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Autore: shinepaw    08/07/2017    3 recensioni
Brooklyn ha quindici anni e aspira a diventare il campione assoluto di equitazione. Ma, quando nella sua vita irrompe un cavallerizzo che potrebbe essere più bravo di lui, con un cavallo forse più fenomenale del suo, il suo sogno vacilla. Sotto la rivalità sta però un sentimento molto più grande...
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Sequel di Juliet & Juliet 2.
Genere: Fluff, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
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Brooklyn's point of view

Esco da scuola di corsa: non vedo l'ora di andare da Wamblee e ovviamente di stare un po' con Castiel. Bella mi ha offerto un passaggio, così non devo aspettare il bus e arrivo prima. Però lei non c'è...

- Papà? Perché sei qui? - chiedo, salendo in macchina. Forza un rapido sorriso. Non mi piace la sua espressione...

- Ciao, tesoro - replica a bassa voce, accarezzandomi lentamente i capelli.

- È successo qualcosa? - domando, in apprensione. Si appoggia al volante, sospirando, prima di passarsi una mano fra i ricci. - Papà?

- Yuuhi... Yuuhi non c'è più, Brooklyn - risponde faticosamente, senza guardarmi.

- Oh. Oh no... - dico, iniziando a realizzare. Yuuhi... non c'è più. Non mi saluterà quando torno a casa. Yuuhi non c'è più...

Per un interminabile istante regna il silenzio. La cosa più giusta da fare per me sarebbe andare al maneggio per occuparmi del mio cavallo, ma sono certo che mia sorella abbia bisogno di tutto il conforto possibile. Per quanto affezionato fossi a Yuuhi... era pur sempre il suo cane.

- Andiamo a casa...?

- Non vuoi che ti porti da Wamblee? - replica mio padre, degnandomi d'un fugace sguardo.

- Preferisco di no - mormoro, deglutendo. Ho un nodo alla gola. Prendo il cellulare e apro la chat con Castiel.

Brooklyn: ciao, Castiel. Oggi non verrò a lezione, potresti avvisare Will? E potresti almeno salutare Wamblee per me? Forse passerò a controllarlo più tardi, ma non ne sono sicuro.

Brooklyn: mi dispiace di non vederti.

Sospiro piano. Ho davvero voglia di vedere il mio ragazzo e il mio cavallo, ma la mia famiglia è più importante, adesso.

Castiel: okay, lo farò. Qualcosa non va? Stai male?

Brooklyn: sto bene.

Castiel: okay...

Castiel: anche io volevo vederti...

Sospiro di nuovo.

Castiel: ma capisco, non ti preoccupare.

Brooklyn: ti chiamo stasera... o ti faccio sapere se passo.

Non risponde e io ripongo il cellulare in tasca. Non appena papà posteggia davanti a casa io mi precipito dentro, abbandono lo zaino in un angolo e mi affretto a cercare mia sorella.

È in giardino con Leya e la mamma e ha il volto affondato nel pelo del corpo senza vita di Yuuhi. Sta piangendo così inconsolabilmente che qualcosa dentro di me si spezza e mi ritrovo anch'io con gli occhi colmi di lacrime.

- Bella... - sussurro con voce spezzata, inginocchiandomi. Leya mi lancia una rapida occhiata. La mamma si sistema accanto a me e mi stringe dolcemente, mentre permetto alle lacrime di rigarmi il volto.

- Любимая*... - dice Leya, cercando gentilmente di allontanare mia sorella da Yuuhi. - Sono ore che sei qui e stai facendo preoccupare tutti, non più solo me.

Lei continua a singhiozzare e strofinare il viso nel pelo del suo cane. Anch'io sto singhiozzando, però più silenziosamente.

- Bella! Amore mio, per favore! Lo so quanto ami Yuuhi... e anche lei lo sapeva. Ha vissuto una vita da regina con persone che la amavano e viziavano. Ha vissuto tanto. E lo so che ti mancherà. Mancherà anche a me, mancherà a tutti. Ma adesso lasciala andare, ti prego.

Bella la adagia lentamente sull'erba e nasconde il volto nel petto di sua moglie, senza smettere di piangere. Mi asciugo le lacrime. Anche papà è qui, ora, e mi accarezza dolcemente i ricci.

- Le faremo una tomba dignitosa - esordisce, prima di rivolgersi alla mamma. - Tesoro, va' a prendere una coperta, per favore. Brook, mi porti la pala?

Annuisco, alzandomi. La mamma va in casa e torna con una coperta, con la quale avvolge attentamente Yuuhi. Papà inizia a scavare mentre noi osserviamo. Dopo un po' gli do il cambio.

Giunge in fretta l'ora di cena, ma lui decide di continuare.

- Mangerò più tardi - ci rassicura. Bella resta a guardare con aria assente.

- Dobbiamo fare qualcosa, Brook - dice Leya, non appena terminato di mangiare. - Tu cerca un paletto di legno, io mi procuro un cartoncino e qualcosa per scrivere.

Obbedisco. Sul cartoncino Leya scrive: Yuuhi. Amato cane e amica fidata; poi attacca il cartoncino al paletto. La mamma mi chiama in cucina e mi dà un piatto con la cena da portare a papà e Bella.

Io e Leya andiamo in giardino. Mia sorella si rifiuta di mangiare e, quando vede il cartello, si rimette a piangere. Leya si siede con lei sull'erba e cerca di convincerla a mettere qualcosa sotto i denti; io do il cambio a papà mentre lui cena.

Un paio d'ore più tardi ci riuniamo tutti attorno al luogo dove d'ora in poi Yuuhi giacerà.

- Sei stata un'amica coraggiosa e non ti ringrazierò mai abbastanza - dice Leya, gli occhi azzurri lucidi. - Grazie, Yuuhi.

- Grazie, Yuuhi - ripete la mamma. - Per la felicità che hai portato.

- Spero tu sia in un bel posto, adesso - sussurra papà.

- Grazie per tutto quello che hai fatto - mormoro, con lo sguardo offuscato dalle lacrime. - Mi dispiace che non hai potuto conoscere Castiel di persona. Ti sarebbe piaciuto.

Bella s'inginocchia e abbozza un sorriso.

- Ciao, Yuuhi. Mi mancherai tanto... mi mancherai tantissimo. Non ti dimenticherò mai... - singhiozza, poggiando una mano sulla terra. - Grazie. Grazie di tutto. Ti voglio bene, ragazza mia. Fa' buon viaggio.

Si asciuga il viso con il dorso della mano, dopodiché si alza e si appoggia a Leya. Tutti rientrano in casa, ma io resto fuori e chiamo Castiel.

- Ciao, Brook.

- Ehi... - replico fiaccamente.

- Tutto bene? Ti ho aspettato...

- Mi dispiace - mormoro, abbozzando una smorfia. - Non avresti dovuto.

- Volevo vederti... mi manchi.

- Anche tu mi manchi, Castiel - sospiro, passandomi una mano fra i capelli.

- Tutto bene? - chiede di nuovo, stavolta con una spiccata nota di preoccupazione.

- N-no... Yuuhi... ci ha lasciati. Ho scavato fino a poco fa... sembra tutto così surreale.

- Mi dispiace tanto, Brook. Condoglianze a te e alla tua famiglia.

- Mia sorella è distrutta - dico, percependo di nuovo il nodo alla gola.

- E tu come ti senti?

- Non lo so... non bene - sospiro di nuovo. - Sono preoccupato per mia sorella.

- Allora va' da lei - bisbiglia Castiel. - Possiamo parlare più tardi o domani.

- Castiel...

Ti amo, vorrei dirgli, ma non ho il coraggio.

- Wamblee ha detto ciao. Sono sicuro che vorrebbe che andassi a confortare tua sorella come lui conforta te.

- Okay. Buonanotte, Castiel.

- Buonanotte, Brooklyn - replica dolcemente, chiudendo la chiamata. Bella è in camera sua, da sola, e piange. Busso, prima di entrare cautamente, siccome non ottengo alcuna risposta.

La abbraccio da dietro. La sua disperazione m'instilla un senso d'angoscia.

- Mi dispiace tanto, Bella - sussurro. Singhiozza rumorosamente.

- S-sono andata in giardino e lei stava s-sonnecchiando. Non volevo svegliarla... ma si è s-svegliata c-comunque e mi ha appoggiato il m-muso sulla g-gamba come faceva s-sempre... - tira su col naso. - E io ho c-capito, Brook... ho c-capito che se ne stava andando...

- Lei non vorrebbe saperti triste - mormoro. - I cani vogliono che i loro padroni siano felici anche quando loro non ci sono più. E lo so... lo so come ti senti... ma sorellona, mi si spezza il cuore a vederti così.

Si volta, stringendomi forte. Le permetto di sfogarsi quanto ha bisogno, la accompagno perfino a letto e resto con lei finché le lacrime, ancora incastrate tra le sue ciglia, lasciano posto al sonno.

- Bravissimo - bisbiglia Leya, appoggiata allo stipite della porta. - Sei un ragazzo d'oro, Brooklyn. Sarai stanco... va' a letto, ti meriti un po' di riposo. Ci penso io a Bella.

Mi alzo, lei mi bacia dolcemente la fronte.

- Buonanotte, Brooklyn.

- B-buonanotte, Leya...

Vado a dormire come Leya mi ha detto, tuttavia non riesco a prendere sonno. Il pensiero di un domani senza Yuuhi mi tormenta. E Bella come starà, domani? È straziante vederla in questo stato.

Brooklyn: Castiel, ci sei?

Castiel: aspettavo solo un tuo messaggio...

Brooklyn: ti va di giocare ad Alicia? Non riesco a dormire.

Castiel: per te questo ed altro~

-

Note dell'autrice:
mi sento una persona malefica per non aver permesso a Castiel di conoscere Yuuhi... muahahah. Scusate. Vorrei ringraziare i miei lettori di EFP per essersi ricordati il mio terzo anniversario sul sito, ieri, perché io me ne sono completamente scordata. Chiedo venia e... grazie! Buonanotte
*Amore o tesoro in russo
   
 
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