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Autore: principessa1793    25/06/2017    2 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Bob]
“ E quindi la strutturale è andata bene,sono contenta!” esclama la signora Marcella parlando con mia moglie. Sì,è andata benissimo. E da quello che si è visto,Dino ha il naso alla francese della mia Pilar. Non vedo l’ora che nasca per spupazzarmelo un po’!
“ Direi che è andata di lusso,visto che poteva ereditare il naso di Bob ed invece ha preso quello aggraziato di Pilar!” scherza Aisha ottenendo una mia linguaccia.
“ Ma quanto sei spiritosa! Magari gamberetto erediterà il nasone del papà!” la punzecchio. Mi fulmina con un’occhiataccia.
“ Il mio Carlos non ha il nasone!” obietta mentre mio cognato l’abbraccia.
“ Meglio il mio nasone che la mia fame atavica,amore mio! Quello sì che sarebbe un bel problema! Immagina un bimbo paffutello con un cespuglio di capelli ricci e rossi,che chiede perennemente quando si mangia!” scherza Carlos facendo ridere un po’ tutti.
“ Magari avrà i capelli lisci e neri o ricci e neri oppure lisci e rossi. Non capisco perché lo immagini come me!” ribatte Aisha.
“ Veramente immagino una principessa tutta pepe dai capelli ricci rossi e dagli occhi verdi che resterà illibata fino ai 30 anni perché il primo mascalzone che le si avvicinerà,farà una brutta fine!” puntualizza mio cognato. Ecco un altro che ha perso la testa!
“ Ricominciamo con questa storia? Lo diceva anche papà quando ero bambina e non mi pare ti abbia spaccato la testa quando vi siete conosciuti!” obietta Aisha.
“ Sentite,ma voi due litigate anche da fidanzati? Prima non stavate assieme e litigavate,ora state assieme e continuate…per evitare questa tortura cinese,che dobbiamo fare? Spedirvi su due pianeti differenti?” li stoppa Jean. Ha ragione!
“ Sei simpatico,davvero! Diciamo che anche se ci amiamo molto,abbiamo divergenze d’opinione! Mica possiamo pensarla uguale su tutto?! E poi lo facciamo per tenervi in allenamento…o pensi che quando arriveranno tuo zio e la sua compagna si manterrà tutto calmo e tranquillo come adesso? Sto solo aiutando le tue orecchie ad abituarsi alle grida che ci saranno! Anzi…direi che qui mancano dei popcorn…magari al caramello!” replica Aisha.  
 
[Armando]
Vorrei proprio capire dove diavolo sono finiti! Possibile che debbano mettere prima la loro lussuria a discapito del resto?
“ Amore,stai calmo!” mi sussurra mia moglie.
“ Sto calmo un corno! Mancano solo loro!” faccio notare alla mia Betty con tono di voce contenuto.
“ Papà,ma zia Camilla dov’è finita?” mi domanda Giulia. Vallo a sapere!
“ Si sarà appartata in qualche altra stradina assieme a mio marito!” risponde sprezzante la bionda finta.
“ NON PARLI COSÌ DI MIA MADRE! NON È PROPRIO NELLE CONDIZIONI DI FARLO!” interviene Junior.
“ E cosa dovrei farle? Magari un monumento per avermi tolto il marito?” replica quell’oca. Menomale che non doveva fare scenate!
“ Magari suo marito è scappato perché stanco del suo starnazzare! È già tanto che a quel poveretto non siano esplosi i testicoli dopo 30 anni con lei! Lo stimo anche solo per questo: per essere riuscito a sopravvivere a 3 decenni in sua compagnia! Ad ogni modo,lui e mia madre si amano e deve smetterla di tacciare la loro relazione come se fosse l’accoppiamento di due animali in calore!” le risponde a tono mio nipote. Li sta davvero difendendo? Non ha voglia di uccidere Daniele per colpa di quel video?
“ Junior,ma sei ubriaco?” gli domanda Nicola per me.
“ No. Per niente. Mia madre ha tutto il diritto di essere felice e Daniele la rende molto felice. In questi giorni a Zurigo non sembrava neppure lei!” risponde mio nipote.
“ E a Zurigo hai avuto tempo per connetterti ad internet?” gli chiedo sondando il terreno.
“ Zio,sei impazzito? In azienda c’è stato il delirio. Praticamente per presenziare a questo matrimonio abbiamo dovuto lavorare il doppio in questi giorni e anche Daniele ha contribuito. È uno in gamba,sai?!” risponde Junior. Alzo gli occhi al cielo. Quindi non ha visto il video!
“ Junior,zio Armando te l’ha chiesto perché c’è un video non molto carino,ma abbastanza attinente alla realtà su mio padre e nostra madre! Io l’ho visto stamane…niente di scandaloso rispetto ai loro standard!” gli spiega Robertina.
“ Tu l’hai visto? E che vuol dire << rispetto ai loro standard >>? Che non sono nella fase FSOV?” le domanda Junior. Lo fisso stranito.
“ Zio,Junior ha battezzato la modalità piccioncini di mamma e papà come << Fifty Shades Of Valencia >>. Quando l’ha detto a papà,si è messo a ridere a crepapelle!” mi spiega Roberta. Scuoto il capo sconvolto.
“ Junior,sono in modalità FSOV! Niente di troppo spinto!” Roberta rassicura suo fratello.
“ Daniele raderà al suolo Bogotà!” commenta Junior. Su questo può scommetterci! 
“ Motivo in più per non dirglielo a questo ricevimento! E lo ripeterò per la seconda volta in una giornata,per chi non l’avesse udito prima: il primo che si azzarda a menzionare quel video a queste nozze,fa la fine di Maria Antonietta di Francia o di Giorgio,il duca di Clarence… naturalmente sceglierà il prescelto quale delle due morti gli garbi di più!” afferma Roberta tassativa.
“ E chi sono questi due? Come sono morti?” domanda Susanna Valencia.
“ Lei ghigliottinata,lui affogato in una tinozza di vino per ordine di suo fratello. Però,visto che sei la mia sorellina adorata,per te ho in mente qualcosa di diverso e se ti azzardi a riferire a papà dell’esistenza di quel video rovinandogli il ricevimento,do i tuoi smaltini in beneficenza e ti rapo a zero!” le risponde Roberta piuttosto seria. Ha centrato i due punti deboli della biondina!
“ Sono in arrivo Masha e Orso! Andiamo bene!” sibila la mia Mostrilla beccandosi un’occhiataccia da parte di mia moglie. Scuoto il capo rassegnato al suo umorismo.
“ Amore,secondo te,è normale che tutti ci guardino come degli alieni?” domanda mia sorella al Vampiro. Dopo il video che circola su di loro, sarebbe strano il contrario!
“ No. Ci guardano perché sei bellissima,amore mio!” risponde lui con lo sguardo da pesce lesso. Forse non dovrei criticarlo dato che guardo nello stesso modo mia moglie da più di 36 anni!
“ Potreste pure lasciarvi la mano,visto che non siamo all’asilo!” commenta acido Guido.
“ Ci risiamo!” sibilano quasi all’unisono Roberta e Aisha alzando gli occhi al cielo. Daniele di tutta risposta lascia la mano di mia sorella per attirarla a sé e baciarla con foga. Mia sorella gli regge il gioco ricambiando quel bacio ed accarezzandogli il viso. Scuoto il capo rassegnato.
“ Adesso sei più contento? Perché noi lo siamo molto!” lo provoca Daniele quando lui e Camilla hanno la decenza di ricomporsi. Menomale che Marcella era certa non ci sarebbero state scenate! Giuro che se sopravvivo a queste nozze,la ammazzo!
“ Come mai sei a tavola con noi e non con i tuoi colleghi a servire champagne,Trimalcione? Credevo fossi stato invitato per questo! E poi perché non siete seduti vicini tu e la mia ex moglie? Io e Camilla ci aspettavamo di trovarvi intenti a complottare,Trimalcione!” asserisce beffardo Daniele facendo ridacchiare Camilla.
“ Bea,poi io e te dobbiamo parlare!” afferma Daniele nei riguardi di sua sorella. Parlare di cosa? Quel tono non mi piace per niente!
“ Molto poi,Dan. Amore,per cortesia!” cerca di farlo ragionare mia sorella. Daniele annuisce prima di spostare la sua sedia per farla sedere.
“ Scusate il ritardo!” esclamano mia sorella e il suo compagno mettendosi a sedere vicini dove indicano i loro segnaposti.
“ Immagino foste impegnati in altro! Anche se magari è pure meglio,se questo vi aiuta a contenere certi bollori durante tutto il ricevimento!” rispondo allusivo mentre afferrano i loro tovaglioli per sistemarli sulle loro gambe. Sospendono tale azione per guardarsi negli occhi prima di rivolgere la loro attenzione a me.
“ Armando,non è giornata,quindi vedi di piantarla! Ci siamo già giustificati con gli sposi e non dobbiamo altre spiegazioni a nessuno! Smettila di trattarmi come se fossi tua figlia anziché tua sorella! E finiscila di tacciare in questo modo la mia relazione. Non mi pare che fra te e tua moglie le cose siano poi tanto platoniche!” mi fredda mia sorella.
“ Ah non è giornata? E come mai? Non dirmi che il tuo amichetto è andato in andropausa!” insinua pungente Guido,il quale oggi,a quanto pare,ha una buona parola per tutti.
“ Quello semmai è il tuo cervello,sempre che tu ne abbia mai avuto uno! Infila la divisa e vai a dare una mano ai tuoi colleghi perché a questo tavolo stoni,cretino patentato!” ribatte Daniele.
“ Che hai detto,Dracula?” replica Guido.
“ Che dovresti dare una mano ai camerieri. Oltre che zoppo sei anche sordo? E giusto per essere chiari: quello a cui alludi tu è solo una piccola componente del nostro rapporto,non ciò su cui si basa la nostra relazione! Capisco che tu non sia in grado di concepirlo e che questo ti roda,ma devi smetterla di tacciare il mio compagno come se fosse uno stallone da monta!”  interviene mia sorella.
“ Amore mio,adesso sei tu che offendi! << Una piccola componente >>? Sei sicura?” esclama il Vampiro con tono malizioso.
“ Dan,ma ti ci metti pure tu? Non ero allusiva! Stavo solo spiegando che la nostra relazione non si basa su quello!” risponde mia sorella ricevendo un bacio da quello.
“ Tornando a noi: Daniele non merita di essere sminuito in questo modo,quindi smettila di tirare in ballo la nostra vita intima o mi costringerai a fare paragoni e ti assicuro che non ti conviene,Guido! Ne usciresti più che umiliato!” asserisce Camilla verso Guido. Non capisco perché lo detesti tanto! Semmai dovrebbe essere il contrario!
“ Non è solo il suo compagno che non merita di essere sminuito,signora! Il suo ex marito non fa che sminuire gli altri da quando è arrivato! È a dir poco maleducato e avremmo fatto tutti volentieri a meno della sua presenza…che di misantropo ce n’è già uno a questo tavolo!” interviene Aisha. Che il Cielo ci assista! Lei e Guido si sono odiati fin dal principio. Non capisco se odi più lui o Daniele!
“ Ah io? Tu sei a dir poco odiosa,ragazzina!” la rimbecca Guido.
“ MODERATI O FINISCE MALE,LASCANO. AISHA E GLI ALTRI PRESENTI A QUESTO TAVOLO NON C’ENTRANO NIENTE CON QUELLO CHE È SUCCESSO! Non è colpa loro se Camilla ama me e se sei rimasto con un pugno di mosche,razza di pezzente ripulito! E questo è il matrimonio di mia nipote,quindi se è tua intenzione farcelo andare per traverso,dillo chiaramente che ti prendo subito a calci nel sedere senza farmi venire un’ulcera prima!” lo redarguisce Daniele,cercando di non scaldarsi troppo.
“ Che vuoi dire,tesoro? È successo qualcosa? Guido ti ha fatto qualcosa?” chiede mia sorella ad Aisha.
“ Fare qualcosa a me? Si vede che mi conosce poco,secondo lei io mi faccio bistrattare da uno del genere? Se si fosse azzardato anche solo a pensare di offendermi,gliene avrei dette così tante da indurlo al suicidio,signora Camilla! So essere molto cattiva con le parole,dato che so usarle decisamente meglio del boro che ha sposato! Volevo solo dire che il suo ex marito ha avuto una buona parola per tutti da quando è qui! Non ha neppure voluto stringere la mano a Giulio per la troppa somiglianza con suo padre. Proprio un gentiluomo,davvero! Quando eravate sposati e lo portava con lei agli eventi di classe,lo imbavagliava?” replica Aisha. Daniele e Camilla si guardano negli occhi divertiti prima di scoppiare a ridere.
“ Avremmo potuto farlo venire con noi a casa nostra,amore mio…c’avrebbe dato una mano con le pulizie e avrebbe evitato di cominciare a dar fastidio,anche se sarebbe stato decisamente di troppo fra noi due! Ti ricordi ancora come si usa la ramazza,vero,Trimalcione?” aggiunge Daniele rincarando la dose.
“ Signora Camilla,posso farle una domanda?” chiede Aisha.
“ Certo. Dimmi pure,cara!” la esorta mia sorella.
“ Tutti a questo tavolo sanno che non sono una fan del suo compagno,ma perché lasciare la padella per finire nella brace? Sia chiaro,non ho nulla contro le persone poco avvenenti perché penso che la vera bellezza sia quella interiore,ma lei ha lasciato un misantropo per un cafone odioso che somiglia ad una forma di formaggio o a un lottatore di sumo più che ad un uomo…perché?” esclama Aisha.
“ Non era così lottatore di sumo quando ci siamo conosciuti ed è stata una scelta obbligata. C’è stato un equivoco,ecco!” farfuglia Camilla.
“ E non credo la cosa ti riguardi,ragazzina! Perché ti scaldi tanto?” interviene Guido.
“ Perché non sopporto quelli come lei. Ho sempre combattuto i bulli al liceo ed il suo atteggiamento è stato un po’ da bulletto di quartiere. Non potendo sfogare la sua rabbia sul fidanzato della sua ex moglie,ha pensato bene di sfogare su Giulio,che nella sua ottica appare come più fragile e come punto debole di suo padre. Quella che ha attuato lei si chiama << vendetta trasversale >> ed è usata dalle organizzazioni criminali mafiose…lei è un mafioso? Non mi pare! E mi scaldo tanto perché Giulio è mio amico e gli voglio bene. Lo conosco da luglio e l’unica certezza sempre avuta su di lui,a parte la sua sfortuna con la famiglia nucleare d’origine,è stata il suo amore per sua figlia. E lei per ringraziarlo di tale devozione a Barbara,l’ha umiliato! Si sente un buon padre per ciò che ha fatto a sua figlia? Le rispondo io: non lo è! Un buon padre non si comporta così!” gli risponde a tono Aisha. Daniele china il capo. Ha recepito il messaggio diretto anche a lui per il suo atteggiamento verso Carlos tuttora e verso Barbara prima della sua riconciliazione con Camilla!
“ Adesso hai altro veleno da sputare contro qualcuno o possiamo cominciare questo pranzo,Trimalcione? E sei pregato di prendertela solo con me,lasciando in pace i miei figli! Lascano,non mi provocare perché ti spezzo pure l’altra gamba e me ne frego se presto saremo consuoceri! Ti darò la lezione che non hai ricevuto 40 anni fa per aver osato anche solo guardare ciò che non era e non è mai stato tuo!” asserisce Daniele. 
“ Daniele,non cominciamo con questo tono di sfida! Vuoi proporgli di scegliere l’arma e dargli appuntamento all’alba con i padrini? Siete voi due in torto,dato che siete arrivati tardi!” m’intrometto onde evitare una zuffa.
“ Mendoza,all’alba ho di meglio da fare che incontrare quello zulù di Trimalcione! Anzi,per quel che mi riguarda,vorrei evitare di incontrarlo per il resto della vita dopo tutto quello che c’ha combinato! E poi tu hai mai rimediato ai postumi di un uragano prima di andare ad un matrimonio?” mi domanda il Vampiro.
“ No. Nella mia vita ho fatto parecchie esperienze,ma questa,a dire il vero,mi manca!” rispondo glaciale.
“ Noi sì,quindi per cortesia,taci. Camilla si è pure tagliata con i cocci rotti di un vaso! Soffri forse di cataratta? Per questo non ti sei accorto del suo dito incerottato?” replica prima di portarsi alle labbra il dito incerottato di mia sorella. Vorrei proprio capire cosa diavolo è successo!
“ Credevo fosse il risultato di qualche pratica di Bondage!” scherzo.
“ ARMANDO MENDOZA,FINCHÈ VUOI OFFENDERE ME,MI STA PURE BENE,MA TUA SORELLA DEVI RISPETTARLA! TIPO DA BONDAGE SARAI TU!”  risponde il Vampiro con veemenza. Dio Mio,che suscettibile!
“ Amore,Armando scherzava. C’è sempre stato questo scambio di battute fra me e lui! Non era un’offesa,tesoro mio! Ti ci abituerai,vedrai!” lo calma mia sorella accarezzandogli la mano.
“ Daniele,mi spieghi di uragano parli e che sta succedendo?” gli domanda la sorella.
“ Marce,questo Astolfo è uno a posto?” replica Daniele.
“ Alfonso. Sì,è uno a posto,Daniele. È successo qualcosa? Non trovi dei vestiti?” ribatte Marcella.
“ Marce,quando abbiamo messo piede in casa…sembrava ci fosse passato Attila e la porta non era stata forzata. Le chiavi le abbiamo solo io e il portiere! La mia copia era con me a Zurigo,quindi è stato qualcuno autorizzato dal portiere.” le racconta Daniele. Il mio sguardo non ci mette molto a focalizzarsi sulla bionda finta. Questa è peggio dei bambini dell’asilo!
“ Ma tu stai bene,vero,papà?” gli domanda Roberta abbracciandolo.
“ Sì,tesoro,sto benone. Secondo me è stato solo uno sfregio perché non hanno portato via nulla. Nessuno andrebbe mai a svaligiare un attico semivuoto!” le risponde Daniele rassicurandola.
“ Quindi le hanno lasciato pure il divano giallo canarino…allora sono degli intenditori!” commenta Carlos facendo ridacchiare la sua ragazza.
“ Simpatico. La prossima volta che frughi fra le cose degli altri,abbi almeno la decenza di rimettere tutto in ordine. C’era una busta per terra!” lo redarguisce Daniele.
“ Papà,Carlos non c’entra. Lì ci siamo tornati io e Barbara e dev’essere caduta a noi. Mi dispiace!” interviene Giulio Valencia.
“ Fa niente. La cosa importante è che stiamo tutti bene!” minimizza Daniele.
“ Vi trovo bene. Sembrate star meglio rispetto a quando siete partiti!” esclama Barbara. Camilla e quello si sorridono.
“ È così. Tu invece sei un po’ sciupata,Barbara,ma mangi?” replica Daniele.
“ Papà,sì che mangia! È solo che con tutti i matrimoni alle porte è un po’ stressata,ma abbiamo apprezzato molto che c’abbiate telefonato tutti i giorni. Non c’aspettavamo di sentirvi così vicini anche se a 16 ore d’aereo,soprattutto tu!” risponde Giulio.
“ Grazie per avermi dato dell’insensibile!” borbotta Daniele offeso rivolgendosi al figlio.
“ Ve l’avevamo detto che non vi sareste liberati di noi. Siete i nostri figli ed era giusto così. Vedrete che passerà anche questa!” esclama Cami.
“ Nonno,ma tu come stai?” domanda Clizia a Daniele.
“ Bene,tesoro. L’appartamento era deserto quando siamo arrivati e dubito fossero armati i vandali che hanno distrutto tutto!” la rassicura lui.
“ Daniele,vuoi che venga con te per fare l’inventario degli oggetti e dopo la denuncia?” gli domanda mio nipote. Lo fisso sbigottito. Non credevo andassero così d’accordo!
“ No,Junior,grazie. Niente denuncia. Non voglio altri problemi. Ci manca solo che pure la polizia metta le mani nelle mie cose! È la cosa che più detesto,maledizione!” risponde Daniele.
“ Sembra quasi te l’abbiano fatto per sfregio,per pungerti nel vivo,dato che è la cosa che più odi! Magari è qualcuno che ti conosce bene e sa cosa ti dà fastidio!” insinua mio nipote. Daniele annuisce.
“ Bisognerà far cambiare la serratura!” osservo.
“ Ma vah…menomale che ce l’hai detto,Mendoza! Ci penserà dopodomani il fabbro perché domani io e tua sorella non ci siamo e non ci sarebbe nessuno ad aprirgli la porta di casa!” risponde a butto muso l’uomo di mia sorella.
“ Stiamo fuori tutto il giorno,amore?” gli chiede mia sorella. Quello ridacchia.
“ Hai già saputo pure troppo per quel che mi riguarda. Non te lo dico dove andiamo,Mendoza! Magari voglio rapirti e portarti su un’isola deserta o imbavagliarti e rinchiuderti in uno scantinato per evitare che altri uomini guardino e desiderino ciò che è mio!” ribatte lui. Camilla lo bacia decisamente poco castamente.
“ Daniele,se vuoi aspetto io il fabbro domani. Tanto non ho nulla da fare e almeno ti do una mano!” si offre Junior,che non appare affatto scandalizzato da tali effusioni.
“ Lo faresti davvero?” gli domanda mia sorella.
“ Sì,mamma. Non ho accolto molto bene Daniele quando è arrivato a Zurigo e mi sembra un modo gentile per scusarmi,anche se abbiamo chiarito in questi giorni a Zurigo! E poi mi fa piacere rendermi utile!” risponde mio nipote.
“ Poi ne parliamo,Junior. Ad ogni modo,te l’ho già detto: è tutto superato per quel che mi riguarda,ok? Lo sapevo che con le giuste spiegazioni avresti capito!” asserisce il Vampiro.
“ Cami,se vuoi stanotte e domani puoi stare da me!” invito mia sorella.
“ Armando,se hai accettato Daniele solo a parole,preferirei saperlo! Sono già stata 4 decenni senza vederlo e non voglio passare neppure un altro attimo senza di lui,quindi io sto dove sta Dan,che sia un ponte,un ostello o una casa alla mercé dei ladri,ok?” ribatte Camilla decisa.
“ Dicevo con Daniele. Se volete,lo spazio si trova!” preciso. L’avevo capito che non voleva separarsi da Daniele! E sembra strano,ma la capisco perché è successo pure a  me quando mi sono riconciliato con la mia Betty 36 anni fa!
“ Grazie,Mendoza,come se avessimo accettato,ma l’idea di dormire nella stessa casa di Trimalcione non è propriamente il nostro sogno nel cassetto! Lo dico pure per lui: non credo gli farebbe piacere sapere nei dettagli cosa accade fra me e Camilla in camera da letto,anche se questo gli impedirebbe di tirar fuori idiozie come quella dell’andropausa! E poi io e tua sorella amiamo gli hotel!” risponde Daniele rifiutando l’invito. C’era bisogno di citare per forza l’intimità sua e di Camilla?
“ Sai che la camera che c’hanno assegnato ha pure l’idromassaggio,Valencia?” gli rivela mia sorella maliziosa. Il ghigno sul volto del Vampiro la dice lunga. Alzo gli occhi al cielo disgustato.
“ Però i letti sono separati!” aggiunge mia sorella. La faccia di Daniele diventa più da becchino delle sue cravatte.
“ Dovresti vedere la tua faccia,Valencia! Possono passare pure 80 anni,ma certi scherzi con te funzionano sempre alla perfezione!” sghignazza Camilla fra le risate. Che bisogno hanno di sbaciucchiarsi come due adolescenti? Ma perché io?
“ Sei proprio una grandissima stronza,Mendoza! Questa giuro che me la paghi!” esclama Daniele continuando a baciarla.
“ La tua perfetta metà,Valencia!” replica mia sorella per nulla offesa. Contenti loro!
 
[Hermes]
Ancora non riesco a credere di essere un uomo felicemente sposato,che lei abbia accettato di sopportarmi per tutta la vita con tanto di promesse personalizzate. Mi ha fatto morire dal ridere!
“ Mendoza,non dirmi che ci stai già ripensando e vuoi il divorzio!” mi sussurra mia moglie. È emozionante definirla in questo modo,a maggior ragione se ripenso a com’è cominciato il nostro rapporto! Credo che all’inizio volesse ammazzarmi,anche se,per mia enorme fortuna,si è resa conto dopo qualche settimana che potevo renderla felice! Avrei potuto perderla per sempre!
“ Ma neanche morto! Credi davvero di poter scappare da me? O hai ancora la flebile illusione di entrare nelle mie sedotte e abbandonate?” replico strappandole un bacio.
“ No. Diciamo che mi hai convinta quasi!” scherza facendomi ridere su quello che per qualche tempo,agli inizi della nostra relazione,è stato un problema serissimo fra noi due.
 
Non riuscivo a dormire. Riuscivo solo a fissare il soffitto ciano con il viso di Charlotte bambina davanti agli occhi. I bambini non mi erano mai piaciuti più di tanto (a parte i miei nipoti),ma quella bambina mi era rimasta nella testa,forse perché la sua versione adulta mi mandava in subbuglio gli ormoni! Non riuscivo quasi a credere ai baci appassionati che ci eravamo scambiati su quel divano rischiando di essere beccati da sua madre (cosa alquanto spaventosa ed imbarazzante per me) o dalla cameriera (altra spina nel fianco)!
“ Charlotte Doinel Valencia,ma cosa mi stai facendo?” ho farfugliato prima di afferrare il cellulare e accedere a whatsapp. Molte mie avventure mi avevano scritto chi di avere casa libera,chi di avere la serata libera,ma le ignorai deliberatamente indirizzando il dito verso un contatto in particolare e soffermandomi molto sulla foto. Quelle labbra riuscivano a tentarmi anche in fotografia!
 
Hermes: Allora? Hai cestinato il portachiavi o l’hai tenuto con te?
Charlotte: Lo tengo,dottor Mendoza! Come mai ha tempo di importunare me? Non ha amichette libere stasera?
Hermes: Mi hai preso per un bimbo? Io non ho amichette e poi ho la testa da un’altra parte in questo periodo! Pensavo al tuo divano…
Charlotte: Se le piace,posso domandare a mia madre dove l’ha comprato e fornirle l’indirizzo!
Hermes: Più che il divano mi piaceva molto ciò che stava accadendo sopra di esso. Non faccio che pensare alle tue labbra!
Charlotte: Questa frase da repertorio non le basterà a portarmi a letto,dottor Mendoza!
Hermes: E se non volessi portarti a letto? Se non volessi portarti solo a letto?
Charlotte: Sono troppo grande per credere a Babbo Natale o alla Befana!
Hermes: Cosa vuoi che faccia per dimostrarti che non voglio solo quello da te? Non ti basta il souvenir? Credi ti avrei comprato quel portachiavi se avessi voluto da te solo sesso?
Charlotte: Non lo so. L’unica cosa che so è che non voglio farmi male e che non sono una bambola gonfiabile!
Hermes: E se ti dicessi che sei la sola che è riuscita a farmi apprezzare i baci?
Charlotte: Le risponderei che rischia di fare la fine di Cleopatra (come lei stesso ha temuto un paio di settimane fa)! XD
Hermes: Touché! Ma sappi che sono temerario! Vorrei solo ti fidassi di me!
Charlotte: Che motivi mi ha dato per farlo da quando la conosco?
Hermes: Hai ragione: ne hai molti di più per non fidarti di me,proprio come la mia famiglia! Qualsiasi sia l’opinione che hai di me,le cose che ti ho detto le penso sul serio. Vorrei solo trovare la maniera per dimostrartelo! Non nego che quando ci siamo conosciuti,portarti a letto era la mia massima aspirazione,ma diciamo che punzecchiandoti ho trovato altro e quest’<< altro >> mi rende più felice di ciò che desideravo all’origine.
Charlotte: Tipo serendipità!
Hermes: Sì,hai trovato il termine adatto a quello che è successo a me. Proverai a fidarti di me?  
Charlotte: Ha mai giocato con i lego da bambino?
Hermes: Sì,ma che c’entra?
Charlotte: Io credo che la fiducia si componga di tanti piccoli mattoncini simili ai lego e finora lei non ha assemblato mattoncini!
Hermes: Ero un campione nelle costruzioni da bambino e mi piacerebbe ricominciare a giocarci!
Charlotte: Le ricordo che la sua azienda produce abiti,non giocattoli,dottor Mendoza! Non vorrei ritrovarla domattina a giocare con i lego! Cosa penserebbe sua sorella di lei? XD
Hermes: Sei un’impunita e giuro che prima o poi troverò un modo per domare quella meravigliosa lingua tagliente! Notte,dottoressa Doinel!
Charlotte: Notte,dottor Mendoza! E grazie per la visita e per il portachiavi! In merito al domare la mia lingua tagliente,credo non ci riuscirà mai; invece riguardo i lego…potrebbe cominciare facendo rappacificare suo fratello e la fidanzata…varrebbe almeno 10 mattoncini!
Hermes: Farò il possibile per Bob e Pilar! Spero di visitarti (nel senso più ampio del verbo) di nuovo al più presto,Lotte!
Charlotte: -.-“ E NON MI CHIAMI LOTTE,CHE LO ODIO!

 
Scoppiai a ridere dopo quella faccina ricevuta da lei,ma poi i pensieri tornarono ad affollarmi la testa. Potevo davvero dimostrarle che l’avevo pensata tutti i giorni in Messico senza uscirne a pezzi o dovevo continuare a guardarla come una specie di trofeo come avevo fatto con le mie sveltine precedenti? Come potevo dimostrarle che non ero interessato solo a quello da lei,dopo che aveva appena saputo della mia avventura con quella decerebrata della cugina?
Provai a chiudere gli occhi per cercare di dormire,ma l’unica cosa che ottenni fu il viso di Charlotte nella mia mente e un sorriso imbecille sulle labbra.
 
“ Avete sentito com’è malfidata la mamma,principesse? Come dobbiamo fare con questa mamma?” mi rivolgo al suo ventre. Ridacchia.
“ Magari potresti regalarmi un altro babydoll!” scherza facendomi ridere.
“ E perché mai? Ora mi baci di tua spontanea volontà! Non devo più punzecchiarti per ricevere un bacio dalla mia bellissima mogliettina!” le rispondo baciandola.
 
[Daniele]
3 settimane fa non mi sarei mai aspettato di poter trascorrere questo matrimonio con la donna che amo al mio fianco. Pensavo fossimo destinati a restare solamente consuoceri e genitori di Roberta,ed invece lei è qui a tenermi la mano e a rivolgermi sguardi che mi fanno battere forte il cuore. Durante lo scorso matrimonio è stata una tortura averla a pochi passi da me e poterle rivolgere a stento la parola,anche se le volte in cui l’ho fatto sono stato sgradevole e cattivo dicendole che facevano quasi più male a me mentre le pronunciavo! Che stronzo sono stato! Ma lei per fortuna mi ha perdonato e vuole sposarmi!
Poggia la testa sulla mia spalla intrecciando più saldamente le nostre dita e le bacio la fronte guardandola intensamente negli occhi. Come ho fatto a vivere senza questi due pozzi blu per tanto tempo senza impazzire?
“ Allora,ragazzi,con i preparativi del matrimonio a che state?” domanda Camilla ai nostri figli. In effetti il 31 dicembre si avvicina!
“ Mamma,ci credi che io che disegno abiti da sposa non ho ancora disegnato il mio?” replica Barbara. In effetti è il colmo!
“ E per il viaggio di nozze? Che meta avete deciso?” chiedo. Io e Camilla al tempo volevamo visitare la Polinesia francese e magari lo faremo ugualmente quando ci sposeremo!
“ In realtà le idee sono tante: Parigi,Stoccolma,Budapest…oppure Bora Bora,Hawaii,Maldive…diciamo che per visitare tutte le destinazioni che abbiamo in mente ci vorrebbero un paio d’anni!” mi rivela mio figlio. Mica devono visitarle tutte adesso? Hanno tutta la vita davanti!
“ Anche io e Daniele eravamo indecisi entrambe le volte e così prendemmo l’atlante,chiudemmo gli occhi,puntammo il dito a caso ed uscì la Polinesia francese. Noi volevamo visitare le Isole del Vento!” racconta loro la mia Camilla.
“ L’idea dell’atlante non è malaccio,solo che sua figlia propende per le capitali europee,mentre a me piacerebbe il totale relax!” le risponde Giulio. Buonanotte…allora stanno freschi!
“ Amore,io sono cresciuta in Europa e mi piacerebbe rivederla con te!” gli fa presente mia nuora.
“ Ma non dobbiamo visitarla per forza in luna di miele. Possiamo anche visitare le varie capitali europee durante le vacanze estive nei prossimi anni,magari anche con i nostri figli,amore mio! Altrimenti il nostro viaggio di nozze si trasforma in una gita scolastica a cui mancheranno solo i professori,tesoro!” obietta Giulio. Io e Camilla ci guardiamo negli occhi trattenendoci a stento dallo scoppiare a ridere.
 
[Nick]
“ E voi due? Fra 3 settimane tocca a voi…è tutto pronto?” ci domanda mia zia. Io e Carmen ci sorridiamo prima di annuire.
“ Sempre isola di S. Andrés?” chiede zia Camilla.
“ Sì. All’inizio avevamo pensato all’Europa,ma poi ho visto quei paesaggi e mi sono innamorata!” le racconta la mia fidanzata.
“ Una volta ci siamo stati anche noi. Ti ricordi,amore mio?” domanda il Vampiro a mia zia. Lei ridacchia. Signore,ti prego,fa che non raccontino dettagli osé su quella località o finirò per trascorrere il viaggio di nozze giocando a scarabeo!
“ Nick,è davvero un posto magico,è suggestivo!” esclama mia zia.
“ Abbiamo scelto un hotel costruito su una banchina che da direttamente sul mare! È stupendo! Le recensioni sono ottime e sembra romanticissimo!” rispondo elettrizzato. Mia zia e il suo compagno ( non devo più chiamarlo << Vampiro >> o potrebbe offendersi!) si guardano sorridenti.
“ Ed anche l’ultimo figlio è quasi andato,Mendoza. Ti manca solo Giulia!” afferma Daniele Valencia rivolto a mio padre.
“ Sei malinformato,Valencia!” borbotta mio padre.
“ In che senso? Si sono sposati in gran segreto in queste due settimane?” chiede Daniele Valencia.
“ Zio,noi veramente abbiamo già deciso la data. Il 7 giugno del prossimo anno!” gli comunica Jean.
“ Davvero? E lo dici così? Senti,io devo confessartelo,Jean: fino a qualche mese fa credevo volessi farti prete. Non uscivi mai con nessuna e, quando l’azienda era ancora nelle nostre mani,mi chiedevo come avrebbero fatto Giulio e Charlotte a portare avanti la baracca da soli se tu avessi preso i voti!” replica Daniele Valencia. La suocera della mia gemella comincia a ridacchiare.
“ Marcella,perché ridi?” le chiede suo fratello.
“ Il tuo pensiero è stato condiviso pure da me e Lotte. Era credenza comune alla famiglia che volesse farsi prete!” gli rivela la sorella ridendo.
“ Con i boxer rossi di Snoopy avrebbe potuto aspirare a divenire cardinale!” sghignazza Aisha beccandosi un’occhiataccia dal povero Jean.
“ Questa cosa dei boxer di Snoopy devi rinfacciarmela per molto?” le domanda Jean fintamente urtato.
“ Cocco,tu mi hai quasi fatta finire in analisi. Sai cosa vuol dire non aver mai visto un uomo svestito e avere come prototipo della categoria uno con i boxer rossi di Snoopy? Se non mi fossi resa conto in tempo che per fortuna non tutti gli uomini indossano biancheria del genere, avrei potuto diventare lesbica,lo sai? Certi traumi segnano per sempre!” risponde per le rime Aisha. La mia Carmen ridacchia divertita.
“ E dai,Aisha,non mortificare il mio povero amore! Lui non si aspettava un epilogo di giornata del genere!” interviene la mia gemella.
“ Perché ha una testa dura!” commentano quasi all’unisono Aisha e la signora Marcella.
 
[Susanna]
Ci mancava solo questa! Non solo ha lasciato mia madre per quella sgualdrina,decidendo persino di sposarla,ma ora si comporta anche come se fossero in luna di miele! No,questo non è mio padre,ma un suo clone!
“ Invece di guardarmi con disapprovazione,puoi spiegarmi perché non hai risposto alle mie chiamate in queste settimane?” mi domanda mio padre fissandomi con biasimo.
“ Non ne avevo voglia. Un po’ come tu non hai più voglia di stare con la mamma! La voglia di fare qualcosa va e viene,papà!” gli rispondo collerica. Mi dà fastidio vedere mio padre con quella donna!
“ Susanna,credevo di non doverti spiegare determinate cose perché è ormai da tempo che non sei più una bambina,ma mi stai costringendo a propinarti un discorso umiliante e ridicolo come se avessi 6 anni,maledizione!” ribatte mio padre.
“ Sei tu che mi hai trattata da bambina quando te ne sei andato!” gli rammento.
“ Il fatto che io voglia il divorzio da tua madre,non vuol dire che non voglia più bene a te o a Giulio! Siete i miei figli ed è logico che vi voglia bene. E mi piacerebbe molto che tu stabilissi un buon rapporto con Camilla,che è bendisposta nei tuoi riguardi!” risponde.
“ Mi vuoi talmente bene che,nonostante abbia trascorso settimane ad ignorare le tue chiamate,non ti sei preoccupato per me!” osservo.
“ L’hai fatto apposta? Hai ignorato deliberatamente le mie telefonate perché io corressi qui da te? Te l’ho spiegato prima di partire: ho bisogno di tempo per recuperare il rapporto che non ho costruito in 40 anni con tua sorella!” ribatte.
“ Per colpa della tua amante!” gli faccio notare.
“ NO,PER COLPA DI TRIMALCIONE E DI TUA MADRE,CHE HANNO GIOCATO SPORCO! Nella lettera che tua madre ha pensato bene di distruggere,Camilla accennava il mio legame con Roberta e se l’avessi letta anni addietro non mi sarei perso 30 anni di vita di tua sorella! CAPISCI CHE CAMILLA AVREBBE POTUTO INTERPRETARE QUESTI 30 ANNI DI SILENZIO COME UNA SORTA DI MENEFREGHISMO ALLA SUA CONFESSIONE E FINIRE PER ODIARMI OLTRE CHE INCULCARE UNA SORTA DI ODIO NEI MIEI RIGUARDI ANCHE IN ROBERTA? AVREI POTUTO PERDERE CAMILLA E ROBY PER COLPA DI TUA MADRE! Ad ogni modo,sono stato via meno di 3 settimane,non una vita! Non hai alcun diritto di biasimarmi per questo,tanto più che ti ho cercata ogni giorno come dimostrazione del mio affetto immutato per te! Cosa mi rimproveri?” replica esasperato.
“ Sei partito con due parole in croce nei miei riguardi,ma ti sei ben guardato dal dirmi che con questa donna c’andavi a letto!” sbotto. 
“ Non metterla in questi termini!” mi redarguisce aspramente passandosi una mano sul viso.
“ Hai il coraggio di affermare che la tua tresca con questa è platonica?” incalzo.
“ Si chiama Camilla ed è la donna che amo,pertanto merita rispetto,lo stesso che usa lei nei tuoi riguardi. Ho sempre rispettato Jorge e la tua relazione. L’unica volta in cui l’ho condannata è stata dopo quel video indecente e sai benissimo perché!” risponde. Pensasse al suo di video!
“ Perché immorale? No,perché a me sembra più immorale la tua relazione extraconiugale con una donna sposata ed i tuoi reportage minuto per minuto del tuo soggiorno sulle montagne,papà! O forse giudichi morale la tua tresca?” domando con tono irriverente.
“ La morale non c’entra nulla. Io ti ho rimproverata perché quel tuo slancio,che io ti avevo tassativamente proibito a quelle nozze,ha avuto truci riflessi sull’economia del tuo fidanzato! Gli è andato in fumo un affare o sbaglio?” replica.
“ No,non sbaglia!” conviene con lui Jorge. Gli lancio un’occhiataccia.  
“ E devi smetterla di parlare della mia relazione sentimentale con Camilla additandola come << tresca >> o tacciandola come se fosse basata solo sul sesso. Io amo Camilla e lei ama me,va bene?” aggiunge mio padre.
“ L’ho notato che non è basata sul sesso!” sibilo alludendo a quel video nauseante.
“ Susannina cara,preferisci del vino bianco o del vino rosso?” mi domanda a denti stretti quella stronza della mia sorellastra alludendo a quel Gino,conte di Cleanance.
“ E se era tutto così limpido perché non me ne hai parlato prima di partire facendomelo scoprire da facebook?” domando a mio padre.
“ Perché tu credi che a me l’abbia confessato? A tuo padre piacciono i segreti…chissà quanti altri ne ha!” interviene mia madre.
“ STA ZITTA! È UNA DISCUSSIONE FRA ME E MIA FIGLIA. Tu non c’entri e non venirmi a fare la morale che non sei nelle condizioni! Sei tu che hai cominciato a mentire prima ancora che ci sposassimo!” la zittisce mio padre.
“ È ANCHE MIA FIGLIA. NON SO SE LO RICORDI,MA L’HAI AVUTA CON ME,ANCHE SE MAGARI PENSAVI A QUELLA NEL MENTRE. È SUSANNA VALENCIA FERNANDEZ NON SUSANNA VALENCIA MENDOZA! O PENSI CHE SICCOME HAI CAMBIATO LETTO E DONNA CON CUI TRASTULLARTI,PER MAGIA I FIGLI CHE HAI AVUTO DA ME ABBIANO CAMBIATO CORREDO CROMOSOMICO DIVENTANDO FIGLI DI QUELLA LÌ?” ribatte mia madre irata.
“ Giulio e Susanna restano figli anche tuoi,pure se ti giuro che per tutta la vita ho sognato di averli avuti da Camilla o da qualsiasi altra che non fossi tu,ma questa è una faccenda fra me e mia figlia e sei pregata di restarne fuori! Inoltre Cami non è la donna con cui mi trastullo,ma è colei che mi rende felice,che mi scalda il cuore,che mi rende vivo. Capisco che ti metta di fronte ai tuoi fallimenti questa cosa,ma dovresti cominciare ad accettarlo perché non ho alcuna intenzione di privarmi di lei ancora!” le risponde mio padre prendendo per mano quella.
“ Susanna,vuoi che lasci tuo padre? Se gli chiedi di scegliere fra noi due,io mi faccio da parte!” interviene quella donna. E certo così nell’immaginario di mio padre finisce per acquistare ancora più santità!
“ NO,CAMILLA! NON CI SIAMO SACRIFICATI ABBASTANZA 40 ANNI FA? NON TI PERMETTERÒ DI LASCIARMI DI NUOVO CREDENDO DI FARE IL MIO BENE,A MENO CHE TU NON TI RENDA CONTO DI NON AMARMI PIÙ! In quel caso,ti lascerò libera e non sentirai mai più parlare di me!” sbotta mio padre.
“ E come potrei non amarti più? Io non volevo complicarti la vita! Mi dispiace!” risponde quella accarezzandogli il viso. Mio padre la bacia.
“ Non aggiungere sciocchezze e asciugati gli occhi,che mi fa star male vederti piangere! Tu non mi stai complicando la vita! E se Susanna dovesse chiedermi di scegliere fra te e lei,mi sentirei di aver fallito perché vuol dire che non nutre alcun affetto nei miei riguardi! Io non posso rinunciare a te perché tu sei la mia vita,lo sei sempre stata anche quando non c’eri!” replica mio padre. Li guardo schifata. Questa è peggio di Candy Candy…pure lei con la lacrimuccia facile! Della serie << tale madre,tale figlia >>!
“ Susy,non ti ho parlato della mia relazione con Camilla perché eravamo in ospedale e tuo fratello aveva appena perso suo figlio…non mi sembrava il caso di annunciare il nostro fidanzamento in quel clima drammatico. Non ti sto chiedendo di fingere che Camilla sia tua madre perché non lo è purtroppo. Ti chiedo solo di provare a conoscerla per il ruolo importante che ha nella mia vita. È una donna meravigliosa e sono sicuro che andrete d’accordo. È vero: lei e tua madre hanno poco in comune per mia fortuna,ma il lato positivo per te potrebbe essere proprio questo. Insomma in un confronto con Camilla,potresti ritrovarti a valutare l’altro lato della medaglia nelle varie situazioni che ti si presenteranno e prendere la decisione che ritieni più giusta guardano la questione da varie angolazioni! E poi pensa che è la donna che mi rende felice,che è la madre di tua sorella e della donna che ha scelto tuo fratello per la vita. Possiamo diventare una famiglia allargata e tu puoi guadagnarci due nuovi fratelli acquisiti!” asserisce mio padre.
“ A parte la presenza di Daniele e Giulio nella nostra vita,non so quanto ci guadagniamo noi da questa parentela con questa ragazzetta strepitante! Diventeremo sordi entro un anno!” farfuglia il fratello di Candy Candy.
“ Junior,quello che ha detto Daniele è giusto: Susanna farà parte della nostra vita,sarà come una sorella per te,quindi non trattarla così! La vedrai a Natale,alle cene di famiglia,ai compleanni…” lo rimprovera sua madre. Uno con un nome così cretino dovrebbe solo tacere!
“ Mamma,ti ricordo che l’istigazione al suicidio è un reato! Tu mi stai istigando a farla finita e non è bello proprio perché mi hai messo al mondo tu!” ribatte quello. La rossa ridacchia assieme a Carlos Mora.
“ Altri fratelli? Come se non bastasse quella che si sta prendendo tutte le tue attenzioni! E poi vista in quest’ottica Giulio e Candy Candy diverrebbero fratelli!” obietto. Mio padre alza gli occhi al cielo.
“ Si chiama Barbara. E ad ogni modo lei e Giulio si amano e quindi non potrebbero mai vedersi come fratelli,ma Barbara potrebbe diventare più che una cognata per te. Potreste fare shopping assieme,scambiarvi confidenze,andare al cinema…” risponde mio padre.  
“ Mi ci vedo a fare shopping con la suora laica che sta per sposare Giulio… Sarà uno spasso acquistare lingerie con una così! Roba da sotterrarsi per la vergogna!” sibilo affranta beccandomi un’occhiataccia da mio padre,da Giulio e da quel Junior.
“ Susanna,smettila! Barbara è la donna che tuo fratello ha scelto ed è la figlia della mia compagna!” mi redarguisce aspramente mio padre. Lui ne diceva di peggio su Candy Candy prima che il suo << grande amore >> tornasse nella sua vita!    
“ Magari a suo fratello Barbara piace così com’è! Per piacere ad un uomo non serve per forza conciarsi da battona!” s’intromette Bianca Mora. Mi mancava solo lei!
“ Il punto non è questo! Non mi pare di aver mai chiesto un fratellino o una sorellina quando ero bambina. E se non l’ho fatto è perché Giulietto mi bastava e mi avanzava! Avevo Lotte e Jean con cui giocare,non avevo bisogno d’altro!” esplodo.
“ E certo come vittime bastavamo noi! E tu restavi la reginetta di casa,che nei giochi vinceva sempre e che poteva tranquillamente distruggere i giocattoli altrui! E comunque neanch’io ho mai chiesto un fratello da piccolo e tu sei arrivata lo stesso…purtroppo!” interviene mio fratello.
“ Ad ogni modo,se tua madre non si fosse impuntata sul suo no categorico per non rischiare nuovamente di perdere la sua forma fisica,avresti avuto un altro fratello. E questa storia mi fa rendere conto di quanto sia stato sbagliato lasciare lasciar correre e assecondarla in questa scelta!” asserisce mio padre.
“ E CERTO,TANTO PER TE SONO STATA SOLO UNA MACCHINA SFORNA FIGLI,NO?” esplode mia madre infuriata.
“ TI HO GIÀ DETTO DI NON STARNAZZARE! NON VEDI IN CHE CASINO MI TROVO PER COLPA TUA?!” l’aggredisce mio padre.
“ Che vuoi dire?” gli chiedo.
“ Che essendo la piccola di casa,sei venuta su male. Per quanto ti adori,è così purtroppo! Sarà che forse tua madre non è stata la miglior educatrice del secolo con te,ma guardati: ha scoperto di avere una sorella da meno di un mese e ti stai comportando come una matta; io decido di divorziare per stare finalmente con la donna che amo e ti comporti come una bambina di 6 anni sebbene tu ne abbia 26! Se avessi avuto una sorella minore,se non fossi stata la piccola di casa,forse non mi ritroverei in questa situazione,a doverti spiegare cose che dovresti intendere da sola visto che sei una donna!” risponde.
“ Forse sarebbe stato l’altro fratello o sorella a farti notare queste cose. Non sarebbe cambiato nulla! Fino ad un mese fa amavi la mamma e da qualche settimana,non si sa bene come,dici di amare questa donna!” contesto.
“ Hai ragione: quest’altro fratello avrei dovuto averlo con un’altra o mediante utero in affitto per non ritrovarmi nella medesima situazione, soprattutto se l’ipotetico terzo figlio fosse stato una bambina col caratterino arido di tua madre! In merito a Camilla: credi sia stato facile per me fingere per anni? Credevo non gliene fregasse più nulla di me ed è stato penoso doverla considerare un’amica anche se solo per 2 giorni. Ti auguro di non dover mai provare una cosa simile! Non potrei augurare una cosa del genere neppure al mio peggior nemico! Poi però mi sono accorto che mi amava ancora e continuare a fingere di essere solo buoni amici o consuoceri,perpetuando tale sofferenza non solo mia ma anche sua, mi è sembrato illogico! La amo. L’ho sempre amata. La sognavo pure di notte,immaginavo la mia vita con lei,guardavo le sue foto su facebook… che posso farci se sono innamorato di lei? È l’amore della mia vita,la donna che amerò fino alla morte!” sbotta mio padre.
“ Non credevo sarei mai arrivata a darle ragione su qualcosa!” si inserisce la rossa con gli occhi lucidi.
“ In che senso?” le domanda mio padre confuso.
“ Che è straziante e doloroso definire << amico >> la persona che si ama! Anche se ciò non autorizza a ferire gli altri! Il fatto che lei per anni sia stato costretto a relegare nell’inconscio il suo amore per la signora Camilla,non legittima il suo comportamento verso il genere umano negli ultimi 40 anni! E comunque l’avevo detto che a questo tavolo mancavano i popcorn e che sarebbero serviti!” risponde la rossa. Credo di aver capito il suo ragionamento e forse ha ragione!
“ E adesso che hai attuato questo grande gesto di coraggio,credi non soffra nessuno? Credi che la mamma e il marito zoppo del tuo grande amore non soffrano,papà?” obietto.
“ Tua madre è facilmente consolabile,te l’assicuro. Le basterà un magnate con più soldi di me per aumentare i livelli di serotonina! Non è proprio la tipa da suicidarsi per la fine di un matrimonio,tanto più che non è neppure il primo divorzio che affronta! Se è sopravvissuta a quello con Brickman,può farcela anche stavolta,dato che si è data la zappa sui piedi da sola! Una che ha già un matrimonio fallito alle spalle dovrebbe,come minimo,assicurarsi l’eternità per il secondo ed un matrimonio è eterno solo se c’è amore da parte di entrambi,non se si basa sulle bugie! E Trimalcione,l’ex marito del mio grande amore,troverà una donna adatta a lui,una del suo rango (così da non farle fare figure di merda in giro) o una che necessiti di un cameriere h24!” minimizza mio padre cinico rimarcando il termine << ex >>. Quella donna ridacchia.
“ Ah io ho basato il matrimonio sulle bugie? E tu sei sempre stato onesto,vero? Il 26 ottobre 2036 hai iniziato una conversazione con la tua amante alle 12:45. Hai scritto: << Niente da fare,pure dopo 40 anni lo shopping viene prima di me! Sono al nostro tavolo e ti sto aspettando. Si può sapere in quale punto vendita sei stata risucchiata? >>. Lei ti ha risposto: << Quanto sei spiritoso! Devo contestarti un po’ di cosette, Valencia,e la prima fra tutte è che lo shopping non è mai venuto prima di te né 40 anni fa né ora! Diciamo che ho avuto un incidente di percorso e che fra un quarto d’ora sono lì! >>. Tu hai ribattuto: << Ma ti sei fatta male? Incidente di che tipo? Sei all’ospedale? Vuoi che venga lì,Cami? >>. Lei ha risposto: << Ti preoccupi per me? Chi l’avrebbe mai detto?! << Incidente >> in senso metaforico anche se la persona in questione è uno scherzo di madre natura,ma se sei contento tu… >>. Tu hai replicato: << Non capisco! >>. Lei ha risposto: << Ti spiego da vicino! Ordini anche per me? Muoio di fame e sai perfettamente cosa mi piace nel nostro posto! >>. Tu hai replicato: << Come al solito,insomma! Non cambierai mai! >>. Lei ha civettato: << Mi vorresti diversa? E se sì,in cosa? >>. Tu hai risposto: << No,non ti vorrei diversa. Sei perfetta così! Ma sbrigati o giuro che mangio tutto e non ti lascio niente! >>. Lei ha replicato: << Bravo: sei riuscito ad evitare di farmi arrossire per le due frasi precedenti! Sto arrivando con i miei 3000 sacchetti,Dan! >>. Sono solo io la bugiarda? Per non parlare poi del resto delle conversazioni ancora più penose e squallide! Sono ancora io la bugiarda,Daniele?” esplode mia madre. Menomale non ha citato quella che ha fatto leggere a me o i bambini presenti a questo tavolo sarebbero finiti tutti in terapia e Armando Mendoza come minimo le avrebbe chiesto i danni!
“ COME DIAVOLO SEI ENTRATA IN POSSESSO DI QUELLA CONVERSAZIONE? QUESTA È VIOLAZIONE DELLA PRIVACY! SONO COSE PERSONALI ED INTIME,PATRIZIA!” sbotta mio padre.
“ Ti assicuro che il danno maggiore è stato per me più che per la tua privacy! Questo tu e quella lì ve lo siete scambiati prima che tu scoprissi della lettera e del resto,Daniele Valencia! Allora che motivo avevi per civettare con quella,visto che non sapevi nulla del grande raggiro che ti ha impedito di raggiungere la donna della tua vita?” replica mia madre.
“ Ciò non cancella che se tu non avessi manovrato le cose assieme al tuo amico zoppo,non ti saresti ritrovata con un marito intento a civettare con un’altra,Patrizia! Tu mi hai impedito di scegliere,mi hai impedito di essere libero! Se avessi letto la lettera di Camilla,non ti avrei sposata, ok? Ora che lo sai con certezza,sei più soddisfatta e possiamo continuare a mangiare o c’è altro?” ribatte deciso mio padre.
“ E,giusto perché tu lo sappia: il tuo complice non ha avuto fiducia nel tuo cervello da oca ed ha sostituito quella lettera,quindi hai sprecato energie nel darla in pasto al caminetto,Patrizia! Io almeno dei miei collaboratori mi sono sempre fidato!” rincara la dose mio padre.
 
[Pilar]
“ Dici che per qualche ora,dopo questa bella sfuriata,staremo tranquilli?” sussurro a mio marito sortendo una sua risatina. Il mio umore sereno viene guastato da una fitta al fianco destro che mi toglie il respiro. Cerco di non gridare.
“ Amore,stai male?” mi domanda Bob preoccupato (probabilmente anche per la sua mano,dato che la sto stritolando).
“ Non dirmi che ci siamo!” esclama mio padre esagitato.
“ Papà,ma che dici? Sono appena entrata nel 5 mese!” sbotto quando dolore si affievolisce e riesco a parlare. Mi tocco nel punto dolorante e sento la forma di un piedino. Ridacchio.
“ Bimba,ma che ti prende? Capisco la fluttuazione dell’umore,ma così mi pare troppo!” esclama il mio Bob.
“ Ho toccato il piedino. Mi ha preso a calci. Tuo figlio ha una mira con i piedi peggio della tua!” gli rivelo. Gli occhi di mio marito si illuminano e mi strappa un bacio.
“ Si salvi chi può! Se ha il vizio di calciare come il padre,siamo rovinati!” commenta Mario ricevendo una linguaccia da parte mia e di Bob.
“ Dino,ma perché hai preso a calci la mamma? Lo sai che non si fa? Ti serve qualcosa lì dentro? Ti hanno dato fastidio le urla? Ti giuro che se me lo dici,la mamma non lo sente! Ti ascolta solo papà!” sussurra al mio ventre. Sorrido.
“ Amore,ma che ti aspetti? Che ti risponda?” gli domando intenerita accarezzandogli i capelli.
“ Lascia fare,bimba. Ho letto su una rivista che bisogna parlargli per stimolare il suo cervello ed incrementare l’attività cerebrale. Questo è un periodo critico per il suo sviluppo cerebrale,amore mio,e non vorrei che tutte quelle urla me l’avessero inibito!” risponde mio marito. Scuoto il capo divertita.
“ E cosa si prova a sentirlo scalciare?” mi chiede Barbara. Ha gli occhi lucidi e Giulio le prende la mano.
“ Non è una sensazione brutta. Più che altro è strana quando lo senti per la prima volta,ma poi ti abitui! Il brutto sarà disabituarmi a questa sensazione quando nascerà e non lo sentirò più muoversi dentro di me! Barbara,io sono sicura che presto succederà anche a te e a Carmen di diventare madri!” le rispondo. Annuisce triste.
“ Babi,mio padre te l’ha spiegato: non è colpa tua. Diciamo che magari quando ti sei accorta di essere incinta,forse l’infezione era già in circolo! Può capitare! La prossima volta dovrai solo stare un po’ più attenta!” la rassicura Aisha.
“ E poi per il momento possiamo sempre esercitarci a fare gli zii,visti tutti i bambini che devono nascere,amore mio!” aggiunge Giulio strappandole un sorriso.
 
[Marcella]
Sono sicura che dopo questo ricevimento Armando mi ammazzerà per l’idea del tavolo unico e non riesco neppure a biasimarlo perché purtroppo non è stata l’idea migliore avuta in vita mia.
“ Daniele,io sono sicura che Susy capirà,vedrai! È una ragazza intelligente! Senti,raccontaci,ti è piaciuta Zurigo? Non mi hai portato un souvenir?” chiede Bea tutta gasata. Daniele le lancia un’occhiataccia. Perché ce l’ha con lei? Perché ha detto che Susanna è intelligente?
“ E perché avrei dovuto,sentiamo? Per avermi sempre riferito ogni sorta di sciocchezza negli anni ed avermi omesso ciò che davvero era importante per me?” ribatte mio fratello. Faccio sempre più fatica a comprendere.
“ Dan,me l’avevi promesso. Non vorrai sollevare un polverone adesso,amore mio! Lo sai com’è fatta tua sorella…è solo…un po’ speciale!” interviene Camilla cercando di placarlo.
“ Speciale? Sicuramente!” sibila Daniele nervoso.
“ Danielino,ma perché ce l’hai con me? Che ti ho fatto?” insiste Bea. Le tiro un calcio allo stinco perché la smetta di indagare. Perché vuole a tutti i costi rovinare questo ricevimento?
“ Non mi hai detto di aver incontrato Camilla 30 anni fa e che la stessa ti aveva chiesto di me. Mi hai sempre narrato stronzate di ogni genere e non questo. Ti diverti a fare la finta tonta o lo sei per davvero?” replica Daniele. Mia sorella sembra confusa e anch’io cado dalle nuvole.
“ Daniele sta parlando di quando ci siamo incontrate ad agosto in quella boutique e poi siamo andate in quel bar dove c’era quel cameriere che ti piaceva tanto,Bea!” Camilla cerca di aiutarla a ricordare. Mia sorella scende dalla sua nuvoletta dopo l’ultima frase di Camilla.
“ Anche se quello faceva il filo a te. Ti guardava come se volesse mangiarti! Non gli volesti dare il tuo numero di cellulare e gliene desti uno falso!” racconta Bea tutta gasata. Daniele lancia un’occhiataccia a nostra sorella per poi fissare con aria di biasimo la sua compagna ricevendo da quest’ultima un bacio sulle labbra,che sembra placarlo leggermente.
“ Adesso che abbiamo inquadrato l’occasione grazie al cameriere marpione per cui ti eri presa una cotta,mi puoi dire cos’è successo,Bea?” domanda Daniele a nostra sorella.
“ Il bar era molto molto carino e anche arredato bene. Ci hanno servito degli stuzzichini un po’ stantii e senza neppure il cucchiaino per le noccioline salate,tanto che io e Cami non abbiamo toccato praticamente nulla. Poi io e Camilla abbiamo ordinato degli Spritz. Due Aperol mi pare!” racconta Bea. Spero che Daniele mantenga la calma. Aisha ridacchia assieme al suo ragazzo.
“ Con tutto il rispetto per il vostro aperitivo a dir poco scadente,che evidentemente deve averti traumatizzata,e per il fatto che quel bar fosse evidentemente più alla portata di Trimalcione che vostro,dato che il soggetto in questione ignora volontariamente i cucchiaini quando deve servirsi arachidi e roba varia durante gli aperitivi,puoi arrivare al succo della questione? Bea,sono già nervoso di mio,quindi sbrigati e senza tediarmi con dettagli inutili che non mi interessano!” sbotta Daniele.
“ Mi ha chiesto delle tue nozze e le ho raccontato tutto tutto della cerimonia. Era tutto così carino,compreso il fotografo! Ha voluto brindare alla tua felicità ordinando una serie di Bloody Mary che però ha bevuto solo lei,tanto che si è ubriacata!” racconta Bea. Avrebbe potuto dirlo almeno a me! Ne avrei parlato io con Daniele! Chiunque si sarebbe reso conto del motivo per cui Camilla si era ubriacata…perché Bea è così?
“ Perché non me l’hai detto che ti eri ubriacata?” domanda mio fratello palesemente sconvolto alla sua compagna.
“ Daniele,se avessi saputo che Bea non ti aveva detto niente,non ti avrei raccontato neanche del mio incontro con lei proprio per non vederti in questo stato. È una cosa passata. Abbiamo sofferto tutti e due,ma alla fine ne siamo usciti,quindi perché avrei dovuto vomitarti addosso pure questa cosa,sapendo che ti avrebbe devastato? Però ti assicuro che da allora non bevo più Bloody Mary…mi fa schifo come cocktail! Io voglio solo cancellare tutto ed essere felice con te,amore mio!” replica Camilla accarezzandogli le guance. Mio fratello le bacia la fronte.
“ E TU PERCHÉ DIAVOLO NON L’HAI FERMATA? LO CAPISCI CHE È PROPRIO DA UNA SBRONZA DI CAMILLA CHE È NATA LA NOSTRA DISGRAZIA? Dopo non l’hai lasciata in quella bettola da sola,vero? L’hai portata a casa dei suoi genitori,giusto?” domanda Daniele alterato a nostra sorella.
“ Lei diceva di voler festeggiare le tue nozze,Danielino. Non era venuta al tuo matrimonio e gliel’ho concesso! E comunque quando ha cominciato a dire cose strane l’ho portata da Roberto e Margherita…non potevo mica lasciarla lì da sola?! Non si reggeva neppure all’impiedi e non aveva mangiato nulla prima di ingerire tutto quell’alcool!” ribatte Bea.
“ Cose strane tipo?” incalza mio fratello.
“ Ha cominciato a piangere dicendo che ti eri dimenticato di lei e del cavallino che ti aveva regalato,che avevi ignorato la lettera dove ti parlava del vostro cavallino,che non ti importava più nulla di quel cavallino,che aveva rovinato tutto! Che poi io non lo sapevo ti avesse regalato un pony e che diavolo te ne facevi se non facevi più equitazione da anni?!” replica nostra sorella. Se solo me l’avesse raccontato!
“ Puledrino…non cavallino!” la corregge Daniele con gli occhi lucidi trascinandosi in braccio Camilla. I due sono straziati e Armando mi vuole ammazzare! Detesto dargli ragione,ma stavolta ce l’ha: il tavolo unico è stata una gran cazzata!
“ Non è che cambi poi molto…un uomo della tua stazza che ci fa con un puledrino? L’avresti schiacciato col tuo peso! Povero cavallino!” replica Bea. Scuoto il capo sconsolata.
“ Non era un pony,Bea. Era Roberta. Se gliel’avessi detto,non si sarebbe perso 30 anni di vita di Roby! Almeno a me potevi dirlo! Mi chiedi consiglio anche per andare al bagno e non mi parli di una cosa del genere?!” intervengo mentre Camilla poggia la testa sulla spalla di Daniele.   
“ Ma tu eri a Miami,Marce! E poi per Daniele Camilla era come morta!” si giustifica mia sorella. Veramente ero a New York!
“ QUANDO MAI HO DETTO UNA COSA SIMILE? L’HAI SOGNATO MENTRE TI ERI FUMATA QUALCOSA DI STRANO? All’epoca lo sapevano anche le pietre che amavo Camilla,che non avevo mai smesso! Sono stato un fratello così pessimo da meritare che mi tradissi in questo modo? Ho sempre cercato di prendermi cura di te e di Marcella da quando i nostri genitori sono morti,quindi perché mi hai fatto questo? Bea,perché?” sbotta Daniele,a cui sfugge una lacrima. Camilla gli accarezza i capelli cercando di non scoppiare a piangere.
“ L’hai detto a Patrizia. Quando le ho raccontato questa cosa,lei mi ha detto che era meglio non dirtelo perché tu ti innervosivi quando la sentivi nominare,che per te era morta e che volevi concentrarti solo sul figlio che stavate aspettando!” risponde Bea. Io lo sapevo che non poteva essere farina del sacco di Bea l’idea di non dire nulla a Daniele!
“ Daniele,io…” farfuglia Patrizia mentre Daniele viene fermato solo da Camilla dal saltarle al collo. Stavolta Daniele l’ammazza davvero!
“ STA ZITTA! NON TI AZZARDARE AD USARE LA SCUSA CHE ERA UNA BUGIA A FIN DI BENE,CHE L’HAI FATTO PER AMORE O STRONZATE VARIE! TU L’AMORE NON SAI NEPPURE COSA SIA! L’HAI FATTO PER UN SOLO MOTIVO: PERCHÉ LO SAPEVI CHE L’AMAVO ANCORA CON TUTTA L’ANIMA,CHE NON AVREI MAI SMESSO E VOLEVI VENDICARTI DI ME E DI LEI! DETESTO IL SUONO FASTIDIOSO DELLA TUA VOCE QUASI QUANTO DETESTO TE,LO CAPISCI? E comunque per me sei peggio che morta: non sei mai esistita. I morti di solito si piangono,mentre non si piange chi non esiste! Per quanto mi riguarda,Giulio e Susanna sono nati da un utero in affitto,in quanto sei sempre stata solo questo per me,e giuro che pagherai caro tutto quello che mi hai fatto!” la fredda Daniele prima di allontanarsi dal tavolo sconvolto.
“ Mamma,lascia stare. Vado io!” mia nipote ferma Camilla dal seguire Daniele prima di allontanarsi dal tavolo.
“ Altro che per vedere i tuoi genitori…eri tornata qui per avere notizie di quello!” commenta Guido rivolgendosi all’ex consorte.
“ Sta zitto che è meglio! Non sono dell’umore per sopportare anche te! Lo sapevi che lo amavo,di che ti meravigli?!” lo fredda Camilla.
“ Dici che è tanto arrabbiato?” mi domanda Bea.
“ Nooo…cosa te lo fa pensare?” ribatte sarcastico Armando portandosi una mano alla fronte.
 
[Roberta]
Seguo papà a passo svelto nonostante i tacchi alti che indosso. Pensare che credevo di poter dare a lui e alla mamma due belle notizie in questa giornata di festa,e invece dovrò evitare che mio padre strangoli quella gallina della sua ex moglie e raccontare ai miei genitori di quel video del cavolo su di loro!
“ Papà!” lo chiamo accarezzandogli la spalla. Continua a darmi le spalle forse perché si vergogna dello stato in cui sta,ma io mi paro davanti a lui per poterlo guardare negli occhi.
“ Io non ho mai dimenticato te e la mamma!” singhiozza. Lo abbraccio forte stringendomi a lui e accarezzandogli i capelli. Le sue lacrime mi stanno bagnando tutta la spalla destra e sembra che i ruoli si siano invertiti.
“ Lo so. E mi dispiace che tu e la mamma abbiate sofferto tanto. Forse se fossi nata qualche mese dopo,le cose sarebbero andate diversamente, dato che avrebbe avuto la certezza della mia paternità e non si sarebbe sacrificata per te!” gli rispondo.
“ Questo sacrificio non lo volevo. Ti volevo bene anche quando ti credevo figlia di quello. A volte me ne dimenticavo persino che non eri mia figlia! Non ho mai smesso di pensare a te e alla mamma,mai!” replica in lacrime. Sorrido evitando con molto sforzo di scoppiare a piangere.
“ Papà,non hai nulla per cui piangere. Avresti il diritto di disperarti se la mamma ti avesse dimenticato in questi anni o qualora io ti odiassi,ma la mamma è innamorata pazza di te ed io ti adoro,ti voglio bene e so che ci sarai negli anni che verranno! Mi fa star male vederti così! Pensa che ci siamo ritrovati,che adesso siamo insieme e che stiamo costruendo un rapporto meraviglioso!” lo rassicuro baciandogli la guancia destra.
Allontana la mano destra dalla mia schiena per infilarla nella tasca della sua giacca. Mi allontano da lui confusa e dirigo lo sguardo verso la sua mano,che estrae dalla tasca un paio di scarpine da neonato. Sono nuove,ma datate. Sembrano di taglio maschile e somigliano molto a quelle dei calciatori.
“ Le avevo comprate per te. Una volta io e la mamma stavamo passeggiando assieme guardando le vetrine e lei le ha viste. Abbiamo cominciato a scherzare dicendo che il tuo battito cardiaco faceva immaginare saresti diventata un calciatore e cose simili. Il giorno dopo le ho comprate e volevo dargliele dopo la cerimonia di nozze. Non so neanch’io perché le ho conservate,ma stamani mentre aspettavo si preparasse, ho aperto la cassaforte del bilocale e le ho riviste. Voglio che le tenga tu. Sono tue. E sono il tuo primo regalo da parte di tuo padre,anche quando non credevo fossi mia figlia. Magari ti aiuteranno a sentirmi vicino quando ritornerai a Zurigo!” asserisce. Lo abbraccio forte mordendomi forte il labbro inferiore per non piangere.
“ O magari le indosserà il tuo futuro nipotino!” farfuglio. S’irrigidisce fra le mie braccia prima di fissarmi incredulo. Sorrido.
“ Quando qualche giorno fa mi hai detto che noi Valencia cadiamo per rialzarci e che io,da dopo l’aborto stavo solo strisciando,ci sono rimasta un po’ male,ma quella frase mi ha perseguitata tutto il giorno ed ho capito che avevi ragione. Io e Joseph ne abbiamo parlato e vogliamo riprovare ad allargare la famiglia. Sei il secondo che lo sa dopo Clizia. E comunque,nonno Daniele,preparati perché se dovesse nascere un maschietto,avrà il tuo nome!” gli comunico. Mi bacia la fronte prima di abbracciarmi di nuovo carico di entusiasmo.
“ Stavolta andrà tutto bene,vedrai! Nascerà un bimbo bello e forte,che sarà il mio orgoglio,come lo siete tu,i tuoi fratelli e Clizia. Papà starà sempre con te!” mi rassicura tranquillizzandomi su questa nuova gravidanza non ancora in corso. Nei miei fratelli di cui è orgoglioso,include anche Susanna? No,perché c’è poco da essere orgogliosi di una così! Ho ancora la sua vocina odiosa nelle orecchie per via della sua discussione con papà!
 
[Giulio]
Siamo solo al primo e già mio padre è andato via furioso con zia Bea e con mia madre! E in più il mio futuro suocero mi guarda come se volesse ammazzarmi! Da quando è qui capisco meglio la difficoltà che provava Jean agli inizi col signor Armando,quando sembrava volerlo dare in pasto ai pescecani perché stava con Giulia!
“ Zio,il nonno mi ha detto che anche a te piacciono le moto!” esclama Clizia. Le sorrido. Spero non le abbia raccontato pure che fine ha fatto fare alla mia ultima motocicletta!
“ Sì,mi piacciono parecchio e da ragazzo ne avevo una molto potente,che era il mio orgoglio! E tu suoni la chitarra elettrica,vero? Me l’ha raccontato zia Barbara!” replico. Annuisce decisa. Io e Barbara ci scambiamo un sorriso. Ho paura anche di prenderle la mano per evitare di indispettire di più mio suocero!
“ Nonno Daniele è anche venuto a sentirmi suonare 3 giorni fa. Non lo facevo così scalmanato!” mi racconta. Neanch’io! Sembra mi stia parlando di un altro uomo!
“ Veramente io te l’ho sempre detto che a tuo nonno piaceva far tardi la sera e guardare l’alba guidando verso casa,ma tu non mi hai mai creduta!” interviene mia suocera con un leggero sorriso. Mio padre è così? Davvero?
“ Ammetterai che il nonno non ha proprio la faccia del notturno,nonna,ma mi ha sorpresa in positivo! E le mie amiche quando mi è venuto a prendere in moto,me l’hanno invidiato!” risponde la mia nipotina.
“ E me lo dici adesso? Mi sa che le tue amiche non mi sono molto simpatiche!” scherza mia suocera.
“ Nonna,come se non lo sapessi che il nonno non guarda che te! Spero di trovare un ragazzo che mi guardi nello stesso modo!” ribatte Clizia.
“ C’è tempo! Vedrai che il ragazzo giusto arriverà quando meno te lo aspetti! E comunque il nonno sarà contento di sapere che lo apprezzi tanto!” replica la signora Camilla.
“ Certo che lo apprezzo! È fighissimo! In fondo a qualcuno dovevo pur somigliare!” ribatte Clizia. << Fighissimo >> non l’avrei mai accostato a mio padre come aggettivo,a dire il vero!
“ Grazie per avermi dato del pantofolaio!” si risente Joseph ricevendo un abbraccio dalla figlia,mentre io sono ancora scioccato.
“ Giulio,non mi guardare come un’alienata! Daniele è così. È molto eclettico il mio Dan!” esclama mia suocera. Barbara sorride. Beata lei! Io non ci capisco più niente!
“ O sarà che siccome è un Vampiro non dorme!” scherza il signor Armando venendo fulminato da un’occhiataccia da parte della sorella.
“ Armando,smettila! Daniele è il mio compagno,l’uomo che amo e sei pregato di rispettarlo! Non costringermi a scegliere fra te e Daniele perché sai bene che perderesti una sorella!” lo redarguisce mia suocera duramente.
“ Non si può neanche scherzare?” ribatte lui.
“ No,non si può scherzare se questo ti porta a litigare con il mio uomo. Tu e lui eravate amici,andavate d’accordo prima che…prima che rovinassi tutto…cosa ti impedisce di provare perlomeno a tollerarlo?” risponde la madre della mia Barbara con gli occhi lucidi.
“ Ma rovinato cosa? Non lo vedi che ti ama ancora come quando eravate adolescenti? E comunque mi sa che è nel DNA dei Mendoza quello di ubriacarsi quando le cose vanno male!” scherza lo zio di Babi facendo ridere sua sorella.
“ Giuro che non gli do più del becchino o del Vampiro. Anche perché la faccia da Dracula non ce l’ha più da quando siete tornati insieme!” asserisce il signor Armando. Diciamo pure che sembra un altro da quando sono tornati insieme!
 
[Camilla Senior]
“ Mamma,dai non ti agitare! Lo sai che Roberta ha il suo stesso carattere ed è l’unica in grado di calmarlo!” mi rassicura mio figlio. Annuisco. Era sconvolto e l’ultima volta che l’ho visto in quello stato è stato quando ha saputo che Roberta era sua figlia! Non ricordavo di averlo detto a Bea da ubriaca e sinceramente pensavo gli avesse raccontato del nostro incontro nell’agosto di 30 anni fa!
“ Perché non hai chiesto notizie a me o a Betty? Ti avremmo parlato della sua faccia da funerale al suo matrimonio e avresti evitato di ubriacarti! E poi che vuol dire che da una tua ubriacatura è scaturita la vostra disgrazia?” interviene Armando.
“ Non è il momento per il tuo terzo grado,fratellone. Per cortesia!” lo freddo. Non mi va proprio di ritornare su quella storia dolorosa!
“ Bea,scusa! Non volevo metterti in questi casini!” farfuglio.
“ Ma non ti preoccupare,Camilla! A Danielino passerà! Ma è vero che vi sposate?” minimizza lei. Se lo dice lei!
“ Immagino che Roberta abbia divulgato la notizia. Sì,Bea,ci sposiamo. Appena saremo liberi,avvieremo tutte le pratiche per sposarci il prima possibile! E comunque mi dispiace davvero che ci sia andata di mezzo tu!” le rispondo con un sorriso.
“ E certo a lei dispiace per Bea,mica per me?!” sibila quella cretina. Questa è la volta buona che la strangolo!
“ Vuoi un << mi dispiace >> ipocrita? Te lo rifilo,se proprio ti serve,ma non è così. Non mi spiace proprio per nulla perché stai solo cogliendo ciò che hai seminato. Le bugie hanno le gambe corte,Patrizia! E sappi che se gli accade qualcosa per colpa di ciò che ha scoperto oggi,per quell’episodio che non avrebbe mai avuto luogo se tu non c’avessi messo lo zampino,giuro che non avrai posto dove rifugiarti su questo pianeta per sfuggire alla mia furia perché Daniele è la persona più importante della mia vita assieme ai miei figli e a mia nipote! E fossi in te, invece che dar fiato alla bocca,comincerei a pregare perché ho come il sentore che il mio Daniele non sarà tanto clemente con te nelle trattative per il divorzio! Lo conosco abbastanza bene da sapere che te la farà pagare ed io non ho alcuna intenzione di perorare la tua causa! Tu e quell’altro c’avete rovinato la vita,quindi non muoverò un dito per evitare a Daniele di distruggervi! Se da questo divorzio pensavi di ottenere un appartamento a South Beach e un assegno mensile da 5000 dollari spese escluse, mi sa che dovrai dire addio ai tuoi sogni di gloria,gioia della casa! È finita la pacchia,carina!” rispondo. Mi guarda sbalordita.
“ Sì,Daniele mi ha raccontato tutto,proprio come se non ci fossimo mai persi in questi 40 anni. Io e il mio Dan abbiamo ripristinato le vecchie norme della nostra relazione,pertanto non ci nascondiamo nulla…credo che di balle ne abbia collezionate a sufficienza nel vostro menage! Abbiamo avuto modo di parlare molto in queste settimane sia prima che dopo la nostra riconciliazione. Menomale che sei in menopausa perché almeno non potrai inventare una gravidanza anche stavolta!” esclamo acida. 
“ Parli proprio tu di balle? Da quando hai avuto la tua grandiosa idea di tornare a Bogotà,quante volte ti ho domandato se avessi mire su mio marito? Hai sempre negato. Ed ora sarei io la bugiarda?” replica. Sfodero un ghigno malvagio.
“ Vuoi la verità,suppongo: mi divertiva vederti sulla graticola come una specie di topolino terrorizzato a morte all’idea di perdere il suo pezzettino di formaggio. Ammettilo: Daniele è solo questo per te! Lui o un altro magnate per te non cambia nulla! In 30 anni non hai capito niente di lui. Non ti sei sforzata neppure di conoscerlo! In questi 3 decenni,volendo,avresti potuto (con molto sforzo da parte di Dan) farti amare,cancellarmi dalla sua testa,ma non ci sei riuscita perché l’unica cosa che ti interessavano di lui erano i suoi soldi e per il tuo amore smodato per il denaro c’hai rovinato la vita! E se proprio vuoi un consiglio: comincia a fare i bagagli perché se conosco bene Daniele,la prima cosa che farà sarà riprendersi la sua casa di famiglia!” ho asserito.
“ Daniele non lo farebbe mai! Quella è la casa dove sono nati i nostri figli!” ribatte. Non ha capito nulla!
“ Quella era la casa dove sarebbero dovuti nascere i nostri figli,quella dove immaginavamo di preparare l’albero di Natale,dove sognavamo di raccontare le storie ai nipotini davanti al camino. Tu non solo hai distrutto tutti i nostri sogni con l’aiuto del tuo caro complice,per quanto l’hai pure deturpata con quei tappeti stile giungla!” rispondo. Mi torna alla mente la sera della cena a casa di Dan,l’ultima volta che ho avuto modo di vedere il suo giardino.
 
Cosa provava per me? Ero confusa. Non ci capivo più niente. Era stato perentorio con Marcella,quando avevo udito per caso il loro colloquio: non provava nulla per me! E allora perché non riuscivamo a stare lontani? Toccava a me togliermelo dalla testa e ridurre i nostri incontri era il solo modo. Dovevo allontanarlo per porre un freno a quell'attrazione incontrollabile!
“ Camilla Mendoza,scendi dalla tua nuvoletta!” ha esclamato la sua voce facendomi sobbalzare. Ho smesso di guardare i fiori presenti nel suo giardino persa fra i miei pensieri.
“ Ho capito: vuoi vendicarti di me procurandomi un infarto!” ho replicato spaventata sortendo una sua risata. Beato lui che si divertiva!
“ Se vuoi,possiamo andare!” ha asserito.
“ Posso sempre prendere un taxi. Scommetto che hai litigato con Patrizia,quindi è più importante che tu faccia la pace con lei piuttosto che accompagnarmi da Armando!” ho replicato. Dovevo lasciarlo andare! L’avevo perso per sempre!
“ Non dirmi che le grida si sono sentite fino qui fuori!” ha affermato preoccupato. No,fortunatamente mi era stato risparmiato lo strepito di sua moglie! Già guardarla giocare alla principessa sul pisello mi aveva nauseata quasi più di quando aveva corretto Daniele facendogli notare che ero Camilla Lascano!
“ No,ma quando sei corrucciato ti si forma una rughetta qui! E la stessa rughetta l’ha ereditata nostra figlia!” ho risposto accarezzando quel solco sulla sua fronte al centro degli occhi. Era davvero arrossito?
“ L-Lo ami?” ha balbettato. L’ho guardato stranita. Erano il medesimo tono inquisitore e affranto e la stessa domanda che mi aveva propinato 40 anni prima riferendosi a Guido e alla quale allora avevo dovuto rispondere con una bugia affermando di sì.
“ Chi?” ho chiesto confusa dalla sua vicinanza.
“ Camilla,io non me la bevo la storiella che hai fatto credere a quel citrullo di Armando. Non ci credo che non provi nulla per l’uomo che hai nominato mentre eri con Trimalcione. E non ti biasimo perché qualsiasi uomo è meglio di quel cafone ripulito!” ha asserito. Ho sbuffato.
“ Mi riaccompagni da Armando,per favore?” ho cambiato discorso cercando di scendere dal cofano della sua auto,ma mi ha bloccato poggiando le mani ai lati del mio corpo per impedirmi qualsiasi fuga. Ho trattenuto il respiro cercando di non arrossire per via del suo volto così vicino al mio e di non baciarlo ancora. I suoi occhi raggiungevano i miei,dovunque dirigessi lo sguardo.
“ Lavora per te? L’hai conosciuto a Zurigo? Avete una relazione sentimentale?” mi ha chiesto a macchinetta abbastanza turbato da quella storia obbligandomi a guardarlo negli occhi con una mano sotto il mio mento.
“ No. No. No. Non lavora per me. Non l’ho conosciuto a Zurigo e non abbiamo una storia. Lui è felicemente sposato ed è come ho raccontato ad Armando: non ho evocato il suo nome per quello che pensi tu!” ho farfugliato. Mi ha lanciato un’occhiata scettica.
“ Vi siete baciati o vi siete spinti oltre,Camilla?” mi ha domandato imperterrito comportandosi quasi come se fosse lui il marito tradito. Cosa diavolo gli importava? Lui aveva la sua Patrizia,quindi perché giocare all’ispettore Gadget con la mia vita privata?
“ Daniele,ma secondo te posso mai mettermi a raccontare a te,che sei un mio ex,certe cose? Non te lo dico,Valencia! Va bene essere moderni, ma questo è troppo! Capisco che non te ne freghi più nulla di me in quel senso,ma non puoi pretendere di diventare il confidente delle mie questioni sentimentali! Non va bene!” ho risposto alterata. Dovevo fermare quelle domande incalzanti prima di vederlo arrivare alla verità!
Mi ha guardato negli occhi spaesato,amareggiato,prima di abbracciarmi. Sono rimasta immobile fra le sue braccia per qualche secondo prima di ricambiare quella stretta.
“ Ci sei andata a letto,Camilla? Sei stata di quell’uomo?” mi ha chiesto dilaniato in un sussurro. Ho sentito la gola secca e il cuore battere forte per via del suo respiro sulla mia spalla nuda. 
“ No,contento? Adesso andiamo o vogliamo restare qua tutta la notte? Ci mancava solo il terzo grado notturno!” ho risposto. Le sue labbra hanno accarezzato la mia clavicola con un bacio leggero come una piuma. Tale contatto mi ha provocato la pelle d’oca e il desiderio impellente di sentire le sue labbra venerare ogni centimetro della mia pelle. Sono riuscita a stento a trattenere un sospiro di piacere.
“ Se lo ami davvero,dovresti dirglielo. Sua moglie non sarà mai meglio di te. È un uomo fortunato ed è riuscito dove io ho fallito tanti anni fa! Ma probabilmente è meglio così: meriti qualcuno di speciale e Trimalcione non lo è,così come non lo sono io! Una volta una donna molto saggia mi ha dato un consiglio che rigiro a te,mi ha detto che è meglio un rimorso che un rimpianto e se le avessi dato retta,forse oggi sarei felice!” ha asserito con malcelato rammarico staccandosi da me. Dirglielo? Per rovinare il precario equilibrio che stavamo raggiungendo? Anche se l’idea di fargli comprendere quanto lo amassi per ridargli un minimo di fiducia in se stesso mi allettava non poco! E poi chi cavolo era quella donna saggia di cui parlava con tanta ammirazione? La madre di Aisha? Aveva provato qualcosa per lei? L’aveva amata?
Sono scesa dal cofano della sua auto per dirigermi allo sportello anteriore destro ed entrare in auto in tutta fretta. Mi sono asciugata la lacrima che mi era sfuggita,prima che entrasse in auto e la vedesse. Non dovevo piangere!
Il mio desiderio più grande era quello di non piangere,ma quando ha acceso la radio e nell’abitacolo hanno cominciato a risuonare le note di << Goodbye my lover >> di James Blunt,è stato impossibile trattenermi,anche se ho fatto di tutto perché non se ne accorgesse.
 
“ Stai pensando a me? Guarda che se non è così,mi offendo!” quella voce mi fa tornare alla realtà e sorrido prima di alzarmi di scatto dalla sedia. Gli salto al collo stringendomi forte a lui e lasciandomi cullare dal suo profumo.
“ Finalmente sei qui,amore mio!” ho sussurrato inebriandomi del suo olezzo.
“ Certo che sono qui! Dove volevi che andassi? Poi non c’era neppure nessuna cameriera carina con cui scappare!” mi prende in giro con un sorriso da schiaffi. Gonfio le guance indispettita sortendo delle risate ancora più fragorose da parte sua.
“ Stronzo!” mi fingo arrabbiata tirandogli uno schiaffetto sulla spalla e cercando di dimenarmi da quella stretta. Ridacchia prima di catturare le mie labbra in un bacio passionale.
“ Non tornavi più!” farfuglio specchiandomi nei suoi occhioni scuri e carezzandogli il viso.
“ Amore mio,sono stato via solo mezz’ora grossomodo! Che c’è,amore? È successo qualcos’altro che mi sono perso?” mi ha chiesto costellando il mio collo di casti baci.
“ No,è solo che mi sei mancato tanto,amore mio. Non sono più abituata a stare senza di te. E poi quando sei andato via,eri così arrabbiato che ho temuto potessi sentirti male! Io non voglio stare senza di te ancora!” gli rispondo godendomi le sue coccole. Ho paura di perderlo di nuovo, e stavolta per sempre!
“ Non tirerò le cuoia prima di averti fatta diventare la signora Valencia,amore mio! È la cosa che più desidero al mondo e voglio realizzarla! Poi posso anche morire!” scherza.
“ Daniele!” lo rimprovero sortendo una sua risata.
“ Amore,scherzo! Abbiamo ancora tante cose da fare assieme noi due!” mi rassicura depositando più e più baci sulle mie labbra. Sorrido.
“ E guarda che per un abbandono definitivo da parte tua non riceveresti alcun perdono!” asserisco decisa. Mi sorride.
“ Non ti entra proprio in testa che non ti lascio più,vero? Io sono tuo da 47 anni e lo sai! Con la testa e con il cuore sono sempre stato con te e con il puledrino. Non vi ho mai lasciate!” replica toccandosi prima la tempia e poi il centro del petto. Lo bacio.
“ Anche per me è così e lo sai anche tu. Ma ti senti bene dopo quello che è successo poco fa,vero?” ribatto. Sorride.
“ Sto benissimo,davvero! Da quando sei tornata nella mia vita,sto sempre bene!” mi rassicura baciandomi la fronte.
“ E poi la rabbia su di me ha sempre avuto effetti positivi! Ho sempre avuto piani di vendetta geniali mosso dalla rabbia,amore mio!” continua sfiorando il mio naso con il suo. Se vuole dar fuoco alla biondina,per me non ci sono problemi,a patto che ci mettano in cella assieme!
“ Mamma,guarda cosa mi ha regalato papà!” esclama mia figlia facendo oscillare fra le dita un oggetto che mi fa sbiancare. Mi stringo quasi di più a Dan perché sento le gambe molli di fronte a quelle scarpine.
“ Come hai fatto? Dan,sono fuori produzione da almeno 35 anni!” balbetto. Le ricordo benissimo perché quando le abbiamo viste assieme in quella vetrina credevo di poter formare una famiglia con lui!
“ Lo so. Erano quelle che volevamo comprare a Roberta,quando credevamo fosse maschio!” risponde con un sorriso accarezzandomi il viso.
“ Veramente mi avevi persuaso tu che fosse un maschio e lo immaginavamo calciatore!” replico con gli occhi lucidi.
“ C’è andata di lusso: guarda che bella figlia che abbiamo messo al mondo! Dovevano essere il mio primo regalo da papà per puledrino e volevo dartele dopo il nostro matrimonio,ma…ma le ho trovate stamattina ed ho pensato di darle a Roberta!” mi racconta aggiustando il tiro dopo quel << ma >> forse per non farmi piangere. Come se fosse facile!
“ No,eh? Se piangi di nuovo,penserò che sono le nozze dei tuoi nipoti a farti quest’effetto e alle prossime ti costringo a disertare!” mi sussurra strappandomi una sonora risata.
“ E poi,se proprio vuoi un motivo per commuoverti,potrebbe dartelo Roby!” mugugna. Mi volto d’istinto verso nostra figlia.
“ Ti piacerebbe diventare di nuovo nonna? Io e Joseph vogliamo riprovarci e la spinta di papà è stata fondamentale per la mia decisione di rialzarmi e combattere!” esclama mia figlia. Abbandono le braccia del mio compagno per abbracciare la mia bambina. Daniele ci raggiunge racchiudendo entrambe in un grande abbraccio.
“ È tutto merito tuo. Lo sapevo che avresti trovato le parole giuste!” sussurro al mio amore strappandogli un sorriso commosso.
 
[Asia]
“ Amore mio,se sopravviviamo a queste nozze,facciamo un pellegrinaggio a Lourdes!” mi sussurra mio marito. Ridacchio divertita.
“ Magari chiediamo se c’è una promozione secondo la quale di due coppie che prenotano assieme,una viaggia gratis!” commenta Mario seduto di fianco a mio marito. Sua moglie gli tira una gomitata. Al nostro tavolo arriva anche Leonardo Uribe.
“ Carlos,come stai?” domanda a nostro figlio. Nicola non lo sopporta da quando fece il cascamorto con Pilar 8 anni fa e pure l’anno scorso, nonostante fosse fidanzata con Bob!
“ Come stai tu? Se sei a caccia,questo non è il tavolo giusto: qui sono tutte fidanzate e l’unica che non è più impegnata è decisamente troppo vecchia per te. Tua madre potrebbe tranquillamente restarci secca per una cosa del genere oltre a domandarsi cosa ti manchi nel tuo rapporto con lei affettivamente parlando!”  replica mio figlio facendo riferimento alla bionda finta. Nicola mi fissa mordendosi il labbro inferiore per non ridere e pure il Vampiro appare divertito.
“ Come se non lo sapessi: a me piace la carne fresca. Più fresca è e meglio è! Potrei fare un’eccezione solo per la sorella della fidanzata di Giulio!” risponde Leonardo attirandosi le occhiatacce del Vampiro e del marito di Roberta.
“ Ragazzino,moderati! Mia figlia non è alla tua portata! Ci manca solo questa!” lo fredda Daniele Valencia. Leonardo resta sgomento per qualche secondo,sorpreso dalla notizia di quella parentela.
“ E neanche mia nipote. Ti mando in galera e faccio buttare la chiave se ti azzardi ad attuare i tuoi numeri di seduzione con mia nipote!” aggiunge il Vampiro quando lo sguardo di Leonardo si sposta su Clizia.
“ Ma è vero che ti sposi? I tabloid dicono che aspettate un figlio. Dicono anche tante altre cose,che a quanto pare sono vere!” esclama Leonardo rivolgendosi a Carlos con un chiaro riferimento sul finale a Camilla e al dottor Valencia e alle loro mani intrecciate sul tavolo.
“ Nessuno le ha mai detto che a farsi gli affari proprio si vive 100 anni? Ma lei di mestiere cosa fa? Il reporter,l’investigatore privato,il giornalista di cronaca rosa,o cosa? È qui da 5 minuti ed ha fatto più domande di un commissario di polizia,su cose che neppure la riguardano!” lo fredda Roberta aspra.
“ Ed io che credevo fosse la tua ragazza l’osso duro!” commenta Leonardo rivolgendosi a mio figlio.
“ Medjugorje. Il pellegrinaggio lo facciamo a Medjugorje,se sopravviviamo a queste nozze,amore mio!” mi sussurra mio marito. Ridacchio.
 
[Bianca]
“ Bianchina,e tu sei sempre single? Come si fa a lasciare senza cavaliere una prelibatezza del genere?! Quando ti deciderai a frequentarmi?” mi domanda Leonardo a mo’ di battuta. Mario si irrigidisce al mio fianco.
“ Mai! Mia figlia non si tocca! Ma vuoi proprio essere preso a bastonate!” interviene mio padre. È sempre stato super geloso di me e di Pilar!
“ Non dirmi che non ti piacerebbe avermi come genero!” scherza Leonardo.
“ L’hai detto: non mi piacerebbe proprio per nulla. La mia stima per tuo padre (leggermente in declino dopo il cane di nome << Birba >> e lo scandalo della figlia fuori dal matrimonio,soprattutto per la figlia in questione) è direttamente proporzionale alla mia disistima per te!” gli risponde asciutto mio padre con nessuna traccia di ilarità nel tono di voce.
“ E poi Bianca è già impegnata. Io e lei usciamo assieme da un paio di settimane. Diciamo che dopo solerti consigli di provare ad iniziare una relazione,abbiamo pensato di tentare e mi pare stia andando bene! Sempre che la pulcetta non si sia già pentita!” esclama il mio ragazzo.
“ La pulcetta ti tira un tacco 12 in fronte se non la smetti!” replico divertita.
“ E allora vedi che ho ragione a chiamarti << pulcetta >>? Tutto torna: se non fossi una pulcetta non avresti bisogno del tacco 12!” scherza abbracciandomi e sbaciucchiandomi la guancia.
“ Chi l’avrebbe mai detto che avreste cominciato ad uscire assieme!” esclama sardonico Jorge Smeaton.
“ Proprio quello che penso anch’io!” conviene Leonardo ignorando il sarcasmo di Jorge.
 
[Charlotte]
Continuo a rimirarmi la mia fede nuziale con un sorriso scemo sul viso. Penseranno che mi sia sottoposta a lobotomia,ma non mi importa. Che male c’è ad essere felici?
“ Sarei andato a controllare più e più volte il tavolo della discordia per farmi due risate,se non ci fossi stata tu con la tua bellezza ad attirare tutte le mie attenzioni!” mi sussurra mio marito. Ridacchio.
“ Meglio evitare appostamenti continui a quel tavolo onde evitare il lancio di qualche oggetto contundente!” scherzo facendolo ridere.
“ Lo sai che sei la donna più bella dell’universo e che quest’abito ti rende divina?” soffia sulle mie labbra prima di accarezzarle con le sue.
“ Davvero?” gli chiedo conferma col cuore palpitante.
“ Sì. Anche se eri uno spettacolo paradisiaco pure la prima sera che ti ho vista in leggins e maglietta oversize a casa di tua madre!” risponde accarezzando con il polpastrelli il contorno del mio viso.
 
Bene: il grande dongiovanni si stava di certo pentendo di avermi adocchiata ora che ero davanti a lui nella mia mise da casa. Di sicuro le sue conquiste sfoggiavano di fronte a lui solo outfit degni di una passerella o lingerie molto sexy…di certo non leggins e maglia oversize!
“ Allora?” lo incalzai spazientita. Che diavolo aveva da guardarmi? Magari nella sua testa stava facendo paragoni con l’abbigliamento succinto di mia cugina ritenendomi sciatta!
“ Vorrei parlarti a quattr’occhi,se non ti dispiace!” rispose prima di allontanare lo sguardo dalla mia figura per dirigerlo,come me,verso mia madre. La mia povera mamma cercava la mia approvazione per togliere il disturbo!
“ Vi lascio soli!” asserì mia madre.
“ Mamma,ti raggiungo per il dolce!” le risposi baciandole la guancia.
Aspettai che mia madre ci lasciasse soli per indicargli la poltrone al fine di invitarlo ad accomodarsi. Presi posto sul divano più distante da lui onde evitare che mi saltasse addosso ancora. Era risaputo che non riuscivamo a scambiarci più di 10 battute senza finire con le labbra appiccicate e questo non andava bene!
Dopo essermi seduta cercai di allungare inutilmente la mia maglia oversize per farla arrivare a coprirmi almeno le ginocchia,ma non ebbi risultati positivi e cominciai a provare un forte disagio incrementato dal suo sguardo fisso su di me.
“ Non sapevo stessi cenando!” esordì. Di solito in tutte le case rispettabili a quell’ora ci si trovava a tavola…credeva mi nutrissi d’aria?
“ Tranquillo,non avevo molta fame!” risposi formale imbarazzata dal suo sguardo penetrante sul mio corpo. Doveva andarsene per far cessare quel batticuore inappropriato e il sudore delle mie mani.
“  Adesso che siamo soli,può spiegarmi cosa l’ha spinta a violare la mia tranquillità domestica?” gli chiesi incrociando le braccia al petto.
“ Io … io…” farfugliò continuando a fissarmi come quando ci incontrammo all’aeroporto,in quel modo che mi imbarazzava da morire.
“ Mi dispiace per la mise in cui mi trova,ma quando sono a casa,di solito mi piace vestire comoda! Se il mio abbigliamento la mette in difficoltà,posso anche andare di sopra a cambiarmi!” esclamai. Col suo continuo balbettare avremmo fatto notte!
“ No,sei perfetta così!” rispose quasi non scandendo bene le parole. Perfetta? Io? Era pazzo? E perché le mie guance scottavano così tanto?
“ Adesso mi spiega il motivo della sua presenza a casa mia?” gli chiesi quando mi ripresi da quelle parole.
“ Volevo solo … spiegarti che … con Pilar non è successo niente!” mi rispose.
“ Lo so!” replicai.
“ Allora mi credi?” domandò speranzoso.
“ Me l’ha detto Susanna! A lei piacciono questi intrallazzi,ne parlerebbe per ore ed ore se potesse!” risposi. Cosa gli importava di essere creduto da me? Era suo fratello che doveva credergli,non io!
“ A proposito di Susanna…” esordì,ma lo interruppi.
“ Senta,dottor Mendoza,io non voglio sapere nulla del suo privato,che sia con sua cognata,con mia cugina o con una donna qualsiasi perché sono solo una dipendente,che malauguratamente lavora nella sua azienda! Non deve rispondere a me di ciò che fa nella sua vita intima!” chiarii. Avevo già i miei problemi (e lui rappresentava il 90% di questi) e non volevo sobbarcarmi pure i suoi!
“ Diciamo che ho bisogno di un’amica!” mugugnò. Amica? Che genere di amica? Mi sa che di << amiche >> ne aveva già abbastanza ed io ad entrare in quella cerchia proprio non ci tenevo!
“ Non ne ha abbastanza? Io credo siano sufficienti quelle che ha e non voglio entrare nella lista delle sue sedotte e abbandonate! Non rientra nei miei obbiettivi!” risposi.
“ Ti ho portato questo!” esclamò tirando fuori dalla tasca un pacchetto prima di sedersi accanto a me sul divano. Un regalo per me? Mi aveva comprato un regalo? No,non dovevo farmi castelli in aria: non voleva di certo dire che mi aveva pensata in Messico! Magari era stato a letto ogni sera con una donna diversa!
Ma il fatto che non mi avesse pensato affatto in Messico,non mi impediva di scartare curiosa quel pacchetto e di mostrare il mio entusiasmo verso quel gesto inaspettato.
Un portachiavi. Una C tempestata di piccoli diamantini. Un regalo semplice,ma molto carino. Infilai l’indice nell’anello del portachiavi quasi per guardarlo da tutte le prospettive. Era di sicuro meglio del babydoll trovato nel mio ufficio il giorno dopo la mia assunzione in Ecomoda!
“ Spero ti piaccia!” mugugnò.
“ Si molto,ma non posso accettarlo!” risposi rimettendogli fra le mani quell’oggetto. Di sicuro valeva un patrimonio ed io non ero di sicuro come Susanna! Certi regali potevo accettarli solo da un fidanzato e lui non era di certo il mio ragazzo!
“ Perché?” domandò. Ed ora che mi inventavo? Non potevo di certo dirgli. << Posso accettare un regalo simile solo dal mio ragazzo! >>! Si sarebbe messo a ridere o avrebbe pensato ad un mio desiderio di volerlo come fidanzato e a me non passava neppure per l’anticamera del cervello di iniziare una relazione con un tipo del genere,che saltava ogni sera da un letto all’altro!
“ Perché mi sembra fuori luogo un regalo del genere in un rapporto professionale,quale è il nostro! Io non voglio problemi e questo portachiavi ne porterebbe troppi!” risposi cercando di cavarmi d’impiccio.
“ A me non interessa nulla! Quel portachiavi è per te e puoi anche buttarlo se vuoi,ma non lo rivoglio indietro!” chiarì rimettendo il portachiavi nelle mie mani. Le nostre dita si intrecciarono e un brivido mi accarezzò violentemente la schiena quando mi specchiai nei suoi occhio scuri. No,non dovevo farmi ingannare da lui! Ritrassi subito le dita da quel contatto riportandole sul mio grembo.
“ E va bene! Ma non doveva disturbarsi!” acconsentii con un breve sorriso.
“ Beh tu sei stata così gentile a prenderti cura del mio cactus in tutti questi giorni e appena ho visto questo portachiavi ho pensato a te,dura come un diamante!” ironizzò.
“ Almeno non è un frustino!” commentai con la stessa ironia. Scoppiammo a ridere come due cretini.
“ Non mi dire che ti sarebbe piaciuto più del portachiavi!” sghignazzò beccandosi un’occhiataccia. Mi incantai a fissare quel sorriso adorabile,quegli occhi brillanti,ma dopo poco tempo mi obbligai ad allontanare lo sguardo da lui.
“ Comunque tra me e Susanna non c’è niente e non ci sarà mai nulla! Volevo dirti solo questo!” asserì prima di accarezzare le mie labbra con le sue in un bacio appassionato. Tentai di allontanarlo per la presenza di mia madre in casa,perché era stato a letto con Susanna,ma bastarono le sue carezze delicate sul mio viso,le sue dita sulla mia nuca per farmi staccare il cervello e lasciarmi andare fra le sue braccia. Gli accarezzai la nuca,il collo,il viso finendo seduta a cavalcioni su di lui e riuscendo a strappargli qualche ansito di piacere decisamente poco contenuto mordendogli il labbro inferiore. In quel momento non esistevano né mia madre né Catarina in quella casa con me. Quando mi baciava spariva tutto e i battiti del mio cuore quando mi era accanto mi spaventavano parecchio!
“ Lo sapevo che in fondo ti mancavano i miei baci!” farfugliò quando ci staccammo per riprendere fiato e far calmare il suo amichetto felice di vedermi. Mi sollevai dalle sue gambe con un sorriso scemo,le gote rosse e le labbra gonfie di baci.
“ Ci vediamo domani in ufficio,dottor Mendoza!” esclamai mordicchiandomi il labbro inferiore ancora impregnato del suo sapore. Mi regalò un inchino prima di andar via. Che tipo!
 
“ Non avrei mai potuto sposarmi il leggins e maglia oversize,quindi dovrai accontentarti di quest’abito,Mendoza! Anche perché dopo ho una bella sorpresina per te!” soffio languida sulle sue labbra. Sorride malizioso prima di regalarmi un bacio mozzafiato. Non sono mai sazia dei suoi baci,delle sue carezze,di lui.
“ Le tue sorpresine mi piacciono tantissimissimo,anche se le sorpresine più belle che tu mi abbia mai fatto le custodirai dentro di te ancora per qualche mese e non vedo l’ora di conoscerle di persona,non più tramite una macchina!” replica accarezzandomi il ventre. Sorrido commossa prima di fiondarmi fra le sue braccia.
 
[Aisha]
Ci mancava solo la colata di melassa del Vampiro e della signora Camilla! Vorrei proprio sapere con cosa lo droga per renderlo così! Oddio… sono pure io così svenevole con Carlos?
“ Tranquilla: a me piace quando sei una colata di miele!” mi sussurra il mio amore leggendomi quasi nel pensiero mentre mi accarezza la pancia. Mi piace quando interagisce così con gamberetto e spero non resti deluso se dovesse essere un maschio! Lo so che desidera una bimba!
“ Ha parlato Winnie the Pooh!” lo canzono rubandogli un bacio. Il colpo di tosse che segue tale effusione so bene da chi è stato emesso.
“ Danielino,sei ancora arrabbiato con me?” domanda Pollyanna al fratello. Questa donna è una barzelletta vivente!
“ No,Bea. Non è colpa tua se sei…st…speciale!” risponde lui correggendosi dopo una gomitata della signora Camilla. Mi viene da ridere.
“ Dici che è per il mio essere speciale che quel bel dottorino non si accorge di me?” domanda quella. Fra le tante!
“ Bea,ascoltami: sei mia sorella e ti voglio bene,ma quel tipo no. Fidanzati con chi diavolo vuoi,ma non con lui!” risponde il Vampiro.
“ Ma,Daniele,potrebbe essere lui la mia anima gemella! Un po’ come te e Camilla…” obietta quella.
“ Tuo padre si ubriacherà quando saprà che Pollyanna lo reputa l’uomo della sua vita!” mi sussurra il mio ragazzo facendomi ridere.
“ Lo dicevi anche del cameriere di quel bar 30 anni fa,dell’animatore presente alla festa dei miei 18 anni,di Santiago Corral,del compagno di banco del liceo di Daniele,Bea! Lo dici di tutti gli uomini di cui ti innamori da quando avevi 14 anni,Bea!” le fa notare la signora Camilla.
“ Ma stavolta è diverso,Camilla…” prova a protestare Pollyanna.
“ Questa l’ho già sentita!” esclamano il Vampiro e la signora Camilla prima di scoppiare a ridere.
“ Bea,quello no. Tutti,ma non lui,ti prego!” afferma quello duro.
“ Perché? Cos’ha mio padre che non va?” intervengo. Detesto che ne parli con quel tono pregno di schifo!
“ Aisha,io capisco che tu gli voglia bene e che lui ne voglia a te,ma biologicamente non è tuo padre! Non capisco perché ti scaldi tanto per difenderlo!” risponde quello.
“ Lei a Giulio e Susanna vuole bene,sia perché sono figli suoi e sia perché li ha cresciuti,no?” ribatto.
“ Correzione: voglio bene a tutti i miei figli in egual maniera. Non ho figli di serie A o di serie B in base a chi ho o non ho cresciuto!” precisa guardandomi negli occhi. Ce ne siamo accorti tutti che non ha preferenze! Lo sanno tutti che la sua preferita è Roberta!
“ Non era quello a cui volevo arrivare io. Se un giorno scoprisse che non sono figli suoi,smetterebbe di amarli o loro smetterebbero di vederla come un padre,secondo il suo ragionamento bizzarro?” replico.
“ Questa cosa non è possibile. Uno: Giulio è uguale a me a livello fisionomico ed ha un neo a forma di cuore al centro della schiena che ha ereditato da me e da mio padre. Due: Susanna ha una voglia di caffè sulla pancia come ce l’aveva mia madre. Sono miei figli. Tu di quel tipo cos’hai? Niente di niente perché non è tuo padre!” ribatte saccente. Carlos mi fissa e so cosa vuole dirmi. Quel dannato neo a forma di cuore ce l’ho pur’io sulla parte bassa della schiena e adesso so da chi l’ho ereditato! La verità è che questa è l’ennesima dimostrazione che io e quest’uomo non ci capiremo mai,che la pensiamo diversamente praticamente su tutto!
“ Lo sai che anche Roby ha il tuo stesso neo sul fianco destro?!” comunica la signora Camilla al suo amato Vampiro. 
“ Nei o non nei,quell’uomo è mio padre perché lo reputo tale. Non ho ereditato nulla a livello fisionomico da lui,ma ho ereditato la sua lealtà,i suoi principi,i suoi ideali e mi sembra sufficiente per considerarlo a tutti gli effetti mio padre. Pertanto gradirei ne parlasse con più rispetto dato che è di mille spanne sopra di lei!” asserisco decisa.
“ In effetti non è un neo o qualche altra tara ereditaria a determinare i legami familiari,Daniele! Pensa a Charlotte…” interviene la signora Marcella. Finalmente qualcuna che ragiona!
“ Ad ogni modo,signorina Maria Beatrice,non è per il suo essere speciale che mio padre non se la fila!” le rivelo.
“ Non dirmi che è gay!” strepita. Ridacchio.
“ Il suo problema è che a lui interessa una sola donna: mia madre. Mio padre ama ancora mia madre. Lo so,per l’uomo che mi ha concepita mia madre è stata solo una bambola gonfiabile usata per sopperire la nostalgia del suo grande amore,ma a quanto pare era anche in grado di essere amata da qualcuno e mio padre ne è la dimostrazione!” le rispondo prima di allontanarmi da quel tavolo seguita dal mio fidanzato.
 
[Carlos]
Capisco gli ormoni,capisco la collera verso il Vampiro,ma la signora Maria Beatrice,che c’entrava? Quella poverina si è sorbita lo sfogo della mia Ginger senza una motivazione valida!
“ Certo che quando indossi le ballerine sei imbattibile! Ho il fiatone dopo averti inseguita!” le sussurro abbracciandola da dietro quando si ferma ai piedi di un albero.
“ Lo so che sono stata una stronza,ma detesto che quel tipo mi ricordi di continuo che non ho il sangue di René!” farfuglia. E poi ci si è messa pure Miss San Marino con la storia che non voleva altri fratelli! Non mi pare che i miei a me abbiano chiesto il permesso prima di mettere in cantiere Bianca e Pilar!
“ Sì,ma tua zia che c’entra? Mica è colpa sua se si è presa una cotta per René?!” obietto. Anche se da quello che ho capito,quella donna ha la cotta fin troppo facile!
“ Ti rendi conto che ho ereditato una famiglia di pazzi?! E in più quel cretino di un Valencia ha pensato pure di allargarla! Per carità,la signora Camilla e i suoi figli sono dei tesori,ma il suo ex marito no!” mugugna sconsolata accoccolandosi fra le mie braccia. La stringo forte. In effetti il signor Guido è stato tutto meno che un signore oggi!
“ Tuo fratello ha tutta la mia stima. Tra il padre e il suocero che si ritrova,sta proprio rovinato!” commento amaro. Il signor Guido guarda Giulio con uno schifo maggiore di quello con cui il Vampiro guarda me!
“ Forse ho sbagliato a rispondergli dietro,ma quando ho sentito che trattava Giulio in quel modo,non ce l’ho fatta! È un ragazzo così dolce, gentile,affabile…” asserisce.
“ Ehi! Così però divento geloso!” scherzo. Ridacchia.
“ Scemo!” sghignazza prima di baciarmi.
 
[Barbara]
Mio padre non ha voluto neppure scambiare 4 parole con Giulio ed è evidente che il mio fidanzato sia rimasto male per questo condotta! Non voglio perderlo! Giulio è l’amore della mia vita!
“ Amore mio,che c’è?” mi domanda mia madre. Scuoto il capo.
“ Pensavi al vostro bambino?” mi chiede mio suocero.
“ No. Va tutto bene,davvero!” minimizzo. Non va bene per niente! Non capisco perché papà si sia impuntato contro Giulio!
“ Tesoro,sai chi ho incontrato qualche giorno fa per la strada?” mi domanda mio padre.
“ Chi?” gli domando poco interessata.
“ Felix Schneider. Mi ha domandato di te!” mi risponde. Giulio si irrigidisce di fronte a quel nome maschile e mi guarda confuso. Perché papà ha dovuto tirar fuori quel ragazzo proprio adesso. Sì,io e Felix abbiamo avuto una storia,ma quando avevo 15 anni!
“ Immagino tu gli abbia raccontato che sto per sposare l’uomo che amo e che presto,a Dio piacendo,tenteremo di nuovo di darti un nipotino, papà!” farfuglio.
“ No. È diventato amministratore delegato dell’azienda di vini di suo padre. Sai a Zurigo si è sparsa la voce del tuo talento per gli abiti da sposa e mi ha chiesto quando saresti tornata. Credo non ti abbia ancora dimenticata! In fondo tua madre e il suo amante sono la dimostrazione che i grandi amori non finiscono neppure quando vengono troncate certe relazioni!” replica. Gli lancio un’occhiataccia. Grande amore un corno! Felix voleva arrivare subito al sodo…ce l’aveva proprio come chiodo fisso!
“ Grande amore? Un flirt di qualche mese risalente a 9 anni fa? Mi sembra un tantino esagerato,papà! Se Barbara fosse stata innamorata di Felix,sarebbe rimasta con lui,tanto più che non c’è stato nessuno a farla ubriacare facendole credere di averlo tradito il giorno seguente! Inoltre Daniele è il compagno della mamma,non il suo amante!” gli risponde con astio mio fratello. Lo guardo sbalordita. Ma che cavolo dice? E da quando Junior è a favore della mamma contro papà?
“ Anche tu fai parte del fanclub del Vampiro? Potrei trovarti subito la somiglianza ideale per tale tua predilezione: tua nonna. Anche lei ha sempre preso le sue parti!” gli risponde sprezzante papà.
“ E si vede che la nonna ti aveva inquadrato bene!” ribatte Junior incrociando le braccia al petto.
“ Possibile che non mi sia concesso il diritto di spiegarti? Tua madre e quello sì,mentre io no!” obietta mio padre.
“ E cosa vuoi spiegare? Lascia stare! Ti assicuro che la fase dell’ape e i fiori l’ho superata da un pezzo! Sono cresciuto…ma forse eri troppo preso da altro,quindi non te ne sei accorto! ” lo fredda mio fratello. Ci capisco sempre meno. Vorrei solo sapere che diavolo è successo a Zurigo da rendere mio fratello così inferocito contro nostro padre e cotanto fan di mio suocero!
“ Felix è un mio ex,Giulio!” spiego al mio fidanzato con una punta di imbarazzo. Il mio povero tesoro sembra non capirci nulla!
“ Uno dei tanti che tentavano di premere sull’acceleratore?” mi chiede. Ridacchio. Suo padre sorride.
“ Sì. L’ho lasciato anche per questo!” gli rispondo imbarazzata.
“ Sbadatina,guarda che non sono arrabbiato con te! Non puoi di certo metterti ad elencarmi in ordine alfabetico o cronologico i ragazzi che hai baciato,così come non posso farlo io!” replica. Suo padre a momenti di strozza col vino.
“ Papà,ma che ti prende? Va bene che ho avuto tante donne,ma non è il caso di scandalizzarsi così! Neppure tu sei stato un monaco di clausura nella tua vita!” cerca di calmarlo Giulio.
“ C-Come l’hai chiamata?” domanda mio suocero fra vari colpi di tosse mentre mia madre e mia sorella gli danno dei colpetti sulla schiena.
“ Sbadatina. Mi è scappato e non è un’offesa. È solo che talvolta dimentica le cose e io la adoro anche per questo,per i pasticci che combina, per le ore che trascorre in bagno a prepararsi o in camera da letto a scegliere i gioielli!” spiega concitato Giulio.
“ Mamma,ma perché ridi?” le chiedo notando mia madre ridacchiare.
“ Perché spesso capita anche a me di chiamare così tua madre,ecco perché ride. Non va bene,Giulio! Io ho una precedenza storica!” risponde mio suocero prima di rivolgersi al mio fidanzato facendomi ridere.    
 
[Hermes]
“ Dici che sono ancora tutti vivi?” mi domanda mia moglie. Dio Mio,è così bello definirla in questo modo!
“ Mi auguro di sì,anche perché mia zia e tuo zio non c’hanno ancora dato il loro regalo e se dovesse capitarlo loro qualcosa,resteremmo senza!” scherzo facendola ridere.
“ Dai sono seria!” mi fa notare.
“ Al massimo mio padre ammazzerà tua madre per la sua idea del tavolo unico!” le rispondo. Vorrei capire a mia madre e a mia suocera com’è passato per la testa l’idea di un tavolo unico!
“ Ci pensi che domani a quest’ora saremo in volo verso la Polinesia?!” esclama sognante la mia gattina.
“ Solo noi 4. Io,tu e le principessine!” le sussurro rubandole un bacio.
“ Pensare che quando ho scoperto di essere incinta,credevo non volessi diventare padre! Pensavo ci avresti mandati via,di averti perso,che la nostra storia sarebbe terminata per sempre!” replica accarezzandomi il viso con lo sguardo stracolmo d’amore. Mi fece prendere un colpo! Credevo di aver perso tutto!
 
Dovevo fingermi sorpreso e poi darle quel pacchetto. Era rinomato che la mia Charlotte non era molto brava a tenere i segreti e mi avrebbe detto subito della pulce! Sì,se ci fosse stato,mi avrebbe detto subito dello gnometto!
Neanche il tempo di chiamarla,me la ritrovai di fronte e,prima ancora di pronunciare l’inizio dell’appellativo << amore >>,me la ritrovai fra le braccia. Ai suoi assalti c’ero abituato quindi ricambiai quella stretta.
“ Amore mio!” sussurrò mentre la tenevo stretta fra le braccia.
“ Cucciola!” mormorai prima di tempestarla di baci. Cercò le mie labbra con urgenza,quasi come se fosse un addio. Dovevo spaventarmi?
Quando mi separai da lei,restai sorpreso dalla tavola imbandita e le candele accese. Restai a fissarla per qualche secondo. Non era uno dei nostri mesiversari,vero? No,ero una merda se mi ero dimenticato qualche ricorrenza!
“ A che devo tutto questo?” le chiesi.
“ Hermes…io…ti devo parlare!” farfugliò torturandosi le dita e giocando con l’anello che era stato il mio regalo di compleanno. Oddio che stava succedendo? Non c’era nessun bimbo in arrivo?
“ Riguarda noi due,vero?” le chiesi spaventato. Annuì.
“ C’entra il fatto che Magda verrà a lavorare in azienda?” domandai. Non poteva farmela pagare per un errore commesso quando non stavamo neppure assieme!
“ No,non c’entra niente! È qualcosa di più importante,qualcosa che cambierà per sempre la nostra vita!” rispose con la faccia degna del Vampiro. Oddio,non poteva essere! Mi sembrava di essere un lillipuziano alla base di un castello di carte che stava per crollarmi in testa!
“ Allora forse ho capito,ma non capisco il motivo delle candele! Credo ci sia poco da festeggiare,anche a giudicare dalla tua faccia!” affermai. No,non poteva aver scelto Smeaton!
“ Perché dici così? Hai capito quello che devo dirti?” mi chiese. Credeva fossi lobotomizzato come sua cugina? Certo che avevo capito,mica ero uno stupido totale?!
“ Non ci vuole un genio…basta guardarti! Hai la faccia colpevole e non mi piace! Da quanto lo sai?” le domandai. Si era innamorata di lui come nel mio sogno di un paio di settimane prima!
“ Oggi…ieri ho iniziato ad avere qualche sospetto,ma ho avuto modo di appurarlo solo oggi!” rispose. << Appurarlo >>…si erano baciati e basta o si erano spinti oltre? A che mi serviva saperlo se oramai mi sentivo morto?
“ Neanche voglio saperlo come l’hai appurato! Immagino vorrai sapere cosa penso!” affermai serio cercando di cancellare dalla mente gli scenari in cui loro due si baciavano,si spogliavano,si accarezzavano. Annuì.
“ Penso che sei una delusione,anche se dovevo aspettarmelo,dovevo sapere che non avresti resistito a lungo con me,che avresti cercato altro!” esclamai con enfasi. Io le avevo dato tutto me stesso,ma non era bastato! Perché aveva scelto lui? Mi aveva mai amato?
“ Altro? No,non ti permetto di definirlo così! Non l’ho cercato,se ci tieni a saperlo! È successo e basta e voglio solo tu sappia che non intendo rinunciare a lui!” replicò punta nel vivo. Che lo definissi altro o lo chiamassi Jorge Smeaton,com’era registrato all’anagrafe,che cambiava?
“ Non l’hai cercato…beh vorrei vedere! Sarebbe stata una carognata nei miei riguardi se l’avessi anche cercato,visto che eri impegnata con me! Oltre al fatto che certe cose non succedono per caso…ci hai messo del tuo per fare in modo che succedesse,cara! E comunque non fare melodrammi inutili! Sei libera di andartene con lui,se proprio ci tieni!” ribattei. Non volevo restasse con me per motivi diversi dall’amore! Ed io che da stupido avevo creduto aspettassimo un bambino!
“ Allora finisce qui!” constatò con le lacrime agli occhi. Ma che pretendeva da me? Che me ne stessi buono e tranquillo a fare il fidanzato cornuto mentre lei aveva un altro?
“ E che vuoi fare,eh? Dividerti fra me e lui? Mi dispiace,ma io voglio una donna che ami solo me!” replicai. In realtà in quel momento non volevo nulla. Io con le donne e con l’amore avevo chiuso!
“ Non ci credo! Non puoi essere così egoista da metterla su questo piano assurdo!” sbottò. Egoista? Voleva che organizzassi un menage a trois? Era totalmente impazzita? Possibile che 3 mesi con me avessero tramutato una brava ragazza di ottima famiglia in una in grado di pensare a queste sconcezze?!
“ Egoista? Un uomo che vuole la propria donna tutta per sé è un egoista?” domandai sbigottito.
“ Lascia stare! Vado a fare i bagagli! Cena da solo,cretino!” rispose prima di allontanarsi in direzione della camera da letto. Era così che finiva il mio grande amore! Questo era il karma per tutte le fidanzate che avevo rubato a Bob! Ma perché quel cretino di Smeaton doveva prendersi la mia donna?
“ Pensare che credevo aspettassi un figlio da me! Che idiota che sono!” mugugnai affranto sperando non mi sentisse per non darle motivo di ridere di me. Si fermò sul posto prima di tornare indietro. Lanciai sul divano quel pacchetto che fino a qualche ora prima era stato motivo di gioia per me. Quando se ne sarebbe andata,l’avrei bruciato!
“ Ripeti!” mi intimò basita. E certo non si aspettava che il grande farfallone fosse innamorato fino al punto di volere una famiglia con lei!
“ Hai capito bene: sono stato così idiota da pensare che i tuoi disturbi fossero i segnali di un piccolo Mendoza in arrivo,ma evidentemente questo resterà solo un mio sogno,un sogno che non si avvererà mai,perché se non posso avere un figlio da te,non lo voglio da nessun’altra! Non riesco a farmene una ragione…dimmi cosa ho sbagliato,ti prego! Dimmi perché preferisci lui e cosa posso fare per farti restare con me!” mi ritrovai a supplicarla quasi. Ero disposto a tutto per farla innamorare nuovamente di me evitando così di perderla! La sola idea di non poter più stare con lei mi uccideva!
Recuperò la scatola dal divano e mi guardò interrogativamente prima di scartarla e ritrovarsi di fronte le scarpine bianche che avevo scelto. In quel negozio le avevo immaginate ai piedi di una bella bambina e invece avevo perso tutto!
“ Quando sono uscito dall’Ecomoda,sono passato accanto ad un negozio per bambini e le ho prese. Conservale per quando avrete un figlio…io non le voglio perché mi ricorderebbero il giorno più brutto della mia vita,mi farebbero pensare a quello che non potremo mai vivere insieme! Vorrei tanto svegliarmi da questo incubo!” affermai scoppiando a piangere. Smeaton avrebbe visto il suo ventre ingrossarsi e sarebbe diventato padre dei suoi figli e avrebbe tenuto in braccio e coccolato una piccola parte di lei! L’unica cosa che potevo augurarle era che somigliassero a lei e non a quella testa di cazzo!
“ Nessun incubo,amore mio! Ti amo così tanto!” singhiozzò abbracciandomi forte. Rimasi di sasso. Non voleva lasciarmi? Mi aveva appena detto di amarmi e mi aveva chiamato << amore mio >>! Forse era solo indecisa! Magari c’era ancora speranza! Ricambiai quella stretta sperando di convincerla a lasciar perdere quella testa di cazzo e magari a mettere in cantiere una bella principessina.
“ Allora non mi lasci…” farfugliai. Scosse il capo.
“ Non mi è mai passato per la testa di lasciarti! Come hai potuto pensarlo,tesoro?! Come faccio senza di te?!” rispose ricoprendomi il viso di baci e asciugando in tal modo anche le lacrime del mio pianto. Baciai le sue labbra salate finalmente sereno. Avevo semplicemente frainteso anche se una domanda restava: chi era l’altro a cui non voleva rinunciare?
“ Mi sono sentito morire!” le rivelai assaporando il suo collo.
“ Shhh…va tutto bene…anche se qualcosa di cui devo parlarti c’è ed è anche importante! Sono certa che sarai felice come lo sono io!” esclamò baciandomi il collo. Mi staccai di poco da lei.
“ Ti ascolto,anche se vorrei sapere più o meno cosa riguarda questa notizia,visto che le tue parole di prima erano così strane e poi avevi una faccia così preoccupata! È per questo che ho pensato che volessi lasciarmi!” bofonchiai. Si portò una mano al posteriore prima di porgermi una scatoletta. E questo cos’era?
“ Poi mi spieghi cos’avevi capito,anche se un’idea me la sono fatta,ma prima voglio che tu apra questo!” affermò.
“ Cos’è?” le chiesi curioso rigirandomelo fra le mani. Un orologio?
“ Il nostro sogno!” rispose. La guardai dubbioso prima di aprire quel pacchetto con una certa difficoltà. Stavo sognando? C’era davvero scritto << 3 settimane >>? Era un test di gravidanza positivo? Stavo per diventare papà!
“ Allora era a lui che non volevi rinunciare!” farfugliai con un sorriso cretino in volto vezzeggiando le sue guance. Annuì. Scoppiai a ridere di una risata liberatoria. Lei non voleva scappare con Smeaton,ma aveva solamente un piccolo Mendoza dentro di sé! Ed io credevo volesse lasciarmi od organizzare un menage a trois…mentre presto saremmo stati in tre ma in un altro senso!
“ Sono proprio un imbecille!” commentai fra una risata e l’altra. Lei non voleva rinunciare al nostro bambino e la capivo perché già lo amavo anch’io!
“ Lo so che stiamo insieme da poco,che forse il tuo volere un figlio nostro era un’idea de futuro,che magari volevi che lo programmassimo prima,ma è successo ed io sento di amarlo tanto…” bofonchiò. La presi fra le braccia e la sollevai da terra facendola volteggiare fra le mie braccia. Cosa poteva mai fregarmene se stavamo assieme da poco? Lei era la donna che avrei voluto accanto per il resto dei miei giorni! Poco o tanto non cambiava nulla! Io quel bimbo lo volevo!
“ Amore,mettimi giù,per favore,mi fai girare la testa!” mi supplicò affondando il viso tra la mia spalla ed il mio collo. Assecondai la sua richiesta senza smettere di guardare quella donna meravigliosa che presto mi avrebbe dato un erede. Mi inginocchiai per guardare da vicino il suo ventre piatto. Le sollevai la maglietta per accarezzare la casa del mio piccolino. Non vedevo l’ora di sentirlo scalciare!
“ E dunque ci spiavi da 3 settimane! Sei un birbante come papà,eh?! Così quella sera eri tu che volevi le patatine al formaggio proprio come le voleva Dino,ma da oggi cerca di moderarti perché ingozzandoti in questo modo fai star male la mamma!” ammonii mio figlio prima di mandargli un bacio. Ritornai in posizione eretta per specchiarmi nei suoi occhioni azzurri e toglierle una ciocca di capelli dal volto.
“ Dimmi che non è uno sogno,amore mio! ” la implorai entusiasta. Era il giorno più felice della mia vita!
“ No,non è uno sogno,ma non farti passare per la testa di pizzicarmi un’altra volta come hai fatto quando ti ho rivelato di amarti!” rispose. Scoppiai a ridere prima di rubarle un bacio.
“ E come…come te ne sei accorta?” le chiesi curioso intrecciando le nostre dita. Volevo sapere tutto! E l’idea che si trovasse a casa nostra da sola a fare il test spaventata a morte mi faceva star male!
“ Avevo un ritardo di 17 giorni e a pranzo ho fatto più di un test…volevo esserne sicura!” mi raccontò. Le sfiorai il viso. Più test erano una certezza! Aspettavamo davvero uno gnometto tutto nostro! No,era una principessina! Di sicuro era una bimba!
“ Amore,è la notizia più bella del mondo! Un figlio nostro,ti rendi conto?! Sarà bellissimo quando nascerà! Andrà tutto benissimo,amore mio!” esultai abbracciandola forte. Si accoccolò fra le mie braccia sfiorando le scarpine che avevo comprato.
“ Sono bellissime le scarpine per il nostro fagiolino!” sussurrò. << Fagiolino >>…mi piaceva come nome,anche se speravo di non essere citato in giudizio da mio figlio una volta divenuto adulto per via di quel nomignolo!
“ Speriamo piacciano anche a lui o a lei! Volevo comprare anche lo zenzero per te perché Bob dice che è una mano santa contro le nausee, ma poi ho guardato l’ora ed ho pensato di tornare subito qui da te! Mi sei mancata tanto!” le confessai.
“ Anche tu!” rispose. Mi inginocchiai di nuovo per interagire con fagiolino.
“ Cucciolo,guarda che papà non si stava rivolgendo a te prima! Non volevo che tu e la mamma andaste via…mi perdoni? Diciamo che c’è stato un piccolo equivoco,ma sappi che papà ti vuole un mondo di bene! Non vedo l’ora di spupazzarti un po’,piccolo!” esclamai. Ritornai di nuovo ad altezza naturale trovandomela in lacrime. Era peggio di Pilar!
“ Cuccioletto,mi sa che in questi 9 mesi dovrò munirmi di pacchi di fazzoletti formato famiglia…la tua mamma si sta trasformando in una specie di fontana,per colpa tua! Pensare che quando l’ho conosciuta era una donna forte e tu me l’hai trasformata in un idrante!” commentai asciugandole con i pollici le lacrime. Mi fece una linguaccia. La strinsi di nuovo fra le braccia.
“ Ti amo così tanto!” le sussurrai finalmente in pace col mondo.
 
“ Sì,ma ti avverto: per la prossima gravidanza,sii più chiara nel comunicarmelo o finirò per pensare di nuovo ad un tuo voler organizzare un menage a trois! Ti assicuro che non è una bella sensazione! Mi sono sentito in colpa per averti traviato!” ribatto ottenendo una sua risata.
“ Ti sei sentito in colpa e geloso,scommetto!” soffia sulle mie labbra. Le bacio la punta del naso.
“ Molto. Tu e le principessine siete mie,solo mie!” rispondo perdendomi nei suoi occhioni azzurri.
 
[Patrizia]
26 ottobre 2036 16:45
Dan: Non ricordo se ti ho ringraziato o meno per tutto ciò che stai facendo per me. Nel dubbio,ti ringrazio di nuovo,Cami!
Cami: Mi hai ringraziata e ti ho già detto che non devi! Io ci sono,Dan! E poi mi hai offerto due volte il pranzo,credo basti! Sono stata bene oggi con te!
Dan: Anch’io. Erano 40 anni che aspettavo di poter stare di nuovo così bene! Mi mancherai quando tornerai a Zurigo. Mi mancheranno le nostre chiacchierate,aspettarti al nostro tavolo ed ordinare per te,i tuoi consigli,il tempo passato insieme.
Cami: Ci sei riuscito a farmi piangere! Mi mancherai anche tu,tanto. Ma ricordati che Zurigo non è su un altro pianeta e che lì hai una figlia ed una nipotina che ti aspettano,quindi vieni a trovarle quando vuoi,ok? E poi stiamo per avere un altro nipotino,quindi verrò spesso a Bogotà! Non ti libererai di me!
Dan: Quando eravamo giovani e parlavamo di nipotini,non immaginavo così il nostro futuro!
Cami: Neanch’io. Non riesco ancora a crederci!
Dan: Ti sei pentita di avermi lasciato all’altare? Voglio la verità!
Cami: Sì,ma poi penso che se avessi fatto la scelta più giusta,saremmo stati felici,ma non sarebbero nati Junior,Barbara e i tuoi figli. Magari avremmo avuto solo Roby ed io sarei rimasta sterile dopo il parto!
Dan: Roby vale per 10. È energica,vitale,intelligente,bellissima…non riesco a trovarle un difetto neppure se mi ci metto d’impegno!
Cami: Anch’io la vedo perfetta,ma qualche difetto ce l’avrà pure lei,nonostante rappresenti il mix perfetto fra noi due!
Dan: Già…il frutto del nostro amore!
Cami: È come se ci unisse per sempre.  
Dan: Già,come se ti condannasse a sopportarmi per sempre XD
Cami: Tutto onore e piacere,Valencia! Parlando di cose serie,Carlos non si trova!
Dan: Spero solo di riuscire a fermarlo prima che faccia scelte azzardate!
Cami: Lo spero anch’io,ma non è detto che accetti! Io sono sicura che riusciremo a risolvere tutto nel miglior modo possibile!
Dan: Magari però le racconterà tutto ugualmente. Già mi odia,figuriamoci dopo quello che è successo!
Cami: Dan,non ti odia. Non si può odiare ciò che non si conosce e lei non ti conosce per nulla o non ti odierebbe. Nessuna delle persone che ti conosce davvero bene,riesce ad odiarti!
Dan: Neanche tu dopo tutte le cose orribili che ti ho detto da quando sei qui?
Cami: No,neanch’io. Non potrei mai odiarti,Dan!
 
Non riesco a smettere di leggere queste conversazioni pensando che non ha mai usato parole così intrise di miele per me. Diciamo pure che in 30 anni gli sms che mi mandava erano tutti telegrafici  e per strettissime necessità. Mai un cuore,uno smile o nulla di simile!
Vorrei proprio capire come e con cosa lo droga per ridurlo così! Daniele non è mai stato così. Ha persino perso la faccia da becchino,quella che mi ha fatto innamorare di lui!
“ Amore,comunque ho avuto un’idea prima,quando stavamo ponendo rimedio ai postumi di quell’uragano!” esclama quella gattamorta. Tanto non ha bisogno di idee per farsi divorare con lo sguardo da mio marito!
“ Camilla,se vuoi metterti a cercare il colpevole,giocando a Miss Marple,puoi scordartelo! Ti ho appena ritrovata e non voglio perderti di nuovo solo per cercare un malvivente,che potrebbe farti del male. Non me ne può fregar di meno di chi ha ridotto casa nostra in quel modo,se questo vuol dire mettere in pericolo te. Voglio solo andare avanti con te!” le risponde Daniele. Se dovessero rendersi conto che sono stata io, Daniele mi ucciderebbe!
“ No,non riguarda questo,anche se sarebbe il massimo trovare il colpevole e farci risarcire. Diciamo che l’idea mi è venuta dopo che abbiamo rimesso a posto. Quando ho visto casa tua così…spoglia!” ribatte quella.
“ Spoglia…vi hanno distrutto casa,mamma!” interviene il figlio di lei.
“ Junior,non esagerare! È ancora integra la casa di Daniele!” ribatte lei.
“ Ancora? Non ti entra in testa che è casa nostra? Quello che è mio,diventa anche tuo! Siamo una coppia! E comunque Junior ha ragione: è un bel danno ed io mi sono chiesto solo quanto ci sarebbe costato questo scherzetto!” obietta Daniele.
“ Anche quello che è mio è tuo,amore,ma non volevo parlarti di questo! Ti ricordi qual è stato il tuo avvertimento quando mi hai portata lì per la prima volta?” replica quella gallina.
“ Di non scandalizzarti per l’arredamento di merda? Credo questo abbia contribuito a mantenere un affitto basso per quel posto. Anche perché, se fosse stato più lauto,non avrei potuto permettermi di continuare a pagarlo dopo il tracollo della mia azienda!” risponde Daniele.
“ Hai centrato il punto. 100 punti per te,Valencia!” replica quella.
“ Amore,sii più chiara. Mi sto preoccupando da quando mi hai detto di aver avuto un’idea da quella catastrofe che c’ha rovinato l’arrivo a casa! Diciamo che non era proprio come immaginavo il nostro rientro nel nostro nido d’amore!” esclama mio marito.
“ Quella sarebbe una catastrofe se dovessimo restituire casa al proprietario,ma se l’acquistassimo,non rappresenterebbe un grave danno al nostro patrimonio!” risponde quella gattamorta.
“ Amore,ma che ce ne facciamo di quel bilocale arredato di merda,scusa? Volevamo una casa con più stanze,te lo ricordi? Dove vuoi far dormire i nostri figli quando verranno a trovarci? E poi io so già dove andremo ad abitare assieme molto presto!” replica Daniele.
“ E andremo a vivere dove hai deciso. Non voglio vivere per sempre in quel bilocale! Compriamo quella casa,vendiamo lo schifo che c’è là dentro su quei siti immobiliari online,la ri-arrediamo e la rivendiamo al doppio del prezzo d’acquisto. E il denaro che ricaveremo potremmo investirlo in borsa!” asserisce quella. Mio marito la guarda come se fosse la Madonna.
“ Tu sei un genio,il mio piccolo genio!” farfuglia Daniele entusiasta baciandola.
“ Il proprietario chi è?” chiede quella lì ridacchiando quando mio marito la smette di starle addosso.
“ Emiliano Fonseca!” risponde mio marito.
“ Dan,dai! Ti conosco…avrai preso informazioni anche sul portiere del palazzo,quindi non puoi tirar fuori solo un nome. In questo siamo uguali noi due. Dimmi chi è,amore mio,tanto lo so che questo Fonseca non ha segreti per te!” ribatte quella.
“ Uno spiantato. Ha ereditato quella casa dai genitori e non ci capisce molto di immobili o non mi avrebbe fittato casa per quella miseria!” le spiega mio marito accarezzandole il viso.
“ Bene. Ce la venderà per un piatto di lenticchie e noi la rivenderemo guadagnandoci una barca di soldi. Bel quartiere,ampia,piena di terrazzi! Sono sicura che faranno a gara per comprarla!” esulta quella ricevendo un bacio da mio marito. Li odio!
“ Riavrai il tuo tesoro,amore mio!” esclama quella.
“ Ce l’ho già il mio tesoro: sei tu! Del denaro non me ne frega nulla!” risponde Daniele prima di coinvolgerla in un bacio appassionato.
“ Ammettilo,Camilla: adesso che Daniele non è più ricco,vuoi fare di tutto per farlo tornare benestante per non dover vivere con un uomo da mantenere!” insinuo.
“ TI HO GIÀ DETTO DI DEVI TACERE! INGOZZATI E STA ZITTA!” mi aggredisce mio marito.
“ Fa male la verità?” replico.
“ FRA UN PO’ SARÀ QUALCOSA PIÙ CONCRETA E MENO ETICA DELLA VERITÀ A FARTI MALE!” risponde Daniele inviperito.
“ E comunque a me non darebbe alcun fastidio mantenere Daniele. Considero un privilegio riaverlo al mio fianco con o senza patrimonio! L’idea di fargli racimolare un po’ di soldi è solo per il suo bene e per restituirgli quello che ha perso quando ti sei messa a giocare alla piccola imprenditrice senza avere le giuste competenze e non nominare la San Marino o ti giuro che ti spedisco nello stato di San Marino con un calcio nel didietro!” sputa acida quella stronza. Li odio!
“ Ad ogni modo,un modo per trovare il vandalo lo avete!” si intromette Carlos Mora.
“ Ossia?” domanda mio marito scettico.
“ Le videocamere della banca di fianco al palazzo dov’è ubicato il suo appartamento dovrebbero aver inquadrato l’ingresso dello stabile! Basta chiedere i filmati di videosorveglianza. Lei gioca tanto al Signore dell’Universo quindi non dovrà di certo scapicollarsi molto per entrarne in possesso! E poi,a meno che il soggetto in questione non sia andato lì con la premeditazione di distruggerle casa,di certo non aveva i guanti, quindi avrà lasciato qualche impronta digitale!” gli risponde il giovane Mora.
“ Poirot,non è detto che siano rimaste le impronte digitali sui mobili e sugli oggetti. Se hanno rimesso a posto,magari le avranno cancellate! Non hai seguito attentamente le ultime puntate di CSI!” gli fa notare quella rossa impertinente. Vorrei sapere che ruolo ha questa tizia nella vita di mio marito! Perché la mattina del 27 ottobre è andato in Ecomoda per vederla?
 
[Daniele]
Vorrei sapere che cavolo ha da guardare Aisha e come ha avuto quella conversazione fra me e Camilla! Come diavolo avrà fatto ad indovinare la password del mio cellulare? Di sicuro non può esserci arrivata,dato che non sa la data del mio primo bacio con Camilla!
“ Amore mio,tutto bene?” mi domanda la mia compagna. Mi volto verso di lei regalandole un sorriso,ma so per certo che si è resa conto che c’è qualcosa che mi tormenta!
“ E allora,Aisha,come va la gravidanza?” domanda la mia Camilla a mia figlia. Sono contento che voglia legare con i miei figli e non mi dispiacerebbe se un giorno la vedessero come una seconda madre,soprattutto Aisha che non ha più Lauren accanto!
“ A parte le nausee e quella voglia fastidiosa di gorgonzola a tutte le ore,bene!” risponde mia figlia. La moglie di Nicola Mora ridacchia.
“ La voglia di gorgonzola,nel caso dei Mora,è quasi più attendibile di un test di gravidanza,tesoro!” esclama quella donna. Però…non si finisce mai di imparare!
“ Lei ha avuto voglia di gorgonzola per tutte e 3 le gravidanze?” le chiede sconcertata mia figlia. La moglie di Nicola Mora annuisce.
“ Quando è successo con Carlos credevo fosse una voglia come un’altra,ma poi è ricapitato con Pilar ed ho cominciato a non credere alle coincidenze. Quindi quando poi è successo di nuovo dopo 4 mesi dalla nascita di Pili,non ho fatto neanche il test. E al mio Nicola ho preparato gli gnocchi al gorgonzola!” risponde Asia Mora.
“ Nicola,e lei come ha reagito?” domanda mia figlia interessata.
“ Sono scoppiato a ridere. Ho capito subito ed ero felice. Le famiglie numerose mi sono sempre piaciute!  È anche un modo per avere più nipotini,più Mora nel mondo! Se ci pensi,ne sono in arrivo già due!” risponde quello. La mia Cami mi accarezza la mano. Le sorrido.
“ Mendoza. Papà,mio figlio è un Mendoza!” precisa la secondogenita di Nicola Mora. Tutti i torti non ha: è come se io considerassi il figlio che aspetta Aisha un Valencia pur sapendo che sarà un Mora!
“ E riguardo le nausee,passano presto! Tre mesi e finisce l’incubo! Pensa che quando ero incinta di Roby e avevo le nausee,il povero Daniele mi raccoglieva i capelli per non farmeli sporcare,mi stava vicino…” le racconta la mia compagna.
“ Ce lo vedo il suo Daniele a fare cose di questo genere,considerata la sua proverbiale sensibilità!” ribatte Aisha. Cosa devo fare per farmi accettare da lei?
“ Amore mio,magari con lei il dottor Valencia era davvero così! Non possiamo saperlo!” interviene Carlos Mora,che per una volta ha detto qualcosa di sensato.
“ E neppure ci interessa saperlo! Avrà modo di darne prova quando le sue figlie e sua nuora saranno in stato interessante!” risponde lei.
“ E avete già fatto un controllo?” domandano quasi all’unisono Camilla e la moglie di Nicola Mora. Sorrido. Sembra un quiz a premi!
“ No. E lo abbiamo in questi giorni,ma non vi diremo quando. Non vi offendete,ma vorremmo andarci da soli. Vorremmo fosse un momento solo nostro!” risponde Carlos Mora.
“ Sì,con noi verrà solo mio padre perché è un medico e conosce lo specialista che mi segue!” aggiunge mia figlia. Dr. House sì ed io no! Ti pareva…come se non mi fossi perso abbastanza tappe della sua vita!
“ Ma il dottor Vega è pediatra!” interviene Roberta.
“ Già. E questo sarà il suo primo nipotino! Mi sento più tranquilla ad averlo vicino anche in quest’occasione. Sarà un nonno meraviglioso perché è un padre meraviglioso,proprio come nonno Nicola!” risponde Aisha lanciandomi uno sguardo di sfida. La mia compagna mi accarezza la mano quasi per calmarmi!
“ Meraviglioso o no,non sarà mai peggio dell’uomo che ti ha concepita!” interviene Susanna. La fisso sbigottito.
“ E-E tu che ne sai?” le domando terrorizzato. Volevo parlargliene io!
“ Aisha ne dice peste e corna di quel tale ed ha ragione: ha sedotto sua madre e poi l’ha scaricata. È uno schifo! È un disgraziato!” risponde Susanna. Andiamo bene!
 
[Roberta]
Non mi piace sentir parlare così di papà. Lui non è come lo descrivono loro e,senza dubbio,ha sbagliato,ma non merita di essere etichettato in questo modo. In più Aisha non lo conosce quasi,quindi come fa a classificarlo come un padre pessimo?
“ Susannina,non te l’hanno spiegato che non bisogna giudicare ciò che non si conosce?” redarguisco mia sorella.
“ Io e Aisha non ci scambiamo confidenze perché ci detestiamo,ma lo sa tutta l’azienda che l’uomo che l’ha concepita ha trattato di merda sua madre! Non c’è di sicuro bisogno che conosca di persona questo soggetto per definirlo un bastardo! Ho solo detto la mia!” risponde lei.
“ L’hai fatto di nuovo: l’hai giudicato di nuovo! Magari quell’uomo era in crisi esistenziale e aveva bisogno di conforto!” ribatto.
“ E fra le gambe di mia madre doveva trovare il conforto? Uno in crisi esistenziale dovrebbe andare da un terapeuta,non a letto con un’altra donna che non è la moglie! Gli psicologi esistono anche per questo!” interviene Aisha.
“ Aisha,non per appoggiare mia cugina,ma a volte può capitare di sentirsi spaesati e ci si attacca alla prima cosa disponibile!” interviene Bob.
“ Questo lo dici per giustificare l’uomo che mi ha concepita o te stesso per quello che hai fatto a Pilar? O forse ti stai parando le spalle per un eventuale tradimento nei suoi riguardi fra qualche anno? Bob,mi dispiace…non volevo! Scusa! Lo so che per te è stato diverso,che sei pentito e che non lo rifarai mai più (anche perché altrimenti io e Carlos ti spezziamo le ossa),ma a quell’uomo non frega nulla di nulla. Lui in mia madre cercava un’altra donna. Magari in quel momento,nella sua testa,non era neppure con mia madre! L’ha chiamata col suo nome,porca miseria! Mi dispiace,ma io non me la sento di parlare di lui o di perdonarlo. Almeno per ora. Magari la maternità mi addolcirà un po’,ma ne dubito! Con me quell’essere ha chiuso nell’attimo esatto in cui mi ha concepita proprio per il modo in cui l’ha fatto!” ribatte Aisha per poi aggiustare il carico notando la faccia rammaricata di Bob. Accarezzo la mano di mio padre sperando che Aisha un giorno si decida a dargli un’opportunità! Papà è meraviglioso e ci guadagnerebbe molto ad averlo nella sua vita!
“ Aisha,Bob ha ragione. Anch’io prima di sposare Asia non mi sono comportato molto bene,sai!” interviene Nicola.
“ Lo so. Ma lei è stato praticamente irretito da quella lì,che continua ad adoperare un abbigliamento da battona,quindi non oso immaginare come vestisse da giovane (sempre che non andasse in giro nuda),mentre mia madre non era così. Lei è sempre stata acqua e sapone,non era di sicuro una panterona! Mi dispiace,ma se chiudo gli occhi e ci penso,mi viene solo da vomitare!” risponde Aisha.
 
[Giulia]
L’umore del Vampiro è decisamente peggiorato e tocca cambiare subito argomento o finisce che ci roviniamo il matrimonio! Non capisco perché mia madre e mia suocera abbiano ideato questo massacro!
“ Daniele,io credo che dovremmo cominciare ad accennare ai ragazzi la nostra idea per domani sera!” asserisce mia zia rivolgendosi al suo nuovo compagno forse per cancellare il suo cattivo umore.
“ Amore,dobbiamo pensare a come allargare il tavolo della cucina o non ci entreremo tutti!” le risponde lui accarezzandole la mano.
“ Io e Daniele pensavamo di organizzare una cena tutti insieme domani sera!” ci comunica zia Camilla.
“ Tutti insieme? Nel senso anche con zio Nicola e famiglia e con zio Mario e famiglia? O tutti insieme solo con i vostri figli?” domanda Bob.
“ Tutti insieme nel senso più ampio. Con la famiglia di Nicola,di Mario,con tuo padre e voi altri,con Marcella e Bea. Presto saremo una famiglia e sarebbe giusto gettare da subito le fondamenta per questa cosa!” gli risponde zia Camilla. Aisha tira una gomitata al suo ragazzo.
“ Anche noi due? Papà,ma domani è il mio compleanno! Io avevo altri progetti. Insomma è il mio primo ed ultimo compleanno da fidanzato… l’anno prossimo sarò un marito ed un papà ed io e Ginger avevamo altri programmi!” obietta Carlos.
“ Se ci vado io,vieni pure tu con Aisha! Altrimenti papà dovrà dispensare anche me e Bianca!” gli risponde Pilar.
“ Io e vostra madre parteciperemo e quindi ci sarete anche voi 3. Senza se e senza ma! L’anno prossimo sarà ancora più bello festeggiare con tua moglie e tuo figlio,Carlos!” interviene zio Nicola. Carlos e Aisha sbuffano.
“ E comunque sarà una bambina,papà! Una bella principessina dai capelli rossi…sempre che usciamo vivi prima da questo ricevimento e poi dalla cena di domani sera!” puntualizza Carlos.  
“ Dovrò chiedere a mio padre delle gocce omeopatiche contro l’emicrania!” farfuglia sarcastica Aisha.
“ Possiamo organizzarla da me festeggiando così sia il vostro fidanzamento che quello di Giulia e Jean!” propone mio padre a zia Camilla e al suo compagno.
“ A patto che Trimalcione se ne resti relegato nella sua stanzetta,nella sua cuccia,nel gabinetto o dove gli pare perché altrimenti va a finire che pure la mia ex moglie pretenderà di partecipare e credo nessuno dei presenti voglia ripetere l’esperienza di oggi pure domani sera! Oltre al fatto che da ciò che ricordo,fra te e Patrizia non è mai corso buon sangue,Mendoza!” risponde Daniele Valencia.
“ E credi che a me faccia piacere vederti?” domanda zio Guido.
“ No,non dirmi che non apprezzi la mia compagnia,ti prego! Finirai per spezzarmi il cuore!” risponde sardonico Daniele Valencia.
“ E,tanto per essere precisi,io non ho firmato ancora nulla,quindi non sono ancora la tua ex moglie! Non ti basta cambiare letto per cambiare anche consorte,Daniele!” gracchia quell’oca di Patrizia Fernandez.
“ Firmerai molto presto le carte per il divorzio e senza crearmi rogne oppure finirai per dover consumare i tuoi pasti alla mensa dei poveri e sappiamo tutti quanto sei schizzinosa!” le risponde il marito.
“ Magari possiamo allestire un tavolo all’aperto e cenare in giardino!” propone mia madre per non far scoppiare un’altra discussione. Zia Camilla e il suo compagno si guardano negli occhi studiandosi quasi.
“ Per noi va bene. Almeno staremo un tantinello più larghi! Il tavolo di casa di Da…di casa nostra è un po’ piccolo!” risponde zia Camilla aggiustando il tiro dopo un’occhiata di rimprovero di Daniele Valencia.
“ Io e Jorge non ci saremo!” asserisce Susanna. Posso organizzare un trenino per festeggiare?
“ Tu ci sarai perché io te lo ordino! O Camilla finirà per pensare che non l’accetti ed io non ti permetto di umiliarla così! Lei non ti ha fatto nulla di male!” le risponde suo padre categorico.
“ Credi di poter essere il burattinaio dei miei sentimenti? Non puoi obbligarmi ad accettare la tua amante! A che ti serve che io partecipi a quella cena ipocritamente se sai benissimo che per me quella donna continua ad essere l’artefice della fine del tuo matrimonio con la mamma?” ribatte Susanna Valencia.
“ Non è colpa di Camilla se io e tua madre divorziamo. Anche se non fossi più stato innamorato di Camilla,avrei divorziato lo stesso da tua madre dopo aver scoperto le sue manovre,non lo capisci? Io non mi fido più di lei e non avrei mai potuto restare sposato con una donna di cui non mi fido più! Domani tu verrai a quella cena e tratterai Camilla col dovuto rispetto oppure ti resterà davvero solo tua madre in questa vita e non sarà una bella sensazione per te,data la genitrice che ti ritrovi! Io ti ho sempre supportata nelle tue decisioni,quindi ora ti tocca ricambiare perché serve a me il tuo supporto. Noi Valencia non siamo ingrati. Sei o non sei una Valencia? Inoltre la cena di domani mi servirà per parlarti di una cosa importante,quindi dovrai esserci!” replica Daniele Valencia. Una cosa importante? Non sarà mica Aisha?  
“ Come vuoi. Ai tuoi ordini,papà!” risponde Susanna Valencia sprezzante.
“ Domani passiamo in farmacia a comprare dei tappi da processione!” mi sussurra il mio fidanzato sulle labbra strappandomi una risata prima di un dolcissimo bacio.
 
[Charlotte]
“ Davvero ti sedevi ai piedi di quest’albero per leggere?” mi domanda mio marito mentre sono seduta sull’erba fra le sue gambe con la schiena contro il suo petto. Annuisco.
“ Sì. Mi piace leggere e lo sai. E questa è una delle cose che abbiamo in comune,dato che pure tu hai un sacco di libri!” rispondo.
“ Ammettilo: quando mi hai conosciuto pensavi che fossi un decerebrato!” scherza. Un decerebrato no,ma un pompato sì. E mi sbagliavo perché Hermes è un tesoro e se mi fossi fermata alle apparenze,avrei perso una perla rara!
“ No. Se tu fossi stato un cretino senza cervello non ti sarebbero uscite di bocca quelle battute che mi facevano tanto incazzare! Quelle erano sinonimo d’intelligenza,amore mio!” ribatto.
“ Devo confessarti una cosa: mi piaceva farti incazzare solo per ricevere i tuoi ceffoni e avere poi la scusa per baciarti a tradimento!” mi confida. Ridacchio tornando con la testa al 12 giugno. Quella data non la scorderò mai perché per le successive 72 ore ho dovuto portare un foulard per colpa sua!
 
Gli piaceva giocare col fuoco? Bene,si sarebbe scottato! E magari si sarebbe bruciato materialmente proprio col caffè che gli stavo portando! In fondo durante il consiglio d’insediamento aveva detto lui di desiderare che gli portassi un caffè,ma gli avrei messo un po’ di paura!
Bussai alla porta del suo ufficio cercando di non ridere. Gli avrei fatto capire una volta per tutte che non ero una specie di geisha!
“ AVANTI!” gridò furibondo. Bene,l’umore del dottor Mendoza sarebbe leggermente peggiorato grazie a me! Mi dispiaceva quasi per colui che l’avrebbe affrontato dopo di me…avrebbe fatto una brutta fine!
Entrai emettendo un colpo di tosse per fargli notare la mia presenza. Scansionò il mio corpo ancora una volta. Andando avanti di questo passo mi avrebbe costretta al burqa per evitare i suoi sguardi imbarazzanti!
“ A cosa devo l’onore?” sghignazzò quando chiusi la porta alle mie spalle.
“ Le ho portato il caffè che tanto desiderava che le servissi,dottor Mendoza!” risposi melliflua avvicinandomi alla sua scrivania,su cui posai il caffè. L’avrei sistemato per le feste!
“ Mi sorprende in positivo,dottoressa Doinel! Neppure 2 giorni nella mia azienda e l’ho già sottomessa?! Credevo avrei faticato di più… meglio per me! Anche se nel mio immaginario tutta questa scena avveniva con lei in topless!” ribatté facendomi ribollire il sangue per la rabbia. Stronzo! Come diavolo si permetteva?
“ Mi dispiace,ma questo non accadrà mai,dottor Mendoza! Si accontenti di questo!” risposi con tono fintamente gentile dopo avergli tirato un ceffone. Feci per andarmene,ma mi afferrò il polso facendomi finire con il seno contro il suo torace.
“ E comunque nel caffè potrei averci sputato dentro!” insinuai sentendo il suo respiro infrangersi contro il mio viso. Il dubbio evidentemente lo colse perché mi guardò sbalordito.
“ Ottimo! Sarà ancora più buono!” ghignò leccandosi maliziosamente le labbra. Stronzo!
“ E credo passerà molto tempo al bagno dopo averlo bevuto. C’è dentro anche del diuretico!” alzai il tiro.
“ Non mi dica che l’ha fatto per evitarmi la cellulite in previsione della nostra notte di passione! Non si preoccupi,non ne ho! Lei ha la cellulite?” replicò sardonico rischiando di beccarsi un altro schiaffo. Mi bloccò la mano prima che si infrangesse sulla sua guancia e le sue labbra finirono di nuovo sulle mie come una specie di punizione. Ma,per la miseria,possibile che dovesse sempre saltarmi addosso? Questa storia rischiava di finire male!
“ Mi lasci!” mugugnai con le labbra ancora ostaggio delle sue.
“ Possibile che ancora non le entri in testa che ogni volta che sta per colpirmi o che lo fa,va a finire così? Lo fa di proposito,eh?” farfugliò dirigendo le sue labbra all’inizio della mandibola sotto il mio orecchio. Mordicchiò quel punto tanto sensibile strappandomi,mio malgrado,un rumoroso sospiro.
“ Se non la smette,comincio ad urlare!” lo minacciai quando mi sollevò di peso per farmi sedere sulla sua scrivania. Ogni mio tentativo di scendere mi fu impedito da lui quando serrò le mie gambe intrappolandole fra le sue.
“ Il mio ufficio è insonorizzato e poi i miei parenti sono abituati a gemiti di piacere femminili in mia presenza!” rispose a tono accarezzando il profilo del mio collo con la punta del naso.
“ Presuntuoso!” farfugliai con cuore a 2000 quando prese a leccarmi il collo più volte su e giù,per poi succhiarlo avidamente con le labbra. No,non dovevo dargli soddisfazione,dovevo allontanarmi da quel demonio. E allora perché gli occhi si stavano chiudendo e non ero riuscita a trattenere un altro sospiro? Mi sentivo totalmente in balia di lui,come se il mio corpo non mi appartenesse più e pertanto non rispondesse più ai comandi della mia testa.
“ Mi dispiace,dottoressina,ma non possiamo spingerci troppo oltre in ufficio,quindi può riaprire gli occhi perché per oggi la nostra razione di piacere è terminata! Non me l’aspettavo,ma ha un buon sapore! Mi piace più del caffè…non credevo!” soffiò al mio orecchio dopo un tempo infinito facendomi aprire di scatto gli occhi. Gli lanciai un’occhiataccia prima di afferrare il mio cellulare per specchiarmi.
“ E questi cosa diavolo sono?” domandai scandalizzata sfregando più volte le dita sui segni che mi aveva lasciato sul collo. Stronzo!
“ Li chiamano succhiotti. Lei sembrava molto entusiasta mentre mi dilettavo a marchiarla ed è la prima volta che ne faccio,a dire il vero! Sono bravo,no? Dev’essere un talento naturale! E comunque se si strofina così fa solo peggio,dottoressina!” rispose sfrontato. Non sapevo cosa fosse più urticante: se la sua sfacciataggine o quel << dottoressina >> del cazzo!
“ E ora come li copro?” strepitai in preda al panico. Già immaginavo le risatine di mio fratello e di mia madre di fronte a quei segni rossi!
“ Non mi dica che c’è un fidanzato geloso ad attenderla a casa!” esclamò senza alcuna ironia nel tono di voce. Sembrava piuttosto urtato da quell’eventualità. Ma che diavolo voleva da me?
“ Se fosse,non sarebbero di certo affari suoi!” sbottai. Forse potevo provare a coprirli con del correttore color salmone!
“ Non mi piace condividere ciò che è mio! Diciamo che la condivisione non fa per me!” rispose.
“ Non è questo il caso perché io non sono e non sarò mai sua!” precisai. Ci mancava solo che arrogasse diritti su di me!
“ Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere,dottoressina!” rispose con la sua solita supponenza del piffero. Allontanai lo sguardo dalla mia immagine riflessa sullo schermo del mio cellulare per incrociare il suo sguardo.
“ Che vuole dire? Crede che le appartenga solo perché lavoro per lei? Io ho firmato un contratto di lavoro e non sono un oggetto! Chi crede d’essere? Inoltre se avessi avuto un fidanzato,avrebbe già ricevuto una bella lezione dopo la trovata del babydoll!” replicai urtata.
“ Lo sa quanto me che mi appartiene dalla nostra prima litigata. Prima lo ammetterà e prima consumeremo! Fra noi due è lei quella che necessita di più questo amplesso,è evidente! Però lo ammetto: anch’io sono ansioso di giungere al dunque in modo da mettere un freno a quest’attrazione sessuale deleteria per entrambi. E non ci pensi neppure a schiaffeggiarmi perché le ho fatto notare di il suo bisogno di sesso oppure finiremo per farlo su questa scrivania e nonostante sia decisamente eccitante l’idea di farlo qui,la porta non è chiusa a chiave e rischieremmo di essere beccati in flagrante,dottoressina! Non credo desideri fare sesso in questo modo!” ribatte sfacciato.
“ LEI MI DISGUSTA!” strepitai alzandomi da quella scrivania per uscire dal suo ufficio.
“ I succhiotti che ha sul collo dicono altro. E comunque siamo 2-1 per me,dottoressina! E,tanto per la cronaca: lei mi eccita da morire!” rispose beffardo. Uscii dal suo ufficio sbattendo la porta con l’umore nero ed il cuore palpitante. Dio Mio,quant’era stronzo!
 
“ Tanto so che te la faranno pagare le gemelline. Sono certa che piangeranno tutte le notti e andrà a farle addormentare papà Hermes!” scherzo facendolo impallidire. Scoppio a ridere di fronte alla sua faccia cadaverica.
“ Te l’ho già detto che sei un’impertinente e che prima o poi questa lingua tagliente te la taglio?” mi minaccia ironicamente. Gli mordo il labbro inferiore.
“ E che sono l’uomo più felice del mondo per aver conquistato il tuo cuore,dottoressina?!” aggiunge beccandosi uno schiaffetto sulla spalla.
“ Lo sai che mi dà fastidio! Dillo che vuoi che divorzi!” strepito fintamente offesa.
“ Il nostro matrimonio non prevede tale possibilità,Charlotte Doinel Mendoza! È stata un’idea dei miei genitori per non dover tollerare di nuovo la mia versione stronza!” ribatte strappandomi un sorriso prima di baciarmi.
 
[Nicola]
Roba da matti: mio figlio voleva che io,sua madre e le sue sorelle ci sciroppassimo suo suocero al posto suo e della sua Aisha che volevano defilarsi! E no: o andiamo tutti o non va nessuno a quel patibolo! Già questo ricevimento è un suicidio dato che ogni tanto scoppia una discussione,figuriamoci se voglio replicare domani sera!
Esco dal bagno all’aperto e mi avvicino al lavandino per sciacquarmi le mani. Lascio che l’acqua mi bagni le mani prima di pigiare sul dispenser del sapone e farne cadere una piccola quantità sul mio palmo. Quando la porta si apre,maledico Marcella Valencia per non aver fatto installare due bagni distinti in base al genere sessuale. Quella donna è fissata con le cose comuni: prima il tavolo,poi il bagno…
“ Nicola,ti volevo parlare!” esclama Patrizia.
“ Stavolta sei sobria o vuoi attribuirmi qualche altra paternità?” sbotto incazzato. Sì,non mi è ancora passata l’arrabbiatura per quello che ha combinato il 28 a partire dalla sfuriata a mia nuora per finire con la sua insinuazione del cavolo su Giulio,che per poco non mi faceva litigare con la mia Asia!
“ Senti,Nicola,io…” la interrompo prima che tiri fuori qualche altra scusa stupida.
“ Senti tu e ascoltami bene perché non te lo ripeterò una seconda volta: a me di quello che fai o non fai con tuo marito,non interessa. Non me ne può fregar di meno se divorzi,ti riconcili,se ti risposi o meno,ok? Io al mio matrimonio ci tengo perché è un matrimonio d’amore,quindi smettila di infastidirmi o la prossima volta che avrò la disgrazia di incontrarti ubriaca,ti lascerò alla mercé del fato! Giulio non è mio figlio! Puoi inventarti quello che ti pare per far credere il contrario,ma io so che non è così. Lui è identico a tuo marito,quindi non può essere mio. E poi quando sono venuto a casa tua prima del tuo matrimonio,mi hai cacciato via e questo lo ricordo molto bene,nonostante fossi ubriaco! Stai lontana da me e dalla mia famiglia o quello che ti farà tuo marito per farti pagare tutte le macchinazioni che hai attuato nei suoi riguardi sarà ben poca cosa rispetto a ciò che ti farò io!” mi sfogo iracondo.
“ Lo so che Giulio non è tuo figlio. Io ero ubriaca!” farfuglia.
“ Non me ne frega nulla. Nessuno ti ha puntato una pistola alla testa per costringerti a bere con la forza!” ribatto.
“ Daniele ha una storia con la fidanzata di tuo figlio? Lui è passato il 27 in azienda per vederla,Nicola!” replica. Sto quasi per scoppiare a riderle in faccia. Questa non ha capito niente!
“ Ad Aisha piacciono i ragazzi più grandi,ma non così anziani. Daniele ha il triplo dei suoi anni,Patrizia! Hai preso un granchio bello grosso! E ti consiglio di non ripetere questa sciocchezza in giro o finirai con la camicia di forza!” rispondo. Non spetta di certo a me dirglielo!
“ Mi dispiace per averti detto che Giulio era tuo figlio e per averti creato dei problemi con tua moglie!” asserisce. A questa le cose dispiacciono sempre dopo che le ha fatte! Dispiacersene prima e non creare casini,le crea troppa fatica?
“ COSA?” tuona una voce inferocita facendoci sobbalzare.
 
[Giulio]
No,non può essere! È uno scherzo? Non posso essere cresciuto con un padre che non era il mio! Non è vero! Non può essere vero! Io sono uguale all’uomo che mi ha cresciuto!
“ Giulio,non è come pensi tu!” esclama mia madre.
“ Questa voglio proprio sentirla! Sono figlio del signor Nicola?” le domando incazzato.
“ NO! Maledizione,credi che se avessi avuto anche il minimo dubbio ti avrei fatto crescere da Daniele Valencia,che è un uomo che disistimo totalmente?!” risponde il signor Mora.
“ Io ero solo sbronza. Avevo scoperto dell’appartamento di tuo padre,delle sue lettere a quella donnaccia… Ho incontrato Nicola e sua moglie e non sapevo bene quello che dicevo! Tu sei un Valencia,te lo posso giurare!” mi assicura mia madre.
“ Quindi sei stata tu a distruggere casa di papà! Ma che ti passa per la testa?” sbotto. Papà la ammazzerà quando lo saprà!
“ Io vi lascio soli,che è meglio! E assicurati che tua madre non beva o la prossima volta dirà a Calderon di essere tuo padre o il padre di tua sorella!” si rivolge a me il signor Mora prima di uscire da quel bagno.
“ Ti ha dato di volta il cervello? Papà ti uccide,se lo scopre!” la rimprovero. Estrae dalla clutch piena di paillettes un foglio ripiegato e lo spiega per bene.
“ Lo sapevi che si erano baciati al club?” mi chiede. Alzo gli occhi al cielo.
“ No. Ma tu come lo sai?” mento per poi investigare.
“ Questa l’ha scritta tuo padre a quella donna il 14 ottobre di quest’anno. {Cami,questa non è una lettera-sfogo come le 41 precedenti che ti ho scritto,ma una missiva di scuse per la mia condotta,le stesse che ho usato come pretesto per violare la tua tranquillità domestica poche ore fa,le medesime che sono uscite un disastro e che c’hanno fatto discutere ancora. Sì,quella delle scuse era solo una trovata per poterti rivedere dopo ieri sera e,se devo essere sincero,questa cosa mi spaventa. Così come mi spaventa che tu mi conosca ancora tanto bene da capire senza alcuna ammissione da parte mia quello che alcuni dei miei familiari hanno saputo solo dopo mia esplicita confessione; mi terrorizza quello che ho provato poche ore fa mentre guidavo verso casa di tuo fratello,quel nodo allo stomaco che avevo anche quando stavamo assieme prima di ogni nostro appuntamento; mi spaventano a morte la rabbia e la gelosia che ho sentito quando ti ha chiamato quello lì e tu sei stata così smielata in mia presenza. Ho paura di te e anche di me. […]In questi 40 anni ho fatto di tutto per evitarti,per procrastinare il confronto con te,con quel maledetto cerchietto dorato che ti adorna l’anulare destro e che rivela al mondo che appartieni a lui,che non sei più mia. Ho cercato di evitare in ogni modo un incontro diretto con te: al lancio di 26 anni fa,al funerale di Roberto 14 anni fa e a quello di Margherita 4 anni dopo…ed è per questo che il tuo arrivo inaspettato a casa di mia sorella,per me è stato una vera e propria doccia fredda. Non ero pronto. Magari riderai perché sono passati 40 anni,ma è così. Non ero e non sono pronto a vederti,a parlarti,a sentirti ridere o nominare quello lì e…quando ieri hai cominciato a parlare del vostro stramaledettissimo amore intriso di melassa ho perso la testa. Anche se il peggio è arrivato dopo,quando ti ho strappato quel bacio e sono tornati il batticuore,il tremore alle gambe,il sudore alle mani,i brividi lungo la schiena e quelle dannate farfalle allo stomaco. […]Quando Santiago ieri durante il nostro pranzo ha insinuato un mio immutato sentimento nei tuoi riguardi come causa del mio malumore per il tuo inaspettato ritorno,ho negato,ma è così. Lui e Marcella hanno ragione: io ti amo ancora…come e più di 40 anni fa. Purtroppo però tu ami lui ed io c’ho messo tanto ad uscire dal baratro in cui ero caduto quando mi hai lasciato all’altare e so che non voglio finirci di nuovo,quindi ti eviterò come la peste in questi giorni che precedono le nozze di tuo nipote. Non voglio dipendere di nuovo dal tuo sorriso e dai tuoi baci,no. Sono sicuro che riuscirò a nascondere nuovamente questo sentimento appena te ne tornerai dal tuo caro maritino dopo questo maledetto matrimonio. Spero solo che le nozze di tuo nipote passino in fretta,di riuscire ad evitare il dialogo con te durante il ricevimento e mi auguro che i ricordi di noi due la smettano di tormentarmi. Anche se so benissimo che non mi daranno mai tregua forse perché la mia mente ha bisogno di quei ricordi per riassaporare anche solo per qualche attimo la felicità che non ho mai più provato che non potrò mai più rivivere.} È firmata di suo pugno e la calligrafia è la sua. L’ha baciata,lo capisci? Lui ha baciato quella donna e poi ha avuto l’ardire di coricarsi nel mio letto! Ecco perché erano due settimane che non facevamo più l’amore!” sbotta omettendo alcuni passaggi della lettera di mio padre a mia suocera. I dettagli sessuali no!
“ Dove l’hai trovata?” le domando sbigottito. Questa non era fra le 41 lettere che io e Barbara abbiamo letto!
“ Nel portalettere a muro di ceramica di casa di tuo padre. Quando l’ho buttato per terra,si è rotto ed ho trovato questa lettera!” mi racconta.
“ Avresti dovuto lasciarla dov’era! Dai,dalla a me! Mi inventerò io qualcosa con papà!” replico.
“ No! A me non ha mai scritto poemi del genere. Le uniche parole scritte da lui erano le cose che gli servivano negli elenchi della spesa. E non erano neppure per me quelle parole,ma per la nostra domestica che andava al supermercato!” ribatte. Scuoto il capo rassegnato. Quasi quasi preferivo essere figlio di Nicola Mora! 
“ E comunque il suo idillio con quella donna non durerà: credo abbia puntato la nuora di Nicola,quella rossa impertinente! Parla di lei in alcuni messaggi mandati alla sua sgualdrina!” asserisce mia madre. Fila una meraviglia il suo ragionamento logico: è del tutto normale che un uomo parli alla donna con cui sta della sua amante! Ma perché mia madre non mette in moto il cervello prima di parlare?
 
[Bob]
Niente,oggi al mio campione non va proprio di star fermo o di fare un riposino. Si muove di continuo nel ventre di mia moglie ed io seguo i suoi movimenti tenendo la mano sulla pancia della mia Pilar.
“ Allora? Poi alla fine avete deciso? Parto in acqua o naturale?” ci domanda mia zia. Io e Pilar ci guardiamo negli occhi per poi prorompere in una fragorosa risata.
“ Zia,vuoi farci avere la nostra prima lite coniugale? Siamo ancora totalmente indecisi!” le rispondo.
“ Non siamo indecisi. È Bob che vuole per forza farmi partorire in acqua. Io vorrei solo averlo con me in sala parto. Del dolore non me ne frega niente!” asserisce mia moglie. Mia zia e il Vampiro si guardano in faccia e scoppiano a ridere.
“ Che poi Bob sta facendo una tragedia greca: il parto naturale non è nulla di chissà cosa! Clizia è nata naturalmente e sono sopravvissuta lo stesso!” interviene Roberta. Fai fare a lei che è un carro armato!  
“ Per Roberta hai fatto il cesareo?” domanda il Vampiro a zia Camilla. Lei scuote il capo.
“ No. I miei due parti cesarei sono Junior e Babi. Roby è nata naturalmente anche se si è presa il suo tempo e questo ha contribuito parecchio a…farmi pensare che non fosse…” Daniele Valencia le prende la mano e se la porta alle labbra per baciarla.
“ Azzeriamo tutto,ti va? Di questi 40 anni,che sono stati solo un bruttissimo sogno,teniamo solo i nostri figli,sei d’accordo?” le propone lui. Zia Camilla annuisce con un sorriso. Se solo penso che anch’io e la mia bimba saremmo potuti finire così,divisi per 40 anni a causa di un equivoco,mi manca il respiro e mi viene da piangere. È il mio Dino ad allontanarmi da quei pensieri tristi con un calcio deciso.
“ Scusa! Papà non penserà più cose tristi!” gli sussurro poggiando un bacio sul ventre coperto di mia moglie.
 
[Barbara]
Giulio e sua madre ritornano al tavolo e il mio fidanzato sembra tutto meno che rilassato. Speriamo che quella mezza matta di mia suocera non abbia combinato qualche altro disastro,giacché anche Nicola Mora è tornato al tavolo piuttosto teso pochi minuti fa.
“ Che succede?” domando a bassa voce al mio ragazzo.
“ Che ci siamo persi una lettera struggente di mio padre a tua madre,l’ultima,ossia quella di un mese fa esatto!” mi sussurra. Un’altra? E che diceva? Ma non faceva prima a mandargliele queste cavolo di lettere?
“ E come lo sai?” gli domando sottovoce.
“ Perché mia madre l’ha trovata quando ha distrutto il rifugio d’amore dei due piccioncini. E per non farsi mancare nulla,si è ubriacata e quando ha incontrato il signor Nicola con sua moglie si è inventato con lui che ero suo figlio. Al poverino dev’essere venuto un mezzo infarto prima di farsi due conti e in realtà stava venendo anche a me! Dammi una sola ragione per non sterminare la mia famiglia!” bisbiglia. Vorrei tanto avercela questa ragione!
“ Che confabulate,piccioncini?” ci domanda mia madre.
“ Stavo raccontando a Babi che non avrei mai creduto,ma sono affezionato a mio padre. Gli voglio bene!” risponde il mio fidanzato. Lo guardo stranita. Non stava dicendo questo!
“ Te ne voglio anch’io. Ma devo preoccuparmi? È successo qualcosa?” replica mio suocero.
“ Difficile possa essere accaduto qualcosa peggiore di ciò che è successo a casa tua,papà. Nulla di che,tranquillo!” risponde il mio Giulio.
 
[Guido]
“ Amore mio,siamo delle bestie!” esclama mia moglie rivolgendosi al becchino con cui va a letto. Lui si volta a guardarla.
“ Amore mio,capisco che dopo 40 anni con quello tu abbia l’autostima rovinata,ma io non sono una bestia e neanche tu! Ti ricordo che presto sarai la signora Valencia e non puoi avere un’autostima così malridotta! Ci penso io a toglierti questo pessimismo di dosso! Tu sei la creatura più meravigliosa dell’universo,quindi come fai ad essere una bestia?!” risponde quello con la sua ironia del cavolo. Camilla ridacchia.
“ Sono seria. Hermes e Charlotte erano sbalorditi non perché c’hanno visti mano nella mano!” ribatte mia moglie.
“ Ah no? Oddio! Il regalo! Camilla,ci siamo dimenticati il regalo ai nostri nipoti! Non ci credo! Siamo due zii degeneri,lo sai?!” replica quello portandosi le mani al viso.
“ Bello schifo!” sibilo beccandomi un’occhiataccia da loro due.
“ Mi sa che ti sto contagiando con la mia sbadataggine!” afferma mia moglie ironica facendolo ridere.
“ Non è sbadataggine,amore mio. È solo che quando ci sei tu,io perdo completamente la testa! Può anche crollare un grattacielo a pochi passi da me senza che io me ne accorga! Però una cosa ce l’ho chiara: il pacchetto verde l’avevi in mano quando siamo scesi a prendere l’auto, quindi non l’abbiamo lasciato a casa!” ribatte quello.
“ In auto. L’abbiamo lasciato in macchina! Se mi dai le chiavi,vado io!” asserisce mia moglie.
“ Se vuoi,vado io!” si offre il Vampiro.
“ Amore,posso andare io! Faccio subito!” risponde mia moglie.
“ Nonno,posso andare anch’io con la nonna? Dai! Non ho mai visto la tua auto!” interviene Clizia.
“ Certo! Anzi,quando prenderai la patente,te la farò guidare!” risponde quello ricevendo un abbraccio dalla ragazza. Mia moglie fa per allontanarsi con Clizia,ma lui le prende il braccio.
“ Non dimentichi nulla?” chiede quel cretino. Mia moglie lo bacia poco castamente.
“ Posso andare?” chiede staccandosi da lui.
“ Non parlavo solo di questo bacio,amore. Mi riferivo al tuo coprispalle. Non dimenticare di portarlo qui con te o prenderai freddo! Anche se lo so che lo fai di proposito a restare con le spalle scoperte per farti abbracciare e scaldare da me! L’ho capito,sai?!” risponde quello ammiccando. Mia moglie ridacchia.
“ Mi hai beccata,Valencia! Vado e torno subito,amore mio!” ribatte Camilla prima di allontanarsi con Clizia. Quello che desta di più la mia attenzione e fomenta il mio astio verso quel soggetto è la scena che mi si palesa davanti: Junior che scala di sedia per sedersi accanto al Vampiro. Non riesco a credere che mio figlio preferisca quello a me!
 
[Junior]
La mamma e Clizia si sono allontanate e mi sembra l’occasione giusta per parlare con Daniele,anche approfittando del fatto che Brigitte è al bagno,quindi scalo di sedia e mi piazzo di fianco a lui,che neppure se ne accorge. Picchietto l’indice sulla sua spalla per farlo voltare verso di me,visto che è intento a parlottare con Roby.
“ Junior,che c’è?” mi domanda voltandosi verso di me. E adesso come glielo dico? Sì,in queste settimane siamo entrati in confidenza,ma mi farà davvero da padre confessore?
“ Daniele,tu e la mamma domani fate tanto tardi?” gli chiedo.
“ Se lo chiedi per avere casa libera,preferirei saperlo!” mi canzona. Ridacchio.
“ No. In realtà vorrei parlarti di una cosa un po’ privata e delicata!” rispondo. Mi guarda serio.
“ Riguardo me e tua madre?” mi chiede preoccupato.
“ No,tu e la mamma non c’entrate nulla. E neppure l’azienda. In realtà è una faccenda mia e vorrei un consiglio da te,un consiglio da uomo adulto!” gli rispondo.
“ Brigitte è incinta?” mi chiede basito. No,vuole farmi morire d’infarto?
“ No,Daniele! Sei pazzo? Non sono ancora pronto a fare il padre! Magari non lo sarò mai!” gli rispondo. Mi fissa stravolto.
“ Ho detto qualcosa che non va?” gli domando confuso dalla sua espressione.
“ No. È che lo dicevo anch’io alla tua età,nonostante 8 anni prima fossi più che felice dell’arrivo di Roby. Senti,facciamo così: domani io e la mamma vogliamo dare quella cena,ma se vuoi ci vediamo prima per un aperitivo. Magari non nel bar dove sono state tua madre e Bea 30 anni fa,però!” risponde strappandomi una risata per la battuta finale. Annuisco.
“ Ho capito: facciamo che me l’accenni adesso o finisce che stanotte la passo in bianco. E non fare battute a sfondo sessuale!” esclama.
“ Davvero vuoi che ne parliamo ora?” replico. Diserta parte del ricevimento per fare da confessore ad uno sconosciuto? Se lo fa per mia madre,vuol dire che la ama davvero tantissimo!
“ Sì. Lo studio di Marcella è insonorizzato,quindi qualsiasi cosa mi dirai non uscirà di lì,ma sappi che io con tua madre non ho segreti,quindi lo saprà anche lei!” ribatte. Annuisco.
“ Noi ci allontaniamo un attimo. Amore mio,alla mamma spieghi tu tutto,vero?” asserisce Daniele prima di rivolgersi a Roberta. Mia sorella maggiore annuisce ricevendo di risposta un bacio sulla fronte da suo padre.
“ Ma non ti ci abituare troppo! Papà è mio,quindi è la prima e sola volta che te lo presto!” scherza mia sorella beccandosi una linguaccia da parte mia e sortendo le risate di Daniele.
 
 
Capitolo terminato! E cosa dovrà dire Junior a Daniele? Che consiglio vorrà da lui? Daniele e Camilla come e quando scopriranno il video che sta circolando su di loro? I due verranno mai a sapere chi ha distrutto la loro abitazione? Diciamo che siamo a metà matrimonio ed è filato tutto liscio ( per liscio intendo senza risse)…sarà lo stesso anche per la seconda metà? E soprattutto la cena che hanno organizzato Daniele e Camilla a casa di Armando come andrà a finire? Susanna scoprirà prima o durante quella cena di avere un’altra sorella? Lo scoprirete seguendo il resto della storia! Alla prossima!
  
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