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Autore: kamy    27/07/2017    1 recensioni
Raccolta di Flashfic sulla coppia Godel ispirate dalla canzone di Almeno tu nell'universo.
Link della musica: https://www.youtube.com/watch?v=dbMvLVjudFk.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Un po' tutti, Videl
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.


★Autore: Kamy
★Fandom:  DBZ.
★ Iniziativa: Questa storia partecipa alla Challenge “All Summer Long” a cura di Piscina di Prompt e Fanwriter.it!
★ Numero Parole: 624.
★ Prompt: Fin da piccolo A ha sempre sostenuto che da grande avrebbe provato l'esistenza delle sirene, visto che nessuno gli crede quando sostiene di averne vista una.
★ Bonus: Estate in città

Cap.13 La sirena



Inutilmente e poi per niente...

Gohan si tolse gli occhiali, chiuse gli occhi sentendoli bruciare e si massaggiò le palpebre.

“Mi dispiace di averti rovinato le vacanze” sussurrò con voce roca. Allungò le gambe sentendole formicolare e piegò di lato il capo, facendo scricchiolare il collo.

“Rovinato?” domandò la fidanzata.

Gohan annuì e riaprì gli occhi, volse il capo e osservò Videl stesa sul divanetto, arrossì guardando le gambe nude della giovane. La ragazza succhiava un ghiacciolo alla fragola, le sue labbra erano sporte e arrossate, il petto le si alzava e abbassava. Gohan sentì le proprie orecchie andare in fiamme, mentre studiava il corpo della giovane, stretto da un top candido e un paio di pantaloncini azzurri.

“Sì. Stiamo dovendo trascorrere l’estate in città, ma sono vicino a dimostrare la mia tesi” spiegò Son.

Videl succhiò più rumorosamente, un rivolo di saliva le scivolò lungo il mento.

“Qual è? Su cosa stanno vertendo le tue ricerche?” domandò.

Gohan ridacchiò e arcuò leggermente la schiena in avanti. Salvò una serie di word e un PowerPoint, si pulì gli occhiali nella maglietta e l’infilò nuovamente.

“Lo sai che ricerco specie che si credono estinte”. Iniziò a dire con tono atono.

Videl corrugò la fronte, i corti capelli mori le solleticavano il collo.

“Ricordo, la tua tesi di dottorato verteva su ‘draghetto’. Il tuo compagno di giochi da bambino” lo interruppe.

“Esattamente” sussurrò Gohan. Abbassò lo schermo del portatile e si piegò all’indietro, appoggiando le spalle muscolose contro lo schienale della sedia.

Videl si grattò la guancia e staccò con i denti un pezzo del ghiacciolo, facendoselo squagliare in bocca.

“Sono sempre stato abituato alle stranezze. Sono per metà alieno, ho visto più mostri e demoni che persone normali. Ho conosciuto un ragazzo che veniva dal futuro e sono cresciuto con un piccolo di drago. Mi trasformavo in supersaiyan e anche se mia madre ogni tanto mi chiamava teppista, alla fine non si è mai rifiutata di credere a quelle assurdità.

Perciò quando ero bambino, mi venne normale, a scuola, dire che avevo visto una sirena. In fondo andavo a scuola a bordo di una nuvola dorata. Sapevo che dovevo nascondere la faccenda saiyan e il fatto che mio padre era morto e resuscitato, ma quello pensai fosse normale” spiegò Gohan. Spostò all’indietro la sedia e si alzò in piedi.

“Hai visto una sirena?” domandò Videl. Sgranò gli occhi e le sue iridi azzurre brillarono di riflessi più chiari.

Gohan le sorrise e annuì.

“Aveva dei lunghi capelli verde chiaro e…” raccontò.

Videl addentò nuovamente il ghiacciolo, dividendolo esattamente a metà.

“Aspetta, non dirmi che era nuda” borbottò.

Gohan ridacchiò.

“Era una bambina” ribatté. Alzò le gambe di Videl e si sedette sul divano, sotto di esse, appoggiandole sulle proprie ginocchia.

“Beh, lo eri anche tu. Magari ti è venuta una cotta” ribatté Videl. Gonfiò le guance e leccò ciò che rimaneva del ghiacciolo.

“Videl, ammetto che la trovai una creatura fantastica e volevo che tutti sapessero. Solo che mi presero in giro. Non mi ha creduto nessuno in quella classe e sogno di poter dimostrare che esistono. Ora sono così vicino alla scoperta. E se lo faccio io, eviteremo che qualche mi collega, decide anche di catturarla. Questo genere di creature non sopravvivono se prigioniere” spiegò Gohan.

Videl finì il ghiacciolo e chinò il capo.

“La gente mette sempre in dubbio quello che dici e sputa sui tuoi sogni. Sindaca su quello che credi inutilmente, per niente” sussurrò roca. Si mise lo stecco di legno in bocca ed espirò dalle narici.

“Non penso che rimanere qui in città, mi rovinerà le vacanze. Anzi, saranno state ben spese, se potrai realizzare questo sogno che porti con te sin da bambino” disse gentilmente.

“Grazie” rispose Gohan. Chiuse gli occhi e le sorrise.

  
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