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Autore: Fenice_Bea_2004    15/06/2017    1 recensioni
Nell'universo Shadowhunters compare un nuovo personaggio: Calypso, la figlia di Lucifero.
Lei è stata mandata sulla Terra da suo padre per aiutare gli Shadowhunters a combattere Valentine e Jhonatan, che hanno sfidato Satana impadronendosi dei demoni.
Tra mille avventure si scopriranno i veri poteri dell'Inferno.
[La mia prima fan fiction. Perdonate la scrittura orribile -V-]
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Raphael Santiago
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Dios, cosa state combinando? -

Guardai i ragazzi che rovistavano in mezzo ai rifiuti.

Stupidi cazadores.

La rossa si nascose dietro al biondino, mentre la ragazza mora col vestito rosso si girò verso di me e mi guardò spalancando gli occhi.

Per la prima volta da cinquant'anni rimasi colpito.

C'era qualcosa che mi attirava in lei, come la falena alla lanterna.

E poi, perché mai una Cacciatrice dovrebbe avere gli occhi rossi?

Il biondino attirò la mia attenzione. Spostai lo sguardo dalla ragazza a lui.

- Chi sei? - mi chiese.

- Mi nombre es Raphael Santiago – risposi – e voi cosa diablo state facendo? -

 

Osservai Raphael, la pelle olivastra, i capelli scuri e gli occhi quasi neri.

La sua figura esile era avvolta da un paio di pantaloni scuri e da una camicia bianca che lasciava intravedere una cicatrice sul collo.

- Abbiamo sentito dire che qua dentro ci sono dei vampiri – mentì Jace – vorremmo entrare per vedere se quello che dicono è vero.

- Claro che è vero. Mio fratello ci è morto là dentro. -

- Mi dispiace – gli disse Clary.

Raphael la ignorò – L'entrata secondaria è lì dietro. Vi accompagno. - Indicò con la testa una fogna.

Clary e Jace si guardarono, poi mi osservarono. Feci spallucce e il ragazzo rispose – Va bene... -

Il Nephilim e Raphael tirarono su la grata del tombino e iniziarono a calarsi all'interno. Atterrarono entrambi con grazia e guardarono verso l'alto.

Clary si gettò e Jace la prese al volo, rimettendola in piedi.

Poi venne il mio turno. Osservai il buio sotto di me, la piattaforma dove si erano posizionati gli altri e la grata lì di fianco. Mi lasciai cadere e, ovviamente, atterrai sulla grata.

Quella emise uno scricchiolio terribile e cedette, cadendo verso il baratro sottostante.

Due braccia mi afferrarono per la vita, trascinandomi via appena in tempo. La grata sbatté sul fondo, facendo riecheggiare il rumore.

Aprii gli occhi. Raphael mi avvolgeva la vita con un braccio, sostenendomi.

- Grazie – gli dissi. Lui non sapeva che avrei potuto benissimo farmi apparire un paio di ali di fuoco e volare.

Lui mi guardò di sottecchi, come se stesse pensando a qualcosa osservandomi – De nada -

Si allontanò, iniziando a percorrere il corridoio buio.

Entrammo nell'atrio dell'hotel, un'enorme sala impolverata, le scale distrutte, i pavimenti rovinati, i mobili ricoperti da teli.

Ci guardammo intorno. Di sicuro i vampiri e Simon si trovavano ai piani alti.

- La scala è impraticabile. Come facciamo? - chiese Jace, rivolgendosi verso Raphael. Con un movimento impercettibile estrasse un pugnale dal fodero.

- Potremmo... - rispose il ragazzo, prima che Jace lanciasse il coltello nel suo petto.

Un'ansia terribile mi prese il cuore.

Ma poi, vedendo che Raphael non cadeva e si limitava a ridere capii.

Clary ci arrivò più lentamente.

- Perché? - chiese a Jace.

- Perché è un succhiasangue – rispose sibilando lui.

Raphael continuava a ridere – Da quanto lo hai capito, cazadore? -

- Da quando ho visto la cicatrice a forma di croce sul tuo collo. -

Il vampiro si estrasse il pugnale dal cuore, macchiandolo di sangue nero. Lo lanciò al Nephilim che lo prese al volo.

- Cosa volete da noi? Non abbiamo infranto nessuna legge del Conclave -

- Avete un nostro amico, trasformato in topo, un mondano. Lo rivogliamo indietro -

Raphael fece un sorriso sghembo – No -

Io semplicemente stavo lì ad osservare mentre battibeccavano.

Guardai verso l'alto e vidi pallidi volti affacciarsi dalle scale – Jace – chiamai – Su -

Il ragazzo seguì il mio sguardo proprio nel momento in cui i vampiri si lasciavano cadere verso il basso, atterrando leggiadri.

Uno di loro teneva in mano qualcosa. E quel qualcosa era Simon il topolino.

Che carino che era, con i baffettini tremolanti.

Clary si lanciò contro il vampiro che lo teneva, ma la fermai in tempo.

- Lascia fare a me – le dissi.

Mi concentrai e puntai lo sguardo sul vampiro.

Sentii la voce di Raphael dire – Che diablo pensa di fare? -

Allungai una mano e il potere demoniaco scorse sulle mie dita. Il vampiro che teneva Simon lo mollò di colpo, urlando di dolore.

Mollai la presa sul suo spirito e guardai il topino che correva nelle mani di Clary.

- Come diavolo... - iniziò a dire il vampiro.

Ma un fracasso proveniente dai vetri infranti lo distrasse.

- Ci mancava solo questa... - sussurrai: i Figli della Luna.

 

Pessima nottata per me.

Prima dei ragazzini provano a entrare nel mio covo.

Poi quella ragazza prende il controllo di un mio generale.

E poi i Figli della Luna.

Diablo... che pessima idea far entrare i Nephilim.

Anche se quella ragazza non era una Cacciatrice. L'avevo osservata durante tutto il tempo e mi era sembrata diversa, più oscura, più... demone.

Poi, quando avevo guardato dritto nei suoi occhi dopo che l'avevo salvata avevo capito: la hija del diablo.

Ne ero rimasto piacevolmente sorpreso.

Ma adesso mi dovevo concentrare sui licantropi non su lei.

- Questo è il nostro territorio, non potete venire qui - dissi al capo dei lupi.

Lui non mi rispose, si limitò a ringhiare.

Poi mi saltò addosso. Mi spostai grazie ai miei riflessi ed evitai il suo attacco.

I miei e i lupi iniziarono ad attaccarsi.

Il licantropo capo mi puntò di nuovo. E stavolta fui troppo lento.

Se non fosse stato per la ragazza, sarei morto. Più morto.

Calypso, così si chiamava la figlia del diablo, mi afferrò un braccio e mi trascinò via.

Scrollai la spalla e le feci mollare la presa – Che vuoi? - le chiesi.

Lei mi guardò e mi pentii subito di averle risposto male.

Il suo sguardo di fuoco mi inchiodava sul posto. Forse non era una grande idea urlare alla figlia dell'Inferno.

Non mi ero mai sentito così impotente.

Mi riafferrò il braccio e disse – Se vuoi che il branco lasci in pace i tuoi dobbiamo farlo allontanare -

- E come? -

Sorrise - Volando -

Attirammo l'attenzione dei Figli della Luna e seguimmo di corsa i due Cacciatori, che risalivano le scale di servizio.

Arrivammo sul tetto e afferrammo due moto.

Su una salirono i Nephilim, che si diressero verso l'Istituto.

Vidi Calypso fare un cenno d'intesa alla rossa.

Diedi gas alla seconda moto e la guardai.

Lei salì dietro di me e si attaccò alla mia camicia.

Aspettammo che i lupi arrivassero sul tetto e partimmo.

Ci lanciammo dal parapetto e volammo.

Gli Shadowhunters si diressero a sud, mentre noi ci dirigemmo a Central Park.

La notte era ancora giovane, quindi avevo abbastanza tempo.

I lupi ci seguivano dal basso, ma dopo un po' si arresero e scomparvero nei meandri delle stradine di New York.

Sentii la ragazza sospirare dietro di me e appoggiare la fronte alla mia schiena.

Feci scendere la moto verso il lago.

Atterrammo.

 

   
 
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