Era immobile.
Hermione non poteva crederci, doveva essere un incubo. Senza che se ne rendesse conto calde lacrime iniziarono a rigarle il volto, mentre a passi incerti avanzava verso quel ragazzo che con la sua risata le aveva insegnato il significato della parola amore.

-Non riuscirò a trattenerti, vero?- chiese, passandosi una mano tra la folta capigliatura rossa.
Scosse il capo, la ragazza. Se avesse aperto bocca sarebbe scoppiata a piangere.
Weasley sorrise malinconicamente. Se lo aspettava, eppure aveva sperato di avere più tempo. Del resto era sempre stato quello a mancare nel corso della loro storia. Avevano priorità e impegni diversi, ma si erano sempre trovati a metà strada. La presenza dell’altro rendeva più sopportabile lo scorrere dei minuti.
-Fred, io…- iniziò Hermione, non sopportando più quel silenzio che si era creato. Erano persone da risate, da litigi, ma non da silenzi carichi di parole non dette.
Il ragazzo non la fece finire, spalancò le braccia e la grifoncina colse al volo l’invito. Aveva bisogno di sentirlo vicino, di sentire che le discussioni dei giorni precedenti erano superate, che nonostante non approvasse la sua decisione le sarebbe rimasto accanto.
Il più scapestrato dei gemelli Weasley la strinse forte, giocando con quei ricci ribelli che tante volte si era divertito a criticare solo per vedere le sue guance gonfiarsi di indignazione e poi rubarle un bacio. Era bellissima in quei momenti.
-Per sempre- sussurrò stringendola più forte contro il suo petto -Quando tutto questo sarà finito, staremo insieme per sempre- ripeté più convinto osservando quegli occhi dorati nei quali non poteva evitare di perdersi.
Hermione sorrise.
-E quanto tempo è “per sempre”?[1]- gli chiese sollevandosi sulle punte, ad un soffio dalle sue labbra, ma prima di ottenere risposta il ragazzo l’aveva baciata facendole dimenticare tutto al di fuori di lui.

-Per sempre…- sussurrò tra le lacrime, mentre le ginocchia le cedevano e il suo corpo si accasciava sul busto dell’uomo che amava.
George la osservava in silenzio, aveva fatto allontanare il resto della famiglia. Hermione e Fred meritavano di vivere per un ultimo momento quel per sempre che mai si sarebbe realizzato.
-Ti chiesi quanto tempo era “per sempre”, ma non mi hai risposto, ricordi?- continuò stringendogli la mano ormai fredda.
Si sentiva egoista. Avrebbe dovuto lasciare ai Weasley quegli ultimi istanti, ma non poteva. Era lui a tenerla ancorata ad una realtà che sembrava sempre più flebile ai suoi occhi.
-Ora, lo so!- affermò sorridendo leggermente prima di posare un ultimo bacio su quelle labbra ormai fredde.
George distolse lo sguardo. Era a pezzi, Hermione, la sua anima era lacerata, ma cercava la forza per rialzarsi. Suo fratello ne sarebbe stato orgoglioso.
-A volte, solo un secondo [2]- concluse prima di alzarsi imitata dal ragazzo.
Il tempo non si sarebbe fermato a osservare il loro dolore, la guerra avrebbe continuato a mietere vittime, non potevano permetterlo. Lo dovevano al ricordo di Fred e a quel “per sempre” che per il mondo non sarebbe durato “solo un secondo”.

Note