★Autore: Kamy
★Fandom: DBZ.
★ Iniziativa: Questa storia partecipa alla Challenge “All Summer Long” a cura di Piscina di Prompt e Fanwriter.it!
★ Numero Parole: 624.
★ Prompt: Fin da piccolo A ha sempre sostenuto che da grande avrebbe provato l'esistenza delle sirene, visto che nessuno gli crede quando sostiene di averne vista una.
★ Bonus: Estate in città
Cap.13 La sirena
Inutilmente e poi per niente...
Gohan si tolse gli
occhiali, chiuse gli occhi sentendoli
bruciare e si massaggiò le palpebre.
“Mi dispiace di
averti rovinato le vacanze” sussurrò con
voce roca. Allungò le gambe sentendole formicolare e
piegò di lato il capo,
facendo scricchiolare il collo.
“Rovinato?”
domandò la fidanzata.
Gohan annuì e
riaprì gli occhi, volse il capo e osservò
Videl stesa sul divanetto, arrossì guardando le gambe nude
della giovane. La
ragazza succhiava un ghiacciolo alla fragola, le sue labbra erano
sporte e
arrossate, il petto le si alzava e abbassava. Gohan sentì le
proprie orecchie
andare in fiamme, mentre studiava il corpo della giovane, stretto da un
top
candido e un paio di pantaloncini azzurri.
“Sì.
Stiamo dovendo trascorrere l’estate in città, ma
sono
vicino a dimostrare la mia tesi” spiegò Son.
Videl succhiò
più rumorosamente, un rivolo di saliva le
scivolò lungo il mento.
“Qual
è? Su cosa stanno vertendo le tue ricerche?”
domandò.
Gohan ridacchiò
e arcuò leggermente la schiena in avanti.
Salvò una serie di word e un PowerPoint, si pulì
gli occhiali nella maglietta e
l’infilò nuovamente.
“Lo sai che
ricerco specie che si credono estinte”. Iniziò a
dire con tono atono.
Videl corrugò
la fronte, i corti capelli mori le
solleticavano il collo.
“Ricordo, la tua
tesi di dottorato verteva su ‘draghetto’.
Il tuo compagno di giochi da bambino” lo interruppe.
“Esattamente”
sussurrò Gohan. Abbassò lo schermo del
portatile e si piegò all’indietro, appoggiando le
spalle muscolose contro lo
schienale della sedia.
Videl si grattò
la guancia e staccò con i denti un pezzo del
ghiacciolo, facendoselo squagliare in bocca.
“Sono sempre
stato abituato alle stranezze. Sono per metà
alieno, ho visto più mostri e demoni che persone normali. Ho
conosciuto un
ragazzo che veniva dal futuro e sono cresciuto con un piccolo di drago.
Mi
trasformavo in supersaiyan e anche se mia madre ogni tanto mi chiamava
teppista, alla fine non si è mai rifiutata di credere a
quelle assurdità.
Perciò quando
ero bambino, mi venne normale, a scuola, dire
che avevo visto una sirena. In fondo andavo a scuola a bordo di una
nuvola
dorata. Sapevo che dovevo nascondere la faccenda saiyan e il fatto che
mio
padre era morto e resuscitato, ma quello pensai fosse
normale” spiegò Gohan.
Spostò all’indietro la sedia e si alzò
in piedi.
“Hai visto una
sirena?” domandò Videl. Sgranò gli
occhi e le
sue iridi azzurre brillarono di riflessi più chiari.
Gohan le sorrise e
annuì.
“Aveva dei
lunghi capelli verde chiaro e…”
raccontò.
Videl addentò
nuovamente il ghiacciolo, dividendolo
esattamente a metà.
“Aspetta, non
dirmi che era nuda” borbottò.
Gohan ridacchiò.
“Era una
bambina” ribatté. Alzò le gambe di
Videl e si
sedette sul divano, sotto di esse, appoggiandole sulle proprie
ginocchia.
“Beh, lo eri
anche tu. Magari ti è venuta una cotta”
ribatté
Videl. Gonfiò le guance e leccò ciò
che rimaneva del ghiacciolo.
“Videl, ammetto
che la trovai una creatura fantastica e
volevo che tutti sapessero. Solo che mi presero in giro. Non mi ha
creduto
nessuno in quella classe e sogno di poter dimostrare che esistono. Ora
sono
così vicino alla scoperta. E se lo faccio io, eviteremo che
qualche mi collega,
decide anche di catturarla. Questo genere di creature non sopravvivono
se
prigioniere” spiegò Gohan.
Videl finì il
ghiacciolo e chinò il capo.
“La gente mette
sempre in dubbio quello che dici e sputa sui
tuoi sogni. Sindaca su quello che credi inutilmente, per
niente” sussurrò roca.
Si mise lo stecco di legno in bocca ed espirò dalle narici.
“Non penso che
rimanere qui in città, mi rovinerà le
vacanze. Anzi, saranno state ben spese, se potrai realizzare questo
sogno che
porti con te sin da bambino” disse gentilmente.
“Grazie”
rispose Gohan. Chiuse gli occhi e le sorrise.