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Autore: LadyGio99    20/06/2017    3 recensioni
Starfire guidò la mano del ragazzo che finì per posarsi sul suo seno nudo.
"Robin ti prego. Ascolta il mio cuore... "
(Starfire x Robin )
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Robin, Starfire
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Da quando non mi rifaccio viva su efp? Decisamente da molto tempo, tutta colpa dello studio e di altri proggetti che in questo momento sono molto tentata nel fare. E chiedo scusa se ho lasciato delle storie che stavo leggendo in sosp Voglio riapprodare su questo fandom perché il mio affetto verso questo cartone è insuperabile. 
Loro sono il mio gruppo preferito e attendo con ansia la serie con gli attori in carne e ossa che uscirà a breve. Robin e Starfire sono una delle coppie che preferisco in questo cartone. Il loro rapporto è bellissimo ed è un peccato che ci sono poche storie su loro due.
Scritta l'anno scorso e pubblicata con molto ritardo ecco a voi la fic dove a parer mio, ho veramente dato tutta me stessa.
Vi auguro buona lettura.

LadyGio99

 
MY HEART BEATS FOR YOU 


La stanza era buia,  vuota e fredda. C’era solo una debole luce che illuminava un Robin spaventato e confuso. Non aveva la minima idea di dove si trovava e il perché,  sapeva solo che il posto dove si trovava gli ricordava con sommo dispiacere il nascondiglio del suo più grande nemico.
Slade.
"Ciao Robin" lo salutò una voce a lui famigliare che proveniva nelle profondità del buio "Slade " affermò il ragazzo posizionandosi,  pronto a combattere il cattivo che uscì dal buio,  tutto tranquillo con la sua andatura elegante e si posizionò davanti al supereroe.
"Come andiamo? " gli chiese con un tono di voce pieno di malizia "Potrebbe andare meglio " ringhiò il ragazzo lanciandogli un pugno che il mercenario riuscì a bloccare facilmente, per poi girargli il braccio.
"Ah" gridò il Ragazzo Meraviglia dal dolore per poi essere scaraventato con violenza a terra "Maledetto! " urlò il giovane senza riuscire a mettersi in piedi per combattere.
Si sentiva troppo debole per affrontarlo e in un certo senso,  per la prima volta in vita sua aveva paura.
"Robin che ti succede? Non sei abbastanza allenato? " lo prese in giro Wade compiaciuto delle sue gesta  "Smettila!! Un'altra parola e ti uccido!! " "Non credo" lo contrariò Slade "Sarai tu a tacere,  altrimenti... non rivedrai più i tuoi amici " "I miei amici? " domandò il ragazzo mentre la paura gli saliva fino alla testa "Che cosa hai fatto ai miei amici? " "Ancora nulla... ma guarda qui".
In una parte buia della stanza,  si accese una luce che mise in evidenza una ragazza messa supina a terra, con del sangue che gli usciva lentamente dalla gola e andava a formare una pozza al suo fianco. Era incapace di muoversi,  parlare e reagire,  l'unica cosa che gli veniva da fare era piangere, sicura di stare per morire.
"Starfire!! " Robin stava per precipitarsi su di lei ma Slade lo bloccò con un pugno che centrò in pieno il suo stomaco. La botta fu talmente dolorosa che il ragazzo non trovò più la forza di muoversi e cadde a terra mentre sputava sangue fresco dalla bocca.
"Preparati a dirle addio " disse Slade avvicinandosi a Starfire.
"No... " furono le parole che uscirono dalla bocca del Ragazzo Meraviglia.
"Aiutami " gemette l'aliena mentre le lacrime le accarezzavano il volto che piano piano, iniziava a spegnersi.
 

Con un grido strozzato Robin saltò per la paura. Aveva il respiro affannato,  la pelle sudata,  i capelli neri scompigliati,  sentiva gli occhi lucidi e stravolti. Era solo un sogno,  ma sembrava così reale e per di più,  molto veritiero.  Non c'era niente che vietata il fatto che ciò che aveva sognato poteva realmente accadere. Le possibilità erano molte. Spostò le coperte avvertendo un brivido di freddo passargli sulla pelle nuda,  si alzò per poi mettere le lenzuola a posto in modo da non far prendere freddo alla ragazza che dormiva al suo fianco. Robin si mise sul davanzale della finestra per ammirare la città illuminata dai lampioni che con la loro luce creavano un magnifico paesaggio urbano. Non poteva sopportare il fatto che quell'essere era nascosto da qualche parte nella città e lui non lo sapeva. Poteva essere sotto il suo naso,  trovarsi più vicino a lui di quanto immaginava. Non si sentiva un portatore di giustizia se uno dei criminali più pericolosi del mondo era a piede libero. Aveva affrontato molte ricerche sul suo conto ma nessuna aveva dato i risultati che sperava. Non aveva trovato nulla su questo Slade.
La sua paura più grande era che quel maledetto mercenario poteva attaccarli di nuovo.
Per questo doveva approfondire di più le ricerche. Per il bene dei suoi amici. Erano le due del mattino,  ma non gli importava. Prese la sua camicia da notte,  la indossò con l'intenzione di andare nel suo laboratorio. Ma una voce assonnata lo bloccò proprio sul punto di premere il pulsante "Robin".
Una ragazza nel sonno,  mormorava il suo nome e con il braccio, alla sua destra cercava qualcuno che in quel momento doveva trovarsi lui. Starfire cercava lui. Era lui che voleva. Il supereroe si sentì un infame nel lasciare la sua amata in quelle condizioni così fece uno sforzo e invece di mettere in primo piano Slade,  pensò a Starfire.
Si avvicinò a lei e infilò le mani nei suoi capelli rosso fuoco. Non appena l'aliena sentì un tocco famigliare aprì gli occhi verdi per trovarsi davanti la persona che desiderava.
"Ciao " la salutò lui sorridendo "Ciao " rispose lei ricambiando il sorriso.  Robin si tolse la camicia rimanendo privo di qualsiasi altro indumento e si mise con delicatezza sul corpo altrettanto nudo di  Starfire. Era caldo e invitante. Lo adorava.  "Che ci facevi in piedi? " "Mi ero solo alzato " spiegò il ragazzo "Piuttosto,  non dovresti dormire?  Sarai molto stanca dopo questa sera " "Assolutamente no " rispose scuotendo la testa con aria contraria imitando la voce di una bambina che si rifiutava di dare le caramelle a un bambino. Robin rise.
Eppure le era parsa così adulta e seria quando la notte stessa,  dopo essersi scambiati parole e abbracci si erano ritrovati a fare l'amore.
Il Ragazzo Meraviglia poteva sentire ancora nella sua testa l’urlo di Starfire prima di raggiungere l’orgasmo.
 "Così questo vuol dire fare sesso " disse la ragazza a alta voce per poi essere bloccata da Robin "Mi è veramente piaciuto!! " "Starfire per favore " fece il giovane "Queste sono cose intime abbassa la voce". Dopo essersi guardati per un minuto negli occhi i due scoppiarono a ridere. Nessuno dei due riusciva a pensare come era stato possibile tutto quello che era accaduto.
Come era stato possibile che si erano baciati,  che non erano riusciti a controllarsi,  che tra un bacio e l'altro avevano espresso i loro sentimenti,  che erano arrivati a fare cose che non avrebbero mai pensato di poter fare. Ormai dopo quella notte,  nessuno dei due riusciva più a nascondere i propri amori verso l'altro.
Era da stupidi fare prima l'amore e dopo ignorare tutto. Lo avevano promesso. Tra loro due,  niente più segreti. I due ragazzi continuarono a rimanere in contatto tra di loro restando con i corpi uniti stretti l'un l'altro. Tra le carezze sulla pelle e i piccoli baci sul collo, i loro occhi non si staccavano.   Starfire notò che in Robin c'era qualcosa di diverso,  il suo volto era mutato del tutto,  era come se stava pensando a tutt'altro. "Robin ti senti bene? " chiese preoccupata "Assolutamente si,  le cose non potrebbero andare meglio " mentì prontamente il moro ma Starfire non si lasciò mettere i piedi in testa "Che ne è della promessa Non dobbiamo più tenerci segreti? ". Scoperto.  Dannazione,  quella ragazza era più scaltra di lui. "Si hai ragione " sussurrò "Niente più bugie " "Allora che cosa c'è? ". Robin si mise a sedere sul letto,  portandosi le mani alla testa reggendosela,  come se gli faceva male. "L'ho sognato ancora... " "Slade " il giovane annuì "Ma questa volta era diverso. Ho sognato che prendeva tutti i Titans,  te..." concluse con un soffio "Non devi preoccuparti per me e neanche degli altri. Ce la siamo sempre cavati, anche quando lui ti ha preso come apprendista ricordi?" "No Starfire.  Non lo capisci che adesso, dopo averci studiato attentamente ci preparerà un assalto".
Queste erano le più grandi paure che affiggevano Robin e lui non riusciva a stare tranquillo. Era deciso a catturare Slade a ogni costo. Iniziò a pensare che forse la tecnologia poco centrava nella sua ricerca,  così pensò che doveva occuparsene lui personalmente. "Ho deciso" dopo aver riflettuto "Cosa?" domandò l'aliena allungata al suo fianco "Appena arriverà l'alba, andrò a cercare Slade personalmente " "Andrai? " "Si. Da solo". Starfire con uno scatto felino si mise seduta accanto all'amato e lo guardò furiosa "Da quando ti è saltata in mente quest'idea assurda? " disse arrabbiata "Tu non andrai da nessuna parte senza di noi" "Sono solo delle ricerche " "Io vengo con te! " esclamò decisa la ragazza "Fuori discussione! Vado da solo! ". Starfire stava per proclamare ma nel momento in cui le parole stavano per uscire dalla sua bocca si fermò. Il suo volto diventò malinconico e le labbra rosse si piegarono verso il basso, chiuse gli occhi mentre qualche lacrima le scendeva sul volto "Ehi" disse Robin dolcemente asciugandole gli occhi "Sono stato troppo duro? ". In tutta risposta la ragazza poggiò la fronte sul petto dell'amato,  strusciandoci con delicatezza la guancia. Per Starfire era una bella sensazione stare a contatto con il corpo del supereroe che aveva imparato a conoscere. Sentì afferrarsi il volto da due mani fredde ma che accolse con tutto il suo cuore,  Robin la costrinse a guardarla negli occhi e le chiese che cosa non andava. "Ho paura..." " Anch'io " rispose "Per questo mi impegno in queste ricerche " "No" lo  corresse Starfire "Per te" precisò mentre Robin con la mano le accarezzava la schiena. Saliva e poi scendeva verso il basso fino a toccare le natiche. La ragazza sentiva un piacevole solletico su tutta la schiena, la faceva sentire in paradiso mentre lentamente,  si accasciava di più contro Robin. Improvvisamente capì che si stava lasciando andare, così tornò lucida "Perché non mi ascolti! " disse ribellandosi dalla stretta del ragazzo "Sono preoccupata per quello che ti può accadere Robin! " "Non devi avere paura. So benissimo cavarmela da solo" "E se qualcosa andasse storto?. Io non potrei sopportarlo".
Ad un tratto Robin si sentì afferrare talmente forte la mano che non riuscì a liberarsi dalla presa. Starfire guidò la mano del ragazzo che finì per posarsi sul suo seno nudo.
L'eroe ne rimase sorpreso dall'azione della ragazza e la guardò sbalordito "Che...che cosa significa?" "Robin ti prego…Ascolta il mio cuore... " gli sussurrò nell'orecchio la ragazza,  ignorando la sua precedente domando. Robin decise di ubbidirle e nel più completo silenzio,  si mise a ascoltare i battiti dell'amata senza togliere la mano sul petto di Starfire.
"Batte per te Robin. Da quando ti ho incontrato. Ogni volta che ti catapultavi in qualcosa di pericoloso avevo una grande paura per te…temevo  che non ne saresti uscito vivo. E ora che ho messo alla luce i miei sentimenti,  ogni volta che ti guardo penso che può scoppiarmi nel petto. E adesso,  con questa storia di Slade...mi fai solo stare peggio. E non provare a dire che tutto questo lavoro che fai  per cercare quel criminale è per il mio bene perché è esattamente il contrario " concluse balbettando le ultime parole sull'orlo del pianto.
Robin intanto continuava a stringere il suo seno. Prima piano,  poi più forte mentre pensava alle parole di Starfire. "Che cosa dovrei fare allora ?" "Lasciare per sempre questa storia. Se Slade vuole attaccarci noi lo affronteremo. Ma non andare a cercarti dei guai. Potresti cadere in una trappola o ucciderti. Ti prego Robin fallo per me".
L'aria si stava facendo pesante nella stanza e Robin aveva la mente offuscata. Non riusciva a pensare a altro se non che a lui,  e di quanto l'aliena lo considerava importante. Nessuno,  da quando i suoi genitori erano morti gli aveva detto queste cose.
Il ragazzo la obbligò a distendersi sul letto senza togliere la mano dal suo cuore battente mentre con l'altra avvolgeva le dita nei suoi capelli  "Tu mi ami così tanto?" "Si" "Mi dispiace Starfire. Anch'io ci tengo a te e adesso che ti ho scoperta,  la mia ossessione per Slade è diventata più forte perché ho paura che possa capitare qualcosa a voi" spiegò il ragazzo mormorandole nell'orecchio "Ma non posso rinunciare alle mie ricerche. Posso solo prometterti che non mi caccerò in qualche guaio e mi vedrai sempre ritornare".
Starfire rimane in silenzio,  riflettendosi negli occhi attenti di Robin mentre si sentiva ancora stretta nella sua presa.
"Va bene... " disse malinconica con un filo di voce "Ma come faccio a essere sicura che manterrai la promessa? " senza neanche farla finire di parlare due labbra la sovrastarono e l'aliena si sentì succube di lui. Quel bacio diceva tutto.
I loro corpi iniziarono a strusciarsi tra di loro. le loro  gambe si attorcigliarono ,  con le braccia si stringevano.
Continuarono finché Starfire non si addormentò sotto il piacevole tocco di Robin,  lui prima di cadere nel sonno. Rimase a ascoltare con l'orecchio posato sul  seno della ragazza  i suoi meravigliosi battiti.
Non poteva nasconderlo.
Anche un altro cuore batteva all'impazzata in quel momento.
   
 
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