Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: julsshood    05/07/2017    1 recensioni
«Sai qual è il significato del nome Deianira?» sussurrò in modo poco udibile, giocando con le dita di lui, quasi ad aver paura del fatto che qualcuno potesse sentire ciò che aveva da dire. Il ragazzo la guardò in silenzio, che con lei non sapeva mai che parole usare. Osservò le sue labbra mentre: «'Colei che distrugge il proprio amato'» diceva, un sorriso colpevole e distrutto sul volto.
---
Credeva che la vita ce l'avesse un po' con lui. In realtà, sapeva che la vita era bastarda a prescindere. Solo che, no, non riusciva proprio a capire il fatto che la vita gli avesse concesso di conoscere una cosa, una persona così bella come lei. Lei che, alla fine, lo avrebbe portato alla distruzione.
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Baltimora, Mercoledì 9 Novembre; 5:00 PM.

Il blu dei suoi occhi quasi si fuse con quello della porta dinanzi a lui. Inerme, con un'espressione dura sul viso, Luke si limitava a fissare semplicemente quella porta come se da essa dipendesse la sua vita; ed era relativamente in quel modo, sotto un certo punto di vista. Enormi nuvoloni coprivano il biondo, rendendo la sua aura scura ancora più macchiata di nero, annerendo di conseguenza tutto ciò che era intorno a lui. Sembrava una casa normale vista da quella prospettiva, i muri dapprima bianchi erano ingialliti, le foglie cadute nel giardino dai fiori appassiti rendevano il quadro solo più malinconico. A Luke venne quasi da ridere: tutto nella sua vita sembrava riportarlo a quello, a quella insensata e fastidiosa condizione emotiva: la malinconia. Prese semplicemente coraggio e aprì la porta blu, non del tutto convinto di reggere quella recita a cui veniva sottoposto; «Hey Luke! Finalmente sei qui, iniziavo a preoccuparmi» parlò suo padre, salutandolo con un sorriso a bocca chiusa. Luke si limitò a un cenno col capo, stando zitto al sorriso finto di suo padre, salendo le scale di casa e precipitandosi in camera sua. La suoneria del suo cellulare risuonò tra le pareti chiare della sua stanza spezzandone il silenzio; il nome di Calum lampeggiava sullo schermo.

«Luke, amico! Ma dov'eri finito? Sono due giorni che non vieni a scuola, inizi a mancarmi»

Il risolino di Luke fece sorridere di rimando Calum, che quasi aveva perso l'abitudine nel sentirlo ridere o vederlo sorridere. Era difficile smuoverlo, ma smuoverlo davvero, e solo Calum sembrava accorgersi di ciò che si celava dietro le azioni di Luke.

«Sono stato male, nulla di che»
«Influenza? Febbre?»
«Pensieri»
Il silenzio interruppe la conversazione, spezzandola con un taglio netto. Calum sapeva quanto i pensieri fossero presenti nella vita di Luke, quanto quel ragazzo pensasse, e quanto quella frequenza stancante lo facesse stare male; perciò aspettò, e quando sentì nuovamente la voce di Luke risuonargli nelle orecchie ascoltò come si ascoltano le prime parole di un bambino. Parole uscirono dalla bocca di Luke come un fiume in piena così come i ricordi riaffiorarono come fiori in primavera.

 

«Hey scusa, non sono di qui e credo di essermi persa. Mi aiuteresti a trovare casa mia?»
Luke la guardava serio, a labbra serrate, ammirandone il viso delicato: il naso piccolo e tondo, gli occhi grandi e scuri, i fili biondi che le sfioravano il viso col vento. La sconosciuta lo guardava dall'alto in attesa di una risposta, guardandolo intensamente quasi quanto faceva lui. «Certo, credo di si. Dov'è che abiti?» s'alzò dal marciapiede e, pulendosi i jeans, notò come la sua altezza sovrastasse la ragazza accanto a lui e, nonostante la differenza, i suoi occhi scuri erano ancorati ai suoi blu.

«Una certa Bauernwood Ave»
Luke annuì distrattamente: era chiaro che quella ragazza non fosse di lì, e mentre lei si ritrovava persa Luke conosceva quelle strade come le tasche dei suoi jeans.

«È a pochi isolati da qui, proprio dietro casa mia. Posso accompagnarti se vuoi», bisbigliò a voce bassa, con la solita apatia a dominargli la voce e il viso. Solo dopo avendola vista annuire imbarazzata Luke iniziò a camminare per le grandi strade di Baltimora, con quella sconosciuta al suo fianco e il sole tramontargli dietro le spalle. Per minuti che parvero infiniti gli unici rumori in quella strada colorata d'arancione furono i sassolini calciati da Luke, e il vento che muoveva le foglie degli alberi; poi il silenzio venne spezzato, causando forse qualche crepa nei muri di Luke. «Deianira», parlò, e Luke si voltò verso la ragazza con le sopracciglia corrugate, «Mi chiamo Deianira».

«Che strano nome»
«Già, non si sente molto in giro»
«Mi piace però»
Deianira rivolse gli rivolse un sorriso a labbra chiuse, Luke si ritrovò a boccheggiare per la prima volta da quando ne aveva memoria. «Sono Luke»

«Luke» ripeté lei, perdendosi in pensieri a lui sconosciuti; «significa 'nato alle prime luci del mattino', lo sapevi?»
Il ragazzo la osservò confuso, non riuscendo ad afferrare il concetto che forse lei voleva trasmettergli, scosse la testa osservandola nuovamente sorridere.

«Non sei di qui, vero?»
«Vengo da Tallahassee»
«È abbastanza lontano da Baltimore»

Deianira si limitò ad annuire col capo chino, i suoi occhi scuri fissi nell'asfalto grigio e la mente persa nelle strade di Tallahassee. Quando alzò lo sguardo si ritrovò comunque Baltimora davanti, ma Luke accanto a sé.
«Devo pur venire a trovare mio padre ogni tanto», facendo spallucce inchiodò il suo sguardo di fronte a sé, ammirando i colori che macchiavano il cielo di Baltimora al calar del sole; a Luke toglieva il fiato ogni volta, mentre a Deianira era tutto così estraneo. «Siamo arrivati», entrambi si fermarono davanti alla segnaletica che recitava 'Bauernwood Ave', dando inizio a una strada lunga ed ampia uguale a tutte le altre, costeggiata da grandi case. Luke e Deianira si guardarono in silenzio, osservandosi l'un l'altro e studiandosi accuratamente, nell'attesa che qualcuno scagliasse la pietra e rompesse quel muro di silenzio; i muri di Luke si stavano decorando lentamente di piccole e quasi insignificanti crepe mentre, con sguardo serio e labbra serrate, faceva scontrare il colore dei suoi occhi con quello di Deianira; ancora, ancora, un rumore che solo lui pareva sentire in mezzo a quel silenzio. Si diede del pazzo e dello stupido, e scuotendo la testa lasciò perdere ciò che stava accadendo nella sua testa; le crepe del muro si ritrassero, come per magia.

«Beh allora ciao, credo»; Deianira mormorò a bassa voce quel saluto incerto, con gli occhi chiari di Luke puntati ancora addosso. Lo vide annuire quasi impercettibilmente, poi andò semplicemente dritto, incamminando la strada per tornare a casa, senza salutare. Non un ciao, non un cenno della mano, non si voltò e continuò per la sua strada, lasciando Deianira sotto quella segnaletica, a fissare un punto impreciso sull'asfalto, con gli occhi chiari di Luke impressi nella mente.

 

Calum aspettò alcuni secondi prima di aprire bocca e fare domande, riflettendo bene su cosa dire e che parole usare; il fatto che Luke pensasse ad una cosa del genere a giorni di distanza era strano, ma strano davvero. Lui lo conosceva Luke, e senza giri di parole, Calum sapeva che niente riusciva a rimanergli impresso. Era tutto così frivolo nella vita di Luke, niente che lo segnasse in modo permanente, solo un vento freddo e insignificante, mai una pioggia che gli macchiasse la pelle. Niente, fino a quel momento.

«Luke?»
«Mh»
«È strano»
«Cosa?»
«Che tu abbia pensato a questa ragazza e al vostro breve e vacuo incontro»
«Oh lo so»
«Lo sai?»
«Si, ma non mi preoccupo. Non la vedrò più nella mia vita, no?»
Calum si ammutolì, e Luke continuò a fissare il soffitto bianco in silenzio come di suo solito, di nuovo solo gli occhi scuri di Deianira impressi nella mente.


 


bene, ciao a tutti, come va?
sono mancata per un botto di tempo, non che io creda che importi a qualcuno ma vabbè, lmao.
per i pochi -davvero pochi- che seguono la storia: mi dispiace non aver aggiornato per mesi,
ma eccoci qua, con l'incontro tra Luke e Deianira e la strafottenza -neanche troppa- di Luke.
come procederà? si vedrà preso (spero).
buonanotte/giorno -dipende da quando leggete tutto questo- e grazie per aver letto.
baci, giulia.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: julsshood