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Autore: Donatozilla    29/07/2017    2 recensioni
Sequel di The Mercenary Vampire.
Sono passati alcuni anni da quando Alumad e Roxy hanno incontrato Sam e i suoi compagni. Ora sono entrati a far parte del loro gruppo, della loro famiglia, e inoltre Alumad si è messo pure insieme a Puppet. Ma come si dice... il passato torna sempre.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Jake… ancora vivo?!” disse Alu sbarrando gli occhi. “Jake? Chi è Jake?” chiese Puppet non capendo più nulla. Alumad si voltò verso la marionetta e disse “Jake… è il mio secondo figlio… il fratello minore di Roxy”.

 


Anni fa, Aushwitz…

 


Alumad, Martha e Roxy erano appena arrivati ad Aushwitz. La moglie e la bambina, che aveva 6 anni, piangevano spaventate mentre Alumad stava accanto a loro, abbracciandole. Martha teneva in braccio un bambino di almeno un anno, con qualche ciuffo di capelli biondi. Il piccolo bambino si guardava intorno spaesato e con gli occhi lucidi. Era oramai sul punto di piangere. Uno delle SS si avvicinò alla famiglia con fare minaccioso dicendo “I neonati vengono con noi!” “No la prego!” tentò di dire Martha ma un sonoro schiaffo del soldato le fece allentare la presa sul bambino, e così il soldato prese il bimbo. “Fermo!” urlò Alumad lanciandosi sul soldato, mentre Roxy fissava il tutto terrorizzata. L’uomo però con un singolo pugno colpì Alumad e lo mandò al tappeto dicendo “Noi non accettiamo ribellioni sporco ebreo. Qui voi… siete nulla. Provate a fare un'altra cosa simile e non sarò tanto clemente”. E dopo aver detto ciò il nazista si diresse verso uno dei laboratori, mentre il bimbo piangeva senza sosta.

 


Ora…
Puppet aveva ascoltato il tutto in silenzio, e con la bocca semi spalancata. Alumad guardò poi Martha e chiese “Come? Come fa ad essere vivo? Pensavo che fosse stato ucciso, come facevano con tutti i neonati” “Beh… lo pensavo pure io fino a ieri… finché non ho avvertito la sua presenza… insieme a quelle di altri bambini ebrei di Aushwitz” “Com’è possibile?!” “A quanto pare… hanno fatto esperimenti pure a lui e ad altri bambini… gli stessi esperimenti che hanno fatto a noi. Come è successo a me, alcuni bambini non sono stati fortunati, e gli esperimenti li ha uccisi. Però Jake e gli altri bambini sono sopravvissuti e tutti loro hanno ricevuto poteri psichici, con cui sono in grado di far levitare gli oggetti  e spostarli da una parte all’altra con il solo potere delle mente, e oltre a ciò, come te e Roxy possono invecchiare più lentamente”. Alumad non riusciva crederci: era troppo sconvolgente. Si sedette sul letto mentre Puppet lo guardava preoccupata, mentre Martha si aspettava una risposta. “Non posso crederci…  Jake… è stato vivo per così tanti anni… e ora.. ora lui…” guardò Martha e chiese “Ora dov’è?” “Dopo che i Russi liberarono gli abitanti di Aushwitz” rispose lo spirito “Li trovarono. Tentarono di aiutarli, ma uno di loro aveva un idea ben diversa. Questo soldato russo pensò di poterli usare per gli scopi del suo padrone. Infatti i suoi compagni non sapevano che quel soldato faceva parte di un organizzazione segreta, il cui scopo è quello di conquistare il mondo… il nome dell’organizzazione… è l’Impero Segreto. Questa spia, avvertì i compagni dell’Impero delle presenza di Jake e degli altri… e così sono stati prelevati in modo da essere addestrati e usati come armi. Jake… e gli altri… si trovano nella loro base principale… a 3000 chilometri da qui”. Alumad rimase in silenzio, ancora sconvolto dalla scoperta che suo figlio era ancora vivo. Come l’avrebbe presa Roxy? Guardò poi Martha chiedendo “Da quanto lo sai?” “Da poco… ho avvertito la presenza di Jake… e ho voluto avvertirti…”. Alumad rimase ancora in silenzio. Poi disse “Okay… partirò a cercare Jake… dovrò prima avvertire Roxy… poi partirò… lo riporterò a casa”. Martha guardò semplicemente Alumad, per poi sorridere e dire “Grazie” e scomparve. Nella camera rimasero solo Alumad e Puppet che nel mentre si era seduta accanto a lui. “Ehi…” sussurrò lei attirando l’attenzione del vampiro “Non so cosa si prova… sapere che hai un figlio ancora vivo dopo così tanti anni…” disse Puppet mentre Alumad ascoltava in silenzio “Però…” prese la mano di Alumad e gliela strinse “Vai. Prendi tuo figlio e portalo qui. Io credo in te”. Alumad sorrise leggermente dicendo “Grazie Puppet… ora però… la parte più difficile sarà dirlo a mia figlia”.

 


Roxy nel mentre, era pronta a coricarsi. Fece per sdraiarsi sul suo letto ma qualcuno bussò alla sua porta. Andò ad aprire e si trovò dinnanzi suo padre. “Oh papà. Come mai qu…” non finì di parlare dato che vide lo sguardo serio di suo padre, e chiese “Papà? Che succede?” “Roxy… ti ricordi di Jake? Di tuo fratello?”. Roxy si fece scura in volto e chiese “Perché me lo chiedi? Cosa succede?” “Ecco… tua madre… è apparsa… e ha detto che Jake… lui… è ancora vivo”. Roxy sbarrò gli occchi poi con sguardo furioso disse “è uno scherzo per caso? È SCHERZO?! SCHERZI PURE SU QUESTE COSE?!” “Non scherzerei mai su ciò” disse Alumad ancor più serio “Guardami in faccia? Ti pare la faccia di uno che scherza?”. Roxy rimase in silenzio a fissare il padre, per poi chiedere “Come… come fa ad essere vivo?!” “A lui… e ad altri bambini… hanno fatto esperimenti simili ai nostri, che hanno donato a loro, come a noi due l’abilità di invecchiare molto lentamente e soprattutto… possiedono poteri psichici”. Alumad guardò il volto della figlia, a metà tra l’incredulità e lo schock. “Sono stati catturati da un organizzazione segreta, che vuole usare loro come arma… mi è stato detto che ora si trovano nella loro base principale… a 3000 chilometri da qui”. Roxy scosse la testa dicendo “Non… posso crederci…” “Anche io non ci ho creduto all’inizio… ma se l’ha detto tua madre… partirò per andare da lui… lo porterò qui… e allora….” “Vengo con te!” “Come?” “Hai sentito: vengo con te! È mio fratello, e quindi vengo con te!” “Sei pazza? Quella base sarà piena di soldati armati fino ai denti! Io ho un fattore rigenerante che mi permetterà di sopravvivere, ma tu non ce l’hai e rischieresti di morire!” “Ho affrontato di peggio papà! Per esempio quei licantropi che ha creato Creed quando siamo arrivati qui anni fa! Se sono sopravvissuta a quello, non avrò problemi con questo!”. Alumad sospirò “Sei proprio testarda sai?” “Come te e mamma no?” disse Roxy sorridendo ironica. “D’accordo… prepariamo il necessario… partiremo fra poco”.

 


Poco dopo Alumad e Roxy erano pronti. Avevano deciso di portare dell’acqua e del cibo che sarebbe durante abbastanza per l’intero viaggio. Sam e gli altri humatronics erano stati avvertiti della situazione, e ora stavano dando l’arrivederci ad Alumad e Roxy. “Quando tornerete?” chiese Freddy. “Beh… l’andata dovrebbe durare due giorni e la stessa durata dovrebbe avere il ritorno” disse Alumad “Quindi in quattro giorni dovremmo essere qui” “Beh non vediamo l’ora di conoscere questo Jake” disse Toy Bonnie “Potrebbe essere davvero simpatico!”. Puppet guardò Alumad dicendo “State attenti okay?” “Sta tranquilla. Andrà tutto bene” sorrise Alumad. Poi lui e Puppet si baciarono. Poi Alumad e Roxy uscirono dal ristornate, per poi dirigersi verso il parcheggio. Entrarono nell’auto di Alumad e quest’ultimo chiese “Pronta Roxy?” “Sono sempre pronta” e partirono.

 


Nel mentre nella base dell’Impero Segreto alcuni uomini si trovavano dinnanzi enormi computer, che rappresentavano dei radar oppure osservavano alcune strade di importanti città con telecamere. Uno degli uomini guardando uno degli schermi disse “Mio signore! Presto venga qui!”. Una figura si avvicinò al sottoposto osservando il computer. Rappresentava due puntini rossi con sopra scritto Soggetti 1 e 2 che si muovevano. Erano Alumad e Roxy. “Oh… molto interessante…” disse la figura “Alla fine li abbiamo trovati”.

   
 
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