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Autore: God of hyperdeath    06/07/2017    1 recensioni
In questa AU Frisk non ha mai lasciato l'underground dopo la sconfitta di Omega Flowey
ha preferito rimanere con i suoi amici ed aspettare che l'ultimo umano necessario cada nell'underground per poi liberare tutti.
Ma le cose non andrannò come previsto.
Genere: Azione, Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Papyrus, Sans, Un po' tutti, Undyne
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 2 Fratelli
Papyrus se ne stava seduto ad aspettare che Grillby portasse la sua cena approfittando dell’attesa si guardò intorno pensando che ci fosse qualcun altro oltre al barista e a lui, guardò il parquet e le pareti arancioni, vedendo anche i tavoli pietosamente vuoti da quando l’epidemia si diffuse a Waterfall la maggior parte degli abitanti di si rifugiò nelle Hotland dove la presenza delle guardie reali era maggiore, gli infetti a Snowdin invece stavano aumentando e questo non gli facilitava il compito di Membro onorario della guardia reale.
-Eccomi qui Papyrus.- Grillby varcò la porta che separava la cucina dal saloon con una busta con dentro un prelibato cheeseburger che mise sul tavolo di Papyrus
-Grazie amico-
-Oh quasi dimenticavo-
Grillby andò al bancone e tirò fuori una bottiglia di ketchup da un ripostiglio segreto e lo portò a Papyrus.
-Fatto con la tecnica del 1965, il preferito di Sans-
-Grazie Grillby - Papyrus fece per prendere dei soldi dal suo borsellino ma venne fermato dal barista di fuco facendogli cenno che non era necessario.
-Oggi non è necessario, offre la casa, sei il mio ultimo cliente.-
-Cosa. Ma?-
-Sii serio Pap, qui non ho più un futuro. La maggior parte degli abitanti di Snowdin si è trasferita nelle Hotland o si è chiusa in casa perché spaventata oppure è diventata una di quelle cose che vaga nei boschi in cerca di uno ancora apposto con la salute da divorare.
-Allora vieni a vivere a casa mia ho abbastanza spaghetti da sfamare un esercito.-
Grillby poggiò una mano sulla spalla di Papyrus
-Apprezzo il gesto Pap, ma ho già fatto le valigie per le Hotland andrò dalla mia famiglia, me la caverò.-
-Bhe allora arrivederci.-
Papyrus varcò la porta del ristorante e cominciò ad incamminarsi verso casa quando venne fermato da un aspetta da parte del barista, lui si girò. Grillby era lontano ma riuscì a capire cosa gli stava dicendo.
-VEDRAI C’ E’ LA CAVEREMO, DOBBIAMO SOLO RIMANERE DETERMINATI!-
Detto questo il barista rientrò nel ristorante.
Determinati che parolone, il regno stava lentamente venendo sgretolato, il virus che stava distruggendo il regno dava solo dimostrazione che sin da quando i mostri erano stati esiliati dentro il monte Ebott che il loro ecosistema che si erano creati era fragile è bastata la morte della regina Toriel a far spaventare tutti.
I pensieri dello scheletro vennero interrotti dal fruscio delle foglie del boschetto accanto a lui, Pap cominciò ad accelerare il passo ogni volta che sentiva dei rumori e si fermò solamente appena entrato in casa.
Valicata la porta della camera di Sans, si sedette sul letto dove lui vi era coricato.
Papyrus gli ririmboccò le coperte e gli diede da mangiare un pezzo di hamburger
-Sai Sans, Grillby è andato a trovare la sua famiglia alle Hotland, in fondo la famiglia è importante… scommetto che se Frisk fosse qui saprebbe fare meglio di me.-
Appena finito di curare il fratello papyrus controllò sotto la benda che aveva applicato sopra la ferita che Undyne aveva procurato al fratello.
-Ehi non va male magari tra qualche settimana neanche ti ricorderai più di essere stato ferito.-
Prima di andare al piano di sotto lo scheletro pregò il cielo che il fratello si svegliasse presto.
Alla tv Mettaton stava dando i consigli da seguire nel caso si fosse incontrato un infetto in più ora che si è potuto osservare gli infetti vi erano anche i sintomi.
-Mi raccomando se vedete in vicini, amici o familiari che riscontrano tali sintomi vi preghiamo di comunicarlo immediatamente alla guardia reale.
I sintomi sono: Occhi rossi, lacrime nere, aggressione casuale, schizofrenia, violenza maniacale e insaziabile fame.-
Papyrus spense il televisore e si accasciò nel divano in una specie di dormiveglia quando gli squillò il telefono, fu tentato di chiuderlo ma poi decise di rispondere.
-Papsss… ngh sono io- Era Undyne la sua voce era tirata e forzata come se gli venisse difficile parlare ed era ben distinguibile che stesse piangendo.
-Non riattaccare t-ti prego…Mi… Mi dispiace papyrus, lo sai che io non farei mai una cosa del genere… ti prego non… non ero io Papy… non ero Io.
Ti prego dì qualcosa…qualsiasi cosa.-
Ci fu un attimo di silenzio, in cui Papyrus avrebbe voluto dire qualcosa ma non ci riusciva, una parte di lui voleva che tornassero amici ma un'altra parte la odiava con tutto se stesso.
-E CHE CAZZO DI QUALCOSA!!!!-
Papyrus chiuse la chiamata.
Ma neanche il tempo di riprendere fiato che si sentirono dei rumori provenire dalla cucina.
Cio che si trovò d’avanti fu una cucina devastata con piatti rotti e sedie sotto sopra.
Il frigo nella stanza era aperto e coperto dalla porta di questo c’era qualcuno che rovistava nel frigo.
-Chiunque tu sia farai meglio ad andartene sono un membro onorario della guardia reale.-
Il losco figuro si volto verso Papyrus, esponendo il suo volto.
-SANS!-
Papyrus, per l’emozione di rivedere il fratello in piedi, non si accorse delle lacrime nere che scendevano sulle guance del fratello.
‘ DIVORA DISTRUGGI UCCIDI FAME CARNE MANGIALO ‘
Sans saltò addosso al fratello con un verso terribilmente gruttale e inumano, e lo fece cadere sans aveva in pugno la sua anima e gli rimaneva soltanto una cosa da fare, divorarla.
-Sans ti prego non farlo, so che questo non sei tu, fratello!-
A questa parola Sans si fermò accendendo il suo occhio sinistro che bruciò la fasciatura che copriva la parte di volto danneggiata.
-Sans sei una delle persone più forti che conosca ti prego Sans, combattilo fratello! Ti prego non farlo Sans…-
Ciò che si poteva definire Sans urlò un verso di dolore enorme, si buttò di lato piegato con le mani sulle orecchie come per far star zitto qualcosa.
-Pap qui non sei al sicuro vattene!-
-Sans ovvio che sono al sicuro, sono con mio fratello.-
-No vattene via… stupide voci ZITTE ZITTE ZITTE!-
 San in preda a dolore tentava di far tacere qualcosa che il fratello non riusciva a sentire.
-Sans ascoltami tu ti sei sempre preso cura di me, in ogni situazione, ora è il momento che io faccia altrettanto!-
Papyrus portò lo sguardo del fratello su di lui, la fasciatura ormai andata mostrava visibilmente un’enorme crepa che non faceva capire dove si trovasse la cavità oculare, strinse in un abbraccio suo fratello mentre entrambi erano in lacrime l’uno per l’altro
-Ti aiuterò in ogni modo possibile, il grande Papyrus te lo permette!-
I due rimasero in questo fraterno abbraccio a mescolarsi le lacrime per tutta la notte in quella gelida, umida e triste casa.
   
 
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