  > Risponde Rodha. Daron la guarda con la coda dell’occhio con indignazione.
<  Ma come?!  > Chiede Shavo incredulo.
<  La faremo per il mio ritorno, promesso. E poi anche voi dovete prepararvi per il vostro tour speciale.  >
<  è vero. Tra  pochi mesi, partiremo per Londra, la nostra prima tappa.  > Conferma Serj.
<  Avremo un doppio motivo per festeggiare!  > Risponde Rodha cercando di riportare allegria nel gruppo.
<  Allora ... è arrivato il momento dei saluti.  >
<  Si, John. Devo correre a casa a preparare le valigie.  > I ragazzi si avvicinano a Rodha per i saluti, tutti, tranne il chitarrista, la salutano con affetto e le fanno gli auguri.


Buongiorno ragazzi! Sono riuscita  a trovare due minuti per pubblicare il quattordicesimo capitolo!  Adesso che tutto è chiarito ( o quasi ), sta per iniziare un'altra parentesi per Rodha. Cosa succederà?
Premetto subito che da adesso in poi,  per qualche capitolo, i SOAD non saranno presenti se non in piccole comparse, la storia sarà incentrata di più su Rodha. 
Ciao, al prossimo capitolo!

 
  
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