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Autore: EllyBeth    05/07/2017    0 recensioni
*preso dal primo capitolo*
Lo presi per il colletto della camicia sbattendolo per terra e lo presi a pugni sul suo viso spaesato.
Cavoli ho proprio fatto un bel lavoro: chiamatemi Picasso. Sorrisi per poi girarmi per vedere chi mi stesse tenendo ferma. Oh. Mio. Dio. Cosa ci fa sto' angelo dagli occhi smeraldo in discoteca?
"Ne hai ancora per molto?" tirò su un sopracciglio guardandomi annoiato.
*fine*
Questo è il presente, ma se tutto ciò che Aurora aveva costruito tornasse a fare i conti con il passato che torna a tormentarla? E il futuro che destino incerto avrà?
Questa è una storia di una ragazza di diciotto anni piena di difetti, ci sarà qualcuno che riuscirà ad accettarli? Riuscirà a renderla felice?
*autrice*
spero vi piaccia la mia storia, buona lettura
El3ctra
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV Aurora
Inutile dire che Elettra non mi ha parlato per il resto della serata. E se mi sono sbagliata? Questo era l’argomento principale della terza guerra mondiale che c’era nella mia testa durante in viaggio di ritorno. Ragione contro compassione. Questa volta sembra arrabbiata sul serio, anzi furiosa, altro che le solite litigate sul fatto che non voglio mettermi gonne, al contrario di lei che le mette spesso. Oltre a questo c’era ciò che mi ha detto il ragazzo dagli occhi verdi. Era così serio… Cercai di distrarmi guardando fuori dal finestrino guardando tutte le case che dividevano la discoteca da casa mia. Cercai di scacciare via quelle iridi verdi che sembrava che mi stessero scrutando  l’anima. Dio quanto odio quando Ele non mi parla, anche se non ho fatto niente mi sento in colpa, ed è esattamente ciò che provo ora.
“Scusami, mi spiace per ciò che è successo ma è che avevo paura che..”
“Tranquilla va tutto bene.” No no! Doveva farmi finire il discorso accidenti. E no, non sto tranquilla si vede che non va tutto bene. Arrivammo davanti a casa mia. Neanche una parola. L’ho fatta così grossa?
“Che ne dici se domani facciamo shopping?” lei sa che lo odio ma non so più che fare.
Le si illuminarono gli occhi “Beh magari..” sorridemmo entrambe
“A domani.” Mi salutò sorridendo e mi sentii un po’ meglio. Andai verso la porta di casa mia sentendo la macchina ripartire dietro di me ed entrai senza girarmi indietro. Accesi la luce, mi tolsi quel costume vestito e andai a dormire pensando alla tortura che arriverà il giorno seguente.
POV Elettra
Oddio! Domani shopping! Auri ha superato veramente il limite con Dylan però si è pentita sul serio se mi ha proposto una cosa che non farebbe neppure sotto tortura. Magari posso comprarmi un vestito nuovo. Ho notato che a lui piace il nero quindi secondo voi come lo comprerò? Ok calmati Elettra stai andando in iperventilazione e per di più stai parlando da sola. Pensa ai bei capelli marroni del ragazzo che ti piacerebbe baciare tutto il giorno, farlo sorridere, divertire, fargli venire i brividi di piacere, farlo …NO SANTO CIELO CONTEGNO. Di questo passo faccio un’incidente. Arrivai davanti a casa mia, scesi dalla macchina. Mi girai guardandomi intorno. È molto buio forse è meglio entrare in casa. Dopo un paio di passi mi fermai di nuovo, sentii uno scricchiolio dietro di me. Mi girai di nuovo guardando verso la strada. Niente. Chiusi a chiave la macchina frettolosamente e corsi verso la porta di casa. Mentre cercavo di infilare quella maledetta chiave per aprire mi guardavo attorno in modo frenetico, sentendomi osservata, studiata, come per memorizzare ogni parte del mio viso, del mio corpo. Mi resi conto di avere ancora il vestito della discoteca e a quel punto finalmente riuscii ad aprire la porta per poi entrare e sbattermela dietro le spalle. Tirai un sospiro di sollievo e accesi la luce. Che stupida. Credevo sul serio che ci fosse qualcuno che mi stesse guardando? Mi presi in giro da sola per un altro minuto, in piedi davanti alla porta, per poi bloccarmi e scuotere la testa. Ma io sul serio credevo che ci fosse qualcuno, che non fossi l’unica. Okay forse la prossima volta un po’ meno cocktail né? Andai in camera mia per togliermi il vestito e per mettermi a dormire. Stavo quasi per addormentarmi quando sentii un lieve “toc” provenire dalla finestra ma, pensando che fosse un ramo, lo ignorai e quando capii che camera mia non si affacciava su un albero ero già tra le braccia di un sonno senza sogni.
POV Aurora
7:00. Santo cielo proprio oggi dovevo dimenticare di togliere la sveglia? Mi girai verso il comodino scaraventando il mio più grande odio per terra. Il mio sguardo cadde sulla foto sul comodino, eravamo io, la mia migliore amica e Cameron al mare, lui cingeva la vita di lei con un braccio. Eh già, era tutto perfetto a quei tempi. Feci un sorriso triste verso la foto di 2 anni fa, in cui i miei due migliori amici stavano insieme ed era tutto perfetto. La capovolsi con i sorrisi coperti dal comodino e mi alzai per fare colazione. “Ciao Giulia” salutai mia sorella che mi rispose con un cenno mentre mangiava i biscotti. Sentii il mio cellulare vibrare dietro i vari strati del mio pigiama e vidi un messaggio di Elettra:
“Oggi non mi sento tanto bene, facciamo un’altra volta? Ora devo stare a letto per riposarmi e non possono assolutamente invitare nessuno, ciao.”  
Poverina. Beh almeno niente shopping, bene bene bene. 
“Okay mi spiace che ora tu stia male, ci sentiamo dopo così mi dici se stai un po’ meglio <3.”
Lasciai perdere la colazione e ritornai nel mio letto al calduccio prendendomi il primo manga che mi è venuto sotto mano da leggere nel caso mi annoiassi.
POV Elettra
“DOVE DIAVOLO E’ FINITO IL MIO CELLULARE?!” nessuno mi sente ovviamente ma dirlo a voce alta mi fa stare un po’ meglio. Lo avrò lasciato in discoteca. Mi sedetti sul divano scuotendo la testa disperata come non mai. Suonò il campanello. “Chi è?” non sentendo risposta la aprii senza trovare nessuno. Che scherzo idiota. Poi abbassai lo sguardo e il mondo ricominciò a girare. Lanciai un urletto felice e ripresi in mano il mio cellulare baciando più volte lo schermo. Lo so che è un po’ infantile ma come faccio a vivere senza di lui? Mi guardai di nuovo attorno ma, non vedendo nessuno, rientrai e mi sedetti sul letto a utilizzare WhatsApp ma non trovai il contatto che cercavo, nonché Aurora. Mi vibrò in mano e vidi un messaggio da “sconosciuto”, aprii la chat e trovai:
“Lo so che probabilmente non vorrai vedermi ma questo è l’unico modo per convincerti. Vieni a Via Ferdinando n°7 stasera alle 20:30. Ti aspetto.”
E che diamine, poteva almeno dirmi chi era, ora sono curiosa… sbuffai contrariata. Magari è Dylan! Magari ha paura che non voglio vederlo perché Aurora mi mette in testa idee strane! Ha senso! Okay iniziamo a pensare ai vestiti, il trucco e tutto il resto. Devo essere perfetta per il mio Dy!
Mi misi un vestito bianco molto corto, che lascia scoperte le braccia e il collo. Come tocco finale mi misi un filo di eyeliner e lasciai i capelli mossi sciolti. Mi guardai davanti allo specchio. Bionda, snella, sexy, intrigrante. O almeno, lo diceva Cameron. No cazzo non devo piangere! Mi guardai intorno per distrarmi dai quei ricordi dolorosi. Devo attuare il mio piano e ce la farò. E Auri non sa nulla. Perfetto.  
Dopo aver finito di prepararmi mi siedo un attimo sul divano cercando di calmarmi e aspettai le 8 e mezza guardando la televisione e mangiando delle gallette.
POV Aurora
Un movimento improvviso mi risvegliò dal mondo in cui mi ero immersa, mi allungai per prendere il mio cellulare:
“Vieni alle 20:30 a Via Ferdinando n°7. Ti aspetto.”
Come si permette a darmi ordini sto’ qua? Manco lo conosco oh.. perché dovrei andarci? … okay lo so che sono curiosa ma potrebbe essere un serial killer…oppure quel ragazzo dagli occhi verdi… okay ci vado. No aspetta cosa?! L’ho detto sul serio? Vabbè tanto cosa sto’ qui a leggere quando ci potrebbe essere LUI che mi aspetta e che mi ha dato “appuntamento”...da quando parlo così? Mi servirebbe uno psicologo, solo che se lo dico ad Ele inizierebbe a saltellare come una matta. Non sono mai stata una tipetta romantica, io. Dai scegliamo qualcosa da mettere.
Mi misi una felpa nera e un paio di leggins. Lisciai i miei lunghi capelli marroni e mi misi le mie super star bianche e nere.
Decido di mettermi solo un filo di mascara, giusto quel tocco in più. Mi guardai allo specchio soddisfatta. Manca ancora una mezz’oretta, magari posso leggere un altro po’, così passa il tempo.
POV Elettra
8:30. Oddio finalmente!! Uscii di casa quasi di corsa e mi avviai a piedi verso la via. Mi maledissi per non aver preso un cappotto ma continuai a camminare e mi ritrovai nel punto di cui parlava il messaggio e aspettai immaginandomi Dylan e i suoi bellissimi occhi cioccolato.
POV Aurora
Presi un cappottino nero e poi uscii di casa, presi la macchina e partii verso Via Ferdinando n°7 fantasticando su due occhi verdi. Riferimenti puramente casuali né? E arrivai lì.
POV Elettra
Sentii un ronzio del motore di una macchina e andai verso di esso. Sta scendendo qualcuno dalla macchina. Sorrisi e mi avvicinai.
POV Aurora
Sentii dei passi poco più lontani da me e mi girai. Oh. Guardai Ele stupefatta come me e le andai incontro. “Cosa ci fai qui?”
“No. Cosa ci fai tu qui! Mi avevi detto di star male!”
“No. Non è vero!” lei mi guardò sospettosa.
“Un numero sconosciuto mi ha mandato un messaggio dicendo di venire qua.” Elettra si mise a ridere senza allegria, tirò fuori il cellulare e le fece vedere il messaggio che invece avevano mandato a lei.
La guardai perplessa. “E allora chi è che ci ha mandato il messaggio?”
Confrontammo i due numeri. Inutile dire che erano lo stesso.
 

*angolo autrice*
non so che dire quindi ciao. ahahaha
   
 
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