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Autore: Ronnie92    28/06/2017    0 recensioni
Un bambino capisce l'importanza della vita attraverso l'immaginazione.
Perché la piacevolezza della vita parte dalla curiosità e dalla immaginazione.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                      Capitolo 3
                                         Quando arriva la notte

La notte era un bel momento per Immaginare.
Non c’erano più limiti.
Poteva volare insieme alle colombe bianche, immaginare  di nuotare e visitare gli abissi oceanici più vasti.
Poteva scalare l’Everest, o essere lui stesso l’Everest!

Quando la notte si vuole dormire i rumori che vengono dall’esterno possono essere terribili, e Arturo lo sapeva bene
Ma quando i rumori provengono dalla tua testa?
Artù era un bambino speciale, non sapeva ammetterlo, e ancora oggi non direbbe mai di essere un uomo speciale.
Ma lo era, lo era decisamente, definitivamente e assolutamente, senza poter negare una realtà che la stessa realtà sosteneva.

Vivere in un bosco pieno di animali diversi era il sogno più bello che provava.
Cricri era il Grillo più fastidioso che avesse mai conosciuto, perché non friniva mai!
Era l’unico grillo al mondo che non diceva mai una parola, mai niente da ridere su nulla! Era la pecora nera della sua specie!
Ma per questo Artù lo amava, almeno tanto quanto lo trovava fastidioso.
Nei suoi sogni, Artù camminava felice nel bosco con Cricri.
Artù gli dava sempre dei suggerimenti per evitare che si facesse male, una sorta di regola al contrario.
Arturo era la coscienza del grillo, e il grillo, per essere al passo con la sua coscienza, combinava sempre tantissimi casini.
Come quella volta che aveva lasciato la sua pianta per girare il mondo, ma dopo aver trascorso un giorno di viaggio, stanco e intontito dal caldo, voleva tornare di corsa a casa ma non trovava più la strada.
Per fortuna che c’era Rocky il Gallo, che passò di lì salvandolo.
Rocky, detto “Rock”, era il Gallo più strano del mondo.
Amava fare risse, adorava le belle gallinelle, e ruspava a più non posso, e fin qui tutto normale.
Ma Rock aveva un sogno: Rock, più delle gallinelle e delle risse desiderava volare.
“Un giorno volerò amici miei – diceva rivolgendosi ad Arturo e a Cricri-  volerò così in alto da sfiorare il Sole, e sarò felice come un Capretto a Pasqua!”.
Si è vero! Nel bosco dei sogni, nei giorni di Pasqua, i Capretti erano gli animali più felici.
Venivano accuditi e coccolati da tutti, amati e abbracciati.
Un po’ il paradosso del sogno.
Arturo amava i paradossi.
Erano tutto ciò di più intrigante potesse creare; come costruire labirinti via via più complessi.

E quel fatidico giorno Rock salvò Cricri, perché aveva cominciato a volare.
Il desiderio era divenuto realtà.
E da quella volta Artù e Cricri volavano insieme a Rock, e in quei momenti Rock era il Gallo più strano e felice di tutti i mondi possibili, reali o immaginari.


 
   
 
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