Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: La_Moltitudine    27/06/2017    2 recensioni
In un futuro distopico in cui uomini dotati di abilità paranormali hanno posto fine alla Crisi in Medioriente e i supereroi fanno ormai parte della quotidianità, Giacomo Pagusa si mette in gioco per diventare il più grande vigilante della sua città. Nel mondo criminale di Sentinella delle Acque, però, una miccia è stata accesa e presto la bomba esploderà. Gli eroi di Sentinella saranno messi alla prova e questo battesimo del fuoco potrebbe richiedere il tributo delle loro vite e quelle di molti altri.
[Per una precisa scelta stilistica i capitoli saranno brevi, verranno pubblicati con una cadenza variabile da 2 a 3 giorni di stacco l'uno dall'altro. Per tutto il corso della storia si alternerano due POV.]
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Atto VIII

Il giovane eroe se l’era già filata quando sul posto arrivarono le volanti della polizia, la penombra era rischiarata dall’alternarsi epilettico della luce delle sirene, sprazzi di rosso e azzurro fra i vicoli e i muri della Periferia. Qualcuno dei criminali cominciava a riprendere i sensi. Gemeva, tornando a sentire anche il dolore che lo svenimento aveva obliato.
Erano pesti di sangue, sul volto e sul corpo macchie violacee e pulsanti. Il capo della banda era sicuramente quello ridotto peggio: con il naso spaccato e gli occhi talmente gonfi da riuscire ad aprirli a stento.
Gaetano serrò la mano in un pugno, per quietare il tremore che la agitava. C’era un motivo se aveva abbandonato il mestiere di eroe per darsi all’hero management: quel potere che in gioventù l’aveva reso uno dei più grandi eroi dell’A.E., adesso lo consumava dall’interno, come una malattia. Era ormai sulla quarantina e il suo fisico non reggeva più come un tempo le “vibrazioni”. Era così che le chiamava, “vibrazioni”: il cuore si slanciava in un unico battito poderoso che lo percuoteva dalla testa sino alla punta dei piedi, un battito che lo scagliava in un’altra dimensione, dove il tempo scorreva con una lentezza esasperante e anche il librarsi di una farfalla pareva greve e stentato, come il trascinarsi d’un masso lungo una strada accidentata. Il suo corpo di contro si faceva leggero come una brezza e, anche se per pochi minuti, quel mondo pressoché immobile era alla sua mercé.
Ma quando “l’incantesimo” si spezzava, il suo fisico pagava le conseguenze di quello strano miracolo. Più a lungo il mondo rimaneva fermo, più la reazione era violenta e debilitante, poteva passare da quel blando tremolio, a sputare sangue dalla bocca, con il corpo spezzato in due dalla fatica.
Ah, nel mondo dei fumetti un potere come quello sarebbe stato persino banale, ma lì, in quel mondo assurdo ma reale, una simile capacità era qualcosa di davvero speciale.
Gaetano Scalpelli non era certamente l’unica persona al mondo con dei poteri, ma per quanto ne sapeva lui stesso, era sicuramente una delle prime note all’opinione pubblica, anche se sotto falsa identità.
Gaetano rientrò nell’appartamento, stendendosi sul divano: aveva bisogno di una lunga dormita, ma nella sua testa si affollavano le immagini della scena cui aveva assistito poco prima.
Quel giovane eroe era forse un po’ troppo rude e mancava di eleganza nell’agire, eppure in lui c’era qualcosa che non vedeva da molto, molto tempo: passione, spontaneità, voglia di misurarsi. Era potente, trascinato da emozioni che sfuggivano al suo controllo. Aveva un demone dentro di sé, ma c’è della bellezza in quelle battaglie che si combattono contro sé stessi, anche quando si ha un nemico da fronteggiare. Una bellezza che Gaetano percepiva e apprezzava.
Comportandosi in modo così impulsivo, prima o poi quel giovane si sarebbe fatto ammazzare, ma se avesse potuto averlo fra le mani e plasmarlo quel tanto che bastava per renderlo un vero eroe, chissà che ne sarebbe uscito … ecco che ancora una volta cercava di fuggire dal suo lavoro, e questo lesto lo ritrovava, sottraendolo a una quiete che per quanto disperatamente ricercata, forse non desiderava affatto, nel profondo del suo cuore.

Da quando era diventato un hero manager, tutte le volte che si occupava di un nuovo protetto in lui si riaccendeva l’entusiasmo, la grande speranza di materializzare i suoi progetti. Per lui, creare eroi era una forma d’arte e forse, proprio per questo, era il migliore sulla piazza. Attraverso i suoi clienti, era come se una piccola parte di lui potesse tornare a svolgere quel lavoro che tanto dolorosamente aveva abbandonato, e che tanto disperatamente amava. Per gli altri hero manager poteva essere un lavoro, tutt’al più una passione, ma per Gaetano era qualcosa di più… molto di più: era la sua ossessione, lo scopo e il fine ultimo della sua esistenza. Se avesse avuto quel ragazzo fra le mani, che sfida sarebbe stata! Che meraviglia ne sarebbe scaturita! Doveva trovarlo! Da domani avrebbe intrapreso la sua ricerca, adesso le sue palpebre si erano fatte pesanti, e come il sole che tramonta placido, affondando nell’orizzonte, così calavano le sue palpebre sugli occhi, trascinando il suo sguardo in un mondo animato di sogni e visioni.


   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: La_Moltitudine