EDUCAZIONE FISICA
Educazione al movimento;
Dualismo perfetto, simbiotico,
Univoco contro i giovani pantofolai
Che dal divano, a casa loro, non si smuovono.
Allenamento, tanto movimento, ma anche aggregazione;
Zero compassione, però, per chi non sa stare al gioco.
Iniziazione ai rapporti di gruppo,
Ore di divertimento di massa,
Non fosse per i bulli, che in questi momenti appaiono più forti,
E rovinano atmosfere rilassate e spensierate.
Finito il momento della tolleranza tra i banchi;
I secchioni vengono presi di mira.
Scintille di rabbia, volti arrossati dal pianto,
Ira che esplode e pallonate violente contro i
Compagni di classe meno abili a pallavolo.
Alte sono le risate di scherno; spietati sono gli aguzzini.
NOTA DELL’AUTORE
Salve a tutti ^^
Ehm, sì, mi rendo conto che
questo acrostico va spiegato. Non so se ho reso bene il suo dualismo, ovvero
l’elogio che ho rivolto a tale materia, e anche la critica neppure tanto
nascosta.
Spiego il motivo di questa mia
scelta, dovuta ad alcune mie esperienze personali dirette. Non voglio
annoiarvi, ma avendo deciso di scrivere acrostici ‘’sinceri’’, cioè contenenti
davvero parti di me e momenti introspettivi miei, ho deciso di proporre in modo
molto spontaneo questo scritto, come ho fatto con i precedenti.
In poche parole; ho sempre amato
le ore di educazione fisica. Sono sempre stati momenti di relax, ma anche di
sfogo dopo ore di lezione e anche istanti di grande aggregazione… durante le
due ore settimanali di questa materia, ricordo molto bene di essere riuscito a
legare molto con altre persone che, in genere, erano molto diverse da me e con
cui non avevo mai avuto troppo dialogo, intanto che si restava tra i banchi.
Questo mio elogio alla materia appare all’inizio dell’acrostico.
Poi, la dura realtà; ben presto,
però, in alcune occasioni, le ore di educazione fisica si tramutarono pian
piano da divertimento a calvario, essendoci certi bulli che ne approfittavano
per fare i prepotenti, e per imporsi sugli altri, soprattutto deridendoli, cercando
di mettere al bando dalle squadre e in evidente difficoltà i compagni meno
abili nei giochi di gruppo… e questo era orribile, e non solo per chi veniva
deriso, ma anche da tutti quelli che volevano solo giocare e divertirsi
serenamente. Divennero quindi le due ore punitive, durante le quali c’erano
sfoghi e diverbi che già venivano covati da tempo, ma che non riuscivano a
venire a galla in classe.
Qui la mia critica; educazione
fisica è una materia importantissima, aggregante e in grado di creare nuovi
rapporti, ma si tratta anche di una materia che, allo stesso tempo, va
controllata e supervisionata con attenzione da chi la insegna, affinché vengano
trasmessi in modo corretto i valori dello sport e dell’amicizia, quali il
rispetto degli avversari e il supporto dei propri compagni, anche quelli meno
abili o in difficoltà. Deridere pubblicamente, emarginare, insultare e mettere
all’angolo sono ciò di più avverso ad essi.
Chiedo scusa per la nota molto
lunga, ma non volevo lasciare l’acrostico così, come campato per aria e senza
senso.
Grazie di cuore alla cara Soul,
che ha saputo proprio farmi impegnare con questa materia, e tanti
ringraziamenti anche ai lettori e ai recensori. Alla prossima!