Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Mizu Ryu    02/07/2017    0 recensioni
Le vicende si susseguono dopo 12 anni dalla storia precedente (I Custodi della Vita), ma se anche è un sequel si può leggere come storia a sè.
Ormai sono passati 12 anni da quando Michael e gli altri Arcangeli hanno salvato la terra dal tremendo Lucifer, l'Angelo caduto.
Due fulmini cadono nello stesso punto e così capiscono che qualcosa non va in Paradiso, si vogliono trasformare ma qualcosa li trattiene.
Come andrà a finire questa storia? Che cosa succederà a Michael e fratelli? Ma sopratutto chi sta mettendo in scompiglio il Paradiso?
Genere: Fantasy, Guerra, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Attraversiamo l’Universo, arriviamo al Cerchio Purificatore che giudica i buoni dai cattivi.
«Guardate!» dice Gabriel indicando la scia di fuoco.
Aguzziamo lo sguardo e vediamo che in molte parti è spento.
È una brutta cosa.
Continuiamo a volare arrivando in Paradiso, sembra diverso da come ce lo ricordavamo.
Quelle nuvole bianche che ricoprivano il Paradiso ora sono grigie, le colonne di marmo che ornavano il luogo ora la maggior parte è distrutto o crollata, gli esseri Angelici che svolazzavano ora non ci sono più perché, al loro posto, adesso ci stanno i demoni, la quiete e la pace che portava quel luogo così sereno adesso è sostituito da schiamazzi ed angoscia.
«Cosa sarà successo?» domanda Jaudiel.
«Lucifer sta conquistando il Paradiso.» rispondo.
«Ma l’avevamo sconfitto!» esclama Sealtiel.
«Non so che dirvi, ma andiamo prima che Lucifer raggiunga l’Altissimo Signore Padre.» dico ed iniziamo a correre verso il Primo Cielo.
Zarachiel non ci ha mai permesso di andare nei Sette Cieli, ci ha sempre raccontato che è la casa degli Arcangeli Originali.
Siamo sempre stati nelle nuvole tra il Cerchio di Fuoco ed il Primo Cielo, in questo spazio si trovano gli Angeli Custodi, Angeli, gli altri Arcangeli ed i Principati.
 
Arriviamo al Primo Cielo: Saturno.
«Zarachiel diceva che qui ci sono i Potestà.» dice Jaudiel guardandosi intorno.
«Zarachiel ha detto che il palazzo di Jaudiel si chiama “Flagello della Verità” e si trova in un campo.» dico ricordandomi le parole del mentore.
«Eccovi finalmente!» sentiamo dire e di fronte ci troviamo un demone, è alto e muscoloso, il suo corpo e ricoperto di peli rossi, ha indossa un'armatura, sul braccio destro tiene un flagello e sul sinistro uno scudo, ha il volto di gallo.
«Chi sei?!» domanda Jaudiel e ci mettiamo tutti in posizione d’attacco.
«Sono Abraxas il flagellatore, ti sei già dimenticato di me, Jaudiel?» dice Abraxas presentandosi.
«Fratelli… - dice Jaudiel attirando la nostra attenzione - …voi andate, lo affronto io.» ci ordina l'Arcangelo.
«Sicuro?» domando e lui annuisce.
Ce ne andiamo lasciando i due a lottare.
 
Siamo ormai soli, siamo uno di fronte all’altro.
«Perché volete conquistare il Paradiso?» domando.
«Non domandare, ma lotta!» mi risponde il nemico venendomi contro.
Riesco a schivare i suoi colpi, quando ci fermiamo siamo di nuovo uno di fronte all’altro.
Abraxas ride.
«Che c’è, conquistare il Paradiso ti mette di buon umore?»  domando guardandolo.
«Non mi interessa il Paradiso.» mi risponde secco il demone.
«Cosa? Che vuoi realmente?!» domando non capendo.
«L’unica cosa che mi interessa davvero è diventare il più forte di tutti, voglio diventare il demone più forte del Creato!» mi risponde facendo allungare la sua frusta.
«Quanta arroganza ci sono nelle tue parole…» dico diventando scuro in volto.
«Finalmente siamo uno contro l’altro, fammi vedere che sai fare Jaudiel!» mi risponde.
Senza pensarci due volte gli do un calcio in piena faccia.
«Con queste tue parole sei molto arrogante, non riesco a capire questo tuo futile motivo.» rispondo.
Lui sorride.
Sta sorridendo? Il mio calcio non gli ha fatto male?!
Mi prende la gamba e mi lancia in aria.
Spalanco le ali e fermo il volo.
Il demone scocca la sua frusta lanciandomela incontro.
La schivo e mi scaglio contro il nemico.
Cerco dargli altri calci e pugni, ma lui li para con il suo scudo.
Provo a dargli un pugno in faccia, ma lo schiva.
Lui cerca di darmi un’altra frustata e la schivo.
Continuiamo a lottare così finché non riesco a dargli una marea di pugni sullo stomaco.
Ma lui sembra non provare niente.
«Non riuscirai a sconfiggermi!» esclama e fa un salto.
Abraxas si scaglia contro di me con un pugno, ma lo schivo.
«Tu sei solo un piccolo ostacolo per diventare il più forte, preparati al peggio!» dice scagliandosi contro di me con la frusta in mano.
Mi lancia diverse frustate, all’inizio riesco a parlarle ma poi mi prendono e mi scagliano lontano.
Mi scontro contro diverse colonne distruggendole.
Crollo a terra.
Sputo sangue.
Neanche le mie forze da Arcangelo mi aiutano in questo caso.
Mi tocco la testa dal dolore, ma vedo che il nemico sta cadendo su di me e scappo.
L’impatto contro il suolo fa alzare un polverone.
Non ho tempo a stare fermo per il dolore, devo combattere!
Io ed Abraxas lottiamo corpo a corpo.
Il nemico cerca di frustarmi, ma con un salto lo schivo.
Continuiamo a combattere.
Faccio un salto all’indietro, ma perdo l’equilibrio e vado a terra.
Ormai sono pieno di dolori.
Cerco di rialzarsi, ma il demone è pronto a frustarmi.
«Per te è finita ormai.» dice semplicemente.
«No!» esclamo.
«Incredibile, uno ormai stanco dalla battaglia combattuta ha il coraggio di sfidarmi di nuovo!» esclama il nemico frustandomi.
Salto e gli prendo la frusta.
Abraxas indietreggia.
«Mi sbagliavo, ti sono rimaste ancora molte energie. La battaglia si fa interessante. – a quelle parole la frusta scompare dalle mie mani – Jaudiel è ora di combattere sul serio!» dice Abraxas scagliandosi contro di me.
«Andiamo allora!» rispondo andandogli incontro anch’io.
Iniziamo a combattere con calci e pugni che vengono parati l’uno dall’altro.
Le nostre forze si scontrano così forte che il suolo si frantuma tutto.
Il demone mi lancia un pugno, lo prendo, lo faccio volare e gli di un pugno.
Lo colpisco in pieno, precipita, ma riesce a mettersi in piedi.
Gli do altri pugni e calci, ma li para tutti.
Perché?! Perché non riesco ad avere di nuovo la mia frusta e la mia corona?!
Perché i miei poteri sono ancora bloccati?
«Anche se mi hai preso in contropiedi, Jaudiel, non capisco… - vedo che il nemico è in seria difficoltà a causa dei miei colpi – …eri stremato, allora perché hai tutta questa forza?!» mi domanda il nemico.
«Parli solo di questo. – dico iniziando ad innervosirmi – Ma non hai la minima idea che cosa vuol dire avere la “forza del cuore”!» gli rispondo.
«Che sta dicendo?»
«Se conoscessi realmente la “forza del cuore” non mi avresti mai sottovalutato. Io ti ho sfidato, anche se sono al limite non cedo. Anche se non posseggo le tue stesse armi non mi demoralizzo; sono disposto a morire pur di salvare il Paradiso. Ecco cosa vuol dire essere realmente forte!» spiego.
Dietro di me compare una luce rossa e vedo che mi spunta un manto viola sulla schiena.
Sento nuove forze nascere in me, mi sento più potente di prima.
Lo so il motivo.
Ho accettato di diventare il Jaudiel Originale.
Protendo il braccio e la luce illumina il tutto.
«Abraxas, tu sei un avversario molto forte… non lo so se gli altri sarebbero stati capaci a tenerti testa… ma hai usato male questa tanta potenza.» gli dico guardandolo dritto negli occhi.
«Che cosa vorresti dire?»
«Lo sai molto bene. Io voglio usare i miei poteri da Custode della Vita per proteggere il Paradiso ed il Creato dell'Altissimo Signore Padre. – dico portandomi una mano sul cuore – Ho appena fatto una scelta, è per questo che voglio usare le mie forze da Arcangelo, per questo non perderò mai!» esclamo.
La luce intorno a noi si dissipa, il suolo sotto di noi è un terreno arato con dei piccoli boccioli di erba.
Accanto a noi ci sta un tempio con sette angoli con una croce dorata di sopra, sull’arco si trova incisa una corona con dentro una frusta.
È il tempio del Jaudiel Originale.
Ora questo luogo è diventato il Regno del Premiatore.
«Per te l’unica cosa importante è essere forte, non pensi nient’altro. Forse non te ne accorgi, ma questa tua forza che stai usando è un enorme spreco.» dico guardandolo dritto nei suoi occhi.
Il nemico sorride.
«Che bel sermone, non lo nego. Ma di certo non vale per me, lo hai detto anche tu sono il demone più forte!» esclama il nemico e si fionda contro di me.
«La tua forza è inutile, hai trasformato un dono così prezioso in un peccato senza perdono. Io sono colui che premia chi loda Dio, ma ho anche  il compito di punire i peccatori!» esclamo.
Lui si lancia contro di me lanciandomi un pugno, fermo quel pugno con un altro pugno.
«Ora vedrai la mia vera forza! Venite a me eterna corona della bontà, eterno flagello della verità: Remunerator!» esclamo ed in mano mi spunta il flagello e nell’altra la corona d’oro.
Do una frustata colpendo il nemico che cade a terra straziato.
Lo guardo e scompare.
«La tua forza… la potevi usare per fare del bene…» dico e svengo crollando a terra.
 
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTORE
Ciao cari lettori!
Da qui inizia la scalata verso il Paradiso per sconfiggere il nemico: Lucifer!
Inizio col dire che ringrazio di cuore la mia amica SagaFrirry per avermi aiutato a trovare il nemico di Jaudiel, infatti, Abraxas è il demone flagellatore degno avversario dell'Arvangelo che flagella i peccatori.
Che ve ne pare? 
Per spiegare bene la struttura del Paradiso ve lo dirò direttamente nel capitolo finale così vi spiego tutto insieme.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che mi perdoniate gli errori di grammatica 

XOXOXO MIZU RYU
   
 
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