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Autore: cerbero2518    07/07/2017    4 recensioni
"Allora non capisco, perchè mi hai fatto venire?"
"Dobbiamo vederci solo quando c'è qualche problema?"
"La maggior parte delle volte è così"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Scacchi e cioccolato


Albus Silente era stato il preside di Hogwarts, la più grande scuola di magia e stregoneria della Gran Bretagna, per molti anni. Generazioni di studenti avevano studiato sotto la sua guida. Aveva sempre cercato di trattarli tutti allo stesso modo anche se non poteva negare di avere avuto delle preferenze e tra di esse sicuramente non c'era stato l'uomo che stava aspettando.
Era stato uno studente brillante ma troppo chiuso per attirare la sua attenzione, solo in seguito si era reso conto di quanto fosse prezioso e utile per la salvezza del mondo magico.
Severus Piton era stato una spia indispensabile ed affidabile, non aveva dubbi sulla sua lealtà.
Era in ritardo, si sarebbero dovuti vedere nel suo ufficio dopo cena ma, nonostante l'altro si fosse alzato da tavola prima di lui, non si era ancora fatto vedere.
Era stato un anno terribile e pesante per tutti, professori e studenti. Un terribile mostro era stato liberato nel castello e alcuni ragazzi erano stati pietrificati. La situazione si era risolta per il meglio ma proprio quel giorno era venuto a conoscenza della causa scatenante di tutto: un vecchio diario. Ma non un diario qualsiasi, un oggetto oscuro attraverso il quale Lord Voldemort era riuscito a possedere una ragazzina. Era un artefatto impregnato di una magia antica e pericolosa, qualcosa che lo faceva rabbrividire.
Il Signore Oscuro poteva essersi spinto fino a tanto? Avrebbe avuto bisogno di altre prove prima di arrivare ad una conclusione.

Proprio in quel momento bussarono alla porta.
"Avanti"
Severus Piton entrò nell'ufficio del preside a passo sostenuto con un'espressione visibilmente preoccupata.
"Sei in ritardo ragazzo mio, cosa ti ha trattenuto?"
"Albus, mi dispiace ma ho sentito voci terribili, sono dovuto andare da madama Chips per avere conferma ma lei non ha saputo dirmi niente"
"Forse posso aiutarti"
Era difficile vedere il giovane professore agitarsi o preoccuparsi.
"E' vero che Harry Potter è stato morso da un basilisco?"
Silente si sarebbe aspettato una domanda decisamente diversa, aveva condiviso con tutti gli insegnanti quello che il giovane Potter gli aveva raccontato sulla camera dei segreti e sul diario maledetto ma aveva evitato di specificare quel particolare.
"Perchè ti preoccupi?"
"Stiamo parlando di una delle creature magiche più velenose al mondo e di un ragazzino di dodici anni che, a quanto dice Poppy, non è nemmeno stato portato in infermieria"
Albus non avrebbe mai rischiato di perdere uno studente, Harry stava bene, era stato curato con le lacrime di fenice, non correva rischi.
"Da quando sei così premuroso?"
Severus parve quasi offendersi
"Non è premura ma curiosità. I basilischi sono molto rari"
"Ah, capisco" rispose Silente ridacchiando
"Comunque, sta bene?"
"Si Severus, sta bene"
Severus Piton non avrebbe mai ammesso di tenere al ragazzo, era così simile al padre nell'aspetto che faticava a riconoscere elementi della madre, Lily, in lui. Fortunatamente c'erano quei meravigliosi occhi verdi, che per lui era quasi una tortura guardare, che gli ricordavano ogni giorno la sua promessa di prendersi cura del ragazzo al massimo delle sue capacità ma senza esporsi troppo.

"Perchè volevi vedermi Albus, è successo qualcos'altro?"
"No, al contrario. Direi che va tutto bene ora: i ragazzi pietrificati sono stati curati e presto tutti potranno tornare a casa per le vacanze"
"Allora non capisco, perchè mi hai fatto venire?"
"Dobbiamo vederci solo quando c'è qualche problema?"
"La maggior parte delle volte è così"
Era già tornato il Severus Piton che conosceva, freddo e tagliente.
"Volevo proporti una partita a scacchi"
L'altro lo guardò scettico
"Perdi sempre quando giochiamo, non c'è gusto"
"Oggi mi sento fortunato, in più ti offro una deliziosa ciccorana, sono appena arrivate da Mielandia"
Severus fece un cenno con la testa, si sedette davanti al preside e prese uno dei dolci.
Silente scartò in fretta il cioccolato e lo rosicchiò soddisfatto prima che potesse fare il primo salto.
"Ho trovato Morgana è la settima questo mese"
"Forse mangi troppe cioccorane Albus, il diabete ti ucciderà se non lo farà prima un mangiamorte"
L'uomo finse di non ascoltarlo
"Che figurina hai trovato?"
Severus addentò il cioccolato e prese la figurina dal fondo della scatola
"Albus Silente" disse sarcastico
"Eccezionale, eccezionale, essere nelle figurine delle cioccorane è una delle mie più grandi soddisfazioni"
L'altro uomo sbuffò, sembrava impossibile che il mago che aveva sconfitto Grindelwald, lavorato con Nicolas Flamel e ottenuto le più grandi onoreficenze del mondo magico considerasse trovare l'immagine di sè in un dolce il culmine della sua realizzazione.
Non usavano mai gli scacchi dei maghi, il preside preferiva quelli babbani, li trovava più divertenti.
La partita fu molto breve, il giovane professore riuscì a battere il suo avversario in poche mosse.
"Mi hai battuto ancora"
Severus sorrise
"Non capisco perchè continui ad insistere, è diventato quasi noioso. Ora se non ti dispiace devo andare, ci sono dei ragazzi del terzo anno che devono scontare una punizione"
"Ma certo, non facciamoli aspettare, buonanotte Severus e non essere troppo duro con loro"
"Buonanotte Albus" rispose l'uomo mentre lasciava la stanza.

Il loro rapporto non era stato facile agli inizi. Il giovane Severus, neoprofessore, ancora in lutto per la perdita della donna che amava, era un ragazzo chiuso e schivo.
Silente aveva cercato in tutti i modi di farselo amico e alla fine ci era riuscito.
Aveva cercato informazioni sul ragazzo ed era riuscito a trovare il suo nome in un vecchio registro del torneo di scacchi magici della scuola. Per tutti i sette anni che era stato a Hogwarts, Severus aveva partecipato al torneo anche se non era mai riuscito a vincere.
Così il preside era riuscito a convincere il giovane professore a giocare con lui la sera e in qualche modo erano diventati amici.
Silente era stato il campione di scacchi della scuola ai suoi tempi ma ogni volta che giocava con Severus perdeva apposta per vedere un piccolo sorriso di soddisfazione delinearsi sul viso di una delle persone più tristi che avesse mai conosciuto.


Ho da poco creato una pagina facebook in cui pubblico immagini sulla mia collezione a tema Harry Potter. Si chiama "My Potter Collection" dategli un'occhiata se vi va.

  
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