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Autore: hiimnotamuggle    20/06/2017    1 recensioni
Supernatural AU Normal World. Escort!Castiel, BountyHunter!Dean, BountyHunter!Sam
Dal testo:-Ti saresti potuto approfittare di me- aggiunse l'uomo.
-Non sono quel tipo di persona.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
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Aveva detto a Castiel di vestirsi normalmente, di non mettersi nulla di troppo elegante. Ma allora perchè ci stava mettendo tanto ad arrivare?

Dean era seduto al tavolo del ristorante che Balthazar gli aveva suggerito e continuava a guardare l'orologio. E' già passato un quarto d'ora. Non avrà cambiato idea?  Di solito non era il tipo da seghe mentali. Era sempre stato un uomo con i piedi per terra e ne andava fiero. Ma con Cas? Perdeva ogni sua certezza. Da quando l'aveva incontrato provava una miscela confusa di sentimenti, e aveva deciso di fare chiarezza. Ma per riuscirci, ovviamente, prima doveva conoscerlo meglio.

Dean non sapeva però di essere osservato. Fuori dal ristorante, infatti, Castiel lo guardava. Non era incerto o altro, non vedeva l'ora di entrare e di passare del tempo con il cacciatore di taglie, che sperava non sarebbe stato altrettanto misterioso dopo quella sera; però stava indugiando per osservarlo con calma, cosa che ancora non aveva avuto occasione di fare. Sapeva che Dean era bello, ma più lo guardava e più si meravigliava. Per un attimo si sentì persino a disagio, perché lui al confronto non era nulla di che. 
Finalmente, quando lo sguardo gli cadde sull'orologio e realizzò che ore fossero, si decise ad entrare. 

***

I riflessi di Dean si attivarono subito quando, con la coda dell'occhio, vide la porta del ristorante aprirsi. L'uomo era preparato a qualunque cosa, dai kamikaze a un semplice rapinatore, ma non per la vista che gli si parò davanti: Castiel era vestito con una giacca di pelle nera e una maglia che esaltavano la sua figura slanciata. Completava il quadro con un paio di jeans che gli fasciavano le gambe quasi oscenamente. In più, la barba leggermente sfatta gli dava un'aria più matura ma allo stesso tempo molto, molto sexy. Dean era senza parole.
"Mi dispiace di averti fatto aspettare" disse il nuovo arrivato con un sorriso di scuse, sedendosi. "Non avevo realizzato che ore fossero."
Le sue parole risvegliarono l'altro dalla trance, permettendogli  di ribattere sarcastico: "Heh. Non sapevi cosa mettere?"

O almeno quello è ciò che avrebbe voluto dire. L'unica cosa che uscì dalla sua bocca, invece, fu: "Wow."
Castiel scosse la testa e sorrise tra sé.
Casanova.

***

Nessuno dei due uomini si aspettava davvero che la cena sarebbe andata bene. 
Entrambi avevano ricevuto delusioni, erano stati feriti, avevano avuto avventure di una notte.
Tutti e due sapevano per esperienza diretta che il vero amore non esiste. Che il principe azzurro è una favola per bambini, e l'anima gemella nient'altro che un'illusione.

Forse fu proprio per le loro aspettative così pessimistiche che sia Castiel che Dean si stupirono di quanto bene fosse andata.
Castiel, anche se riluttante, lasciò che l'altro pagasse, e gli permise persino di accompagnarlo a casa. Sentiva di potersi fidare del cacciatore, anche se non sapeva spiegarsi il motivo. Oltre al fatto che gli aveva salvato la vita, che era coraggioso e altruista, generoso, intelligente, spiritoso; per non parlare di quegli occhi

Dal canto suo Dean non desiderava che proteggere l'uomo che camminava al suo fianco. Voleva che fosse al sicuro, che vivesse una bella vita, che non dovesse più preoccuparsi di nulla. 
Che fosse felice. 

Risero insieme per tutto il tragitto, raccontandosi a vicenda, aprendosi l'uno con l'altro, fin quando giunsero all'appartamento di Castiel.

"Cas" iniziò Dean quando si  fermarono "sono stato bene. Davvero bene. Non mi ricordo neanche più l'ultima volta in cui ho passato una serata così. Se mai c'è stata" gli prese le mani con le sue e dedicò un attimo a godersi come fossero perfettamente incastrate, prima di guardare l'altro uomo negli occhi "perciò... grazie."

Castiel avrebbe voluto rispondere che anche per lui era stato bellissimo, che lui era sicuro di non averla mai avuta, una serata così. Che Dean lo aveva fatto sentire speciale. Ma non lo fece. Non disse niente.
Invece si avvicinò al cacciatore, gli mise una mano sul viso e, attirandolo ancora di più a sé, lo baciò.

Dean ne fu piacevolmente sorpreso e si sciolse immediatamente in quel contatto, dapprima lasciando a Cas l'iniziativa mentre appoggiava le mani sui suoi fianchi, cercando di portarselo ancora più vicino. Poi fu Castiel ad ancorarsi a lui e ad assecondare i suoi movimenti quando Dean prese il controllo.
Quando si staccarono erano ansimanti e un poco scarmigliati, avevano le guance e le labbra rosse e lo sguardo di chi, in fondo, nelle favole credeva ancora.

Si sorrisero e si salutarono. Castiel fece per andarsene ed era già sui gradini che conducevano al portone del condominio, in testa una litania di 'tipregochiedimidirestaretipregochiedimidirestaretipregochiedimidirestare', quando il cacciatore lo chiamò.
"Sai dove posso trovare un bed&breakfast?" chiese, grattandosi la nuca, in faccia ancora il sorriso stampato.

Sorriso che diventò presto una smorfia di orrore alla risposta: l'unico era andato in fallimento circa sei mesi prima. Con un sospiro, si rassegnò a dormire in macchina. Per quanto la amasse, non era il massimo quando si trattava di otto ore di quello che avrebbe dovuto essere riposo.

"Se vuoi, puoi stare da me" la voce di Cas (che aveva inaspettatamente trovato una scusa) gli giunse come musica nelle orecchie. Tuttavia non era sicuro che fosse una buona idea: non voleva che si spegnesse tutto in una storia di una notte. 
Come se avesse potuto leggere le sue insicurezze sul suo volto, Castiel lo precedette: "Certo, il mio divano non è il massimo, ma sempre più comodo del sedile di una macchina" affermò.

Dean ghignò. "Mm, non ne sarei così sicuro. Lascia giudicare me" così dicendo, si fece strada per le scale, raggiungendo l'altro uomo.
"Fai strada" gli sussurrò all'orecchio. Castiel sorrise.

  
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