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Autore: Nasty_Gal    12/07/2017    1 recensioni
Aurora, una ragazza sola e apatica conoscerà Livia, che stravolgerà totalmente la sua vita....anche se...In bene o in male?
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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1. Il sole

 

Inconsciamente sapevo che c'era come un muro, che mi separava da qualsiasi emozione.

In realtà, non ho mai fatto niente affinché questo cessasse di esserci.

In realtà, c'era una cosa.

L'unica in grado di farmi provare quanto di più simile ad un sentimento. Era il sole che tramonta.

Ogni sera, prima che la incontrassi, mi sedevo sul davanzale della finestra, a guardare gli ultimi momenti di vita del sole, fino a quando anche l'ultimo raggio non fosse scomparso oltre l'orizzonte.

Questo mi riusciva bene, stare seduta su quel marmo bianco e freddo, con gli occhiali sul naso, a guardare l'infinita distesa di pianura che circonda la mia casa, guardando la scomparsa, per così dire, di quella stella che illumina le giornate di tutti.

Inizialmente non ne conoscevo il motivo, per il quale fossi così interessata ad esso, in quel momento preciso; e adesso, posso dire che guardandolo, avrei provato rabbia, in quanto non avrei sopportato l'idea di esserne così dipendente. Senza volere, già in quei momenti cercavo di aggrapparmi a qualcosa che mi rendesse più umana, più libera.

 

Mia sorella, Sara, organizzò una festa per i suoi diciotto anni e il giorno prima che questa si verificasse, mi avvertì. Me lo disse intorno alle dieci di sera, quando ero ancora sul davanzale. Quel giorno in particolare rimasi ad osservare il cielo più del previsto, infatti il sole, e lo ricordo bene, tramontò alle otto e venti di sera.

Risposi con un tono distaccato, come sempre, e lei, ormai abituata al mio carattere, uscì dalla stanza in silenzio. Credo che smise di provare rabbia, nel sentire le mie risposte molto distaccate, già quand'era piccola.

 

Come se la mia totale mancanza di felicità nella mia vita non bastasse, soffrivo anche di insonnia. Quella notte dormii poche ore e rimasi, nelle restanti, a guardare il soffitto, senza che alcun pensiero mi riempisse il cervello, così decisi che avrei potuto fare una passeggiata.

Esiste un parco, a circa un quarto d'ora da casa mia, in cui vado spesso a leggere. Lì non ci va mai nessuno, per via dei rumori inquietanti che gli alberi producono, per l'erba sempre secca, rendendo quel luogo molto tetro e spaventoso, per alcuni. Ci rimasi tutto il giorno, fino alle sei del pomeriggio, quando sono dovuta tornare a casa per aiutare Sara con i preparativi della festa. Il giorno prima mi chiese se l'avessi voluta aiutare ma non stavo ascoltando le sue parole e le risposi che l'avrei fatto, così le ho dovuto dare una mano. Verso le otto iniziarono ad arrivare i primi invitati e, quando mi accorsi dell'ora, andai in camera per il mio solito appuntamento con il sole. Circa mezz'ora dopo tornai al piano terra, dove si svolse la festa, e mi sedetti sul divano, con una bottiglia di birra in mano.

 

Intanto ripensai al libro che avevo appena finito di leggere al parco. Il libro parlava di una ragazza che si innamora di un ragazzo e che, dopo aver scoperto un oscuro segreto riguardo ad esso, scappa con lui, per impedire che il loro amore venisse ostacolato da una donna che cercava di uccidere il ragazzo. Per mia sfortuna, o fortuna, lo trovai noioso, senza una trama logica, senza dei personaggi principali degni di essere chiamati tali. Forse lo trovai noioso perché non riuscivo ancora a capire cosa volesse dire per qualcuno amare ed essere amato.

 

Rinunciai quasi subito a quella attività e decisi che sarebbe stato meglio pensare ad altro. Rimasi lì, senza un pensiero preciso, per un quarto d'ora, fino a quando non entrò. Nella grande stanza, resa più luminosa dalle pareti gialle, lei, che attirò immediatamente la mia attenzione. Questo perché sin dal primo momento, vidi una luce strana, innaturale, nei suoi occhi. Quella luce, seppur a me sconosciuta, aveva qualcosa che riusciva a catturarmi, qualcosa paragonabile ad una magia o più realisticamente, ad un velo oro appoggiato leggero sul dipinto più bello mai fatto dal pittore più bravo.

Ignorò tutti. Si capiva benissimo che non era andata a quella festa perché ci voleva andare. Arrivò con un paio di sue amiche, che, da quello che sentii, avrebbero voluto che si divertisse. Lasciò perdere la loro compagnia quasi subito e vidi che rimase a guardare il telefono e solo dopo si decise a sedersi, così arrivò al divano su cui ero seduta e dopo avermi appena notata si mise dal lato opposto continuando a guardare il telefono. Poi, forse per curiosità, forse per noia, puntò, ma solo per un secondo, il suo sguardo su di me.

 

Era curiosa. Si vedeva che stava cercando di capire dove mi avesse già vista. Di sicuro non mi ha mai incontrata a scuola perché l'ho finita un anno prima mentre lei doveva ancora fare l'ultimo, ma io, come lei, sapevo di averla già incontrata.

Poi me lo chiese.

-Ci siamo già viste?-

-Non so- Risposi.

Ero sicura che se l'avessi incontrata prima di quel momento mi sarei sicuramente ricordata di lei, ma proprio non riuscivo a trovare un ricordo da poter associare ad un primo incontro.

 

Decisi, e lei fece lo stesso, di smettere di pensarci più, così, si presentò.

-Livia, piacere-. E mi tese la mano.

-Aurora.-. E io non le porsi la mano.

Rimase pochi secondi a guardarmi e a cercare di capire se l' espressione che avevo era di indifferenza nei suoi confronti o in quelli di tutto il resto.

Non so cosa pensò.

 

In quel momento mi accorsi, però, che le si era alzata un po' la manica della maglia e, al di sotto, si potevano notare alcuni segni dritti e sottili, dovuti a precedenti ferite, forse, ormai cicatrizzati.

Inizialmente pensai solo che si fosse fatta male tempo prima, senza pormi il dubbio che avesse dei problemi a gestire le emozioni...

Ma se solo fossi stata più attenta, sarei arrivata prima a capire la verità, e così, magari, avrei potuto evitare quello che successe poco tempo dopo.

 

 

 

 

 

   
 
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