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Autore: Blunder    29/06/2017    5 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia prima ff, dopo aver letto tanto, sto cercando di cimentarmi in questa nuova esperienza.
Usagi è una neodiplomata che si trova ad affrontare le incertezze del suo futuro immediato, potrà contare sulle sue inseparabili amiche. Ma cosa le riserverà il futuro? Riuscirà a trovare l'amore?
Tratto dal primo capitolo "....chiuso il telefono Usagi si mise distesa sulla schiena e incominciò a ripensare alle parole di Mina, i ragazzi, già, chissà se prima o poi qualcuno avrebbe fatto breccia nel cuore spento e triste di Usagi, anche se all'esterno era sempre vivace e allegra, da sola era sempre malinconica,come se non si sentisse completa, con questi ultimi pensieri si addormentò." Spero che la mia prima ff possa piacervi.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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« Allora Motoki, mi sai dire i dolci preferiti di Mamoru? » chiese impaziente Makoto con un block notes in mano, battendo in modo nervoso la penna sul blocchetto, quando si trattava di preparare dolci Makoto era intrattabile e precisa, Motoki lo imparò a sue spese, sospirò « non lo so, lui non ama molto i dolci, lui beve caffè, sempre, ma dolci non ti so dire, forse il cioccolato, forse la panna, da bambino mangiava quelle cose da bambini insomma » , Makoto lo guardò seria « non è una festa per bambini , tuo cugino compie 27 anni domani e io non ho fatto ancora nulla, chiederò ad Usagi, per favore occupati almeno delle bibite, agli stuzzichini ci penserò io », Motoki deglutì, Makoto era davvero intrattabile quando si trattava di cucina in generale, prese ad occuparsi della lista che gli aveva fatto Makoto per la festa.

Makoto era in cucina, con una mano preparava un impasto mentre con l’altra cercava di chiamare Usagi al cellulare, ma l’impasto aveva bisogno di più attenzioni, quindi si sistemò il cellulare tra spalla e orecchio tenendolo fermo, dopo qualche squillo Usagi rispose.

Poco prima Minako e Usagi camminavano per le vie del centro cercando un regalo per Mamoru, « allora Usa, che hai deciso di regalare a Mamoru? Io il mio suggerimento di presentarti con della biancheria intima sexy te l’ho dato ma tu hai bocciato la mia idea » chiese Minako sollevando gli occhiali da sole, svelando il suo solito sguardo malizioso, Usagi sospirò sconsolata « non ho la più pallida idea, ci conosciamo da così poco, eppure quello che provo per lui è talmente forte », « e lui? cosa prova per te Usa? » chiese Minako seria, agli occhi di chi non la conosce abbastanza Minako potrebbe sembrare una ragazzina maliziosa e svampita, ma la sua maturità, il suo vero carattere erano in pochi a conoscerlo, Usagi la fissò in silenzio qualche secondo, poi abbassò lo sguardo « lui, lui mi vuole molto bene e ci tiene a me, però... » « però non ti ha detto che ti ama, è comprensibile Usa, insomma non ha un trascorso felice in campo amoroso e affettivo, però pensa all’assurdità della vita, se gli fosse andato tutto bene tu non l’avresti mai conosciuto, credo sia stato il destino sai? », Usagi rispose con sorriso, Minako sapeva sempre come tirarla su, si meritava un ragazzo speciale come lo era lei, i pensieri di Usagi furono interrotti dal cellulare che prese a squillare in borsa « odio queste borse enormi, perdo sempre tutto! » disse Usagi alterata rovistando nella borsa, dopo qualche secondo riuscì a recuperarlo e rispose.

 

« Ciao Mako dimmi »

« oh Usa, finalmente, senti, devo chiederti delle informazioni per domani, Mamoru che dolci mangia di solito? Ha un dolce preferito in particolare? Motoki non mi è stato di grande aiuto »

 

Usagi ci pensò un po' su, ricordando i vari momenti vissuti con Mamoru fino a quel momento, assunse un aria pensierosa che incuriosì Minako, mentre iniziò a battere l’indice sul labbro.

 

« Caffè e pensandoci bene,una volta mangiò del gelato al cioccolato fondente » disse sicura Usagi

« perfetto! E tranquilla, preparerò anche dei dolci per te e le altre e qualche muffin come piacciono a te, ci vediamo più tardi per organizzarci per domani sera, a dopo »

« a più tardi Mako »

 

Usagi ripose il cellulare in borsa e riprese il discorso interrotto poco prima con Minako « sai Mina, non so se sia stato il destino, però mi sento legata a lui da qualcosa che non riesco nemmeno a spiegarti, so che il mio discorso sembra assurdo, però è così, io sento di appartenere a lui » concluse Usagi serena, Minako la osservò « sai Usa, sei raggiante quando parli di lui, l’amore ti fa proprio bene, deve essere bello amare qualcuno » concluse Minako abbassando lo sguardo, Usagi la osservò , la prese sottobraccio « sono sicura che troverai il ragazzo perfetto per te », « si ma dovrà essere bellissimo » rispose Minako recuperando il suo lato giocoso, « il più bello resterà sempre Mamo » disse Usagi con tono scherzoso, « vedremo biondina » replicò Minako con tono di sfida, Usagi le rispose con una linguaccia e le due scoppiarono a ridere.

 

Le due continuavano a passeggiare per il centro, fino a quando Usagi si bloccò davanti ad una vetrina, era un negozio di orologi ed esposto vi era un orologio da taschino dorato con una rosa incisa sopra, Usagi rimase affascinata da quell’oggetto tanto che non aprì bocca , « ehi Usa tutto bene? Che hai visto? » domandò Minako cercando di capire ciò che stava interessando tanto l’amica, Usagi si limitò ad indicare la vetrina, « un orologio? », Usagi annuì « quello da taschino con la rosa », Minako si limitò a fare spallucce « beh entriamo a vederlo se ti piace tanto » così dicendo trascinò l’amica all’interno del negozio, il proprietario era un uomo bruno, alto, distinto ed elegante, « salve signorine, in cosa posso aiutarvi », « la mia amica era interessata all’orologio da taschino con la rosa in vetrina » disse Minako con la sua solita aria sfacciata, « Mina posso parlare da sola, non farmi da tramite » disse Usagi sottovoce imbarazzata, « oh quello è un nuovo arrivo, è una replica in ottone di un modello di fine Novecento, vuole vederlo? », « si grazie » rispose Usagi seria, dopo qualche minuto l’uomo tornò dal retro del negozio con uno scatolino nero, lo aprì di fronte alle due ragazze, l’orologio era finemente decorato, la rosa era in rilievo, l’uomo lo aprì, all’interno il quadrante era classico e il retro del coperchio era decorato con una falce di luna rappresentata con un volto femminile, Usagi se ne innamorò a prima vista, non chiese nemmeno il prezzo « lo prendo, può farmi una confezione regalo? » , l’uomo annuì « è un bellissimo pezzo, ottima scelta », ripose con delicatezza l’orologio nella sua scatola e mise il tutto in una bustina rigida « sono 10.000 yen », Usagi deglutì un attimo, poi tirò fuori i contanti, salutarono l’uomo e uscirono dal negozio.

Dopo qualche passo in silenzio, Usagi stringeva gelosamente tra le mani il sacchetto, « mi sa che devo fare un po’ di economia per questo mese » disse Usagi ironica, « tranquilla Usa, se organizzeremo qualche giornata al mare o in campeggio non dovrai preoccuparti, ti penseremo mentre ci divertiremo » rispose Minako seria, Usagi sbarrò gli occhi, Minako percepì il suo stupore e scoppiò a riderle in faccia, « sei proprio una credulona, dovresti vedere la tua faccia ahahaha » urlò Minako continuando a ridere, Usagi sbuffò infastidita e si incamminò da sola accelerando il passo « quando fai così non ti sopporto Mina! » , Minako le corse dietro « dai lo sai che scherzo, piuttosto, Mamoru ti ha detto del suo compleanno? », Usagi si fece affiancare dall’amica « non ancora, però ci vediamo per pranzare insieme, ha detto che deve parlarmi », « capisco, tra quanto hai appuntamento? », Usagi guardò l’orologio al polso e sbiancò, infilò il sacchetto contenente l’orologio nella borsa « tra 20 minuti devo essere al parco! Mina scappo, ci vediamo nel pomeriggio da Motoki, grazie per avermi accompagnata! » Usagi urlò le ultime parole mentre già correva in direzione del parco, Minako scosse la testa divertita « ah l’amore! ».

 

Mentre raggiungeva il parco, Usagi ripensò alla breve conversazione avuta con Mamoru la mattina stessa.

Usagi era rilassata a letto, si era svegliata da poco, si era concessa qualche minuto di coccole con Luna come ogni giorno, prima di affrontare la giornata impegnativa che l’attendeva, aveva gli occhi socchiusi, accarezzava piano la gatta strofinando il dorso delle dita sulla piccola testolina dell’animale, fino a quando lo squillare del cellulare la fece svegliare completamente « chi può essere a quest’ora? » prese il cellulare e notò il nome di Mamoru che lampeggiava sullo schermo « strano, non chiama mai prima del buongiorno » così dicendo Usagi si decise a rispondere.

« buongiorno Mamo »

« buongiorno Usa, t‘ho svegliata per caso? »

« in realtà ero già sveglia, però hai interrotto il momento coccole tra me e la nostra gattina, sai lei ci tiene molto » disse Usagi ironica, percepì una leggera risata da parte di Mamoru, mentre osservava Luna appallottolata sul letto,

« magari qualche volta posso unirmi anche io a questo rito delle coccole mattutine » , Mamoru percepì l’imbarazzo di Usagi traducendo i secondi di silenzio a seguito della sua battuta « cioè ecco Usa, io intendevo altro », Usagi fece una piccola risata « si, sarebbe un bel momento »,entrambi sorrisero.

« oltre alle mie figuracce volevo chiederti di pranzare insieme oggi, dovrei parlarti di una cosa » il tono di Mamoru si fece più serio

« si credo di essere libera a pranzo, però ho delle cose da fare prima, dove ci vediamo? »

« all’entrata del parco verso le 13? »

« perfetto, a dopo »

« a dopo »

Chiusa la chiamata Usagi fece un grosso sospiro, di cosa doveva parlarle? Forse aveva anticipato la partenza? Forse si era reso conto di non provare niente per lei? Perché non riusciva ad avere mai pensieri e sensazioni positive?

 

Quelle sensazioni riemersero nell’animo di Usagi, ricordando la telefonata mattutina, poco dopo giunse al parco e si guardò intorno cercandolo, poi lo vide e tutti i suoi dubbi svanirono, il sorriso dolce e accogliente di Mamoru spazzò via quei sentimenti negativi, si prese qualche secondo per osservarlo mentre lo raggiungeva, la sua altezza e le sue spalle larghe lo facevano svettare tra la folla, la sua chioma scura un po’ spettinata e i suoi profondi occhi blu erano solo una parte della sua bellezza, Usagi lo raggiunse con il sorriso mentre si lanciò tra le sue braccia, Mamoru l’accolse volentieri e si scambiarono un tenero bacio,

« ciao Usa »

« ciao Mamo »

i due ragazzi si salutarono dolcemente guardandosi negli occhi dopo il breve bacio, poi Mamoru la prese per mano e i due si incamminarono,

« dove ti andrebbe di pranzare Usa? »

« oh ovunque, mi basta stare con te sai? » disse Usagi sorridendo, Mamoru l’attirò a sé e le diede un bacio tra i capelli, la sua dolcezza e spontaneità la rendevano speciale, poi si sentì tirare verso un punto impreciso, « guarda Mamo, un chiosco e hanno il ramen, mangiamo qui? Ci sono anche i tavolini! » Usagi amava il cibo, Mamoru lo aveva capito, ma ci metteva entusiasmo in tutto, era una delle sue qualità, Mamoru annuì e dopo aver ordinato e pagato presero posto.

 

Il tavolino scelto da Usagi era in una posizione strategica, vicino ad un albero e in quella posizione tirava un venticello piacevole, Usagi osservava Mamoru , aveva un portamento elegante perfino nel mangiare il ramen, in realtà lo aveva notato anche in altre occasioni, sicuramente aveva ricevuto una buona educazione, in fondo era di buona famiglia, i suoi genitori gli avranno imposto corsi di galateo o cose del genere, oppure questa sua eleganza ed educazione era innata? Ripensando al passato di Mamoru le tornò in mente Michiru, era una violinista, figlia di un primario, sicuramente anche lei aveva un portamento elegante e conosceva le buone maniere, mentre lei, era più, diciamo spontanea? O almeno così era solita definirla sua madre, forse per non dirle in maniera esplicita che era goffa e poco elegante, Usagi fece un grosso sospiro afflitto, si sentiva decisamente inferiore, non era all’altezza di Mamoru, « tutto bene Usa? Non ti piace il pranzo? » chiese con tono preoccupato, Usagi aveva mangiato poco in effetti, a quella domanda sussultò « eh? Cosa? No no tutto bene, anzi il ramen è ottimo qui! » fece un grosso sorriso e ricominciò a mangiare cercando di scacciare via quei pensieri, Mamoru rispose al suo sorriso rassicurandosi, poi Usagi si ricordò della telefonata avuta con lui qualche ora prima, « Di cosa volevi parlarmi Mamo? » chiese tranquilla dopo aver mandato giù un boccone, Mamoru lasciò le bacchette e si irrigidì, Usagi lo osservava in silenzio con un po' di timore, ecco tornare a galla i pensieri negativi, Mamoru fece un piccolo colpo di tosse, ad Usagi sembrò imbarazzato, « ecco vedi Usa, domani è il mio compleanno, so che è tardi per avvisarti, ma vedi volevo chiederti di passarlo insieme, magari potremmo cenare da me se ti va », non aveva mai visto Mamoru tanto in difficoltà, ripensò alla sorpresa che gli stava preparando e al regalo che gli aveva comprato poco prima, e il suo cuore si riempì di gioia « oh Mamo, mi piacerebbe tantissimo e non importa se mi hai avvisato con così poco anticipo, però ad una condizione, porto tutto io per la cena, non sai che il festeggiato deve essere viziato il giorno del suo compleanno? » ad Usagi uscì involontariamente un tono malizioso sull’ultima frase, si rese conto del doppio senso che poteva esserci ed arrossì subito, Mamoru le prese la mano e la strinse forte « mi hai reso molto felice accettando l’invito sai Usa? Non amo festeggiare molto il mio compleanno, ma con te è tutto così diverso. Mi piaci perché sei spontanea, hai un grande cuore, sei una ragazza semplice Usa, è questo che mi fa impazzire di te » , Usagi si rilassò a quelle parole, Mamoru sembrava aver percepito i suoi dubbi e aveva fatto chiarezza nei suoi pensieri, « stasera ti va di vederci? », stava quasi per accettare presa dall’entusiasmo quando si ricordò dell’impegno con Motoki e le altre per i dettagli per la festa, « purtroppo ho preso un impegno con le ragazze, però domani sera staremo insieme », Usagi e Mamoru si scambiarono un dolce sorriso entrambi felici.

 

Era giunta ormai sera e le 5 si ritrovarono al Crown con Motoki che stava chiudendo il locale alla clientela, « Mako cosa hai preparato di buono? Ho saltato la cena per gustare al meglio i tuoi manicaretti » disse Usagi entusiasta, « anche io, anche io! » si aggiunse Minako, Rei e Ami si imbarazzarono per il comportamento delle due, « ma insomma volete contenervi? Siamo qui per scegliere una torta non per abbuffarci! » Makoto uscì dalla cucina con dei vassoi pieni di dolci « su Rei in fondo questi dolci si devono finire, quindi dateci sotto! » concluse Makoto facendo l’occhiolino alle due bionde che annuirono entusiaste, dopo diversi minuti e dopo vari assaggi Usagi si bloccò « è questa! » disse sicura, Makoto e le altre si avvicinarono « oh ottima scelta Usa, semifreddo al caffè con cioccolato fondente », Usagi sorrise « è perfetta per Mamo, due sapori forti che si sposano perfettamente, che possono sembrare amari a tanti ma dolci a chi li sa apprezzare », « e tu sai apprezzare bene il tuo Mamoru eh? » chiese maliziosa Minako, Usagi arrossì, « bene, visto che la torta è stata scelta direi di organizzare il resto delle cose da fare » disse seria Ami prendendo la sua agenda, Ami ci metteva il suo metodo di studio in tutto quello che faceva, « io Rei e Minako ci occuperemo di comprare tutto il necessario per addobbare il locale, Yuri metterà la musica, Motoki e Mako si occuperanno del buffet e della torta », tutti rimasero in silenzio ad ascoltare gli ordini di Ami, quando voleva sapeva incutere timore, « ci vedremo tutti qui per le 19, con una scusa portate Mamoru qui dopo le 21 », « ho la scusa ideale, io e Mamo ci facciamo sempre un brindisi di compleanno, Usa, Mamoru ti ha proposto qualcosa per domani? » chiese Motoki rivolgendosi ad una Usagi imbarazzata « beh ecco, mi aveva chiesto di cenare insieme, gli ho detto che mi sarei occupata di tutto, quindi la cosa potrebbe funzionare », « beh, potreste continuare i festeggiamenti da soli dopo la nostra festicciola » concluse Minako tranquilla mentre addentava un muffin, scese il silenzio tra i presenti, che fu interrotto dalla risata di Motoki « Minako sei talmente diretta da mettere cinque persone adulte in imbarazzo », « beh io non ci vedo niente di male a dimostrare affetto a chi vogliamo bene, se poi ci metti pure l’attrazione fisica, beh, diventa una bomba pronta ad esplodere, l’amore è così vasto e ha tante forme, perché privarcene? » Minako quando voleva sapeva spiazzare tutti non solo con le sue battutine maliziose ma anche con discorsi più seri, « ma sentila la nostra dea dell’amore...devi raccontarci qualcosa? » disse Makoto dandole una gomitata, Minako fece un sospiro « non ancora purtroppo, l’amore per me è ancora lontano, mentre per qualcun’altro è vicinissimo » concluse Minako facendo l’occhiolino ai presenti, Usagi si sentì presa in causa, lei era innamorata di Mamoru, ma lui? Cosa provava? Affetto? Attrazione? Ne avevano parlato e lui le aveva chiesto tempo tra le righe, ma le lacrime di quella sera, i suoi occhi, le ricordavano che era sincero e aveva solo buone intenzioni.

 

La sera della festa arrivò fin troppo in fretta per i gusti di Usagi, aveva evitato Mamoru tutto il giorno liquidandolo con un messaggio la mattina stessa ‘buongiorno festeggiato, tanti auguri per i tuoi 27 anni, ci vediamo alle 21:30 da te, un bacio’, Mamoru si era limitato a ringraziare e confermare la cena, in un modo piuttosto freddo, forse si era solo adeguato a lei oppure era infastidito dalla sua freddezza, sbuffò ripensando a quel breve e freddo scambio di messaggi di cui era stata artefice, lo sbadiglio di Luna la riportò al presente, doveva raggiungere gli altri per la festa a sorpresa, si vestì velocemente non badando molto a cosa mettere, optò per una maglietta rosa a spalle scoperte con le bretelle, era di un tessuto fresco e piacevole, aveva dei ricami ai bordi, gli immancabili pantaloncini di jeans e un paio di sneakers rosa confetto, nonostante la semplicità del completo si guardò allo specchio soddisfatta, le tornarono in mente le parole di Mamoru del giorno prima ‘ Mi piaci perché sei spontanea, hai un grande cuore, sei una ragazza semplice Usa, è questo che mi fa impazzire di te’ , si, lei era semplice, quindi non aveva senso agghindarsi per una festicciola intima tra amici, recuperò la borsa, salutò Luna e uscì dalla camera, arrivata alla porta fu bloccata da sua madre

« Usagi dobbiamo parlare, ha chiamato Minako poco fa »

Usagi si irrigidì e si bloccò davanti alla porta, che cosa aveva combinato quella pazza stavolta?

« Ehm, dimmi tutto mamma »

« Mi ha detto che farete una serata di studio e probabilmente resterete a dormire da lei, perché non mi avvisata? »

Ecco cosa aveva combinato, si era inventata una scusa con mia madre per giustificare il ritardo di stasera, ma perché dirle che avremmo dormito da lei? Ah, giusto, Minako era convinta dei festeggiamenti privati a casa di Mamoru dopo la festa, cercò di nascondere il suo imbarazzo alla madre al pensiero di lei e Mamoru che si rotolavano nel letto di lui.

« scusami, me ne sono proprio dimenticata, infatti, ehm, non ho preparato nemmeno il borsone per dormire fuori, tranquilla mamma, se proprio dovessimo fare tardi mi farò prestare un pigiama da Mina » così dicendo Usagi diede un bacio veloce sulla guancia della mamma e si precipitò fuori casa senza darle il tempo di risponderle.

 

Usagi giunse al Crown poco dopo, notando la saracinesca quasi del tutto abbassata, si ricordò del messaggio di Motoki, che le ricordava di bussare tre volte per farsi aprire, sorrise e bussò, una volta, pausa, seconda volta, pausa, terza volta, poco dopo sentì dei passi e la voce di Motoki ovattata « si? chi è? », « sono Usagi, apri », dopo qualche secondo Motoki alzò la saracinesca abbastanza da permetterle di entrare, una volta dentro Usagi rimase a bocca aperta, palloncini e festoni sui toni del blu notte abbellivano la sala, i tavolini erano stati disposti in modo da formare un lungo tavolo pieno di cibo e bevande, una cosa che incuriosì Usagi furono delle provette piene di liquido colorato , « piaciuta la mia idea degli shots in provetta? sai essendo Mamoru un medico, mi è sembrata una cosa simpatica da fare » esordì fiera Minako « non sono vere provette, li abbiamo trovati al negozio di articoli per feste e ho suggerito di prenderle, sai Usa, il commesso era davvero carino » concluse Minako con sguardo languido, « tu trovi tutti carini Mina » sbuffò Usagi, prima della replica della bionda furono raggiunte dalle altre, « ciao Usa, abbiamo praticamente fatto tutto, quindi manca solo il festeggiato » disse Ami annotando delle cose su un block notes, « finalmente sei arrivata, Yuri ha già pronta la musica, Mako sta terminando delle cose in cucina » disse Rei indicando Yuri che aveva preparato una piccola postazione da dj, Usagi sorrise « è tutto fantastico, siete stati meravigliosi, spero tanto che a Mamo piacerà tutto questo », « sono sicuro che resterà a bocca aperta, anzi provo a chiamarlo per attuare finalmente questa sorpresa, come già sai io e Mamo abbiamo la tradizione di bere qualcosa insieme il giorno del suo compleanno » così dicendo Motoki prese il cellulare, dopo alcuni squilli Mamoru rispose.

« Ciao Motoki, dimmi »

« Ehi vecchio, vuoi passare da me per un bicchierino o non hai più l’età per queste cose? »

« Ecco, veramente, ho una cena con Usagi stasera, tra mezz’ora dovrebbe essere qui »

« Ahhhh capisco, ora si chiama cena, dai su, fai un salto qui, almeno ti do gli auguri dal vivo e poi ti lascio alla cenetta con la tua biondina »

« Tra 5 minuti sono lì, preparami una birra ghiacciata cuginetto »

« Ti aspetto Chiba, a tra poco »

Motoki chiuse il telefono e guardò le altre soddisfatto,« sarà qui tra poco, dobbiamo spegnere le luci » tutti annuirono, « ma tu e tuo cugino fate sempre così? » chiese Usagi curiosa dopo aver origliato la telefonata, Motoki sorrise, « anche peggio Usa, anche peggio », dai andiamo a prendere posto per questa sorpresa.

 

Dopo qualche minuto si sentì il rombo della moto di Mamoru che aveva sicuramente parcheggiato fuori il Crown « è arrivato » disse sottovoce Motoki, dopo qualche secondo infatti sentirono bussare « ehi Moto, apri, sono Mamoru » , « arrivo! », alzò lentamente la saracinesca per prendere tempo, Mamoru entrò ma erano completamente al buio « ehi che succede alle luci? Qualche guasto? », « no no tranquillo, sai ero in chiusura e avevo spento tutto » così dicendo ai avvicinò agli interruttori accendendo la luce e lasciando Mamoru di sasso « buon compleanno Mamoru! » un coro di sette persone riempì la stanza, Mamoru sorpreso e confuso, si avvicinò agli amici per ringraziarli, lasciò per ultimi Motoki e Usagi, « Usa, tu, Motoki, voi », « ehi ehi frena, l’idea è stata di questa biondina qui, io ho solo contribuito, ora godiamoci la festa cugino, buon compleanno » i due si abbracciarono con affetto, Usagi non invase quel momento tra i due, dopo gli ultimi avvenimenti era un gioia vederli nuovamente uniti, finalmente i due rimasero soli « Usa, tutto questo è fantastico, cioè mai nessuno mi aveva organizzato una festa a sorpresa e tu lo hai fatto, non me lo aspettavo davvero » disse Mamoru emozionato, « ricordi cosa ti avevo detto a proposito dei compleanni? Il festeggiato deve essere viziato e questa festa mi è sembrata la cosa adatta da fare, è un giorno speciale, va festeggiato nel migliore dei modi e vedendo la tua espressione credo di aver azzeccato » disse Usagi felice, Mamoru si avvicinò per baciarla, e dopo un casto bacio i due continuarono a guardarsi negli occhi fronte contro fronte abbracciati e felici, poco dopo giunse l’uragano Minako con le sue provette alcoliche « su, bisogna iniziare i festeggiamenti! Buttate giù! » Usagi e Mamoru obbedirono e diedero inizio alla festa.

 

La festa proseguiva alla grande, approfittando dell’assenza di Mamoru, Usagi si guardò intorno, si appoggiò vicino al bancone, accomodandosi su uno degli sgabelli, sorseggiando uno degli intrugli alcolici di Minako, aveva un color rosa intenso ed un sapore fruttato e gradevole, ci sapeva fare con i cocktail, poteva farne una professione, con questi pensieri Usagi osservò i suoi amici, Makoto imboccava Motoki con delle tartine mentre si sorridevano, Rei era vicino a Yuri, lui le aveva detto qualcosa nell’orecchio e lei era scoppiata a ridere, sembravano molto intimi, Minako si scatenava in solitaria in pista cercando di trascinare Ami, la musica era molto coinvolgente, in quel momento Yuri aveva messo Treasure di Bruno Mars, Minako aveva improvvisato una coreografia, ed Ami cercava di accompagnarla, sorrise nel vederle, iniziò a tamburellale il ritmo della canzone sul bancone.

 

Pretty girl, pretty girl, pretty girl you should be smiling (Bella ragazza, bella ragazza, bella ragazza dovresti essere sorridente)
A girl like you should never live so blue (Una ragazza come te non dovrebbe mai vivere così tristemente)
You're everything I see in my dreams (Tu sei tutto ciò che vedo nei miei sogni)
I wouldn't say that to you if it wasn't true (Non te lo direi se non fosse vero)

I know that you don't know it, but you're fine, so fine (Io so che tu non lo sai, ma sei bella, così bella)
Oh girl I'm gonna show you when you're mine, oh mine (Oh ragazza te lo dimostrerò quando sarai mia, oh mia)

Treasure, that is what you are (Un tesoro è quello che tu sei)
Honey you're my golden star (Tesoro sei la mia stella dorata)
You know you can make my wish come true (Sai che puoi far diventare realtà il mio desiderio)
If you let me treasure you (Se me lo permetti avrò grande considerazione di te)

 

Mentre era distratta dal ritmo della canzone e dall’osservare suoi amici, Usagi sussultò al contatto della mano di Mamoru intorno alla sua vita, si poggiò delicatamente sulla spalla di lei, « ti ho già detto che sei fantastica e che questa festa è bellissima? » l’alito di Mamoru odorava di vodka alla fragola e il suo respiro vicino l’orecchio provocò mille brividi al corpo di Usagi. Che socchiuse gli occhi per godere di quel momento, appoggiò la mano su quella di Mamoru e inclinò la testa leggermente all’indietro « beh devi sapere che le sorprese non sono ancora finite, ne ho un altra per te » , Mamoru si avvicinò pericolosamente al collo di lei, respirando l’odore della sua pelle, si fermò qualche secondo su un punto in particolare, a pochi centimetri dall’orecchio e lasciò un bacio umido, che scatenò un formicolio al basso ventre di Usagi, e si avvicinò all’orecchio di lei « beh anche io ho una sorpresa per te nel mio appartamento, se vuoi dopo la festa possiamo fare un salto da me » Usagi annuì distratta ancora in preda alle sensazioni di quel piccolo contatto, quando una voce familiare distrasse i due « ehi ragazzi è arrivato il momento della torta! Mamoru vieni a spegnere le candeline! » disse Makoto portando la torta al centro del tavolo come un trofeo, si avvicinarono agli altri, Mamoru fu piacevolmente sorpreso dalla torta, sembrava un semifreddo ed emanava un buon odore di caffè, « dai esprimi un desiderio cuginetto » disse Motoki sistemando il 2 ed il 7 sulla torta ed accendo le candeline, Mamoru si guardò intorno, era circondato da nuovi amici, da Motoki che considerava praticamente la sua famiglia e da lei, lei che gli aveva travolto l’esistenza, che aveva scombussolato le sue certezze e i suoi piani in poco tempo, lei che gli aveva aperto il cuore, e lo aveva fatto aprire a lui, la guardò negli occhi e tutto il resto scomparve, vi era solo Usagi con i suoi bellissimi occhi e il suo sorriso che lo guardava con amore, Mamoru non credeva molto nella credenza popolare di esprimere desideri spegnendo le candeline su una torta, ma ormai si stava ricredendo su fin troppe cose in quel periodo, chiuse gli occhi qualche secondo e con le mani appoggiate sul tavolo soffiò forte sulle candeline, tutti applaudirono entusiasti, Makoto divise la torta, e dopo averla mangiata con gusto, Usagi e Mamoru tornarono agli sgabelli.

« beh, si può sapere che desiderio hai espresso, mi sembravi molto concentrato » chiese curiosa,

« è un segreto e tale resterà » rispose in finto tono serio Mamoru

« allora anche il mio regalo per te resterà un segreto » rispose offesa Usagi

« mi hai preso un regalo? Davvero? » chiese entusiasta Mamoru

Usagi si tappò la bocca, aveva rovinato l’ultima sorpresa della serata

« avrai il tuo regalo, ma dopo la sorpresa a cui mi avevi accennato prima » concluse Usagi picchiettandogli il dito indice sul petto,

« ai suoi ordini, ora posso avere un bacio? » rispose Mamoru avvicinandosi lentamente, ma furono interrotti nuovamente da Minako « ehi piccioncini, prima di andare potreste darci una mano a sistemare? » i due si separarono un po' controvoglia e si rimboccarono le maniche.

 

La serata era giunta a conclusione, il gruppo di amici si ritrovò fuori al locale chiuso per i saluti, « ragazzi davvero, non so come ringraziarvi, è stata una serata fantastica, dal cibo alla musica, tutto, soprattutto la compagnia, davvero grazie » concluse emozionato Mamoru, Usagi nel frattempo gli stringeva la mano, felice di aver contribuito alla sorpresa, « dai Mamo, è stato un piacere lo sai, e poi l’artefice è stata Usagi come già sai, noi ci siamo limitati ad aiutarla » rispose Motoki, i due si guardarono intensamente dopo l’affermazione di Motoki, che notando l’affiatamento tra i due decise di lasciarli soli « beh, si è fatto tardino, direi che è ora di andare, Mako, Ami e Minako, andiamo, la mia macchina è qui dietro », « anche la mia, andiamo Rei, ciao Mamoru ancora tanti auguri, ciao Usa » disse Yuri sorridente, il gruppo si salutò lasciando Mamoru ed Usagi soli, che si appoggiò sulla moto attirandola a sé, ma il momento fu interrotto da una Minako urlante all’angolo della strada « Usaaaaa comportati bene mi raccomandoooo non - » Ami le tappò la bocca il più in fretta possibile, « ciao ragazzi buonanotte » disse Ami mentre continuava a tappare la bocca a Minako che continuava a scalciare per liberarsi, Usagi sorrise alla vista di quella scena, « dove eravamo rimasti? » chiese Mamoru avvicinandosi alla bocca di lei, che lo bloccò, « al fatto che mi hai promesso una sorpresa e io devo darti il mio regalo, quindi andiamo da te » disse Usagi mettendosi il casco e porgendo l’altro a Mamoru, che scosse la testa divertito, salirono entrambi, pronti a partire, « stringimi forte, ho intenzione di metterci il meno possibile » disse Mamoru mettendo in moto, Usagi si strinse forte a lui « con piacere, ora datti una mossa Chiba » concluse prendendolo in giro, lui non se lo fece ripetere due volte e partì diretto al suo appartamento.

   
 
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