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Autore: bimbarossa    15/06/2017    1 recensioni
Raccolta di fatti, ammissioni, e omissioni confessata dagli stessi protagonisti, dall'inizio della storia fino alla schiena di Sasuke che se ne va ad espiare in santa pace i suoi peccatucci.
ATTENZIONE: anche se cercherò di rimanere più canon possibile, questa rivisitazione della storia del team 7 contiene, ovviamente, sfacciati messaggi subliminali Kakasaku.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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- Questa storia fa parte della serie 'Kakasaku: Crack-pairing scandaloso o canon mancato?'
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Questo capitolo lo dedico ai Narusaku perché anche con loro Kishimoto, dato che solo LUI PUO', ha tirato il sasso per poi nascondere la mano.

 

 

Solo i veri amici ti diranno quando il tuo viso è sporco.

(Proverbio siciliano)

 

“Avanti dimmelo. Cosa vuoi in cambio del tuo silenzio?”

Faccio l'espressione più corrucciata che posso, perché Naruto non pensi di poterla spuntare su tutta la linea.

“Semplice. Solo un appuntamento. Starai tutto il giorno con me. In fondo mi sembra equo. Non dirò niente di quel bacio a Kaka'-sense' e inoltre pagherò tutto io. Daaai Sakura-chan, non farti pregare!”

“Sta zitto, rompiscatole, o ci sentiranno tutti. Non era un bacio, ma uno stupido incidente capitato per colpa tua, aggiungo.”

Al ricordo di ciò che è successo una settimana fa mi vengono i brividi, che raddoppiano di intensità pensando a quello che è capitato qualche sera dopo a casa del maestro.

Da allora cerco di mantenere un basso profilo quando sono con lui ma so che vuole affrontare un certo argomento, lo vedo da come mi guarda. Inoltre inventa un sacco di scuse per parlarmi a quattrocchi, tentativi che finora sono stata un genio ad evitare, modestamente. Stiamo pur sempre parlando di Kakashi-sensei.

“Ehi, Sakura-chaaan, accetti o no? In fondo non sei la sola che ha ricevuto un bacio traumatizzante. Pensa a me con quel teme. A ricordare mi sale il vomito.”

“Sei un baka. Io fare di di tutto pur di sentire le dolcissime labbra di Sas'ke-kun sulle mie, invece il primo bacio che ho dato è stato a...a...”

Divento paonazza, comunque tergiversare è inutile. “D'accordo, accetto. Ma solo per una giornata. Se questa storia circola in giro saprò chi è stato e te la farò pagare carissima. Hai capito, Naruto?” Faccio scricchiolare le nocche, tanto per avvisarlo.

“Bene. Allora verrò a prenderti sotto casa domani prima di pranzo.”

 

E brava Sakura.

Sono cinque giorni che tento di ritagliare un pezzettino di tempo e di spazio solo per noi due, per chiarire la faccenda spinosa in cui mi sono cacciato, ma riesce sempre a sfuggirmi per un pelo.

In realtà non le dovrei alcuna spiegazione, la mia vita personale non la riguarda e nessuno le ha detto di venire alla mia porta a notte fonda.

Eppure in un modo o nell'altro mi è impossibile far finta di niente.

Questa è la cosa che mi stupisce. Il bisogno di giustificarmi davanti ad una ragazzina di tredici anni.

Il fatto di notare la sua inconfondibile chioma arancio-rosata che luccica nella semioscurità dell'Ichiraku mi mette di buon umore immediatamente, nonostante l'aria immusonita di Sasuke che passeggia accanto a me.

Poi un'altra testa, biondissima, ovvero quella del piccolo Uzumaki appare nella stessa visuale di Sakura, così vicina a lei che per un attimo mi sento sconcertato.

“Ehi, ragazzi, che ci fate qui? Per caso è un appuntamento segreto?”

Ho voglia di scherzare ma di certo non mi aspetto la battuta di Naruto. Un Naruto che sembra brillare dall'interno tanto è contento.

“Proprio così, maestro. Io e Sakura passeremo tutto il giorno insieme.”

Guardo la faccia della diretta interessata, e non mi pare che ricambi l'entusiasmo.

“Ma pensa! Sakura, hai ceduto alle sue lusinghe?”

“Solo per oggi. Tanto paga lui,” sospira tra l'affranto e il rassegnato.

“Sakura, tesoro, vieni. Dopo il pranzo ti porto in un posto divertentissimo. Ti piacerà vedrai.”

Se la trascina dietro, e quando penso- e spero?- che lei gli molli un pugno, invece si rimette a posto il fermaglio rosso per appuntare le lunghe ciocche, e sospirando lo segue.

 

“Di un po', Sasuke, tu ci hai capito qualcosa?”

“No, e non mi interessa affatto.” Tuttavia mi sembra mesto, il ragazzo, da quando li ha visti insieme, quei due. “A lei invece, Kakashi-sensei, da fastidio.”

Noto che non è una domanda.

E noto che tutto sommato da fastidio tanto a me quando a lui.

 

“Vuoi sbrigarti a metterlo dentro?!”

“Calma calma. Ci sto provando.”

“Sbrigati. Non ce la faccio più, Naruto. Mi fa male.”

“Si, eccomi. Finalmente ci sono riuscito.”

Vedo Kakashi-sensei che sbianca di colpo ad udire quelle frasi, dal canto mio cerco di spegnere la punta di irritazione venuta fuori chissà da dove.

Li abbiamo seguiti, il dobe e Sakura, fino al padiglione sul lago, tuttavia per non farci scoprire ci siamo dovuti nascondere dietro un cespuglio da cui possiamo solo sentirli ma non vederli.

“Adesso basta,” il maestro balza in un colpo fuori. “Questo “appuntamento” è durato anche troppo.”

Lo seguo ed è poco dire che la scena che ci troviamo davanti ci spiazza.

Sakura e Naruto stanno ridendo come matti mentre cercano di pescare muniti solo delle dita. Il dobe in particolare ha la bocca a ventosa di un pesce evidentemente idiota attaccata al mignolo destro.

“Se volevate cimentarvi in questa attività potevate chiedermelo. Da piccolo lo facevo spesso. Pescare intendo.”

“Kakashi-sense', non pensavo che anche lei fosse stato “piccolo” una volta. Non riesco ad immaginarmi la scena. Sas'ke-kun, ci sei anche tu!”

“Ehi, ma allora volete davvero rovinare il mio prezioso primo appuntamento con Sakura-chan!”

“Il primo e ultimo. Sas'ke-kun, sai che sei sempre tu quello che mi interessa, vero?” mi fa gli occhi dolci lei per rassicurarmi, “però devo dire che Naruto mi ha stupito. Mi sono divertita con te, anche se sei una testa quadra che ha ancora dei pezzi di ramen sulla guancia.”

“Davvero Sakura-chan?! Ora che so che ho qualche possibilità non ti mollerò un attimo. Certo, la mia rana si è sgonfiata parecchio ma ne è valsa la pena, tesoruccio mio.”

Vorrei non avere il volto così torvo mentre lo osservo riporre il borsellino dentro le tasche, vorrei mostrarmi distaccato ed indifferente vedendo Sakura che gli indica ridendo dove pulirsi, ma l'idea di Naruto che si infila in situazioni da cui io sono escluso mi fa scattare automaticamente un senso di rivalità e antagonismo inspiegabili.

“Come vi pare ragazzini, ma adesso preparatevi alla svelta. Abbiamo una missione della massima urgenza.”

“Sul serio?! E' una missione di livello S? A? B?”

“Direi più di livello D. Forse forse di livello C , quindi puoi continuare a sperare, caro il mio Naruto. Dobbiamo recuperare una statuetta d'oro.”

 

 

 

Salve a tutti. Fatemi ringraziare le persone che hanno messo questa storia tra le seguite e le preferite, nonché chi ha preso un pochino del suo tempo per lasciare una recensione, in particolare dico a te, si proprio a te Uchihas. Non esagero dicendo che amo follemente leggere le tue parole, sono di un tale incoraggiamento e simpatia che veramente, ti adoro. Che dire, buona lettura.

  
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