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Autore: shinigami di fiori    17/07/2017    1 recensioni
Un giorno...Tu capirai.
Capirai perché il mondo non meriti la pietà di nessuno...Poiché persino un eroe altri non è che una vittima dell'ingiustizia.
La Strega Blu, dopotutto, è tornata davvero in circolazione.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E così...Lo stesso giorno dell'esame, dieci mesi dopo.

Un urlo si espande per l'intera costa.
All Might scese dalla macchina e si avviò verso il mare udendo quell'urlo.
I suoi occhi azzurri tremarono appena a quella visione.
Midorya aveva ammucchiato tutti i rifiuti della spiaggia, e ora stava gridando…
-Non ci credo…-Sussurrò l'uomo, osservando la spiaggia completamente pulita.
Il vento smosse i capelli biondi di All Might.
-Ha finito appena in tempo...E ha fatto anche di più- Osservando la costa completamente ripulita...Con il sole che finalmente splendeva.
-Oh my….Oh my….-
La sua forma muscolosa prese il sopravvento.
-GODNESS-! Urlò.
La stanchezza fece cadere il ragazzo dalla pila di rifiuti, che venne prontamente preso da All Might.
Lo tenne in braccio, sorridendogli e vedendo i segni della fatica sul suo viso.
-Ottimo lavoro- Gli disse.
Izuku gli sorrise, con gli occhi socchiusi.
-All Might...Ce l'ho fatta...Ci sono riuscito- Sussurrò.
-Puoi dirlo forte...Sei un o spettacolo. Ah, che cosa bella la gioventù- Sorrise l'uomo, mettendolo a terra.
-Ecco, guarda- Gli mise il cellulare con le vecchie foto sotto al naso.
-Quello…-
-Sei tu dieci mesi fa...Hai fatto davvero un buon lavoro- Sorrise l'eroe, osservando quanto il corpo del ragazzo fosse molto più scolpito e in forma grazie a tutti quegli esercizi.
-Mi sento come se ti avessi imbrogliato...Ricevere questo dono da te, mi sento fin troppo onorato…-Sussurrò il giovane, piangendo.
“Ma di che parli? È tutto merito tuo”
-Ah, Ah, Ah...Però devi smetterla di essere così piagnucolone- Gli diede una pacca sulla spalla.
All Might si staccò un capello.
-Sei pronto a ricevere questo potere...Ma tieni a mente una cosa- Disse.
Izuku divenne serio.
-Un potere che hai ottenuto per pura fortuna e uno ottenuto per aver lavorato duramente sono due cose completamente diverse- Disse l'uomo.
-Si- Rispose il ragazzo.
“Il potere...Di All Might”
-Mangia…-Sussurrò All Might, mettendogli il capello dorato davanti al viso.
-….Prego-?
-Bhè, devi assumere il mio DNA, quindi qualunque modo va bene...Coraggio o faremo tardi...Mangialo, su, su , su-!

…………………………………………………………………………………………………

La scuola era enorme...Era un palazzo gigantesco.
-Questa...è la Yuei…-Izuku si strinse le bratelle dello zaino.
-Ohi Deku…-! Sentì una voce roca.
Il verdino subito sobbalzò.
Katsuki stava avanzando e aveva uno sguardo furioso; o meglio, il suo solito sguardo.
Aveva una sciarpa intorno al collo e la solita divisa nera.
-Levati dalla mia strada o ti faccio fuori- gli aveva sputato.
-Ah, K-Kacchan, facciamo del nostro meglio- Aveva gesticolato il ragazzo, vendendo bellamente superato ed ignorato.
Lanciò un sospiro di sollievo nell'averla passata liscia come l'olio.
Sentì altri passi dietro di lui.
La riconobbe.
-E...Eva...san- Sorrise felice, ma subito il sorriso scomparve.
Era sempre stato occupato con gli allenamenti di All Might e in classe era troppo occupato a riposarsi per notarla...Ma solo ora si rendeva conto di quanto la ragazza fosse cambiata.
-Midoriya-kun- Sussurrò lei.
I lunghi capelli corvini non c'erano più...Adesso le arrivavano alle spalle.
 Il viso pieno di piccole cicatrici e una lunga sul collo, arrivandole fino alla scollatura della maglietta.
Aveva uno sguardo più spento del solito.
Al suo fianco, la katana rinfoderata con la copertura tutta sfregiata e rovinata.
Le mani erano fasciate, ma si potevano intravedere anche li delle cicatrici chiare.
Indossava uno strano cappotto nero, sembrava fatto di uno strano materiale...Molto simile al fodero della spada.
La gonna nera e le lunghe calze del medesimo colore mostravano anche le gambe piene di ematomi e cicatrici.
Sui polsi vi erano delle vecchie ferite enormi...Come se fosse stata morsa.
-Eva-san...Ne è passato di tempo dall'ultima volta che abbiamo parlato- Sussurrò, sorridendo malinconico.
La giovane annuì.
Le mani erano ferme ai lati del suo corpo.
-Allora…- Iniziò lei, avanzando verso di lui.
Gli posò un leggero pugno sulla spalla, spingendolo appena.
Il ragazzo riuscì a vedere le braccia muscolose della ragazza...Insomma, quanto bastasse per combattere.
-Facciamo del nostro meglio…-Sorrise.
Izuku rimase a bocca aperta, osservandola da dietro avanzare verso l'entrata.
-Eva-san…-
“I suoi capelli...Il suo viso…”
Scosse la testa.
-Anche io non posso essere da meno...Il primo passo per diventare un eroe...Inizia ora- disse, inciampando e volando in aria.
“Il primo passo...” Pensò, mentre osservava il pavimento avvicinarsi sempre di più.
Qualcosa lo trattenne...Come se si fosse fermato da solo.
Si ritrovò di nuovo in piedi, notando alla sua destra la figura di una ragazza più bassa di lui.
-Cadere è un cattivo auspicio non trovi-? Chiese sorridente, giungendo le mani.
Il ragazzo arrossì appena.
Era carina: Aveva una pettinatura strana, ma le risaltava il faccino rotondo.
Aveva delle guance paffutelle e rosee, un dolce sorriso.
-Scusa per averla usata...La mia unicità...Facciamo del nostro meglio- Sorrise, avanzando e salutandolo con la mano.
Il ragazzo rimase allibito.
-Ho…-
-Ho parlato con una nuova ragazza-!
…………………………………………………………………………………………………
Il famoso eroe Present Mic spiegò ai candidati come funzionasse l'esame.
Erano tutti riuniti in un'aula buia ad ascoltare la spiegazione.
-Come on Guys...Voglio sentire un “Oh YEEEAAH” Put your hands up-!! Gridò l'eroe, ottenendo solo un mucchio di occhi scettici.
Evangeline era seduta in silenzio ed osservava con occhi scrutatori tutti.
Molti candidati la riconobbero...Cominciarono a volare bisbigli dentro alla sala.
-Strega Blu-
-La figlia della Strega Blu-
Oramai la sua fama stava diffondendosi.
La giovane abbassò la testa, stringendo la katana al suo fianco.
“Se dovessi mai entrare alla Yuei...il mio background potrebbe diventare una questione nazionale”
Le regole erano semplici...Abbattere tutti i nemici robotici e accumulare il maggior numero di punti possibili. Era anche possibile incontrare un nemico molto più potente e forte degli altri...Ma non si ottenevano punti dalla sconfitta di quest'ultimo.
Era dura...Sarebbe stata dura per qualcuno privo di unicità come lei.
Aprì piano i suoi occhi scuri...Accogliendo la sfida a braccia aperte.
…………………………………………………………………………………………………

Si ritrovarono tutti all'aperto, davanti ad un enorme cancello di metallo ad aspettare il via.
Sarebbero stati all'interno di una città simulata, senza nessuno in giro a parte i nemici.
Eva si osservò la mano.
“è la figlia della strega”
“Sarà meglio starle alla larga”
“Oppure togliersela dai piedi”
“Che diavolo ci fa la figlia della Strega Blu alla Yuei? Non crederà davvero di avere qualche speranza?”
Strinse il pugno fissando il cielo.
-Che l'esame di ammissione…-
“Ce la farò...”
-ABBIA INIZIO-!
“Diventerò un eroe”
Le porte si spalancarono e tutti i concorrenti uscirono correndo, euforici.
Tutti tranne Evangeline...Che rimase ad osservare le spalle di tutti correre via.
La sua mano tremava, ma con una stretta decisa la bloccò.
Cominciò a camminare, entrando a sua volta nella città fantasma.
…………………………………………………………………………………………………

Il giovane Katsuki faceva esplodere i robot ad una velocità sorprendente: distrutto uno, sputava insulti a tutti quelli sulla sua strada e passava al successivo.
Tutti sembravano aver trovato la strategia giusta per abbattere i bersagli senza farsi colpire.
La giovane sttava camminando per la città deserta.
-Solo dieci minuti…- Sussurrò, prendendo la katana in mano.
Un rumore meccanico la fece bloccare.
Zampe metalliche, luci luminose e placche di latta.
Era un bersaglio.
A grande velocità la macchina si mise a correre verso la ragazza che, prontamente, scappò via, facendosi inseguire.
I capelli le sfioravano il collo, solleticandolo.
Arrivò nella piazza centrale, dove altri due robot si voltarono, grazie ai loro sensori.
La giovane, con la coda dell'occhio, vide gli altri robottoni correrle subito incontro.
Aumentò la velocità, non prestando attenzione al numero di nemici dietro di lei.
Si girò appena, osservandoli.
Eccoli di nuovo...Quegli occhi calcolatori capaci di analizzare qualsiasi soluzione e fare la scelta giusta.
Li osservò bene, da cima a fondo...Poi lo vide.
“Bene”
Riprese a correre.
“Sono controllati...Ho visto un rilevatore di movimento su di loro”
Corse verso un palazzo, entrandoci.
“I loro movimenti sono autonomi, ma rispondono tutti ad un'unica fonte di controllo”
I robottoni si bloccarono davanti al palazzo e uno di loro caricò un colpo.
“NO”
La katana infiammata volò dal balcone del primo piano, conficcandosi nel motore aperto del bersaglio, facendolo andare in corto.
La ragazza aveva il fiatone ed osservava il nemico immobile e ricoperto di scintille.
“Lo sapevo...Il loro motore è come il punto debole dopotutto”
Salì ancora più su, al terzo piano.
Uno dei robot era più alto degli altri, arrivando quasi al secondo piano.
Il mostro di metallo caricò un colpo a fuco, puntando il palazzo dove la giovane si era riparata.
In quel momento la strega saltò giù dal terzo piano, atterrando sul robot, facendosi tre metri di salto nel vuoto.
Il nemico annullò il colpo, avvertendo grazie ai sensori di contatto la giovane sopra di sé.
Mentre il robot ruotava le canne per mirare la ragazza sul suo dorso, il rimanente mostro meccanico scaricò una raffica di proiettili al bersaglio meccanico, avvertendo il calore del sensore termico.
Eva si riparò con le piccoli ali di metallo di cui era dotato il robot, sopportando il forte rumore e gli sbalzi provocati dai colpi.
Si graffiò, perdendo sangue.
Finalmente un colpo colpì il motore scoperto, rendendo anche quel mostro fuori uso.
La ragazza si coprì dalle mille scintille, aspettando che il robot cadesse sull'asfalto per scendere ad una distanza sicura.
Staccò dall'ammasso di metallo il rilevatore di posizione e lo mise in tasca.
Perdeva sangue dai vari tagli delle braccia...si tenne il braccio destro ed osservò il rimanente robot.
Aveva il respiro affannoso e, con fatica, si chinò per raccogliere la katana ancora fumante.
-Solo tu, bestione…- Sorrise, stanca.
Il tempo stava scadendo...Doveva sbrigarsi.
Riprese a correre, facendosi seguire dal mostro.
Guardò il rilevatore.
“Perfetto...è vicino”
Arrivò fino al limite della città finta, circondata da mura.
Posò una mano sul muro caldo dal sole.
-è qui…-
Il robot caricò un colpo, ancora dietro di lei.
Vide il nemico di metallo mirarla.
La ragazza si piegò, posandosi le mani sulle ginocchia.
-Coraggio…-
Uno sparo...La giovane vide il rosso del proiettile e avvertì un forte odore di polvere da sparo.
Saltò di poco, all'ultimo momento.
Lo sparo colpì il muro, perforandolo ed aprendo un buco.
-Ma che diavolo? Che è successo-?
-Un'esplosione? Qui-?
-Cosa-?

Il buco aveva preso lo studio di controllo della sessione d'esame.
L'intera base di controllo...Era ora alla luce del sole.
La giovane era stata presa alla gamba..Sanguinava e sembrava una ferita molto dolorosa.
Zoppicò dentro...Sotto lo sguardo di tutti.
All Might la fissò, assumendo subito la forma muscolosa.
-G-giovane Evangeline…-Sussurrò, osservandola avanzare con fatica.
La ragazza perdeva sangue e camminava barcollando, in mezzo alla polvere.
All'interno vi erano tutti i docenti e i Pro Hero della Yuei, chiamati ad assistere all'esame per la votazione finale degli studenti.
L'addetto all'attivazione dei robto la fissò avanzare verso di lui.
Posò una mano sul bancone, sporcandolo di sangue.
Il respiro era pesante, la stanchezza insopportabile.
-Io…- Tutti la osservarono...Non potevano intervenire.
Non vi era nessuna regola in merito.
-Non sono speciale…-
Sollevò la mano, fasciata e sporca di sangue.
-Però questo…- Sussurrò, osservando il pulsante di disattivazione dei Robot.
-è tutto quello che posso fare…- Disse con decisione, premendo il pulsante rosso con una manata.
Tutti i robot illuminarono la loro luce superiore di un giallo lampeggiante, poi si spensero.
Caddero per terra, si fermarono qualunque cosa stessero facendo.
Il silenzio cadde nella sala..Tutti rimasero allibiti.
Eva si tenne il braccio destro, sanguinante, poi lanciò il rilevatore sporco di liquido scarlatto ad uno degli eroi che, prontamente, lo afferrò al volo.
-Non dovevate esporlo così tanto…-Sussurrò, stanca e con due pesanti occhiaie sotto gli occhi.
Aveva perso molto sangue.

In quel momento….Midoriya stava precipitando dal cielo con un braccio e due gambe rotti.
-Devo sferrare il colpo al momento giusto...Altrimenti morirò-  sussurrò, caricando il colpo sinistro….L'unico rimasto.
A pochi istanti dal terreno...La ragazza gentile Uraraka lo salvò, facendolo fluttuare.
Una volta a terra, si sollevò con il busto, preoccupato.
-Devo fare almeno un punto...Altrimenti…-

-TEMPO SCADUTO- Una voce all'altoparlante fece interrompere ogni mossa dei candidati, che si guardarono intorno.
Midoriya rimase allibito…
-scaduto…-?

…………………………………………………………………………………………………
La ragazza si svegliò in un letto di infermeria.
Aprì gli occhi a fatica...Sentendo la testa rimbombare.
Si osservò le braccia e la gamba completamente fasciate.
Alcuni cerotti in viso e una stanchezza fuori dal comune.
Si allarmò improvvisamente, calmandosi subito dopo aver visto la sua katana appoggiata sulla sedia vicina al letto.
-Grazie al cielo…- Sussurrò.
-Ohia, Ohia...Ti sei svegliata, io sono RecoveryGirl, molto piacere-Chiese una voce acuta.
La ragazza di voltò, trovandosi una simpatica vecchietta con un due simpatici occhiali azzurri in stile mascherina.
Completamente vestita di bianco...Doveva essere l'infermiera.
-Si, la ringrazio infinitamente, piacere mio- Abbassò il capo la ragazza educatamente.
-Oh Oh Oh, non devi ringraziarmi...è il mio lavoro...Comunque sia, le mie più sincere congratulazioni- Sorrise, cordiale.
-Eh? Congratulazioni-? Chiese la giovane.
-Credo di aver parlato troppo...Ancora complimenti per aver affrontato l'esame, per favore ora pensa a riposare e a ristorarti come si deve- Disse, osservando la ragazzina.
-L-La ringrazio- Rispose Eva, confusa.
Dopo qualche ora, Recovey permise alla giovane di tornare a casa.
Dopo un inchino, la giovane si avviò verso l'uscita.
Riconobbe una figura in lontananza...Era forse...Present Mic, l'eroe?
-Ah eccola, eccola- Urlò, raggiungendola e mettendole una mano sulla spalla.
-Sono tutti andati a casa sai? Congratulazioni per aver affrontato l'esame, ti faremo sapere tramite lettera il tuo risultato- Disse, accompagnandola fuori.
-Oh, guarda se non è la giovane Evangeline- Disse la voce di un uomo.
All Might la stava aspettando fuori dalla Yuei, al cancello principale.
-Salve a lei- Si inchinò la ragazza, rispettosa.
-Sono felice di vedere che sei tutta intera, ragazza mia- Disse, posandole una mano sulla spalla.
-Si...Grazie mille- Sorrise la giovane.
-Comunque sia...Giovane Evangeline…- sussurrò-
La ragazza sentì la presa sulla sua spalla farsi leggermente più intensa.
-Te la sei vista brutta eh? Proprio come il giovane Midoriya- Sussurrò.
Eva abbassò la testa.
-Questo...Non è un ambiente per gente senza unicità…-Disse ancora.
-Però siete stati davvero grandi- Sorrise poi, mettendole una grossa mano sulla, a confronto, piccola testolina bruna.
-La ringrazio…- Sussurrò.
Si avviò verso casa, salutando da lontano All Might.
Era ormai buio...La giornata alla Yuei l'aveva stremata.
Tornando verso il parco per arrivare a casa sua, vide una sagoma sotto la luce del lampione che precedeva l'entrata al parco.
-Katsuki Bakugo- Sussurrò, fermandosi.
La sciarpa che aveva al collo volava con la brezza notturna.
Il ragazzo la fissò con il suo solito sguardo truce.
-Non montarti la testa solo perché hai affrontato l'esame...I risultati ti faranno aprire gli occhi- Le disse, caricandosi la borsa meglio in spalla.
-Si…-sussurrò lei, ricominciando a camminare e superandolo.
Ormai...Non si poteva tornare indietro.







-Angolo autrice-
Sono tornata carica come non mai :D
Ringrazio tutti coloro che leggono e che trovano il tempo di lasciare una recensione.
Alla prossima e grazie ancora!
-Shinigami di fiori-

 
  
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