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Autore: DhaevetralWarrior    24/06/2017    1 recensioni
Le sue palpebre si chiusero e lui si stese a terra sul tappeto. Iniziò a sonnecchiare. Non sapevo cosa lo aspettasse...
Storia che si svolge dopo twinsanity.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 19:LO-LO E I SUPER MUTANTI

Fr-Ez era sconfitto, e Crash ritornò normale. Ma poco dopo svenne.


Quando si risvegliò, si trovò... in un caso. Una tempesta. Un URAGANO!


Crash, da un momento all'altro, ricordò tutto il suo passato fino al punto in cui rincontrò Lo-Lo. Ricordò ogni singolo istante in cui l'isola N.Sain veniva distrutta da quell'uragano. Ricordava come ogni isola dell'arcipelago stesse cadendo una ad una, e poi, ricordò il laboratorio di ghiaccio. L'ultima isola dell'arcipelago era caduta, anche perché Crash non vedeva più l'Accademia di Madame Amberly, anche se in quel momento si trovò abbastanza in alto per vederla. Ed ora, vedeva tutti i pezzi del laboratorio e dell'Icebarg dive era costruito venire risucchiati da un uragano. L'atmosfera era cambiata: il cielo era cupo e grigio, e il sole sembrava una fiaccola che rappresentava la salvezza, davanti a quell'incubo. Crash si trovava ancora sopra la piattaforma che aveva costruito Aku Aku, che ora ballava nel bel mezzo del tornado. “Maledizione! Quella mocciosa si è fatta prendere dal panico, è finita nel tornado, e mi ritrovo da solo con te, bandicoot dei miei stivali!” disse Uka Uka. Lui era rimasto.


Crash, sentendo che Nina era stata presa dal tornado, ripensò al suo primo scontro con Lo-Lo. Difatti, prima dello scontro, lui vide Coco e Crunch dentro il tornado. Non erano morti in quel momento, ma Crash non sapeva che erano ancora in vita. Ma poi, Py-Ro, distruggendo l'isola Wumpa, li cancellò dalla faccia della terra. O, almeno, di ciò che probabilmente ne rimaneva.


Difatti, all'insaputa di Crash, il mondo era stato messo a ferro e fuoco. Nella maggior parte delle città, morte, distruzione e tristezza erano le parole più adatte per rappresentarle. C'era fuoco ovunque, le case cadevano a pezzi, un sacco di sangue dovunque, cadaveri. Niente era più come prima. E, per ancora un po' di tempo, non sarebbe mai più stato come prima.


Tornando a noi, Crash pensò. Rifletté. In quel preciso istante, lui non pensava a nient'altro se non a Coco e Crunch e a Nina. Anche se non urlò, non disse strani versi eccetera, piangeva. Era silenzioso, completamente. Trovava l'ambiente idoneo al suo stato d'animo: era cupo, con pezzi di cose che volavano dovunque e urla. Urla dei pinguini che abitavano nell'Iceberg e di tanti altri essere viventi. Quelle urla erano la frustrazione che in quel momento si stava mescolando con le emozioni del bandicoot; la frustrazione di non essere riuscito a salvare il mondo. E in quel momento, ripercorse la sua intera vita. Nostalgia. Non sapeva perché. Ma in quel momento provava nostalgia delle sue vecchie avventure. A quei tempi, Koala Kong, Tiny Tiger e Dingodile erano nemici temibili. Per non parlare di N.Gin, uno dei suoi più terribili avversari. E Cortex. Era tutto difficile ai tempi. Ora, Crash pensava a quanto, in verità, quelle avventure furono fantastiche. Esplorava luoghi fantastici, scopriva nuove cose, sentiva l'adrenalina dell'avventura, e anche se sapeva di avere un peso sulle sue spalle (quello di dover salvare il mondo), si sentiva sempre bene, divertito; non era mai così spaventato o terrorizzato. Era sempre felice, si divertiva. Adesso no. Era tutto diverso. Ma la nostalgia non poteva essere tolta. E forse, era meglio così. Prima, il marsupiale era nel panico. Ora, ripensando al passato, si era calmato, perché pensava a quanto fossero belle le sue avventure passate. Sorrise. Incredibile come il solo pensiero di qualcosa che non c'è più possa far calmare una persona. Ma non fu solo questo. Crash si rialzò. Sembrava rinato, in tutti i sensi. Difatti, la sua aria seria era scomparsa. Invece, un enorme sorriso si era stampato sul suo viso, e le sue pupille si muovevano da una parte all'altra dell'occhio. “Dovrò ridiventare serio solo nel caso serva. Per il resto, se devo sconfiggere il nemico, devo agire come ho sempre agito” pensò Crash. Capì finalmente che in certi casi, non bisogna essere ciò che si sarebbe sempre voluto essere. Nel profondo del suo cuore, Crash aveva sempre voluto essere intelligente e serio come Coco, e anche forte come Crunch. Ma poi... no, doveva essere sé. E tra pochi secondi, sarebbe iniziato il penultimo scontro.


Ti preferivo quando eri intelligente... ma forse è meglio così! Sei riuscito a colpire Fr-Ez stando in questo... in questo stato. E credo proprio che tu sia la mia unica speranza... ma non ti illudere! Non sono diventato buono, né tanto meno sono interessato a fare la pace con voi! Non diventerò mai come voi, idioti che non siete altro!” urlò Uka Uka, con il suo classico tono. “Mi sa che qui il vero idiota, in questo caso, sei tu” ed ecco comparire Lo-Lo. Uka Uka rimase paralizzato. “Ah, davvero!? Smettila di deridermi, maschera da quattro soldi che non sei altro!” disse Uka Uka. Ma in verità, lui non lo disse perché era sicuro, ma per illudersi del fatto che lui fosse migliore di lui. La maschera disse, infatti, quella frase con terrore. Si capiva dal suo tono. Un tono che voleva intimidire, ma che in verità faceva fuoriuscire tutta la piccolezza di Uka Uka. Allora era questa la parte negativa dello stregone che, per aver sbagliato il rituale, aveva creato Uka Uka come è adesso? (Questo è un riferimento al capitolo 3, quindi molto molto indietro). “No, non... e invece si. Lo ammetto. Ho paura. Ma ciò non mi impedirà di batterti!” disse Uka Uka. Lo-Lo rise. “Vedo la paura nei tuoi occhi. E cerchi ancora di nasconderti? “Eh, ma io ho ammesso di avere paura!” dirai tu. No, tu hai ammesso per metà. La verità. E poi, ti sei fatto grande. All'inizio pensavo che tu fossi un avversario temibile. Ma dopo la sconfitta da parte di Ro-Ko, hai capito quanto sei debole, anche se continuavi ad illuderti. Avevo paura che mi potessi uccidere. Ma no, ero un idiota, uno che non sapeva la verità. Poi Aku Aku ti ha potenziato, ma ad ora... sei sconfitto, hai finito tutta la tua energia. Ormai, hai fatto quello che dovevi fare. Sei felice!?” disse Lo-Lo. E, con questo papiro, l'elementale spense la sicurezza di Uka Uka. La maschera non disse niente. Non aveva da obbiettare. “Ecco. A mio parere, non ha più senso averti qui. Quindi, è ora che tu sparisca per sempre dalla faccia di questo pianeta” disse Lo-Lo. E poi, un potentissimo vento con un effetto magnetico su Uka Uka. La maschera urlò di tristezza e dolore. “Per la prima volta, dimostri la tua tristezza. Ma, almeno, te ne vai bene da questo mondo. Almeno, hai dimostrato un minimo di umiltà. Addio” disse l'elementale. E così, Uka Uka, con un espressione di terrore, con la bocca contorta dal terrore, fu risucchiato dal tornado. E poi, silenzio.


Ed ora... ed ora... ed ora tocca a te!!!!!!!!!!!!!! Non ho molto tempo! Per colpa tua, sono sempre stato umiliato. Non c'è la farai! Morirai! Ropywalo ci ha traditi! Ad ogni nostra morte, diventava più forte. Voleva che noi morissimo, per diventare imbattibile. Assorbiva la nostra forza. Ha ucciso Wa-Wa! E ucciderà anche me. Però... però... però, prima, voglio distruggere te!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Creeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeppppppppppppppppppppppppppppppppppppppaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!” l'elementale si sfogò, con la sua voce. Crash non ci capì molto. Tornando alla sua vecchia personalità, era ridiventato abbastanza stupido e duro di comprendonio. E sorrise all'elementale. “ Ma chi sei tu per ridermi davanti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Come ti permetti!!!!!! Ma cosa credi, che ti lascerò in pace!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!? Tu... la pagherai, per tutto ciò che mi hai fatto. Preparati... preparati! Moriraiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!” e così, iniziò uno scontro.


Lo-Lo, ovviamente, decise di provare con il pugno d'aria. Un pugno troppo veloce per essere evitato. Almeno, era. Lo-Lo non riuscì a colpire il bandicoot, che cominciò a correre con tutte le sue forze attorno all'arena, così veloce che il pugno non riuscì a prenderlo. “Come può essere?” disse Lo-Lo, assolutamente stupito. Non si aspettava una tale velocità. Provò paura. Si, paura. Lui, che nel precedente scontro aveva dominato il bandicoot, ora provava terrore davanti alla velocità di Crash. Era ridiventato ancora più matto, e con ciò aveva acquisito anche un sacco di energie: Crash correva da una parte all'altra dell'arena, e Lo-Lo non riusciva a vederlo perfettamente, solo delle strisce arancioni, un segno che faceva capire dove aveva corso Crash per scappare alla mano. Invece, sentiva in modo ottimale le sue risate felici. Risate che scaturirono in lui una rabbia pazzesca. Lo-Lo era facilmente irritabile. Ma mai come quella volta si arrabbiò. “Come ti permetti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Come osi non farti colpire da me e ridermi in faccia! Come ti permetti!!!!!!!!!!!!!!!!! Dove sei, dove sei? Non può, non può, non può!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Muoriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”. Crash, nel frattempo, diventava sempre più invisibile ad occhio nudo: ormai, a parte le sue risate, del bandicoot nessuna traccia. Lo-Lo si stancò presto, e decise di chiamare i rinforzi, non prima di aver parlato al bandicoot, con la sua classica rabbia: “Ascoltami, palla di pelo! Adesso arriveranno i super mutanti! Cosa? Non li conosci!? Sono dei mutanti più forti degli originali, e che possono combinare i loro poteri per creare un effetto devastante!”. Da quel momento in poi, non si parlò più. Solo azione. Delle lunghe e affilate spine circondarono Crash, che le riconobbe in un attimo: erano le spine del tecnoriccio. E lo vide. Un tecnoriccio, lì, imponente. Su uno dei pezzi di ghiaccio intrappolati nel tornado. Poi, Crash vide un altra creatura, che non aveva mai visto: era molto snello, con un viso allungato, e con un sacco di spine dietro di lui. Crash gli sorrise, ma il mostro non la prese per nulla bene. Non indugiò, e lanciò quattro spine contro le spine del tecnoriccio. L'effetto fu elettrico. Il contatto tra i due tipi di spine provocò delle scintille, poi dalle punte delle spine del tecnoriccio fuoriuscirono tanti raggi, che si muovevano in base alla direzione dell'avversario. Poteva essere una mossa temibile, ma Crash era troppo veloce. Era talmente veloce che quando Crash saltò in modo da allinearsi con il tecnoriccio, egli schivo il raggio, facendogli colpire in pieno il tecnoriccio. Il mutante fece per spostarsi, ma la sua gola su comunque sgozzata. Morì sul colpo. Le urla del cecchino riempirono l'aria: si vedeva chiaramente che non era semplicemente spaventato, ma stupito ai livelli massimi. Ormai, Crash stava stupendo tutti i suoi avversari. Ma loro non demordevano, anche se ormai anche Lo-Lo lo considerava un prodigio, anche se lui poteva controllare la natura. La natura! Colei che fa inginocchiare ogni essere vivente. Ma adesso torniamo al combattimento. Beh... il combattimento finì lì. Crash era stanchissimo. Il cecchino era caduto per la paura. E Lo-Lo non c'era più. “Addio Crash Bandicoot... il mondo è mio! Ahhhhhhhh!” disse una voce fuori campo, molto profonda. Poi, un enorme forza scaravento via Crash.


Il bandicoot chiuse gli occhi, e...


ANGOLO AUTORE: Cosa succede? Che fine hanno fatto tutti? Cosa nasconde Ropywalo? O meglio, chi è? Beh, nel prossima capitolo scopriremo finalmente tutto: infatti, non ci sarà azione. Solo spiegazione. E, a quanto pare, i programmi sono cambiati: i capitoli che concluderanno la storia saranno tre: uno di spiegazione, uno di azione, e uno di epilogo. Ma quello di azione non avrà combattimenti... Crash dovrà infatti evitare e saltare ostacoli. Come nei platform! Che dire... nel prossimo capitolo (probabilmente più corto), come detto, capiremo tutti i misteri che si sono creati in questo capitolo. Alla prossima!






   
 
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