Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: Valexu15    28/06/2017    2 recensioni
Due amiche si ritrovano a dover cambiare radicalmente lo stile delle loro vite. L'incontro con sette famosi Idol coreani non renderà le cose semplici.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap. 7



Quella mattina avrebbero avuto la giornata piena: tra le prove del concerto -che si sarebbe tenuto la sera-, il concerto stesso e i vari diverbi che si erano creati tra i ragazzi, non ci sarebbe stato un attimo di pace.

Appena svegli, non ebbero nemmeno il tempo per pensare che subito furono catapultati nelle apposite vetture per dirigersi al Yoyogi National Gymnasium, dove si sarebbe tenuto lo spettacolo.
Una volta arrivati, tutti si misero al lavoro: le ragazze montarono le loro attrezzature, i ragazzi si dedicarono al perfezionamento delle loro coreografie ed il resto dello staff si occupò dell’allestimento degli effetti speciali.
-Pensandoci, non abbiamo mai ascoltato una loro canzone.- precisò d’un tratto la minore, rivolgendosi all’amica, mentre era impegnata ad impostare i valori giusti sulla sua fotocamera.
-Vero. Non abbiamo assistito neanche ad una performance, se ci pensi. In un certo senso sono emozionata!- esclamò Valentina scattando qualche foto di prova per controllare come fosse l’illuminazione all’interno dell’edificio.
Le prove vere e proprie iniziarono: i ragazzi partirono con la prima esibizione della canzone chiamata “Blood, Sweat and Tears”. Le due amiche, si fermarono qualche attimo per ammirarli, si guardarono e sorrisero, annuendo in segno di approvazione; non male, pensarono. Roberta si incantò a guardarli danzare, uno in particolare: Jimin.
-Ammazza che culo che c’ha!- esordì all’improvviso esaltandosi, riferendosi al “lato B” del ragazzo sopracitato.
-Eccallà, la solita malata.- rispose l’altra, alzando gli occhi al cielo.
-Ma scusa, è vero! Guarda come si muove, è molto sexy! Sembra un’altra persona.- insistette l’altra, sempre più entusiasta, quasi con la bava alla bocca.
-Sì sì, parla quella che dopo un bacio a stampo va in preda al panico.- la prese in giro la maggiore, ridendo di gusto al ricordo dell’accaduto avvenuto il giorno prima tra Namjoon e l’amica.
Quest’ultima la guardò male, girandosi dall’altra parte e continuando ad armeggiare con la fotocamera, fingendosi offesa.
-Dai, stavo scherzando! So come sei fatta!-
-Il fatto che faccia apprezzamenti sui ragazzi, a volte anche esagerati, lo ammetto, non vuol dire che gli devo saltare addosso o altro! Posso trovare un ragazzo sexy anche con zero esperienza sul campo. So che scherzi, però mi dà fastidio.- spiegò Roberta, seria, guardandola dritto negli occhi.
-Okay, hai ragione, mi dispiace. Sai che non direi mai qualcosa contro di te e rispetto il tuo pensiero. Ma… ora che vorresti dire, che sono una zoccola?!- rispose l’altra, ironizzando alla fine e mettendosi entrambe le mani sui fianchi, per eliminare quel momento di tensione che si era creato.
-La più zoccola di tutte. Così zoccola che quel povero del tuo ex ha dovuto aspettare più di due anni per vederla un po’… - disse l’amica, riferendosi alle parti intime della ragazza; entrambe scoppiarono in una sonora risata e si abbracciarono affettuosamente, dopodiché continuarono a fare ciò che stavano facendo.
I membri del gruppo si esibirono con altre otto canzoni (Fire, Baepsae, Not Today, Spring Day, Am I Wrong, Dope, 21st Century Girl, War Of Hormone), per poi fermarsi a fare una pausa.


◇◆◇◆◇◆


I ragazzi, una volta tornati dietro le quinte, si divisero: Namjoon e Hoseok si diressero verso l’esterno per prendere una boccata d’aria; Taehyung, Jimin e Jungkook erano impegnati a scherzare tra di loro come degli adolescenti in piena pubertà; Yoongi se ne stava seduto su uno dei divanetti di uno dei camerini impegnato ad armeggiare con il suo cellulare.
-Vuoi un po’?- arrivò Seokjin, porgendogli una busta di snack all’alga che aveva recuperato da uno dei distributori automatici.
-No, grazie.- rispose Yoongi, dando una veloce occhiata al pacchetto che gli era apparso davanti, tornando a prestare attenzione all’aggeggio che aveva tra le mani.
-Allora… nervoso?- continuò l’altro sedendosi al suo fianco, cercando di sembrare naturale.
-Cosa vuoi, hyung?-
-No, niente di che, volevo solo chiederti cosa ti è venuto in mente ieri mattina.- spiegò calmo il ragazzo, tentando di ottenere informazioni.
-Non capisco a cosa ti riferisci.- annunciò il più piccolo, continuando a digitare sul suo cellulare, senza degnarlo nemmeno di uno sguardo.
-Lo sai bene a cosa mi riferisco.-
-Di cosa stai parlando?- insistette sbuffando scocciato.
-HAI CAPITO DI COSA PARLO!- ringhiò a denti stretti Seokjin, afferrandolo per la maglietta ed avvicinandosi con aria minacciosa al giovane che non ebbe nessuna reazione, lo fissava quasi privo di emozioni, e questo fece irritare ancora di più l’altro.
-Qual è il tuo problema?-
-Se ti piace così tanto perché non ti dichiari e la facciamo finita?- continuò furioso, stringendo ancora di più la presa sull’indumento dell’amico.
-Grazie, accetto il consiglio.- affermò il ragazzo, liberandosi dalla presa del maggiore; si alzò e si allontanò, dirigendosi verso l’uscita della stanza.
-Yoongi! Non ho finito di parlare con te!- lo richiamò furioso.
-Per quanto mi riguarda, sì.- concluse serio, uscendo.

◇◆◇◆◇◆

I sette tornarono sul palco per il continuo delle prove prima del concerto. Si esibirono con le loro canzoni individuali: partì Jungkook cantando la canzone “Begin”, Jimin con “Lie”, Taehyung con “Stigma”, Yoongi con “First Love”, Namjoon con “Reflection”, Hoseok con “MAMA” ed infine, Seokjin con “Awake”.
Le ragazze erano impegnate ad immortalare quei momenti, ma non mancarono i commenti di Roberta su ognuna delle canzoni.
-Quella di Yoongi mi piace un sacco. Anche quella di Jimin. E quella di Tae. Però pure quella di Hobi non è male. Anche quella di Kook. Pure quella di Nam… forse. E pure quella di Jin.- disse, poi, alla fine delle esibizioni.
-Cioè tutte.- rispose divertita Valentina.
-No, va be’, mica tutte. Solo queste. A me piace un genere completamente diverso!-
-La voce di Jin è così bella!-
-Mo inizia! Che palle tu e ‘sto Jin, ma mettetevi insieme e fine.- affermò ironica la bionda, beccandosi uno schiaffo amichevole dietro la nuca dalla compagna.
I ragazzi partirono con un’altra performance, dopo una pausa di pochi minuti, con la canzone “Lost”, dove a cantare erano solamente Seokjin, Jimin, Taehyung e Jungkook.
-Guarda il piccoletto che voce!- precisò Valentina riferendosi al minore dei quattro.
-Vorrei proprio palparglielo.- informò l’altra, senza distogliere lo sguardo da un punto preciso e ignorando completamente Valentina.
-Senti, ma se proprio ci tieni, dopo, dietro le quinte, perché non gli chiedi di farsi toccare quel dannato culo?- chiese estenuata la maggiore, stanca delle continue insistenze dell’amica.
-MA LO HAI VISTO?! Cioè, è perfetto!-
Dopo quest’altra esibizione, partirono i rapper del gruppo: Yoongi, Hoseok e Namjoon, con la canzone “Cypher 4”.
La base partì e la voce di Namjoon rimbombò nelle orecchie delle due amiche, che furono particolarmente attratte da quel motivetto, portando entrambe a dimenarsi come delle fan scatenate, dimenticandosi del lavoro.
Hoseok le notò e iniziò a ballare con loro, indicandole divertito.
-Non riesco a smettere di ballare! È troppo forte questa canzone!- annunciò esaltata Valentina, continuando a muoversi seguendo il ritmo della musica.
Dopo il ritornello, la voce di Hoseok si fece sentire, iniziando la sua parte agitandosi come un forsennato, entusiasta che le due stavano apprezzando la canzone.
-Vai Hobi! Whoohoo!- urlò la bionda a squarciagola, sperando di riuscire a farsi udire dal suo “migliore amico”, saltando come se fosse ad un concerto heavy metal.
E per finire, arrivò il turno di Yoongi, che partì sparando rime a raffica, sorprendendo le due che si fermarono ad ammirarlo.
-Oh wow! Non è fighissimo?- disse la più piccola, sorpresa, rivolgendosi alla compagna al suo fianco.
-Mh, niente di che. Normale.- rispose solamente, impassibile. In realtà aveva pensato anche lei che fosse davvero attraente, allora perché nasconderlo alla sua migliore amica? Forse perché, prima di tutto, lo stava negando a sé stessa.


◇◆◇◆◇◆


La sera del grande evento arrivò. Il Yoyogi National Gymnasium cominciò a riempirsi di persone di qualsiasi nazionalità; ragazzi e ragazze di qualsiasi età, comprese intere famiglie.
Le fotografe erano in posizione, un po’ tese, ma pronte per cominciare, consapevoli del fatto che avrebbero perso l’udito quella sera.
Il concerto si aprì con una presentazione su schermo dei sette idol, che fece scaldare il pubblico per benino. E come da copione, partirono con la canzone “Blood, Sweat and Tears”, seguito dal resto delle performance. Gli spettacoli pirotecnici resero il tutto ancora più fantastico.
Ci fu un momento di pausa, dove stavano trasmettendo un video già preparato dei ragazzi che scherzavano tra di loro, per dare il tempo a quest’ultimi di prepararsi per le varie canzoni.
Valentina, approfittando di quel momento, fece “un salto” dietro le quinte, riferendo all’amica di voler fare un attimo di pausa. Mentre percorreva uno dei corridoi della struttura, si sentì tirare, da un braccio, all’interno di una stanza; successe tutto così in fretta che nemmeno riuscì a capire in che modo avvenne.
-Ciao!- proferì Seokjin, spuntando dal nulla, rivolgendosi alla ragazza che aveva appena tirato a sé.
-Mio Dio, Jin! Mi hai fatto prendere un colpo!- dichiarò la giovane, portandosi una mano al petto cercando di calmarsi; il cuore iniziò a pulsare ad un ritmo esagerato, e non solo a causa dello spavento.
-Scusa, ma non ho molto tempo prima di dover tornare sul palco e… onestamente non trovavo occasione per chiedertelo.- la giovane lo guardava con aria confusa. -Che ne diresti se domani sera, visto che abbiamo la giornata libera, uscissimo insieme per mangiare qualcosa?- suggerì il ragazzo, poi, un po’ in imbarazzo.
-Oh, certo!- rispose entusiasta l’altra, sorridendo come una bambina felice di aver ricevuto le sue caramelle.
-Ottimo! Adesso devo tornare, ci vediamo dopo.- concluse il giovane, allontanandosi e tornando dagli altri per continuare il concerto.
Anche l’altra tornò al lavoro, con un sorriso da ebete stampato in faccia.
Il tutto durò due ore, tra le varie esibizioni ed i momenti di interazione dei ragazzi con il pubblico; i sette idol conclusero in bellezza con vari ringraziamenti e considerazioni personali (e ovviamente non mancarono le prese in giro di Jungkook verso i suoi compagni più anziani).


◇◆◇◆◇◆ 


Quando finalmente l’edificio si vuotò, i ragazzi, stremati, tornarono tutti insieme nei camerini per cambiarsi.
Tra chi era impegnato a sbottonarsi i bottoni della camicia, chi era intento a sventolarsi con dei fogli di carta a caso e chi a scolarsi litri e litri di acqua, si creo nuovamente il caos.
-Sono ufficialmente morto!- annunciò Kim Taehyung lanciandosi a peso morto sul divanetto della stanza, dove però, era già seduto qualcun altro che si lamentò del gesto.
-V ma levati di dosso, sei sudato e fa caldo.- disse Yoongi irritato, spingendo l’amico che cadde a terra, fingendosi defunto.
-I morti non possono spostarsi.- informò, rimanendo steso ai piedi del sofà.
-Perfetto, posso usarti come poggiapiedi, torni utile anche da morto.- affermò il più grande, posando i suoi piedi stanchi sul ventre dell’amico che si alzò di scatto.
-Hyung no, dai!- sbottò infastidito, passandosi una mano sugli indumenti che avevano toccato la suola delle scarpe sporche del compagno, cercando di pulirli.
Gli altri risero alla scena comica, dopodiché tornarono a fare ciò che stavano facendo.
Seokjin, un po’ incerto, si avvicinò a Namjoon, cercando di non essere udito dagli altri.
-Hey Nam, posso parlarti?- sussurrò, poi, interrompendo l’altro che si stava cambiando.
-Cosa c’è, hyung?
Il maggiore fece per parlare, ma qualcuno si intromise nella conversazione (appena iniziata), non lasciandogli il tempo di proferire parola.
-Cosa? Voglio sapere anche io!- annunciò Taehyung, con un tono di voce un tantino troppo alto.
-Che? Hyung, perché ci nascondi le cose?- anche Jungkook fece il suo intervento, dopo aver udito le parole dell’altro.
In un attimo, Seokjin, venne circondato da tutti i suoi compagni, curiosi di sapere cosa stesse succedendo; come al solito, l’unico che non si interessò fu Yoongi, che rimase seduto dov’era, in silenzio, osservandoli.
-Okay, visto che ci siete tutti… tanto avrei dovuto dirlo lo stesso.- confessò e prese un bel respiro -Ho chiesto a Valentina di uscire domani sera.- disse, poi, tutto d’un fiato, guardando le facce sorprese dei compagni.
-E perché?- gli domandò innocentemente Taehyung, che non aveva capito bene cosa intendesse il maggiore.
-Perché devono andare a ballare la salsa.- lo informò ironico Namjoon, dandogli uno schiaffo amichevole dietro la testa, provocando le risa di tutti (eccetto uno, chissà chi).
-Anche io voglio prendere lezioni!- continuò il giovane, ridendo.
-Ragazzi sono serio!- proclamò Seokjin, scocciato, alzando gli occhi al cielo.
-Davvero, hyung?- domandò perplesso Jungkook; credeva che l’amico scherzasse.
-E da quanto ti piace?- volle sapere Taehyung, che aveva finalmente realizzato il significato della questione.
-Ne sei sicuro?- si preoccupò Jimin.
-Non è troppo presto?- lo allarmò Hoseok, anch’egli preoccupato per il giovane.
-Si sono già baciati.- intervenne Yoongi, schifato; i cinque si girarono di scatto verso di lui, a bocca aperta, per poi esclamare all’unisono: -Cosa?!-.
Il ragazzo in questione lanciò un occhiataccia a colui che aveva causato ulteriore trambusto, che non ne fu minimamente colpito.
-Baciati come, hyung?- chiese curioso Hoseok.
-Come vuoi che sia, Hope? Un bacio.- rispose imbarazzato l’amico.
-Ma con la lingua?- insistette Taehyung.
A quel punto Yoongi si alzò infastidito ed uscì, non aveva intenzione di ascoltare oltre; i ragazzi, in quel momento, erano troppo presi dalla faccenda di Seokjin per preoccuparsi di lui.
-Sì, Tae, sì.-
-Qualche palpatina?- domandò Jimin con un sorrisetto malizioso sul viso.
-Jimin… -
-Che c’è? Chiedevo solo.- si giustificò alzando le mani.
Alla fine, i giovani terminarono di cambiarsi ed uscirono insieme, continuando a torturare il povero Seokjin che si pentì amaramente della scelta di raccontargli tutto.
Una volta fuori, trovarono le due fotografe impegnate a parlare tra di loro; Hoseok andò incontro alle due e saltò addosso alla minore, facendola quasi cadere a terra. Quest’ultima rise, ricambiando l’abbraccio del giovane.
-Hyung, non dimenticarti che è una ragazza, ed è anche piccina.- intervenne allarmato Jimin, rimproverando l’amico.
-È piccoletta, ma bella tosta!- precisò, stuzzicando la ragazza che rise in risposta. -A proposito! Che ne dite se stasera venite tutti nella mia camera a cenare, mi annoio, e possiamo anche fare tardi visto che domani è giornata libera!- propose raggiante Hoseok, rivolgendosi a tutto il gruppo.
-Io passo.- informò Namjoon, alzando una mano come se fosse a scuola e volesse ricevere attenzioni dall’insegnante.
-Io ci sto.-
-Anche io.-
-Presente!-
-Perché no?-
-Anche noi due ci siamo.-
-E Yoongi hyung dov’è finito?- domandò confuso colui che aveva proposto di passare la serata nella sua camera d’albergo, guardandosi in giro e notando che all’appello mancava solo una persona.
-Non lo so, era uscito prima di noi. Ma sono sicuro che avrebbe rifiutato, comunque, glielo chiederemo in auto.- spiegò Jungkook.
Dopo che tutti furono pronti, si avviarono alle automobili in direzione hotel.


◇◆◇◆◇◆


Lungo il tragitto, Valentina informò Roberta di non sentirsi bene e che quindi non se la sentiva di andare nella stanza di Hoseok a cenare, ma che sarebbe rimasta nella sua a riposare; l’amica, preoccupata, insistette nel volerle stare vicino e quindi di non voler, nemmeno lei, andarci, ma l’altra la convinse del contrario perché preferiva rimanere da sola ed in silenzio.
Arrivati a destinazione, si ritrovarono quasi tutti nella stanza di Hoseok.
-E Valentina dov’è?- chiese Kim Seokjin allarmato, una volta che furono nella camera.
-È voluta rimanere in stanza, non si sente bene.- il ragazzo fece per alzarsi, ma la bionda lo bloccò. -Ha detto che non vuole essere disturbata, è meglio se resti qui.- precisò, sorridendogli. L’altro annuì un po’ incerto e rimase al suo posto. -Alla fine Yoongi non è voluto venire? E io che volevo fargli i complimenti per le canzoni. È davvero figo.- continuò delusa la giovane, rivolgendosi al gruppo.
-Purtroppo ultimamente è spesso di cattivo umore, chi lo sa che gli è preso.- disse Jungkook, mentre sbirciava tra le varie pietanze.
Iniziarono a mangiare, erano tutti e sei a terra a gambe incrociate che circondavano i piatti e le bevande; Roberta era seduta tra Seokjin (a sinistra) e Jimin (a destra); di fianco al maggiore c’era Jungkook, seguito da Hoseok e Taehyung.
-Hai mai assaggiato il soju?- chiese Jimin curioso, rivolgendosi all’unica ragazza in quella stanza.
-No, cos’è?-
-Tu prova!-
-Ma è alcol? Non posso berlo! Sai bene cos’è successo l’ultima volta.- gli ricordò preoccupata, rifiutando.
-Devi solo assaggiare, non ho detto che devi ubriacarti.- insistette il ragazzo, cercando di persuaderla.
Roberta fece come ordinato e bevve un bicchiere di quell’alcolico tutto d’un fiato; apprezzò fin troppo, perché si ritrovò a berne più di un po’ per “assaggiare”.
-Mi piace!- esclamò, poi, un po’ stordita.
-Ce ne siamo accorti, però adesso basta, eh. Jimin, lo voglio anche io, non berlo tutto tu!- annunciò Hoseok, prendendo la bottiglia di soju dalle mani dell’amico.
-Hyung, ma se tu non reggi, che bevi!-
-Non sfidarmi, moccioso!-
Il ragazzo iniziò a tracannare tutto il liquido rimanente all’interno della bottiglia, sotto gli occhi divertiti dei compagni che lo incitavano a continuare.
-Ma è sicuro farglielo bere tutto così?- domandò Roberta, preoccupata per le sorti dell’amico.
-No, non ti preoccupare, tanto ne era rimasto poco nella bottiglia. Al massimo crolla addormentato. Fa sempre così, ed è divertente vederlo dire cose a caso quando è ubriaco.- spiegò Seokjin per tranquillizzare la ragazza. -Tu, piuttosto, reggi bene a quanto vedo. Non ne hai bevuto poco.- continuò complimentandosi con lei, sorridendole.
-Ah, be’… grazie?- rispose incerta la giovane, ricambiando il sorriso.
-Ragazzi! Silenzio! Ho una confessione da fare!- urlò improvvisamente Hoseok con una vocina stridula, spaventando i cinque che si voltarono di scatto verso di lui divertiti.
-Parli pure messere.- annunciò Taehyung ridendo, già sapeva che l’amico avrebbe detto qualcosa di strano.
-È da troppo tempo che non faccio sesso!-
-Ma che cazzo!- esclamò Roberta esterrefatta, scoppiando in una rumorosa risata, seguita dal resto dei ragazzi, compreso Hoseok.
-Hyung, c’è una ragazza in stanza!- lo ammonì Jungkook divertito.
-Ma io non voglio fare sesso con lei!-
-Ma io non intendevo… lasciamo perdere.-
I ragazzi non la smettevano più di ridere, qualcuno addirittura si lamentò di sentire dolore al ventre per le troppe risa. Alla fine Hoseok crollò al suolo, cadendo in un sonno profondo; Taehyung lo seguì a manetta, anche lui aveva bevuto un po’ e si sentiva molto stanco. Dopo qualche minuto anche Jungkook decise che era il momento di farsi cullare tra le braccia di Morfeo.
-Io torno in stanza, sto morendo di sonno. Buona notte.- informò Seokjin agli ultimi due rimasti ancora coscienti, salutandoli e uscendo dalla camera, sbadigliando, per dirigersi nella sua.
-Mi aiuti a finire questa?- propose Jimin alla ragazza, una volta che furono soli, indicando l’ultima bottiglia di soju rimasta.
-Non credo di poter bere oltre, questa roba è forte, già sono brilla!-
-Un pochino pochino!- insistette il giovane, mimando il gesto con la mano.
-Okay! Però pochino.-
Finirono anche l’ultima bottiglia, ritrovandosi inesorabilmente ubriachi.
-Jiminie, dove stai mettendo queste manine?- chiese la ragazza ridendo, spostando le mani un po’ troppo audaci dell’altro dalle sue cosce.
Il ragazzo con un gesto lesto la fece stendere delicatamente al suolo, bloccandole le mani sopra la testa e posizionandosi sopra di lei. I due smisero di ridere e si fissarono.
-Che stai facendo?- si allarmò la giovane, cercando di divincolarsi in preda al panico, ma la forza di Jimin era superiore alla sua; il ragazzo la guardava serio, senza proferire parola. Il respiro dell’altra iniziò a diventare più affannoso.
Il giovane realizzò ciò che stava facendo e si “risvegliò”, stropicciandosi entrambi gli occhi, come se a muovere il suo corpo non fosse stato lui; spaventato lasciò la presa sulla ragazza e passò a farle il solletico al ventre, sperando che si calmasse e che dimenticasse l’accaduto. Quest’ultima iniziò a ridere appena le mani dell’altro toccarono il tessuto della sua maglietta, supplicandolo di smetterla.
Entrambi si misero a sedere di nuovo; dopo che la ragazza si calmò e smise di ridere, Jimin l’afferrò per un braccio e la strinse a sé, accarezzandole i capelli dolcemente. Roberta rimase sorpresa dal gesto, ma non lo rifiutò e si accoccolò ancora di più a lui in risposta.
-Mi dispiace, mi perdoni?- le sussurrò, poi, alzandole il viso per poterla guardare negli occhi; la giovane annuì e, beandosi di quelle attenzioni, si addormentò tra le sue braccia.


◇◆◇◆◇◆


Valentina entrò in camera sua massaggiandosi la fronte; aveva un terribile mal di testa e l’unica cosa che voleva fare in quel momento era quella starsene a letto e rimanerci fino al mattino seguente.
Chiuse i suoi stanchi occhi e cercò di addormentarsi; un rumore fastidioso, proveniente da un’altra stanza, la costrinse a riaprirli. Si girò su un fianco, cercando di non dargli peso, ma quel suono non voleva saperne di cessare.
Decise così di alzarsi e di dirigersi nella camera di chi stava causando tutto quel trambusto per dirgliene di tutti i colori.
Una volta uscita dalla sua stanza, il suono si intensificò, proveniva da una camera in fondo al corridoio; non sapeva di chi fosse, ma di certo non di una persona sana di mente. Chi si metterebbe ad ascoltare musica ad un volume così alto a quell’ora della notte?
Arrivò di fronte alla porta ed iniziò a bussare pesantemente.
-Basta! Cavolo, vuoi abbassare questo volume sì o sì?!- urlò furiosa, continuando a picchiare sulla porta, quando, finalmente, qualcuno decise di aprire.
-Che vuoi?- sbuffò il colpevole passandosi una mano tra i capelli arruffati, poggiandosi allo stipite della porta. A quanto sembrava era appena uscito dalla doccia; indossava una maglietta di almeno due taglie più grandi e dei calzoncini estremamente corti.
-Sei tu?! Abbassa il volume della musica!-
-No.-
-Ma hai capito che ora è? Avrei intenzione di dormire.-
-Non è un problema mio.- la ragazza rimase a bocca aperta, non si aspettava una simile reazione. -Se non c’è altro, io andrei.- continuò lui, cercando di chiudere la porta. Valentina la bloccò con una mano ed entrò nella camera, arrabbiata.
-Min Yoongi!- gridò a denti stretti, dirigendosi verso la fonte sonora per mettere fine a quella musica, che a quel punto, le pareva solo un fastidiosissimo frastuono.
Il ragazzo, calmo, rimise “play” sul lettore musicale, non curante delle lamentele della mora, che lo guardò incredula. Cos’era, un bambino?
-Quale parte di “voglio dormire” non ti è chiara? Almeno abbassa il volume.- dichiarò stanca, portandosi per un secondo una mano alla testa.
-Quale parte di “no” non ti è chiara?- la scimmiottò Yoongi.
La giovane tornò indietro e chiuse la porta, che era rimasta aperta a metà, per poi andare a spegnere di nuovo la musica, rivolgendosi, poi, al ragazzo per dirgliene di cotte e di crude.
-Ora dimmi, qual è il tuo problema?-
-Io non ho alcun problema.-
-Ah no? È da quando ci siamo conosciuti che mi lanci occhiatacce.- precisò infastidita la ragazza, avvicinandosi a lui per guardarlo meglio negli occhi.
-Ti stai sbagliando.-
-No! Non mi sto sbagliando per niente! L’altra mattina mi hai anche aggredito! Ma cos’hai contro di me? Che ti ho fatto? Mi detesti a tal punto? Non mi pare di ver… ti…- cercò di terminare la frase, ma invano; sentiva le gambe deboli e la testa le faceva troppo male; la stanza iniziò a girare, si sentì improvvisamente perdere le forze e venire meno, ma qualcosa attutì la caduta, o meglio, qualcuno: Yoongi la sollevò e, delicatamente, la poggiò sul suo letto.
-Stai bene?- chiese preoccupato.
-Mhm.- mugugnò Valentina, rannicchiandosi su sé stessa.
Il ragazzo si allontanò per qualche attimo, per poi ritornare con un bicchiere d’acqua fresca tra le mani. Quando si avvicinò, notò che la giovane si era addormentata; poggiò il bicchiere sul comodino, di fianco al letto, e tornò a fissare il viso dormiente di lei. Con un gesto istintivo della mano le accarezzò dolcemente i capelli, spostandole qualche ciocca dal viso.
-Perché non vuoi capire che in realtà non ti detesto affatto?- rivelò con amarezza, allontanandosi e lasciando la ragazza sola.
Quest’ultima aprì gli occhi, sorpresa. In realtà non si era affatto addormentata. Cosa significava quel gesto e quella frase? Chiuse nuovamente gli occhi, sperando di riuscire ad addormentarsi sul serio, con le parole di Yoongi che le ritornavano in mente.


   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: Valexu15