24/06/2017
0 recensioniAnime scomode tra fiori dorati
Ti avrei visto piangere da lontano, senza anima e senza felicità. Urlavi, e urlavi, ma non volevi davvero che qualcuno arrivasse, volevi solo vedere se la tua voce fosse più forte del vuoto – credevi di essere diventato il cattivo della situazione, eppure stavi solo cercando quello che avevi perso fra la gente; fra la loro morte, fra la loro felicità, da qualche parte doveva pur esserci, non poteva essere scomparsa così, senza preavviso. E tu saresti stato apatico? Eri e sei un bambino stanco che aveva finito le lacrime. Sei l’erba cattiva che ama vegliare sulla mia tomba. Mi avresti imbarazzato...
Io non esisto davvero più, voglio solo tornare a dormire in queste vuote rovine, questa effimera non vita è stata troppo pesante; eppure non rinuncio al guardarti tornare l’ombra di te stesso, giorno dopo giorno, sempre più impassibile.
Non hai più umani da perseguitare, mostri da uccidere, bestie da rendere felici. Hai solo me e non lo sai, non sai che ti guardo e penso a quello che hai fatto in mia assenza.
Capisci cosa si prova a non essere né umani né mostri? Io ero un essere umano, poi ho smesso, ma non sono mai diventata un mostro; è così brutto smettere di essere mostri?
Non guardo più le tue sofferenze esilarata, le guardo e basta: cerco solo di capire chi sei diventato e cosa diventerai in futuro, voglio conoscerti di nuovo.
Ti volevo bene davvero, ma te ne volevo male.
Ciao.
Sembra che tutti siano perfettamente felici.
Anche tu?
I mostri sono tornati sulla superficie.
Pace e prosperità regneranno in tutta la terra.
Prendi un respiro profondo.
Non è rimasto niente di cui preoccuparsi.
La nostra storia, Asriel, è incastrata fra le radici dei fiori dorati, è una bugia a metà, un pianto alla fine di un corridoio, una finestra rotta e sporca di sangue nel palazzo del Re. Verrà seppellita di nuovo, ora che c’era la possibilità di dire tutto, dalle urla di gioia della gente – siamo destinati a rimanere polvere.
...
Beh.
C’è una cosa.
Un’ultima minaccia.
Un essere col potere di cancellare TUTTO…
Tutto ciò per cui tutti quanti hanno lavorato così tanto.
…
Sai di chi sto parlando, vero?
Lo so. Ci sta guardando proprio ora, non è vero?
Ho smesso di ascoltarti, sei noioso. Chiunque decida il nostro fato è una persona tanto particolare che sentirne parlare così mi da fastidio. Preferirei parlarle, in un favorevole incontro, sotto una tazza di te e con un bel sorriso. Ma immagino sia impossibile.
Se finisci DAVVERO per cancellare tutto…
…
Dovrai cancellare anche i miei ricordi.
…
Scusa.
L’avrai sentito almeno una migliaia di volte, vero?
…
Beh, ho finito.
A dopo.
Chara.
La tua ingenuità, e ignoranza sulla mia attuale situazione emotiva mi fa sorridere. Devi essere proprio uno sciocco per pensare che io voglia ancora partecipare alla distruzione di questa felicità…
Solo, non ci potrei fare niente.
Se avessi attualmente saputo che io ci sono davvero, ma non come credi tu… forse, sapresti la storia completa. Credo di essere l’unica a saperla, ormai.
Comunque, penso che tu abbai ragione. Addio Asriel, è stato un piacere sentirti di nuovo.
Sono sicura che ci rivedremo presto.