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Autore: maito    26/06/2017    1 recensioni
Scordatevi i ninja, i bijuu e le tecniche con il chakra, perchè non ci saranno.
In un mondo alternativo ma non troppo diverso dal nostro, selvagge terre di frontiera sono una meta ambita da chi cerca fortuna o desidera l'avventura, ma sono anche luoghi molto allettanti per i malviventi che cercano di sottrarsi al braccio della legge. In questo chaos si erge Konoha, una ricca organizzazione non governativa che cerca di far rispettare la giustizia quando questa viene calpestata troppo duramente. Sakura Haruno è una giovane e promettente recluta di Konoha che, in seguito alla sua prima missione sul campo, si troverà invischiata in qualcosa di decisamente più grande di lei. Il destino vuole che sulla sua strada incontri Naruto, uno scapestrato cacciatore di taglie che minerà le sue certezze e sconvolgerà la sua visione del mondo.
Coppie ancora da definire.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto
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Gli irregolari

 

 

Il ragazzo sospirò rassegnato, osservando come il portafogli a forma di rana fosse desolatamente vuoto.

"Accidenti, così ho fatto fuori i resti dell'ultima taglia. Quel seccatore non ci voleva e non ho nemmeno raccolto informazioni utili. Ho speso soldi per niente. Mi sa che mi toccherà di nuovo scappare senza pagare dall'albergo."

Seduto su un pezzo di ringhiera fuori dal saloon, Naruto osservava le onde allungarsi lungo la main road. Si sorprese di essere così tranquillo. Ricordò le volte in cui si era trovato in mezzo alla strada senza un soldo e in cui l'agitazione e l'incertezza lo attanagliavano come una fitta nel petto. Ne aveva fatta di strada nel frattempo. Curiosamente non ricordava che sensazioni provasse ad avere una casa fissa cui ritornare la sera, prima di iniziare quella vita.

"Gli esseri umani possono davvero adattarsi a tutto" pensò: "è solo questione di abitudine."

«Ehi tu! Ragazzo col poncho!»

Naruto si voltò pigramente in direzione della voce.

«Non credere che ti venga a ringraziare! Potevo cavarmela benissimo da sola!»

"Ce l'ha con me questa?"

Era una ragazza più o meno della sua età. Gli abiti che indossava lo colpirono subito. Sicuramente non era della zona e sicuramente non era una abituata a sgobbare.

«Ci conosciamo?» rispose il biondo. Contemporaneamente si sporse in avanti cercando di osservarne meglio il viso al di sotto del cappello a tesa larga.

"Woah, è carina!"

Aveva un'espressione un po' stizzita ma a Naruto la rendeva ancora più piacevole.

«Come, ci conosciamo? Io sono quella... quella che parlava col tizio.»

Naruto la fissò incerto.

«Ma insomma ti sei accorto di quello che è successo là dentro? E io che credevo ti fossi messo in mezzo per fare bella figura...»

"Messo in mezzo? Bella figura?"

Sembrava stranamente risentita nei suoi confronti.

«Mi sono dimenticato di offrirti da bere? Se è così mi dispiace ma non ho più un soldo.»

«Offrirmi... Ma che?» la ragazza sospirò: «Senti, lascia perdere, va bene? Fai finta che non abbia detto niente.»

Naruto fece un gesto come per fermarla ma si bloccò. Voleva dire qualcosa per fare bella figura ma non gli veniva in mente niente. La ragazza sembrò notarlo.

«Cosa c'è? Non ti sarai messo in mente strane idee. Ti ho già detto di lasciar perdere.»

«Strane... Sei tu che sei venuta qui a farfugliare cose strane. Lo sai che sei strana?»

«Strana io? Guarda come te ne vai in giro vestito!»

«Il poncho è perfetto per questa ambientazione.»

«E poi quante voilte hai ripetuto la parola 'strana' dopo che l'ho pronunciata io per prima? Dove hai imparato a controbattere? In quinta elementare?»

«Te la stai prendendo. Di solito succede quando uno ci azzecca. Te l'hanno già detto per caso? Che sei strana.»

La ragazza sembrava esersi innervosita ancora di più. Naruto pensò che forse non era stata la cosa più geniale da rispondere.

Da dentro il saloon provenne un rumore di grida assieme a quello di sgabelli e vetri rovesciati, come se qualcuno fosse capitombolato. Un omaccione uscì dalla soglia trattenuto a stento da altri due.

«Brutto bastardo!»

"Eccolo che ritorna" pensò Naruto.

«Ce ne hai messo a svegliarti» esclamò spavaldo.

Il tizio estrasse una pistola dalla cintura.

«Hai finito di fare il cazzone, moccioso!»

Questo il biondo non se l'aspettava. E ancora meno si aspettava quello che avvenne subito dopo. La ragazza sferrò un calcio al polso dell'energumeno e gli fece volare l'arma di mano. L'omaccione restò basito.

«Tu, brutta tro...»

Un altro calcio lo colpì alla mandibola, mandandolo a terra.

"Incredibile" pensò Naruto: "non se la cava affatto male."

«Questo troia, quell'altro strana! Non sapete neanche come ci si rivolge a una ragazza.»

La rosa si allontanò dalla scena camminando nervosamente, sempre lamentandosi.

«Siete delle bestie, siete! Sapete solo azzuffarvi tra voi per fare a gara a chi ce l'ha più lungo! Mi fate rimpiangere quel rompipalle di Sai! E non l'avrei mai detto!»

Naruto le andò dietro lungo la main road.

«Aspetta!»

«Lasciami in pace! La cavalleria è morta!»

«Come la cavalleria è morta? Ma se sei venuta a dirmi che te la puoi cavare da sola.»

«Non capite niente di ragazze! Siete tutti uguali! Non sono io che sono strana!»

«Insomma fermati, lascia che mi scusi.»

Una motocicletta rumorosa accostò a fianco di Naruto sollevando un gran polverone.

«Naruto ti ho trovato!»

"E questo che vuole adesso? Non ti caga nessuno per giorni e poi arrivano tutti assieme a fare casino."

«Scusa, ho da fare, i soldi te li ridò un'altra volta» tagliò corto il biondo.

«Mi hai chiamato tu! ho le notizie che volevi» rispose il motociclista togliendosi dei grossi occhiali da moto.

Naruto si voltò verso il nuovo arrivato.

«Konohamaru!»

«Naruto!» gridarono in coro altre due voci da dietro il ragazzino.

«Moegi! Udon! Ma ve ne andate in giro in tre sul cinquantino? Siete scemi? E poi Konohamaru, cos'è questo casino? Sei senza marmitta?»

«Ho tolto tutta la lana di vetro dal silenziatore.» annunciò fiero il ragazzino: «Come mi avevi detto. Non è una figata?»

«Si, si, bravo.»

Non si ricordava di avergli suggerito una cosa del genere.

«Hai detto che hai le notizie che volevo.»

«Si! Ci siamo messi a indagare sul serial killer come ci avevi chiesto!» esclamò Moegi.

«Abbassa la voce!» l'ammonì il biondo.

«Scusa» bisbigliò la fanciulla.

"Scema, se parli così piano però faccio fatica a sentirti." pensò Naruto.

«Quale serial killer?» domandò la ragazza con i capelli rosa che era tornata indietro.

«E questa chi è fratello? La tua nuova ragazza? Ten Ten lo sa che vai in giro a trastullarti invece di lavorare?» commentò Konohamaru.

«Ma cosa... che c'entra. E poi non fare questi discorsi a Ten Ten che poi mi punisce davvero.»

«Noi siamo cacciatori di taglie, signorina, quindi vedi di portare un po' di rispetto.» si vantò fiero Konohamaru.

«Dei cacciatori di taglie? Voi? Avrete sì e no dodici anni» replicò la rosa scettica.

«Ne ho quattordici!» strillò Konohamaru. Purtroppo l'agitazione fece sì che la voce gli uscisse più stridula del solito, così la protesta non ebbe l'effetto da lui sperato.

«In realtà Naruto ci ha promesso che, se lo aiutiamo, un giorno potremo fare i cacciatori di taglie proprio come lui.» spiegò Udon pacatamente.

La ragazza si avvicinò a Naruto: «Tu ti faresti aiutare da dei ragazzini? Se è vero sei probabilmente il peggior cacciatore di taglie che abbia mai visto.»

Naruto sorrise imbarazzato.

"E adesso che le rispondo a questa?"

«Ehi tu, brutta racchia, ritira quello che hai detto su fratello Naruto!» sbottò Konohamaru.

«A chi hai detto racchia?» rispose inferocita la rosa.

"Forse ho trovato" pensò Naruto.

«Non capisci? Alla loro età passano tutto il tempo su internet e trovano una valanga di informazioni. Possono girare per i paesi raccogliendo notizie e nessuno fa caso a loro perchè sono dei ragazzini. È più facile raccogliere informazioni da loro che dai canali ufficiali della polizia. Per questo li chiamo gli 'irregolari'. Hai mai letto Sherlock Holmes?»

"Forse mettendola giù così ho salvato la faccia."

La ragazza lo fissò scettica.

«E cosa potrebbero scoprire di così sconvolgente questi fenomenali irregolari?»

«Abbiamo scoperto dove si nasconde un pericoloso serial killer che bazzica in questa zona.» rispose Konohamaru, fin troppo inorgoglito dalle parole di Naruto.

«Sentiamo...» disse la rosa sfidandolo.

«Nel deserto, a una decina di miglia da qui, c'è un vecchio complesso industriale abbandonato. Pare che alcune notti si possano sentire rumori sinistri e vedere delle luci.» rispose il ragazzo fattosi di colpo serio.

«Che fortuna, proprio qui vicino. E dove avresti scovato questa notizia sfuggita persino alla polizia?»

C'era un tono canzonatorio nelle parole della rosa, ma Konohamaru sembrò non accorgersene.

"Ti prego, non rispondere quello che sto pensando" sperò Naruto.

«L'ho letto su facebook.»

La ragazza scoppiò in una risata.

«Deficiente!» esclamò Naruto, sferrando al ragazzino un pugno sulla testa.

 

   
 
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