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Autore: Dalhia_Gwen    16/08/2017    4 recensioni
Tutte le ragazze hanno un'ambizione, lei compresa.
Ma la sua è qualcosa di particolare.
Inconsueta.
Singolare.
Lei voleva diventare un marinaio.
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Duncan, Geoff, Gwen, Scott | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney, Duncan/Gwen
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Contesto generale
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Pirate Wedding Day - Cover





 















 
Chapter 10












Finalmente, dopo settimane di navigazione, avrebbero fatto scalo e toccato terra. Non che Gwen ne sentisse la grande necessità, ma ella era oltremodo curiosa di visitare Londra della quale tutti ne parlavano largamente.
Fremeva dalla felicità e anche l'equipaggio pareva in agitazione. 
Vide il capitano correre da una parte all'altra della nave, facendo sentire la sua voce dappertutto. 
- Light, come stiamo di provviste? - chiese a quel punto arrivando a prua, laddove c'era il quartiermastro che teneva i conti. Egli mostrò immediatamente attenzione al capitano, passandosi una mano sulla fronte alquanto affranto. 
- Ho stilato questa lista, capitano. – quest’ultimo la controllò veloce, poi annuì. 
- D'accordo, occupatene tu, allora. – e, dopo aver ricevuto un inchino da parte di Light, Duncan proseguì ad impartire ordini. 
- Voi, ammainate le vele a nord est, così attracchiamo senza dare troppo nell'occhio. Voi altri, incominciate a calare l'ancora lentamente. E voi laggiù preparate le lance per arrivare a terra. – ruggì facendosi sentire lungo tutto il ponte di coperta, mentre le onde del mare sbattevano imperterrite ai lati della nave tanto forte quanto la sua voce.
Cori di consenso si elevarono nell'aria, dopodiché sul ponte si creò un vero caos.
Agli occhi della ragazza, il capitano si mostrava così serio e autoritario quando affidava i compiti, tanto che sembrava emanasse luce propria: quella mattina, infatti, indossava un cappotto marrone che teneva sbottonato, nascondendo in parte una spada e un paio di pistole, sotto un paio di calzoni dello stesso colore, solo più chiaro, e una camicia bianco avorio con rifiniture dorate. Sorrise senza accorgersene, constatando che stesse bene con qualsiasi cosa indossasse, al punto di perdersi nel contemplarlo.
 
- Jordan! - si sentì chiamare forte, destandola da un punto impreciso di fronte a lei, e così si accorse che fu proprio il capitano a pronunciare il suo nome. Corse immediatamente verso di lui, attenta a scansare gli uomini che, poveretti, svolgevano i loro compiti senza fermarsi neanche un secondo. 
Quando arrivò innanzi a lui, egli la squadrò col suo solito sguardo enigmatico, dopodiché cominciò a parlarle. 
- Va in cambusa e avvisa il cuoco che stasera ceniamo fuori. Dopo controlla che tutte le ante che coprono i cannoni siano ben chiuse e le polveri ben nascoste sotto la stiva. - le ordinò lui guardandola negli occhi. 
Ella annuì, ma non del tutto convinta. 
- Ma non siamo in terra alleata, signore? - chiese più che altro a sé stessa, ma la domanda arrivò lo stesso al capitano che, capendo il discorso, le poggiò le mani sulle spalle. Quel gesto, irrimediabilmente, le trasmise una scarica lungo tutto il corpo, facendola sobbalzare.  
- Sì Jo, ma la prudenza non è mai troppa. - le sussurrò, dunque, dopo essersi chinato, per arrivare alla sua altezza. Ella deglutì a fatica, avendolo così vicino, ed inevitabilmente si tuffò nelle sue iridi che somigliavano tanto all'oceano che amava. Tuttavia si riprese subito e, portando una mano all'altezza della fronte, obbedì. 
- Signorsì capitano! Agli ordini! – esclamò sicura, per poi sfuggire dalla sua presa non dandogli neanche il tempo di rendersene conto. 
 
Nel momento in cui fu lontana da lui, il suo cuore si calmò così come la sua mente.  
Sospirò, mentre portò le mani sul viso in segno di disperazione.
Non voleva ammetterlo ma si rese conto col tempo di provare qualcosa per Duncan, il suo capitano.  
Ma non una cotta passeggera. Era pesante e le stava creando un sacco di problemi. 
Spostò le mani sulle guance, scoprendole ancora calde, digrignando i denti in palese difficoltà. 
 
Come avrebbe potuto nascondere i suoi sentimenti se questi si manifestavano senza che se ne accorgesse? 
 
Ma soprattutto … se non fosse stata solo una cotta? Se poi si sarebbe rivelato qualcosa di più profondo? 
Sgranò gli occhi, immaginando la situazione e tutte le sue conseguenze. 
No, pensò scuotendo il capo, non poteva innamorarsi assolutamente di lui. Non l’avrebbe corrisposta e poi… come gli avrebbe confessato che in realtà lei fosse una donna?  
L'avrebbe preso come tradimento e lei non voleva perdere tutto quello. 
Non voleva perdere lui.
 
Aveva così tanta confusione nella sua testa che le sembrò di impazzire, allorché decise di smetterla di torturarsi e soprattutto di sognare qualcosa che non sarebbe mai accaduto. 
Quindi, dopo aver avvisato Dj così come le fu ordinato e accertatasi che anche i cannoni fossero a posto, ritornò in coperta e notò che tutti erano pronti per scendere a terra. Tutti tranne un gruppetto a cui toccò di rimanere sulla nave per tutelarla.
Si chiese immediatamente se anche lei non facesse parte di coloro che dovevano rimanere a bordo. 
Ad un tratto però si sentì strattonare.  
- Jordan! Ma dov'eri finito? Muoviti, dobbiamo scendere o ci lasceranno qui! - Geoff era così euforico di dover scendere che contagiò anche lei, tanto che quasi si dimenticò di dover passare nella sua cabina a prendere qualche soldo.
Desiderava tanto fermarsi al porto di qualche città, in quanto aveva intenzione di acquistare qualche indumento, e smettere così di usufruire di quelli di Geoff.  
- Devo prendere una cosa in cabina, torno immediatamente! – esclamò la fanciulla fiondandosi veloce nella sua stanza. Spalancò la porta con violenza aggrappandosi letteralmente al suo baule, quando intravide sul letto un foglio piegato e un sacchetto poggiato su di esso. 
Inarcò d’istinto le sopracciglia, assumendo un'aria interrogativa.  
 
Come ci era finito quel sacchetto nella sua cabina? 
 
Guardò il sacchetto con sospetto, mentre avanzava verso il letto, realizzando con rammarico che qualcuno si fosse azzardato ad intrufolarsi in camera senza il suo consenso. Sollevò il sacchetto, che emise un tintinnio leggero, per poi prendere la lettera e cominciare a leggerla. 
 
"Hai dimostrato di essere una persona in gamba e fedele, meritandoti appieno il tuo posto in questa nave.
Questa è una ricompensa, te la sei guadagnata.
Fanne buon uso.
Il Capitano"
 
Gwen rilesse più di una volta quel messaggio su quella carta, ma ogni volta che terminava non riusciva a credere ai suoi occhi.
Le sembrò di essere in un sogno, da cui non era in grado di svegliarsi, oppure semplicemente non voleva.
 
Non era possibile che avesse scritto quelle parole per lei.
No, non lui.
Non Duncan.
 
Si destò dallo stato di trans in cui era caduta e, non riuscendo più a captare il confine tra realtà e immaginazione, si pizzicò più volte il braccio.
Il risultato? Non si svegliò, tutto rimase perfettamente intatto, anche quella lettera e le sue parole, e una felicità incontrollabile si fece largo nel suo cuore, facendolo scalpitare come mai fece prima d’ora.
Non stava sognando: era sveglia e vigile, fin troppo.
Quella lettera era reale.
Le sue parole erano vere.
E fu proprio Duncan a scriverle.
 
Strinse forte ed istintivamente quel foglio al petto, come se volesse farlo diventare parte di sé, e lentamente lo portò all’altezza del naso, cercando di avvertire il profumo del suo capitano.
Rise, rendendosi conto che stava cadendo sempre più in basso, in un tunnel vorticoso nel quale non aveva scampo, ma oramai poco importava: quella era la sensazione più bella che ebbe mai sentito in tutta la sua vita, e la collegò ad una precisa fonte.
La stessa fonte che adesso le faceva sorridere come una bambina piccola e le imporporava le guance di rosso acceso.
La fonte che divenne il suo chiodo fisso.
Quella fonte aveva un unico ed insostituibile nome: Duncan Evans.





Angolo autrice:
Salve a tutti!
Rieccomi col nuovo capitolo, siamo arrivata a doppia cifra!
Perdonate il ritardo, ma tra un po' vado in ferie e sabato non riuscirò ad aggiornare. Vi prometto però che non appena torno l'aggiornamento tornerà ad essere costante ;)



Tesoro_pirata

Dalhia_Gwen
 
  
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