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Autore: Donatozilla    08/07/2017    0 recensioni
Attenzione: la seguente storia non rientra nella serie di My Little Brony di thelucas97. è una storia sé stante.
La Lucas Force non c'è più.
La Terra ed Equestria si trovano da molti anni nella loro ora più buia, e sembra che nessuno possa risolvere la situazione. O forse no? Forse c'è ancora un po' di speranza?
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Twilight Sparkle
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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“Come mai questo ritardo?” chiese Gyber mentre Dz avanzava verso di lui. “Mi sono voluto fermare in un hotel a riposarmi… niente di che” “Sai che aveva bisogno delle pillole qualche ora fa?” chiese Gyber con sguardo serio indicando il flaccone della medicina che Dz portava in mano. Dz sospirò irritato dicendo “Ha per caso avuto uno dei suoi attacchi?” “Fortunatamente no, ma se non ti sbrighi potrebbe averli da un momento all’altro” continuò Gyber entrando in casa, seguito poi da Dz. L’interno della casa non era messa molto bene: i muri erano pieni di crepe, in alcuni punti c’era persino della muffa.  Alcune sedie erano rotte e si trovavano a terra mentre le finestre erano crepate. La casa nonostante fosse abbastanza grande aveva solo n bagno, con tre camere da letto. Due con semplici porte di legno e la terza stranamente con una porta di ferro. Dz si diresse proprio verso la terza stanza e prima di aprire la porta di ferro tirò un sospiro. Alla fine aprì la porta, entrando nella stanza con la medicina. La stanza aveva i muri fatti completamente di ferro, era completamente priva di finestre e c’erano semplicemente un letto in mezzo alla stanza e un tavolo con sopra una siringa e uno strano liquida dentro un strano bicchiere. Chi abitava in quella stanza si trovava proprio accanto al letto. Era un alicorno. Era Twilight Sparkle. Era nella sua forma pony e come Dz e Gyber era visibilmente invecchiata: la sua criniera e la sua coda erano sbiancate così come la sua pelle oramai completamente pallida. Aveva grosse occhiaie e il suo sguardo era vuoto, perso nell’osservare le mura di ferro della sua stanza. Durante la battaglia finale a Canterlot, Twilight aveva perso l’uso delle zampe e delle ali. Nessuna magia l’avrebbe potuta curare. Inoltre col tempo aveva sviluppato una malattia che aveva reso la sua magia incontrollabile, e se non prendeva le pillole ci sarebbero stati effetti collaterali molto gravi. Dz chiuse la porta dietro di sé, attirando così l’attenzione di Twilight che si voltò verso di lui con la propria sedia a rotelle. Twilight osservò Dz per qualche secondo per poi dire “Chi sei tu?”. Dz sospirò. Non prendendo le pillole Twilight si scordava completamente chi erano Dz e Gyber… e non ci sarebbe stato solo quell’effetto collaterale. “Lo sai chi sono” disse Dz avvicinandosi a Twilight e appoggianndo il flaccone delle pillole sul tavolo. Prese poi la siringa riempiendola del liquido dentro il bicchiere, mentre Twilight continuava ad osservarlo. “No… non so affatto chi sei…”. Dz si avvicinò a Twilight con la siringa, ma lei vedendo la siringa lanciò un urlo dicendo “No NO NO STAMMI LONTANO!!!” spinse via Dz, ma finì per cadere dalla sedia a rotelle. Dz la osservò dicendo “Twilight dannazio…”. Non finì di parlare dato che il corno di Twilight si illuminò e lanciò una violenta scossa magica che paralizzò Dz. Fortunatamente gli effetti non oltrepassavano quella stanza grazie alle forti mura composte da non semplice ferro. Dz nonostante sentisse gli effetti della scossa magica riuscì a muoversi, anche se con difficoltà. Grazie alla sua natura di Kaiju poteva sopportare quelle scosse anche se con fatica. Cominciò a muoversi verso Twilight e si piegò accanto a lei. Ficco l’ago della siringa sulla zampa di Twilight iniettandole il siero. E subito la tremenda scossa magica finì. Dz poté tirare un sospiro di sollievo mentre Twilight respirava a fatica. “Cosa… è… successo? L’ho… l’ho fatto di nuovo?” chiese Twilight. Dz la prese tra la braccia, per poi metterla sul letto dicendo “Il siero non durerà a lungo. Fa in modo che gli effetti della tua malattia smettano per qualche minuto. Però sono queste” prese il flacone con dentro le pillole “Che ti aiutano veramente. Ne devi prendere una al giorno in modo che i tuoi poteri magici non si scatenino”. Dz prese una pillola e la porse a Twilight. Quest’ultima la prese e la ingoiò per poi  chiedere “Da quanto… tempo sono qui?”. Ecco. Un altro effetto collaterale se non prendeva le pillole. Oltre a scordarsi chi erano le persone che si trovavano accanto a lei si scordava anche molti eventi accaduti negli anni. Come per esempio da quanto tempo si trovava là. Dz non rispose. Si avvicinò alla sedia rotelle di Twilight e la mise vicino al letto dicendo “Credo si ora che tu ti riposi Twilight. Dopo ciò che è successo…” “Da. Quanto. Tempo. Mi trovo. Qui?!” ripeté Twilight stavolta quasi ringhiando. Dz la osservò e semplicemente rispose “Da molto tempo Twilight”. Fece per andarsene dalla stanza ma fu bloccato dalla voce furiosa di Twilight “Mi trovo qui dalla battaglia di Canterlot eh?! Rispondimi! Rispondimi cazzo!”. Dz non rispose, poi aprì la porta dicendo “è per il tuo bene Twilight” “No no no! Non è vero! Nessuno dovrebbe vivere in una situazione del genere! Nessuno dovrebbe vivere come una fottuta drogata dentro una dannata stanza di ferro, senza che possa vedere la luce del sole!”. Dz non la ascoltò. Non la voleva ascoltare. Uscì dalla stanza chiudendosi dietro la porta, e Gyber si avvicinò a lui dicendo “è andata bene?” “Tu che dici?” chiese Dz dirigendosi verso la sua stanza. Si sarebbe riposato per qualche oretta, poi sarebbe nuovamente uscito per andare a comprare altre pillole. Non sarebbero durate tutta la settimana.


Le urla. I rumori della battaglia. Dz sentiva solo questo mentre osservava con orrore tutto ciò che stava accadendo intorno a lui. Canterlot distrutta, fiamme e cadaveri di pony innocenti ovunque. Oltre a quei cadaveri c’erano anche… i cadaveri di alcuni suoi compagni di squadra. Clessidrus, Victus, Maty e molti altri. Spostò lo sguardo dinnanzi a sé. Gli ultimi suoi compagni rimasti in vita, guidati da un deciso Lucas, attaccavano senza indugio il loro nemico. Dz nonostante fosse nella sua forma Kaiju non riusciva a tener testa al tremendo avversario, ma decise di attaccare sperando di ferirlo. Si lanciò alla carica lanciando raggi atomici che si univano alle sfere di enrgie o ad altri attacchi energetici che lanciavano i suoi compagni. L’avversario sembrò non farsi niente, e puntò la propria mano destra contro i suoi avversari. Sparò un possente raggio di energia che colpì i suoi avversari. E prima di svenire Dz sentì ciò che non voleva sentire: le urla di dolore di sua moglie Rainbow Dash e di sua figlia Gwen.


Dz si svegliò di soprassalto. Respirò a fatica e sussurrò una flebile imprecazione. Si massaggiò la testa mentre scendeva dal suo letto. Gyber aprì la porta della stanza di Dz che sobbalzò dicendo “Gyber dannazione! Quante volte ti ho detto di non spaventarmi così?!” “Scusa Dz ma… è urgente!” “Urgente? Cosa c’è di così urgente?!” disse Dz uscendo dalla stanza. “Ecco fammi spiega…” “Ciao Dz” disse la voce anziana di una donna. Dz sbarrò gli occhi vedendo seduta su una sedia una donna anziana, dai capelli lunghi tra il castano e il bianchi. Ma ciò che attirò l’attenzione di Dz e Gyber era che dietro la schiena aveva delle ali che la rendevano simile ad un angelo. Sul suo volto anziano si stampò un sorriso e disse “Vi sono mancata?” “Giuly?!”.

   
 
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