Il piano per attuare la rivolta sta progredendo, con nuove rivelazioni sia da parte di Junion che da quella dei namecciani.
Nel mentre, purtroppo, si scopre la verità su Shiro Yamanaka, al quale resta poco da vivere a causa di una malattia incurabile. Flame, innamorata persa di lui, la prende molto male ma questo porta i due ad avvicinarsi ancora di più.
Gabor, invece, comincia ad avere molti dubbi sull'identità di Glacial.
A queste domande, tuttavia, troverete risposte nei prossimi capitoli, mentre in questo andremo a far visita al Generale Supremo, Dragon Oronar :-)
Cosa starà combinando il guerriero, nei mondi del varco oscuro?
Qui, di seguito, il pulsante delle OST... e BUONA LETTURA!
KINGDOM
HEARTS: THE
LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Un
vecchio nemico si fa avanti! Faccia a faccia con la Strega Assassina!
27°
giorno dalla
partenza di Dragon Oronar - Radiant Garden
DRAGON
[Norman's Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Quando
avevo
deciso di partire in direzione del varco oscuro, mi ero immaginato uno
scenario
completamente differente, costretto ad affrontare molti nemici potenti,
con gli
abitanti di quei mondi pronti ad una possibile guerra…
... ma alla
fine, dopo quasi un
mese, dovetti ricredermi su molte delle mie ipotesi.
La
prima
riguardava la vastità di quella dimensione. In
realtà, scoprii si trattasse di
una piccola galassia composta da una cinquantina di pianeti, tutti di
diametro
quasi irrisorio se paragonati a Glacial 02. Ogni mondo, per giunta, era
a se stante
e non comunicava molto con gli altri. Solo alcuni di questi erano
venuti a
conoscenza della strage sulle Isole del Destino, ma l’aria
che si respirava non
era di certo quella della vendetta.
Tutt’altro!
Gli
eserciti si erano rintanati nelle loro città e gli abitanti
erano crollati nel
panico più totale!
Per
di
più, la maggior parte di quei mondi era molto arretrata
tecnologicamente, cosa
che mi aveva permesso di atterrare senza essere scoperto da possibili
radar…
…
in parole brevi… avevo passato
inutilmente più di venti giorni a temere dei nemici a dir
poco scarni!
Solo
quando raggiunsi Radiant Garden cominciai a percepire qualcosa di
più temibile.
A differenza degli altri mondi da me visitati, quello era
tecnologicamente più
avanzato, dato che, attorno ad esso, vi era una strana barriera
magnetica. Con
tutta probabilità, quel posto era provvisto di un
dispositivo radar per
localizzare navicelle in atterraggio.
Riuscii
ad oltrepassare quella barriera solo grazie all’arrivo di
un'altra navicella
spaziale. La protezione, infatti, si disattivò quel tanto
che bastava per
permettere alla mia navicella di passare.
Ero
sicuro, comunque, di essere stato scoperto, e fu anche per questo
motivo che, dopo
essere atterrato, trasformai la mia navicella in capsula allontanandomi
verso
la città.
Meglio
essere
prudenti e non lasciare in giro tracce.
Ne
approfittai anche per cambiarmi. Non potevo di certo girare su pianeti
sconosciuti con abiti imperiali o battle-suit da combattimento. Ora
indossavo
abiti eleganti; una camicia a maniche corte, un paio di pantaloni non
troppo
aderenti e scarpe in cuoio così lucide che potevo
specchiarmici sopra.
Radiant
Garden era un piccolo regno e la capitale consisteva in una cittadina
dallo
stile medioevale, con più di qualche piazza al cui centro vi
erano bellissime
fontane, dalle più infinite decorazioni. In lontananza,
però, riuscivo anche a
scorgere una torre di controllo, probabilmente quella che permetteva o
negava
l’accesso sul pianeta dall’esterno.
Dopo
aver sgraffignato qualche moneta locale, mi portai di fronte
a una gelateria ed
acquistai un ghiacciolo. Dopo aver pagato il venditore (un
tirchio papero che
aveva provato in tutti i modi a vendermi un altro gelato al doppio del
prezzo),
raggiunsi la piazza principale e mi sedetti su una panchina, come se mi
stessi
rilassando.
Osservai
l'enorme castello che tenevo di fronte a me.
Sembrava fosse uscito da un libro delle fiabe... e forse era davvero così, ma io non potevo saperlo.
[Isabella's
Lullaby - THE PROMISED NEVERLAND]
L'intero
palazzo era circondato da altissime mura in mattoni candidi, e solo un
cancello
permetteva l'accesso al cortile interno. Vi era un solo problema.
L’ingresso
era sorvegliato da due guardie, all’apparenza molto attente e
scrupolose. Poco
si preoccupavano della loro reputazione quando puntavano le loro spade
verso coloro
che si avvicinavano troppo. I malcapitati decidevano saggiamente di
girare al
largo.
Avrei
potuto tranquillamente mettere a ferro e fuoco quel posto, ovviamente
non
compiendo una strage come il comandante Bear od il mio imperatore, ma
non dare
troppo nell’occhio era di sicuro la scelta
migliore…
…
e soprattutto,
non ero così bastardo!
Assaggiai
il mio ghiacciolo…
…
gusto sale marino… salato e
dolce allo stesso tempo…
…
la sensazione sulle sue papille
era piacevole.
Era da
più di vent'anni
che non mangiavo qualcosa di diverso dal cibo della mensa o dei
banchetti
imperiali.
Dopo
aver terminato il mio spuntino, soddisfatto, continuai a osservare
tutto ciò
che lo circondava.
Da
ciò
che avevo intuito, quello era il giorno del mercato settimanale.
Moltissime
bancarelle erano montate affianco ai marciapiedi della piazza, con le
più
svariate mercanzie e cibarie appese su di esse. I venditori facevano a
gara per
accaparrarsi quanti più clienti possibili, urlando a
squarciagola e nelle maniere
più bizzarre possibili le solite frasi di rito.
Poche
persone, però, vi giravano all’interno…
…
eccoli… i primi segni che
qualcosa non andava…
…
o ancora meglio… che quanto
avvenuto alle Isole del Destino non era affatto piaciuto a qualcuno!
Iniziai
a notare molti personaggi più sinistri,
all’apparenza molto cordiali e
disponibili, ma con una forza nascosta molto più alta del
normale. Si
guardavano attorno, chi con severità, chi con sguardo
afflitto e distrutto…
…
avevo fatto centro.
Quelli, con
tutta
probabilità, erano i famosi amici di Topolino!
Si
erano
riuniti tutti vicino ad un bar, ed avevano deciso di occupare i posti a
sedere
fuori dalla locanda. Li contai molto rapidamente. Erano
nove; quattro uomini,
un ragazzo, tre donne e una ragazzina.
[Nezuko's Theme - KIMETSU NO YAIBA]
“Salve!
Vuole un fiore? Sono dieci munny!”
Mi
voltai di scatto, intuendo stessero parlando con me. Una donna dai
capelli
lunghi e castani, legati con un fiocco rosso a formare una curata
treccia, mi
stava rivolgendo un simpatico sorriso. Aveva gli occhi verdi, indossava
un
lungo abito rosa, e portava per mano un piccolo cestino con i
più svariati e
colorati tulipani che avessi mai visto.
Rimasi
molto colpito dalla cordialità che mi aveva rivolto. Non
sembrava per niente
intimorita dalle cicatrici che solcavano i lineamenti del mio viso.
“Perché
no? Mi piacciono molto i fiori...”
risposi, cercando di non farla
insospettire.
Una
pianta, tuttavia, dovevo ammettere che mi sarebbe piaciuto averla,
dentro la
mia stanza. L’ultima, che avevo recuperato cinque mesi prima,
era stata
attaccata da una strana malattia che l’aveva fatta seccare in
meno di tre
giorni.
La
donna,
raggiante, aveva preso un vasetto con un tulipano rosso e arancio,
già
interrato. Me lo aveva porto, ricevendo in cambio le monete. Meglio non
rivelarle
che quei soldi fossero stati rubati.
Decisi,
però di non concludere quell’incontro. Era da
molto tempo che non intavolavo
discorsi normali con persone normali, e volevo approfittare di quel
momento per
ritrovare quella pace e tranquillità che mi era mancata per
molto tempo, oltre a raccogliere informazioni essenziali su Radiant
Garden.
“Li
coltiva lei? Sono davvero belli…”
“Sì!
Sono contenta che le piacciano!
Mi occupo personalmente di ogni
petalo… posso essere sincera,
signore? Non l’ho mai
vista in giro…”
“Vivo
fuori città...” mentii io,
distrattamente, per scacciarle ogni dubbio “…
sono… un tipo solitario. Mi piace la
tranquillità, ma a volte è difficile stare troppo
in solitudine… comunque il mio
nome è Dragon! Piacere di
conoscerla, signorina…”
“Aerith!
Piacere!” gli rispose
la
ragazza con sicurezza “Mi
dia del tu, non si preoccupi!”
“D’accordo…
come
vuoi, Aerith! Non farti problemi nemmeno tu!”
L’ennesimo
suono di spade che venivano sguainate fece voltare entrambi.
Perché non provare
a chiedere spiegazioni con innocenza?
“Sono
un po’ troppo nervose le guardie, o mi sbaglio?”
le feci notare,
mostrandole falsa preoccupazione.
La
ragazza si rabbuiò all’istante, sedendosi di
fianco a me.
“Hanno
paura…” mi rivelò
Aerith, affranta “...
e non hanno nemmeno torto... tu sai di
quello che è successo alle Isole del Destino, vero? Tutti ne
parlano a Radiant
Garden, ormai… hanno trovato l’intero
pianeta distrutto, con le città in
fiamme e milioni di cadaveri putrefatti. Si dice che i responsabili
abbiano persino abusato di tutti i cadaveri
sessualmente…”
Avrei
voluto sparire sotto terra per la vergogna…
…
la rabbia mi spinse a stringere
con forza i pugni, e a malapena riuscivo a non ferirmi con le unghie.
Maledetto
Bear…
lurido assassino!
“Sì…
purtroppo lo so!”
“Abbiamo
paura che possa accadere anche qui...”
ammise Aerith, spaventata “…
alcuni miei amici sono rimasti uccisi in
quella strage, ed erano due fra i Custodi più potenti che
conoscessi… e una mia amica
è sparita senza lasciare
traccia…”
Non mostrai
altra reazione se non
dispiacere…
…
ma dentro di me,
ringraziavo il fato benevolo!
Avevo
trovato gli amici di quella
ragazza!
“Mio
Dio… mi dispiace tantissimo…”
“Non
si preoccupi… ci
stiamo organizzando per andare a cercarla!”
gli rivelò la
ragazza speranzosa “Attraverseremo
il
varco oscuro e la troveremo!”
“Volete
viaggiare oltre il varco?! Ma non è pericoloso?!”
“Non
potremmo mai lasciare una nostra amica nelle mani di quei…
quei bastardi! Che
amici saremmo, altrimenti? Rischieremo la nostra vita per salvarla!”
Colpito
dalla sua grinta, mi voltai imbarazzato da un’altra parte,
più precisamente
verso dove si erano fermati quei nove sconosciuti che mi avevano
insospettito…
…
e mi iniziai a preoccupare
quando mi resi conto che tutti…
…
dal primo all’ultimo…
…
mi stessero
tenendo d’occhio con sguardo assassino!
Sospirai,
sconfitto, domandando ad Aerith.
“Gli
abitanti di Radiant Garden non sapevano
di questa storia… come non conoscevano i particolari del
varco oscuro…”
“No…”
Annuii,
voltandomi con decisione verso la donna.
Il
suo
sguardo era carico di paura e preoccupazione.
“…
mi avete tenuto d’occhio fin
dall’inizio…
fin dal momento in cui mi avete visto atterrare sul vostro
regno…”
“No…
ti teniamo d’occhio dal primo momento in cui hai oltrepassato
il Varco Oscuro!”
Strabuzzai
gli occhi, scioccato.
Da quel
momento?!
Non mi ero reso conto di nulla!
“Tu
sei uno di loro…”
dichiarò Aerith,
alzandosi ed allontanandosi da me, orripilata “… tu sei uno di quelli che ha
ucciso Sora e Rik…”
BOOM!
La
potenza dell’esplosione costrinse tutti a tapparci le
orecchie, impauriti.
"Cosa
è successo?!" esclamai, cercando di
riaprire gli occhi.
Il
mio
naso, però, fiutò puzza di fumo...
“Tu…
tu mi hai salvato…”
“… non
è il momento di discuterne!”
affermai io, severamente, permettendole di
scendere dalle mie braccia “Dobbiamo capire chi ci sta attaccando! Io
non c'entro nulla con tutto questo!”
Quando
finalmente la polvere cominciò a diradarsi per via del
vento, entrambi riuscimmo
a riaprire gli occhi...
…
l’orrore si impossessò di noi,
quando vedemmo l’intero castello avvolto dalle fiamme!
“No… NO!
IL CASTELLO! CHI HA POTUTO FARLO?!”
“Lo
scopriremo solo andando a spegnere le fiamm…”
cercai di rassicurarla,
ma qualcosa di mostruoso mi si parò davanti.
Cinque
giganti oscuri, i quali si stavano tutti dirigendo verso di noi.
“…
e ti pareva non dovessi
combattere…”
dichiarai io, seccamente, mettendomi in posizione di guardia.
Unknown
Non
mi
ero mai sentita tanto potente e sicura di me in tutta la mia vita. Mai
mi sarei
immaginata che i miei piani andassero così bene…
…
stava procedendo tutto
alla perfezione!
Ero
tornata a Radiant Garden, dopo aver studiato la situazione sentimentale
di
Gabor e Kairi, per vendicarmi dei Custodi del Key-Blade rimanenti,
più convinta
che mai…
…
con un
potere tale da poter sottomettere non solo i suoi vecchi
nemici…
…
ma
l’intero Universo!
Alzai
le
braccia al cielo, incanalando tutta la mia oscurità ed
evocando cinque Dark
Side, Heartless mastodontici e resistenti agli attacchi fisici. Li
sguinzagliai
per tutta la città, convinta avrebbero svolto alla
perfezione il loro compito.
Morte e
distruzione... questo
volevo dalle mie creature... e le avrei ottenute entrambe!
Mi
voltai ad osservare il castello di Radiant Garden. Riuscivo ancora a
sentire le
urla degli intrappolati, tra le macerie, arsi dalle fiamme, vivi o
morti.
Sentivo l'odore della carne, del sangue e del fumo...
…
una persona qualunque non
avrebbe retto un minuto di più, respirando quell'aria
così stantia...
…
non io che, al contrario, mi
crogiolai nel piacere, osservando quelle piccole fiammelle precipitare
disperate dai piani alti del castello, urlando a squarciagola prima di
schiantarsi al suolo.
I
più
fortunati morivano sul colpo. Qualcuno, invece, sopravviveva alla
caduta e
gemeva flebilmente prima di morire carbonizzato.
Perfetto...
il mio campo di
battaglia era pronto!
Un’ottima
entrata ad effetto, dovevo ammetterlo…
…
attirare le mie
eroiche prede in trappola, tra le fauci del drago!
Cominciai
a sentire dei passi raggiungermi, correndo nel cortile del
castello…
…
eccoli! erano tutti là!
Mi avevano
raggiunta
in meno di un minuto… che idioti!
Terra,
Aqua, Ventus, Leon, Cloud, Tifa, Lea, Yuffie, Xion…
…
tutti loro rimasero impietriti
quando mi riconobbero.
***
LEON
Non
era
più la stessa che avevamo sconfitto anni fa. La sua pelle
perlacea era
ricoperta di piaghe e macchie, e le corna che aveva sulla fronte erano
diventate molto più lunghe. Le sue braccia erano ancora
più orripilanti…
…
sembravano quelle di un
rettile!
“Malefica!”
la chiamò Terra livido di rabbia “Cosa ci fai tu qua?”
***
MALEFICA
Dopo la
sconfitta contro i
Custodi del Key-Blade e, soprattutto, dopo l’umiliazione
subita contro la
novellina Kairi, compresi di non poter continuare a combattere quella
battaglia
dispendiosa. Così avevo deciso, cinque anni fa, di lasciare
che la Nuova
Organizzazione XIII ed i Custodi si fronteggiassero tra di loro, senza
intervenire in alcun modo.
Se non
potevo
sconfiggerli… allora li avrei lasciati ad ammazzarsi tra di
loro!
La vittoria
di Kairi e dei suoi
amici, per quanto mi avesse dato fastidio, mi servì a
togliermi di torno almeno
il potente maestro Xehanort… e non solo!
Come tutti
loro, anche io avevo
assistito alla nascita del varco oscuro… e le mie
attenzioni, da quel momento,
cominciarono a indirizzarsi esclusivamente su di esso. Avevo utilizzato
i miei
poteri, osservando ciò che si celasse oltre quella
spaccatura dimensionale…
…
ed avevo fatto una scioccante
scoperta!
Altri
mondi!
Vi
erano intere galassie, nascoste ai nostri, occhi per centinaia di anni!
La domanda
era… come mai eravamo
stati separati dal resto dell’intero universo?
Avevo
passato quei cinque anni a
studiare e cercare una risposta, sfruttando perfino delle potenti
maledizioni,
che mi cambiarono per sempre nell’aspetto.
Scoprii che un tempo, oltre quella spaccatura, vi stava un intero pianeta abitato da soli Custodi del Key-Blade, e che da questo mondo provenisse colui che tutti chiamavano Maestro dei Maestri. Venni a sapere che i Custodi di quel mondo avevano deciso di sterminare una razza aliena, quella dei Demoni del Freddo, considerata troppo pericolosa e minacciosa dal resto di quell’universo. Fu lo stesso Maestro ad estinguerli…
…
o almeno così aveva sperato di
fare… perché un’intera famiglia di
Demoni del Freddo era riuscita a
sopravvivere e di certo non era rimasta ferma con le mani in tasca!
Quando il
Maestro dei Maestri scoprì il suo fallimento,
capì che il suo pianeta era
destinato a fare una brutta fine…
…
e per questo aveva deciso di
fuggire!
Ebbene
sì… il tanto apprezzato
primo Maestro, in realtà, non era nient'altro che un codardo!
Fu lui
stesso a creare quella
barriera, lasciando che il suo vecchio pianeta venisse fatto esplodere
da un
giovanissimo Cold… il padre di Freezer!
Tutto
ciò avvenne più di
cinquecento anni prima e forse anche di più… ed
ora, quella barriera si stava
dissolvendo aprendo il
nostro mondo a quello esterno!
Avevo
intuito che, se fossi
fuggita da quel varco, avrei non solo scoperto nuovi mondi…
ma mi sarei anche
rafforzata!
Mi ero
anche
liberata per sempre
di Pietro, lasciando che venisse inghiottito
dall’Oscurità. Quell'incapace…
…ancora
non riuscivo a
capacitarsi di essermi fidata di quel buono a nulla!
Fu così che, due mesi prima dell’inizio di questa storia, ebbi il coraggio di partire verso quei mondi così misteriosi… trovando non solo un alleato insperato...
... ma anche un tesoro che avrei
custodito a costo della mia stessa vita!
***
“Sempre
le stesse frasi… siete troppo monotoni!”
li sbeffeggiai, sorridendo
malignamente “Non siete affatto
cambiati
dopo cinque anni… sarete sempre i
soliti
ingenui!”
“Lurida
strega! Hai idea di
quante
persone ci fossero dentro al castello?” mi
urlò contro Aqua, furiosa.
“E
con ciò?”
La
mia
secca risposta li scioccò a tal punto da lasciarli a bocca
aperta.
Si erano
rammolliti… io ero la
stessa che aveva maledetto una bambina a morte certa! Pensavano davvero
che io
mi sarei fatta degli scrupoli verso degli innocenti?!
“E CON
CIO’?! HAI COMMESSO UNA STRAGE!”
“Ma
davvero? Ahahahahahahahahah!"
allargai elegantemente il mio braccio in
direzione del castello, dal quale ancora precipitavano altre vittime "Pensate
davvero che mi importi di loro?!
No, poveri stolti… a me importa
soltanto
farvela pagare per aver rovinato i miei piani!”
I
miei
nemici erano a dir poco orripilati. Mai, in tutta la loro vita, avevano
assistito a qualcosa di così atroce e inumano.
L'orrore si
trasformò presto in
rabbia... e sete di vendetta!
“Questa volta hai oltrepassato il limite, Malefica!” affermò Leon furibondo, col desiderio di conficcare la sua spada nel mio cuore “Non era da te uccidere degli innocenti con quella crudeltà… niente stavolta ci impedirà di catturarti e metterti in prigione per il resto dei tuoi giorni!”
[Boso
Suru Akui - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Io,
però, non ero per niente impaurita. Al contrario, ero sicura
delle mie
capacità, e lo dimostrai con una semplice magia. Tutti
e nove i guerrieri cominciarono a tremare vistosamente, cercando invano
di
rimanere in piedi. Il loro respiro si trasformò in un
affanno. Era come se cercassero
di non farsi schiacciare...
…
una pressione
sulle loro spalle, pari a quella di un gigante che spiaccicava una
mosca.
“Cos…
cos’è
questa… forza!?”
esclamò ansimando Xion, che si era messa in ginocchio
stremata per la fatica.
“E’
come…
è come se… se fosse aumentata la
gravità!” intuì
Cloud, l’unico assieme
a Terra, Leon e Lea in grado di sopportare quel cambiamento.
“Che
bravo il nostro vecchio soldato… hai
indovinato!” mi
congratulai falsamente
con lui “Sto usando l’un
per cento del
mio nuovo potere per aumentare la gravità attorno a voi di
cinque volte. Giochiamo ancora un po'... e se
invece la
aumentassi per dieci?”
Nemmeno
i quattro uomini riuscirono più a sopportare la nuova
gravità e vennero
sbattuti letteralmente per terra. Tutti gli altri, invece, stavano
letteralmente soffocando, con i polmoni che non riuscivano
più a inspirare
aria.
Erano tutti
al tappeto...
…
ed io non avevo
mosso un solo dito!
Viaggiare
per quei mondi mi aveva reso più potente che mai…
…
padrona della mia
stessa oscurità!
“Quanto
siete patetici… potrei
schiacciarvi come insetti, con le suole delle mie scarpe, se
solo lo volessi!”
Mi
avvicinai
lentamente a ciascuno dei miei nemici e cominciai a punzecchiarli, sia
col
piede che con il mio bastone appuntito, sicura della mia vittoria.
Per
loro
non ci fu umiliazione peggiore di quella...
…
non solo erano impotenti
fisicamente, ma anche abbattuti moralmente, senza che potessero provare
a
salvare qualcuno dalle fiamme del castello...
“Xion…
la nostra bambolina… se continui a divincolarti
così perderai qualche pezzo! E
guardate l’invincibile ninja come si dimena…
Yuffie, la pesciolina spiaggiata!
Tifa… povera cara! Tendere la mano a Cloud non
servirà a niente… nemmeno lui
riesce a muoversi!”
“Brutta…
stronza…”
esclamò con rabbia
Cloud che tentava invano di rimettersi in piedi.
“Sta
giù, cattivone!” lo derisi io,
spingendolo col piede per terra “Se
non fai il bravo mi troverò costretta a infierire sulla tua
migliore
amica… e
ti assicuro che non riuscireste a staccare da terra ciò che
rimarrebbe di lei!
Aqua… povera Aqua… stai forse soffocando? Non
riesci a respirare? Stai
piangendo? Forse i tuoi amici potrebbero… ah no…
anche loro stanno soffrendo!”
“Non…
ti permetterò…”
provò a rialzarsi
Ventus, con le lacrime di frustrazione che solcavano le sue guance, ma
subì lo
stesso trattamento di Cloud, e lo stesso trattamento venne riservato a
Terra da
parte mia.
L’ultimo
fu Leon, al quale riservai il trattamento peggiore.
“E ora
tu… Squall Leonhart… come ci si sente ad essere
impotenti di fronte alla morte
dei tuoi amici? Cosa provi nel sentire i miei Dark Side distruggere
tutto
quello che avete ricostruito… e le urla dei tuoi cittadini
che a uno ad uno
sprofondano nell’oscurità?”
“Sei…
sei solo una viscida
strega…”
affermò con rabbia Leon, cercando di rimettersi in piedi.
I
suoi
muscoli erano tesi al massimo...
…
i suoi amici non l'avevano mai
visto spingersi fino a tanto!
“Non…
non ti
permetterò… di fare del male a
qualcun altro… non
perderò un altro
amico! NON DI NUOVO!”
Con
uno
sforzo immane riuscì a gettarsi contro di me, impugnando la
sua fidata
Gunblade. Il suo
sforzo, però, fu del tutto inutile.
Mi
bastò
concentrare più potere verso lo spadaccino per sbatterlo di
nuovo per terra.
“Un’azione
degna del Capo di Restaurazione… ma sei sciocco se pensi che
contro di me serva
a qualcosa!” continuai a prenderlo in
giro mentre lo soffocavo per
terra…
… e rivelai loro, perfidamente.
[Crimson
Flames - NARUTO]
“Non
vi è bastato ciò che
è successo ai
vostri amici?”
Nessuno
rimase impassibile davanti a quella confessione così diretta.
“Tu…
sei stata tu a…”
“Non
proprio… ho
controllato uno dei miei nuovi… alleati…
e ho sguinzagliato il suo esercito per
tutte le Isole del Destino!” ammisi, con
crescente orgoglio e
crogiolandomi nel mio bellissimo ricordo “Non
avete la minima idea di quanta soddisfazione mi abbia dato vedere Sora
morire
in braccio alla sua principessa… vedere la testa di quel
traditore di Riku
volare per aria dopo essere stata staccata dal suo corpo… e vedere quella puttana gemere, piangere e urlare
di dolore mentre la
stupravano e la imbrattavano nel suo stesso sangue! Sapete
qual è stata la soddisfazione
più grande? Mi è
bastato prendere il
comando di un piccolo plotone militare oltre il varco oscuro!
Non è mai
stato così semplice… ed il risultato, in fin dei
conti, è stato molto
appagante!”
“…
tutto questo… hai fatto tutto questo… solo per
vendetta!?” affermò
furibonda Tifa, in lacrime “Hai
ucciso
Sora e Riku! Erano… solo dei ragazzi! E Kairi…
come hai potuto abbassarti fino a questo punto? Come può
appagarti tutto
questo?”
La
provocazione, però, le costò un aumento di
gravità da parte mia, che la portò a
gemere di sofferenza. Il suo cervello era sul punto di scoppiare e le
sue
orecchie fischiavano pericolosamente...
“Solo
dei ragazzi… solo dei ragazzi! Quei
tre mi hanno rovinato la vita! Hanno distrutto tutti i miei sogni di
conquista…
non meritavano di vivere! Dovevano soffrire per ciò che
avevano fatto! Non
potevo permettere loro di passarla liscia… e non posso
permetterlo nemmeno a
voi!”
Lo
sguardo che mostrai loro e la terrificante risata che sbattei davanti
alle loro
facce, fece capire a tutti che la loro ora era ormai giunta…
"Per voi è finita! Dominerò tutti i mondi... dominerò anche l'Im..."
[My
Name - NARUTO]
“Sei
stata tu a compiere questo disastro?”
La
nuova
voce, proveniente dalle mie spalle, mi costrinse a voltarmi di scatto.
Ero
incredula.
Non potevo credere ai miei occhi…
…
primo... la persona che avevo
di fronte non risentiva minimamente della mia magia di
gravità, segno di grande
potenza fisica e resistenza.
Secondo...
mi sembrava di aver
visto quell'uomo da qualche parte...
No! Non
sembrava... era proprio lui!
“Il
Generale Supremo dell’Imperatore
Glacial…
Dragon Oronar… ma quale onore!”
affermai sprezzante, liberando tutti gli altri dalla potente magia. I
loro
polmoni ricominciarono ad inspirare quanta più aria
possibile, mentre i loro
muscoli tornarono alla loro forma originale. Erano doloranti e non
riuscivano
ancora a rialzarsi.
Sapevo
di non potermi occupare di Dragon e di tutti i Custodi rimanenti in una
volta
sola. Provai, un’ultima volta, ad aumentare la potenza della
mia magia e a
riscagliarla verso l'uomo...
…
il
quale mi si avvicinò tranquillamente camminando, come se
niente fosse!
Ci
ritrovammo
faccia a faccia. Ero molto più alta del terrestre, ma fra i
due, quello più imponente
era lui.
“Sarei
voluto passare prima da qui…”
spiegò ai presenti il generale, senza staccarmi gli occhi di
dosso “…
ma
mi sono dovuto occupare di quei cinque giganti neri!”
“Cos…
i
Dark Side!” esclamai sbalordita,
indietreggiando di qualche passo.
Non
riuscivo a credere a ciò che stessi ascoltando. Le mie
creature erano molto più
potenti di cinque anni fa, ed un solo Heartless poteva mettere in
difficoltà
qualunque Custode…
…
quel terrestre era riuscito a
distruggerne non uno, ma cinque tutti insieme… e non si
trattava di semplici
Heartless…
…
ma di
potentissimi Dark Side!
Cominciai
a capire il motivo per il quale quel tizio fosse temuto da tutti i suoi
soldati. Glacial faceva benissimo a fidarsi di un guerriero
così potente.
“Ti ho
sottovalutato…” ammisi io,
sinceramente preoccupata “… ma
non accadrà una seconda volta! La prossima volta mi
occuperò sia di te che del
tuo esercito! Puoi starne certo!”
“Ma
che peccato… te
ne vai già? Ed io che volevo giocare con te…”
“Non
provocarmi, generale… non
sei diverso da me!” gli risposi
io, però, con un ghigno spavaldo, rivelando a tutti
“Tu sei il primo responsabile di
quanto accaduto alle Isole del Destino!”
Dragon
ringhiò furibondo ed allargò le sue braccia,
pronto a trasformarsi. Anche tutti
gli altri, mi accorsi, si erano ripresi ed erano pronti ad attaccarmi.
Il
tempo
di giocare era finito. Sarebbe stato meglio sfruttare le mie energie
per il
piano alla Base Militare.
"Ci
vedremo molto presto, generale! Prima di quanto tu possa immaginare...
e quando
ti avrò sconfitto bacerai la punta del mio bastone!"
Aprii
un
piccolo portale oscuro, fuggendo da quella battaglia inutile…
…
non prima di sentire l’ultima
frase del Generale Supremo nei miei confronti.
“Scappa
pure, lurida troia…” mi derise
minaccioso il terrestre “…perché
quando ti ritroverò... non saranno
i miei piedi che bacerai!”
***
DRAGON
Mi
voltai verso gli sconosciuti. Erano rimasti fermi per più di
un minuto, senza
sapere cosa dirsi o come agire, prima che un’altra persona
sbucasse fuori da un
piccolo nascondiglio.
Era
Aerith…
“Aerith!”
esclamò, sorpresa, la donna che si chiamava Yuffie
“E’
pericoloso rimanere q…”
La
ninja
non riuscì, però, a finire la frase.
Tutti
rimasero scioccati quando videro la ragazza utilizzare una magia di
ghiaccio
nei miei confronti, congelandomi sul posto. Solo la mia testa venne
lasciata
completamente libera.
Dovevo
immaginarmelo. Meglio
non accennare alcuna protesta, se volevo riconquistare la loro fiducia.
“Aerith…”
esclamò sbalordito Cloud.
La
sua
amica era in lacrime.
“Sono
stati i tuoi soldati… SONO STATI I TUOI SOLDATI A UCCIDERE
SORA E RIKU! SIETE
STATI VOI A UCCIDERE RE TOPOLINO! SIETE STATI VOI A FARE QUELLA STRAGE
ALLE
ISOLE DEL DESTINO!”
“Non
mi lascerai nemmeno spiegare, giusto Aerith?”
compresi, per niente
intimorito dalla situazione in cui ero finito.
Sapevo
sarebbe potuto accadere. La
ragazza, oltre ad avermi ingannato, aveva assistito al combattimento
contro i
Dark Side. Aveva
visto la sete di sangue del Drago Nero, ed ora aveva avuto la
conferma da
parte di quella strega.
“SPIEGARE?!
COSA VORRESTI SPIEGARCI!? MI HAI
MENTITO! MI SONO SEDUTA DI FIANCO A UN ASSASSINO!”
“Ma
andiamo! Salvare la
tua vita, quella dei tuoi compagni… non ti basta
a
scagionarmi?”
“No…
non basta!”
A
rispondere fu Aqua, la quale aveva sguainato il suo Key-Blade,
così come Terra e
Ventus.
“Perché
sei qui?” domandò minaccioso
il primo, avvicinandosi a me e puntandomi
la sua arma contro “Cosa
ti ha portato a Radiant Garden?”
Decisi
di
dire loro la verità.
…
non avevano ancora capito con
chi avevano a che fare…
…
non avevano
compreso chi fosse il vero nemico!
“Vi
stavo cercando…”
ammisi, tra gli
sguardi sbigottiti dei presenti “… volevo parlare con un certo Yen
Sid…”
“YEN
SID?!”
Tutti
si
guardarono tra loro incerti.
“Non
mi fido!”
esclamò sicuro Lea “Questo
stronzo punta ad altro! Si vede che ha la puzza sotto al naso!”
“Nemmeno
io mi fido di lui!” affermò
perentorio Cloud, che sguainò la sua spada…
…
una
Claymore dalla lama lunga più di un metro e mezzo.
Ok…
quella era un’arma molto più
minacciosa con il quale spaventare i propri nemici.
Chiunque
avrebbe visto la morte in faccia vedendosi puntare quell'abominio di
arma, ma
non io, che affrontai lo sguardo dell'ex-Soldier, senza voltarmi.
“Cloud…
non c’è bisogno di arrivare a tanto!”
si intromise Leon, rimproverando
il suo amico e intimandogli di rinfoderare l'arma “Ed anche voi!”
riferendosi ai tre Custodi, che fecero svanire i Key-Blade dalle loro
mani.
Poi
Leon
prese una decisione immediata.
“Sarà
Yen Sid stesso a decidere se
parlare o
meno con lui!”
“Leon,
sei sicuro di quello che fai?” gli
domandò preoccupata Tifa “Quest’uomo
potrebbe…”
“No,
non lo farà… Yen Sid
è un Maestro del Key-Blade e sa
come difendersi! Ora però non è
quest’uomo il problema più serio!”
“Di
cosa…”
provò a comprendere Aqua, ma
fui io a rispondere a tutti loro.
“Il
vostro amico ha ragione… il vostro castello è
ancora in fiamme! Non è a me che
dovete rivolgere i vostri sforzi!”
Tutti
loro si voltarono orripilati verso la struttura arsa dalle fiamme.
Tanta era la
rabbia nei confronti dei nostri amici, che si erano quasi dimenticati
delle
vittime che stavano morendo dentro al castello…
…
no… in realtà avevo il sospetto
che non ci fosse alcun sopravvissuto.
“Xion!”
affermò Leon
alla sua amica “Vai
da Merlino e digli di raggiungerci qui immediatamente! Abbiamo bisogno
che
l’incendio al castello venga domato!”
“Subito!”
esclamò la giovane ragazza, correndo a perdifiato in
direzione della città.
Tutti
i
custodi rimasti nel cortile del castello, rievocarono il loro Key-Blade
ed
usarono una magia di acqua per domare le fiamme, per quanto fosse
possibile.
Passarono
cinque minuti, nei quali non venni mollato di vista da Leon, mentre
Aerith,
ancora in lacrime, continuava ad utilizzare la sua magia per tenere
bloccati i
miei movimenti.
Poi Xion li raggiunse, accompagnata da un buffo vecchietto dalla lunga capigliatura, con la barba bianca che gli arrivava alla vita. Indossava una lunga tunica azzurra ed un cappello a punta. Impugnava una bacchetta magica in mano, con la quale stava già giostrando per materializzare l’acqua.
[Sasuke's
Ninja Way - NARUTO]
“Oh
cielo! Oh cielo! Devo sbrigarmi! INONDA ZONEM!”
Il
cielo
si oscurò all’istante. Enormi nuvoloni si
addensarono sopra il castello, e da
essi cominciò a scendere una pioggia talmente fitta da
riuscire a spegnere le
fiamme.
“Fiù…
si è spento… ALA KAZAM!”
Le
nuvole, come erano apparse, si erano dissolte nel nulla. Del castello
rimanevano soltanto parte dei muri esterni, anneriti dalla cenere.
Delle
persone all’interno, come
temevo, nessuno era sopravvissuto.
“Terribile!
Chi è stato a compiere un disastro del genere?”
domandò senza parole il
mago, basito davanti a quel tetro spettacolo.
Nessuno
ebbe all'inizio il coraggio di rispondergli. Si sentivano i primi
responsabili
di ciò che era accaduto, e ciò li addolorava
profondamente.
“Malefica!”
rispose poi Yuffie furibonda “E’ sempre lei... SEMPRE LEI! MA STAVOLTA
NON
LA PASSERA' LISCIA!”
Merlino
annuì afflitto. Aveva capito quanto tutti stessero morendo
dentro...
“E chi
è quell’energumeno che avete imprigionato dentro
al ghiaccio?” chiese
poi il mago, indicando la mia figura, per sviare da quel discorso.
“Un uomo
che ci deve delle risposte… ma adesso non perdiamoci in
chiacchiere!”
affermò frettolosamente Leon prima di chiedere un favore al
vecchio “Merlino…
abbiamo bisogno che Yen Sid ci
raggiunga all’istante! E’ una questione della
massima urgenza, e riguarda
proprio l’uomo in trappola. Puoi fare qualcosa?”
“S…
si,
d’accordo, come vuoi! Proverò a
contattarlo dalla mia sfera, ma sta dentro
la mia torre, e sarebbe meglio se voi… si,
meglio se ci tele-trasportassimo tutti lì direttamente!”
Nemmeno
finì di parlare…
…
che
tutti ci ritrovammo all’interno di un enorme stanza con
scaffali in ogni dove,
ripieni di libri di ogni genere.
“Notevole…”
affermai, ammirando l’incredibile capacità di
Merlino.
“Perché
non puoi tele-trasportarci direttamente da Yen Sid?”
domandò Ventus al
mago, che nel frattempo si era avvicinato alla sua scrivania.
Qui
Merlino recuperò una piccola sfera di cristallo.
“Non
posso farlo...” rispose con
semplicità il vecchio mago “… il pianeta di Yen Sid è
protetto da una
barriera che impedisce a chiunque il tele-trasporto senza il permesso
del suo
abitante!”
Ora capivo il motivo per il quale la mia navicella non era stata in grado di percepire il pianeta di Yen Sid. Furbo, questo vecchio.
Merlino
si avvicinò al gruppo e cominciò a usare la sfera.
“Allora,
vediamo… sblocco schermata…
menù… rubrica… scendiamo, Mastro
Gandalf, Maga
Magò, Hermione Granger… accidenti, ora ricordo!
Dovevo chiamare Sibilla! Ora
chi la sente quella spocchiosa… ‘So prevedere il
futuro! Il mio allievo ha
sconfitto Tu Sai Chi! ’. Io ho fatto salire al trono un
ragazzino di dieci
anni! Altro che profezie coi fondi di caffè!”
“MERLINO!”
“Ah,
scusa! Stavo divagando… ecco! Yen Sid! Attivo la chiamata…Yen Sid,
salve… sì, ecco, Leon mi ha chiesto se
lei poteva raggiungerci a Radiant Garden per una questione della
massima
urgenza… sembra si tratti di un uomo che hanno
catturato… uhm… si… si… mi
sta
dando il permesso di tele-trasportarlo nel suo ufficio?!
Aprirà un piccolo
varco nella barriera del suo pianeta? Yen Sid… ne
è sicuro? Questo tipo… ecco…
non mi pare sia un brav’uomo, non so se mi spiego…”
“Grazie
tante…”
esclamai, sottovoce,
senza tanti complimenti.
“Merlino non
ha tutti i torti…” lo
avvisò Cloud portando di nuovo la punta della sua
Claymore a pochi centimetri dalla mia giugulare, ma stavolta
sputai
sulla lama incurante del pericolo.
"Che
razza di...!"
Cloud avrebbe tentato di staccarmi la testa dal collo, se Leon non l'avesse nuovamente bloccato.
“…
si… si…
capisco” continuò a
parlare Merlino, prima di affermare scioccato “C… CHE?! VUOLE CHE VENGA DA
LEI DA SOLO?! QUEST’UOMO POTREBBE… SI
MA… ah… e va
bene… riferirò agli altri…”
Dopodiché
il mago chiuse la chiamata e si voltò verso i suoi amici,
basito.
“Yen
Sid vuole… che sia solo il prigioniero a essere
teletrasportato!”
“Che
cosa?! Il vecchio è uscito di senno?”
esclamò incredulo Lea.
“Probabile…”
lo
appoggiò Yuffie
mettendosi una mano sulla fronte.
“Non
se ne parla! Io andrò con lui!”
affermò decisa Aqua avvicinandosi al
generale “Qualcuno dovrà
tenere d’occhio
questa feccia…”
“Tremo
come una foglia…”
la sbeffeggiai
io, prima di domandare loro “Potreste almeno rendermi un po’
più
presentabile? Si congela qui dentro!”
“NO!”
Castello
di Yen Sid
DRAGON
Il
teletrasporto nel castello di Yen Sid fu esattamente come quello che mi
portò
da Merlino.
Ancora
imprigionato all’interno della lastra di ghiaccio, fui
accompagnato da Aqua,
Aerith e dal mago stesso.
La
stanza in cui arrivammo era circolare. Una piccola libreria, ricolma di
libri
molto vecchi e antichi, riempiva quel posto tanto spoglio quanto intimo
e
accogliente. Di fronte a noi, un altro vecchio stregone sedeva sulla
sedia
dietro la scrivania. A differenza di Merlino, Yen Sid era molto
più muscoloso ed
imponente. Bastava un solo sguardo al suo viso per farmi capire chi
fosse il
più temibile fra i due maghi che avevo appena conosciuto.
Nemmeno
io rimasi impassibile, davanti a quell’uomo.
Gli
unici due in grado di mettermi tale pressione erano Cargoth e
l’Imperatore
Glacial…
…
e le
sensazioni che stavo provando, in quel momento, erano pericolosamente
più
vicine al secondo!
“Mi
sembrava di essere stato piuttosto chiaro, Aqua ed Aerith…”
le
rimproverò entrambe Yen Sid, ma per tutta risposta le due
non smisero di
fulminarmi con il loro sguardo.
Il
vecchio mago sospirò pazientemente, prima di chiedere loro
“Almeno
potreste liberarlo dal ghiaccio…”
“Non
c’è problema, ci penso io!”
affermai
con tranquillità, facendo evaporare il ghiaccio in pochi
secondi sotto lo sguardo
incredulo delle ragazze.
"Tu?! Tu
potevi...?!"
"Non
mi hanno ordinato di combattere, signorine... se mi fossi liberato
all’istante,
allora avreste dovuto preoccuparvi!"
Ciò
fece
capire loro quanto fossi, in realtà, più forte di
quello che pensassero.
I
due
maghi, al contrario, non sembravano affatto sorpresi. Avevano percepito
fin
dall'inizio la mia vera potenza, ma solo uno di loro non aveva la
minima paura
di me.
“Non
mi aspettavo nulla di diverso da te, Dragon Oronar...”
ammise Yen Sid,
facendo apparire quattro sedie di fronte alla sua scrivania “… avrei
preferito una conversazione più riservata… ma
queste ragazze sono troppo
preoccupate per la mia incolumità, e dubito vogliano
lasciarmi da solo con te!”
"Ed
io
non ho nulla da nascondere..." affermai con
tranquillità,
piazzandomi sulla sedia al centro.
“Sarà
meglio per te!”
esclamò rabbiosa
Aerith incrociando le braccia al petto e ticchettando un braccio con
l’indice,
mentre si sedeva al mio fianco. Aqua fece lo stesso, mettendosi alla
mia destra,
mentre Merlino si limitò a prendere la sedia più
lontana dalla scrivania.
Mi
trovavo
faccia a faccia con il più vecchio Maestro del Key-Blade
ancora vivente. Il vero obiettivo della mia missione si era parato
dinnanzi a me e non potevo assolutamente sprecare
un'opportunità simile.
“Ora
che siamo tutti qui…”
cominciò
allora il vecchio ed imponente mago “… sono molto curioso di sapere
ciò che avevi
intenzione di dirmi…”
“La
ringrazio per avermi permesso di parlare
con lei, signor Yen Sid. Sono venuto a
conoscenza della sua esistenza grazie a uno dei suoi Custodi, colui che
voi
chiamate Topolino…”
“Quello
che avete ucciso per primo, vero?!”
affermò livida di rabbia Aqua, prima che Yen Sid la
stoppasse con la mano.
“Sappi
che io sono a conoscenza di tutto quello che è avvenuto sul
tuo pianeta...”
ci rivelò il vecchio maestro, cogliendomi di sorpresa
“Spero non
ti dispiaccia fare un
riassunto alle due ragazze, così che non possano
interromperci più…”
“No,
nessun problema...”
accettai, incredulo
ma comprensivo, prima di iniziare il racconto.
“Due
mesi fa… un oggetto non identificato è atterrato
su Glacial 02, il pianeta su
cui ora soggiorno assieme ai miei soldati. Quando sono arrivato sul
luogo
dell’impatto, i miei uomini si erano già occupati
della situazione… tre dei
vostri amici, dal loro racconto, ci hanno attaccato, uscendo
però sconfitti…”
“Erano
Topolino, Paperino e Pippo, giusto?”
domandò Aqua.
“Sì.
Il topo è riuscito a scappare, mentre gli altri due sono da
allora dentro al
Carcere di Hollywood. Topolino, poco più di un mese fa,
è uscito di nuovo allo
scoperto e mi ha affrontato per liberare i suoi amici…
l’ho sconfitto…”
“COS…
HAI BATTUTO RE TOPOLINO?”
esclamò
scioccata Aerith, alla quale annuii prima di continuare.
“Non
sono stato io a ucciderlo però… dopo la
battaglia, l’ho portato in uno degli
ospedali della base per curarlo, e lì abbiamo cominciato a
parlare. Abbiamo
parlato dei vostri mondi. Ero intenzionato a venire qui già
da allora, ed ero
pronto anche a liberarli tutti e tre… se non fosse stato per
il comandante
Bear… è stato lui a uccidere Topolino e a
saccheggiare le Isole del Destino.
Intendeva screditarmi… lui e tanti altri soldati sono sempre
stati contrari
alla mia linea non violenta…”
“Linea
non violenta?”
domandò curioso
Merlino.
“Dragon
Oronar è il Generale Supremo
dell’Impero
Kagakuriano, un popolo tecnologicamente molto più sviluppato
del nostro, che è
tiranneggiato da un dittatore di nome Glacial. Quest’ultimo
è molto famoso per la sua crudeltà e la sua sete
di
sangue… molte sono le persone che ha ucciso. Perfino il
maestro Xehanort ha una
morale molto più limpida di
quell’essere… ormai Glacial spadroneggia senza
impedimenti per l’intero Universo oltre il varco oscuro!”
spiegò Yen
Sid ai presenti “Dragon
è diventato molto famoso per la sua intelligenza e la sua
scaltrezza.
Stipula degli accordi per annettere interi pianeti
all’impero, per evitare
inutili battaglie e favorendo entrambe le parti!”
“In
questo modo evito che ci siano degli spargimenti di sangue...”
continuai a spiegare io “…
ai vecchi
soldati, però, questo non piace e Bear era uno di questi. Ha
preso un plotone
di giovani soldati, ancora alle prime armi, e li ha portati oltre al
varco
corrompendo le loro menti. Da lì… penso sappiate
quello che è successo...”
Le
ragazze erano disgustate.
“Con
che dignità hai il coraggio di lavorare per un criminale del
genere? Non hai
nemmeno lasciato andare Pippo e Paperino… perché
dovremmo crederti?” mi
disse Aerith, schifata, prendendosi però una risposta molto
impulsiva e
schietta da parte mia.
“Primo!
Se lasciassi andare i vostri amici
dopo quello che è successo, l’intero esercito si
ribellerebbe a me e li
inseguirebbe per tutto l’Universo! Secondo! Credi che mi
faccia piacere essere
a capo di un esercito di mostri?! Glacial non ha dalla sua parte solo
la
crudeltà... ma è anche il guerriero
più potente dell’universo! Può far
esplodere un intero pianeta, se solo lo volesse… e lo ha
anche fatto molte
volte, se ti può interessare…”
“PIANETI?!
QUEL MOSTRO DISTRUGGE INTERI
PIANETI?!” esclamò ad occhi sgranati
Merlino, scioccato ed orripilato “COME
SI PUO’ PERMETTERE CHE UN ESSERE DEL
GENERE ESISTA ANCORA? VA FERMATO IMMEDIATAMENTE!”
“Se
vuoi provarci fallo pure…”
lo invitò
sarcasticamente Dragon “… sempre che tu riesca a sconfiggere un
Demone del Freddo, sia chiaro!”
“U…
UN DEMONE DEL FREDDO?! ESISTONO
ANCORA?!”
A
Merlino cominciarono a tremare le braccia e le gambe per la paura.
Durante i
suoi studi, ne ero convinto, aveva sentito parlare di quelle creature e
di quanto
potessero essere pericolose.
Secondo le
nostre leggende,
infatti, quelle creature erano i figli del diavolo in persona!
“Non
potete nemmeno organizzare una
rivoluzione, immagino…” provò
a consigliare sarcastica Aqua al generale “… ma
sono convinta che questo non avvantaggerebbe te, perciò non
lo faresti mai…
giusto? Sono convinta che il tuo scopo sia quello di prendere il posto
del tuo
imperatore… non sei diverso da lui!”
Ok…
questo era troppo!
Lo
sguardo che le scoccai le fece perdere molta della sua sicurezza.
“Sono
consapevole di non essere un santo,
signorina… ma non azzardarti a
paragonarmi all'Imperatore! Lui mi ha salvato la vita e mi rispetta
come
nessun’altro, ma se ho provato a calmarne il comportamento,
non è stato affatto
per un mio tornaconto! Una delle cose che odio di
più al mondo… sono
coloro che se la prendono con i più
deboli! Se pensi che mi piaccia essere il responsabile di uno
sterminio… allora
sappia che il comandante Bear, una volta tornato su Glacial 02,
è stato
dichiarato colpevole di alto tradimento, violenze carnali e stragismo,
così
come tutti i suoi soldati. Hanno ricevuto la pena capitale per mio
stesso
ordine!”
Le
due
ragazze sgranarono gli occhi incredule, non consapevoli che
l’assassino di Sora, Riku e Topolino fosse già
morto.
“E non
solo…” rivelò loro
Yen Sid “…
so che Kairi è nella vostra prigione
insieme a Paperino e Pippo… dico bene, generale?”
“KAIRI
E’ VIVA?! E ANCHE PAPERINO E PIPPO!?”
Annuii,
deciso.
“Bear
l’ha portata via dalle isole. Quando i miei soldati
l’hanno trovata era ancora
viva… ma dubito sia più quella che voi
conoscete…”
“Che…
che intendi dire?” domandò
Aerith preoccupata per la sua amica.
“Il
sottoposto di Dragon ha abusato della nostra amica e compagna”
rivelò affranto
Yen Sid “Ha giocato col corpo e con
il
cuore di Kairi, strappandole via tutta la sua purezza e la sua
dignità... mi dispiace…”
Aqua
e
Aerith si coprirono la bocca. Erano sotto shock.
La
prima
non la smetteva di distogliere lo sguardo dal suo maestro, in preda al
disgusto
e al dolore, mentre la seconda aveva cominciato a piangere per il
ribrezzo di
ciò che avevano fatto a Kairi.
[Mukosei Anguish - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Quindi…
quello che ci aveva detto
Malefica
era vero…”
“Ora
sapete come è andata davvero...”
finii di raccontare, abbassando lo
sguardo, mortificato “Mi spiace
davvero
per tutto quello che è successo, per quanto possiate davvero
credermi… anche se il mio
imperatore non accetterebbe
un gesto simile da parte mia… io, Dragon Oronar, Generale
Supremo dell’Impero
di Kagaku, nonché consigliere personale di Glacial, mi
voglio scusare a nome di
tutto il mio popolo e del mio imperatore per quello che è
successo alle Isole
del Destino. Pagherò ogni mia colpa
nell’aldilà, senza oppormi, ed espierò
da
solo questo nostro affronto nei vostri confronti!”
Aqua
non
riuscì più a trattenersi, e come
l’amica, anche lei cominciò a piangere e a
produrre lamenti che straziarono il cuore di tutti i presenti. Ci
vollero molti
minuti prima che entrambe riuscissero a calmarsi un po’. Poi
la maestra del Key-Blade si voltò verso il suo mentore,
arrabbiata.
“Lei
sapeva tutto questo…
perché non ce ne ha
mai parlato?”
“Perché
vi sareste buttati a capofitto per salvare Kairi e gli altri, morendo
nel
tentativo!” sentenziò
fermamente Yen Sid “Non siamo in
grado di contrastare l’impero di Glacial, e se i Custodi
cessassero di esistere allora l’Oscurità
prevarrebbe sulla Luce, e niente si
salverebbe… soprattutto ora che
Malefica
è uscita allo scoperto!”
“Parla
di quella donna con le corna?” domandai
al vecchio mago, incuriosito.
“Esatto.
E’ stato a causa sua se ho
chiesto a
Topolino, Paperino e Pippo di partire verso l’Impero. Quella megera ha incominciato a fare diversi viaggi
verso i vostri
pianeti… due in particolare… Glacial 01 e Glacial
02!”
Davanti a quella rivelazione, rimasi del tutto spiazzato. Mi alzai dalla sedia e fissai, paonazzo, lo stregone.
[Villain
- BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Non
può essere… è impossibile! I nostri
radar se ne sarebbero accorti!”
“Malefica
è una strega, generale. L’abbiamo affrontata molti
anni fa, e già allora era
molto potente. Dubito che i vostri radar siano in grado di
rintracciarla. Lei gioca
con le sue prede, le corrompe con
l’Oscurità all’interno dei loro cuori, e
le fa diventare suoi giocattoli… più
Oscurità possiede il suo obiettivo, più
facile diventa per lei comandarlo e controllarlo.
Ero
a
dir poco senza parole…
…
il
ragionamento del vecchio maestro del Key-Blade non faceva una minima
piega!
Fui
costretto di nuovo a sedermi sulla sedia, per non crollare in ginocchio.
Quella
strega… era
riuscita a giocarmi sin dall’inizio!
“Sapeva
che io avrei ucciso Bear senza alcuna
esitazione… e che avrei anche ucciso tutti quelli che lo
avevano accompagnato…
lei così avrebbe continuato ad agire nell'ombra... ed io non mi sono accorto di nulla!”
“Agisce
sul tuo esercito da più di due mesi!”
continuò imperterrito Yen Sid “Lo
spinge ad essere molto più sadico e
barbaro nei confronti dei prigionieri, e sta accumulando sempre
più potere
grazie all’Oscurità dei vostri cuori. Gli
Heartless che hai combattuto, il
giorno prima della partenza… quelli
erano tuoi soldati soggiogati dall’Oscurità di
Malefica! Quella strega voleva
uccidere Kairi. Aveva un conto in sospeso con lei, e
probabilmente non le è
andato a genio il fatto che quel soldato, il ragazzo di nome Junion,
l’abbia
difesa… e se non fosse stato per te, sarebbe anche riuscita
a farla fuori!”
“Mio
Dio…” esclamò
basita Aqua “Kairi
è quasi morta?!”
“Non
so quali possano essere i suoi futuri
movimenti…” continuò a
parlare il mago, ignorando la sua allieva “…
quello di oggi era un vero e proprio attacco volto a fare una
strage… voleva tutti i Custodi
morti per impedirgli
di portarla da me, generale Dragon.
Ma voglio darti già una risposta molto ferma, e
della quale non mi pento
assolutamente.
“Dovrebbe
vedersela con l’Imperatore”
provai a fargli notare “Lei non
sarebbe in grado di…”
Solo
in
quel momento si accorse della vera gravità della situazione.
Malefica
non era andata solo su Glacial 02…
…
ma anche su Glacial 01!
E
su
quest’ultimo abitava…
“Oh
cazzo… ho capito! Era questo che voleva dirmi, Yen Sid? Che
Malefica può
controllare l'Oscurità di Glacial? Merda! Se non la
fermiamo…”
“Potrebbe
essere già tardi!”
ammise Yen
Sid preoccupato “Subito dopo averti
visto
potrebbe aver avuto l’incipit per tentare il tutto per
tutto… può aver pensato
a tutto questo già prima che io la scoprissi,
generale… ma se fosse tutto vero,
Malefica avrebbe tra le sue mani l’arma
perfetta per sconfiggerci!”
Digrignai
i denti e strinsi i pugni per la frustrazione.
Cosa potevo
fare se Malefica
avesse preso il controllo mentale di Glacial?
L’imperatore
possedeva lo Yilar del Demone del Freddo! Senza un potere pari a
quello…
vincere era impossibile!
L’unico appiglio su cui potevo appoggiarmi ancora era quello del Super Sayan, ma il pianeta Earth, su cui abitavano quegli alieni, fu fatto esplodere da Glacial stesso. Io fui presente in quell’occasione, e come tutti quanti gli altri, dovetti arrendermi all’evidenza quando quei due cyborg ci rivelarono di aver disintegrato tutte le tracce dei sayan.
[Bunseki
Analysis - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Il
suo amico namecciano ha ragione, generale… è
davvero ossessionato da quella
razza!” mi disse sinceramente il vecchio
stregone.
“Tralascerò
il fatto che mi abbia appena
letto la mente… e le rispondo che
forse
lo sono davvero, Yen Sid…”
ammisi, senza entusiasmo “…
perfino sapendo che non sono rimaste tracce di DNA dei sayan, continuo
ancora a
cercare imperterrito!”
Yen
Sid
aggrottò le sopracciglia pensieroso.
“Sei
completamente sicuro di ciò, Dragon?”
provò a insistere il mago “Non
c’è proprio niente che il tuo imperatore tenga
segreto davanti agli occhi di
tutti, te incluso?”
“Qualcosa
che lui non vuole mostrarci?”
“Lui
abita su Glacial 01, giusto?”
“Sì”
“E su
quel pianeta non vi abita nessuno a parte lui…”
“Nessun
altro. Tutti quelli che atterrano su Glacial 01 ci vanno solo per
lavorare o
per parlare con lui!” confermai, sicuro
di me “Nessuno può
rimanere nel Palazzo degli Ospiti per più di un giorno, e i
tecnici delle piste di atterraggio vengono sostituiti ogni otto
ore…”
“Perché
allora non fa entrare nessuno all’interno della sua dimora?”
provò a
domandarmi il vecchio mago “Su
Glacial 01
vi sono una pista di atterraggio, un palazzo per gli ospiti e una casa
dall’altra parte del pianeta dove niente e nessuno
può entrare, provvista degli
allarmi più all’avanguardia dell’intero
universo. Perché secondo te
Glacial avrebbe fatto una scelta del genere, se si
considera il più forte di tutti?”
Incominciai
a capire dove volesse andare a parare Yen Sid.
“Pensa
che nasconda un gene del Super Sayan nella sua abitazione?”
“Non
so se nasconda un gene… ma sicuramente lì dentro
c’è qualcosa che lui non vuole
far cadere in mani altrui!”
confermò Yen Sid “Qualcosa
che potrebbe portarlo alla morte!”
“Allora
per quale motivo non l’ha distrutto?”
provai a chiedergli io, confuso.
“Ho
imparato una cosa nella mia lunga e
vecchia esistenza...” affermò il mago
saggiamente “... una persona
malvagia non punta solo a centrare il suo obiettivo, ma
a raggiungerlo nella maniera più umiliante e crudele per i
suoi avversari. Giocare con persone come lei,
generale, che
sperano di sconfiggerlo… si diverte a vedervi cercare
affannosamente qualcosa
sul Super Sayan, consapevole che lui ha nelle sue mani tutte le vostre
risposte!”
“Allora
perché non assumere quello Yilar?”
“Forse perché non può farlo… tu sai meglio di me come funzionino le iniezioni di Yilar... ma questo non possiamo saperlo, generale. Ciò che possiamo fare ora è cercare Malefica e sconfiggerla prima che possa raggiungere i suoi scopi!”
[De
Hisa no Pinchi - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Sempre
che non sia già da Glacial…”
conclusi io, alzandomi di scatto dal mio
posto ed inchinandomi davanti a lui “La ringrazio, Yen Sid! Da questo momento, io
ed il mio esercito ci occuperemo personalmente della strega Malefica!”
"Ti
darò appoggio, Dragon Oronar…"
mi ringraziò a sua volta Yen Sid,
evocando sulla sua mano una piccola sfera di cristallo, grande quanto
una
pallina da tennis "… con questa
potrai metterti in contatto con me in qualsiasi momento... anche io ti
chiamerò
a volte, perciò ti chiedo gentilmente di non
perderla…"
"D'accordo"
presi in mano la sfera e me la misi in tasca.
Fu
in
quel momento che mi ricordai del piccolo tulipano che avevo acquistato
da
Aerith, e lo tirai fuori. Dopo i combattimenti contro i Dark Side e
l'ibernazione nel ghiaccio, ormai il fiore era quasi appassito, e il
vaso in
cui era stato interrato ormai era in mille pezzi.
Non
sarebbe sopravvissuto ad un viaggio di ritorno. Peccato. Avrei tanto
voluto portarlo con me, ma forse era
meglio lasciarlo lì.
"Signor
Yen Sid... vorrei farle una richiesta... spero solo di non essere
troppo
indiscreto…"
Isole
del Destino
Per
la
prima volta, potei osservare ciò che Bear ed i suoi uomini
avessero compiuto in
quel giorno maledetto.
Il
suono
delle onde, la brezza marina che solleticava il mio collo, la
sensazione
bellissima di camminare lungo la sabbia...
…
quei luoghi, pochi mesi prima,
dovevano essere un vero e proprio paradiso.
Ora,
però, non rimaneva nient'altro che la carcassa carbonizzata
della città. Non
era rimasta in piedi nemmeno una casa. Persino l'isola di fronte alla
loro era
distrutta...
…
quella che un tempo doveva
essere stata una rigogliosa foresta, ora era una fila ordinata di
alberi spogli
e anneriti dalla fuliggine.
Aerith
aveva deciso di seguirmi, assieme ad Aqua. Non sapevano cosa mi avesse
spinto a
vedere quel posto, ma dentro di loro cercavano comunque di capire cosa
passasse
per la mia testa.
"I
corpi dei cittadini... hanno bruciato tutto?"
domandai alle due
ragazze, che annuirono in preda al dolore.
“Li
abbiamo seppelliti tutti non lontano da
qui, ma nessuno era riconoscibile. Abbiamo
messo una statua in loro onore, con sopra scritti tutti i loro nomi
ma…”
mi spiegò la Custode dai capelli azzurri, asciugandosi le
lacrime.
“…
ma questo non cancella nulla. Il
passato
non torna, ma si può migliorare il futuro… voglio
andare a visitare quella statua!”
Continuai
a camminare lungo le vie della città, seguendo le due
ragazze, le quali
avanzavano tremando davanti a me.
Un
minuto dopo, raggiungemmo la statua. Essa era un cuore di marmo, grande
quanto
una casetta, con incisi sopra nomi e cognomi di tutti i cittadini delle
Isole
del Destino, placcati in oro fuso.
“Quanti
vivevano in questa città?”
domandai.
“Cento
mila persone circa…”
raccontò Aerith, rivelandomi anche “…
ma in questo mondo vi stanno anche altre
città, ridotte nelle stesse condizioni… pensiamo
possano essere morti più di un milione di
innocenti… uomini, donne, anziani
e bambini…”
“…
assurdo…”
“…
assurdo cosa?!” mi rimproverò
subito Aqua, scagliandosi contro di me “Sono
stati i tuoi soldati a fare tutto
questo! Vuoi discolpare i tuoi compagni?!”
“Affatto…
Bear sarebbe decisamente in
grado
di compiere gesti simili… quello
che non
capisco è come un plotone di cinquanta ragazzi alle prime
armi sia stato in
grado di causare un disastro del genere, senza possedere alcuna
esperienza
combattiva!”
La
Custode mi osservò, leggermente confusa.
“Quello
che sto cercando di dirvi… è che i vostri amici
sarebbero dovuti essere in
grado di fermare i miei soldati, se avessero potuto… deve essere successo qualcosa di strano, un
particolare che non ho considerato. Devo
parlarne con i vostri amici in prigione e con l’unico
sopravvissuto di quel
plotone…”
“… ne
è rimasto ancora uno vivo?”
domandò la mora, preoccupata e disgustata.
“Sì…
l’unico
che abbia avuto le palle di raccontare la verità.
Ora si trova in prigione
con i vostri amici” confermai io, allontanandomi
dalla statua “Lui
potrebbe… sì… potrebbe essermi
d’aiuto… ma
non pensiamoci, al momento… voglio
raggiungere un altro posto che ho notato in precedenza!”
Ritornai
in città, alla ricerca di un qualcosa di particolare,
qualcosa che Aerith e
Aqua non riuscivano a comprendere. Lo vidi, all'improvviso, e scattai
deciso in
direzione di una casa, la più piccola di tutte.
Entrambe
rimasero sbalordite
quando scoprirono che all'interno di quello scheletro di assi... vi
stava
un
piccolo giardino!
Questo
non era stato raggiunto dalle fiamme ed era rimasto tale e quale. Al
suo
interno erano state piantate alcune margherite dai bianchi e perlacei
petali, e
fra queste Dragon decise di piantare il suo tulipano rosso.
Aerith,
capendo le mie intenzioni, mi aiutò a scostare la terra
attorno alle margherite
e ad interrare il piccolo fiore. A lavoro terminato, quella
composizione aveva
rallegrato l'animo di tutti.
Per
quanto fosse scarna e povera...
…
in mezzo a quella nullità, essa
era ricca di significato, ed appariva come la
composizione più bella mai vista ai nostri occhi.
Un'altra
persona avrebbe pregato la sua divinità per le anime che
erano spirate in quella
strage. Un tempo ci credevo...
…
avevo avuto fede in un Dio,
buono e caritatevole...
…
ma
l'unica cosa in cui credevo, ora, era me stesso. Non potevo far nulla
per i
morti...
…
solo i vivi
potevano essere salvati!
Ed
io
avevo una grande responsabilità adesso...
…
trovare Malefica
e sconfiggerla!
"Crescete
e ripopolate questa terra... che la natura faccia rinascere
ciò che l'uomo ha
bruciato... chiediamo perdono a tutte le anime afflitte che vagano in
queste
terre marchiate col sangue... promettiamo vendetta per la vostra sorte!"
Fu
Aqua
a pronunciare quella preghiera. Era impossibile dire altro in quel
momento.
Entrambe
le donne si voltarono dall’altra parte e cominciarono a
incamminarsi verso la
Gummi-Ship.
“Amen…”
Le
due
non seppero mai che significato avesse la parola pronunciata da
me…
…
ma per istinto le
loro labbra si incurvarono e formarono un dolce sorriso.
Non
capivano il motivo o il perché, ma a loro bastò
sentire quella parola ed i loro
cuori si alleggerirono un po’.
“Io
non riesco a capire cosa tu sia, Dragon
Oronar…” ammise Aerith, confusa come non
mai “… lavori per un
mostro, ma ti comporti come un gentiluomo… dichiari di
essere fedele al tuo imperatore, ma mi salvi la vita…”
“Io
sono un mostro, Aerith…”
La
fermezza di quelle parole lasciò basite entrambe le ragazze.
“…
non lo do a vedere… ma
anche io ho le mie
colpe, più di quante ne possiate credere, ed anche
più di quelle del comandante
Bear o di Malefica… e preferisco essere trattato come tale,
se non vi dispiace!”