Film > L'incantesimo del Lago
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Autore: lmpaoli94    01/07/2017    0 recensioni
Erano passati anni quando Derek e Odette si erano sposati.
Nel loro regno vigeva pace e prosperità.
Ma le forze del male erano in agguato, pronte per essere risvegliate.
Dove poteva provenire la nuova minaccia?
Come sarebbe stata sconfitta?
Non vi resta altro che scoprirlo leggendo.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek, Nuovo personaggio, Odette
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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«Ma figliolo, cosa hai in mente?»
«Alexia, ti prego fidati di me. Non te ne pentirai…»
Trivium si inginocchiò da Alexia prendendogli la mano e trasportandola verso il lago.
intanto il sole era tramontato e il buio stava facendo strada alla sera.
Il dolore di Alexia diventava sempre più lancinante.
Stava per subire una trasformazione.
Abbandonò le sue sembianze umane per trasformarsi in un cigno.
«Allora il dolore deriva proprio da questo…»
«È così, Alexia.»
«E sentiamo, come vorresti aiutarmi?»
«L’unico modo per aiutarti è innamorandoti di me. Solo così l’incantesimo del lago verrà spezzato in modo permanente.»
Alexia era allibita dalle parole del principe nero.
«Io non sono innamorata di te… e non lo sarò mai!»
Il disprezzo fu talmente grande che Trivium non osò controbattere.
«Come vuoi tu… Allora è inutile rimanere qui in questo lago. È meglio che me ne vada. Domattina all’alba riprenderai le tue sembianze umane fino a domani al tramonto.»
Trivium uscì dal lago sconsolato.
«Che cosa credevi di fare?» domandò sua madre con tono rabbioso.
«Sento che in lei c’è un cuore… Devo soltanto fargli cambiare idea…»
«Fare cambiare idea agli esseri umani? Impossibile! Tu non conosci quella razza come la conosco io.»
«E tu che ne sai?»
«Avanti Trivium, non fare l’ingenuo. Ora che ha capito che sei figlio mio, non ti sposerà mai.»
«Vedremo…»
Trivium scomparve nell’oscurità della foresta, senza degnare di uno sguardo la sua amata.
Il rifiuto l’aveva ferito profondamente.
“Presto gli passerà… E sarà in quel momento che io agirò nei miei interessi…” pensò la regina nera con ghigno malefico.
«Sedotta e abbandonata…  questo è il mio vero destino?»
«In una cosa assomigli a mio figlio… Siete testardi tutte e due. Ma presto la vostra testardaggine finirà ed io trionferò con le mie forze del male.»
Dopo Trivium, anche la regina Amarin lasciò il grande lago, lasciando definitivamente sola la povera Alexia.
 
Trivium si sentiva in colpa.
“Ricattare Alexia in quel modo…”
Non poteva sopportarlo.
I suoi pensieri erano tutti rivolti a lei.
Senza pensarci due volte, decise di ritornare al lago.
Lei era sempre lì immersa nella più totale solitudine.
«Che cosa vuoi ancora da me? Lasciami in pace!» gridò esasperata Alexia. «Tu e tua madre… mi avete rovinato la vita.»
«Sono d’accordo…»
«Come?»
«Non è colpa tua se mia madre è in collera con i tuoi genitor.i»
«Ma cosa…»
«Sarò pure figlio di Amarin, ma non sono così terribile come lei. Io, ho incarnato in me, la pazienza necessaria per andare avanti e aver poteri superiori rispetto a lei. Per questo quando impartisco un ordine, mia madre non osa fiatare. Ha troppo paura di me.»
«Faresti mai del male a tua madre?»
«Se non sono costretto no. Atrimenti…»
«Io… non vi capisco… siete delle strane creature.»
«Potremmo dire lo stesso di voi esseri umani. Ma questa è un’altra storia. Sono venuto qui solo per te…»
«Adesso cos’hai in mente?»
«Voglio farti tornare come prima…»
«Credo di essere stata abbastanza chiara, non credi?»
«Ho accantonato il mio desiderio… ci ho pensato a fondo… Non è giusto che tu continui a soffrire. Per questo voglio spezzare l’incantesimo.»
«Vuoi prendermi in giro?»
«Stai a vedere…»
Trivium concentrò tutte le sue energie nelle sue mani.
Pronunciò l’incantesimo desiderato con parole incomprensibili.
Alexia, immobile, venne travolta da un raggio di luce.
Un raggio di luce accecante.
Un raggio di luce cha l’avrebbe salvata da ogni male presente in lei.
 
Quando si risvegliò, era ancora buio.
L’oscurità prevaleva sovrana.
Sentiva un calore sconosciuto.
Qualcosa la stava toccando.
Era Trivium che la stava accarezzando.
«Finalmente ti sei svegliata.»
«Sei tu…»
«Sono stato qui tutto il tempo a vegliare su di te.»
«Ma perché proprio io? Perché vuoi me a tutti i costi?»
Trivium sentì mancare un battito nel suo cuore.
Qualcosa che non aveva mai provato prima.
«Non lo so… Sento uno strano presentimento… un presentimento sconosciuto…»
«Stai provando affetto per me. Ti sei innamorato, forse?»
«Può darsi… È così che si sentono gli esseri umani quando sentono una forza sconosciuta dentro di loro?»
«Sì, esatto.»
Alexia aveva la voce flebile.
Era rimasta senza un briciolo di energie.
«Devi riposarti. Ti riporterò al castello.»
Ma qualcosa bloccava il loro cammino.
«Voi due non andrete da nessuna parte.»
   
 
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