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Autore: Evola Who    20/06/2017    2 recensioni
Il Dottore è nella sua 11° rigenerazione e questa volta ha con sé una nuova companion, Denny, una ragazza 18enne sveglia, intelligente, sensibile e molto determinata (con qualche problema di sbalzi d'umore)
Ma che succede se il Tardis li porta in una galassia lontana lontana, in un universo popolato da bizzarri personaggi e dominato da malvage forze del male? Come affronteranno i nostri amici questa strana avventura?
(Versione AU di episodio sei)
Genere: Avventura, Comico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Han Solo, Luke Skywalker, Principessa Leia Organa, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15
Lo Star Destroyer
 
 

Camminarono attraverso il corridoio del grande Star Destoryer.
Avevano indosso i loro veri vestiti e i ribelli tenevano tra le mani i loro balster, fatta eccezione per il Dottore, Denny e i droidi.
 
Era un corridoio vuoto, tutti quanti stavano in silenzio per cercare di sentire dei passi, ma in realtà riuscivano a sentire solo i suoni prodotti dalla nave.
 
Ogni tanto Denny chiedeva a Luke se percepisse la presenza di Vader, ma lo Jedi rispondeva che la avvertiva solo debolmente.
 
Quando il Dottore doveva girare l'angolo si fermarono, il Signore del Tempo guardò dritto per controllare che il campo fosse libero.
 
Si girò e cominciò a fare strani segni con le dita verso i suoi compagni.
 
I ribelli si guardarono tra loro, confusi da quei gesti, finché Denny chiese: “Dottore?”.
 
“Si?”
 
“Che cavolo stai facendo?”.
 
“Vi sto dicendo che il campo è libero, usando le dita” rispose “Come fanno nei film”.
 
I ribelli si guardavano perplessi e disorientati, mentre Denny si passò una mano sulla fronte, con espressione incredula.
 
“Sei incredibile” disse, camminando verso il corridoio, mentre gli altri la seguivano “E poi sarei io 'troppo televisiva'!” si lamentò.
 
“Beh, una volta volevi passare dai condotti d’areazione!” esclamò il Dottore, mettendosi di fianco a lei. 
 
“Eravamo dentro ad una grande astronave in mezzo allo spazio! E so che nello spazio non c'è aria, ergo avranno dei condotti di areazione!” disse.

“E poi, loro sono scappati passando dal condotto dei rifiuti! Questa non è una cosa televisiva?” domandò lei, indicando i ribelli e continuando a parlare.
 
I ribelli si guardavano tra loro, confusi dai i loro dialoghi.
 
“Mi piacerebbe capire i loro discorsi” disse Luke a bassa voce, rivolgendosi ad Han e Leia.
 
“A me, invece, no. Voleva passare dai condotti d’aerazione? Ma che razza di roba è?” rispose Han perplesso.
 
Anche Chewbe fece un verso e C-3PO rispose: “Chewbecca potrebbe avere ragione. Può essere una vecchia tradizione o una festività del loro tempo”.
 
“Qualunque cosa sia non mi importa” disse Leia, indifferente “Però ho notato una cosa su di loro”.
 
“Che cosa, Senatrice?” domandò Raoul.
 
“Avranno scopi e idee diverse rispetto a noi, ma le loro ragioni sono molto simili alle nostre” spiegò.
 
Tutti rimasero sorpresi da quella affermazione e ci pensarono per qualche attimo.
 
Ad un certo punto si fermarono in un altro incrocio e sentirono dei passi.
 
“Sta arrivando qualcuno!” esclamò il Dottore a bassa voce.
 
“E che facciamo?” domandò Denny, allarmata.
 
“La cosa più ovvia, no?” ripose Han, estraendo il suo blaster dalla fondina
“Sparare!” e i ribelli si prepararono a prendere la mira.
 
“No!” disse il Dottore “Non spareremo a nessuno!”.
 
“Allora come ci difendiamo?!” rispose irritato il generale.
 
L'alieno si guardò intorno e notò una parete con degli strani bordi, vi posò l’orecchio per ascoltare, bussò il muro un paio di volte e, quando sentì che era vuoto, sorrise. Gli altri si guardarono perplessi da quella strana azione, soprattutto quando prese il suo cacciavite sonico per poi puntarlo verso il bordo del muro. 
 
“Che stai facendo?” domandò il pilota.
 
“Trovo un modo per sparire!” rispose il Dottore.  
 
10 secondi dopo...
 
Due stormtrooper armati svoltarono l’angolo e passarono attraverso il corridoio deserto, continuando a camminare tranquilli. Quando furono ormai lontani, sul muro si aprì un piccolo spazio, da cui uscì il Dottore, si guardò intorno e disse: “Okay! Via libera!”.
 
Aprì tutta la parete e la squadra cadde a terra come tanti pezzi di domino. Si lamentarono per il dolore della caduta improvvisa e il primo a parlare fu Han, con un tono decisamente irritato: “Davvero un gran bel piano, Signore del Tempo!”.
 
“Credo che qualche mio circuito si sia schiacciato” disse C3-PO e R2-D2 fece un bip di approvazione.
 
“Cavolo. È andata meglio quella volta che sono andata al Lego Store per la svendita di tutti i loro prodotti!” esclamò Denny velocemente.
 
“Oh! E che cosa ti sei presa?” domandò tranquillo il Dottore.
 
“Due pezzi: lo Yellow Submarine e la Ector-1”.
 
“Sei andata ad una grande sverdita e ti sei presa solo due pezzi?” chiese il Dottore, confuso.
 
“Eravamo stretti e ammucchiati come all’interno di una scatola di sardine! E quelli alti schiacciavano quelli bassi! È un miracolo che ne sia uscita viva!”.
 
“Ed era meglio lì che qui?” domandò Raoul, sorpreso.
 
“Almeno non eravamo al buio” disse Denny.  
 
“E non avevi addosso un Wookie che ti schiacciava” aggiunse Leia, alzandosi e massaggiandosi gli arti doloranti.
 
Chewbe fece un verso dispiaciuto e Leia lo perdonò immediatamente.
 
“Beh, guarda il lato positivo, non c’erano spigoli” Disse il Dottore, sorridendo.
 
L’amica lo guardò irritata, dicendo: “Ti odio”.
 
“No, non è vero” Sorrise sicuro e le porse una mano per aiutarla ad alzarsi.
 
Denny alzò gli occhi al cielo, prese la mano del Dottore e si alzò, poi aiutò anche la squadra a tirarsi su dal pavimento.
 
“Che significa ‘non cerano spigoli’?” domandò Luke.
 
“Ma niente” Rispose lei, aiutandolo ad alzarsi “Un vecchio ricordo d’infanzia, in cui c’entra il buio, lo spigolo di vecchio mobile di legno e una brutta cicatrice sotto all’occhio” Rispose Denny, con aria indifferente, pensando al ricordo.
 
Quando furono finalmente tutti in piedi, il Dottore chiuse la parete con il cacciavite sonico e disse: “La stanza di controllo è vicina. Speriamo di non incontrare nessun’altro”.  
 
“Altrimenti ci rinchiuderai in un altro muro?” rispose Han ironico.
 
Denny lo guardò male e continuarono a camminare.
 
“Beh, almeno non abbiamo dovuto uccidere. Così abbiamo evitato un cadavere in mezzo al pavimento, nessuno ha sentito gli spari e nessuno ha scoperto che noi siamo qui, così abbiamo evitato di scatenare una battaglia” Spiegò il Dottore.
 
 “E poi, questa è la dimostrazione che il mio cacciavite sonico può salvare sia la vita che la situazione” lo mise al suo posto.
 
Han si sentì sfidato e chiese: “Allora perché non lo hai usato per liberati da solo da quella cella?”.
 
“Han!” lo riproverò Leia.
 
Ma il Dottore rispose, perfettamente tranquillo: “Perché prima sono svenuto per le torture subite, poi lo ho pensato ad un piano e subito dopo ho cerato di liberami, ma c’erano troppe serrature. Dopodiché è arrivata Denny, che mi ha aperto la porta” disse, mentre continuava a camminare diritto.
 
Tutti lo guardavano, ammirati da quel tono calmo, quasi indifferente. Han si sentì in colpa per quella domanda posta senza un minimo di tatto.
 
Quando arrivarono davanti alla porta della sala di controllo, videro che c’era una sorta di monitor con dei tasti. Il Dottore capì subito che serviva un codice per aprire la porta e che, se avessero sbagliato, avrebbero fatto scattare l’allarme. Prese il suo cacciavite, ma R2-D2 fece dei vari bip acuti, come se volesse fermarlo.  
 
“Che cosa ha detto?” chiese Denny incuriosita.
 
“Dice che vuole provare lui ad aprile la porta perché sa come fare” tradusse C3-PO. 
 
“Va bene R2-D2” Disse il Dottore, mettendo a posto il suo oggetto
 
“Stupiscimi”.
 
“Ma… Ne sei sicuro?” chiese l’amica, incerta.
 
“Certo!” rispose il Signore del Tempo, convinto.
 
“R2-D2 sa quello che fa” la rassicurò Leia.
 
“Ci ha salvati la vita più e più volte, saremmo persi senza di lui” aggiunse Luke, sorridendo per i ricordi.
 
Il droide si avvicinò alla tastiera e, da un lato, fece uscire una piccola ventosa, l’appoggiò sulla tastiera e comico a scandagliarla, finché non si aprì la porta.
 
Denny rimase sorpresa, mentre gli altri sorrisero per la sua impresa.
“Ma… come?” chiese, confusa.
 
“Sei stato grande R2-D2!” esclamò il Dottore, accarezzando la testa del droide. Dopodiché entrarono nella sala di controllo.

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Note:
Forse non è un capitolo che manda avanti la
storia, ma per capire come pessa e reacise il 
Dottre.
Ma non temete! 
Il prossimo capitolo chi sarà dei comlpi si scena! ;)
Alla prosima!
Evola.

   
 
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