Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: tenacious_deep_soul 99    16/06/2017    3 recensioni
Tutti ci aspettiamo una vita migliore fuori dal nostro paese, anche Julie pensava che la sua partenza per la Corea avrebbe potuto fare della sua vita una vita stupenda. I suoi sogni crollarono di botto quando perse improvvisamente il lavoro a causa della poca clientela. Fortunatamente la sua migliore amica, Soyon, sarà in grado di aiutarla, trovandole una nuova occupazione: grazie a lei farà parte del cast di trucco e parrucco della BigHit, affiancando i tanto conosciuti Bts. La sua vita cambierà radicalmente. Se in meglio o in peggio? Questo dipende da lei...
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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                             •♦Revelations♦•

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Le otto e venti del mattino.
Uno strano tonfo proveniente dalla cucina fu in grado di far sussultare Julie inducendola a svegliarsi prima che lo facesse la sua sveglia, puntata per dieci minuti dopo. La sera precedente aveva dormito da pascià, appena fece per poggiare la testa sul guanciale cadde in un sonno profondissimo, uno di quelli talmente potenti che non riuscivano a svegliarla nemmeno le bombe ma il rumore delle stoviglie sì.
Stropicciatasi ancora gli occhi mezzi chiusi si diresse nella cucina avvolta da un plaid; non appena varcò l’entrata realizzò di trovarsi realmente nel dormitorio dei bangtan: bloccandosi in mezzo ai vari “Buongiorno” dei ragazzi, sgranò gli occhi ed emettendo strani versi da troll scappò nella sua stanza.
“Oh merda, allora non era un sogno!” pensò sbattendo la porta bloccandola con la schiena.

-Hey, ma che ti era preso?- disse Kookie ridendo a crepapelle una volta che vide la ragazza sulla soglia.
-Non dirmi che ogni mattina fai così…- ci mise del suo Yoongi, aggiungendo le sue risa malate a quelle dell’amico; la risata di Suga al mattino, per via della voce abbastanza bassa, dava tanto l’impressione di un branchiosauro ubriaco fradicio.
-Lasciamo perdere il mio subconscio, è meglio- rispose quella con le gote fin troppo rosse benchè vi fosse un freddo bestiale.
-Suvvia ragazzi, era semplicemente spaesata! Vorrei vedere voi al posto suo…- ribattè Jimin che le venne incontro cingendole la vita con il braccio e lasciandole un bacio veloce sulla guancia.
Quel gesto così naturale fatto davanti a tutti l’aveva fatta accaldare di più, tanto che Namjoon pensò avesse la febbre. -La colazione!- esclamò Jin richiamando a sé i ragazzi.
Sei fighi in pigiama con delle ruote al posto dei piedi si fiondarono come saette al tavolo del soggiorno, prendendo i loro soliti posti e dimenticandosi della povera Julie che rimase all’impiedi come un’idiota ad osservarli mentre contemplavano i piatti vuoti in attesa che venissero riempiti adeguatamente.
-Erhm…- si raschiò la gola lei sperando che qualcuno la notasse:-E io dove sto?-
-Oh, giusto! Siediti al mio posto Julie. Kookie, va’ a prendermi una sedia apribile dal ripostiglio- disse Jin mentre serviva una colazione diversa dal solito, composta da muffin e latte al cacao.
-Perché devo essere sempre io a fare le cose!?- sbuffò Jungkook che si era appena accomodato.
-No Kook tranquillo, Julie starà qui- Jimin prese la ragazza per il polso e la trascinò a sé portandola a cadere sulle sue gambe, facendo in modo che rimanesse bloccata fra i suoi addominali e il bordo del tavolo.

Okay, quello era proprio il colmo.

-Non ascoltarlo, vai- ribattè Jin facendogli cenno con la mano di darsi una mossa.
-Come sei seccante hyung! Guarda che non ho alcun problema nel farla stare seduta su di me-
“Ovvio che non hai alcun problema, genio” pensò Jin, rimanendo fermo a fissarlo col vassoio bollente in mano.
-Falle fare colazione come di dovere ChimChim- disse Yoongi in malo modo roteando gli occhi più volte, cosa che fece intendere benissimo il suo essere irritato da quelle discussioni mattutine.
Una volta che Jungkook poggiò la sedia apribile per terra Julie potè alzarsi e raggiungere il posto di Jin, mentre quest’ultimo le si accomodava accanto. In quegli attimi Jimin non riusciva a non guardarla, non riusciva a sopportare Jin e il suo comportamento autorevole, cominciava a dargli fastidio il fatto che dovesse essere sempre ascoltato solo perché era il più grande lì dentro: rodeva, sapeva che con lui avrebbe avuto filo da torcere per far colpo su Julie…

Verso le 10:00 erano già tutti in agenzia, ognuno a svolgere le proprie mansioni quotidiane. La solita sessione trucco dedicata ai ragazzi quel giorno venne completamente stravolta: il rumore assordante della porta che sbatteva contro il muro fece sobbalzare chiunque fosse all’interno dell’area makeup compresa Julie, la quale era rimasta paralizzata nel vedere chi fosse appena entrato con così tanta irruenza.
-Dove sei stata stanotte, eh Julie!? Dove!? Dimmelo!- le urlò in faccia Heejun che la raggiunse con passi da gigante. I ragazzi, ovviamente già al corrente di ciò che le avesse fatto e pronti ad un’eventuale cattiva reazione da parte del bel coreografo, si drizzarono tutt’a un tratto seguendo con sguardo fisso i movimenti di quello che intanto si era posto come una colonna davanti alla ragazza.
-E voi che avete da guardare!? Uscite tutti fuori!- esclamò furibondo quello, assumendo un atteggiamento da vero e proprio despota.
-Loro non vanno da nessuna parte, Heejun. E per la cronaca non ti interessa dove sia stata- disse Julie con aria di sfida. Lo stava provocando, il che per lei non era certo un bene…
-Dimmelo Julie, adesso!- la afferrò per il colletto del maglione cominciando a scuoterla energicamente.
J-Hope e Jungkook si erano appena alzati dalla poltroncina, in procinto di scagliarsi contro il bastardo in compagnia di Jimin e Yoongi, che in quel momento erano appena stati tenuti a bada dai restanti tre membri.
-Smettila Heejun! Lasciala stare!-
-Misun… anche tu adesso fai la coraggiosa? Non ti conviene sfidarmi di nuovo, e lo sai bene-.

Che intendeva dire con “di nuovo”?

-Molla la presa, capito!?- il tono di voce di Julie si fece più risoluto, non era più nervosa come prima in quel momento anzi, voleva farsi valere. Heejun cominciò a fissarla per qualche istante respirando rumorosamente col naso, poi la sua mano lasciò delicatamente il tessuto cadendo al lato del corpo. Fece in modo che la ragazza indietreggiasse scostandosi da lui quasi immediatamente poi, prima che questo potesse girare i tacchi e andarsene, le si avvicinò accanto al viso:-Non ti darò pace, sappilo- le sussurrò all’orecchio, permettendo poi a un lieve sorriso di predominare sul suo volto.
Facendosi spazio fra i bangtan scansandoli in malo modo uscì dalla stanza con la stessa rapidità con la quale era entrato, stavolta con la coda fra le gambe.
-Va tutto bene, Julie?- disse Taehyung andandole incontro, notando il suo stato di paralisi e la sua assenza mentale temporanea.
Cosa poteva fare lei se non annuire semplicemente? Non riusciva nemmeno a dire uno stupido “sto bene” anche se bene non stava, era rimasta talmente scossa da non riuscire più a spiccicare una parola e se lo faceva balbettava a bocca asciutta.
-Ragazzi sta tremando, fatela sedere- disse Namjoon preoccupato fintanto che le teneva la mano. La sua affermazione attirò l’attenzione di tutti i presenti che si apprestarono a soccorrerla: Jin era stato il primo, oltre ad Hoseok e Kookie, a tenerla da dietro per portarla sul divanetto; una volta che quella si fosse accomodata, Jimin non ci pensò due volte che la abbracciò sentendo di conseguenza il suo corpo tremare come una foglia.
-Tranquilla Julie, è tutto okay- la consolò Yoongi inginocchiandovisi di fronte e tenendole strette le mani che ogni tanto accarezzava dolcemente con i pollici.
-M-Misun?- disse lei scansando lo sguardo da quello di Suga, preoccupato come non lo era mai stato.
-Dimmi Julie…- le rispose lei immediatamente, quasi sapesse che avrebbe fatto presto il suo nome.
-Che intendeva Heejun quando ti ha detto “non ti conviene sfidarmi di nuovo”?- chiese lei diretta scatenando il silenzio generale e facendo ricadere tutta l’attenzione sulla collega, all’impiedi in mezzo ai ragazzi. C’era qualcosa di losco sotto, qualcosa che Julie aveva sospettato già da tempo immemore e che adesso era pronta a venire a galla.
-Julie, ebbene che tu sappia delle cose…-
Quella frase e quella tonalità con la quale Misun si era espressa non l’avevano sorpresa più di tanto, in un certo senso Julie quasi quasi se lo aspettava.
-Io ero fidanzata con Heejun-.                                                                                                           
  
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