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Autore: YukiWhite97    21/07/2017    1 recensioni
"Se la vita di Llweran era frenetica, quella di Legolas non era da meno".
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"E la sua vita era cambiata poco più di sedici anni prima, quando il suo piccolo Llweran era venuto al mondo, così all'improvviso, senza che nessuno se lo aspettasse".
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Aragorn/Legolas & molto altro.
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Se vi piacciono le mpreg, il fluff, gli intrighi familiari peggio di "Beautiful" e gli stereotipi da liceo americano, questa è la storia che fa al caso vostro!
[Primissima fanfiction in questo fandom, siate buoni se potete ^^]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Aragorn, Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Mpreg, Triangolo
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Legolas ed Aragorn decisero di alzarsi dalla panchina e di incamminarsi verso casa. 
Il secondo aveva avvolto un braccio attorno alla vita del biondo e quest’ultimo ne era stato felice. Adesso si stavano ritrovando abbracciati, a camminare vicini quasi come se fossero stati una coppia.
Certo che in quel modo… il freddo era molto meno fastidioso.
“Allora non sei più arrabbiato con me?” - domandò Aragorn.
“Io sono sempre arrabbiato con te. Ma ammetto che quando vuoi sai essere tenero”
“Tenero, eh? Non sono sicuro sia il termine adatto, ma lo accetto”
Legolas rise. Stava adorando quel momento, perché ogni preoccupazione era stata spazzata via in un attimo.
Delle urla fecero ad un tratto sussultare il biondo, il quale si aggrappò più saldamento all’altro.
I due riconobbero immediatamente le figure di… Gimli ed Enya!
Quest’ultima camminava spedita, ben vestita e con una borsetta in mano ed un’espressione a dir poco furiosa.
“Insomma donna, fermati!” - esclamò Gimli.
“Non ci penso neanche! E’ stata una pessima idea chiederti di uscire, tu non sai proprio cosa vuol dire uscire con una donna!”
“Oh, ma che ne sapevo che avrei dovuto pagarlo io il conto?”
“Stai scherzando, vero?!”
Nel bisticciare i due non si erano accorti di essere osservati. Aragorn e   Legolas stavano tentando in tutti i modi di non ridere.
Solo ad un certo punto Enya si accorse di loro.
“Voi?”
“Emh, ciao Enya. Direi che non sei l’unica qui ad essere sorpresa” - affermò Legolas.
“Voi?! - ripeté Gimli – non ditemi che siete tornati insieme”
“Emh, no – Aragorn si schiarì la voce imbarazzato – non stiamo insieme… e voi piuttosto?”
“Non dirlo neanche per scherzo! - esclamò Enya – questo qui non potrebbe stare con me neanche tra un milione di anni”
“Sono io che non voglio stare con te! Accidenti, che diavolo di donna!”
Legolas si morse un labbro per non ridere, poi afferrò Aragorn sottobraccio e decise di lasciare quei due ai loro adorabili problemi di coppia.
Successivamente presero a parlare sottovoce.
“Quei due si piacciono”
“Si piacciono? Si amano oserei dire – affermò Aragorn – si vede da come litigano”
“E tu sei forse un esperto in amore?”
“Non saprei dirlo. Mi sono innamorato una sola volta nella vita” - disse serio.
A quelle parole Legolas sentì il respiro bloccarsi in gola. Erano arrivati senza accorgersene di fronte casa sua, tuttavia non riusciva a muoversi.
“Ah… ah sì?” - sussurrò.
L’altro annuì, avvicinandosi.
“Molti anni fa. E sono innamorato tutt’ora della stessa persona”
Legolas tremò nel sentirlo così vicino. Non voleva che fosse così vicino.
Perché altrimenti sapeva che avrebbe ceduto alle proprie voglie, e questo non andava bene. Stava per sposarsi. Stava con un altro uomo.
Proprio Faramir si era molto stranito di non trovare Legolas i casa ed inoltre si era anche molto preoccupato, dove poteva essere a quell’ora?
Scostò le tende e quando si accorse che il fidanzato si trovava lì fuori nientepopodimeno che con Aragorn, sentì una morsa di gelosia acuta mai provata in vita sua.
Decise quindi di uscire.
Legolas sussultò quando si accorse di lui e prontamente si scostò.
“Hei...” - chiamò.
“Legolas, ma dov’eri finito? Pensavo di trovarti a casa” - disse duramente.
“Mi dispiace, ero uscito a prendere un po’ ‘aria e poi – guardò Aragorn – ho incontrato Aragorn e ci siamo fermati a parlare”
Faramir guardò l’uomo malamente. Non aveva mai provato gelosia nei suoi confronti, ma da quando Legolas gli aveva detto la verità circa la sua paternità gli veniva un po ‘difficile non esserlo.
“Capisco. Che ne diresti di tornare dentro?” - domandò.
“Eh… sì, ma certo”
“Io… io adesso me ne vado – aggiunse infine Aragorn – ci si vede”
A braccia conserte Faramir lo osservò andare via. Quando se ne fu andato del tutto, guardò Legolas.
“Cosa ci facevi con quello lì?”
“Eh? Te l’ho detto, l’ho incontrato”
“Per caso? Io dubito che sia il caso a gestire il tutto!”
“Faramir… mi stai facendo una scenata di gelosia forse?” - domandò sorpreso.
“Beh, e cosa ci sarebbe di strano? Siete stati insieme una volta!”
Il biondo alzò gli occhi al cielo.
“Non c’è motivo di essere gelosi”
“Guarda che ho visto come ti guarda e ho visto anche come ti era vicino, quello stava per baciarti”
“Hai preso anche l’abitudine di spiarmi adesso?”
“Penso di avere tutto il motivo di preoccuparmi!”
“E invece no! E sai perché? Perché so difendermi da solo. La sofferenza mi ha reso più forte, quindi so come comportarmi!” - proclamò con stizza, mettendo fine a quella discussione. La gelosia di Faramir era più che giustificabile, tuttavia quella dimostrazione lo aveva infastidito.
Forse perché effettivamente lui aveva ragione. Aragorn non gli stava attorno per caso, c’era un motivo e la cosa stranamente gli faceva piacere.
Questo non andava bene. Questo avrebbe mandato a monte tutto.

I giorni passarono e  velocemente arrivò marzo. I preparativi per il matrimonio erano costanti, ma molto più lenti di quello che Legolas aveva voluto. Stava cercando di non pensare ad Aragorn, ma più non voleva pensarci e più lui gli tornava in mente.
Ovviamente per Aragorn la situazione non era migliore. Arwen era rimasta ferma sulla sua decisione di andare via e per questo aveva deciso di parlarne con Eldarion, viso che oramai manca poco la fine della scuola.
“Ho deciso che ci trasferiremo non appena finirai la scuola” - gli disse tranquillamente.
Eldarion capì che quella decisione doveva essere la conseguenza di un qualcosa di molto grave.
“Trasferirci? Ma non possiamo trasferirci, mamma! Io qui ho tutto, ho i miei amici!”
“Mi dispiace, ma non ho altra scelta. La famiglia è più importante e temo che se rimaniamo qui possa crollare tutto”
Eldarion abbassò lo sguardo. Dubitava che le cose si sarebbero risolte in quel modo.
“Papà ti ha detto tutto, non  è vero?”
“Tutto? Di che parli?”
“Parlo del fatto che certe cose le so da molto tempo prima di te. So che Llweran è mio fratello”
Arwen sorrise amaramente.
“Bene, allora non dovrò sforzarmi di dirtelo. Penso che sarai d’accordo con me allora”
“No che non sono d’accordo. Non voglio allontanarmi da lui”
“Avere lo stesso sangue non fa di voi fratelli”
“Sì invece! Noi siamo sempre stati insieme, c’è sempre stata alchimia tra di noi, e questo era il motivo! Se voi volete lasciarvi fate pure, ma non mettetemi in mezzo”
“Eldarion  - chiamò aspramente – tu sei ancora troppo piccolo per poter capire certe cose, io so quello che è meglio per te. Io, tu e tuo padre partiremo e ci rifaremo una nuova vita”
“Ma non lo capisci, vero?! - esclamò – lui non ti ama e non ti amerò mai, né qui né da nessun’altra parte, ma a che serve parlarne, sei troppa cieca per vedere la verità!”
Ad Eldarion non importava di essere stato troppo duro, aveva sputato  fuori ciò che pensava senza pensarci due volte. Adesso stava malissimo, e l’unica persona con cui avrebbe voluto parlare era proprio Llewran.
Quest’ultimo si preoccupò tantissimo quando sentì l’altro così preoccupato, e quindi andò immediatamente da lui, si videro fuori, malgrado stesse per piovere.
“Eld! - esclamò ansimante – Eld, che è successo?”
“La fine del mondo, ecco cosa. Mia madre vuole che ci trasferiamo quando la suola sarà finita”
“Cosa? Perché?”
“Per.. tutto quello che è successo...”
“Cosa? Ma no! Eld… non c’è motivo! Mio padre sta con Faramir adesso, stanno per sposarsi! Dov’è tua madre? Voglio parlarle!”
“No, no, no è meglio di no!” - esclamò l’altro al solo pensiero di cosa avrebbe fatto sua madre se se lo fosse ritrovato davanti.
“Ma Eld… non poi andare via. Sei il mio migliore amico. Sei un fratello per me”
Le lacrime punsero gli occhi del giovane Strider. Mesi di stress gravavano sulle sue spalle. Lo abbracciò.
Lui non era come un fratello, era un fratello, ed era ingiusto che dovessero separarsi.
“Ti voglio bene Llweran…. per favore ricordatelo sempre...”
“Eld… ti voglio bene anche io. Risolveremo la cosa, promesso”
Il biondo lo strinse forte a sé, come a volerlo rassicurare, non sapendo che probabilmente molto presto sarebbe stato lui quello ad aver bisogno di essere consolato.

Per quanto riguarda Aragorn, quest’ultimo si sentiva parecchio sotto pressione. Arwen non voleva cambiare idea e sapeva che se non avesse fatto come lei voleva gli avrebbe portato via Eldarion, e questo non doveva accadere. Tuttavia era diventato impossibile trattenere i sentimenti verso Legolas, non gli importava se quest’ultimo fosse in procinto di sposarsi, era certo che fosse tutta una messa in scena.
Per questo era uscito di nascosto e aveva supplicato Legolas di incontrarsi. Inizialmente quest’ultimo aveva declinato vista la precedente reazione di Faramir, ma alla fine aveva ceduto, dopotutto voleva vederlo allo stesso modo in cui voleva Aragorn.
Il biondo arrivò prima di lui, nevoso e con un nodo allo stomaco, quasi pentendosi di aver accettato.
L’altro gli arrivò alle spalle.
“Legolas” - chiamò.
“Aragorn. Cosa è successo?”
“Stai bene? Da San Valentino non ci siamo più visti, e ho avuto l’impressione che Faramir fosse infastidito”
“E’ tutto a posto, davvero. Tu invece mi sembri agitato”
“Ti sembro agitato semplicemente perché sono arrivato al limite della mia sopportazione. Arwen vuole andare via, ma io non voglio”
“Beh… allora non andare...”
“Ma io non posso perdere Eldarion, ma non posso perdere neanche te, neanche voi!”
“Aragorn… questo non dovrebbe importarti”
“Mi importa eccome invece! - esclamò afferrando il sui viso-  sono un stupido, ok? Sono anche un codardo, proprio come mi hai detto tu. Ma Legolas, io ho capito che il tuo matrimonio  è tutta una messa in scena, ho capito che stai facendo tutto solo per dimenticare. Questo  è sbagliato, ti prego, non sposarti per questo motivo, non fare lo stesso errore che ho fatto io”
Legolas avrebbe voluto scoppiare lacrime, lui era in grado idi leggergli così fin dentro l’anima. 
“Aragorn, per favore...” - sussurrò con voce strozzata. Aveva cercato di trattenersi, ma alla fine aveva preso a a piangere, anche se in modo sommesso.
“Ti prego no, non piangere, non ce la faccio più a vederti così”
“Io non posso stare con te. Anche se in fondo ti amo e ti amerò sempre, ci abbiamo già provate due volte, forse è proprio destino che sia così!”
“Nulla è scritto. Per favore”
“Perdonami... perdonami, ma non ho il coraggio di provarci un’altra volta. Dobbiamo pensare al bene delle nostre famiglie, dei nostri figli. Eldarion sta già soffrendo abbastanza e non voglio che anche Llweran soffra”
“Ma soffrirà. E soffrirai anche tu”
“Io starò bene. Voglio bene a Faramir e lui vuole bene a me”
“E per te va bene così? Accontentarti?”
“Come ho sempre fatto”
La sua mano era stretta a quella di Aragorn. Provò un’immensa difficoltà a staccarsi, ma alla fine non seppe neanche lui come ci riuscì. Aragorn lo vide allontanarsi, ma non poteva permettersi di perderlo un’altra volta, perché sentiva che questa volta sarebbe stata quella definitiva.
Legolas tornò a casa in stato catatonico. Credeva quasi di essere sull’orlo della follia. Faramir era lì, seduto sul divano a guardare la tv.
Egli non si era neanche accorto che il suo fidanzato fosse tornato.
Il biondo lo fissò con gli occhi spalancati.
“Legolas? - domandò ad un tratto – che succede?”
Ora o mai più. Deve essere come deve essere.
“Faramir – disse con tono neutro – io voglio che ci sposiamo adesso”
“Eh… adesso? - domandò – ma Legolas, ci sono ancora molte cose da...”
“Io voglio che ci sposiamo adesso. Domani se possibile – dichiarò serio – non voglio più aspettare. E’ questo quello che voglio”
Faramir rimase piuttosto sorpreso da quel suo desiderio, ma da un lato fu estremamente lusingato. Gli si avvicinò, stringendo le sue mani.
“Legolas… se ti senti pronto, io non ho alcun problema” - disse guardandolo negli occhi.
L’altro ricambiò la stretta, fremendo. 
Dopo che l’avrebbe fatto sarebbe tutto finito, ne era certo. I suoi guai sarebbero finiti.
“Io sono pronto” - sussurrò con decisione
E il giorno dopo fu, proprio come Legolas voleva. Certo non sarebbe stato il matrimonio dei suoi sogni, ma dopotutto neanche voleva, l’importante era compiere l’atto che lo avrebbe unito a Faramir per sempre. Amici e  familiari erano stati avvertiti la sera prima, ed alcuni la mattina stessa.
Il matrimonio  si sarebbe svolto nel giardino di una villa antica e tutti gli invitati erano già lì, malgrado l’avvertimento dell’ultimo minuto.
“La cosa non mi piace – disse Thranduil – c’è qualcosa sotto, è stato fatto tutto troppo di fretta”
“Lo penso anche io – affermò Elrond – ma dobbiamo essere positivi, forse Legolas non vedeva l’ora di sposarsi”
“Ne dubito fortemente” - dichiarò.
Poco distante, Llweran sistemava il cravattino ad Eldarion.
“Ecco, adesso sì che va bene” - disse il biondo.
“Già – l’altro sorrise nervosamente – Llweran… sei sicuro che questo vada bene per te, per voi?”
“Di cosa parli? Certo che va bene. Mio padre ama Faramir, ed è giusto che si sposino. Non preoccuparti per me” - nel dire ciò gli diede una pacca sulla spalla.
Eldarion tentò di sorridere, ma non ci riuscì. Aveva come l’impressione che sarebbe finita molto, molto male.
Llweran raggiunse le quattro damigelle, Tauriel, Shauna, Sabia ed Una, rigorosamente vestite di color verde Tiffany.
“Odio queste scarpe – si lamentò l’ultima – e odio questo vestito”
“Almeno adesso sembri una ragazza” - commentò Tauriel.
“Cosa vuoi dire tu, brutta…!”
“Hei, hei – il biondo le fermò – non è il momento di litigare. Siete tutte splendide, soprattutto tu Shauna”
“Oh, grazie – rispose arrossendo – sei bello anche tu, sembri uno sposo”
“Oh, penso di aver capito di chi sarà il prossimo matrimonio” - sghignazzò Tauriel.
“Emh, d’accordo – si schiarì la voce – io vado a vedere Faramir come sta, voi… voi non toccate niente e state buone”
Era davvero dura controllare che fosse tutto perfetto.
Sotto l’arco nuziale, Faramir appariva piuttosto nervoso, dopotutto stava per compiere un passo importante.
“Hei – il suo futuro figliastro lo raggiunse – come va?”
“Eccetto la nausea e i nervi a fior di pelle, credo bene...”
“Avanti, non c’è bisogno di essere nervosi. Vedrai che andrà tutto bene. Anche se ho la vaga impressione che mio padre sarà ancora più nervoso di te, motivo per cui sto evitando di parlargli. Comunque sia, sappi che sono molto felice di averti nella mia vita”
Faramir sorrise.
“Sono felice anche io”

Legolas passeggiava agitato. Stava davvero per farlo, stava per compiere quel passo e non sarebbe più tornato indietro.
Eppure non era raggiante e felice come avrebbe dovuto essere. E per forza, si stava sposando solo per tentare di dimenticare, e questo era sbagliato. Forse però avrebbe imparato ad amare Faramir.
“Nervoso?”
Riconobbe immediatamente la voce gentile di Gandalf.
“Ah, un po’… dopotutto è un passo importante”
“Già. Sai, sono stato a molti matrimoni nella mia vita eppure non ho mai incontrato uno sposo con un’espressione tanto felice” - disse sarcastico.
“Non so di cosa tu stia parlando. Io sono felice”
“Legolas… ma davvero è quello che vuoi? Sei sicuro ce questo ti renderà felice?”
No che non sono sicuro, ma non posso fare nulla se non provare. Almeno potrò fare qualcosa di buono nella mia vita.
“Non lo scoprirò finché non lo farò – disse duramente – adesso, scusami, ma devo andare a sposarmi”
Dopodiché gli passò accanto senza aggiungere una parola.
Tutti i suoi amici fremevano mentre lo aspettavano.
“Adoro i matrimoni, spero di non piangere” - sussurrò Frodo.
“Ah, ti prego, io ho la vaga impressione che questo matrimonio salterà” - disse Gimli.
“E smettila di fare l’uccellaccio del malaugurio” - lo rimproverò Enya.
Qualche secondo dopo l’arrivo di Legolas fece drizzare tutti sulle sedie.
Mentre raggiungeva il so futuro marito tutto impettito, Legolas poté vedere molte cose: la vecchia vita che sperava di lasciarsi alle spalle, la preoccupazione negli occhi di suo padre, la felicità in quelli dei suoi amici e  di suo figlio, che credeva che fosse finalmente felice.
Ma non era esattamente così. Faramir lo accolse con un sorriso che per un attimo lo fece scaldare.
Llweran si sedette accanto a Shauna, stringendo la sua mano. Era certo che da quel momento tutto sarebbe andato bene. Finalmente.

Faramir Wenhan, vuoi tu prendere Legolas come tuo sposo?
“Lo voglio”
La sua risposta fu chiara, decisa e concisa.
Il biondo sentì di perdere un battito.
Legolas Greenleaf, vuoi tu prendere Framir come tuo sposo?
Una risposta, una sola parole, due lettere. Quelle le dividevano dal suo destino.
“Io...”
“FERMI TUTTI!”
Peccato che un ospite inaspettato aveva deciso di fare la sua teatrale entrata in scena: Aragorn non si sarebbe tirato indietro e lo aveva ben dimostrato presentandosi al suo matrimonio.
Legolas credette di morire nel vederlo lì, Llweran invece lo guardò con aria interrogativa, non capendo. Ma il resto degli invitati, loro sì che avevano ben capito cosa sarebbe accaduto.
Gimli borbottò qualcosa che diceva:
“L’avevi detto che questo matrimonio sarebbe saltato”
   
 
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