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Autore: Kiri94    10/07/2017    0 recensioni
Questa saga tratta eventi successivi alla Kiri no Gemini - Zero Arc, pertanto invito a leggere questa saga solo nel caso si abbia già letto le saghe precedenti.
La storia entra nel suo arco narrativo finale: due anni sono trascorsi dalla battaglia contro gli Zero, ed è il momento di risolvere i problemi alla fonte, confrontandosi direttamente con la mente dietro ogni avvenimento nefasto della storia... gli Insyder!
Ma una cupa ombra nera sta lentamente divagando per il mondo, corrompendo la serenità ed un clima di pace apparente... una minaccia senza precedenti, che rischia di avere pesanti ripercussioni sull'umanità stessa e l'intero ecosistema del pianeta.
Gli Insyder vanno fermati in tempo, mentre le lancette del countdown alla catastrofe scorrono inesorabili, ma l'impresa si rivelerà più ardua del previsto...
In una storia che trascende le barriere del tempo, la Famiglia Kokuyo dovrà dare il meglio di sé per poter, finalmente, mettere la parola "fine" alle macchinazioni della mente dietro tutto e tutti... ce la faranno?
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Mukuro Rokudo, Nuovo Personaggio, Tsunayoshi Sawada, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Katekyo Hitman Reborn! - Kiri no Gemini'
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Tsuna rimase immobile ad osservare Ryohei curare Yuniko con la propria fiamma finché essa non fu fuori da qualsivoglia pericolo di vita: fatto ciò, si rivolse a Byakuran – Byakuran-san... tu in uno dei futuri paralleli avevi acquisito informazioni mediche che nessun altro ha, giusto? Potresti darle un'occhiata e dirmi se... se tornerà mai come prima? – domandò con serietà, cercando di mascherare la sua preoccupazione senza tuttavia riuscirci pienamente.

Annuendo, l'uomo si avvicinò alla ragazza, ora immersa in un sonno profondo, controllandola minuziosamente per qualche minuto prima di alzare le spalle – Devo ammettere che non ne ho idea, è la prima volta che assisto a qualcosa del genere: sembra essere semplicemente ringiovanita, e fratture a parte non credo sia messa malaccio. Vedremo cosa ci dirà il tempo – commentò con semplicità, attraendo su di sé gli sguardi perplessi e poco convinti dei presenti.

Superato il momento d'interdizione, Tsuna si voltò a guardare Ryohei – Onii-san, potresti curare anche Vittorie-chan per favore? Non sembra ridotta male com'era Yuniko, ma di sicuro ha visto giorni migliori – ordinò educatamente: in risposta, l'uomo si batté con forza il pugno sul petto urlando – Certo! La curerò AL MASSIMO delle mie capacità! – fiondandosi verso di lei non riuscendo a sentire la frecciatina – Semmai “al meglio”, stupida testa a prato – che gli lanciò Gokudera, il quale rimase ad osservarlo da lontano qualche istante prima di girarsi in direzione di Tsuna – Decimo, ha già deciso come muoverci? Io ovviamente verrò con lei: dopotutto siamo in territorio nemico, è mio dovere in quanto braccio destro di proteggerl- – ma a metà frase venne interrotto da una poderosa pacca sulle spalle da parte di Yamamoto, il quale cinse poi le sue spalle con il braccio destro in maniera amichevole – Suvvia, Gokudera, il nostro Tsuna è abbastanza forte da cavarsela anche senza di te ormai! Piuttosto vieni con me: io e te siamo abbastanza forti da poter tener testa a qualunque nemico! – propose l'uomo sfoderando un largo sorriso: com'era prevedibile Gokudera cercò di ricoprirlo d'insulti, ma prima che potesse replicare in qualsiasi modo la voce di Tsuna lo precedette – Mi sembra un'ottima idea! Gokudera-kun, mi sentirò sicuramente più tranquillo sapendo che ci sei tu con Yamamoto-kun! – disse con entusiasmo, sorridendo con sguardo fiducioso.

Come aveva previsto, Gokudera si placò all'istante distogliendo lo sguardo con aria imbarazzata per la fiducia dimostratagli dal suo boss – ... e va bene: se me lo chiede lei, Decimo, eseguirò i suoi ordini – rispose con tono rispettoso, voltandosi quindi verso Yamamoto per avviarsi: non fece nemmeno in tempo a fare un passo che la voce di Lambo giunse alle sue orecchie – Hey Scemodera, vengo anch'io! Ho sentito che tra le loro fila c'è un utilizzatore di Fulmine-0: contro di lui il mio Elettro Cuoio vi sarà indubbiamente utile, non credi? – esclamò con voce profonda l'uomo con le corna, superando l'albino prima che potesse protestare in alcun modo ed ottenendo il benestare di Tsuna – Sono d'accordo con te, Lambo. Ah, un'ultima cosa prima che andiate... richiedo un rapporto ogni ora, d'accordo? E sentitevi liberi di contattarmi in qualunque momento, nel caso vi servisse la mia opinione su qualcosa o... dei rinforzi. Sono stato chiaro? – disse in tono amichevole ma fermo, non ammettendo repliche: improvvisamente seri, i tre guardiani annuirono con fermezza prima di correre via compatti, attraversando la porta che conduceva all'interno del castello e scomparendo dalla vista.

Prima che Tsuna potesse fare un'altra mossa, tuttavia, Mukuro e Chrome gli passarono davanti – Sawada Tsunayoshi, noi andiamo: non mi piace l'idea che i miei figli stiano combattendo in solitaria contro mostri in grado di creare problemi perfino a noi – mormorò con un sorriso indecifrabile il Guardiano prima di svanire nella nebbia seguito a ruota dalla moglie, senza dare al boss nemmeno il tempo di aprire bocca: oltretutto, senza che se ne fosse reso conto anche Hibari Kyoya era scomparso nel nulla – ... e tanti cari saluti al mio piano di suddividerci in team. Dovevo aspettarmelo – commentò con una risatina nervosa.

Sospirando, Tsuna si avvicinò quindi a Ryohei, il quale aveva ormai quasi terminato di curare Vittorie: la ragazza era, infatti, cosciente, e stava apparentemente parlando ad un orologio da polso – Vittorie-chan, potresti per favore dirmi cosa... – esordì in attesa di chiarimenti, ma venne fermato da un cenno della ragazza – Quindi... confermi? Cioè, avevamo ragione noi?! Davvero!? – esclamò con un'espressione a metà fra lo sconvolto ed il raggiante, per poi scoppiare in una lugubre risatina degna di suo padre – Kuhuhuhu! Lo sapevo! Lo sapevo! – esultò, chiudendo la comunicazione prima di rivolgersi ad un basito Tsuna – Decimo, l'abbiamo individuato! Abbiamo individuato il punto debole degli Emperor! – esclamò con tono esaltato, saltando su in piedi prima ancora che Ryohei avesse finito di prestarle le sue cure.

Il cuore di Tsuna saltò un battito.

*

Haruo si ergeva in piedi immobile di fronte al corpo privo di sensi di Rajiv: le nocche erano aperte e coperta di sangue, ed in generale il suo volto era coperto di lividi di varia gravità – ... dovrai offrirmi come minimo una birra per farti perdonare questo casino... idiota – mormorò amareggiato, tirando un sospiro di sollievo all'idea di essere riuscito a mettere KO il suo compagno senza causargli gravi ferire – però devo ammettere... che lo Psycho Dive è tremendo – commentò, raccogliendo da terra Utopia e facendola scomparire all'interno del suo Soul Drive per poi avvicinarsi a Rajiv per raccoglierlo in spalle e proseguire, ma prima che potesse muovere un passo un rumore di applausi alle sue spalle lo costrinse a voltarsi – Complimenti, davvero un bello spettacolo! E' incredibile come voi due imbecilli abbiate davvero potuto credere che bastasse così poco a sconfiggere una come me! Ahahahah! – esclamò raggiante Jade, completamente guarita, lasciando cadere una boccetta di vetro vuota la cui etichetta recava scritto "Nova" – Il mio Link mi permette di sfruttare QUALSIASI abilità della persona con cui stabilisco il "collegamento"... le capacità rigenerative del Sole-0 di Nova non sono un'eccezione. Inoltre, prima ho mentito: in realtà posso utilizzare un'abilità solo per 15 minuti, ma in compenso... posso "linkarmi" contemporaneamente a tutte le abilità che voglio! – continuò, afferrando un'altra boccetta e vuotandola in un sorso senza nemmeno dare ad Haruo la possibilità di reagire.

Fu questione di un attimo: un'enorme aura di fiamma Ghiacciaio-0 avvolse il suo corpo, mentre con un sorriso radioso lasciava cadere la boccetta che fino a qualche istante prima aveva contenuto il sangue di Erika – Contro due avversari avevo ben poche speranze, ma se è un uno contro uno, allora le cose cambiano drasticamente! C'è voluto un po', ma finalmente ora ho il terreno perfetto per scatenarmi! Ahahah! Vediamo ora come te la cavi contro la versatilità e potenza della fiamma Ibrida-0 di Erika... e la rigenerazione di quel cazzone di Nova! – urlò generando in un istante uno sperone di ghiaccio che si estese fino a raggiungere il muro al lato opposto della stanza: fortunatamente i riflessi di Haruo lo fecero saltare in tempo, evitando l'attacco – ... wow, inizio quasi a rimpiangere di aver fermato Rajiv-kun dal far fuori questa vigliacca – commentò attivando il Soul Drive a mezz'aria ed atterrando al suolo muovendo un fendente di Utopia che spezzò di netto la lancia di Jade, piegando poi la schiena all'indietro a mo' di limbo per evitare che la lama di ghiaccio estesa lo tranciasse di netto, quindi si rialzò con agilità eseguendo agilmente salti mortali ed evoluzioni a mezz'aria in modo da evitare tutto ciò che Jade gli lanciasse contro finché non fu abbastanza vicino da poter sferrare finalmente il primo attacco – Reien Hachiretsu! – esclamò ricoprendo il bastone di ghiaccio con una fiamma ardente e sferrando otto devastanti colpi in rapidissima successione che ustionarono gravemente Jade spedendola a schiantarsi al suolo qualche metro più avanti – Mi sa che hai frainteso le mie intenzioni, Jade: io odio infierire su un avversario che è impossibilitato a combattere, è vero... ma contro un nemico in piena forma, non ho alcuna pietà! – disse puntando Utopia in direzione del corpo martoriato della ragazza, la quale si rigenerò poco dopo grazie alla fiamma di Nova.

Sebbene il suo corpo ne fosse uscito indenne, tuttavia, lo stesso non si poteva dire per il suo spirito – E ALLORA?! Se due abilità non bastano... – mormorò a denti stretti Jade, rialzandosi di scatto ed estraendo un'altra boccetta dalla tasca – ... mi basterà aumentarle fino a poterti sopraffare! – e detto ciò vuotò in un sol sorso l'ennesima fiala: questa volta toccò al sangue di qualcuno che Haruo non riconobbe, poiché questa volta toccò ad una generica fiamma Pioggia con cui avvolse il suo corpo in un sottile strato – Immortale, versatile e ora pure ignifuga: voglio proprio vedere ora per quanto tempo riuscirai a resistermi! – scattando poi a testa bassa contro Haruo concentrando nella mano una vastissima quantità di fiamma Nuvola-0 e Ghiacciaio-0 fino a renderle Tormenta, quindi a metà della corsa, giunta all'incirca al centro della stanza, si fermò colpendo con forza il terreno – Crystal Flower! – ed infondendo in esso tutta la fiamma accumulata.

In pochi istanti, enormi stalagmiti acuminate emersero dal suolo ergendosi con imponenza verso l'alto con un angolo d'inclinazione di circa 30°, assumendo via via l'aspetto di un colossale fiore cristallino tagliente come vetro e duro come il diamante, che nell'estendersi travolse e ferì Haruo squarciandogli il braccio destro dal gomito fino alla spalla e cristallizzando dentro di esso Utopia, rendendolo disarmato ed inerme.

Nemmeno Jade uscì indenne da quell'attacco ad area incontrollabile, ritrovandosi trapassata da parte a parte da uno dei "petali": tuttavia, nel suo caso, le bastò sfilare il proprio corpo dal "Crystal Flower" per tornare come nuova grazie agli effetti della fiamma di Nova – Che coglione, non hai manco saputo tenerti cara la tua arma – commentò con disappunto Jade, lanciando un'occhiata spavalda ad Haruo – Dopotutto pare che ricorrere ad un'altra fiamma fosse eccessivo contro qualcuno come te – mormorò con un ghigno di superiorità.

Constatato di essere alle strette, però, Haruo scoppiò in una fragorosa risata che stupì non poco la sua avversaria – Ma tu... pensi davvero che uno come me, che ha a che fare tutti i giorni con mafiosi di ogni tipo, affidi la sua incolumità ad una banale spranga? – mormorò a testa bassa, sorridendo beffardo: superata la sorpresa iniziale, Jade replicò – Se pensi che cascherò nel tuo bluff hai capito male, idiota: non sono certo nata ieri – preparandosi a dargli il colpo di grazia, ma Haruo continuò – E non potrei darti torto... se solo stessi bluffando. Peccato per te che stessi parlando sul serio! – esclamò alzando lo sguardo e puntandolo dritto negli occhi di lei, a mo' di sfida – Purtroppo è una tecnica che affatica terribilmente il mio corpo, per questo la uso solo nelle occasioni dove non posso cavarmela menando qualche colpo con la spranga... ritieniti onorata, nemmeno i miei compagni hanno avuto l'occasione di vederlo in azione – concluse, chiudendo gli occhi e regolarizzando il respiro per focalizzare al meglio le sue energie: ormai caduta preda della curiosità, Jade non poté fare a meno di fermarsi a guardare la scena.

Non dovette aspettare a lungo: ben presto una fiamma Sole intensissima prese ad irradiare i tessuti muscolari del corpo, gonfiandoli fino a raggiungerne l'ipertrofia.

In parecchi punti, la pelle non resse l'enorme aumento di massa e si lacerò, lasciando allo scoperto le fibre, ma prima che il dolore potesse far perdere ad Haruo la concentrazione entrò in gioco la fiamma Neve, la quale raffreddò ed anestetizzò i punti squarciati permettendogli di mantenere i muscoli in quello stato senza autodistruggere il proprio corpo: infine, con un sorriso determinato, spalancò gli occhi guardando Jade dritta in faccia – Ti presento la mia tecnica più potente... Heracles! – mormorò con voce più profonda, forse dovuta alla pressione che i muscoli esercitavano sul suo torace.

Decisamente impressionata, ma altrettanto convinta a non dargli questa soddisfazione, Jade sfoderò la miglior espressione di disprezzo che riuscì a fare – Mph. Tutto qui? Credi che trasformarti nel figlio illegittimo di Hulk ed un manichino di anatomia possa renderti in grado di sconfiggermi?! – commentò sarcastica assicurandosi di stringere fra le mani "quella" fiala.

Haruo non replicò, limitandosi a sorridere con tranquillità: poi, senza cambiare espressione, serrò il gigantesco pugno destro e lo mosse a gran velocità contro il "petalo" più vicino a lui, frantumandolo con la facilità con cui si strapperebbe un foglio di carta velina.

Deglutendo, Jade impallidì indietreggiando di qualche passo senza nemmeno rendersene conto – E-e con questo!? Credi di impressionarmi con una cosa simile? – disse sforzandosi di mantenere un tono sicuro e altezzoso, ma Haruo colse l'impercettibile sfumatura di terrore nella voce della ragazza – Sarei davvero deluso se bastasse così poco ad impressionarti, bimba. Dopotutto... ho appena iniziato! – rispose, lanciandosi contro di lei riducendo in frantumi al suo passaggio tutto ciò che incontrava come un carro armato su un prato fiorito, muovendosi ad una velocità tale che lei non poté fare nulla per schivarlo: il pugno di Haruo le colpì la spalla, lussandogliela con facilità estrema e frantumandole la scapola e la clavicola come fossero un grissino, quindi la afferrò prima ancora che potesse urlare e con forza sovrumana la scagliò verso il centro del fiore di ghiaccio, facendole attraversare tre petali per inerzia prima che si schiantasse contro il quarto riducendosi ad un ammasso di ossa fratturate.

Con un sorriso beffardo, Haruo la esortò a rialzarsi – Avanti, smettila di fare la vittima! Hai ancora a disposizione circa 4 minuti di "immortalità", dico bene? Alzati! Non vorrai mica arrenderti così facilmente dopo avermi fatto sfoderare questa tecnica, vero? – disse con voce rilassata, sgranchendosi le braccia nell'attesa.

Come previsto, in pochi istanti Jade tornò come nuova: furente ed umiliata come mai era stata nella sua vita, perse completamente il proprio autocontrollo – Tu... BASTARDO! Come... come osi... COME OSI FARE QUESTO A ME, UN'ELETTA! La feccia come te... la feccia come te...! – con un rapido movimento del pollice tolse il tappo alla fiala, avvicinandola alla bocca e bevendola tutta in un sorso – Dovrebbe solo strisciare per terra! – lanciando poi a terra il contenitore, la cui etichetta recava scritto "Azrael" – Io ti eliminerò! Uno come te è un potenziale tumore maligno per il mondo che Lord Augustus vuole creare: mi assicurerò ti estirparti prima che diventi un problema! – urlò, preparandosi a scatenare delle illusioni con la Nebbia-0.

Tuttavia, non accadde nulla – Cos... cosa significa? – mormorò stupita, cercando di richiamare a sé il proprio Emperor – Perché...?! Sembra... sembra quasi... – ma fu una voce alle sue spalle a concludere la sua frase – ... che il tuo Emperor si sia inceppato, dico bene? Uhuhu! – che fece voltare di scatto Jade: con suo sommo stupore, vide Rajiv perfettamente cosciente impugnare un aggeggio simile ad un palmare in mano – Permettimi di epurarti dai tuoi dubbi, Miss: non è un'impressione, il tuo Emperor... non funziona più per davvero! Per cui è inutile che tu provi a richiamare la nuova fiamma che hai assunto: non funzionerà – disse con tono lugubre, beandosi dell'espressione di puro panico che si fece strada sul volto della ragazza – Cosa... cosa cazzo stai dicendo?! Ciò che dici non ha senso! NON HA ALCUN SENSO TI DICO! Un Emperor non può incepparsi, né tantomeno smettere di funzionare così a caso! Bisognerebbe... bisognerebbe... – si fermò a meta frase, rendendosi effettivamente conto di ciò che aveva in mano Rajiv: un dispositivo elettronico a schermo tattile la cui strana antenna risultava terribilmente simile a quella nel loro laboratorio – Risposta esatta! Uhuhuhu! Un Emperor non potrà mai smettere di funzionare, a meno che... non venga hackerato mandandolo in tilt – concluse con un gesto teatrale Rajiv, avvicinandosi poi ad Haruo mentre Jade cadeva in ginocchio con espressione vuota.

Con un sorriso, Rajiv porse il pugno al compagno, il quale disattivò Heracles per ricambiare debolmente, sopraffatto dal dolore dei muscoli posti sotto sforzo eccessivo: quindi, tornò a rivolgersi a Jade – Sai, ammetto che ero piuttosto scettico riguardo questo piano: quando Lily-chan ha analizzato quella USB trovando, tra le altre cose, i progetti di questa "antenna ricetrasmittente per Fiamma-Volts" mi sembrava troppo bello per essere vero, soprattutto perché le analisi dei vari Emperor erano così dettagliate da fornire, manco fosse fatto apposta, anche i singoli punti deboli. Il tuo Link, ad esempio, per quanto temibile presenta un cooldown di 30 secondi tra l'assimilazione di una fiala e l'altra, probabilmente per dare il tempo al tuo corpo di abituarsi alle differenti configurazioni: per cui, mi è bastato semplicemente individuare il codice che rappresentava tale cooldown... – e nel dirlo voltò lo schermo del palmare affinché lei potesse vederlo, ritrovandosi davanti ad un editor esadecimale nella quale spiccavano alcune cifre ripetute ed evidenziate in rosse – ... e modificarlo trasformandolo da "30 secondi" in "30.000.000 di secondi": in altre parole, per i prossimi 11 mesi circa il tuo Emperor sarà inutilizzabile! Hai perso! Uhuhuh – disse sorridendo sadico, tenendo lo sguardo fisso su di lei per evitare che provasse a fuggire mentre si rivolgeva al compagno – Certo che tu non sai proprio trattenerti, uh? Quando Yukiko-san ha ideato il piano, era previsto che tu facessi finta di mettermi KO, non che mi frantumassi la mascella a suon di pugni! Ancora un po' e avrei finito con il dovermi nutrire con una cannuccia! – ottenendo immediata risposta – Naaah, non sarebbe stato realistico! Avresti forse preferito che ci avesse scoperto a metà dell'opera? L'importante era far credere al nostro avversario che tu eri stato sconfitto in modo da attirare l'attenzione su di me mentre tu provavi a mandare in tilt l'Emperor, giusto? Credo che qualche livido valga la vittoria contro un Eletto, no? E comunque nemmeno tu ci sei andato leggero – rispose Haruo per poi scoppiare a ridere assieme a Rajiv, il quale disse quindi al compagno di tenere d'occhio la ragazza allontanandosi in un punto dove c'era segnale per mettersi in contatto con Vittorie.

Jade, intanto, era rimasta in silenzio con lo sguardo perso nel vuoto per tutto il tempo: la loro risata, tuttavia, sortì l'effetto di riaccendere la rabbia in lei – Voi... vermi... nemmeno vi rendete conto di chi vi siete fatti come nemico – disse con fermezza, destando l'interesse del ragazzo – Ooooh? E sentiamo, cos'avrebbe di così speciale il tuo "Augustino piccolino"? Se ha una fiamma-0, basterà combattere tutti assieme per sopraffarlo, in qualche modo, mentre se ha un Emperor... beh, hai appena visto con i tuoi occhi, no? Non capisci? Avete perso! Voi lacché e quello psicopatico del vostro capo! – commentò Haruo con veemenza, deciso ad infliggere a Jade un danno psicologico tale dal costringerla a non opporre più resistenza in modo da evitare di farle più danni del dovuto.

Ma non funzionò: Jade sembrò anzi rinvigorita da quelle parole – AHAHAHAH! Erano anni che non mi divertivo così! Davvero pensate che quel giocattolo possa funzionare anche sull'Emperor definitivo? Che possa neutralizzare l'onnipotenza di Lord Augustus? – esclamò in una risata fragorosa che fece saltare i nervi al ragazzo – "Onnipotenza", "Divino"... ma che cazzo siete, degli invasati religiosi di una qualche setta? – commentò acido, recuperando Utopia dal giaccio ormai sciolto del Crystal Flower ed avvicinandosi verso la ragazza con l'intenzione di tramortila, ma Jade decise che ormai era inutile nascondere la verità – Poco prima del vostro arrivo, l'Emperor definitivo è stato installato con successo in Lord Augustus... e credimi, quando dico "onnipotenza" lo intendo in maniera letterale. O forse tu conosci un modo più appropriato... di definire un potere in grado di modificare la realtà a piacimento? – mormorò, causando l'immediato arresto del ragazzo – ... che intendi? – domandò, d'un tratto serio.

Con una singola pausa per prendere fiato, Jade continuò – Il nome del suo Emperor... è Hack. Ed è un Emperor capace di "hackerare" la realtà, sovvertendo le leggi fisiche ed imprescindibili dell'universo – disse con calma, beandosi dell'espressione atterrita che sfoderò Haruo.

Sforzandosi di mantenere l'autocontrollo, Haruo mormorò – Grazie per l'informazione preziosa, credo che tu ti sia guadagnata un po' di riposo – sferrando poi un precisissimo colpo alla testa con Utopia, tramortendola con facilità – Sogni d'oro, principessa di 'sto cazzo – aggiunse con disprezzo prima di correre in direzione di Rajiv per avvisarlo della scoperta.

*

Tsuna ascoltò la spiegazione di Vittorie con aria attonita, senza perdersi una singola parola: si decise ad aprire bocca solo a spiegazione ultimata – In altre parole... essendo gli Emperor un software tradotto in fiamma-volts, è possibile utilizzare un apposito dispositivo messo a punto da vostro padre per mandarli in tilt con un'operazione di hacking, giusto? – domandò, ottenendo un cenno d'assenso da parte della ragazza – E... tutto ciò era dentro una chiavetta USB che avete recuperato in seguito alla sconfitta di un'Eletta, ho capito bene? – richiese nuovamente conferma, e la ottenne, dopodiché si rinchiuse in silenzio nei suoi pensieri: infine, dopo un paio di minuti, sospirò e disse con tono autoritario – Benissimo. Vittorie-chan... ti affido il compito di metterti in contatto con questa "Nemy" il prima possibile – ordinò Tsuna con tono fermo ma gentile.

Stupita, Vittorie sgranò gli occhi – Che... che ha detto, Decimo?! Perché dovrei? – domandò incredula, chiedendosi se avesse capito male, ma Tsuna spazzò via i suoi dubbi rispondendo alla sua domanda – Non l'hai capito...? Quella USB era fin troppo perfetta: dati nel dettaglio, informazioni sui singoli Emperor con tanto di punti deboli ed addirittura gli schemi per convertire segnali digitali in fiamma-volts! Inizialmente si potrebbe pensare ad una trappola, ma il successo che ha appena ottenuto tuo fratello contro l'Eletta di nome Jade ha dimostrato che non è così. Non ho ben chiaro chi sia questa Nemy, né perché lo faccia, ma una cosa è assolutamente certa: è dalla nostra parte – concluse, lasciando sbigottita Vittorie.

Infine, dopo una breve pausa di riflessione, annuì con decisione – Va bene, Decimo: cercherò di mettermi in contatto con questa "Nemy" il prima possibile! – rispose, andando a controllare lo stato di Yuniko prima di mettersi in marcia.

*

Nemy era immobile davanti alla porta della Sala del Trono, tremante: era stata la cosa giusta abbandonare nelle mani del nemico quella USB?

Aveva davvero intenzione di tradire l'uomo che l'aveva cresciuta come una figlia?

Ma sopratutto, sarebbe stata in grado di sopravvivere abbastanza dal vedere il compimento del suo piano?

Da quando era tornata non aveva fatto altro che starsene chiusa in camera a pensarci su, e il fatto che Augustus non avesse ancora richiesto un colloquio con lei per chiederle il motivo del suo fallimento non aveva fatto altro che alimentare la sua ansia, motivo per cui aveva scelto di prendere l'iniziativa e andarsi a scusare di persona, almeno per salvare le apparenze: tuttavia, per quanto si sforzasse, non riusciva a trovare il coraggio di varcare quella soglia.

Stava quasi per fare dietrofront, quando una voce autoritaria alle sue spalle la fece sussultare – Ma guarda chi c'è... Nemy, figlia mia. Mi stavi cercando? – disse burbero Augustus.

Avvertendo il cuore a rischio di infarto, Nemy cercò di calmarsi un attimo prima di voltarsi – No, cioè, sì, cioè... io... – nonostante sapesse che ciò che aveva fatto era la cosa giusta da fare, in cuor suo si sentiva terribilmente in colpa, motivo per cui le sue lacrime furono sincere – Padre, io... mi dispiace! Ho fallito! Ho fallito, fallito, fallito! Vi ho deluso! Io... io volevo vincere, ce l'ho messa tutta, ma... ma... – la voce le si spezzò, impedendole di continuare: tuttavia, con sua enorme sorpresa, Augustus le poggiò una mano sulla testa – Non preoccuparti: il tuo fallimento dopotutto ha spinto i Vongola a presentarsi qui, dritti nelle fauci del leone, e loro erano una delle mie principali preoccupazioni. Sai com'è, giusto? "Tieniti stretti gli amici e ancora di più i nemici". Limitati a startene in camera tua: la tua unica punizione sarà il divieto di abbandonarla finché non avremo respinto gli intrusi. E questo è tutto – concluse, varcando la soglia della Sala e lasciando che le porte gli si richiudessero dietro, lasciando fuori la ragazzina.

Senza riuscire a fermare le lacrime, Nemy ripensò alla frase pronunciata da Augustus pochi istanti prima, e con voce spezzata mormorò – E io... cosa sono per te? Un'amica... o una nemica? – prima di fare dietrofront con aria amareggiata in direzione della sua camera.

   
 
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