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Autore: Mary_Julia_Solo    19/07/2017    0 recensioni
[seconda parte di “Why?”]
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"Sei tu. Sei davvero tu. Credevo che nessuno sarebbe venuto. Credevo che mi aveste abbandonato. Credevo che nessuno tenesse a me tanto da trovarmi... Ma sei qui. Non sei un’illusione. Sei vero. Sei tu."
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Simon Lewis crede di star impazzendo. Sono passate due settimane da quando sua madre e sua sorella Rebecca sono misteriosamente scomparse. Sembra siano state rapite, ma come può essere certo che siano vive? Anche il rapporto che aveva con Clary è irrimediabilmente cambiato. La ragazza nutre ancora una profonda passione per il fratello, Jace, che fa di tutto per non parlarle. Dovrebbe fargli male sentirla allontanarsi sempre di più, ma ne è felice. Ha capito di non essere più innamorato della ragazza. Nulla può superare la disperazione che sente per il rapimento della sua famiglia. E quello di Raphael. Perché anche quello gli pesa sul cuore fermo. La situazione sembra senza uscita. Ma poi, succede una cosa che dovrebbe essere impossibile e la situazione si ribalta. Riuscirà Simon a salvare la sua famiglia? E riuscirà, finalmente, a capire quello che prova davvero?
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[le coppie rimangono le stesse]
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Isabelle Lightwood, Lydia Branwell, Raphael Santiago, Simon Lewis, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Because '
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Capitolo 6. – Save me cause I’m falling (pt.2)
“Stupido. Stupido. Stupido, stupido, stupido Simon. Come ho potuto lasciare che accadesse? Avrei dovuto stare più attento. Per cominciare avrei dovuto evitare di andare al DuMort! Ma… Ma era per Becky e la mamma. Credevo davvero che ce le avessero loro. Avrebbe avuto un senso? Certo, certo che ce l’avrebbe avuto. Loro mi odiano, dopo quello che ho fatto. E hanno ragione, oddio se hanno ragione. Avrei dovuto usare il mio cervello. Non avrei dovuto aiutare Clary. Non sarei in questa situazione se non fosse per lei… Forse dovrei decidermi a lasciarla. Ma la amo! Credo. Non sono più sicuro di nulla. Una volta dico, solo una volta, potrei essere sicuro di qualcosa? Certo che no. Sono Simon Lewis. Non posso essere sicuro. Sono un vampiro da due mesi. È come se fossi nato ieri. Che stupido che sono. So che avrei potuto impedirlo. E invece no! Sono rimasto a guardare. Che vampiro inutile. Che persona inutile! Non so fare nulla. Sono rimasto congelato alla vista di un demone. Ormai questo è anche il mio mondo, devo adattarmi. Finirò per farmi ammazzare. Finirò per far ammazzare tutti quelli intorno a me! Quando vorrei essere ancora Mondano! La mia unica preoccupazione sarebbe studiare! Ma invece no, sono qui, e non posso tornare indietro. Se non avessi insistito per andare con Clary questo non sarebbe successo. Probabilmente lei sarebbe scomparsa e basta, insieme a sua madre. E io avrei continuato a vivere la mia vita, dopo averlo accettato. Non sono fatto per questo mondo. Troppe cose pericolose. E io sono troppo stupido. Davvero, un idiota. Ho tradito la mia famiglia per una ragazza che nemmeno mi ama! Lo so, ma perché sto ancora con lei? Vorrei tanto sbattere la testa sul tavolo, ma dubito che Luke sarebbe contento se glielo spaccassi. Isabelle dovrebbe arrivare presto. Spero. Be’, lei e Raphael stanno insieme, non vedo perché non dovrebbe… Oddio. Raphael. Non posso credergli di avergli detto quelle cose! La mia stupidità non ha confini. Potrebbe essere morto, cazzo. E l’ultima cosa che gli ho detto è che sua sorella lo odierebbe se sapesse chi è. Cosa mi ha mai fatto lui? Sì, va bene, ha cercato di uccidermi. Ma me lo meritavo. Certo che me lo meritavo. Per altro mi ha solo aiutato. E come l’ho ricambiato! Sono un cretino! Un fottuto cretino. E la mamma e Becky? Chissà dove sono. Chissà se sono vive. Come faccio ad andare avanti se non le ritrovo? Sono tutto quello che ho. Dovrò abbandonarle, prima o poi, sono un vampiro, ma questo non vuol dire… Spero che siano vive. Devono essere vive. Non ci può essere un’altra possibilità. Ma chi avrebbe avuto interesse a rapirle? Sono solo due Mondane! Se è successo loro qualcosa è solo colpa mia. Ma chi mi odia tanto da colpire la mia famiglia? Qualcuno mi odia? Perché qualcuno dovrebbe odiarmi? Perché sono un Diurno? Va bene, ma questa non mi sembra il motivo. Qualcuno deve avercela con me per qualcosa che ho fatto. Oddio. Oddio! Magari Raphael non è morto. Magari hanno rapito anche lui! Sì, ma che collegamento c’è tra lui e la mia famiglia. Io? Ma Raphael mi odia. Perché rapirlo per colpire me? Mah, è il capo del Clan più potente di New York. Con lui qualcuno ce la deve avere. Va bene, non è stato il capo per tanto tempo. Da quando io sono un vampiro. Comunque ce lo avrà dovuto avere il tempo di fare qualche torto a qualcuno. Camille? Ma Camille è da qualche parte nella Città di Ossa, credo, rinchiusa. Non ha senso, non può essere stata lei. Anche se è l’unica che potrebbe essere arrabbiata con me. Cioè, l’ho liberata e poi ho aiutato a catturarla di nuovo. Ma non può certo aver ideato il piano mandando qualcun altro a completare l’opera. Dubito che la lascino parlare con chiunque. Non ha senso. Ma allora chi è stato?! Credo che impazzirò andando avanti così. Deve pur esserci un senso! Eppure niente sembra avere un senso. Questo mondo non ha senso! Io non ho senso. Sono uno stupido. Sono un dannato stupido. Cretino. Idiota. Imbecille.”
I pensieri di Simon vennero interrotti dalla porta d’entrata del Jade Wolf che si spalancava. Per prima entrò Isabelle, che indossava la sua tenuta Shadowhunter. Era seguita da Lydia. Appena la giovane Lightwood lo vide corse verso di lui e lo abbracciò. Al che, il vampiro si stupì non poco, dato che loro due si erano a malapena parlati da quando si erano incontrati. Ma, considerando che Raphael poteva essere morto, riusciva a capirla. Sapeva di averglielo detto troppo bruscamente, quando era riuscito a smettere di balbettare e tremare come uno stupido. Sapeva che non avrebbe dovuto dirlo così, ma non aveva potuto farci nulla. Aveva voluto che qualcuno sentisse tutto il panico che aveva sentito lui. Gli dispiaceva che quel qualcuno avesse dovuto essere Isabelle, dato che sapeva quanto la mora tenesse al vampiro più vecchio. Certo, lo amava. Era ancora una cosa troppo strana da accettare. Ma, nel giro di due giorni, le cose da accettare erano diventate fin troppe. E non riusciva ad accettarne nessuna. Come aveva potuto credere che quando Clary diceva che si era sentita morire quando lui era morto intendesse che non poteva vivere senza di lui? Che intendesse che non poteva vivere senza di lui perché lo amava? Che idiota. Era colpa sua, era lui che aveva frainteso. Se tutto quello non fosse successo, probabilmente lui sarebbe andato all’Istituto a chiedere l’aiuto della giovane Fairchild, quando aveva scoperto che sua madre e sua sorella erano scomparse, non al DuMort. Era solo colpa sua se a Raphael era successa qualunque cose gli fosse successa. E non riusciva a togliersi dalla testa il pensiero dell’ultima cosa che gli aveva detto. Certo, si era scusato, ma la cazzata l’aveva fatta lo stesso. E adesso non sapeva cosa fare.
Isabelle non sembrava aver intenzione di lasciarlo andare. Lo stava abbracciando come se ne andasse della sua vita. Forse era così. Non poteva accettare di aver perso Raphael. Non l’avrebbe davvero perso fino a quando non si sarebbe arresa, quando si sarebbe detta che non c’era più niente da fare. Raphael non era morto. Lo sapeva. Non poteva essere morto. Di nuovo, definitivamente. L’ultima cosa che gli aveva detto era che non potevano più vedersi, e non poteva accettare di lasciarlo così. Doveva trovare una soluzione. Dopo la telefonata di Simon, ci aveva messo almeno un quarto d’ora a riprendersi del tutto. Non si era davvero ripresa del tutto. Probabilmente non si sarebbe mai ripresa del tutto. Fece un respiro profondo e si staccò da Simon, sedendosi a uno dei tavoli. Era pronta ad ascoltare la storia in ogni suo dettaglio. Domandò al vampiro di non tralasciare nemmeno un particolare. Lydia stava in piedi accanto a lei, le braccia incrociate, lo sguardo concentrato. Izzy non avrebbe mai potuto ringraziarla abbastanza per averla accompagnata, per essere stata pronta a sostenerla, anche se non sapeva praticamente nulla di quella storia. La giovane Lightwood pensava che forse prima o poi avrebbe dovuto dirle la verità. Che lei e Raphael non si amavano davvero in quel senso, e che era stata tutta una messinscena per “conquistare” Clary. Sapeva che lei non avrebbe riso, forse avrebbe capito, l’avrebbe aiutata. O almeno ci sperava. Ma sapeva che non avrebbe trovato presto il tempo di dirglielo, con quello che stava succedendo. Isabelle lanciò uno sguardo preoccupato a Lydia, ma la bionda non sembrò vederlo. Stava osservando Simon, che stava iniziando a raccontare tutto il casino che era successo. Il giovane vampiro cercava in tutti i modi di tenere una voce tranquilla, dato che non era per nulla tranquillo, ma sapeva che altrimenti avrebbe cominciato a divagare e non era il suo obiettivo. Spiegò tutto nel modo più accurato possibile, come aveva fatto con Luke, mentre aspettavano le due Shadowhunters. Era stato il suo unico modo di calmarsi. Aveva ringraziato il lupo mannaro per aver ascoltato ogni cosa, senza giudicarlo. Sapeva che lui lo avrebbe aiutato a ritrovare la sua famiglia, era un poliziotto, dopotutto. Raccontò quello che aveva trovato quando era andato a casa di sua madre, spiegò perché gli fosse venuto in mente di andare al DuMort –disse che non ci aveva pensato, che aveva agito impulsivamente. Non lasciò via nulla, nemmeno il momento in cui Lily lo aveva minacciato. Isabelle strinse i pugni sotto il tavolo. La vampira aveva avuto ragione, ma Simon era stato ovviamente troppo stupido per ascoltarla. A quanto pareva gli piaceva davvero veder soffrire gli altri. Soprattutto se gli altri erano Raphael. Avrebbe tanto voluto tirargli un pugno in faccia, pur sapendo quanto l’altro fosse disperato. Ma non poteva accettare che qualcuno facesse del male all’unica persona che l’amava davvero. Lydia, notando quando il suo sguardo si fosse indurito in quel momento, le mise una mano sulla spalla, per tranquillizzarla. Se non fosse stato per lei avrebbe davvero spaccato il naso di Simon. Ma lasciò che il vampiro continuasse il suo racconto. Terminò parlando del demone e descrivendolo. Lui non era molto esperto di demoni, ma non gli era sembrato molto amichevole. Infatti non lo era stato. Prima che potesse accorgersi di quello che stava succedendo, il demone era tornato dall’acqua sporca da cui era venuto, trascinando Raphael con sé. Il vampiro più giovane aveva gridato, e si era lanciato sul bordo del canale, ma non c’era già più traccia di loro. Niente bolle, niente di niente. Solo acqua scura. Isabelle balzò in piedi, domandandogli perché non avesse cercato di aiutare Raphael, anche se nel canale non vedeva più nulla. Lydia e Luke, che nel frattempo era tornato, dopo aver discusso alcune cose con i lupi del Clan –a nessuno di loro piaceva l’idea che Simon girasse troppo lì attorno; avrebbero preferito che restasse nella sua rimessa -, si lanciarono un’occhiata preoccupata, sperando che la giovane Lightwood non avrebbe davvero attaccato il vampiro, come sembrava intenzionata a fare. Simon le rivolse uno sguardo non meno preoccupato. Si sentiva terribilmente in colpa. Era un dannato disastro. Era stato un disastro da Mondano, e ora era un disastro da vampiro. Sarebbe sempre stato un disastro, probabilmente. Fece per rispondere a Isabelle, ma la porta d’entrata di spalancò di nuovo. La preoccupazione del Diurno non diminuì di certo, piuttosto aumentò. Erano Lily e Sergey. La vampira si lanciò subito su di lui, sollevandolo per la giacca. All’apparenza sembrava una ragazza debole e fragile, a volte ci si riusciva a dimenticare che in realtà era posseduta da un’infezione demoniaca e che era più forte di quanto si riuscisse a immaginare. Lei era la persona che più lo odiava tra tutti, lo sapeva.
-Dov’è Raphael, sporco traditore? Dov’è il nostro leader?! –sibilò, il viso così vicino a quello di Simon che se fosse stata umana avrebbe sentito il suo respiro. Luke fece un paio di passi avanti e li separò con decisione. Lily indietreggiò, lanciano un’occhiata malevola al lupo mannaro, per poi tornare a guardare in modo acido il vampiro più giovane. Isabelle sapeva che così non avrebbero probabilmente sistemato nulla. Si piazzò tra i due vampiri, rivolgendosi a Lily.
-È proprio questo il punto. Non lo sappiamo. –la vampira non addolcì certo lo sguardo e la voce, a quel punto. Che cose diavolo voleva dire che non lo sapevano? Doveva essere tutta colpa del Diurno. Era sempre colpa sua, quando succedeva qualcosa a Raphael. Se solo a Camille non fossero venute certe idee… Erano andati al Jade Wolf capendo che c’era qualcosa che non andava. Se l’erano sentito dentro. Non avrebbero dovuto lasciare che il loro leader andasse da solo con Simon. Era diventato troppo pericoloso ormai.
-Come sarebbe a dire? –domandò, alzando un sopracciglio, senza smettere di guardare il vampiro più giovane. Non si poteva fidare di lui, era stata una stupida fin da principio. Simon si ritrovò ad essere incapace di parlare, di nuovo, come se qualcuno gli avesse fatto un nodo alla lingua. Abbassò lo sguardo sul pavimento, domandandosi come avesse potuto essere così stupido. Doveva metterci una pietra sopra: era troppo stupido per sperare di poter cambiare, un giorno. Avrebbe voluto darsi un ceffone da solo. Isabelle rispose al posto suo, dopo aver deglutito. Anche a lei le parole venivano difficili da pronunciare.
-Vuol dire che… Potrebbe essere morto. –a quel punto, prima che la Shadowhunters potesse vedere la reazione di Lily, Sergey, che era stato in silenzio fino a quel momento, si espresse. Aveva avuto un poco di timore a parlare, considerando che Lily sembrava davvero arrabbiata, ma a quel punto aveva saputo che la Shadowhunter e il Diurno dovevano sapere.
-Non è morto. –disse solo, aspettando che qualcuno gli domandasse come faceva a saperlo. Simon fece un passo avanti, come uno scatto, affiancandosi a Isabelle, ricevendo un’occhiata di fuoco da Lily, chiedendo cosa intendesse, praticamente in contemporanea con la Nephilim. I due si guardarono, aspettando che il vampiro rispondesse. Sergey rivolse lo sguardo a Lily, che annuì solamente, quasi dovessero rivelare i segreti più oscuri del Clan di vampiri di New York. –È stato lui a trasformarmi. Se fosse morto, morto davvero, lo saprei. –Isabelle sentì un improvviso bisogno di abbracciare il vampiro. Raphael non era morto! Non era morto! Avrebbe potuto rivederlo, avrebbe potuto scusarsi con lui, avrebbe… La voce di Luke la distolse dai suoi pensieri, ricordandole il fatto più strano in tutta quella storia.
-Mi state dicendo che un demone l’ha rapito? –era strano da pensare. I demoni non erano qualcosa di controllabile. Forse, se li evocavi, ma… Era comunque qualcosa di strano. Che avrebbe avuto interesse a rapire Raphael? Certo, era il leader del Clan più potente di New York, ma… Perché? Doveva esserci un movente. Forse voleva mettere il mondo dei Nascosti all’erta. Forse voleva lanciare un messaggio… Ma poi, era stata la stessa persona a rapire o uccidere la famiglia di Simon? Chi avrebbe potuto essere? Impossibile da sapere, avrebbero dovuto indagare. Anche se sarebbe potuto essere difficile. Simon sosteneva che il colpevole doveva essere di certo un vampiro, lo aveva capito da quello che aveva visto a casa sua, però… I vampiri erano molti. E non si potevano basare solo sulle apparenze. Chiunque avrebbe potuto far credere che fosse colpa di un vampiro, mentre invece era tutt’altro essere. Isabelle sapeva che avrebbe dovuto chiedere aiuto all’Istituto. Magari tutto aveva a che fare con le misteriose scomparse di Mondani degli ultimi due mesi, che continuavano ad aumentare… La scomparsa della sorella e della madre di Simon potevano essere un caso, collegate a quel caso. Potevano essere state scelte casualmente. Ma Raphael? Troppo strano. Sentì Simon trasalire accanto a lei. Guardandolo, notò che aveva lo sguardo fisso su un punto nel vuoto, più o meno sopra la testa di Lily. A dire la verità, tutti stavano guardando lì, ora anche la vampira, che si era spostata di scatto. Seguendo lo sguardo di tutti i presenti capì perché. L’aria aveva preso fuoco, e brillava di colori arancioni, gialli e rossi. Un messaggio di fuoco. L’ambiente sembrò quasi scaldarsi. Nessuno osò muoversi, mentre il fuoco diventava carta e precipitava verso il pavimento del Jade Wolf. Prima che la sua corsa si fermasse, Lydia lo prese, leggendolo senza esitazioni. La sua espressione passò da confusa a preoccupata. Quando ebbe finito, la Shadowhunter passò il messaggio a Isabelle. Tutti gli altri si misero accanto e dietro di lei, cercando di leggere. Non avevano saputo cosa aspettarsi. Quello tra tutto non era così fuori di testa. Quasi. Tutti e cinque si sentirono gelare le ossa. Era scritto in un modo che metteva i brividi, non sapevano nemmeno perché. E lasciò tutti loro molto confusi. Molto, molto, confusi.
 
Se state leggendo questo messaggio vuol dire che siete riusciti a capire che il vostro amato vampiro non è morto. Per ora. Non voglio fargli del male, poverino, mi fa pena. Ma, cambio idea molto in fretta. Lo so, lo so, non avete idea di chi io sia. Che tragedia. Mi divertirò molto a vedervi affannare per cercarmi… Poveri piccoli. Dimentico qualcosa? Ah, certo. Le due Mondane sembrano molto a loro agio tra noi. Solo un po’ silenziose, niente di preoccupante. Respirano ancora. Credo. È così respirare? Non mi ricordo…
Su, su, cercate, cercate! Voglio giocare con voi!
Acqua.
Acqua.
Acqua.
Siete ben lontani dalla verità, non ci vuole molto a capirlo. Il tempo scorre…
Attenti a non scottarvi con il fuoco…
 
Angolo autrice:
Oook, il finale è un po' inquietante... Salve di nuovo! :D Comunque, ho deciso che, visto che la seconda parte non ho ancora finito di scriverla, pubblicherò le parti ogni due giorni e i capitoli nuovi dopo tre. Eheheh, così dovrete aspettare di più. Oooh, nel caso non l'abbiate notato Simon sa di essere un cretino! Allora va tutto alla perfezione...
Ho visto il nuovo episodio e sono triste perchè non c'era Raphael (e da quanto ho sentito non ci sarà più neanche nei prossimi quattro episodi, quindi i nostri cuori shipper possono riposare in pace :/). Ma Simon era carino :D E non era con Clary. Quella era decisamente la parte migliore. E LA CLACE! LA CLACE! Stavo svenendo in quella scena *-* E Sebastian oddio? E Clary che realizza che lui è ancora vivo?:0 Volevo anche dire che certe cose sui Nascosti e vari le ho prese dal libro e non dalla serie (ho riletto il Codice e mi sono sconvolta a vita perchè dice che i vampiri non possono vedere il loro riflesso ma nella serie sì; e non so se rende le cose migliori o peggiori) ma l'ultima volta che ho davvero letto qualcosa dei libri è stato due anni fa, quindi ho molte lacune. E, anche se non c'entra niente, sono triste perchè mi ricordo solo che nel quinto Clary viene circa rapita ma non mi ricordo assolutamente niente. E poi mi sono accorta che la Sizzy (nei libri la shippavo tantissimo) è una cosa orribile, perchè non c'è verso che una relazione tra un vampiro e un essere vivente sia sana (*quel momento imbarazzante in cui non riesci a trovare un aggettivo in italiano e traduci praticamente letteralmente dall'inglese ma è orribile*). Ok, don't hate me, pleaz. E nella serie non li shippo non perchè shippo la Saphael ma perchè si sono parlati si e no due volte da quando si conoscono.
Soooo, next time: finalmente scopriremo dov'è finito Raph :0
A dopodomani! :D 
P.S: Scusate per eventuali errori di distrazione o di grammatica (quelli di distrazione ho paura siano tanti, quelli di grammatica, spero pochi)
 
   
 
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