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Autore: fiphina    28/07/2017    2 recensioni
(In revisione)
L'affascinante ed iconico Capitano Jack Sparrow stavolta è alle prese con il disperato tentativo di riportare la sua amata Perla Nera alle sue dimensioni originali, dopo che Barbanera l'aveva rinchiusa in una bottiglia. Come di consueto in tutte le sue avventure, ormai, questa impresa per il vecchio zio Jack non si rivelerà affatto " tutta rose e fiori", o se vogliamo dirlo in termini pirateschi: "tutta rum e donnicciole"! E se per Jack i guai non sono mai pochi, cosa accadrebbe se arrivasse anche a perdere la testa per la bella figlia di un certo celebre pirata di sua conoscenza?
Una sottospecie di seguito del quarto capitolo, in occasione dell'uscita del quinto film che sto aspettando come l'acqua! Non mi uccidete, è la mia prima fanfic su questo fandom!!
"Beviamoci su!!"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Sparrow, Joshamee Gibbs, Nuovo Personaggio, Pintel, Raghetti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo ventidue: 

Sono il capitano Jack Sparrow!

 

 

La giovane si mise davanti a Jack per fargli da scudo con il proprio corpo.

Quest'ultimo si voltò di scatto; ormai aveva preso la sua decisione. Se avesse agito diversamente ad andarci di mezzo sarebbe stata Rain.

La scansò a sua volta con la forza, facendosi colpire al posto della ragazza.

Ferito, il capitano con un un gemito strozzato cadde in ginocchio, portando istintivamente le mani sulla lama della spada rimasta ancora in vista.

Rain, nel frattempo ripresasi, rimase letteralmente pietrificata -Nooo!- gridò incredula, davanti a quella scena. Non poteva e non voleva crederci!

Il cuore le perse di un battito e le lacrime le salirono agli occhi, vedendo il pirata inginocchiato a terra.

Sentiva il corpo totalmente disconnesso dalla sua testa; era incapace di muoversi e si sentì una sciocca per aver lasciato che tutto quello accadesse, ma era successo tutto così in fretta: lui l'aveva spinta via e a malapena aveva avuto il tempo di realizzare.

Il tempo pareva essersi congelato in quell'istante, insieme ad ogni speranza perduta.

Non poteva essere vero, Jack non poteva morire! Per colpa sua, poi!

Ci fu un attimo di silenzio: quel momento fu di grande euforia per Bottom, ancor più di quanto avesse immaginato.

-La preda più grande reca sempre maggior soddisfazione quando viene finalmente messa fuori gioco. Ma è quella furba, inafferrabile, che ti fa sentire... da Dio!- affermò, con un ghigno sul volto, allontanandosi di poco.

-Sai, credo che a questo punto questo non serva più- affermò poi, con strafottenza, gettando volontariamente a terra il diamante, che al tocco con la pietra si frantumò in mille pezzi.

-Tutti i tuoi nemici saranno contenti quando dirò loro la lieta notizia riguardo al "Passero": morto. Senza più possibilità di ritorno, stavolta!- concluse infine, trionfante.

Rain cercò di raggiungere Jack, ma venne bloccata da una pistola puntatale contro.

-Credo che sarete contenti di ricordare anche che sono il capitano Jack Sparrow!- ghignò ad un certo punto il pirata alzando di poco lo sguardo, sfoggiando un piccolo e astuto sorriso, sorprendendo sia la ragazza che John.

Proprio in quel momento si udì un colpo sordo di pistola, il quale riecheggiò molto chiaramente. Un breve, freddo silenzio seguì subito dopo: sul volto di John Bottom il sorriso pian piano scomparve, lasciando spazio, in maniera sempre più evidente, ad un'espressione contrita e incredula.

Infine fu Jack stesso a completare il tutto: si alzò, estraendo la spada, rivelandola semplicemente infilata tra il fianco ed il braccio sinistro e disarmò John della sua pistola, che riprese al volo, rendendolo completamente innocuo.

Quest'ultimo scorse colui che gli aveva sparato: Barbossa.

Poi il suo sguardo si perse nel vuoto fino a che non cadde a terra, privo di vita.

A quel punto Jack accorse da Rain, seguito da Hector, e l'aiutò ad alzarsi.

-Stai bene?- le domandò.

Lei parve molto spaesata -Si...- sospirò, confusa -Quindi, quella era solo messa in scena?- aggiunse staccandosi un po' imbarazzata, rimuovendo veloce la lacrima scivolatale poco prima.

Aveva vergogna a far scoprire quel dettaglio, così lo fece passare per una semplice sistemata di un ciuffo di capelli davanti al viso.

Nel frattempo sopraggiunsero anche Scrum, Gibbs con Pintel e Ragetti ancora in miniatura.

Come suo solito, Jack aveva sempre un escamotage, in ogni occasione. Stavolta gli valse solo un lieve graffietto sotto il braccio.

Il bel pirata sorrise sotto i baffi -Dovevo dare motivo a quel lombrico di mare di distruggere il suddetto diamante... "falso". L'unico dettaglio che non avevo calcolato era che avrei dovuto mettere in atto il giochino mentre ti tiravo fuori dai guai-

A queste parole Rain spalancò gli occhi; non solo lei, anche gli altri tre.

-FALSO?- ripeterono in coro.

-E fargli credere di avermi fatto fuori senza alcuna possibilità di ritorno, era la soluzione migliore! Così non avrebbe scoperto che il diamante che aveva in mano in quel momento, non fosse, accidentalmente, quello autentico.- nel mentre, Jack si strofinò le dita sulla camicia con aria soddisfatta -Dopotutto in molti hanno cercato di uccidere "il Passero", ma senza successo... beh fortunatamente per me, ovvio.-

-AUTENTICO?-

La ragazza scosse la testa -Fermo, fermo un istante -Il diamante era falso? Tu? Cosa...? Jack cos'hai combinato?- balbettò.

-Durante il combattimento ho semplicemente effettuato una piccola sostituzione, non ho trafugato ecco perché non sono un pezzo di roccia...- puntualizzò -Dunque ho sostituito la pietra vera con quella falsa, che ho trovato sulla nave di Leonard Bottom! L. B. Le stesse iniziali che erano sul fazzoletto, e così ho intuito che quei due dovevano avere un legame.- rispose lui.

Tutti gli avevano puntato gli occhi sopra, il che, inizialmente, creò un silenzio un po' imbarazzante. Poi il pirata si riscosse, dondolando le mani e la testa.

-Per questo particolare, devo ringraziare i qui presenti mastri Pintel e Ragetti- proferì, omaggiando i due, esibendo un piccolo inchino.

-Grazie capitano! Ci sentiamo profondamente onorati!- disse il più giovane.

-Lei è un vero pirata gentil'uomo!- concordò Pintel.

Barbossa alzò gli occhi al cielo -Ma che bella scena commovente...- borbottò, poi si fece avanti, schiarendosi la voce -Jack, credo che tu stia saltando un particolare di particolare importanza!-

-Giusto!- rispose il chiamato in causa, in tono affermativo.

-Come ho detto, nella nave ho trovato un diamante perfettamente identico a quello vero, e mi sono detto "Mah, chi trova tiene", e a quanto pare è servito. Per sicurezza avevo già messo al corrente Hector di quanto avevo scoperto prima; cosa che poi è stata involontariamente confermata dal caro John, proprio su quel relitto di nave del defunto Leonard, ed abbiamo architettato una strategia, nel fortuito caso di un probabile, che poi così è stato, tradimento...-

Barbossa sbuffò, scansando il suo ex rivale; in fin dei conti gli restava sempre quel briciolo di orgoglio nel pirata, il quale non volle perdere occasione per raccontare la sua versione -Grazie a mastri Pintel e Ragetti, il giorno che riportarono il fazzoletto, John apparve molto nervoso e quando Jack mi raccontò tutto, ho collegato la leggenda del pirata traditore, il quale portava sempre con sé un famoso fazzoletto che teneva legato al polso sinistro, identico a quello del ragazzo. Siccome nessuno sapeva dell'esistenza di un figlio, chi altro poteva sapere del fazzoletto se non il figlio stesso? Ora restava da confermare il tutto, ed è stato proprio sulla nave che ci accorgemmo che Leonard non port...-

Tuttavia Sparrow lo interruppe.

-Guarda caso il buon vecchio Leonard Bottom, il pezzo di stoffa non lo portava, perché rubato dal figlio per togliere ogni sospetto sulla loro parentela. È esattamente quello che ho appena detto io!- brontolò, fissandolo freddamente, -Ladro di navi e di parole!-

-Capitano, perché non ci avete detto niente su questo dettaglio del piano? Oltre a far credere a quel tizio che vi avesse ucciso, avevate deciso di farci rischiare un ennesimo attacco di cuore anche a noi?- chiese Gibbs al suo veterano amico.

-Oh, allora ammettete che vi sarebbe dispiaciuto se fossi morto davvero, eh?- rispose lui, compiaciuto -Beh, non che sia la prima volta...-

Tuttavia capì che non era il momento per battute del genere, dalle espressioni dei suoi compagni.

-Non ve l'ho detto perché avreste reso tutto più complicato. Il teatrino doveva essere perfetto e perciò si necessitava di interpretazioni perfette; quindi, chi meglio di chi non sa nulla, comprendi?- terminò.

-E poi tu saresti stata in pericolo, figlia mia! Se quel mascalzone avesse saputo che anche m tu dubitavi di lui, avrebbe potuto farti del male. Questo non potevo permetterlo, capisci?- intervenne Barbossa, parlando alla giovane.

-Si, si, ora abbiamo ben altro da fare, signori. Basta con le chiacchiere! Ohi, ohi- concluse Sparrow, sorpassandoli, gesticolando con le mani per incitarli -C'è una nave che attende di tornare al suo perfetto splendore!-

Qualche minuto dopo tutti furono pronti per rimettere il vero diamante al suo posto ed a far così tornare la Perla, Pintel e Ragetti alle loro dimensioni originali.

Una volta poggiata la pietra, dovettero affrettarsi prima che l'eclissi svanisse del tutto.

Ruppero la bottiglia e misero sulla nave i due pirati.

-Bene, siete pronti, uomini?- chiese un'ultima volta Jack.

-Siamo nati pronti capitano!-

A questa risposta affermativa, vennero gettati in acqua. L'ultimo spicchio di luna abbandonò il sole nello stesso momento.

Calò un silenzio tombale, mentre tutti aspettavano. Passarono minuti quasi interminabili; si poteva contare solo su quelli, ora.

-Forza piccola- disse Gibbs, a denti stretti, speranzoso.

Ad un certo punto, delle bolle si manifestarono sulla superficie della distesa liquida e la caverna cominciò lievemente a tremare, aumentando sempre più di intensità.

Quando si vide riemergere una punta nera, seguita da un grossa, imponente massa dello stesso colore.

Il tempo di rimettersi in piedi, il veliero era di fronte a loro più maestosa che mai, sotto l'esultanza dei presenti.

-Mio Dio...- sussurrò la giovane, affascinata ed incredula per il fatto di non aver mai pensato di vedere la famosa nave dalle vele nere, di persona. Vista dal vivo era ancora più bella: sembrava una nave fantasma.

Dalla prua due paia di mani si aggrapparono al legno, affacciandosi ed indicando che ce l'avevano fatta -Siamo vivi!-

-Bene, capitano, avete compiuto un'altra ardua impresa con successo, come sempre!- esclamò Gibbs, felice come una pasqua.

-Finalmente liberi!- mormorò raggiante, Ragetti.

-E non solo!- precisò Pintel.

-La Perla Nera è tornata!- conclusero in coro, mettendosi a ballare.

Jack non poteva essere più fiero della sua nave. Aveva aspettato da molto quel momento: riavere la sua amata Perla, e stavolta non avrebbe permesso a nessuno di portargliela via!

-Padre, toglietevi ciò che state facendo frullare dentro quella testa.- chiarì Rain al genitore, che fissava il veliero con gli occhi di un cerbiatto. Se gli avesse letto nel pensiero non lo sapeva, ma la figlia aveva purtroppo ragione: lui aveva già la Queen Ann's revenge.

Poco dopo uscirono fuori dalla caverna, grazie ad un passaggio che dava sul mare aperto; era un sollievo poter respirare aria pura. Lì, però, l'allegra atmosfera si fece all'istante di nuovo cupa e silenziosa.

Rain cominciò a sentire un nodo alla gola farsi sempre più stretto. Era il momento che voleva sempre non arrivasse, ma prima o poi sarebbe giunto lo stesso.

Mastro Gibbs le sorrise calorosamente, un po' impacciato su cosa dire anche se pareva l'avesse sulla punta della lingua, ma si vergognasse -Beh, insomma... si, ci mancherete Miss Rain!- ammise, non senza una punta di tristezza.

-Anche voi!- la ragazza dovette ingoiare più volte per mandare giù il sapore amaro della situazione. Tutti avevano un'espressione corrucciata.

Quando si trovò di fronte a Jack, lui alzò lo sguardo, incatenandola con gli occhi nocciola. La sua era l'unica espressione difficile da interpretare.

Lei si sforzò di sorridere -Come ha detto Gibbs, è terminata un'altra grande avventura per voi, capitano. Credo se ne parlerà per molto...-

-Come tutto di me, dopotutto.- ricambiò lui, allo stesso modo.

-Non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che hai fatto!- Rain gli lasciò intendere a cosa si riferisse; fu ben chiaro.

-Ti devo la vita, Jack! Grazie!- dichiarò sincera.

-Lo rifarei altre mille volte, cara! Facciamo cento...- scherzò, facendole un piccolo occhiolino ammiccante, mentre un sorriso sottile e bellissimo si disegnava sul volto del pirata più affascinante dei Caraibi.

Volto che alla ragazza sarebbe mancato da morire, ma non sapeva se fosse reciproco. Comunque c'era ancora una cosa che voleva fare e se non l'avesse fatta ora se ne sarebbe pentita per il resto della sua vita.

Senza fare caso a chi fosse presente, per la prima volta prese lei l'iniziativa: decisa si avvicinò, e poggiando una mano sulla spalla di Jack, gli diede un bacio.

Voleva sentire di nuovo quelle labbra morbide e desiderabili sulle sue, avere un suo ricordo impregnato su di sé ed era anche un modo degno di quello che provava di dirgli grazie come si deve.

Il bel pirata parve non aspettarsi quel gesto, ma diversamente da come aveva fatto in un passato che ricordava bene, questa volta non si tirò indietro, anzi, ricambiò, seppur con un certo timore verso una persona che li stava sicuramente guardando. E chissà le numerose maledizioni che gli stava lanciando.

Gli altri non erano affatto un problema, figuriamoci.

Non gli dispiacque minimamente riavere le morbide labbra della ragazza nuovamente per sé.

Fu un ultimo bacio veloce ma intenso e significativo.

-Oh... cielo...- mormorò Barbossa di fronte a quella scena, sorretto da Gibbs e Pintel, mentre Ragetti gli faceva vento con le mani per evitare che svenisse completamente. Già ne aveva una sola di gamba.

Dopo essersi staccati, la giovane fissò Jack per altri secondi che avrebbe voluto non finissero mai; il nodo alla gola scese fino allo stomaco, divenendo crampi continui: il dolore nel dovergli dire addio era indescrivibile. Chissà se un giorno lo avrebbe rivisto. Senza dire nulla si allontanò e si affiancò al padre che aveva ancora un'aria sconvolta.

Insieme pure a Scrum, triste per la divisione del gruppo e non solo, presero la loro strada verso la Queen Anne's revenge.

Il trio della ciurma di Sparrow si avviò, anch'esso tristemente e silenzioso, nella direzione opposta: verso la Perla Nera.

Fino all'ultimo, ma come se lo avessero sempre saputo senza però dirlo apertamente, avevano sperato in un finale diverso.

Passato un po' di tempo lì fermo, anche Jack alla fine seguì i compagni.

Rain si fermò per un attimo e si girò indietro. Sospirando, riprese il cammino quasi subito.

***

Passarono due giorni, nei quali Sparrow e compagni avevano fatto porto a Tortuga, dove per giunta recuperarono anche un vecchio membro della ciurma: Marty. Ora non c'era di meglio che godersi un po' di pace, prima che saltasse fuori qualche altro solito pasticcio di Jack.

-Finalmente un meritato riposo!- esclamò soddisfatto Gibbs, stringendo una bottiglia di rum e preparando l'amaca dove dormire per minimo due giorni di fila.

Almeno, queste erano le sue intenzioni. Non solo le sue.

La Perla ondeggiava silenziosa al ritmo delle onde leggere e placide. Tutto era tranquillo, quando ad un certo punto...

-Tutti in coperta, filare, presto! Veloci ho detto! Siete diventati sordi?- gridò il capitano, svegliando di soprassalto tutta la nave.

-Che diamine succede?- bofonchiò il mastro, agitato e per poco non cadendo sul pavimento.

-Scendiamo a terra!-

A quella frase Gibbs impallidì: l'ultima volta che si era verificata una cosa simile ci avevano quasi rimesso la pelle!

-Oh, per mille botti di rum, vi prego ditemi che non ha detto "terra"! Di quale leviatano dovremmo sentire l'alito puzzolente, stavolta?- disse più fra sé e sé, -Capitano, avete saldato tutti i debiti marini, vero?!-

 

 

Autrice:
Buonsalve!
Ebbene, siamo arrivati all'ultimo capitolo! Spero che vi sia piaciuto (anche se la vedo difficile😂).. se siete armati di sciabole, beh, che posso dire a mia difesa? Parlé! Manca ancora l'epilogo! 

   
 
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