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Autore: Dalhia_Gwen    29/07/2017    2 recensioni
Tutte le ragazze hanno un'ambizione, lei compresa.
Ma la sua è qualcosa di particolare.
Inconsueta.
Singolare.
Lei voleva diventare un marinaio.
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Duncan, Geoff, Gwen, Scott | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney, Duncan/Gwen
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Contesto generale
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Pirate Wedding Day - Cover




 











 
Chapter 9








L’indomani il Sole prometteva una bellissima e altrettanto focosa giornata, in cui gli sforzi si sarebbero raddoppiati a causa delle alte temperature che non lasciavano scampo a nessuno.
Quel giorno Gwen si svegliò grazie alla brezza marina che penetrava nella sua cabina dall’oblò che lasciò aperto durante la notte. Erano così afose che anche lei fu costretta a dormire con la sola biancheria, non prima però di essersi accertata di aver chiuso a chiave la stanza, al fine di scongiurare qualsiasi tipo di equivoco.
Il suo corpo ne stava risentendo della situazione e della pressione a cui lo stava sottoponendo così, una volta calato il Sole, ella non desiderava altro che tornare nella propria camera e liberarsi di quell’odioso bustino che le premeva il seno, appiattendolo. Durante la notte liberava anche i capelli che, tenuti nel cappello per tutto l’arco della giornata, si attaccavano tra loro, diventando unti e sudici. Ma quando poteva, li lavava velocemente col sapone per donare loro vitalità.
 
I primi fiochi raggi di Sole attraversarono la sua cabina, e alcuni di loro arrivarono dritti al suo cinereo viso. Istintivamente la fanciulla fece una smorfia, e fu così che capì che doveva alzarsi.
Si stiracchiò lentamente, mentre si avvicinò al pezzo di vetro che fungeva da specchio, posto nel cieco bagno della cabina. Osservò la sua figura che, dal momento in cui salì su questa nave, si irrobustì di massa muscolare: poteva sentire i suoi bicipiti e tricipiti accentuati sotto le sue dita, e la pelle colorata di una leggera abbronzatura che le donava molto. Le guance, le più soggette al Sole, erano perennemente rosse, e le sue labbra erano più carnose a causa del sale marino che, quotidianamente, le arrivava in faccia con le onde mentre puliva i cannoni posti lungo i lati della Warrior.
 
Dopo essersi data una veloce rinfrescata, indossò abiti puliti e rigorosamente prese in prestito da Geoff, e si catapultò fuori, gustandosi il chiasso che già echeggiava sul ponte.
Diede una rapida occhiata in giro, e notò subito che il capitano mancava all’appello.
Improvvisamente si rabbuiò: non era da lui non essere presente in tutto quel fracasso, soprattutto a prima mattina.
Deglutì, mentre avvertì una morsa a livello del petto, che stringeva facendole mancare il respiro. In realtà erano giorni che Duncan non si affacciava sul ponte per impartire ordini a destra e a manca, e la cosa la fece rimanere alquanto turbata.
Non chiese informazioni a Geoff, conoscendolo avrebbe fatto fantasticare il suo pensiero inventandosi chissà quale assurdo motivo dell’interessamento da parte del finto ragazzo, così pensò di interpellare Noah, il medico di bordo. Era un ragazzo bruno dai capelli lunghi, molto magro e composto, ed era maledettamente serio in qualsiasi situazione.
Tuttavia, quando lo raggiunse in una cabina che fungeva da laboratorio, lui non seppe darle notizie sul capitano, e in un certo senso questo la rincuorò.
Perlomeno non necessitò di cure, significava che stava bene.
- Non dovresti preoccuparti, spesso il capitano si chiude nelle sue stanze per giorni chiedendo di essere lasciato in pace. A volte lo fa per studiare strategie e mappe da seguire, altre volte semplicemente per avere un po' di tranquillità. -
Furono queste le parole del medico, dopo che la congedò per chiudersi nel suo laboratorio.
 
Così, sollevata da quel grosso pensiero, Gwen si fiondò nuovamente all’aria aperta, dove gli uomini erano intenti a trasgredire un po' le regole, sfruttando l’assenza del capitano. Vide Geoff scherzare con Brick, e fu lì che decise di unirsi a loro.
- Ragazzi, cosa state confabulando? - chiese sbucando improvvisamente, facendo spaventare entrambi.
- Jo! Per tutti i mari, mi hai fatto prendere un colpo!!! - esclamò Brick, mentre Geoff rideva a crepapelle.
- Hahaha scricciolo sarai veloce nel spaventare le persone, ma non riusciresti mai ad arrampicarti lì sopra prima di me. - disse, alzando poi il capo indicando poi l’albero maestro principale, alto ed imponente, e nient’altro che la sua postazione di lavoro.
Ella gli lanciò un’occhiata carica di aspettative: questa era una sfida, dunque, e lei non si tirava mai indietro.
- Cosa vogliamo scommettere? – chiese la ragazza, mentre sul viso nasceva un ghigno divertito.
- Se vinco io dovrai seguirmi in un bordello, una volta scesi a terra! - disse lui facendole l’occhiolino. Lei roteò gli occhi, esasperata.
- Se invece vinco io invertiremo le mansioni per un giorno. - la guardò divertito, dopodiché accettò.
Iniziarono così la scalata: lei adorava arrampicarsi, lo faceva sempre col fratello Scott, quando da piccoli si nascondevano sugli alberi, mentre il loro padre li cercava per impartire i suoi ordini. All’improvviso le venne una strana malinconia, ma che tuttavia scacciò subito dai suoi pensieri.
Salì veloce e con cautela sull’albero, e vedeva Geoff sempre più sconcertato che la fissava dall’alto non capacitandosi delle sue abilità.
- Non te l’aspettavi, eh Geoff? – urlò Gwen aggrappata all’albero sempre più in alto, mentre lo raggiungeva divertita.
Oramai lo spettacolo diventò pubblico, e tutti i marinai che erano presenti sul ponte si raggrupparono intorno all’albero per assistere a quella commedia.
E fu così che la ragazza raggiunse, perdendo la scommessa, Geoff, entrambi affannati più che mai, sotto lo sguardo scioccato di tutti i presenti.
- T-Tu… - iniziò Geoff mentre a stento si reggeva sulle braccia, guardandola allibito.
- Sei incredibile! Non avevo mai visto un ragazzo pelle e ossa arrampicarsi con così tanta agilità su un albero di nave!!! - esclamò fissandola con i suoi occhi azzurri come il cielo.
Lei si teneva il ventre con una mano, mentre con l’altra cercava di non collassare per terra.
- B-Beh, lo prendo come un complimento! - rispose ansimando. Lui allargò le braccia esasperato.
- Lo è! - e fu così che batterono il cinque con allegria. Nel frattempo, ai piedi dell’albero, i marinai assistettero a tutta la scena, e quando videro che ella arrivò sana e salva lì sopra, rimasero anche loro senza parole, elevando un rumoroso battito di mani, congratulandosi con Jo.
Lei era così felice, aveva finalmente dimostrato a quei rozzi uomini che anche lei poteva fare molte cose e che poteva essere d’aiuto a loro e alla Warrior. Ma proprio quando era intenta a sfoggiare un radioso sorriso a tutti loro in basso, si paralizzò nel vedere il capitano in mezzo alla folla, attratto anche lui dal caos che avevano creato lei e Geoff.
Nonostante l’altezza, poteva sentire il suo intenso sguardo lacerarle l’anima, ma non era uno sguardo da temere.
Affatto.
Era colmo di soddisfazione e ammirazione, sentimenti che stava avvertendo verso di lei, per la sua esile figura che pareva così insignificante in mezzo a tanta altezza e muscolatura.
Avvertì il suo petto gonfiarsi per l’emozione, mentre una strana ma piacevole sensazione stava colorando le sue guance di rosa.
Non era il Sole, non era il caldo.
Era… amore?
Non lo sapeva, non ancora almeno, ma quando lo vide sorridere radioso verso di lei tutto il mondo si fermò, e poté sentire il suo cuore battere impazzito per lui.

- Capitano, vedo qualcosa all’orizzonte!!!- Brick, l’unico pirata a non essersi spostato dal suo posto, si fece sentire tra il chiasso, nel momento in cui intravide delle macchioline di costa di fronte a loro, che si estendevano sempre di più.
Tutti rimasero a bocca aperta, tutti tranne Duncan che, veloce, estrasse il suo cannocchiale, lo allungò e verificò di persona.
- Geoff? - gridò poco dopo alla sua vedetta, e la risposta dell’amico arrivò quasi istantanea.
- 51 ° Nord e 2° Ovest. Confermo, capitano. Siamo arrivati, vedo Londra! - esclamò il ragazzo accanto a lei, mentre ella rimase senza parole per la sorpresa.





Angolo autrice:
Salve a tutti, popolo di EFP!
Perdonate il mio mancato appuntamento la settimana scorsa, ma non sono riuscita a stendere nulla su carta perchè molto impegnata. Ad ogni modo, dovete scusarmi di nuovo, perchè la settimana prossima sarò in ferie e quindi in vacanza. Dunque il prossimo capitolo sarà pubblicato presumibilmente il 12.
Tuttavia spero che questo vi sia piaciuto, alla prossima e buon proseguimento di vacanza a tutti!


​Dalhia_Gwen
  
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