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Autore: Alphisia    23/06/2017    2 recensioni
Con solo un abbraccio si può esprimere molto: affetto, amore, imbarazzo o perdono. Ma cosa passa per la testa dei personaggi coinvolti? Ecco la raccolta di storie in cui troverete i pensieri di un personaggio mentre stringe tra le braccia la persona amata.
Gli episodi degli abbracci seguono la scansione temporale della serie: si parte quindi con un episodio accaduto alla fine di Dragon Ball. Mano a mano che la raccolta verrà aggiornata, troverete qui le coppie protagoniste.
1. Goku e Chichi
2. Bulma e Yamcha/Bulma e Trunks
3. C18 e Crili
4. Vegeta e Trunks
5. Trunks e Vegeta
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 18, Bulma, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: 18/Crilin, Bulma/Vegeta, Bulma/Yamcha, Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vegeta e Trunks
[Poco prima dell’inizio della saga di Majin Bu]
 
Ci siamo addormentati di nuovo, la sala è tutta scura.
Anche questa sera mi tocca portarlo a letto. Sollevo Trunks dal divano e lo prendo in braccio.
Questo bambino comincia a essere troppo grande per queste cose. La prossima volta dormirà lì. Riconosco però che in questo periodo lo sto spremendo per preparalo al meglio al torneo. Ci sono ancora molte tecniche che deve perfezionare: non posso permettermi che mio figlio non sia nella condizione migliore.
Non che possa trovare difficoltà a vincere, ma deve sempre allenarsi per superare non solo gli altri, ma soprattutto se stesso. L’unico avversario che può impensierirlo è quel piccoletto. Si vede che c’è dietro il fratello, ma non è ancora al livello di Trunks. Senza contare che è pur sempre figlio di Kaaroth.
Tutte cose che lui non deve sapere: non deve montarsi la testa né sottovalutare i suoi avversari.
Non deve fare come ho fatto io per lungo tempo: pensare di essere in cima mentre invece non ero che un combattente mediocre, come ce n’erano altri qui sulla terra. Sì, dopo Nameck ho capito che dovevo allenarmi al massimo per tornare nella posizione che mi spettava: la prima.
Almeno Trunks ha qualcuno che gli dice queste cose.
Sento qualcosa che cola sulla mia spalla, scoperta per la canottiera. Il marmocchio inizia a sbavare. A nove anni si può ancora fare così?
Non ho un ricordo di mio padre che mi dà dritte sui combattimenti. Non ho neanche un ricordo di lui che mi porta a letto.
Bulma non mi ha mai detto apertamente che sono un pessimo padre, ma so che lo pensa. O almeno lo ha pensato per lungo tempo.
Il problema è che io non so come sia un buon padre; il mio non mi ha mai mostrato lati diversi da quelli ufficiali di re. Mi ha preparato al meglio per prendere il suo posto un giorno. Fin da piccolo, dovevo già essere principe. Ho passato nottate intere al suo fianco per preparare le strategie degli attacchi ordinati da Freezer con gente che incuteva paura perfino ai suoi collaboratori. Mi sforzavo di essere all’altezza della situazione, all’altezza delle sue aspettative, quando ancora non arrivavo al tavolo attorno cui tutti erano riuniti.
Il massimo che ho avuto da lui è stata una carezza quando mi ha consegnato a Freezer. Non mi ha neanche allenato lui, ma Nappa. Che razza di padre cederebbe il figlio, il promettente primogenito, a un tiranno per ingraziarselo?
La storia che i saiyan non tengono ai propri figli è una cazzata. Mia madre me lo ripeteva spesso: suo padre non si è mai risparmiato con lei e sua sorella. Solo che a volte i guerrieri preferiscono nascondere questo lato. Mio incarnava perfettamente questo odioso stereotipo.
Tutto questo suo affannarsi per essere più re che padre però non è servito a nulla. Freezer ha distrutto tutto. Mia madre continuava a metterlo in guardia, ma lui era sordo. Era troppo orgoglioso per ammettere che stava sbagliando a fidarsi di lui.
Non posso dimenticare le urla dalla loro camera degli ultimi periodi, mentre io e mio fratello dall’altro lato della porta cercavamo di ignorarli. Almeno mia sorella era piccola, si è risparmiata questo triste spettacolo.
Le lacrime di mia madre dopo le litigate furiose fanno ancora fermare il mio cuore. Il suo viso non meritava un’espressione così sofferente. Cercava di nasconderle dietro un sorriso quando i nostri sguardi si incrociavano. Facevo finta di niente. Era importante per lei che fingessi che non mi ero accorto della sua debolezza.
Così ha lasciato che la accusassero di tradimento. Non ha fatto niente per impedire la sua morte.
Avevo solo sei anni quando tutto è stato distrutto.
Appoggio Trunks sul letto, sembra che niente possa svegliarlo. Gli tolgo gli stivaletti: dovrebbe imparare ad allenarsi a piedi nudi, è molto più difficile.
È stata tutta colpa di un re miope. È stata tutta colpa sua se quel tiranno mi ha allevato solo per essere una macchina da guerra, una macchina da guerra perfetta. Freddo, spietato, invincibile. Una risorsa irrinunciabile per colui che ambiva a dominare l’universo.
Gli rimbocco le coperte e mi siedo accanto a lui. Respira con la bocca aperta. I capelli lilla davanti agli occhi chiusi.
La sua infanzia è completamente diversa dalla mia.
Avrei preferito averne una come la sua? Mi sarebbe piaciuto crescere coccolato dalle braccia di una madre amorevole e premurosa, da un padre rigido come me, ma attento? Mi sarebbe piaciuto vivere una vita leggera e spensierata, in cui l’unica preoccupazione sono i compiti della scuola, quale gioco fare con il mio amico e al massimo prepararsi per uno stupido torneo?
Sento i suoi passi avvicinarsi. Il suo ki è così debole, ma chiarissimo per me. Una mano delicata sulla spalla, le unghie rosse.
-Ma... saliva? Lo fa ancora?
A sbavare sulla spalla di mio padre che mi porta a letto perché troppo stanco per farlo da solo?
Guardo la donna che ha reso possibile la mia nuova vita. Si pulisce la mano sui pantaloni comodi che indossa in casa.
Ricordo ancora quando mi sono innamorato di quel suo sorriso, dei suoi modi gentili, l’unica donna nell’universo dopo mia madre che ne abbia mai avuti verso di me.
Avrei preferito veramente crescere come mio figlio?
Si sistema i capelli corti dietro l’orecchio.
-Cosa c’è Vegeta?
No, proprio no.
Mi è sempre piaciuto combattere, fin da bambino, e mi manca farlo come allora, a rischio della vita, a rischio di subire l’insopportabile onta della sconfitta. Mi sentivo libero e potente. Me stesso. Ora solo questo torneo mi spinge ad allenarmi al massimo.
Un torneo.
Un gioco.
Un momento in cui i terrestri si ritrovano per stabilire chi è il più forte, non per usare quella forza combattiva per uno scopo. Una gara a chi ce l’ha più lungo, vuota e senza alcuna utilità.
Allora devo ringraziare mio padre. È stato lui a permettere che io trovassi la mia più completa realizzazione con la rovina dei saiyan. È stato lui a passarmi a Freezer per diventare il guerriero perfetto.
Le abbasso la mano che mi sta per accarezzare ed esco dalla stanza del bambino. 
 



Appunto della scrittrice
Nella mia ff sulla storia d'amore di Vegeta e Bulma ho accennato anche al perché il principe decide di "tornare quello di un tempo" per un breve periodo nella saga di Bu. Questo è più o meno quello che gli frulla nella testa. 
Fatemi sapere cosa ne pensate :) 

Mi raccomando, tenete gli occhi aperti: il prossimo capitolo sarà speculare a questo. Se in questo ci sono Vegeta e Trunks, nel prossimo troveremo...
A presto! ;)
Alphisia
   
 
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