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Autore: Queen FalseHearth    30/06/2017    1 recensioni
Questa storia inizia nel percorso 14 di Unima. La protagonista è la campionessa di due leghe diverse ma che ogni tanto adora fare viaggi con diversi Pokemon (e quindi non forti) per divertimento.
Ma un giorno le si presentò Lulu, sua amica d’infanzia ora recluta del Team Plasma, e Lily si rese conto che Virizion e gli altri Solenni Spadaccini erano in pericolo. Il piano D.U. stava per iniziare e lei era costretta a fermarlo.
Ritrovandosi con una squadra provvisoria e scoordinata, Lily non ha scelta che affrontare un lungo viaggio per proteggere Virizion dalle grinfie del Team Plasma e distruggere una volta per tutte i loro piani, ma non tutto va come previsto.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ash, N, Nuovo personaggio, Tracey
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Come Virizion si è fidato di me (Parte 8 ragazzi e ragazze)

Fu la competizione Pokemon più veloce per Lily. Vedere tutti i suoi Pokemon sfiniti al primo round fu come ricevere tonnellate di massi in testa, il dolore è lo stesso. Si accovacciò sul pavimento della Lega e l’arbitro, molto comprensivo, si avvicinò e le disse che era la concorrente più giovane e che aveva accumulato molta esperienza in poco tempo. Ma quelle parole non servirono a ricucire il cuore frantumato di Lily. Si allontanò dal campo della sua più enorme sconfitta, ignorò i suoi amici Lulu e Pedro e prese carta e pena e scrisse mentre stava camminando:
“ Caro Ash, tu starai nella regione di Hoenn in questo momento. Come te la passi? Io male, ho appena perso la lega al primo round, quel signore in giacca e cravatta era molto forte. Il suo team era molto equilibrato, io invece ho puntato solo alla forza. Ma un giorno vincerò una Lega e sarò più brava di te! I miei trofei saranno scintillanti come il tuo di quella competizione all’isola Orange (non ricordo, era quella?).Scusa se non mi sono fatta molto sentire, dopo la mia sconfitta con quel Wartotle che mi regalarono e il tuo Bulbasaur…mi sono sentita male. Ma tranquillo migliorerò, alla prossima fratellone!”.
Una lettera mai spedita.


Non era la prima volta che Tropius volava da una regione all’altra insieme alla sua allenatrice, e non era mai stato faticoso: le sue possenti ali di erba gli consentono anche di attraversare un tornado mentre è in volo. Ma nessuno è preparato a gestire un silenzio imbarazzante. Lily, la regina delle chiacchere, la maestra del rumore (così si definiva da piccola) non parlava da quando era salita in groppa al Pokemon. Frutto ancora non ci credeva, nel suo vecchio “villaggio” (una zona della collina fertile ora distrutta a causa di un incendio) si narravano leggende riguardanti la sua voce: si dice che abbia svegliato i suoi due Snorlax urlandogli, nemmeno una mossa da parte dei Leggendari li aveva mai disturbati. 
Tropius non sapeva cosa fare, se intervenire o no; infondo era solo una specie dinosauro per il mondo, una sua parola non valeva molto. Ogni tanto i suoi occhi neri scrutarono la figura della sua allenatrice insieme ad un altro sconosciuto: magrolino, abbastanza abbronzato, occhi simili a Lily, capelli ner….un Pidgey selvatico attirò la sua attenzione, per poco non lo investì. Doveva stare concentrato sulla grande strada del cielo, ogni minimo errore sarebbe stato la sua rovina. Erano ancora a Kanto, Frutto doveva darsi una mossa.
Lily coccolò la sua sewaddle e la teneva d’occhio per paura che possa sentirsi male come l’ultima volta; avere i suoi vestiti ricoperti di vomito non era il massimo. Il ragazzo dietro di lei fece lo stesso con il suo Pokémon, un esemplare di Pikachu in piena salute.
-Hai superato la tua paura per le Kangaskhan?- chiese il ragazzo con una debole voce quasi sconosciuta per Lily, ma sufficiente per raggiungere le sue orecchie. La sorellina scosse la testa immensa nei suoi frivoli pensieri tipici da sorella minore. Inoltre pensava ai Pokemon che avevano bruscamente lasciato la collina incendiata, non aveva neanche verificato se si fossero salvati tutti. E i membri del Team Unima, Volandopi, Dragonair, Poliwhirl, Infernape, Ambipon cosa avrebbero provato vedendo Tracey da solo nella loro casa completamente distrutta insieme a una tizia legata? Contemplò le nuvole e cercò di rilassarsi sapendo che si poteva fidare dei suoi amici.
-Come sta la mamma?- quella domanda era uscita dalle labbra della protagonista tutta ad un fiato, con la stessa velocità in cui si beve uno sciroppo dal sapore sgradevole.
-Bene. Credeva che fossi morta quando sei partita con la zia Fumiko. Non ci mai hai chiamato…inviato una lettera…verificavamo se fossi viva chiamando la zia- per formulare quella risposta aveva usato il suo tono di voce naturale. Per Lily sentire quella voce famigliare fu un viaggio nel tempo nelle tenere e immense praterie di Kanto: l’aria fresca popolava ogni angolo della regione, ogni mattina la canzone di un Pidgey le dava il buon giorno nella casetta che adorava e si ricordò delle focaccine che preparava la mamma e che divorava con il suo fratellone, da quando è partita ne sentiva una tremenda nostalgia.
-Mi dispiace- ritornò il silenzio imbarazzante. Sentiva le fusa di Pikachu: aveva sempre provato odio per quel topolino giallo ma preferì nascondere il disagio.
Lily alzò gli occhi al cielo e vide quel colore celeste, così maestoso che credeva fosse finita in un quadro. Con un sorriso infantile continuò ad ammirare il cielo (con un leggero mal di collo a causa della botta che le aveva causato Tracey) e notò una specie di Pokémon, simile a un Ponyta, volare nel cielo, nascosto un po’ dalle nuvole. Lily chiuse e riaprì gli occhi più volte ma nel cielo c’era sempre quella presenza, ormai si era convita che quel puledro fosse reale. Prima di avvisare Ash esaminò la strana creatura: poteva essere di tipo normale, ma la folta criniera che aveva avvistato era rossa e poteva essere di fuoco; escluse il tipo Volante, non assomigliava a un uccello! Il quadrupede con la sua elegante agilità scacciò le nuvole e si mostrò alla ragazza. Non era possibile! Era….
-Keldeo?!- spalancò gli occhi: c’era solo una spiegazione. –Sei tu il rapinatore di Keldeo?!- questa volta la tredicenne urlò facendo sorridere il ragazzo: gli mancavano i suoi tipici striduli. Il giovane Pokemon, che volava grazie alla mossa idropompa, che Lily notò in ritardo, continuò a volare. Gli ricordava stranamente Ash.
-Non mi definisco un rapitore, più un salvatore. Alexia….-
-Chi è? La tua ragazza?- chiese curiosa. Non lo vedeva ma aveva la sensazione che stesse sorridendo per l’imbarazzo e per l’innocente domanda.
-No, è un’amica che mi accompagnerà nella regione di Kalos, voglio vincere almeno una Lega! Tu ne hai vinte due!- le parole del fratello le fecero ricordare a quanti sacrifici aveva fatto e le lacrime che hanno tempestato il suo cammino. Non sapeva cosa dire riguardo al suo successo: sapeva che quello che aveva passato a Sinnoh Ash l’ha vissuto cinque volte. Lei era diversa dal fratello, invidiava il suo ottimismo.
-Continua…con il racconto-
-Mi ha detto che ha sentito in giro voci su Keldeo, dei ragazzi in nero hanno in programma di catturarlo. Keldeo è stato un mio amico e mi sono precipitato a salvarlo insieme a Pikachu. Stava bene e l’ho portato via con me per sicurezza-.
-Non sai del piano D. U.?- chiese e a quel punto si voltò completamente e lo fissò negli occhi con un’espressione più seria che mai. Lui, come risposta, scosse la testa interessato.
-Quando ho sconfitto N….l’ultima volta…mi ha detto….-
-Conosci N? E’ un gran personaggio! E’ mio amico e….-
-Non interrompermi!- lo sgridò e se non fosse per la smisurata altezza in cui si trovarono i due l’avrebbe picchiato, ma non voleva rischiare di perderlo nel vuoto
-Dicevo: mi ha parlato del progetto D.U. e mi ha pregato di non permettere la sua realizzazione. D.U. è un acronimo e indica Distruggere Unima. Hanno intenzione di usare il potere dei Solenni Spadaccini per seminare orrore e paura….costringere i pokemon a obbedire solo al team plasma- si fermò un momento, essere costretta a svolgere quella missione è un grande peso per una ragazzina come lei. Pensava di avere più tempo, di poter prima godersi una vacanza per veder evolvere Velenino e creare un legame con virizion. Quando ha sentito la voce di Lulu voleva solo scappare. Ash non poteva fare altro che confortarla e cercare di non fare quei suoi tipici discorsi d’incoraggiamento, per il momento.
-Come sapevi che la collina era in fiamme? Come sei arrivato a Kanto?- quella domanda era spuntata un po’ in ritardo ma Ash era pronto a rispondere.
-Tracey mi ha chiamato. Dopo che avevi perso conoscenza per colpa di un gas che aveva piazzato il team Plasma…- mentre stava parlando, la protagonista si disse che Tracey non fosse del tutto inutile ma ritirò quello che aveva pensato dopo aver scoperto il suo lato vigliacco.
-….mi disse di venire subito. Io ero con Keldeo e mi sono precipitato a salvarti. Per fortuna che il mio amico sa volare. E poi morivo dalla voglia di vederti- la ragazzina sorrise e tenne quell’espressione positiva a lungo.
Ora aveva un alleato: la caccia al team plasma sarebbe stata più divertente.

Era la prima volta che Lulu vedeva tutti i membri del trio oscuro nella stessa camera. Una ragazza dagli occhi verdi, sua amica, l’aveva informata che il trio si era fatto vedere unito quando hanno rivelato della cattura di Terrakion agli ultimi fedeli del team Plasma rimasti. Se non si facevano vedere insieme da molto tempo quella riunione era molto importante.
Lulu non faceva altro che pensare al suo fallimento sul campo di battaglia: la missione era di riportare due Solenni Spadaccini, non uno. Steve, al ritorno, disse alla rossa che almeno avevano in custodia il Pokemon Metalcuore ma lei sapeva che era soltanto uno stupido ottimista e guardava solo il lato positivo; Lulu invece era della convinzione che sia stato solo un disastro. Con Virizion le ricerche su Keldeo si sarebbero svolte con più efficacia e velocemente e, inoltre, Samantha era ancora prigioniera. Lulu stava per dire l’ultima frase pensata ma i tre con le maschere delle Scimmie Elementari presero parola. Il pessimismo di Lulu scomparve e al suo posto comparve l’euforia: mancavano ancora due leggendari e il piano D.U. sarebbe diventato realtà! Lulu ancora non credeva che stesse contribuendo a costruire un mondo, per lei, migliore.
-Ringraziamo i fedeli che hanno contribuito a far rinascere quest’organizzazione dalle loro ceneri- disse il ninja con la maschera di Panpour quello coperto dalla faccia del pokemon Scimperba rimase in disparte pieno di vergogna per la missione precedente. Pare che a volte capo e collaboratore condividono stessi pensieri.
-Essere a capo di questo team è stato duro ma adesso possiamo ufficialmente dare il ritorno al vero capo di quest’agenzia.-
Lulu non riusciva ad applaudire insieme agli altri: un senso di nausea la costrinse ad allontanarsi. Voleva sparire da tutto. Cercare riparo. Il suo punto più indifeso fu colpito da un male a lei sconosciuto. Pensava che si fosse anche impallidita. Si aggiunse un mal di testa. Quando raggiunse il bagno si guardò allo specchio e pianse violentemente.

La nave sarebbe arrivata a breve. Lily non mostrava nessuna espressione sul volto come se tutti i suoi sentimenti fossero svaniti. Pedro, estraneo a quella situazione, si limitò a ringraziare le due amiche per lo splendido viaggio e fu costretto a salutarle perché suo padre aveva bisogno di lui. Lulu non gli aveva mai detto che si era innamorata del castano ma non poteva fare niente in quella cupa situazione se non sperare che in futuro si sarebbero rivisti.
-Che faremo?- chiese la rossa. L’undicenne voleva ignorarla ma non era molto brava a fingersi sorda. Si guardarono negli occhi.
-Non lo so- il suo vocabolario si restrinse a parole prive di entusiasmo e certezza
-Che ne dici se facciamo un viaggio a Kanto?- chiese l’amica. Questa volta la ragazza rimase zitta con il desiderio che Lulu sparisse, distrutta dalla brutale sconfitta. Il desiderio della ragazza si realizzò qualche tempo dopo durante una loro lotta in cui Lulu perse. La ragazza dai capelli rossi si sentì offesa: aveva sopportato l’amica quando diceva di essere depressa e di quanto fosse debole, e adesso la sconfigge come se niente fosse. Era consapevole della forza dell’amica e voleva prenderla a schiaffi perché ha mollato dopo solo una sconfitta. Le azioni pensate divennero realtà con l’aggiunta di lacrime.
Dopo una litigata le due si allontanarono.
Lily conquisto il suo obbiettivo più di una volta mentre Lulu fu rifiutata come capopalestra.

 

 


Angolino Angolo Autrice
Finalmente si spiegano un po’ di cose! Eh si ho deciso di esporre qualche concetto e chiarimento. Nel prossimo capito c’è una novità: il narratore non sarà più esterno ma sarà uno dei Pokemon di Lily e quindi sarà breve….ah no il decimo doveva avere quella particolarità, il nono sarà uguale agli altri…be allora alla prossima! Grazie a chi legge!
P.S.: i frammenti di ricordo dell’amicizia tra Lulu e Lily finiscono qui. Volevo chiarirvi l’amicizia tra le due e qualche notizia su Ash. O forse potrei continuare a scriverli….però non sarebbero più rivelanti. Come sono confusa in questo periodo! Stupido caldo che scioglie il mio cervello!
No aspettate devo ancora spiegarvi dell’Infernape…..magari lo spiego durante uno dei capitoli. Ah già dovevo dirvi una cosa importante: nel team di Jhoto di Lily (ispirato al mio) c’è un Infernape, questo esemplare NON è quello che ha accompagnato la ragazza a Sinnoh, è un altro. La storia della scomparsa dello starter arriverà a breve.

 

 

   
 
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