Serie TV > Hannibal
Segui la storia  |       
Autore: DarkJuls    30/06/2017    1 recensioni
Questa è una storia inventata basata sui fatti della puntata 3x13...ci sarà una novità sconvolgente, è cambiato qualcosa o meglio dire qualcuno...o forse più di qualcuno! empatia, amore, odio e indagini ritorneranno all'ordine del giorno però le cose sono diverse ora che Will e Hannibal...
non voglio anticiparvi troppo ;P seguite la storia (sviluppata in più capitoli) e scoprirete todos! spero vi piaccia :3
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alana Bloom, Hannibal Lecter, Un po' tutti, Will Graham
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Margot, ti devo parlare”, le dice la compagna. “Dimmi amore”, risponde lei. “Domani parto e starò via per un po’ di tempo; andrò nella casa vicino fiume fuori Baltimora. È per lavoro quindi non puoi venirmi a trovare ma non ti devi preoccupare, tornerò a casa ogni tanto.”… “Certo…il tuo lavoro è sempre più importante…vabbè, non fa niente. Starò qui con nostro figlio.” “Ora vado all’ospedale. Ti amo”. Margot, senza dirle una parola la bacia intensamente per non lasciarla andare così di fretta ed anche per farla sentire un po’ in colpa. Alana la fissa negli occhi, capendo bene le intenzioni della sua amante, ma non vuole stare al gioco; così la saluta e si dirige verso la macchina.
 
 
Alana entra nella stanza di Hannibal con il foglio delle dimissioni per farlo firmare anche a lui e… “Alana, buongiorno”. Lei rimane stranita e gli risponde: “Hannibal, buongiorno…non ricordo di averti detto il mio nome, hai già iniziato a recuperare qualche ricordo?” “Due notti fa ho fatto un sogno”, le risponde, “ …probabilmente era un vecchio ricordo, ma non ne sono sicuro; non ti ho detto niente perché non ti ho più vista…”  “Che sogno hai fatto?”, ribatte lei. “ Eravamo all’università, era il primo anno che insegnavo ed ero giovane, tu volevi diventare la mia assistente ma ero ancora il tuo professore così appena finì il corso hai iniziato a venire nel mio studio qualche volta. Una sera ti ho fatto vedere alcuni casi interessanti e abbiamo lavorato fino a tardi; eravamo stanchi e ad un certo punto ci siamo baciati e poi mi è apparsa una parola: Alana e così mi sono svegliato”. La dottoressa Bloom si mette a ridere poi, con un tono malizioso afferma “Alana eh? Era un tuo desiderio inconscio avermi durante gli anni universitari? Haha…In realtà c’era del feeling, tu eri il mio mentore io la tua allieva migliore, ma non avrei mai avuto il coraggio di baciarti. Tuttavia ti sei ricordato il mio nome…” Hannibal, imbarazzato come se avesse fatto vedere una parte troppo intima di lui, non risponde e aspetta che sia lei a spiegargli il motivo della sua visita. La dottoressa Bloom a quel punto gli consegna il foglio da firmare e gli spiega quale sarà la prossima tappa.
 
“In macchina ho già delle valigie pronte, questi sono i vestiti che ti ho portato per cambiarti. Dimmi se vuoi partire direttamente questa sera oppure domani mattina, così poi faccio una telefonata”.
Hannibal è contento di uscire finalmente da lì, ma ancor di più di passare del tempo solo con quella donna: “Mi cambio e partiamo”. “Perfetto, io esco a fare una telefonata”.
 
“Jack, sono io…volevo avvisarti che partiremo tra una mezz’oretta dall’ospedale ed arriveremo per le 19.30 alla casa. Tu hai già finito di montare le telecamere?” “Ciao Alana, si…ho già concluso. I miei uomini staranno in una casa poco lontano e vi osserveranno”  “D’accordo però digli di stare attenti a non farsi vedere e soprattutto di non entrare nella mia proprietà; se è vero che Hannibal non si ricorda nulla non ci sarà pericolo per me…in caso contrario voglio vedere come agirà”, risponde lei. “Va bene Alana, lui è sotto la tua responsabilità medica tuttavia la tua sicurezza e la sicurezza del paese è sotto la mia e prenderò ogni possibile precauzione. Ora vado, ci sentiamo appena arrivi alla villa”. “Certo Jack, a dopo”.
 
Alana ritorna nella stanza dove c’è Hannibal che si sta vestendo; vedere il suo corpo in quel modo le fa ritornare alla mente tanti ricordi e le risveglia una passione mai spenta. “Sei pronto? Possiamo andare?” dice lei, interrompendo il suo flusso di pensieri. “Possiamo partire”, risponde Hannibal entusiasta.
I due si dirigono alla macchina e durante il tragitto c’è uno strano silenzio tra i due…Alana non nasconde la sua preoccupazione, questo potrebbe essere l’ennesimo piano per tornare in libertà. In ogni caso caccia via i pensieri, sperando soprattutto che non siano veri, e infila nel lettore musicale un cd di musica classica…
Dopo qualche minuto “Tra poco saremo arrivati”, facendo un sorriso al passeggero per smorzare un po’ la tensione. “Mi piace, la trovo rilassante e distensiva questa musica” “E’ la tua preferita”, risponde lei con un tono da moglie. Lui non le risponde, chiude gli occhi e appoggia la testa indietro sul sedile…è a suo agio, è tranquillo come se quello fosse il suo posto.
 

 
Arrivati alla villa gli uomini di Crawford si appostano dietro gli alberi fuori dalla recinzione, pronti ad intervenire per una eventuale fuga di serial killer. La situazione però sembra calma e i due prendono le valigie dl bagagliaio e si avviano verso l’entrata, come una coppia di sposini appena tornati da una vacanza.
La casa è moderna e lussuosa ed Hannibal non tarda a notarne la bellezza.
“Ecco, questa è la cucina (mostratagli per prima nella speranza di cogliere qualche segnale utile per approfondire il suo stato dei ricordi), questo il salotto, il bagno di servizio, una camera degli ospiti, il suo bagno…ecco invece sopra c’è la camera da letto matrimoniale con un grande bagno con la vasca…” 
“E’ davvero meravigliosa, soprattutto per queste ampie vetrate, mi piace molto…poi il bosco attorno contribuisce ancora di più a creare un’atmosfera rilassante”
“Si, è stupenda…peccato che ci venga poco qui…
Se vuoi ti puoi sistemare dove preferisci…intanto vado a farmi una doccia e penso che dopo la voglia fare anche tu”
“Decisamente, ne ho davvero bisogno!”
 
Nel frattempo Alana porta di sopra due valigie, una contenente i suoi vestiti e l’altra quelli di Hannibal…così da farlo salire appena se ne fosse accorto…
Di fatto Hannibal, mentre stava disfando le due valigie, rimaste nella camera di sotto, si accorge che in una ci sono i vestiti della donna e con il pretesto di riportargliela sale, proprio mentre lei era andata a farsi un bagno…dalla porta lasciata semi-aperta Hannibal ha intravisto il suo nudo, sensuale e gustoso corpo e quell’immagine gli ha riportato alla memoria le precedenti notti romantiche a casa sua, nella sua villa dei ricordi.
 
Dopo cena Alana fa partire un disco di musa classica dal giradisci e si siede sul divano con un calice di chardonnay, osservando il comportamento del suo compagno. Hannibal non sembra essere particolarmente toccato da quelle note ma, come avrebbe fatto nella sua precedente vita, ha invitato la donna a ballare. I due corpi erano finalmente vicini, la chimica si innescava, i cuori battevano sempre più forte e i loro respiri si facevano affannosi…i due erano in un limbo, esisteva solo la passione….ma di colpo la musica finisce e Alana si allontana da quello che avrebbe voluto, ancora una volta possedere.
 

 
Hannibal, deciso a non lasciar andar via la donna, le prende la mano con cui accarezza dolcemente il suo collo…la guarda, rivede la sua bellezza e in un attimo la bacia. Alana, tirandosi indietro al primo tentativo, al secondo cede al desiderio e dimentica tutto ciò che le sta intorno, dimentica sua moglie, il motivo per cui si trova lì. Non vede più negli occhi di quell’uomo il mostro di prima, non riconosce più le sue mosse. Si lascia andare.
Hannibal la prende in braccio come una sposa, come una donna che ama, e a porta nel suo talamo. I due si isolano in un mondo a parte, nel loro mondo animale, istintuale, carnale ma dannamente piacevole e spensierato. Ci sono solo i loro corpi, nudi, i loro cuori, ricchi, i loro respiri, veloci, il loro piacere, profondo. Nient’altro intorno a loro, soltanto amore.
 

 
 
Alana si addormenta tra le sue braccia, con una domanda “è lui lo stesso uomo?”
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Hannibal / Vai alla pagina dell'autore: DarkJuls