Capitolo
8
Kallen
ed Ector vengono condotti
dinnanzi a Lelouch e a CC in pochi minuti da Geremia. Ector non sembra
affatto
preoccupato dalla cosa mentre la rossa mostra chiaramente paura e
ansia.
L’imperatore scende dal trono sul quale era seduto e si
avvicina ai due, Kallen
si china in segno di rispetto ma Ector quasi ride in faccia al giovane
sovrano
che ai suoi occhi appare come un ragazzino inesperto.
«Finalmente
ho il piacere di conoscerla
signor Ector» Afferma sicuro l’imperatore.
«Vi
direi la stessa cosa maestà ma stavo
meglio a casa a dormire» Ridacchia beffardo.
«Dovrebbe
moderare i termini!» Esclama
Geremia irato.
«Basta
così mio buon Geremia, il signor
Ector ha fatto un enorme sforzo a venire qui da noi oggi, sappiamo bene
quanto
lui odi gli esseri umani. Non è forse così
Ector?» Conclude l’imperatore
chiedendo a Ector.
«In
effetti se devo incontrare un
mucchio di tromboni politici che offendono la mia compagna di ballo non
appena
arriva sono a disagio, ma di norma mi piace scoccare cibo a una festa
mio adorato
imperatore» Conclude Ector con un sorriso a 32 denti.
«Se
lei porta una schiava a un
ricevimento pieno zeppo di nobili è normale che questa
verrà denigrata e
offesa» Interviene CC inespressiva.
L’imperatore
però alza la mano e fa
segno di voler intervenire singolarmente e senza l’intervento
di nessuno
voltando poi il capo verso Kallen
«Kallen
Kozuki, quanto tempo, come
stai?»
«Bene
sua maestà»
«Da
quel che vedo il tuo padrone non ti
fa mancare certo tutte le comodità di cui hai
bisogno»
«Faccio
solo quel che lui mi chiede mio
imperatore»
Ector
rimane innervosito e storce il
muso all’ultima affermazione di Kallen tanto da sbuffare
più volte mentre
Lelouch continua imperterrito a porre alla rossa domande di finta
cortesia
palesemente insensate e prive di fondamento logico pur di
“divertirsi” a vedere
la ragazza chinare il capo rispondendo sempre in modo affermativo.
«Dimmi
Kallen, hai dei capelli molto
belli questa sera hai pensato di farli crescere?» Chiede CC
sorridente.
«N..
No sua maestà imperiale, il mio
padrone mi ha ordinato di vestirmi in questo modo e io ho eseguito
nulla di
più»
«COSA?
Non gli dia retta sua altezza la
mia bella principessa mi ha fatto un regalo –sorride
arrossendo- io l’ho
gradito e punto!»
«Addirittura
principessa signor Ector?
Lo sa che è vietato legare sentimentalmente con gli schiavi
vero?» A parlare
questa volta fu Geremia con tono sarcastico.
«Si
lo so signor Geremia ma... non me ne
frega niente, capisce?» Conclude Ector.
Lelouch
sembra infastidito
dall’atteggiamento di Ector e nonostante cerchi di
nasconderlo la rabbia
trapela dai suoi occhi. L’imperatore chiede quindi
all’uomo di seguirlo assieme
a Kallen in un corridoio poco distante da li per poter parlare con loro
in
privato. Il gruppo di tre persone si incammina quindi verso il
corridoio mentre
Geremia, che appare in disaccordo, resta assieme a CC ad osservare la
festa.
Una
volta arrivati nel corridoio Lelouch
cammina per circa 30 metri lungo lo stesso per poi fermarsi e girarsi
di
scatto. Fissa Kallen ed Ector con aria innervosita e poi:
«Kallen
Kozuki, io ti ordino di
strapparti quel lurido vestito di dosso!»
«Ma
che sei scemo imperatore!» Esclama
Ector.
«Niente
affatto signor Ector, io sono
l’imperatore di britannia e ho il diritto di dare ordini a
chiunque lei compreso,
figuriamoci a una schiava!»
«Ector
lascia perdere... è solo un
vestito non ci perdo nulla a levarlo» Afferma lei iniziando
ad abbassare le
spalline del suo vestito.
«STA
FERMA KALLEN, QUESTO SPORCO
RAGAZZINO NON HA IL DIRITTO DI DARTI UN ORDINE SIMILE!»
«Ne
sei certo Ector?» Ridacchia Lelouch
estraendo una pistola e puntandola verso l’uomo.
«No
aspetta Lelouch! TI SUPPLICO MI
TOGLIERÒ OGNI COSA MA NON FAR DEL MALE A ECTOR!»
«Vedo
che tieni al tuo padrone più di
quanto dimostri mia adorata Kallen, bene ora puoi anche evitare di
rivestirti,
la sala in cui sarai sfruttata dagli ospiti a fini sessuali non
è qui ma
dall'altra parte del palazzo»
«Sfruttata
a fini sessuali?» Chiede lei
spaventata.
«Ovviamente,
sarai il pezzo forte di un
banchetto erotico che ho preparato per te e per i miei ospiti,
può partecipare
anche il tuo padrone se ti va» Conclude Lelouch ridacchiando
per poi dare le
spalle ai due.
Ector
sembra colmo di rabbia, Kallen lo
osserva impietrita e spaventata dalla reazione che potrebbe avere nei
confronti
di Lelouch. L’uomo fissa l’imperatore teso come una
corda di violino e dopo un
attimo parte all’attacco e lo afferra alle spalle
disarmandolo. Un attimo dopo
Ector riesce a far cadere dalle mani di Lelouch la pistola che ancora
impugnava
e poi con una singola mossa lo gira verso di lui e lo guarda negli
occhi
dicendo:
«Goditi
il viaggio imperatore dei miei
stivali!» Pronunciata quella frase gli occhi di Ector si
illuminano di rosso e
il simbolo del Geass compare in entrambe le pupille.
Il
geass di Ector cattura Lelouch che
rimane intrappolato per un attimo nella mente dello stesso per poi
svenire un
attimo dopo. Ector porta la mano ai suoi occhi e dolorante urla
straziato.
Sembra che usare il Geass su Lelouch lo abbia danneggiato tanto da far
uscire
del sangue dal suo naso. Kallen si accorge di ciò che
è in grado di fare l’uomo
ma non gli importa, ai suoi occhi in quel momento Lelouch non
è altri che il
suo salvatore e quindi si dirige svelta verso di lui per prestargli
soccorso.
«Ector!
Ector! Avanti! Anche Lelouch ha
un Geass è forse per questo che stai male?»
«No..
no al contrario lui non ha solo un
geass ma anche altro, come la sua amica CC... ho rischiato di morire
usando il
mio potere su di lui piccoletta..»
«Ora
spiegami cosa gli hai fatto Ector,
cerchiamo di capire come muoverci»
«Il
mio potere mi consente di azzerare
la memoria nulla più... di Lelouch Vi Britannia è
rimasto solo un guscio vuoto
adesso»
«Che
cosa? Ma... vuoi dire che... in
pratica è clinicamente morto?»
«Non
proprio.. ti spiegherò tutto ma ora
devo ripulirmi, come vedi anche a lui esce del sangue dal naso,
penseranno a un
emorragia cerebrale e ce ne andremo senza dare troppo nell'occhio...
cosi poi
mi spieghi come fai a conoscere il geass mia bella
principessa» Conclude
sorridendo verso la sua compagna d’avventura.
«Si
certo, ora però farò finta di
chiamare i soccorsi, tu pensa a far sparire la sua pistola, credi di
farcela?»
Ector
risponde in modo affermativo alla
compagna e un attimo dopo, seppur a stento, si alza da terra per
prendere la
pistola dell’imperatore e rimettergliela in tasca “non saprei dove buttarla e poi se
Geremia sapeva che Lelouch era
armato capirebbe... così non corriamo rischi
invece”.
Trenta
minuti dopo la sala viene fatta
evacuare da tutti tranne Ector, Kallen, Geremia e CC che rimangono a
osservare
Lelouch. Sull’imperatore ogni tentativo dei medici di farlo
rinvenire è vano e
alla fine la stessa CC ordina agli stessi di farla finita e di portarlo
in
ospedale per ulteriori controlli visto che il suo stato di incoscienza
perdurava da troppo. Geremia segue il suo signore e, assieme ai medici,
lo
trasporta in elicottero in ospedale. CC una volta rimasta sola con la
coppia si
rivolge a Ector sorridente:
«Vedo
che hai imparato a controllare il
tuo potere mio caro Ector»
«Già
esatto CC! Ti sono cresciute le
tette o hai messo una roba imbottita?»
«Vuoi
finirla Ector! Non sei più il
bambino che voleva essere allattato da me –ridacchia- o vuoi
che racconti alla
tua bella tutte le cretinate che facevi da piccolo?»
«NONONONO!!!!!!
EVITA... EVITA MIA CARA
MAMMIA C.C.!» Urla Ector.
«Voi
due vi conoscete?»
«Certo
Kallen! Fu CC a salvarmi la pelle
prima di te 25 anni fa donandomi il potere che tu chiami Geass, non la
adoro ma
è stata come una madre malata quindi la rispetto»
«Ca...
capisco.. Ector...»
«Perdonami
piccola... avrei voluto dirti
tutto dall’inizio ma... non potevo.. ad averlo saputo che eri
al corrente
dell’esistenza del potere dei re... dio se sarei stato felice
di potertelo
confidare»
«Ora
non discutete ragazzi, andate via!
Vivrete felici e magari avrete anche dei bei bambini... e tu Ector non
essere
troppo noioso con Kallen!»
«Cosa
che dici CC sei scema?» Chiede
Ector.
«CC
ma non ti sembra di correre un po
troppo?» Chiede Kallen.
«E’
nel vostro destino e si vede
benissimo, ora andate!»
I
due si guardano negli occhi e decidono
di dileguarsi da palazzo sgattaiolando fuori dai cancelli.
L’impresa vien
facile ai due data l’assenza di guardia per via del malore di
Lelouch. Una
volta usciti percorrono qualche km e Kallen si priva di parte
dell’abito da
sera per sembrare una comune cittadina di ritorno a casa.
Successivamente passa
un autobus e Ector suggerisce di prenderlo per poter tornare
velocemente a casa
loro, la rossa accondente e così entrambi salgono sul bus
rimanendo però in
silenzio durante tutto il tragitto.
Una
volta arrivati a destinazione i due
scendono e si dirigono verso casa, che era distante un centinaio di
mentri
dalla fermata. Ector estrae le chiavi dalla tasca per aprire la porta
tremante,
Kallen lo nota e mentre lo osserva pensa “Ector..
adesso che faccio... che facciamo io e te adesso?”