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Autore: KHREM    16/07/2017    0 recensioni
"La stava guardando con quella poca luce che il maxi schermo consentiva di ricevere.
Vedeva quanto era bella e curata.
L'ammirava mentre toglieva il suo giacchetto e posava la sua borsa sul sedile accanto."
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Non ti togli il giacchetto Sasha?

Le domandò Ema, continuando a prenderla in giro.

Sasha si rialzò, si tolse il giacchetto, mentre Ema teneva abbassata la parte pieghevole del sedile.

Sasha era quasi seduta, e in quell'istante, Ema tolse la mano, e inevitabilmente a Sasha arrivò una piccola pacca da parte del sedile.

Cosi si girò verso di lei lanciandole un'occhiata, ma quando incontrò il suo sguardo, i suoi occhi inciamparono sul suo sorriso.

Era impossibile per Sasha non ricambiarla.

Ed ecco che dopo qualche minuto, ebbe inizio il film.

Da come era cominciato, non sembrava cosi spaventoso e risultò anche un po' lento per la prima mezz'ora.

Loro due, non distoglievano l'attenzione dal film neanche per un secondo, finchè l'alzata di un signore, e i suoi passi fino all'uscita della sala, non fecero perdere loro la concentrazione.

Si guardarono.

Sasha, teneva le braccia conserte, e le gambe incrociate e allungate, con il tallone del piede che poggiava sul suolo.

Ema invece, aveva il palmo delle sue mani che si posavano sulle cosce.

Vorrei tanto tenerti per mano. Incastrare le mie dita con le tue.

Improvvisamente, fu come se Sasha, avesse ascoltato i suoi pensieri, e cosi, anche lei, adagiò le sue mani sulle cosce.

Ema le guardava con la coda dell'occhio, cercava di capire la distanza che le separava, anche se nel frattempo cercava di non farsi cogliere in fragrante.

Sasha, fece scivolare lentamente la sua mano sinistra tra i due sedili.

Quando Ema si accorse di ciò, fece lo stesso anche lei, con molta calma.

Mancava un solo millimetro e quelle mani si sarebbero sfiorate.

Stettero cosi per una decina di minuti.

Sia una che l'altra, cercava di non dare troppo nell'occhio.

Tentavano entrambe di capire chi avrebbe fatto la prima mossa.

Ciò che le bloccava, era la paura.

Paura di sbagliare e di fraintendere.

Paura di risultare ridicole e precipitose.

Sono belle.

Sono belle quelle persone che non si trovano spesso a stringere la mano di qualcuno.

Sono belle quelle persone che tremano dall'emozione, ancora prima di toccarsi.

Le mani, quella parte del corpo che non sta mai ferma, che si occupa di tutto, dove qualcuno riesce a leggerci anche il futuro.

Quelle mani che ti dicono qualcosa.

Quelle mani fredde.

Quelle mani calde.

Quel modo gelosamente dolce con cui due mani diverse si stringono.

E quel calore che viene trasmesso, quando due mani destinate si uniscono.

Sentire una persona attraverso le mani, quella persona a cui senti di appartenere e che sai essere tua.

Temporeggiare, le fece arrivare alla fine del primo tempo, quando le luci della sala si riaccesero per il break.

- Vuoi che approfitti per ricoprarti i popcorn?

Le chiese con gentilezza Sasha.

- No, grazie. Resta qui, tanto la pausa dura poco, e ti perderesti l'inizio della seconda parte.

   
 
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