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Autore: Prettybene9816    16/06/2017    0 recensioni
E' il sequel di "Professore, scusi posso amarla?"
Se non avete letto il libro precedente ,non cambia nulla perchè i protagonisti sono diversi, ma per capire meglio il passato e le identità di questi nuovi personaggi, è consigliato di leggerlo.
Farid.
Farid punto e basta, è cosi' che si fa chiamare..non vuole che nessuno sappia il suo cognome, perchè lui stesso rifiuta quel cognome.
Ha vissuto e ha vissuto fin troppo per essere un uomo di soli 24 anni.
Per non pensarci ,si sfoga nel calcio e riesce a diventare ben presto un calciatore di fama mondiale,ma questo non gli basta .
Lui è sbagliato e anche la sua vita è sbagliata ed è maledettamente attratto dal peccato, perchè il peccato non si rifiuta mai.
Una caratteristica di lui?
Non ha paura di morire, ha paura di vivere.
*****************************************
Kemal.
Kemal Cortada.
Un rifiuto umano si soprannominava.
Cresciuto da terroristi che hanno sempre voluto da lui la violenza.
La sovrana violenza.
Dopo trent'anni ritrova suo fratello e finalmente viene a scoprire tutta la verità ma..lui è Kemal.
Il Kemal che è cresciuto nel male e che non conosce altro.
Una caratteristica di lui?
Convive con la solitudine e ama la sua gatta Luna.
Irrazionalità, piacere,
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Obsequium amicos, veritas odium parit. L'adulazione procura gli amici, la sincerità i nemici. FARID'S POV: "Efrem! Efrem!"grido correndo per la stanza. "Farid..Ti prego non correre! Potresti farti male!"grida Efrem piegato sui libri. È sempre piegato sui libri. Fa la facoltà di giurisprudenza e adesso è al terzo anno. Dopo il liceo ha incominciato a non farsi più di canne e di prendere seriamente il suo futuro. Soppravviviamo grazie al lavoro part-time che fa Efrem dalle 21 alle 3 di notte ad un bar. Io faccio la terza media e ce la metto tutta con lo studio anche se con la matematica non riesco ad uscirmene. Amo il calcio. Quando capita scendo in strada e con i miei vicini, incominciamo a giocare a calcio. Vinco sempre. È come se giocare a calcio mi faccia dimenticare tutti i problemi che ci sommergono giorno dopo giorno. "Sono in ritardo! Io scendo " dico afferrando il pallone. "Ok fai attenzione "borbotta Efrem sospirando. Esco dalla minuscola stanza di Efrem e attraversando il salottino, esco di casa. Non mi lamento. È una casa minuscola senza riscaldamenti o TV ma almeno abbiamo un tetto sopra di noi. Scendo le scale e corro per il mercatino che si svolge poco più lontano da casa mia. È un casino ogni volta, non so come faccia Efrem a concentrarsi con lo studio con tutto questo baccano, per non parlare dei spacciatori che circolano in strada con le macchine dove sono installati stereo enormi e la musica fa tremare persino i vetri delle finestre. Mi chiedo come facciano a non diventare sordi. Corro stando attento a non scivolare nell'acqua che buttano sul pesce e raggiungo la piazza. Vedo Jamal già pronto e posizionato davanti alla panchina ,ormai marrone per la ruggine ,che funge da porta. Batto il cinque ad altri ragazzi raccattati da me e Jamal per la partita e guardo con sfida la squadra avversaria. Il capitano è Edoardo. Casa sua è a fianco alla mia e siamo sempre andati d'accordo. Va al liceo al terzo anno ed è un amante del calcio come me. Giochiamo come dannati e a volte Efrem ci prende in giro per questa nostra indole a strafegarcene di tutto e dedicarci sempre al calcio. "Ehi ragazzino "dice Edoardo avanzando. Osservo con attenzione la squadra di Edoardo e individuo con lo sguardo Rakib. Quel moccioso è il ragazzo più piccolo del gruppo ma in compenso il più forte. Quando corre sembra un fulmine ed è in grado di seminare chiunque con l'agilità mostruosa che si ritrova nelle gambe. Avrei voluto che fosse della mia squadra ma il mio orgoglio non me lo toglie nessuno. "Hai visto chi c'è dall'altra sponda? "Chiede Jamal sottovoce. Mi giro verso Jamal e annuisco con la testa. Guardo la mia squadra e alcune facce non le ho mai viste in vita mia. Siamo fottuti. "Gli faremo il culo, non preoccuparti " dice Jamal sistemandosi il ciuffo . Abbasso lo sguardo a guardare il pallone e sorrido. Certo che gli faremo il culo. "Siete pronti?"chiede Alice mettendosi tra le due squadre. È piccolissima ed è sfegatata del calcio. Va ancora alle elementari ma ci teniamo molto a lei. È la vicina di Rakib infatti i due sono molto legati anche se tra un po' Alice si trasferirà e Rakib ultimamente è più irrequieto del solito. Ha sempre avuto una cotta per la bella Alice ma lei è troppo piccola per capirlo. Non parlo molto con lei perché non abitiamo vicinissimo ma è una bambina dolcissima e lo dimostra sempre anche con le piccole cose. "Si piccola , ci siamo" dice Jamal facendo l'occhiolino ad Alice. Rakib lo fulmina con lo sguardo e io ridacchio pensando a quanto sia deficiente Jamal. Sta cercando di far ingelosire Rakib per distrarlo dalla partita e dall'espressione seria di Rakib sembra che ci stia riuscendo. Quando c'è in gioco Alice, Rakib diventa un pazzo. Alice stessa capisce che Rakib è troppo appiccicoso e lo rimprovera ogni volta. Non immagino come starà Rakib quando Alice se ne andrà per sempre. "Uno..Due. .Tre...Via! "Grida Alice mettendosi sul marciapiede. Rakib scatta come una molla e corre come un pazzo verso Jamal che ha la palla e corre per seminare Rakib. È troppo lontano da me quindi prego che se la possa cavare da solo ma Rakib lo raggira e dandogli una spallata per farlo cadere, recupera la palla per poi correre spedito verso la nostra porta e con facilità centra in pieno la panchina. "Primo punto per la squadra di Edoardo!" Grida Alice alzando un dito della mano destra per indicare la squadra di Edoardo. Rakib passa davanti ad Alice e lasciandole un veloce bacio sulla tempia, ritorna dietro ad Edoardo col sorriso. Osservo con nonchalance Alice che con le codine nere, la carnagione scura e le guancione , si liscia la magliettina gialla con un fiore al centro e si porta una bottiglietta d'acqua in bocca, completamente ignara del fatto che Rakib abbia appena marchiato il suo territorio. Ricominciamo subito dopo a giocare e dopo un'ora siamo a 4 per noi e 5 per loro. Facciamo una pausa e Rakib subito afferra la mano di Alice per portarsela con sé ma lei si tira indietro e scuotendo la testa ,corre verso di noi. "Jamal sei stato molto bravo " dice con affanno la piccola sorridendo a Jamal. Jamal le sorride teneramente e prendendo dalle tasche delle monetine, chiede "Ti va di prendere un ghiacciolo? " Alice saltella e insieme a Jamal vanno all'alimentare nell'angolo. "Vieni con noi?"chiede Jamal ma io scuoto la testa e dico "No, andate voi" Jamal annuisce con la testa e io mi giro per sedermi sulla panchina marrone. Sono esausto. Di fronte a me è rimasto solo Rakib che continua a guardare in lontananza Alice e Jamal andare a prendere il ghiacciolo e avendo un po' di compassione per lui, dico "Jamal va in terza media..Non potrebbe mai mettersi con una bambina dell'elementari se è questo che temi" Rakib sposta lo sguardo su di me e sbotta "Non m'importa di lei" "Non sembrava da come li stai guardando male " dico giocherellando col pallone. Lui ispira col naso come se si stesse trattenendo dal fare qualcosa e dandomi le spalle, scappa via per raggiungere gli altri che sono radunati alla fontanella. Conosco bene la situazione in casa di Rakib con il padre alcolista e la madre che grida sempre per casa. Nonostante abitiamo due palazzi distanti ,riesco a sentire la madre sempre gridare ,mattina e notte. Rakib a volte scappa da tutto rifugiandosi da Alice e sua madre o viene in piazza a giocare come oggi. Dalle occhiaie che si porta sempre si vede che non dorme mai ,ma non è mai stato un bambino violento anzi non ha mai alzato un dito neanche per scherzo su di noi. È un bravo ragazzo,spero da grande coroni il suo sogno di diventare un calciare, come il mio. Io continuo a starmene per i miei conti annoiandomi finché passa un grosso camion nero e si ferma di fronte a me. Guardo il camion incuriosito finché ne esce fuori un uomo con la barba e i capelli arancioni che si toglie gli occhiali da sole e mi sorride. "Tu sei Farid?" Mi chiede guardandomi attentamente. Lo guardo perplesso e chiedo "Cosa vuoi?" Lui sta per parlare ma dietro di me sento una voce, chiedere "Farid tutto apposto?" Mi giro e vedo Jamal che allo stesso tempo dice ad Alice di raggiungere gli altri alla fontanella. "Quindi sei Farid"constata l'uomo di prima. Lo guardo in silenzio mentre lui si ferma a guardare la palla con cui giocherellavo e chiede "Vi piace il calcio?" Annuiamo entrambi con la testa e lui dice "Sono un allenatore di calcio, potrei rendervi ricchi e famosi se vi allenaste con me. Che dite?" Io e Jamal spalanchiamo gli occhi e io chiedo "Stai scherzando? " "Ti sembra la faccia di uno che stia scherzando?"chiede lui. Io e Jamal ci guardiamo in faccia e Jamal mormora al signore "Io in realtà da grande non vorrei diventare un calciatore.." "E cosa vorresti essere?"chiede il signore incuriosito. "Io non lo so..Vorrei gestire da solo qualcosa. Essere il capo" "Un imprenditore "dice il signore capendo al volo Jamal. "Io sono un imprenditore. Potrei aiutarti a diventarlo in futuro" "Sul serio?"chiede Jamal incredulo. "Serissimo. Non siete stufi di stare in questo brutto quartiere? Non volete aiutare le vostre famiglie a racimulare qualche soldo? " "Si certo signore!"esclamiamo entrambi. "Allora entrate nel camion. Inizieremo da oggi stesso con le lezioni " dice il signore, spalancando una portiera. Io e Jamal ci guardiamo in faccia e io passo poi a guardare il quartiere. Guardo la finestra di casa mai e deglutisco. È l'unica maniera per aiutare Efrem. Annuisco con la testa e insieme a me , annuisce Jamal. "Che aspettate ancora? Entrate!"dice il signore sorridendoci. Prendo la palla in mano e seguo Jamal nel camion. Il signore chiude la portiera e salendo davanti, parte. Ma non sapevo che saremmo partiti per sempre. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Mi sveglio di soprassalto e ansimo. Apro gli occhi terrorizzato e cerco di calmare il cuore che va a mille. Sempre quel cazzo di sogno. Mi guardo attorno e realizzo di non essere nella mia stanza. È la stanza di.. Dov'è Bekka? Guardo il letto vuoto e col cuore che pompa peggio di prima,balzo dal letto e corro fuori dalla stanza. Ahmed mi avrà scoperto? L'avrà rapita? Corro per le scale inserendomi a caso una maglietta e spalanco la porta del salone che dà anche alla cucina comunicante ma m'immobilizzo all'instante. C'è una signora che sta tagliando qualcosa sul tagliere e mi dà le spalle. "Bekka!"Tuona all'improvviso trasferendo le cose tagliate su una ciotola e lavando il tagliere. Sobbalzo sul posto per lo spavento e quando sta per voltarsi, io sgattaiolo dal salone. Dove cazzo sta Bekka? Sto per fare le scale ma sento la signora gridare il nome di Bekka e uscire dal salone. Merda. Corro per le scale e svolto nella camera di Bekka. Chiudo la porta e mi ci poggio contro ma sento qualcuno aprire la porta da fuori. Merda. Merda. Lascio la porta ed entro in bagno. "Bekka !Dove sei? "Chiede la signora. Mi giro e sento il rumore della doccia. Ecco dov'era.. "Bekka! "Grido piano. "Che?"chiede Bekka dentro la doccia. "Tua madre sta.." Non posso finire la frase che vedo la porta del bagno aprirsi e io non pensando, entro dentro la doccia bagnandomi completamente. "Ma che..?"quasi grida Bekka ma si terrorizza subito quando sente la madre chiedere "Tesoro hai finito?" "Ehm..quasi ammi!"grida Bekka accertandosi che la tendina non mostri nulla. Sentiamo qualcuno spostare qualcosa nel mobiletto e io afferrando per i fianchi Bekka, la sbatto alla parete e mormoro maliziosamente "Ma buongiorno.." Lei mi tappa all'instante la bocca e premendo il corpo su di me, cerca di nascondersi il più possibile. "Hai usato il mio rossetto?"grida la signora. "Si ammi! È in ohh.." Geme mentre io non resistendo, abbasso il volto e la bacio sull'attaccatura della spalla. "Cosa?"chiede la madre. Bekka cerca di farmi alzare la testa ma io per dispetto le mordo la spalla nuda e lei mormora in difficoltà "È nella..trousse in salone" "In salone?"chiede la madre mentre io succhio e mordo il suo collo tenendo ferrea la mia presa sui suoi fianchi. "Si.."geme Bekka più alla mia bocca che alla madre. "Bekka tutto a posto?" Dio..La prenderei adesso. Bekka all'improvviso sfugge dalla mia presa e capovolgendo la situazione, mi sbatte alla parete e mi tappa la bocca. I miei occhi come treni corrono su tutto il suo corpo e sento il cazzo diventarmi duro fino all'inverosimile. "Si ammi tutto a posto" grida Bekka coprendosi con la mano i seni, accorgendosi del mio sguardo cocente. Quei seni che pochi secondi fa premevano contro il mio petto nudi. Cazzo la voglio adesso. "Tesoro io devo correre in redazione! Ci vediamo stasera " grida la madre avvicinandosi alla tendina. Bekka mi trascina all'angolo spiaccicandosi contro di me e grida "Si ci vediamo stasera! Buon lavoro! " Me ne approfitto della situazione e levandomi di scatto la maglietta zuppa, la butto a terra per poi avvolgere le braccia attorno alla vita di Bekka e non staccare gli occhi dal suo seno pieno e turgido. Mi lecco le labbra affamato ma all'improvviso sento delle mani afferrarmi il viso e Bekka sussurrare "Non guardare!" Appoggia le mani sui miei pettorali per respingermi e io non muovendomi neanche di un millimetro, mormoro vicinissimo al suo viso "E perchè non dovrei guardarti? Ti imbarazza? " Lei deglutisce spalancando gli occhi e inconsapevolmente scende con le mani fino ai miei addominali e il mio ventre. Sorrido con gli ormoni a mille e per farla imbarazzare ulteriormente, la ribecco mormorando maliziosamente "Oh oh cosa tocchi?" Lei stacca all'instante le mani da me mentre la madre grida "Bekka sicuro tutto a posto? " "Si si.."borbotta lei. "Finisco di sistemarmi i capelli ed esco dal bagno!"grida la madre mentre la sentiamo armeggiare con delle mollette o delle forcine. Bekka ritorna a guardare me e a disagio mormora "Si..m'imbarazza. Non guardarmi" "Perché? Siamo fratelli, no? " dico alzando l'angolo della bocca. "Si..ma io sono nuda.."borbotta lei indispettita. Io le faccio un sorrisetto sornione e staccandomi da lei, mi spoglio completamente. "No no!"sussurra gridando Bekka ma io butto anche i boxer in acqua e sorrido. "Oh Gesù! Non ti avvicinare!" Sussurra Bekka coprendosi gli occhi. Io me la rido sotto i baffi e afferrandole le mani, mormoro al suo orecchio "Non vuoi più toccare?" "Io vado Bekka! Ciao!" Grida la madre mentre Bekka quasi per sbaglio abbassa lo sguardo e spalanca gli occhi. "Ti ha salutato tua madre..."Le mormoro indicando la tendina. Lei rialza lo sguardo alla velocità della luce e grida "Si Ciao! " La sentiamo finalmente chiudere la porta e io staccandomi da lei, dico malizioso "Hai proprio un bel seno " Lei si copre rossa in faccia ricordandosi improvvisamente di essere nuda di fronte a me e io girandomi,esco dalla doccia completamente nudo. Afferro una vestaglia blu e indossandola, esco dal bagno pensando che risvegli del genere mi farebbero più spesso piacere. BEKKA 'S POV: Lo ammazzo. Sa perfettamente che m'imbarazzo velocemente e lui decide di uscire dalla doccia completamente nudo? Chiudo gli occhi e l'immagine del suo sedere tonico mi tormenta.. Non ne avevo mai visto uno in vita mia. A parte in televisione ma averlo sotto gli occhi così è.. Oddio che imbarazzo! Bekka non pensare! È come un fratello quindi piantala. Apro gli occhi e lavandomi di tutto l'imbarazzo, chiudo l'acqua ed esco dal bagno. Cerco alla cieca l'accappatoio ma non lo trovo.. Mi sporgo e non vedo l'accappatoio al suo posto. Farid..Lo uccido. Esco dalla doccia nuda come ammi mi ha fatta e asciugandomi velocemente, mi copro con l'asciugamano che a malapena copre il sedere.. Esco dal bagno e controllando che non ci sia nessuno in camera, esco fuori. Corro all'armadio e spalcandolo, cerco un vestito da mettere. Oggi fa caldissimo e dei pantaloni mi rifiuto di metterli. Individuo in alto un vestitino preso al mercatino con fiori verde e mettendomi sulle punte, cerco di afferrare il vestito. Ci sono.. Ci sono quasi.. "Se vuoi te lo prendo io"dice una voce alle mie spalle facendomi saltare in aria. Mi giro col cuore in gola e poggiando un braccio all'altezza del seno e un altro sul sedere, dico sospirando "La finisci di spuntare ovunque come un fungo?!" Lui non si cura di quel che ho detto e prendendomi il vestito, dice "Ho preso i pantaloni del tuo pigiama, spero non ti dispiaccia " Tutto purché tu non rimanga nudo..penso. "No..piuttosto potevi rimettere l'accappatoio al suo posto " dico prendendo in mano il vestito. "C'è un motivo se non ho messo l'accappatoio al suo posto " dice lui dandomi le spalle toniche. "E perchè? "Chiedo approfittandomi di lui girato e di cambiarmi. "Secondo te?"chiede mentre io finisco di indossare il reggiseno e sto per mettermi il vestito. Finisco di mettermi il vestito e finalmente capisco la motivazione di Farid. "Come se non avessi mai visto una ragazza nuda.."dico sbuffando prendendo delle mutandine e infilandole velocemente. "Oh ne ho viste a volontà, posso girarmi? " "Puoi " dico chiudendo l'armadio. "Tua madre ha cucinato per un esercito " dice Farid seguendomi fuori dalla stanza. "Ha pensato a te allora"dico ridendo. "È il tuo cellulare che squilla? "Chiede Farid raggiungendo il salone. "Ah si!" Dico afferrando il cellulare. "Pronto?"rispondo. "Ciao Bekka ,sono Viviana!" "Ma ciao futura signora Demir"dico ossevando Farid prendere dei piatti dalla credenza. "Oddio! Suona bene,vero?" "Benissimo!"dico ridendo. "Ti ho chiamato per dirti che io e Adil vorremmo sposarci al più presto e abbiamo fissato la data tra due mesi" "Due mesi? Wow " dico sorpresa. "Lo so ma non vedo l'ora! Ad ogni modo tieniti libera i weekend perché dobbiamo fare shopping pazzo per il matrimonio " "Ai suoi ordini" "E...Avevo anche un piano diabolico da effettuare "dice Vivi ridendo malignamente. "Sentiamo " dico curiosa. "Dato che voi ragazze sapere le mie damigelle e i ragazzi i paggetti..Volevo muovere le acque tra Melisa e Kemal" "Si!! Allora non sono l'unica a pensare che starebbero benissimo insieme! "Esclamo . "No no..anzi non ci sei stata alla serata. Melisa è caduta e Kemal l'ha portata in casa in braccio. Intendiamoci parliamo di Kemal che se ne frega di tutto e tutti.." "Davvero? Kemal è cotto allora!"esulto. "Altrocchè! Il problema è che Kemal non lo ammetterà mai e neanche Melisa e boom! È qui che entriamo noi in gioco! " "Mi piace " dico facendo una faccia maligna. "Quindi sei una di noi?" "E me lo chiedi? " "Grande Be! Allora ci vediamo nel weekend da me! " "Ci sarò " dico subito. "Ti saluto Smack " "Ciao Vivi "dico riattaccando. Butto il cellulare sul tavolino e vado verso la tavola ridacchiando. "Che ti prende?"chiede Farid mentre riempie due bicchieri di acqua. "Nulla..cose da ragazze. Mangiamo?"chiedo accomodandomi. Anche lui si accomoda e ringraziandolo per aver apparecchiato, incominciamo a mangiare. "Quindi ieri.."mormoro. "Avevo bevuto troppo..Non so cosa mi sia preso " borbotta lui mangiucchiando i spinaci. "Ti capita spesso di bere troppo?"chiedo preoccupata. "No..anzi mi modero sempre. Te l'ho già detto..Non so cosa mi sia preso" "Capito.."mormoro abbassando lo sguardo. "Piuttosto..prima che io rovinassi tutto, ti sei divertita? "Chiede Farid spezzando un po' di pane. "Beh si..Io e lui abbiamo parlato molto e ho scoperto molte cose. Ad esempio che in futuro non vorrebbe essere un politico ma uno stilista di interior design e.." "Davvero?"chiede Farid bevendo dell'acqua. "Si! Farid dovevi vedere come erano arredate le stanze! Mi ricordo in particolare di una stanza verde menta che aveva.." "Ah si..carina quella stanza e il letto è una favola " dice Farid riprendendo a mangiare. "Sei stato anche tu nella stanza ?E...Perché di tutto l'arredamento ti ricordi solo del letto morbido?"chiedo non capendo. "Si sono stato nella stanza " dice lui sbarrando lo sguardo. Lo guardo perplessa finché lui alza in alto gli occhi e dice "Ti devo fare un disegnino tulipano? " Continuo a non capire. Agito la testa per fargli capire che continuo a non capire e lui dice sospirando "Ci ho scopato dentro!" Faccio subito una smorfia di disgusto e allontano il piatto che per molto è vuoto ma il restante non riesco a digerirlo. Non adesso. "A volte sai essere così stupida "dice ridacchiando Farid. "Che ne potevo sapere io!"dico incrociando le braccia. "Non mangi?"chiede lui indicando il piatto . "Mi è passata la fame " dico guardandolo male. Lui fa spallucce e mettendosi sul piatto anche la mia parte restante,mangia velocemente. "D'altronde non c'era da stupirsi tanto..Holly è proprio una troia. La dà proprio a tutti..Non capisco come sia cugina di uno come David " dico appoggiando i gomiti sul tavolo. "Forse perché anche David sarà così? In fondo siamo un po' tutti morti di figa " dice Farid finendo di mangiare. "Parla per te che non riesci a tenertelo nelle mutande.."borbotto. "Che ci posso fare se sono troppo attraente? Cioè..lo hai visto pure tu sotto la doccia quant'è lungo" Quasi mi affogo mentre bevo l'acqua. "Oddio finiscila! "Grido rossa in faccia. "Di fare cosa? Fai tutta la timida ma prima nella doccia non mi pareva che ti dispiacesse palparmi " dice alzando l'angolo della bocca. Spalanco gli occhi e dico incredula "Io non ho fatto proprio un bel niente!" Farid si alza prendendo il mio e il suo piatto e portandoli verso il lavandino, dice sornione "Ah ah tulipano, le bugie hanno sempre le gambe corte" All'improvviso squilla il mio cellulare e andando a recuparlo, fulmino con lo sguardo Farid che mi fa un occhiolino da sopra la spalla.. Sempre il solito. Rispondo al cellulare senza guardare chi sia e vado in camera. "Pronto? " "Ehi Bekka sono David, disturbo?" Per poco non inciampo per le scale.. Sorrido come un'ebete e dico "No no tranquillo, dimmi" Entro in camera e faccio su e giù come una trottola cercando di calmarmi. "Stasera si farà da me una cena di famiglia e mi piacerebbe che verreste anche tu e Fiodor. Non è nulla di formale..solamente una cena tranquilla e mi approfitto del momento per presentarvi alla mia famiglia. Se sei già impegnata capisco..Ti ho dato davvero poco preavviso perché.." "Ci saremo " dico fermandolo col cuore in gola. "Davvero? Cioè..Non voglio obb.." "Non c'è nessun problema e piacerebbe anche a noi conoscere la tua famiglia "dico ridendo. "Sei fantastica "dice David facendomi per poco svenire . "Sei tu quello fantastico che mi rivolgi ancora la parola dopo quello che è successo ieri" "Ti sei scusata fin troppo e.." Si ferma e quando penso che abbia riattaccato,dice "Mi è venuta un'idea! Fai venire anche tuo fratello..Vorrei chiarirmi con lui" "Cosa? David non mi sembra il caso che.." "Fiodor mi ha spiegato che è un tipo molto protettivo e lo capisco soprattutto avendo una sorella bella e gentile come te. Davvero mi farebbe piacere se venisse anche lui" Mi sciolgo a terra. "O..ok. "riesco a spiaccicare solo. "La cena inizia alle 21,allora ci vediamo stasera?" "A stasera " dico sognante. "A stasera Bekka " dice lui riattaccando. Io continuo a stare al cellulare cercando di capire perché non sia ancora svenuta e riattaccando anch'io, grido all'improvviso "Farid!!" Butto il cellulare sul comodino e salendo sul letto, inizio a saltarci sopra troppo contenta mentre Farid piomba in stanza e dice "Appena è solo uno scarafaggio, ti strozzo " "David ci ha invitato alla cena di famiglia da lui stasera!!!!"grido continuando a saltare sul letto. "David? Ci?"chiede Farid levandosi la maglietta e buttandola sul letto sospirando. "Io ,tu e Fiodor! Cazzo Farid non ci credo!"grido saltando come un'indemoniata. "Innanzitutto modera le parole signorina " dice lui irritato e aggiunge "E..Vedo che la mia lezione non gli è servita a niente" "A proposito di quello..David è stato così clemente da invitare anche te perché vuole chiarire le cose con te quindi azzardati a sfiorarlo con un solo dito e tu puoi andare a cercarti una nuova casa"dico minacciosa indicandolo. "È per caso una minaccia?"chiede lui sbuffando. "Esattamente "dico incrociando le braccia mentre lui mi guarda male e mi fa il medio. Sbuffo per i suoi modi finché una cosa terribile mi passa per la testa.. "Aspetta e se dovesse baciarmi? " Scendo dal letto terrorizzata e aggiungo "Io non so baciare! " "Scherzi? Non hai mai dato un bacio?"chiede Farid alzando un sopracciglio. "È grave a quasi diciannove anni?"chiedo intimorita. "No..è strano " mormora Farid dandomi le spalle. Sospiro e chiedo "Come si fa a baciare? " Farid ride dandomi le spalle e dice stendendosi sul divano "Puoi allenarti con una mela " Davvero? "Ah ok..ehm..Vado a lavare i piatti "dico pronta a correre in cucina ma Farid si sistema un braccio sotto la testa e dice "Li ho già fatti io" Merda. "Oh..allora vado a spolverare un po' i vasi..Non si sa mai "dico sorridendo a Farid che dice "Fa quel che vuoi ma prima chiudi la luce" Annuisco con la testa e spegnendo la luce, chiudo la porta per poi correre in cucina. Nel correre in cucina vedo fuori dalla finestra dei nuvoloni che annunciano una pesante pioggia e afferrando le chiavi del doposcuola, salgo al piano superiore. Il tetto del doposcuola non è ancora ben strutturato e spesso cade dell'acqua da vari buchi. Fortunatamente non è mai successo durante le lezioni ma appena vedo che c'è minaccia di pioggia, salgo , metto dei sacchi sotto i buchi più grandi e qualche tappeto per terra per sicurezza. Faccio rapidamente e assicurandomi che i vari cavi siano scollegati e spostati dei banchi,ritorno a casa. Vado in bagno a lavarmi le mani e ritornando in cucina ,afferro la famigerata mela. Ok che devo fare adesso? Avvicino le labbra alla mela e la bacio. Finito? Forse la mela è troppo tonda. La morsico finché si appiattisce un po' e ricomincio a baciare. La bacio chiudendo gli occhi per vari minuti ma alla fine il risultato è la mia faccia completamente sporca dei succhi della mela. Uffa. Vado nel bagno vicino alla cucina e lavandomi la faccia, mi asciugo per bene. Ne esco fuori sbuffando e vendicandomi della mela, la mangio tutta. Ben le sta. Butto il torsolo e appoggiandomi al divano, penso a come fare. Non posso farmi trovare impreparata su queste cose! C'è solo una soluzione a tutto ciò. Mando un messaggio a Fiodor per sapere se conferma stasera e lui non tarda a dirmi che passerà a prendermi alle 20:45 per poi posare il cellulare sul comodino e salire in camera. Apro quasi con timore la porta e richiudendomela alle spalle lentamente, osservo fuori dalla finestra la pioggia che cade incessante e i lampi che illuminano per secondi la città. "Farid?"azzardo avvicinandomi. Lui non si muove e non apre gli occhi. Merda è ora che mi servi! "Farid?"dico un po' più forte. Niente. Mi avvicino ulteriormente a lui e picchiettando il suo petto nudo,mormoro "Farid mi senti?" Lui si gira e afferrando il cuscino, mugola "Ti ho sentito già la prima volta..Se t'ignoro c'è un motivo quindi vai via e lasciami dormire" "Farid è urgente..Ho bisogno di te" piagnucolo. "Sto venendo alla stupida cena ,mi dovresti già leccare il culo " borbotta lui stringendo il cuscino. "Non so come si bacia!"sbotto frustrata. "E allora? Tanto meglio " continua a borbottare lui. "Devi aiutarmi Farid..Non voglio che David capisca che è il mio primo bacio" "Ho sonno" "Farid ti prego! "Dico supplicandolo. "Lasciami dormire.." "Prometto che lo farò se mi aiuterai"dico spiccata. Lui non fiata e io scuotendolo, dico "È solo un bacio! Cosa sarà mai!" "Ok ok!"sbuffa lui alzandosi di getto. Io mi alzo pronta e dandogli subito un bacio sulla guancia, dico "Grazie!Grazie! " "Si si ok. Ora sta ferma " dice lui posizionandosi di fronte a me. "Va bene, sto ferma " dico paralizzandomi. "Prima lezione: più sciolta! Non devi essere un palo. Devi lasciarti andare " dice severo. Scuoto la testa e sospiro "Ok più sciolta" "Ecco..ma non troppo. Devi essere naturale" "Naturale " ripeto prendendo appunti mentalmente. "Secondo: le labbra possibilmente sempre umidi. Screpolate non sono invitanti ma nel tuo caso adesso sono perfette " dice fissandomi le labbra. "Ok quindi durante la cena dovrò più spesso mettermi il burrocacao" "Si ok ma non ripetere le cose come un pappagallo. Le cose belle avvengono spontanee, senza regole. Libere"dice avvicinandosi a me e posando le braccia sui fianchi. Non sussulto tanto perché Farid lo fa spesso di prendermi per i fianchi e avvicinandosi alle mie labbra, mormora "Chiudi gli occhi" Chiudo gli occhi. "Schiudi le labbra" Schiudo le labbra. "Ora lasciati andare " mormora quasi in un sussurro. Mi lascio anda.. Non ho neanche il tempo di prepararmi che sento delle labbra strusciarsi delicatamente alle mie, come per assaggiarle.. Il cervello smette di funzionare e mi concentro su queste emozioni pazzesche. Non vedo l'ora di provarle con David. "Sai di mela.."mormora sorridendo e riattaccandomi le labbra. Avrà intuito qualcosa? Farid intanto continua a darmi baci casti finché inclina il viso e mi bacia con più forza ma restando sempre delicato. Seguo le sue labbra morbide, setose, calde e inclinando anch'io il viso uso un po' più di forza. I nostri nasi si scontrano e i nostri respiri si fondono. Sembra magia. All'improvviso sento qualcosa di viscido e umido come una lingua e spalancando gli occhi, mi stacco leggermente per sussurrare "Co..cos'era? Io non.." "Shh segui la mia lingua " Mi zittisce lui rintroducendo la sua lingua. Mi faccio coraggio e vado incontro alla sua lingua ma appena tocco la sua lingua con la mia quasi gemo per il contatto liscio. Ne voglio ancora. Vado incontro di nuovo alla sua lingua con più forza ,con più bisogno ma Farid si ritrae di poco e mormora sorridendomi "Piano piano..poi decidi tu il ritmo" Annuisco e ricominciamo a baciarci piano per poi far scivolare le nostre lingue armonicamente. Sento Farid sospirare e stringendo più forte i miei fianchi, usa più forza nel bacio togliendomi il fiato. "Dove..dove devo mettere le mani?"sussurro ma lui mi circonda la vita con forza e ritornando a baciarmi,dice con affanno "Dove vuoi ma..Non fermarti "per poi fare scontare le nostre labbra. Sa di dolci. Dolci caldi. Porto le mani sul suo collo e lasciandomi andare come lui mi ha consigliato, gli accarezzo i capelli e inclino la testa per cambiare intensità. Farid approva e gemendo, aumenta ancora di più l'intensità facendomi quasi soffocare.. Mi stacco con affanno e portando le mani sul suo petto nudo per allontanarlo un po' ,mormoro col cuore che va a mille "Possiamo fermarci qui. Credo di aver capito bene come si.." Neanche il tempo di battere ciglio che Farid mi afferra per il viso e sbattendomi violentemente contro la porta, si riappropria delle mie labbra quasi ringhiando. Richiudo gli occhi e col sottofondo dei lampi e della pioggia, al buio, immagino che mi stia baciando David. Sento dei denti mordermi il labbro inferiore per poi succhiarlo veemente e io ansimando, inserisco la lingua per prendere il mio ritmo. Sento le guance scoppiarmi per quanto queste grandi mani le stiano stringendo e aggrappandomi ai suoi polsi, gemo "David.." All'improvviso un tuono fortissimo rimbomba per il cielo e da una parte per lo spavento e dall'altra perché non sento più niente ,apro gli occhi confusa. Farid si è allontanato da me e mi guarda quasi con rimprovero, sto per chiedergli se ho sbagliato qualcosa ma lui mi procede e sbotta "David?" "Io..ho fatto come hai detto tu. Mi sono lasciata andare "dico ancora con affanno. Ammazza se baciare ti toglie il fiato.. "Dovevi dire il mio nome. Sono stato io a baciarti ,non lui!" Ma che..? "Si ma..Io volevo immaginarmi come sarà il primo bacio con David " mormoro ma lui mi guarda in cagnesco e quasi grida "Cazzate!' Deglutisco quasi spaventandomi nel vederlo avanzare e sbraitare contro di me "Il primo bacio lo hai dato a me e non a lui! Le tue labbra hanno toccato per la prima volta le mie labbra e non quelle sue!" È impazzito? "Si ma il bacio con te è stato solo una prova del mio primo vero bacio con David "specifico. Lui mi guarda ispirando a fondo e mormora pianissimo "Una prova?" Annuisco con la testa e dico sorridendo "Beh si.." Lui mi guarda quasi triste e io capendo finalmente, dico "Ah vero..La promessa. Puoi ritornare a dormire, grazie mille per l'aiuto " Corro da lui per dargli un veloce bacio sulla guancia e sorridendogli, esco subito dalla stanza . Devo scrivere nel gruppo delle ragazze dell'uscita di stasera! Non vedo l'ora!
   
 
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