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Autore: blu992    29/07/2017    11 recensioni
Derek, 24 anni, deve svolgere un tirocinio di sei mesi presso una casa famiglia.
Stiles, 17 anni e due mesi, lì ci vive da 17 anni e un mese.
[Text!fic] [DirectSpeech] [Sterek]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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25 Novembre – Venerdì

 

(Ore 09:04)

“Buongiorno, Derek!”

“Buongiorno, Tracy. Ciao, Cloe!”

“Tao tao! Come tai?”

“Sto bene, grazie. Tu? Già fatta la colazione?”

“Latte con i biccotti! Quelli al coccolato!”

“Buonissimi quelli! Ora vai dai nonni?”

“Tì! ‘onno e ‘onna sono belli!”

“Sì, sono belli i tuoi nonni! A dopo allora!”

“Derek, oggi non ci sono le lezioni, c’è un incontro nella sala grande perché c’è una persona”

“Chi?”

“La vecchia direttrice, la signora Wood. È andata in pensione l’anno prima che arrivassi io. È venuta martedì, per fare un saluto, ma la signora Green l’ha invitata a venire oggi perché i bambini più piccoli dovevano recitare quella scena del piccolo Lord che ti hanno fatto vedere venerdì scorso”

“Oh, capisco. Allora vado a presentarmi”

 

“Ci sono tutti i ragazzi, signora Green?”

“No, signora Wood, ne manco solo uno, Stiles”

“Oh, è sempre stato indisponente. Fa nulla, cominciamo”

“Aspetti, le presento il nostro nuovo tirocinante, Derek Hale”

“Salve, è un piacere”

“Ciao ragazzo, sei in ritardo. Qui non si comincia alle nove?”

“Sono arrivato in orario, ma mi sono fermato a salutare la piccola Cloe”

“Cominciamo”

 

(Ore 10:39)

 

“Quella è una vecchia strega!”

“Robbie, non urlare, è appena uscita”

“Ma Derek, è brutta, è vecchia, è cattiva!”

“Su, non si dicono queste cose, ora vai a fare la merenda con gli altri, okay?”

“Tu non vieni?”

“Vado prima in bagno”

“Va bene, a dopo!”

 

“Stiles? Stiles sei in camera?”

“Credo sia sul terrazzo, Derek”

“Oh, Kira”

“Si rifugia sempre lì di giorno, se sta male”

“Sta male?”

“Te lo dirà lui, se vuole. Prova a farlo scendere di lì, magari ci riesci. Ah, e digli che Scott viene questa sera, sua mamma gli ha concesso di passare per qualche ora”

“Va bene, grazie”

 

Terrazzo

“Mi segui?”

“La verità? Sì”

“Immaginavo. Hai un’espressione inquietante a volte”

“Idiota. Come vanno le braccia?”

“Vanno”

“Mi fai vedere?”

“No”

“Stiles”

“Ho ancora la fasciatura”

“Allora puoi farmi vedere”

“…ecco, contento?!”

“Questa non è quella che ti ho avvolto io…”

“Si era strappata”

“Si era o l’hai strappata? Stiles, mi dici cosa succede?”

“No”

“Okay, non insisto, ma prendi questo”

“Eh? Cos’è?”

“Pensavo fossi un ragazzino intelligente”

 “Perché mi stai dando un cellulare?”

“Perché se ti succede ancora, se stai di nuovo male e ti chiudi in camera o scappi qui e io non ci sono, voglio che tu mi mandi un messaggio”

“Non possiamo tenere cellulari ”

“Allora sarai bravo a nasconderlo”

“Perché?”

“Già ho risposto a questa domanda. Il mio numero è già memorizzato”

“Okay, grazie…”

“Ora vieni di sotto?”

“Sì. Robbie?”

“Ti cerca da stamattina”

“Allora andiamo”

 

27 Novembre – Domenica

 

(Ore 22:40) Ciao, Derek. SS

(Ore 22:40) Scusa, non dovevo scriverti. Sarai fuori con i tuoi amici. È domenica. SS

(Ore 22:42) Ciao, Stiles. Non sono fuori, cosa succede? DH

(Ore 22:42) Perché non sei uscito con i tuoi amici? SS

(Ore 22:43) Ci sono uscito ieri, la domenica di solito sono a casa. DH

(Ore 22:44) E cosa stai facendo? SS

(Ore 22:45) Sono già a letto, ma ci sono le mie sorelle che urlano dall’altra stanza. DH

(Ore 22:46) Perché? SS

(Ore 22:47) Ho solo sentito qualcosa riguardo un vestito di Laura che Cora ha sporcato e altro riguardo delle scarpe. Non ho nessuna intenzione di scoprire altro, prima o poi la smetteranno. DH

(Ore 22:48) Non cerchi di farle fare pace? SS

(Ore 22:49) Nah. Finirei nel mezzo del litigio e in qualche strano modo se la prenderebbero entrambe con me. DH

(Ore 22:49) Ahahahahah! SS

(Ore 22:50) Tu che fai? DH

(Ore 22:52) Sono stato con Cloe fino a poco fa perché non riusciva a dormire. Ero con Robbie perché quando ci vede insieme sorride sempre. Ora sono in camera mia. SS

(Ore 22:53) Cosa avete fatto oggi? DH

(Ore 22:59) Stiles? DH

 

“Der? Dove stai andando?”

“Mamma. Nulla, solo a fare un giro.”

“Un giro alle undici di sera? E con chi?”

“…”

“La verità?”

“Un ragazzo alla casa famiglia sta poco bene. Mi ha mandato un messaggio.”

“Hanno anche i cellulari?”

No…è che…gliel’ho dato io. In realtà è il tuo, quello vecchio.”

“Derek.”

“Mamma, credo abbia seri attacchi di panico, ci ho messo un'ora per farlo uscire da sotto il letto una volta e aveva e braccia piene di graffi. Devo andare.”

“Ma a quest’ora staranno dormendo gli altri bambini.”

“Stiles dorme da solo.”

“Quanti anni ha?”

“Diciassette.”

“Capisco. Ma la direttrice non credo approverà questa tua improvvisata, Der. Non puoi aspettare domani mattina? Sei di turno, No?”

“Non mi risponde ai messaggi. E la direttrice non lo saprà.”

“Come?”

“Mamma, sono grande e vaccinato, lasciami andare.”

“Okay, ma sei sempre il mio bambino. Fai attenzione.”

 

Casa famiglia

 

“Stiles…?”

“De-derek?!”

“Esci da quel letto, dai.”

 

“Come…tu…come sei entrato?!”

“Dalla finestra. Posso accendere la luce?”

“Mh.”

 

“Fammi vedere le braccia, te le medico di nuovo.”

“N-no, non c'è il sangue. Sto bene.”

“Non credo che tu stia bene, Stiles.”

“Non succederà più.”

“Non dirlo come se facessi un piacere a me. È per te che devo stare bene, okay?”

“…”

“Non piangere…”

“Mpf…”

“Posso avvicinarmi? Posso abbracciarti?”

“…Mh…”

 

“Andrà tutto bene. Sei un ragazzino forte, andrà tutto bene…”

“È UNA STREGA!”

“Shhh…non urlare. Chi?”

“La-la vecchia direttrice… è cattiva!”

“Cerca di calmarti e poi mi spieghi, okay? Respira insieme a me. Siediti qui, su.”

 

“Sono sempre stato, mh, ribelle. Da piccolo lo ero ancora di più perché la mia iperattività mi innervosiva e stare chiuso qui non aiutava. La signora Green allora era una dipendente come Tracy e cercava di aiutarmi, mi faceva anche fare passeggiate fuori orario con lei, ma…ma la direttrice… lei mi odiava.”

“Perché ti odiava?”

“Non lo so, non ne ho idea, ma più volte me l’ha detto e…e anche dimostrato.”

“Ti ha fatto del male.”

“Mh. Mi puniva quando qualcosa non le andava bene. Anche se a pranzo agitavo la gamba sotto il tavolo. Mi…mi chiudeva al buio in camera o…o mi-mi impediva di muovermi…opp-oppure…”

“Shhh…shhh Stiles, calmo…guardami, guardami negli occhi.”

“…”

“Lei non ha più nessun potere su di te. Ora sei al sicuro. Tutti ti vogliono bene, sei grande, sei forte e un ragazzo straordinario. Okay?”

“Mh…”

“Puoi fare della tua vita quello che vuoi, puoi agitare le gambe, uscire a passeggiare, andare via di qui tra un po'. È tutto nelle tue mani e nessuno ti farà del male.”

“Se-sei una brava persona, Derek…”

“E lo sei anche tu. E ci sono io con te, va bene? Se lei dovesse tornare, puoi anche telefonarmi e parlare con me. O possiamo stare in silenzio.”

“Po-posso parlare con te anche se non c'è lei? Sai, qui sono tutti piccoli, Scott non sa che ho un cellulare, Tracy è pur sempre una donna e io non ho nessuno e non so con chi parlare di qualsiasi cosa e mi annoio spesso o a volte ho domande senza risposta o mi ann-“

“Ti annoi, sì, l’hai detto. Puoi mandarmi tutti i messaggi che vuoi quando non sono qui e, quando ci skno, puoi venire a cercarmi e possiamo chiacchierare.”

“Davvero? Non ti annoia parlare con un ragazzino?”

“No. Posso imparare tante cose da te.”

“Da me?”

“Certo. Possiamo imparare tabto da tante persone.”

“Oh, okay. Gra-grazie!”

“Di nulla. Ora ti va di dormire un po'.”

“Dormire? Cioè io..ora…qui…”

“Non con me, Stiles. Io scendo da dove sono arrivato.”

“Oh, scusa! E non ridere! Sono solo ancora scosso!”

“Certo, certo. Su, infilati sotto le coperte, ci vediamo tra qualche ora.”

“Okay. Ah, Derek?”

“Mh?”

“È difficile scendere di lì?”

“Non ti calerai mai da questa finestra, Stiles!”

“Uffa! Notte!”

“Buonanotte, ragazzino.”

 

30 Novembre – Mercoledì

 

Casa famiglia – Ufficio direttrice

(Ore 11:01)

 

“Buongiorno signora Green. Tracy ha detto che mi cercava.”

“Ciao, Derek, accomodati, si tratta di pochi minuti.”

“Certo.”

“Allora. Innanzitutto volevo chiederti come va e come ti sembra stare qui.”

“Mi trovo davvero bene. Stare con lei e Tracy mentre svolgete le vostre attività è davvero interessante e sto imparando molto cose.”

“Bene, bene. Ho notato anch’io che va tutto bene e che sei davvero in gamba.”

“La ringrazio.”

“È per questo che vorrei darti più fiducia, lasciandoti anche da solo qualche volta.”

“Oh, da solo con i bambini?”

“Purtroppo no. Loro sono davvero tanti e non posso affidare un paio a te e separarli dal gruppo. Pensavo a Stiles.”

“E cosa dovrei fare?”

“Quello che già fai: cercare di parlargli, passare del tempo con lui per non farlo annoiare e fare qualcosa di istruttivo.”

“Capisco. Potrei anche portarlo fuori?”

“Pensi sia una buona cosa?”

“Sì. Credo che Stiles si annoi terribilmente.”

“Hai ragione, ma noi siamo poche e non possiamo farlo uscire da solo.”

“Andrebbe bene anche solo una passeggiata ogni tanto, no?”

“Sì. Ti basterà comunicarmi dove vuoi portarlo e per quanto tempo, mi fido di entrambi.”

“Grazie!”

“Se è tutto chiaro, puoi anche andare e comunicargli questo cambiamento, io ne ho già parlato con il personale. Starai con gli altri bambini nelle ore comuni, ovviamente. Sentirebbero la tua mancanza.”

“Va benissimo!”

 

 

“Tracy? Hai visto Stiles?”

“Sì, è in giardino, oggi non ha lezione. La signora Green ti ha detto Tutto?”

“Sì, per questo lo cercavo.”

“Vai, ne sarà felice!”

 

“Ciao, ragazzino.”

“Buongiorno, Derek.”

“Ho saputo che non hai lezione oggi. Ti va di uscire?”

“Sì, certo, come se fosse possibile.”

“Diciamo che da oggi hai un permesso speciale per farlo con me.”

“Eh?!”

“La signora Green mi ha affidato te e io le ho chiesto di farti uscire ogni tanto.”

“Da-davvero?!”

“Mh mh. Allora? Vuoi?”

“Tu starai sempre e solo con me?”

“Sì. Sei quello che è meno impegnativo, non credo si fidano ancora pienamente di me per affidarmi i bambini.”

“È a te sta brne”

“Certo. Mi piace stare con te.”

“Va-va bene. Dove mi porti?”

“Va a mettere scarpe comode e prendi uno zaino, avviso la signora Green e ti aspetto all'ingresso.”

 

(Ore 12:08)

“Volevi uccidermi! Ammettilo, Derek Hale!”

“Cammina, scansafatiche!”

“Ma non puoi portarmi nella riserva sotto il sole cocente di mezzogiorno!”

“Stiles, domani è Dicembre…”

“Dettagli! Non sono abituato a queste faticat- Wow!”

“Ti piace?”

“Dove siamo?”

“Una radura al centro della riserva e quelli sono tutt-“

“Sono i soffioni! POSSO prenderne uno? Si? Posso?!”

“Puoi fare quello che vuoi qui.”

 

“Ecco, soffiane uno anche tu ed esprimi un desiderio!”

“Non ci credo a queste cose.”

“Non fare l'antipatico! Soffia!”

“…ecco, contento?”

“Sì! Come hai trovato questo posto?”

“Abito poco lontano da qui e sin da piccolo passeggio per la riserva. L’ho trovato che avevo cinque anni, credo.”

“Che figata! E ora cosa facciamo?!”

“Ho preso qualcosa da mangiare dalla cucina, non hai fame?”

“Da lupi! Non ci sono i lupi, vero?”

“Non ci sono i lupi in California. Dai, mettiamoci sotto quell'albero.”

 

“Derek?”

“Mh?”

“Cosa fai quando non sei da noi?”

“In settimana studio e sto a casa. Il sabato sera esco con degli amici.”

“Come sono? Io non sono mai uscito il sabato sera.”

“Sono simpatici, a modo loro.”

“Come si chiamano?”

“Erica, Boyd, Jackson e Isaac.”

“Che nome è Boyd?”

“In realtà è il suo cognome, si chiama Vernon.”

“Beh, non posso parlare, io ho un nome assurdo che non ti dirò.”

“Come se non avessi visto i registri…”

“Ma che figura di m-“

“Ehi, niente parolacce!”

“Uffa! Passami l’acqua.”

 

(Ore 13:49)

 

“Dovremmo avviarci, ho detto che saremmo tornati per le tre.”

“Uff! Ma, a proposito…il tuo turno finisce all’una! Perché siamo ancora qui?”

“Perché mi faceva piacere.”

“Davvero?”

“Si, te l’ho già detto una volta. Dai, alzati che dobbiamo camminare.”

“Questa volta andiamo più piano!”

 

(Ore 16:02)

Casa Hale

“Ciao, Laura, non dovevi essere a lavoro?”

“Ho ceduto il mio turno ad un collega. Come mai sei tornato più tardi?”

“Ho portato uno dei ragazzi in giro per la riserva.”

“Da solo? E te l’hanno permesso?”

“Sì, perché è il più grande e ha anche bisogno di uscire.”

“Quello per cui sei uscito quella notte? Sì, è l’ha detto mamma.”

“Mh.”

“E ora sta meglio?”

“Sì è credo gli abbia fatto bene uscire, sembrava un bambino.”

“Dove l’hai portato? Sei stato attento a non fargli scoprire il tuo posto segreto come fai con noi?”

“…”

“Ma sei un Bastardo! Non ci sei mai voluto andare con me e Cora!”

“Ma tabto lo sai da quando avevo cinque anni che è la radura.”

“Ma comunque non perché sei stato tu a dirmelo. Ti sei affezionato al ragazzino? Eeeh?”

“Mi dispiace solo per lui, è sempre stato chiuso lì.”

“Sempre? Come si chiama?”

“Stiles Stilinski.”

“Oh, capisco.  Beh, buon per Stiles che è stato affidato al mio fratellino! Comunque…vieni con me a fare la spesa?”

“Vado a cambiarmi prima.”

 

 

   
 
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