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Autore: Spensieratezza    20/07/2017    2 recensioni
Questa è la storia di Saint Seya, ma è anche la storia di due fratelli che sono stati separati per anni e finalmente si rincontrano
Questa è la storia d'amore di Ikki e Shun.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Andromeda Shun, Phoenix Ikki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest
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Atena aveva detto ai suoi cavalieri, che potevano prendersi alcuni giorni di meritata vacanza, prima di combattere contro Arles e loro avevano accettato. Certo, alcuni, come Sirio, preferivano allenarsi, mentre altri, tipo Shun e Ikki, rimasero alla villa di Lady Isabel.
 
Ikki doveva ancora ambientarsi in quella casa, soprattutto doveva abituarsi al fatto di vivere tutti insieme sotto la stesa casa, assieme agli altri cavalieri.

Assieme a Shun…
 
Soprattutto, non aveva idea che Shun passasse tutto quel tempo in bagno.

“Shun, per l’amore degli dei, quanto diamine ti ci vuole per incipriarti il naso??” gli chiese Ikki, appoggiandosi alla porta.

“Mi dispiace, fratello, tieni duro! Ho quasi finito.”

“Che cosa stai facendo ancora lì dentro?”
 
Shun decise di aprire la porta e vedendo il suo broncio, a Ikki veniva da ridere.

“Ma che diamine…”

“I miei capelli sono una massa più incasinata della mia costellazione, Ikki..” disse Shun, con i capelli gonfi e una spazzola in mano.

“Sei..riuscito a incasinarli più di prima, Shun. Scommetto che hai usato un computer.”

“Se fai del sarcasmo, vuol dire che sei felice.” Disse Shun sbuffando e riprendendo a spazzolarsi. “Ahi, che male!”

“Ehi, ehi, piano, Shun, così ti farai solo male..”

“Sono pieno di nodi, Ikki..” piagnucolò Shun. “Penso che mi taglierò tutti i capelli a zero!” disse.

“Non dire sciocchezze.” Disse dolcemente Ikki, prendendogli la spazzola con una mano e prendendogli una ciocca di capelli con l’altra.

“Ikki..?”

“Stai zitto.” Ordinò l’altro.
 


Shun restò a fissarlo con quei suoi grandi occhi verdi languidi, sorpreso. Ikki si sentì un po’ a disagio, guardato da quegli splendenti raggi x.



“Volta la testa,altrimenti stiamo qui tutta la notte.”

“S-sì. Grazie, fratello.”
 
Ikki si ripromise di non fargli male, ma Shun aveva davvero tanti nodi e lui non era famoso certo per la pazienza infinita.

“AHH.” Si lamentò Shun. “AHHH.”

“Esagerato. A malapena ti tocco.”



“I-Ikki, t-ti prego, fai più piano…”

Ti prego…Ikki…

Un altro colpo di spazzola.

Shun gemeva un po’ dal dolore.

Mmmmm…sì…

Non controllarti, Shun, voglio sentirti…



“Ahia!!”

“Se ti prendessi cura dei tuoi capelli, non avresti così tanti nodi.” Diceva Ikki.

Ikki gli tirò all'indietro i capelli con la mano, in modo un pò rude.

“AHHH.” Gridò di nuovo. Ikki lo guardò. Guardò la testa di Shun reclinata all’indietro volta verso di lui, in totale remissività e sentì dei brividi di eccitazione a vedere suo fratello minore così remissivo in mano sua.

Immaginò di penetrarlo lì, proprio adesso, continuando a tirargli i capelli in quel modo. Chissà se avrebbe gridato in quello stesso modo.

Non voleva fargli male, solo farlo urlare di piacere magari.

E cavolo, aveva un’erezione che stava diventando davvero dolorosa solo a pensare a suo fratello.

Non voleva, ma la cosa gli dava delle sensazioni incandescenti.
 
“Se gridi così, adesso, non oso immaginare….quando fai sesso!

Dei no, che diavolo ho appena detto??? Che cosa cazzo stavo pensando??

Quella frase gli era scappata via, scivolata prima che potesse fermarla. Provocatoria, condita con un pizzico di frustrazione.

Mille brividi attraversarono il corpo del cavaliere di Andromeda, in quegli istanti, scuotendolo da dentro. Tremò visibilmente e deglutì, cercando di non lasciarsi scappare più altri strilli; era imbarazzato da quello che Phoenix, suo fratello, aveva detto, ma il suo sguardo tornò  a guardare il fratello, per quanto la posizione scomoda glielo concedesse.

La sua occhiata era un misto di sorpresa, timore, soggezione, ma anche abbandono. Era così che Shun lo guardava sempre.

Stavolta c’era anche qualcos’altro però, come un’occhiata di..rimprovero..come se Shun gli stesse leggendo dentro e lo stesse rimproverando per quello che aveva appena pensato.

Smettila di guardarmi!!

Devo essere impazzito. Concentrati, ikki, concentrati. Torna in te.

“Scusami, Shun, ti prometto che adesso farò più piano..”

“No, no..va..va bene…”

“C-come va bene?”

“Io..sto dicendo…”

“AHHHH…AHHH….AHH più forte Ikki….più forte!”
 
Ikki riuscì non seppe come, ad allontanare quei pensieri proibiti e osceni e pian piano riuscì a sciogliere i nodi di suo fratello, che si era poi alla fine rilassato completamente a occhi chiusi sotto il suo tocco.

“Ecco…adesso, va meglio, non è vero?” chiese Ikki, sorridendo.

Sì. Grazie..” disse Shun, girando la testa e guardando suo fratello con i suoi soliti occhi languidi, mente Ikki lasciava che una sua ciocca gli scivolava distrattamente tra le dita, sfiorandogli con l'indice, il lato del collo.

“Bene. Adesso..se vuoi scusarmi, è il mio turno.” Disse Ikki, chiudendosi in bagno, mentre Shun gli lasciava il posto.

Ikki aveva un’erezione dolorosa da soddisfare ed era già un miracolo che suo fratello non se n’era accorto.
 
 
 
 
 
   
 
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