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Autore: principessa1793    10/08/2017    2 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Aisha]
Delicato come un bulldozer e di nuovo senza chiedermi pareri! Mai una volta che pensasse prima di agire,maledizione! Non dico che dovesse domandarmi il permesso,ma almeno parlarmene prima di gettare la verità in piazza in questo modo! Lo ammazzerei!
“ Scusate,ma ho bisogno di prendere aria!” farfuglia mio padre alzandosi di scatto per allontanarsi. Faccio per seguirlo,ma mio suocero mi precede regalando un bacio a sua moglie e una carezza a me prima di allontanarsi.
“ Ma non poteva prendere aria qui,visto che siamo all’aperto?!” commenta quella svaporata della sorella del Vampiro.
“ Anche se stiamo all’aperto,qui c’è una cappa soffocante,grazie alla trovata di suo fratello!” sbotto.
“ Aisha,mi dispiace…” bofonchia lui.
“ Posso tranquillamente dire che << mi dispiace >> è l’espressione che ha ripetuto più spesso da quando ho avuto la sventura di conoscerla! A lei dispiace sempre per i casini che combina,ma contare fino a 1000 prima di agire non le passa mai per la testa,maledizione! Ci gode a gettare la verità addosso alla gente in quel modo? E quando l’ha fatto con me era scosso perché era tornata il suo grande amore con tanto di figlia a carico,ma la credeva innamorata del suo buzzurro; ora che ha ritrovato l’amore della vita sua ed è felice con tanto di serotonina a mille che le esce dalle orecchie,che scusante ha per la sua proverbiale delicatezza? Mi spiega perché continua a dare di matto dando le notizie in questo modo? Un minimo di tatto,no? Ma vedi se proprio io dovevo trovarmi un padre simile!” ribatto. Mi guarda sorridendo. È pazzo?
“ Forse ti è scappato nella foga della discussione,ma è la prima volta che lo accetti a parole,che elabori la mia paternità,che mi definisci come << tuo padre >>! Non l’avevi mai fatto prima!” esclama con un sorriso. Ma c’è poco da ridere,porca miseria!
“ Ma quindi tu hai 2 papà,zia Aisha!” esclama Aurora. Faccio per prenderla in braccio,ma Carlos me lo impedisce.
“ No. Ricordati che gamberetto non prevede che tu porti pesi. Faccio io!” asserisce facendola sedere sulle mie ginocchia.
“ Bambolina,è un po’ complicato!” farfuglio di fronte a quella domanda.
“ Il papà è quello che mette il semino nella pancia della mamma. L’hanno messo tutti e due il tuo semino,zia?” domanda Anna. Che casino!
“ Di solito il papà è chi mette il semino nella pancia della mamma,ma pure quello che ti aiuta a fare i compiti,che ti sorregge nei primi passi, che ti insegna ad andare in bici,a guidare,che ti consola quando va male la prima storia d’amore. Quasi sempre tutto ciò lo fa una persona sola, mentre nel mio caso chi ha messo il semino e chi ha fatto tutto il resto sono due persone diverse,tutto chiaro?” cerco di chiarire.
“ Sì. Credo di sì. Quindi anche zia Roberta è nata dal tuo semino,signore?” domanda Maria al Vampiro. Quello la guarda prima di rivolgere uno sguardo a Roberta ed annuire.
“ Va benissimo Daniele. Non c’è bisogno di chiamarmi << signore >>!” asserisce il Vampiro.
“ Aisha,io volevo solo che Patrizia cessasse di offenderti. Credi mi sia piaciuto sentirti tacciare come una poco di buono?” si difende lui.
“ E lei crede che a me le offese di quell’oca siliconata della sua ex moglie mi importino? Non accetto lezioni di morale da una che non ha mai tenuto le gambe chiuse in vita sua!” ribatto.
“ Questa è bella! Offendi me? Io almeno ho avuto i miei figli solo dopo regolare matrimonio…cosa che non ha fatto tua madre,che è andata a letto con un uomo sposato!” interviene quell’oca.
“ Patrizia,smettila! Con Lauren è stata colpa mia. Lei si è solo trovata in mezzo!” le risponde il Vampiro.
“ LAUREN? COME HO FATTO A NON CAPIRLO?! ECCO PERCHÉ AVEVA UN VOLTO NOTO! SEI STATO CON QUELLA CHE TI HA SEMPRE SPOGLIATO CON GLI OCCHI! LO SAPEVI CHE ERO GELOSA DI QUELL’OCA!” ribatte quella pazza isterica.
“ Mia madre era decisamente più intelligente di lei,quindi non le dia mai più dell’ << oca >>. Magari in lei il dottor Valencia ha cercato il cervello che sua moglie non aveva! Non dev’essere facile vivere con una decerebrata!” sbotto.
“ Ma era una sgualdrina. È andata a letto con un uomo sposato,che era anche il suo capo!” ribatte quella. Da che pulpito viene la predica!
“ Patrizia,ti ho già detto che è colpa mia. Ero ubriaco e Lauren ha cercato di fermarmi. Non ti ho tradito con lei per farti dispetto,ma perché… perché mi ricordava la mia Camilla!” interviene il Vampiro. Fa quasi tenerezza detta così,se non fosse che ha rovinato la vita di mia madre!  
“ Diglielo anche in faccia alla tua cara Camilla per farla ringalluzzire ancora di più!” ribatte l’oca. La signora Camilla è imbarazzata.
“ Senti,ora basta: mi hai offesa con tanti epiteti poco lusinghieri,ma non ti permetto di pensare che mi renda felice sapere tutto quello che ha patito il mio uomo! Credi che sia contenta di sapere che nelle altre donne cercava me perché stava ancora male? Io e te siamo molto diverse, per fortuna! E questa cosa di Lauren,la sapevo già,per tua informazione! Io e il mio Daniele parliamo molto!” sbotta la signora Camilla.
“ L’HAI RACCONTATO PRIMA ALLA TUA SGUALDRINA CHE A ME! SONO TUA MOGLIE,MALEDIZIONE!” strepita l’oca.
“ Veramente Camilla l’ha capito da sola alla cena di fidanzamento di Charlotte. Gliel’ho solo confermato e questa è stata l’ennesima riprova di quanto mi conosca bene,di quanto sia facile per noi comunicare anche senza parole nonostante gli anni distanti! E devi smettere di offenderla! Si vede che Aisha è più simile a me di quanto creda e Cami se n’è accorta!” risponde il Vampiro. Simile…ci mancava anche questa!
“ Dottor Valencia,non era il caso di difendermi,visto il pandemonio scoppiato dopo. Si vede che mi conosce poco o saprebbe che certi insulti da parte di alcune persone non mi toccano…non siamo tanto simili,a quanto pare!” bofonchio scossa da tale situazione.
“ E allora permettimi di conoscerti meglio. Io non chiedo di meglio!” ribatte il Vampiro. Non chiede di meglio che impicciarsi della mia vita!
“ Questo è tutto da vedersi!” borbotto.
 
[Hermes]
“ Secondo te perché Susanna è corsa via,amore mio?” mi domanda mia moglie. Bella domanda! Le si sarà rotta un’unghia!
“ Amore mio,forse ha scordato a casa il fondotinta!” rispondo sortendo una sua risata.
“ Sei sempre il solito,amore! Dico sul serio!” replica. Le strappo un bacio,ma sono costretto a staccarmi da lei per l’arrivo di Smeaton.
“ Allora? L’avete vista?” domanda preoccupato.
“ Non le hai messo il microchip? Vedrai che è tutta scena e tornerà al tavolo da sola! Ma si può sapere che è successo?” replico.
“ Succede che Aisha è figlia del dottor Valencia!” risponde Jorge. E tutta questa tragedia greca solo per questo?
“ Gliel’ha detto Aisha?” domando.
“ No. È stato il signor Daniele. Torno al tavolo per vedere se è tornata lì!” risponde prima di andarsene.
“ Zio Daniele,quando Dio distribuiva la delicatezza,non era di certo in fila per riceverla!” commenta mia moglie. In effetti!
“ Probabilmente era troppo impegnato a pensare a mia zia anche allora!” scherzo.
“ Possibile che tu riesca a fare battute anche sul loro amore?” ribatte fra il divertita e l’esasperata.
“ Ti sei innamorata anche di questo,amore mio! Oltre che della mia ars amatoria,pure se durante i primi due mesi di convivenza siamo stati interrotti una miriade di volte!” le rammento rubandole un bacio.
 
Charlotte mi faceva completamente perdere la testa. Oramai vivevamo nella stessa casa da meno di due settimane e quella convivenza non mi pesava per nulla,tranne per il fatto che quando c’era lei nei paraggi poteva anche andare a fuoco la cucina o allagarsi il bagno senza che me ne accorgessi perché troppo preso a baciarla,ad accarezzarla.
“ Hermes!” ansimò mentre assaporavo il suo collo. Quella che doveva essere una serata tranquilla con pizza e film si era trasformata in una serata con la pizza nelle nostre pance e un film che continuava a scorrere senza che noi lo degnassimo della benché minima attenzione. Avevamo cominciato a baciarci ed ora eravamo lì con le gambe intrecciate e una quantità decisamente esigua di abiti addosso: lei sdraiata sotto di me ansante intenta a reclamare col tatto ogni mio centimetro di pelle scoperta ed io eccitato da morire in piena esplorazione del suo addome con le dita. La sua pelle era la più morbida che avessi mai accarezzato.
“ Dì di nuovo che Ian Somerhalder è più bello di me!” la sfidai mordendole il labbro inferiore.
“ Ian chi? E chi sarebbe?” replicò baciandomi languidamente il mento e strappandomi un gemito. Non dovevo perdere la testa! Dovevamo andarci piano! Ne avevamo parlato fino alla nausea e non volevo metterle fretta!
“ Quanto siamo spiritose,Doinel!” ho mugugnato mordicchiandole il seno destro ancora avvolto dall’intimo. Un sospiro sfuggì al suo controllo quando cominciai a strofinare il mio bacino contro il suo.
L’atmosfera surriscaldata fu interrotta da un colpo di tosse emesso apposta per farci separare. Scattammo sull’attenti e la mia Charlotte si coprì come poté di fronte agli sguardi impacciati dei miei. Mannaggia a me e che avevo dato loro la chiave di riserva qualche giorno prima!
“ Abbiamo sentito la tv accesa e pensavamo vi foste sentiti male!” farfugliò mia madre col viso cremisi. Sì,come no…stavamo proprio male!
“ Stavamo guardando un film!” risposi stranamente imbarazzato. Che figura di merda!
“ Sì,abbiamo notato!” ribatté mio padre sornione incrementando il rossore sulle guance della mia ragazza.
“ Tutta colpa tua,Mendoza! Con Ian Somerhalder non sarebbe mai accaduto!” mormorò Charlotte imbarazzata con tono ironico. Ridacchiai.
 
 “ Quanta presunzione,amore! Spero solo che Susanna non ci rovini il matrimonio con qualche piazzata isterica. Fra lei e zia Patty,non so chi mi spaventi di più con la tendenza al melodramma! Mi meraviglio che mia zia non abbia ancora dato di matto!” replica la mia Charlotte.
“ A me dispiace per René,a dire il vero. Una cosa è saperlo e un’altra è che tuo zio l’abbia detto a tutto il tavolo privo di qualsiasi forma di diplomazia senza neppure chiedergli un parere. Dopotutto Aisha l’ha cresciuta lui!” commento.
 
[René]
Ci provo ad essere razionale,ma non è facile tollerarlo! Ho sbagliato ad accettare di restare a quel tavolo. E sentire quel tale vomitare addosso alla famiglia la paternità di Aisha è stato come un pugno allo stomaco,come se mi avessero tolto un braccio o una gamba. È vero: è stato lui a concepirla,ma cosa sa di lei? Non la conosce per nulla o non metterebbe in atto tutte le cose che la mandano in bestia! E non la conosce perché non l’ha cresciuta. Basta solo ingravidare una donna per essere padre? Magari per la sua figlia maggiore,quella Roberta,è così…e per Aisha?
“ Certo che corri come un maratoneta! Con tutto quello che mangio,non ho più il fisico!” esclama affannato il mio consuocero. Sorrido.
“ Non lo sopporto. Quell’aria da signorotto del mondo gliela leverei a suon di calci nelle palle,ma credo la sua nuova compagna non apprezzerebbe!” mi sfogo. Ridacchia.
“ No,Camilla non gradirebbe,ma Armando sì. Almeno scongiurerebbe il rischio di un altro video osé con sua sorella come protagonista. Aisha crede tu ce l’abbia con lei. La poverina si trova fra due fuochi!” asserisce Nicola. Peccato che fino a 3 settimane fa non fosse così! Quando le ha detto tutto,mia figlia non aveva tali dubbi: sapeva esattamente chi voleva avere accanto come padre! Magari quel tale è tornato con la sua ex solo per questo: per avere più occasioni di avvicinarsi a mia figlia,dato che Carlos e quella donna fanno parte della stessa famiglia allargata!
“ Lo so io chi darei in pasto alle fiamme! Quel tipo non ha proprio rispetto di nessuno! Ti rendi conto di come ha detto tutto a sua moglie? Per carità,quella donna è un’ira di Dio ed è stata scortese con mia figlia,ma lui è stato atroce!” ribatto.
“ Non farti ingannare,René. Credimi: quella donna è tutto meno che degna di compassione! Te lo dico per esperienza personale!” asserisce.
“ Che vuoi dire?” gli chiedo.
“ Ho rischiato di perdere l’amore della mia vita per colpa sua. 26 anni fa il marito la tradì e fui mosso da eccessiva compassione… Sono stato fortunato perché Asia mi ha dato un’altra chance o avrei perso tutto per nulla. Quella non vale niente! Non dico che Cullen abbia fatto bene a cornificarla o a riferirle la paternità di Aisha così,ma lei gliene ha fatte di cotte e di crude in 30 anni di matrimonio. Lui e Camilla avrebbero potuto riconciliarsi 30 anni fa,se non si fosse intromessa! Sarei incazzato quanto lui se qualcuno mi avesse impedito di conoscere uno dei miei 3 figli!” mi spiega. Lei forse merita tutto questo,ma Lauren? Lei che c’entrava con il suo amore andato alle ortiche? Perché l’ha trattata così?
 
[Patrizia]
27 ottobre 2036 ore 10:00
Dan: Amore mio,sei già pronta? Io sto andando in Ecomoda,piccola! <3
Cami: Sono sopravvissuta al Gendarme,tesoro. Non credevo l’avrei mai detto,ma preferivo quasi gli interrogatori di mia madre,amore! XD
Dan: Ma no! Ed io che volevo sottoporti ad interrogatorio una volta soli!
Cami: Mi interessa molto quell’ << una volta soli >> e non credo avrò molta voglia di parlare! <3 <3
Dan: Anche a me interessa molto e so per certo che avrò solo molta voglia di baciarti. Ricordati che mi devi il bacio del buongiorno,amore!
Cami: Non ti sono bastati quelli soffiati dalla finestra,tesoro? Che poi siamo stati anche beccati da Betty! Era sconcertata,amore mio!
Dan: Se lei e tuo fratello hanno perso ogni verve romantica,non è colpa nostra,amore! E comunque i tuoi baci non mi bastano mai!
Cami: Non è questione di verve,amore. È solo che Betty mi ha conosciuto dopo il matrimonio e non mi ha mai vista così affettuosa. Idem vale per te. Non credo ti abbia mai visto così!
Dan: Touché. A Dio piacendo,ci vedranno sempre così d’ora in poi,amore mio! <3 Spero di sopravvivere all’ennesimo colloquio con Aisha!
Cami: Amore mio,andrà tutto benone,vedrai! Vuoi aspettarmi all’ingresso perché venga con te a parlarle?
Dan: Sarebbe il massimo,ma no. Credo di potercela fare da solo,amore mio,anche se è innegabile che tu tiri fuori il lato migliore di me! <3
Cami: Addirittura il lato migliore di te? Ed io che volevo darti del lei per non destare sospetti in azienda! :-P
Dan: Azzardati a darmi del lei e ti bacio davanti a tutti fregandomene delle conseguenze!
Cami: E la tua promessa da cavernicolo di non essere più impulsivo?
Dan: Mendoza,smettila di punzecchiarmi o finisce male!
Cami: E tu smettila di propinarmi minacce così piacevoli,amore mio! Già ti desidero di mio,se ti ci metti pure tu!
Dan: Un po’ di pazienza,amore! <3 Pensa che oggi avremo tutta la giornata per noi. Lo sai che sono un ottimo agente immobiliare? Ti farò fare un tour dell’appartamento molto particolare!
Cami: Non vedo l’ora di testare le tue doti,Valencia!
Dan: Questa era ambigua,Cami! Non si gioca con un pover’uomo che muore d’amore! Raggiungimi presto che voglio vederti,piccola mia! <3
Cami: Ti raggiungerò presto,mio pover’uomo che muore d’amore. Anche perché non vedo l’ora di alleviare le tue sofferenze,amore mio!<3
 
Mentre mi dannavo perché incapace di dargli il terzo figlio che anelava,lui andava a letto con un’altra donna e la rossa è sua figlia! Altro che amante…è solo sua figlia! Anche quella donnaccia gli ricordava Camilla,pure se quella lì non aveva molto a livello fisico della sua puttana!
Quella sgualdrina che si porta a letto gli massaggia le spalle mentre lui le accarezza le mani. Danno il voltastomaco! Roba da matti! Mia figlia è scappata via devastata,io sono distrutta e la vittima ora sarebbe lui?
“ Sono un disastro. Secondo te è normale che le notizie importanti e serie riesca a darle in modo tranquillo e pacato,con parole a modo,solo ai tuoi figli?” mugugna Daniele verso quella donna strappandole un sorriso. Quella gli bacia la guancia.
“ Non è vero,amore mio! Ti sei solo lasciato trasportare dal clima teso. Vedrai che Susanna capirà. Si renderà conto che non è male avere delle sorelle!” replica quell’oca. Daniele la bacia.
“ Non che poi con Roby ci sia andata meglio. Lei non l’ha saputo neanche da noi della sua paternità!” continua mio marito.
“ Ah no? E da chi?” chiede Mario Calderon.
“ Ho sentito Carlos e Nicola che ne parlavano in ufficio,ma non è stata una brutta notizia sapere questa cosa. Papà,non voglio essere brutale, ma credo che Susanna non sia sconvolta per il tono,bensì per la notizia. Le hai appena detto che non è più la tua sola principessa,che ora,oltre alla mamma,hai anche me ed Aisha nella tua vita. E poi con questa famiglia allargata…ci sarebbe pure Babi. Per non parlare di Clizia… Credo dovrai darle la Platinum per placarla o ci spappolerà i timpani!” asserisce la figlia di quella e mio marito. Camilla la fulmina con un’occhiata.
“ Menomale che non volevi essere brutale!” commenta l’acciuga. Mio marito si porta alle labbra la mano della sua sgualdrina.
“ Il tuo profumo mi calma. Ti siedi in braccio? Ho bisogno di stringerti per evitare di dare di matto!” asserisce. Quella lo accontenta.
“ Vedrai che si sistemerà tutto,amore mio! Non sapevo il cocco fosse tranquillizzante!” scherza lei ottenendo un sorriso.
“ Non era il gelsomino?” esclamo acida. I due si guardano stupiti per poi guardare me.
“ Hai letto la lettera che era a terra! QUINDI SEI STATA TU A DISTRUGGERMI CASA,MALEDIZIONE!” mi accusa mio marito.
“ HAI UNA BELLA FACCIA TOSTA! TU MI HAI DISTRUTTO LA VITA,DANIELE! CHE VUOI CHE SIANO 4 CIANFRUSAGLIE RISPETTO A CIÒ CHE TU HAI FATTO A ME? QUANTI ALTRI FIGLI SPUNTERANNO NATI DA ALTRE DONNE DURANTE IL NOSTRO MATRIMONIO,EH? OGNI VOLTA CHE TI DICEVO UN << NO >> NE CONCEPIVI UNO?” sbotto incapace di trattenermi.
“ Ti ho tradito solo 2 volte in 30 anni di matrimonio. Mi sembrano poche rispetto a tutte le cose che mi hai taciuto tu! Senza contare di come hai ridotto la mia azienda durante i tuoi anni di lavoro! O devo ricordarti che fine hanno fatto i miei ultimi 26 anni di lavoro? Signorina Giulia, perché non racconta a Patrizia a chi appartiene l’azienda di abiti da sposa dove lavorano Barbara,i miei figli e i miei nipoti,dato che la mia ex moglie soffre di Alzheimer?! Hai rischiato di farmi perdere per sempre la donna della mia vita,di non farmi mai vedere Roby,hai mandato a put…al diavolo l’azienda che avevamo creato io,Marce e Bea con i soldi dei nostri genitori…e ti lamenti per un paio di corna? Capirai! Se Giulio e Barbara non si fossero conosciuti e innamorati,avrei perso Camilla e Roby! Non avrei saputo di avere una nipotina!” si difende lui.
“ << Mi manchi da morire,amore! Mi manca svegliarti con i miei baci e sentirti protestare debolmente perché vuoi dormire ancora. Mi manca dormire con la tua testa sul mio petto o col naso fra i tuoi capelli che odorano di gelsomino. Mi manca vederti sporca di panna e pulire quei disastri con i miei baci. Mi manca guardare i film stretti sul divano con te che protesti perché ti finisco ogni volta i popcorn al caramello (non li mangio più da quando non ci sei). Mi manca sentirti ridere alle mie battute acide sul malcapitato di turno. Mi mancano i nostri weekend nei nostri rifugi lontani dal mondo. Mi manca fare l’amore con te. Mi mancano i tuoi baci,i tuoi abbracci,e mi manca puledrino. >> Questo 3 mesi prima del nostro matrimonio! Continui ancora ad asserire di avermi tradita solo due volte o ammetti di non aver mai smesso? Nella tua testa hai iniziato a tradirmi da subito,Daniele!” ribatto leggendo quell’estratto sul mio cellulare tramite l’ingrandimento della foto di quella lettera stucchevole e ridicola. Daniele è imbarazzato. Fa bene a vergognarsi perché è disgustosa tale missiva!
“ Scusate!” farfuglia il figlio di Armando che avrebbe dovuto sposare Susy prima di allontanarsi in fretta dal tavolo. La moglie lo segue subito.
“ Però…ai due mancavano le stesse cose! Che romantici!” commenta acido Guido.
“ Peccato che il componimento di mia moglie non potrà mai pervenirti,Valencia! Ci sono tante analogie con le tue frasi melense! Vi mancavano le stesse cose!” aggiunge l’ex marito di Camilla.
“ Non cantare vittoria,Trimalcione! L’hai già fatto quando ti sei preso la mia donna e guardati: sei zoppo,povero e solo al mondo! Le vie del Signore sono infinite! Chi ti dice che non l’abbia letta di recente? E ti ricordo che Camilla non è più tua moglie!” lo zittisce mio marito.
“ In quanto a te: sei pregata di non divulgare frasi estrapolate da missive o conversazioni private che riguardano solo me e Camilla! È la mia privacy che stai violando!” si rivolge a me.
“ E le ha lette la tua Camilla queste letterine strappalacrime? Anche quella più recente? << 14 ottobre 2036  Cami,questa non è una lettera-sfogo come le precedenti che ti ho scritto,ma una missiva di scuse per la mia condotta,le stesse che ho usato come pretesto per violare la tua tranquillità domestica poche ore fa,le medesime che sono uscite un disastro e che c’hanno fatto discutere ancora. Sì,quella delle scuse era solo una trovata per poterti rivedere dopo ieri sera e,se devo essere sincero,questa cosa mi spaventa. Così come mi spaventa che tu mi conosca ancora tanto bene da capire senza alcuna ammissione da parte mia quello che alcuni dei miei familiari hanno saputo solo dopo mia esplicita confessione; mi terrorizza quello che ho provato poche ore fa mentre guidavo verso casa di tuo fratello,quel nodo allo stomaco che avevo anche quando stavamo assieme prima di ogni nostro appuntamento; mi spaventano a morte la rabbia e la gelosia che ho sentito quando ti ha chiamato quello lì e tu sei stata così smielata in mia presenza. Ho paura di te e anche di me. Sì,mi spaventa che abbia desiderato baciarti quando mi hai schiaffeggiato poco fa,quasi come per volerti ricordare che un tempo siamo stati felici,ma forse durante la nostra storia ero felice solo io! E mi dispiace per averti quasi accusata di essere una pessima moglie per Trimalcione perché gli hai omesso il nostro bacio: so per certo che sei una moglie perfetta e che lo saresti stata anche per me. Sarei stato felice se avessi accettato di sopportarmi e avrei fatto tutto ciò che era in mio potere per essere il marito migliore del mondo,per non far mancare nulla a te e a puledrino,ma il mio caratteraccio ti ha allontanata da me! Ora nei miei confronti nutri solo schifo oppure non ti saresti alzata dal divano quasi scottata quando ho preso posto accanto a te. Se mi avessero detto 45 anni fa che saremmo finiti così non c’avrei mai creduto! In questi 40 anni ho fatto di tutto per evitarti,per procrastinare il confronto con te,con quel maledetto cerchietto dorato che ti adorna l’anulare destro e che rivela al mondo che appartieni a lui,che non sei più mia. Ho cercato di evitare in ogni modo un incontro diretto con te: al lancio di 26 anni fa,al funerale di Roberto 14 anni fa e a quello di Margherita 4 anni dopo…ed è per questo che il tuo arrivo inaspettato a casa di mia sorella,per me è stato una vera e propria doccia fredda. Non ero pronto. Magari riderai perché sono passati 40 anni,ma è così. Non ero e non sono pronto a vederti,a parlarti,a sentirti ridere o nominare quello lì e…quando ieri hai cominciato a parlare del vostro stramaledettissimo amore intriso di melassa ho perso la testa. Anche se il peggio è arrivato dopo,quando ti ho strappato quel bacio e sono tornati il batticuore,il tremore alle gambe,il sudore alle mani,i brividi lungo la schiena e quelle dannate farfalle allo stomaco. Ho cercato per anni di provare quelle sensazioni con un’altra donna ed invece a quanto pare le farfalle cominciano a svolazzare solo con te,proprio con l’ultima persona al mondo con cui dovrebbe accadere. Se dipendesse solo dalla testa,sarebbe tutto più facile,ma purtroppo il mio cuore ragiona per conto suo e anche quelle maledette farfalle che vorrei sterminare con l’insetticida. Ci credi che sento ancora il tuo profumo nelle narici? Che sento ancora il tuo sapore sulle labbra? Sono un cretino,lo so,ma che ci posso fare se sono ancora pazzo di te? Vorrei tanto poterti dimenticare e poter gioire della tua felicità con quello lì,ma non ci riesco. Non ce la faccio a non odiarlo per avermi rubato la vita e per avermi tolto il regalo più bello che la vita mi aveva fatto! Quando Santiago ieri durante il nostro pranzo ha insinuato un mio immutato sentimento nei tuoi riguardi come causa del mio malumore per il tuo inaspettato ritorno,ho negato,ma è così. Lui e Marcella hanno ragione: io ti amo ancora…come e più di 40 anni fa. Purtroppo però tu ami lui ed io c’ho messo tanto ad uscire dal baratro in cui ero caduto quando mi hai lasciato all’altare e so che non voglio finirci di nuovo,quindi ti eviterò come la peste in questi giorni che precedono le nozze di tuo nipote. Non voglio dipendere di nuovo dal tuo sorriso e dai tuoi baci,no. Sono sicuro che riuscirò a nascondere nuovamente questo sentimento appena te ne tornerai dal tuo caro maritino dopo questo maledetto matrimonio. Spero solo che le nozze di tuo nipote passino in fretta,di riuscire ad evitare il dialogo con te durante il ricevimento e mi auguro che i ricordi di noi due la smettano di tormentarmi. Anche se so benissimo che non mi daranno mai tregua forse perché la mia mente ha bisogno di quei ricordi per riassaporare anche solo per qualche attimo la felicità che non ho mai più provato che non potrò mai più rivivere.>> Bel poemetto! Non sapevo di aver sposato uno scrittore!” ribatto sventolando quella lettera che porto con me. Quella mi guarda allibita col viso rigato dalle lacrime prima di guardare lui altrettanto sbalordito.
“ Amore,mentre la stavo posando ha chiamato Patrizia gridando perché aveva litigato con qualcuno e l’ho riposta non so dove. Non era con le altre e perché era una brutta copia e poi sei tornata nella mia vita e non c’ho più pensato!” spiega mio marito a quella carezzandole il viso.
“ No,non piangere,amore! Se hai fatto così pure quando hai letto le altre lettere,è stata una fortuna per me non essere affogato nel sonno in un mare di lacrime! Hai allagato casa nostra,Mendoza?” cerca di consolarla mio marito strappandole un sorriso oltre che un bacio. Che schifo!
“ Ti sei ben guardata dal dirmi che l’avevi baciato! Ecco perché non hai giurato di aver mantenuto le distanze da lui la sera della cena a casa del tuo amante! Certo che siete fenomenali: giocare ai consuoceri mentre ve la spassavate alle nostre spalle!” asserisce Guido.
“ Guido,io e te eravamo già separati. E poi te l’ho già spiegato: il nostro matrimonio non lo è mai esistito spiritualmente,quindi di cosa ti lamenti? Io appartengo a Daniele. È sempre stato così. Sei tu che hai cercato di prenderti ciò che non era tuo!” ribatte quella.
“ A questo punto mi chiedo se Junior e Barbara siano figli miei. Devo chiedere la prova del DNA?” replica suo marito.
“ E tu credi che se avessi avuto qualche dubbio avrei permesso a Barbara di fidanzarsi con Giulio? Sarei stata la prima ad osteggiarli! Inoltre, secondo te,se avessi avuto modo di chiarirmi con Daniele negli anni,sarei rimasta con te relegandolo al ruolo dell’amante? E credi che lui mi avrebbe divisa con te? Sei pazzo! Non hai ancora capito nulla né di me né di lui!” risponde quell’oca.
“ Ciò non esclude che tu ci sia finita a letto negli anni. Magari con la scusa di visitare tua madre in punto di morte o di incontrare tuo fratello e i tuoi nipoti! Comincio a pensare che le tue visite a Bogotà fossero per vedere questo soggetto!” ribatte Guido.
“ D-Dov’era?” mi chiede Daniele ignorando il commento del marito della sua sgualdrina.
“ Nel portalettere a muro di ceramica di casa tua. Dimentichi dove infili i tuoi poemetti d’amore? Dev’essere la vecchiaia!” rispondo acida.
“ Dammi quella lettera!” mi intima quella.
“ Altrimenti che succede? Vuoi vedere come la riduco in coriandoli o la brucio di fronte ai tuoi occhi?” la sfido.
“ Soffri di iperlessia o che? Camilla sono io. È per me e la rivoglio! È una violazione della mia privacy! È una lettera indirizzata a me e non ti consento di mettere su piazza i sentimenti di Daniele per me in questo modo! Dammi quel pezzo di carta!” strepita quell’oca. Iper che?
“ Tira fuori il tuo lato da pescivendola,Mendoza! Dimostra quanta poca classe ti è rimasta dopo 40 anni sulle tue belle montagne! Su dà di matto per quattro parole su un foglio!” la stuzzico. Tanto la figuraccia la sta facendo lei!
“ Buffo che sia tu a parlarmi di classe! La stessa classe che ti ha permesso di mendicare per anni le attenzioni di un uomo per cui sei stata meno di 0 o quella che ti ha spinto a concederti ad un uomo solo per riavere la tua Mercedes? O magari alludi alla classe delle tue varie scenate cacofoniche man mano che affrontavi la tua crisi economica perdendo beni di lusso? Lo chiedo solo per adeguarmi! Ridammi quella lettera,oca che non sei altro!” ribatte quell'oca suscitando le risate della bastarda rossa di mio marito.
“ Scordatelo! Dovresti solo vergognarti di aver indotto in tentazione un uomo sposato! Perché,che tu lo riconosca o meno,Daniele è mio marito e lo rimarrà finché non firmerò le carte per il divorzio,il ché non è detto avvenga presto!” la provoco.
 
[Daniele]
“ Amore,lascia che se la tenga! Se ci tiene tanto,può anche conservarla come testimonianza del fatto che ti ho sempre amato,che io appartengo a te e presto sarò tuo anche dinnanzi alla legge. Almeno saprà che non sono un uomo arido,ma che sono capace di amare…solo te! Inoltre la bella copia ce l’ho io. L’ho sempre tenuta lì ed ha perso valore da quando sei tornata nella mia vita: oramai sei qui e lì ci sono solo idiozie perché tu mi hai sempre amato!” cerco di placare la mia Camilla. Tanto a Patrizia sto preparando una bella sorpresa! Non vedo l’ora di vederla diventare verde di rabbia ed è meglio per lei che non si azzardi ad ostacolarmi nelle trattative di divorzio o la lascio per strada!
“ E posso avere un bacio?” mi domanda con un broncetto adorabile. L’accontento ben volentieri regalandole più di un bacio appassionato.
“ Quindi il giorno dopo il cocktail non mi hai chiesto di farlo passare per paura che si ripresentasse con Armando in casa e scoppiasse il finimondo,ma solo perché volevi vederlo!” ne deduce la moglie di Armando rivolgendosi alla mia Camilla,che annuisce colpevole.
“ Avrei preferito me ne parlassi. Se in questi anni mi avessi detto quello che provavi,ti avrei aiutato ad essere felice. Non avreste perso tanto tempo avvelenando la salute a chi vi stava attorno!” aggiunge quella donna. Io e Betty non ci siamo mai presi bene,poiché da quando l’ho conosciuta ho rischiato più volte la vita per colpa della sua goffaggine irritante,quindi non pensavo di averla dalla mia parte,anche se dopo tutto ciò che hanno passato lei e Armando,credo avrebbe appoggiato la scelta di Cami di seguire il suo cuore anche se fossi stato Barbablù!
“ Mi dispiace. Non devi prenderla a male. Ti ho sempre considerata una sorella,ma il mio amore per Daniele non potevo confessarlo neanche a me stessa per non impazzire di dolore. Betty,non è stato per sfiducia nei tuoi confronti perché so che mi avresti capita ed incitata a riprendere in mano le redini della mia vita!” chiarisce Camilla carezzandomi la mano. Basta anche solo questo gesto a far accelerare il mio cuore.
“ Daniele,se vuoi,vado a cercare io tua figlia. Non penso se ne sia andata lasciando una Chanel qui. Scusa,ma tua figlia mi pare una affezionata a queste cose!” interviene Junior. Smetto di ammirare il viso meravigliosamente perfetto della mia Camilla per rivolgergli la mia attenzione.
“ Figliolo,sei gentile,ma non mi pare fra te e Susanna si sia creato un buon rapporto! Non vorrei le cose peggiorassero. Susy sa essere molto sgradevole quando vuole!” gli rispondo. Ritorna al tavolo pure Brigitte.
“ Dove vai?” le domanda Junior quando lei si riprende la borsetta.
“ Me ne torno a Zurigo…giusto per verificare che mio padre non tradisca mia madre. Il fatto che il tuo non sia stato dedito alla monogamia negli anni,non rende tutti gli uomini fedifraghi,Armando Lascano!” risponde lei arrabbiata. Il fratello della mia donna (Oddio di nuovo Armando come cognato!) e il resto della compagnia sono allibiti. Barbara è sconvolta e Cami mi stringe la mano come se volesse stritolarla.
“ E poi ero io l’elefante nel negozio di porcellane!” sibilo.
“ TI SEMBRA IL MODO? LA MIA È STATA UNA FRASE INFELICE DOVUTA ALLO STRESS! MENTRE TU… È MEGLIO SE VAI!” sbotta Junior. Una frase infelice…quante volte ho usato questa scusante con Patrizia dopo averle vomitato addosso la verità! Il bello è che loro due non sono neppure ancora sposati! Questa pausa a Junior non può far che bene!
“ Poi dicono che uno diventa gay…ma roba da pazzi!” borbotta Junior sortendo una risatina da parte di Giulio. Scuoto il capo sconcertato.
“ A te non sta simpatica,vero,Daniele?” mi domanda il mio figliastro. Non posso che annuire. Quella tipa si è messa a giudicare il mio privato!
“ Junior,deve piacere a te,non a me. Io ho già la mia perfetta metà,ma tu non puoi accontentarti della prima venuta per paura di non riuscire a trovare mai il grande amore. Non hai neanche 40 anni ed è giusto che cerchi la donna della tua vita,anche a costo di conoscerla fra 10 anni. Una che possibilmente eviti di sindacare la vita sentimentale di tua madre,con alle spalle una famiglia meno bigotta e con più tatto, possibilmente,o finisce che la nostra famiglia affonda prima ancora di formarsi!” gli rispondo. Camilla ridacchia.
“ Bel matrimonio! Roba che quello di Bob e Pilar è stato quasi una passeggiata!” chiosa il figlio di Nicola Mora. Detesto convenire con lui!
“ Daniele,vado a cercare tua figlia? Al massimo le do una botta in testa e te la riporto qui!” si offre Junior.
“ Una botta in testa? Ti ricordo che è la mia fidanzata!” replica Jorge.
“ E allora che ci fai qui come un salame? Non dovresti essere con lei? Inoltre presto sarà mia sorella. Se vuoi un consiglio,Big Jim: fai scorta di tranquillanti perché con una così servono sempre!” risponde brusco Junior prima di allontanarsi dal tavolo.
“ Almeno non la considera più un’oca,ma una sorella!” mugugno fra me e me.
“ Amore,io eviterei di cantare vittoria. Diciamo che c’è il rischio che Junior la riporti al tavolo per i capelli. È un po’ rude mio figlio!” mi fa notare la mia futura sposa. Non sarò di certo io a fargli la morale sul caratteraccio,dopo quello che mi ritrovo io!
“ E questa chi se la perde!” sghignazza Aisha.
“ Puoi evitare di ridere,Aisha? Si sta parlando di tua sorella! Senti,lo so che la più piccola sei tu,ma…” mi interrompe.
“ Ma a livello cerebrale è lei. Ho capito! Se vuole le regalo le mie Barbie. Mia madre insisteva a comprarmele,ma a me non piacevano…a  lei piaceranno di certo!” asserisce. Scuoto il capo rassegnato e leggermente esasperato. La convivenza familiare fra Susanna,Aisha e Roberta sarà un vero e proprio disastro!
“ Amore,ce la faremo! Si dice che nelle famiglie solide ed unite i pilastri sono i genitori e noi due siamo due pilastri belli forti! Ce la faremo a farli andare tutti d’accordo,amore mio!” mi sussurra la mia Camilla baciandomi la guancia. Non so proprio come farei senza di lei!
“ Quindi se Aisha diventa mia nipote,io e il dottore diventiamo parenti!” esclama Bea raggiungendo dei decibel elevati ed interrompendo me e Camilla nel nostro bacio. Mia sorella vuole farmi finire nella fossa? Ci manca solo che Dr. House,il quale,dopo una lunga chiacchierata con Nicola Mora,è tornato al tavolo con la faccia da funerale,s’imparenti con noi!
“ No. Noi e il dottore non diventiamo proprio un bel niente,Bea!” le rispondo duro. Mi manca solo lui!   
 
[Pilar]
“ Sei un po’ più calmo?” domando a mio marito. Diciamo che quello spezzone di lettera ha riaperto vecchie ferite del mio Bob,ferite che non si sono ancora rimarginate perché troppo recenti.
“ Amore,se penso che per colpa del piano geniale di quello,avrei potuto finire anch’io come lui,mi viene voglia di prenderlo a cazzotti! Altro che << zio Daniele >>…gli darei l’ergastolo!” risponde incazzato.
“ Menomale che ora c’è tua zia a fargli dare una regolata!” commento.
“ Ho visto! Se non ci fosse stata mia zia,come avrebbe detto a tutti di Aisha,visto che nonostante la sua love story in corso l’ha rivelato in quel modo? Per la cena di domani sera già prevedo un’emicrania collettiva! Dobbiamo informarci sui prodotti omeopatici contro l’emicrania per te, bimba!” ribatte strappandomi un sorriso. Porta una mano sul mio ventre.
“ Oggi a Dino sembrerà di essere spettatore di un talk show. Mi nascerà un figlio isterico!” asserisce strappandomi un sorriso. Lo bacio.
“ Figurati quando la principessina sul pisello tornerà al tavolo!” commento.
“ Per me se non torna,va benissimo lo stesso! Ne guadagnano in salute le mie povere orecchie!” risponde cinico. Scuoto il capo divertita.
 
[Susanna]
Non riesco a smettere di piangere dopo quella terribile scoperta. Mio padre ha tradito mia madre e la prova di tale tradimento è quella ragazzina odiosa con cui ho un rapporto a dir poco pessimo,ma che nello stesso tempo adora le borse che disegno! O forse l’ha detto solo perché ha saputo che sono sua sorella? Magari vuole entrare nelle mie grazie usando la scusa delle borse!
“ Principessa sul pisello,stai riproducendo la versione vestita di << Colazione sull’erba >> di Manet? Anche se << vestita >> nel tuo caso è una parola grossa. Ora che hai fatto la tua scena madre,puoi tornare al tavolo senza ulteriori melodrammi?” esclama il figlio di quella Camilla peggiorando ulteriormente il mio umore. Lo fulmino con un’occhiataccia. Crede che mi diverta? Non vede che mi si è rotto il tacco?
“ Non conosco questo Manetto o Manetta e dovresti smetterla di prendermi in giro!” replico contrariata. Si porta una mano alla fronte.
“ Non ti farò una lezione d’arte,Principessina,chiaro? Sono venuto a cercarti solo perché Daniele è a pezzi. È un tipo a posto,mi va a genio e rende felice mia madre,quindi mi dispiace che stia così male solo perché si ritrova una figlia viziata ed egoista come te!” asserisce.
“ Lo credo bene che ti va a genio…visto il padre buzzurro che ti ritrovi!” sibilo.
“ Anche mia madre è di mille spanne sopra la tua,ma non mi pare tu l’apprezzi per tale motivo! Ora se ci sbrighiamo a tornare al tavolo,è cosa gradita! Sei pure fortunata perché il trucco è perfetto come quando hai spappolato i timpani di tutti!” ribatte incrociando le braccia al petto.
“ Perché è waterproof. Non sono come tua sorella che quando piange,finisce per somigliare ad un panda!” ribatto. Mi fissa con odio.
“ Non capisco come tu abbia fatto a rassegnarti così facilmente a vedere tua madre con un altro uomo!” affermo piuttosto basita.
“ Meglio che vederla infelice con mio padre. Da quando c’è Daniele,mia madre sorride,canta,fa battute. Prima non era così. In questi 40 anni è stata molto male…era praticamente depressa! Tuo padre e tua madre erano felici da sposati? Tuo padre era allegro come adesso?” replica. I miei litigavano continuamente. Le loro tregue erano sporadiche e non duravano mai più di un paio di giorni! Mio padre non era depresso,come la madre di questo tizio,ma era intrattabile!
“ No. Ora sei soddisfatto?” ammetto a malincuore. Scuote il capo.
“ No,Samantha! Sarei soddisfatto se ti alzassi da terra per tornare al tavolo senza perdere altro tempo in starnazzamenti vari!” risponde.
“ MI CHIAMO SUSANNA!” gli rammento. Ma roba da matti!
“ Lo so. È che mi ricordi Samantha!” ribatte.
“ Una modella?” gli chiedo curiosa.
“ No,la mia bambola gonfiabile. Ne avevo una 20 anni fa,ma l’ho buttata via quando è arrivata la mia prima ragazza. Solo che almeno quella Samantha non mi spappolava i timpani! Ora se ti muovi,è cosa gradita!” risponde urtandomi ancora di più.
“ NON CI VEDI O COSA? MI SI È ROTTO IL TACCO ED HO PRESO UNA STORTA ALLA CAVIGLIA! NON MI POSSO MUOVERE, CRETINO!” ribatto incazzata. Alza gli occhi al cielo sbuffando sonoramente.
“ Che croce! Ci mancava solo la principessina infortunata!” sibila attirandosi un’occhiata torva.   
 
[Barbara]
Mio padre ha tradito mia madre! E i miei fratelli lo sapevano oppure no? Perché sono sempre l’ultima a sapere le cose?
“ Amore mio,sono certo che c’è una spiegazione!” mi sussurra il mio Giulio mentre Bob e Pilar ritornano al nostro tavolo. L’accusa di mia cognata non lasciava molto adito ai dubbi,a dire il vero! Che altra spiegazione può mai esserci?
“ Hai tradito mamma?” domando a mio padre senza filtri. Una volta non ero così…dev’essere la storia con Giulio ad avermi resa così diretta!
“ Babi,no. Non è così…” farfuglia mio padre.
“ Le mutande delle nostre domestiche cadevano ai piedi di tuo padre per eccessiva forza di gravità! Un po’ come quelle di Alina,che volevano cascare ai piedi di mio padre. Ma per uno strano fenomeno nato dalla fedeltà di mio padre a nostra madre,le mutande di Alina sono rimaste su senza problemi. Diciamo che tuo padre aveva un modo tutto suo di esaminare le cameriere,un modo che non sto qui a spiegare per la presenza di minori a bordo,sorellina!” si intromette Roberta. Con le domestiche? Noi cambiavamo ogni 3 mesi cameriera per questo motivo?
“ TU HAI TRADITO MIA SORELLA?” grida zio Armando trattenuto a stento da zia Betty.
“ Ora mi diverto io! Non ridi più,Trimalcione? Mi sa che stasera dormirai coi clochard,sempre che tu non venga fatto fuori prima…in tal caso pagherei la cauzione ad Armando solo per avermi fatto l’enorme favore di cancellarti dalla faccia della Terra!” sghignazza mio suocero.
“ Armando,per cortesia. Non è stato facile avere accanto una donna innamorata di un altro. Dopo la sua partenza per Zurigo,hai rivisto Camilla solo alla nascita di Milla,ma non sai com’era prima di scoprire che Roberta era figlia di quello là. Non mangiava più,era isterica,intrattabile,uno zombie,una specie di manichino informe col carattere di merda!” racconta mio padre.
“ Avresti dovuto fare l’unica cosa sensata: toglierti dai piedi e farla tornare da me. MALEDIZIONE,PUR DI TENERTI LEI E SUOI SOLDI, HAI RISCHIATO DI FARLA MORIRE. MA CHE PEZZO DI MERDA! E POI A CHE TI È SERVITO AVERLA ACCANTO COME UNA SPECIE DI TROFEO SE COL CUORE NON È MAI STATA TUA?” sbotta mio suocero.
“ È arrivato il principe azzurro!” chiosa velenoso mio padre.  
“ Non sarò il principe azzurro,ma in 7 anni di relazione non l’ho mai tradita e non l’avrei mai fatto neppure in 40 anni di matrimonio. E se l’avessi vista innamorata di un altro,l’avrei lasciata libera…non avrei di certo rischiato di farla morire solo per assecondare il mio egoismo! Non sono un mostro! Tu sì! E sei fortunato perché se le fosse accaduto qualcosa,ti avrei ammazzato con le mie mani!” ribatte Daniele.
“ Quindi hai cominciato a tradirla subito… Non capisco perché perdere 40 anni così!” esclama mio zio massaggiandosi il centro degli occhi.
“ Sì…più o meno subito. Non mi sentivo voluto e lei era praticamente depressa! Poi ha scoperto la paternità di Roberta ed ha ripreso vita solo per occuparsi di quella che lei vedeva come una piccola parte del suo Dracula,ma con me era sempre la stessa: sembrava quasi farmi un favore a restarmi accanto. Tua sorella è un pezzo di ghiaccio,maledizione!” si difende mio padre. Da quel video non si direbbe! Sì,la mamma non è mai stata tipa da smancerie,ma a quanto pare era anaffettiva solo con papà perché con Daniele è tutta una moina!
“ Il famoso ghiaccio bollente!” sibila il compagno di mia madre.
“ Daniele!” lo ammonisce mia madre piacevolmente imbarazzata.
“ Che ho detto? Stai sostenendo per caso di non essere passionale? No,perché magari hai qualche problemino di autostima che devo subito sistemare,amore mio! Se tu sei fredda,io sono la fata turchina!” ribatte Daniele ottenendo un bacio da mia madre.
“ Saresti il sogno erotico di qualsiasi donna in abito lungo e con la bacchetta magica,Valencia! Ma loro possono solo sognare perché tu sei solo mio!” scherza mia madre ricevendo un pizzicotto sul fianco e un bacio sullo zigomo dal suo compagno.
“ Facciamo i conti a casa,mio piccolo iceberg! Che poi da quando gli iceberg hanno dei sogni erotici?” ribatte mio suocero.
“ Da sempre,Valencia. E sono più roventi di quelli delle altre donne. Ti ho stupito?” replica mia madre. Io e Giulio ci guardiamo imbarazzati.
“ Abbastanza. Mi sa che per dimostrarmelo dovrai raccontarmene qualcuno,Mendoza!” risponde Daniele. Ma perché io?
“ Daniele,potete smetterla di parlarne di fronte a me? Non siete soli,maledizione! Non ci interessa il vostro privato!” lo redarguisce mio zio.
“ Ed io non ho alcun interesse a renderti partecipe della nostra vita intima perché la sola idea che tu possa ricambiare fornendomi dettagli della tua vita coniugale mi fa parecchio senso…quasi quanto i tuoi pigiami!” risponde mio suocero per nulla imbarazzato.
“ Davvero non mangiavi più?” domanda serio Daniele a mia madre,che annuisce. Lui le dice qualcosa all’orecchio abbracciandola forte.
“ Tu lo sapevi?” domando a Roby.
“ Gioia della casa,solo tu vivi nel mondo delle favole. Per quanto pure Junior non è questo grande esperto di infedeltà! E ti posso assicurare che Alina non conosce biblicamente tuo padre: lavora in casa da 4 mesi e non è stata licenziata mentre le nostre ex domestiche finivano fuori di casa dopo 3 mesi! Vorrei sapere solo se è stata Alina a respingerlo o il contrario,ma per puro interesse scientifico, dato che alla cena la sera del nostro arrivo a Zurigo non ha fatto altro che sbavare a tempo perso su mio padre!” risponde mia sorella. Fisso con biasimo mio padre. 
“ Sei andato a letto con tutte le nostre domestiche,papà? Per questo dopo 3 mesi le cacciavi?” gli domando. Il suo è il famoso silenzio assenso.
“ MALEDIZIONE,MA PERCHÉ NON DIVORZIARE ED UMILIARE COSÌ MIA SORELLA?” sbotta zio Armando.   
“ Perché la vita da nababbo gli piaceva troppo!” mugugnano quasi nello stesso istante Roberta e Daniele.
“ Sto parlando con Guido!” precisa zio Armando.
“ Credevo l’avrebbe dimenticato col tempo. E poi gli anni passavano,ma lei continuava a pensare a quest’idiota. Era sempre più depressa ed i sorrisi erano solo per i figli. E poi sei un uomo anche tu,Armando! Pure tu hai tradito Marcella quando stavate assieme!” si difende mio padre.
“ Voi due siete stati assieme?” domanda René sbalordito.
“ Sì. Una vita fa. E,per cortesia,non commenti asserendo che non si direbbe perché lo sappiamo già…lo dice pure mia figlia. Gli unici ex ancora carichi di livore l’uno verso l’altra dopo 40 anni dalla rottura fino a 3 settimane fa erano mio fratello e Camilla e tale astio,a quanto pare,serviva solo ad occultare un amore mai morto!” gli risponde la signora Marcella.
“ Sei stato tu a volere a tutti i costi mia sorella,dato che quando l’hai conosciuta era già fidanzata con Daniele,mentre io non ho tolto Marcella ad un altro. E pure se fossi stato tanto sadico da sposare Marcella,magari avrei divorziato dopo qualche anno senza metterle corna per 40 anni per poi risentirmi a causa di una sua eventuale richiesta di divorzio! Che volevi? Che mia sorella ti stendesse il tappeto rosso o che restasse un cervo a primavera per tutta la vita?” esclama zio Armando. Non fa una piega!
“ Armando,quando mi ha raggiunto a Zurigo,credevo mi amasse. O perché mollare Dracula all’altare per correre da me?” ribatte mio padre.
“ Per non far crescere a Daniele un figlio non suo. Lo amavo. Non potevo permettergli questo. E se quella dannata notte non mi avessi fatto ubriacare,non sarei arrivata a pensare di averlo tradito e di aspettare un figlio da te. Non avrei mai tradito Daniele perché lo amavo come lo amo ora e come l’ho amato in tutti questi anni,Guido! Quando hai visto che non ero in me,dovevi rimandarmi a casa invece che consentirmi di spogliarmi e farmi dormire nel tuo letto. Una che si sveglia in un letto non suo mezza nuda e,non ricordando nulla della notte precedente,cosa pensa? Lo capisci che sei un pazzo scriteriato? Se Roberta non si fosse rotta una gamba 36 anni fa,Daniele non avrebbe mai saputo di aver avuto una figlia da me,maledizione! Ed io non avrei mai saputo di avere accanto una piccola parte di lui. E tutto questo è solo per colpa tua! Hai taciuto per 40 anni ed ora te ne stai qui con la faccia della vittima sacrificale facendomi passare per una stronza ingrata che ti ha distrutto la vita,mentre in realtà quella dannata notte sei stato tu a rovinarla a me omettendomi che non c’era stato nulla fra di noi! Per tollerare la tua presenza in questi 40 anni,immaginavo nella mia testa di vivere con Dan e la realtà attorno mi faceva schifo perché c’eri tu. Io ti odio,ti ho sempre odiato per avermi rovinato la vita,per avermi impedito di piangere i miei genitori fra le braccia dell’uomo che amo,di gioire con Dan per le nozze di Roberta e per la nascita di Clizia,per avermi rubato la vita…forse ti odio più di quanto ti detesti Daniele! Sono stati i miei figli ad impedirmi di farla finita perché vivere con te è stato un incubo in quanto sei l’essere più insopportabile che abbia mai conosciuto!” sbotta mia madre. La discussione viene chetata dalle grida di mia cognata. Ma perché Junior la sta portando qui come fosse un sacco di patate?
 
[Jorge]
Mi urta i nervi questo tipo. E poi come cavolo si permette di prendere in braccio la mia Susanna? Cosa crede? Che siccome c’è aria di burrasca fra lui e la sua ragazza di potersi mettere a fare il provolone con la mia?
“ Giuro che se non la pianti di spappolarmi i timpani,ti rompo pure l’altra gamba,maledizione!” sbotta quel tale scaricandomela addosso come se fosse una specie di sacco della spazzatura.
“ Dio Mio,quanto pesi! Non credevo il silicone pesasse tanto!” commenta quello inarcando la schiena per massaggiarne la base con la punta delle dita. Ma come si permette? Susanna è tutta naturale!
“ SEI UN DISGRAZIATO CON I MODI DI UN BURINO ED IO NON HO SILICONE IN CORPO!” gli grida addosso Susanna.
“ Ragazzina,di donne ne ho avute parecchie e so perfettamente se una è rifatta o meno,anche senza spogliarla!” ribatte quello.
“ SEI UN GRANDISSIMO STRONZO!” strepita la mia ragazza.
“ Si può sapere che sta succedendo fra voi due?” domanda mio suocero fra l’irritato e il divertito.
“ A tua figlia si è rotto un tacco e si è fatta male alla caviglia. Per non lasciarla sull’erba l’ho portata qui,ma nel tragitto c’ho perso un timpano e ti assicuro che anche i miei genitali sono a rischio erosione,Daniele!” gli risponde quel tipo sortendo una sua risata.
“ Junior,non trattare così Susanna! Sei stato gentile a darle una mano,ma avresti potuto evitare di portarla fin qui in spalla come fosse un sacco di patate. Amore mio,farai scappare tutte le donne con i tuoi modi!” lo riprende sua madre.
“ Mamma,ti assicuro che le donne non mi stanno alla larga…anzi. Lo sai che ho un certo potere sul gentil sesso proprio per i miei modi rudi! Alle donne piacciono gli uomini un po’ cavernicoli,lo sai! Io non sono il principe azzurro,non lo sono mai stato!” ribatte quello spaccone.
“ Tesoro mio,ma vuoi andare all’ospedale?” domanda il dottor Valencia alla mia fidanzata,che scuote semplicemente il capo decisa. 
“ Lo sai che dovrai stare a riposo per un po’ di giorni,vero? Almeno 5,amore mio!” le sussurro.
“ Lo so. Ora capisci perché ti avevo chiesto una domestica? Mi dici come faccio a stare da sola a casa per 5 giorni,visto che stanotte hai l’aereo per Londra e starai via una settimana?” ribatte.
“ Amore mio,abbiamo il trasloco,la casa nuova,la nuova sede…come faccio a pagare anche una domestica? Potrei rimandare il viaggio se non fosse per il compromesso della casa che devo firmare per forza di cose in questi giorni!” replico.
“ Susanna,potresti venire a stare da noi! Non staresti sola in casa e ci saremmo noi ad aiutarti in tutto!” interviene la matrigna di Susy. Il figlio la guarda male e neppure io sono troppo entusiasta di questa soluzione,dato che starà lì pure il cafone che sarà il figliastro di mio suocero.
“ Tesoro,Camilla ha ragione: anche se io e lei saremo impegnati ad organizzare le nozze di Giulio e Barbara,avresti Junior a tua completa disposizione per qualsiasi evenienza!” aggiunge il dottor Valencia.
“ Sono ancora in tempo per restare da te,zio,vero?” domanda quello lì al signor Mendoza,che se la ride.
“ Junior,siamo una famiglia. Daniele ti ha dato una mano a Zurigo riguardo l’azienda ed ora è lui ad aver bisogno di noi! Susanna si è fatta male e dobbiamo prenderci cura di lei perché il suo fidanzato starà via qualche giorno!” asserisce sua madre.
“ Sì,ho capito,mamma,ma non ha nulla da mettere per la notte e poi non vorrete mica farla dormire con me,vero? Il vostro è un bilocale e i letti scarseggiano! La ragazzina non può andare a stare da sua madre?” obietta quel tale.
“ Junior,figliolo,Susanna non può stare lì perché ci sono le scale,mentre il bilocale è sviluppato su un solo piano senza barriere architettoniche. Inoltre è meglio privare Patrizia di qualsiasi incarico diverso dall’impacchettare la sua roba dato che il 28 si avvicina ed io ci tengo a riavere casa mia! Per la notte può prestarle una camicia da notte tua madre,tanto dovrebbero avere la stessa taglia!” risponde mio suocero.
“ Almeno sarà più coperta di adesso. E non mi ritroverò per casa una specie di coniglietta di Playboy! Se veste così di giorno,non oso domandarmi quanta classe avrà la sua mise notturna!” commenta il figliastro di mio suocero. Simpatico come un calcio in culo!
“ Io e Cami teniamo il nostro letto,Susy potrebbe sistemarsi a capo letto e tu a piedi. Anche se forse il divano letto è un King e ci stareste comodi pure dormendo normalmente con una barriera di cuscini!” afferma il dottor Valencia. Quel tale fa una smorfia di disappunto.
“ Andiamo bene!” sibilo urtato. Non voglio che la mia fidanzata dorma con quello!
“ Guarda che non fa piacere neppure a me,amico! Non te la tocco la tua ragazza,tranquillo! Ho avuto di meglio!” asserisce quello stronzo.
“ Ma conviene avvisarvi: io e Cami siamo abituati a fare attività fisica al mattino!” asserisce mio suocero. La mia ragazza lo guarda schifata.
“ Amore,questa era ambigua! Credo che Susanna abbia frainteso!” farfuglia la nuova compagna del dottor Valencia paonazza.
“ Non in quel senso,Susanna. Cioè…anche in quel senso,ma non era quello che intendevo. Io e Camilla facciamo jogging,quindi se domani ci sentirete passare per il soggiorno,non vi spaventate perché sarà così almeno per 3 giorni tutte le settimane!” chiarisce mio suocero.
“ Quindi Junior sarà tipo come un cameriere tutto per me?” domanda Susanna. Ridacchio.
“ No. Non tirare troppo la corda con Junior,Susanna. Ricorda che è il figlio della mia futura moglie,quindi sarà un fratello per te!” risponde il dottor Valencia. Un fratello…andiamo bene! Avrò un altro cognato dal caratteraccio…come se non bastassero la rossa e quella Roberta!
“ E come fratello posso pure gettarti dal balcone in caso di rottura di scatole,quindi non iniziare a trattarmi da maggiordomo!” asserisce quello.
“ Junior! La cosa importante è che Susanna riposi per poter tornare indipendente. Sono sicura che basteranno 24 ore a riposo per far sgonfiare un po’ la caviglia,tanto da permetterle di camminare!” asserisce la matrigna della mia fidanzata.
“ Vedi,Junior? La cosa importante è che io riposi!” esclama la mia ragazza con uno sguardo malefico. Ridacchio.
“ Si sgonfierà la sua caviglia,ma si gonfieranno i miei testicoli!” borbotta quello.
“ Junior,grazie! Sono certo che Susy non se ne approfitterà o dovrò riportarla a casa sua,dove non avrà nessuno pronto a darle una mano e non credo le convenga! E poi dovrete imparare a collaborare per l’idea avuta da me e da tua madre!” lo ringrazia mio suocero ottenendo un sorriso.
 
[Carlos]
“ Quando quello ha un’idea,inizio a tremare!” mi sussurra la mia Ginger strappandomi un sorriso. In effetti le idee di Cullen sono pericolose!
“ Che idea,papà?” domanda Giulio.
“ A Zurigo io e Daniele abbiamo parlato molto del talento di Susanna per il disegno,in particolar modo della sua predisposizione a disegnare borse e abbiamo pensato di vagliare alcune possibilità d’investimento nel settore!” gli risponde la signora Camilla.
“ Investimento?” domanda Smeaton.
“ Esatto,ma dobbiamo aspettare che la clinica di Joseph decolli prima di trovare il capitale adatto a tale investimento!” risponde il Vampiro.
“ Decolli?” ripete Smeaton.
“ Soffri di ecolalia? Sì,c’è bisogno che la clinica di mio marito decolli,anche se…io e Joseph dobbiamo darvi una notizia!” asserisce Roberta.
“ Quale? Non c’avete ripensato ad avere un secondo figlio,vero? Amore,io e tua madre siamo disposti anche a venire a Zurigo tutte le settimane per questo nipotino!” replica Cullen.
“ Sarebbe un viaggio inutile,Daniele. La moglie di Florent,che era stata licenziata,ha trovato lavoro a Chia. Su Google Maps appare a mezz’ora d’auto da Bogotà e Florent vorrebbe trasferirsi lì. Pertanto ci sono ottime probabilità che la clinica venga fondata a Bogotà e che io,Roby e Clizia veniamo a stare qui!” afferma Joseph. Cullen e la signora Camilla si abbracciano contenti.
“ Quindi preparatevi a fare nonni full time…e non occasionalmente!” aggiunge Roberta venendo poi abbracciata dai suoi genitori.
“ Beh quindi la proposta dei giapponesi potremmo anche vagliarla,amore mio!” afferma Cullen rivolgendosi alla sua compagna.
“ Giapponesi?” domanda zio Armando.
“ Io e Dan stavamo pensando di comprare lo stabile di fianco all’Ecomoda,abbattere i muri e provare ad ampliare la produzione fabbricando anche accessori e gioielli col nostro marchio. Naturalmente questo richiederebbe capitale e…” zio Mario interrompe la signora Camilla.
“ Camilla,da quando Valencia sarebbe di nuovo parte dell’Ecomoda? Io e Armando abbiamo fatto tanto per liberarci di Sir << Liquidiamo Tutto >> e vorrei capire quando è rientrato a far parte della nostra azienda! Devo essermi perso qualche passaggio!” asserisce zio Mario.
“ Da quando io e lui stiamo assieme. Tua moglie partecipa alle decisioni aziendali,no? Non vedo perché per il mio compagno le cose debbano essere diverse! Lo ribadisco: se Daniele non è ben accetto,dovrete acquistare la mia parte perché sono disposta a mollare l’Ecomoda! La mia priorità è e sarà sempre Daniele,che sia chiaro!” asserisce la signora Camilla. Ma perché mia sorella si commuove?
“ Pilar,ma sei matta?” le domanda la mia fidanzata.
“ Sono gli ormoni. È commovente!” singhiozza Pili. Commovente un paio di palle! Mi ritroverò questo tipo fra le scatole un minuto sì e l’altro pure! È confortante solo sapere che con gli ormoni a palla che si ritrova,almeno non avrò la disgrazia di trovarmelo nel letto fra me e Ginger!
“ Volevo liquidare l’azienda solo perché era l’ultimo legame con la donna che mi aveva distrutto. E quel legame credevo di averlo reciso vendendo le mie quote al dottor Mora e alla dottoressa Betty,ma alla fine per fortuna le cose sono andate diversamente ed ho avuto modo di rivederla lo stesso anche non facendo più parte dell’azienda! Volevo scongiurare qualsiasi occasione di rivederla con quello là e l’Ecomoda incarnava quel pericolo!” spiega il dottor Valencia,mentre la sua compagna posa la testa sulla sua spalla sfiorandogli il viso. Lo capisco: quando mi propose quell’accordo,anch’io volevo accettare per non sottopormi alla sofferenza di vedere Ginger senza poter stare con lei!
“ Non cominciamo con questi sentimentalismi adesso o Camilla finisce per allagare il giardino di Marcella,visto che ha già aperto i rubinetti. Andiamo avanti…che c’entrano i giapponesi?” domanda zio Armando spazientito.
“ Hanno avanzato una proposta d’acquisto per la sede svizzera,una proposta molto proficua per acquistare solo i macchinari e lo stabile rinunciando al marchio e non licenziando il personale. Ai ragazzi non l’avevamo detto perché volevamo parlarne prima con voi e poi semmai rifiutare,ma adesso che Roby verrà a stare qui,la bilancia propende in tutt’altra direzione dato che sono 2 su 3 i figli di Cami a Bogotà! Tocca solo chiedere a Junior se è propenso a trasferirsi qui!” risponde Cullen carezzando il viso ancora in lacrime della sua compagna.
“ Daniele,sei serio?” domanda Junior.
“ Susanna potrebbe disegnare le sue borse,tu e Roby occuparvi della parte amministrativa e commerciale come a Zurigo!” risponde Cullen.
“ Papà,ti ricordo che a Gennaio io partirò per Londra con Jorge!” strepita quell’oca di Miss San Marino.
“ Esiste internet. I modelli puoi disegnarli da lì ed inviarli qui. Non dirmi che ti fa schifo uno stipendio più alto perché non ci credo! È quello per cui sei fatta e non è giusto che vi rinunci!” le risponde suo padre.
“ Junior,naturalmente tu puoi prenderti tutto il tempo che ti serve prima di darci una risposta,anche perché credo che zio Armando,Mario e Nicola avranno delle perplessità da illustrarci,quindi… E poi riguarda anche la tua storia con Brigitte!” asserisce la signora Camilla.
“ Non solo loro,ma anch’io ho qualche perplessità. Non so se te lo ricordi,ma in quell’azienda lavoro pure io!” interviene il signor Guido.
“ Se ti piacciono le geishe e il sushi puoi restare lì!” lo deride Cullen facendo ridere la signora Camilla.  
“ Nessuno ti ha interpellato!” ribatte il signor Lascano.
“ Daniele è il mio compagno,Guido. Qualsiasi cosa dica,è come se la dicessi io,dato che viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda. Ha ragione: se ti piacciono le geishe e il sushi,sei a cavallo!” afferma la signora Camilla.
“ Io non ho bisogno di pensarci. Per me va bene stare qui,indipendentemente da Brigitte!” esclama Junior.
“ Bene. Allora,visto che a Susanna ho già detto quello che avrei voluto rivelarle domani,possiamo rimandare la cena di domani sera alla sera dopo la sfilata,così da festeggiare anche il compleanno di Camilla. In tal modo,Armando e gli altri avranno modo di pensare,Aisha potrà festeggiare il compleanno del suo fidanzato come meglio crede e io e Camilla domani sera passeremo la nottata fuori!” asserisce Cullen.
“ Fuori? Cioè toccherebbe a me fare da infermiere a Susanna? Credevo mi volessi bene,Daniele!” protesta Junior. Io e Ginger ridacchiamo.
“ Ma te ne voglio. Lo faccio per questo. Per me e tua madre è un sacrificio enorme dormire fuori casa! A casa avrai modo di riflettere in pace e,non trovando distrazioni fuori casa,eviterai di commettere cazzate! Perché per te Susanna non è una distrazione,vero?” ribatte quello lì.
“ No,non lo è. Ma sarò soggetto ad emicrania cronica! E immagino quanto scocci te e la mamma << dormire >> fuori!” gli risponde Junior.
“ Amore,dormire fuori dove? Che hai in mente,Daniele? Dovrò preparare un borsone?” gli domanda la signora Camilla.
“ Sì,un piccolo borsone,ma non chiedermi altro perché non posso fornirti altri dettagli. Sappi solo che per 24 lunghissime ore sarai nelle mie mani,Mendoza!” le risponde Cullen. Io e Ginger ci guardiamo schifati.
“ Bene perché è l’unico posto dove desidero stare,Valencia!” risponde maliziosa la signora Camilla. Signore,pietà!
“ Dici che con quest’iniziativa dell’azienda nuova avrà altro a cui pensare e non mi perseguiterà più?” mi domanda la mia fidanzata speranzosa ricevendo da me un bacio. Io non ci spererei troppo,se fossi in lei!
 
[Charlotte]
Ero stata stupida a credere di essere la sola donna presente nella sua vita. Si era stancato di aspettare per avermi e aveva deciso di divertirsi ancora con mia cugina! Beh…da quella sera avrebbe riavuto la sua libertà,perché sarei tornata a casa di mia madre senza voltarmi indietro!
Entrai nel suo ufficio senza bussare come una furia. Sembrava basito dal mio atteggiamento e avevo ancora più voglia di schiaffeggiarlo!
“ Non si bussa?” esclamò con un sorriso da schiaffi.
“ I rendiconti,che aveva richiesto,dottore!” asserii professionale avvicinandomi alla scrivania per posarli lì. Mi allontanai in direzione della porta sotto il suo sguardo stupito,ma mi fu impedito di uscire da lui,che bloccò la porta chiudendola a chiave.
“ Mi lasci andare!” gli intimai piuttosto seria.
“ Mi spieghi che hai,piccola?” mi chiese cercando di sfiorarmi. Come poteva essere tanto viscido? Non mi aspettavo il << per sempre >> da lui,ma almeno la correttezza di dirmi in faccia che non mi voleva più sì!
“ Nulla,voglio solo tornare nel mio ufficio!” risposi evitando le sue mani. Mi afferrò la mano trascinandomi lontano verso la sua scrivania ignorando le mie proteste. Si accomodò sulla sua poltrona e mi fece sedere su di lui quasi come per bloccarmi.
“ Mi lasci andare?” chiesi urtata. Doveva fare tutta quella sceneggiata per farmi capire di non volermi più?
“ No,se non mi spieghi che hai!” rispose.
“ E va bene: vado via da casa tua,visto che ho saputo che ci tieni ad avere ospiti e non mi va che per colpa mia tu dia sfogo ai tuoi istinti sul divano letto dove dormi,le tue pollastre starebbero scomode!” sbottai. Mi fissò incredulo.
“ Sei impazzita?” chiese con la faccia da angioletto. Non mi fregava più!
“ No,forse il pazzo sei tu!” risposi cercando di porre fine a quella farsa,ma la sua morsa si fece più stretta.
“ Piccola,puoi spiegarmi con calma cos’hai?” mi chiese.
“ Non chiamarmi << Piccola >>! Adesso capisco perché ieri sembravi così tollerante verso il fatto che non fossi propensa ad andare oltre… avevi già chi ti scaldava il letto! Susanna mi ha raccontato tutto!” esplosi.
“ Susanna?” mi domandò fingendosi confuso. Avevo una voglia di schiaffeggiarlo oltre che di scoppiare a piangere per essermi illusa.
“ Si,Susanna…hai dimenticato il suo nome? Ecco perché questa mattina ti sei accigliato quando l’hai vista con tuo fratello! Sei geloso anche di lei? Potevi appendere un bel cartello con scritto “PRENOTATE” sia al mio collo che al suo! Tanto per te una vale l’altra…sono stupida io che mi sono illusa che nascondessi qualcosa di diverso dietro la tua superficialità!” replicai.
“ Un cartello? Non sarebbe male… ma non vedo perché dovrei premurarmi di appendere un cartello anche a Susanna!” ribatté.
“ Non fare lo gnorri…so tutto!” esclamai urtata da quel suo tono.
“ Di cosa?” mi domandò.
“ Di quello che le hai proposto ieri,del fatto che la rivuoi nel tuo letto e le ho detto che mi ospiti a casa tua e che quindi le sarebbe toccato dividere il divano letto con te,ma immagino volessi chiedermi di trovarmi un altro alloggio e ti sto semplificando le cose!” risposi.
“ Cosa? Io non rivoglio Susanna,a me non piace tua cugina,non mi interessa!” disse cercando di sembrare serio.
“ Non prendiamoci in giro:ci sei stato a letto non molto tempo fa!” risposi. Era come Ruben o forse anche peggio!
“ Perché non mi credi?” mi domandò. Cercai di liberarmi,ma fui trattenuta di nuovo da lui.
“ Io sono andato a letto con Susanna non molto tempo fa ed è stato un errore,una cretinata che ho fatto solo per un motivo di cui mi vergogno!” asserì. Si vergognava di cosa?
“ Non voglio saperlo…non mi devi spiegazioni!” risposi offesa. Fece per baciarmi,ma mi allontanai.
“ Mi fa piacere sapere che sei gelosa,ma devi ascoltarmi!” esclamò ringalluzzito. Non potevo essere gelosa di ciò che non era mio!
“ Io non sono gelosa e lasciami andare!” risposo.
“ Io sono andato a letto con Susanna per togliermi te dalla testa!” sbottò. Cosa? Che c’entravo io con i suoi bollenti spiriti?
“ Impossibile visto che è successo prima che partissi per il Messico!” obiettai cercando di allontanarmi dalle sue braccia.
“ Prima che partissi,tra me e te c’era già stato qualcosa,se ben ricordi! Adesso posso raccontare la mia versione o hai già deciso a chi credere?” mi chiese. Annuii. In fondo non mi costava nulla ascoltarlo.
“ Io lo so che non mi credi,ma è così! Il giorno prima ti avevo baciato per la prima volta dopo la storia del babydoll,poi anche quando ti ho chiesto di occuparti del cactus non ho resistito e ci siamo baciati e mi sono reso conto che mi ritrovavo spesso a pensare a te e non volevo! Insomma tu mi tenevi testa e credevo di detestarti,credevo di baciarti solo per evitare che mi offendessi,per chiuderti la bocca,ma i tuoi baci,il tuo sapore non volevano saperne di lasciarmi in pace e quindi mi sono avventato su Susanna perché pensavo fosse solo suggestione e che andando a letto con un’altra,l’ossessione di te sarebbe sparita!” narrò.
“ Bene… e ci sei riuscito?” chiesi stizzita. L’idea di immaginarlo con lei mi faceva diventare pazza!
“ Domanda stupida,dottoressa,a cui non dovrei rispondere,visto che sei tra le mie braccia…dovrebbe essere questa la risposta alla tua domanda,ma visto che la gelosia ti acceca,ti risponderò a parole. La risposta è:No! Prima,durante e dopo tu eri nella mia testa…ho tempestato tua cugina di domande su di te,prima di mandarla via! Anche ad Ojo de Agua,il nostro ultimo bacio prima di partire mi ha tormentato! Quando ero in Messico,ti pensavo spesso ed anche quando ho visto quel souvenir che ti ho comprato,era perché non facevo altro che pensare a te! Sono certo che tua cugina non confermerà quello che ti ho appena detto riguardo le domande che le ho rivolto su di te perché è una bugiarda patentata,quindi se non mi credi puoi andartene da casa mia e chiudere per sempre con me,se lo vuoi! Io ti ho detto solo la verità!” rispose sfiorandomi il viso. Catturai dolcemente le sue labbra con le mie. Ero una stupida e stavo per perderlo!
“ Quindi non le hai chiesto di replicare?” gli chiesi conferma staccandomi da lui.
“ No,tua cugina è tutta apparenza e silicone e non è questo che voglio!” rispose strappandomi un sorriso.
“ Io adesso vado…e scusami per averti attaccato in quel modo! Io non penso quelle cose di te e di quello che c’è fra noi due. Non penso tu sia superficiale e per come mi sono comportata,dovresti essere tu a non volermi più vedere.” replicai. Le sue labbra tornarono sulle mie e mi avvicinò ancora di più al suo corpo. Presi ad accarezzargli il viso essendo ormai dipendente dalla sua pelle.
“ Vuoi ancora andartene?” mi chiese staccandosi da me.
“ Dovrei andare in ufficio a lavorare!” gli feci presente accarezzandogli i capelli.
“ Intendevo…da casa! Vuoi ancora andare via da casa?” precisò.
“ Vuoi che vada via?” rigirai a lui la domanda. Scosse il capo fermamente strappandomi un sorriso.
“ Allora resto! Se non ti dispiace…adesso posso andare?” esclamai.
“ No,abbiamo un discorso in sospeso,dottoressa gelosa!” rispose prima di avventarsi di nuovo sulle mie labbra.
“ Mi perdoni?” gli chiesi staccandomi a stento dalle sue labbra. Le sue mani non smettevano di accarezzarmi il viso.
“ Per cosa,piccolina? Io non ricordo nulla…ricordo solo che ho bisogno dei tuoi baci!” rispose riprendendo a baciarmi.
 
“ A che pensi,amore?” mi domanda Hermes accarezzandomi la pancia. Ormai non fa altro da quando sa che sono due bambine!
“ A quando credevo ti fossi stancato di aspettarmi e che volessi tornare alla tua vita!” gli rispondo.
“ La mia vita? E tu quella senza di te la chiami vita? Non ci devi più pensare,amore! La cosa importante è che tu adesso sia consapevole che non ti lascerò mai!” replica baciandomi tutto il viso.
“ Già…l’hai giurato!” rispondo contenta. Il suo cellulare squilla e sorride.
“ Che c’è?” chiedo.
“ Bob dice che il 17,per il compleanno di mia zia,c’è una cena dai miei con tanto di Valencia! Menomale che domani partiamo per il viaggio di nozze!” risponde. Non posso che concordare!
 
[Camilla Senior]
E così alla fine staremo tutti insieme! Non vedo l’ora di poter riunire la famiglia,anche se la strada perché la nostra famiglia allargata si formi è ancora impervia,ma ciò non mi spaventa perché Daniele è l’uomo con cui voglio stare!
Se ti fosse accaduto qualcosa,mi sarei ammazzato!...quando prima me l’ha sussurrato all’orecchio stavo per mettermi a piangere. Non gli ho mai parlato della mia vita nei primi 4 anni di matrimonio,del mio stato larva perché non volevo si sentisse distrutto com’è accaduto prima!
“ Amore,riesco a sentire gli ingranaggi del tuo cervello!” mi sussurra Dan sfiorando con le labbra il mio lobo destro provocandomi un brivido.
“ Pensavo alla nostra vita insieme,amore mio! E senti gli ingranaggi del mio cervello solo perché per anni hai sentito lavorare solo il tuo e quindi non sei più abituato ad avere accanto una donna pensante!” replico con un sorriso. Ride sulle mie labbra prima di carezzarle con le sue.
“ Donna pensante,lo sai che tocca pensare a come modificare il nostro nido d’amore? Non suona bene definirlo così?” soffia sul mio collo.
“ Non bene. Benissimo,amore!” rispondo contenta. Fino a 2 mesi fa credevo non ci sarebbe stato mai più nulla di nostro in tal senso!
“ È tutto vero,amore!” mi rassicura con dei piccoli baci sulla fronte quasi come se mi leggesse dentro. Sorrido per via di tutte quelle coccole.
“ Nonna,ma tu come hai capito di essere innamorata del nonno? Quando ha cominciato a piacerti?” mi domanda Clizia. Bella domanda!
“ Quando aveva 4 anni ed ha cominciato a dire che l’avrebbe sposato con tanto di disegni di cuoricini sul suo diario! Ogni volta che veniva a casa per giocare con me,lei lo fissava adorante per tutto il tempo! Sembrava in trance…un po’ come adesso!” risponde al mio posto mio fratello beccandosi un’occhiata torva da parte mia. Ma insomma!
“ Il bue che chiama << cornuto >> l’asino. Sei tu che guardi con la faccia da triglia tua moglie,caro! Chi di noi due è più rimbecillito, fratellone?” mi difendo pungendolo nel vivo.
“ Avresti potuto dirmelo,amore! Perché non mi hai mai rivelato di volevi sposarmi già a 4 anni? Avremmo guadagnato del tempo!” scherza Daniele ricevendo un buffetto delicato sulla spalla.
“ A 4 anni? Un po’ precoce,mamma!” commenta Babi. Arrossisco.
“ Quando tua madre aveva 4 anni,mio padre ebbe l’idea di comprare un albero di Natale gigante e tua madre s’ostinò nel voler mettere un dannato puntale a quell’albero usando la scaletta. Io e Daniele l’abbiamo vista traballare e,per evitare che si rompesse la testa,ci siamo messi di sotto e c’è caduta addosso. Braccio destro rotto per me,sinistro per Daniele e 3 mesi di punizione per entrambi. L’ho odiata. L’avrei ammazzata con queste mani. Mentre Daniele due giorni dopo era lì,pronto a farsi schiavizzare da lei con i suoi giochi da femmina!” racconta Armando per sommi capi. Mi ricordo anche la data: era il 6 dicembre del 1978. E da allora Dan è diventato il mio principe azzurro!
“ Ti ricordo che Cami era piccola e che poteva farsi male. Era stata affidata a noi,che eravamo più grandi! E,per tua norma e regola,io non mi faccio schiavizzare da nessuno! Da quando sarebbe un gioco da femmina fingere di essere presidente e vicepresidente dell’Ecomoda? Non è colpa di nessuno se la nostra alchimia c’è sempre stata…o forse sei geloso,Armando?” obietta il mio Dan.
“ Davvero giocavate così?” domanda Roberta.
“ Papà era il presidente ed io la vice. Era il nostro sogno anche quando stavamo assieme! Desideravamo sposarci,lavorare insieme,per poi tornare a casa la sera e farci le coccole sul divano!” le rispondo malinconica. Non devo pensare al tempo perso!
“ Con tanti figli da accudire!” aggiunge Daniele prima di baciarmi la tempia.
“ Ad ogni modo,da quel giorno Camilla (forse per il trauma dovuto alla caduta) diceva che Daniele era il suo fidanzato e che l’avrebbe sposato!” asserisce Armando.  
“ Tralasciando questa parentesi infantile,me ne sono accorta quando avevo 11 anni e Dan era in fibrillazione per il suo primo appuntamento con una tizia. Sentii una colata di lava all’interno e volevo ammazzare quell’oca rifatta! Tale sensazione si è ripresentata anche con le altre sue ex…tutte silicone a gogo…sembrava quasi lo facesse di proposito a collezionare Barbie viventi!” rispondo alla domanda iniziale di Clizia.
“ Non ero in fibrillazione. È che non mi ero mai rapportato prima al gentil sesso! E lo sai che con quelle ragazze non ho mai fatto nulla perché amavo un’altra meravigliosa ragazzina! Ho amato,amo e amerò sempre solo te,Mendoza!” obietta il mio compagno sfiorandomi la mano.
“ E tu,nonno? Quando ti sei accorto che ti piaceva la nonna?” domanda Clizia a Daniele.
“ Camilla a 11 anni aveva già una parvenza di donna. Diciamo che si è sviluppata molto presto e non era un manico di scopa come tutte le sue coetanee. Era difficile non notarla in quel senso,ma immaginavo la faccia di Roberto e la fine che mi avrebbe fatto fare per una cosa simile. Mi sono reso conto di amarla davvero quando aveva 12 anni e i corteggiatori aumentavano giorno dopo giorno…probabilmente avevo un principio di ulcera all’epoca. Il colmo fu per me quando un tizio la baciò dopo averla accompagnata a casa. Volevo ammazzarlo,ma mi limitai a fare la spia a Roberto per conciarlo per le feste! Fu divertente vedere Roberto proibire a quel mocciosetto di avvicinarsi alla mia Camilla!” risponde Daniele. Dovevo immaginarlo che era stato lui a raccontare a mio padre di Luciano!
“ Bacio…poi…a stampo!” preciso.
“ Non importa! Non doveva farlo e basta perché tu sei mia,Mendoza!” risponde perentorio il mio gelosone rubandomi un bacio.  
“ Dio,ma allora è vero!” esclama una voce squillante che riconosco perfettamente. Ugo.
“ No,lui no!” borbotta Daniele strappandomi un sorriso.
“ Ugo!” il saluto è quasi corale.
“ Camilla,sei proprio masochista. Sei riuscita a salvarti la prima volta e ci ricaschi la seconda?!” chiosa Ugo velenoso. Alzo gli occhi al cielo.
“ Felice di essere masochista! Avrei dato tutto ciò che avevo per non << salvarmi >> la prima volta!” rispondo seria. Dan mi bacia la fronte.
“ Anch’io avrei dato tutto ciò che ho,dato che da quando l’hai lasciato,l’ex zitellone è diventato intrattabile e non credo fosse per astinenza!” ribatte il mio amico. Abbasso lo sguardo cercando di pensare solo ai momenti felici vissuti con Dan.
“ Gradiremmo non parlare più dei 40 anni più infelici della nostra vita,Lombardi. Ce la fai a non far rattristare la mia futura moglie o devo prenderti a calci nel sedere per riattivare i tuoi pochi neuroni intenti a smaltarsi le unghia?” sputa con astio Daniele.
“ Come fai a sopportarlo?” mi domanda Ugo. Faccio ben più che sopportarlo…lo amo!
“ Adoro sopportarlo. Tanto che ho accettato di farlo per il resto della vita!” rispondo accarezzando il viso del mio compagno.
“ Posso presentarti Roberta,nostra figlia? Sei pregato di non chiedere come abbiamo una figlia assieme o altre domande idiote!” esclama Dan.
“ Papà,noi ci conosciamo già…purtroppo. Il signore tira fuori solo ovvietà e gliel’ho già fatto notare!” asserisce Roberta. Tutta suo padre!
“ Asia,quindi il commento di Roberta era… Per << suo padre >> si riferiva all’ex zitellone!” commenta Ugo. La moglie di Nicola annuisce.
“ C’è altro,Lombardi? Qualche altra domanda banale? Sai a tali nozze,con questa tavolata,abbiamo fatto il pienone!” replica il mio Daniele.
“ Scorbutico e cafone!” sibila Ugo allontanandosi dal tavolo. Ammonisco con lo sguardo il mio amore.
“ Amore mio,non è colpa mia…hai amicizie poco raccomandabili! Quel tale è una piattola! E non vorrei ci portasse sfortuna.” borbotta.
“ Direi che la sfortuna con noi si è già divertita parecchio. Andrà tutto bene,amore mio!” lo rassicuro. Sorride prima di baciarmi.
 
[Marcella]
“ Allora,ragazzi? Avete almeno pensato alla lista nozze?” domando a mio nipote e alla sua fidanzata.
“ A quella sì,zia. Per quella non ci sono trattazioni da fare. Abbiamo scelto solo le cose che ci servono,anche perché gran parte delle cose le abbiamo già e dobbiamo solo portarle nella nuova casa,quando ne avremo una!” mi risponde Giulio.
“ E avete già deciso dove farla?” domanda Camilla. Devo ammetterlo: dopo quello che ha fatto a mio fratello,ho cominciato ad odiarla ed ero piuttosto preoccupata dal loro ritorno di fiamma,ma dopo quello che è venuto fuori oggi,mi fanno tenerezza! Anche lei ha attraversato lo stato larva,proprio come Daniele! Ed è riuscita a rimettersi in piedi solo dopo aver scoperto la paternità di Roberta!
“ Al negozio di oggettistica che si trova al secondo piano del centro commerciale,signora Camilla!” le risponde mio nipote.
“ Solo Camilla. Giulio,te lo sto dicendo da quando ti ho conosciuto! A quella ci pensate voi o volete che ce ne occupiamo io e Dan? Anche se dovrei vedere gli altri arredi di mobilio,nel caso toccasse a noi due scegliere lo stile dell’oggettistica da inserire nella lista!” replica Camilla.
“ Giulio ha una casa moderna sui toni del grigio,amore mio. Un po’ freddina,a dire il vero!” le spiega mio fratello.
“ Valencia,smettila di versarmi il vino. Non vorrai mica farmi ubriacare?” replica Camilla. Mio fratello ridacchia.
“ A me non serve farti ubriacare,amore mio. Tu mi ami anche da sobria!” risponde Daniele lanciando una chiara frecciata all’ex marito di lei.
“ Appunto. Mi verrà sonno e niente coccole per te,amore!” ribatte Camilla. Mio fratello le sussurra qualcosa facendola ridere.
“ Tornando al perno della questione: al viaggio di nozze pensiamo io e Camilla. L’avevamo già deciso prima di tornare insieme e vogliamo regalarvi la luna di miele. Diciamo che ho parecchio da farmi perdonare da voi due!” asserisce Daniele. Giulio lo guarda basito.
“ Non ce n’è bisogno,Daniele. Direi che ho altro per cui essere furiosa e tu non c’entri. Ma se volete così,per me va bene!” asserisce Barbara.
“ Se ne siete sicuri,va bene anche per me. Ma gli extra fuori dal pacchetto ce li paghiamo noi. Avete una casa da ristrutturare,volete comprare quella palazzina e poi dovete ancora vendere quel dannato bilocale,quindi non vogliamo mandarvi in rosso!” acconsente Giulio.
“ Non ci mandi in rosso,Giulio. Ce ne occupiamo noi!” insiste Daniele.
“ Veramente? Sbaglio o dovevamo contribuire anche io e il marito della tua concubina?” interviene Patrizia.
“ L’idea è stata mia e di Cami. È un regalo che facciamo agli sposi in veste di coppia. Tu e Trimalcione potete regalare a Giulio e Barbara ciò che vi pare. Potreste accordarvi fra voi…in fondo in passato accordarvi non è mai stato un problema!” le risponde Daniele gelido.
 
[Sandra]
Mia figlia è strana. Mangia poco e parla ancora meno. Non che ci siamo molto da dire a questo tavolo,dato che basta mezza parola a provocare la guerra civile! Pure Asia è strana,ma credo che la sua stranezza abbia una diagnosi scientifica: la gelosia. Penso la infastidisca la presenza della bionda finta! So che è stata anche con mio marito,ma per Mario era solo un passatempo,mentre Nicola è stato cotto di lei per anni!
“ Dottor Mora,lei si intende ancora di investimenti in borsa?” domanda Cullen al mio consuocero. Armando stringe i pugni.
“ Daniele,ci metto poco a dissotterrare l’ascia di guerra. Piantala con queste battutine!” lo avverte Armando.
“ Non era una frecciata,Mendoza. Placa i bollenti spiriti. Volevo solo un consiglio per investire il denaro che ricaveremo io e Cami dalla vendita del bilocale e che ci avanzerà dalla ristrutturazione!” risponde il Vampiro.
“ Il campo gastronomico è sempre una garanzia. La gente per vivere deve cibarsi per forza,quindi io punterei lì!” risponde Nicola a disagio.
“ Chissà come mai tu punteresti lì!” scherza mio marito sortendo una risata quasi corale.
“ Daniele,ma da quello che resterebbe,non potresti farmi un prestito?” gli domanda la signora Maria Beatrice.
“ Un prestito? Sei in rosso,Bea?” le chiede il fratello sgomento. Quella donna annuisce.
“ Mi spieghi com’è possibile? Abbiamo liquidato la nostra azienda meno di 6 mesi fa,maledizione! Ho diviso equamente quello che restava fra me,te e Marce. Mi spieghi come mai io e Marcella riusciamo ancora a condurre un tenore di vita elevato,mentre tu sei già senza soldi? Aspetta, lasciami indovinare: ti sei rifatta gli alluci? O forse i talloni? I polpacci? Che credi che deponga uova d’oro,porca miseria?” sbotta il Vampiro.
“ Danielino,è solo che…” cerca di giustificarsi quella.
“ Va a finire che il regalo per le nozze di Giulio dovrò pagartelo io,no? E magari anche quello per le mie nozze,giacché ci siamo! Ma roba da matti!” ribatte il Vampiro. Non fa una piega!
“ Papà,ma perché la tratti così?” interviene Miss San Marino.
“ Perché sembra quasi che tu e tua zia vi siate scordate che non abbiamo più le stesse possibilità di 6 mesi fa,grazie al prezioso aiuto di tua madre. Alla cena di 6 mesi fa,durante la quale vagliammo l’idea di liquidare la nostra azienda,vi chiesi di limitare le smanie di grandezza,o sbaglio? A me pare che ve ne siate dimenticate! Tua zia avrebbe dovuto fare ciò che le avevo consigliato: depositare la somma in banca e aspettare che maturassero gli interessi,invece come al solito ha fatto di testa sua. E alla fine non potrò aiutare tua sorella a comprarsi casa,ma dovrò pagare l’ennesimo ritocchino a tua zia!” le risponde Daniele Valencia.
“ E allora mi sa che la sordità è una tara di famiglia! Quando le ho detto di volermela cavare da sola,aveva disturbi all’apparecchio acustico o cosa? Io e Carlos vogliamo farcela da soli,ok? Non abbiamo voluto aiuti da mio suocero,né da…da mio padre,né da altri,ok!” ribatte Aisha.
“ Aisha,io non voglio regalarti quella casa,ok? Ci sento bene e capisco ancora meglio. Da chi credi di aver ereditato il tuo carattere orgoglioso e testardo? Almeno un prestito potresti accettarlo,no? Mi ridarai quel denaro quando potrai.” replica il Vampiro.
“ Niente. Io e lei non ci capiremo mai. Lei sta usando una scorciatoia per comprarmi casa ed io le scorciatoie le odio,maledizione! Io non sono come Olga Uribe e non voglio i suoi soldi!” esclama Aisha stremata.
“ Lo so. Ed apprezzo molto il tuo non essere una parassita,ma proprio per questo voglio aiutarti. Per la miseria,sono tuo padre e non puoi impedirmi di dare una mano a te e al tuo ragazzo in questa cosa. E non citare tuo suocero: il tuo ragazzo è stato viziato dai suoi genitori per tutta la vita,mentre io ti ho trovata da poco. Non è la stessa cosa! Oddio,ma piangi?” ribatte lui guardandola sorpreso alla fine.
“ Si sbaglia. È solo un moscerino in un occhio. Io non piango! C’è poco da commuoversi!” risponde Aisha strofinandosi l’occhio destro.
“ Senti,Carlos,potresti farla ragionare,per cortesia? Si parla del vostro avvenire e di quello di vostro figlio,maledizione! Non potrebbe mettere da parte l’orgoglio,per una volta in vita sua,e accettare?” domanda il Vampiro a Carlos.
“ E crede che non c’abbia provato in queste settimane? Non la spunterò neppure sul nome del bambino…figuriamoci sulla casa! No,è una battaglia persa! Ed io non mi azzardo a litigare con la mia fidanzata incinta per una dannata casa. Ne compreremo un’altra più bella e ad un prezzo più basso! E poi proprio lei non può darmi imbeccate in tal senso!” replica Carlos.
“ Che vorresti dire?” domanda Cullen sulla difensiva.
“ Che pure lei è innamorato da quasi 50 anni di una donna col carattere forte,capace di non farsi sottomettere da lei,quindi siamo sulla stessa barca! Siamo due uomini testardi con due donne testarde e se ce l’ha fatta lei a farsi amare dalla signora Camilla per quasi 50 anni senza che nessuno di voi due chinasse il capo all’altro,posso farcela anch’io con Aisha…sperando di non doverla amare per 40 anni a distanza com’è successo a voi due perché credo diventerei ancora più misantropo di lei!” gli risponde Carlos senza troppe cerimonie.   
“ Evviva la delicatezza!” mugugna sarcastico Cullen.
“ Non gli faccia la morale,che lei è pure peggio!” lo redarguisce Aisha stringendosi al suo fidanzato.
 
[René]
Mi alzo per allontanarmi definitivamente da questo dannato tavolo. Ho sopportato fin troppo questo soggetto e se non torno a casa mia,finisce che gli cambio i connotati! Vorrei proprio vedere cosa ne penserebbe il signor Daniele Valencia,grande promotore dei legami di sangue,se mi azzardassi a raccontare a sua sorella che Charlotte è mia nipote e che con loro non ha nulla a che fare!
“ Papà,che fai?” mi domanda Aisha asciugandosi le lacrime.
“ Torno a casa. Ho mal di testa e dev’essere stato il viaggio di ieri a farmi male. Salutami tu gli sposi!” le rispondo.
“ Papà,dai! Non manca molto alla frutta e alla torta! Non puoi resistere?” mi chiede.
“ Tesoro,tanto ci vediamo domani! Ho solo voglia di dormire almeno fino alle 10 di domani!” le rispondo carezzandole i capelli. Annuisce.
“ Non sei arrabbiato con me per la mia battuta sulla tua vita sentimentale,vero? Non l’ho fatto per ridere di te. Io vorrei solo vederti felice! Perché non provi ad uscire con qualcuna? Vuoi che ti cerchi io una fidanzata?” replica. Per carità di Dio! Quand’era piccola ce l’aveva per vizio quello di raccattarmi probabili fidanzate ed erano tutte mamme delle sue amichette e tipe appiccicose come il miele!
“ Non ha senso uscire con qualcuna mentre amo ancora tua madre. Io non illudo le persone!” rispondo. Quel tale mi rifila un’occhiataccia.
“ Lei ce l’ha qualche difetto o è il tanto ricercato << uomo perfetto >>,che non sbaglia mai?” mi attacca quello. Adesso sarei io quello in torto?
“ Tutti abbiamo dei difetti,ma c’è chi eccede. O forse si sente punto nel vivo? Non mi pare di aver detto chissà cosa!” ribatto.
“ Zio,per cortesia! Il dottor Vega non voleva dire nulla di male. Non puoi prendere sul personale tutto ciò che dice!” interviene il nipote di lui.
“ Jean,le frecciatine le ho inventate io e mi accorgo quando vengono rivolte a me. Mi dispiace per lui se sta ancora male per Lauren,che non siano riusciti a coronare il loro sogno d’amore,ma cosa posso farci? Non è mica colpa mia se sono stato più fortunato di lui?” ribatte quello.
“ Fortunato? Lauren aveva paura degli uomini per colpa sua. Lei l’ha trattata di merda! E ora mi viene a dire che non è colpa sua se io e Lauren non abbiamo potuto essere felici,a differenza sua,che ha ritrovato l’amore della sua vita? Perché sono stato io a tentare di pagare Lauren perché sparisse? Non mi sembra!” esplodo. Quel tale stringe i pugni.
“ E va bene: ho sbagliato,ok? Sono umano anch’io! È lei che si mette su un piedistallo credendosi Dio,non io. Non l’ho mai fatto,non avrei mai potuto dopo tutti gli errori commessi!” risponde quello.
“ No,lei non sale su un piedistallo credendosi Dio…agisce solo come un dio disponendo della vita degli altri a suo piacimento! Buon proseguimento!” rispondo prima di salutare tutti e andare via. Ma roba da pazzi!
 
[Hermes]
Io e mia moglie stiamo andando verso il tavolo dei parenti quando vediamo René marciare verso di noi. Fuma di rabbia e immagino sia per l’esplosione della bomba Aisha da parte di Cullen! Spero che lo zio di mia moglie si sia limitato a quello,evitando di insultarlo senza motivo!
“ Va già via?” gli domando. Lui guarda me e mia moglie.
“ Sì. Mi dispiace,ragazzi,ma sono un po’ stanco. E diciamo che il signor Valencia non allevia la mia stanchezza,ma la incrementa!” risponde.
“ Mi dispiace. Zio Daniele,non è cattivo,ma è fatto a modo suo!” farfuglia Charlotte.
“ Non importa. Ancora auguri e godetevi la luna di miele!” replica lui prima di allontanarsi. È un brav’uomo,ma ha la disgrazia di condividere la paternità col Vampiro! Menomale che il padre di mia moglie era diverso…molto diverso!
 
Mai vissuta una situazione più imbarazzante in vita mia. E neanche una situazione tanto triste. Oddio forse sarei stato più triste nei panni di Carlos,col Vampiro come suocero. Ed invece mio suocero era lì,o almeno era lì tutto ciò che restava di lui. Del signor Doinel restavano solo delle foto ed una lapide bianca con sopra il suo nome perché i suoi resti erano ormai sepolti sotto svariati metri di terra.
“ Alla fine te l’ho portato,papà! Sai che fra 2 settimane ci sposiamo? Mi dispiace se alla mamma l’ho presentato prima,anche se fra lui e la mamma c’è stato un pessimo rapporto all’inizio. Adesso non dico che lo adora,ma le sta simpatico. Tu le manchi sempre tanto e anche a me e a Jean! Stamani abbiamo comprato le cullette per le principessine. Eh già,sarai nonno di due belle bimbe! Magari saranno Jean e Giulia a darti un bel nipotino…anche se magari questa cosa ad Armando è meglio non dirla!” ha esclamato la mia fidanzata di fronte alla lapide.
“ Le giuro che mi prenderò cura di sua figlia,anche se non ho ricevuto minacce da parte sua. Charlotte e le mie bambine sono la mia sola ragione di vita e darò loro sempre e solo il meglio,signor Doinel!” gli ho giurato solennemente.
“ Sì,lo so che adesso sembra un uomo normale,ma lo sai che il giorno dopo la mia assunzione in azienda mi ha regalato un babydoll? Se ci fossi stato,saresti scoppiato a ridere,come ha fatto Jean!” gli ha raccontato Charlotte asciugandosi le lacrime sfuggite al suo controllo.
“ E lei un cactus! Le sembra normale,signor Doinel?! Anche se poi ho scoperto che il cactus è un simbolo d’amore! Bastava semplicemente dirmi che era pazza di me,invece di offendermi e schiaffeggiarmi! Anche se immagino che di cinquine ne abbia prese anche lei a bizzeffe vista la moglie che si ritrova!” ho aggiunto.
“ Sei un borioso saccente! Io non ero pazza di te!” ha obiettato la mia fidanzata ironicamente.
“ Spero non ti dispiaccia la mia idea di farmi accompagnare all’altare da Armando. Mi mancherai tantissimo quel giorno,sai?! Quando ero bambina dicevi sempre che speravi di non svenire dall’emozione durante il tragitto con me verso l’altare…e invece… Spero solo che il ricevimento vada bene,papà! Tra la nuova liason di zio Daniele con la zia di Hermes,le sue paternità e zia Patrizia…mi aspetto di tutto! La mamma doveva essere ubriaca quando ha ideato il tavolo unico,ma sono certa che ti saresti divertito un sacco se ci fossi stato!” ha esclamato la mia Charlotte fra le lacrime. 
“ Tua madre e la mia si erano di certo fatte qualcosa e spero fosse solo alcool!” ho mugugnato facendola ridere nonostante il contesto a dir poco triste. Avevo bisogno di sentirla ridere per non scoppiare a piangere con lei! 
 
“ Ehilà! Come vanno le cose?” domando una volta giunti al tavolo. Il fatto che tutti siano ancora interi,mi rassicura un po’!
“ Bene,figliolo. Pensa che siamo ancora tutti interi e anche i nostri timpani funzionano ancora a meraviglia!” risponde mio padre.
“ I tuoi sono abituati anche ai rumori più acuti,dato che non fai altro che gridare da una vita,Mendoza!” commenta il Vampiro.
“ Peccato che non sono stato io a far andar via iracondo quel povero dottor Vega e che non sono io ad aver dato i numeri a questo tavolo,ma la tua ex moglie,Valencia!” ribatte mio padre.
“ Alt! Non cominciate! Quella di Daniele era solo una battuta e non è il caso di essere così aggressivo e caustico,Armando! Amore mio,evita di canzonarlo che lo sai che è suscettibile!” interviene zia Camilla ammonendo entrambi.
“ Credo che ci vorrà una specie di full immersion per farci andare di nuovo d’accordo o perlomeno per farci smettere di azzannarci,Cami!” le fa notare mio padre.
“ E che vuoi che facciamo? Vuoi andare ad abitare tu con Dan e far vivere me con Betty?” scherza zia Camilla.
“ No,quello sarebbe un fioretto! Tieniti il tuo Danielino,che io sto benissimo con mia moglie!” risponde mio padre.
“ Appunto! Non farti venire idee strane,amore mio: ci manca solo la convivenza con tuo fratello!” conviene Cullen. Io e mia moglie ci scambiamo uno sguardo sconsolato. Il prossimo pranzo di Natale con tutta la famiglia sarà divertente!
 
[Asia]
Gli sposini si allontanano,forse per timore di restare feriti in un lotta fra Armando e il Vampiro,dato che hanno cominciato a battibeccare. Camilla dovrà avere molta pazienza con questa famiglia allargata per cercare di conciliare il fratello e l’uomo che ama!
“ Amore,non hai bevuto nulla. Va tutto bene?” mi domanda mio marito. Annuisco sforzandomi di sorridere.
“ Tesoro,è colpa mia? È successo qualcosa? Sei un po’ strana da ieri sera. Non vuoi un po’ di vino?” continua. Scuoto il capo.
“ Meglio l’acqua,amore mio!” mugugno.
“ Ma stai male? Non hai mangiato nulla!” replica accarezzandomi le gote. I suoi occhi scuri sono carichi di preoccupazione. E direi che fa bene a preoccuparsi!
“ Nicola,abbiamo fatto la frittata!” farfuglio. Non era nei miei piani dirglielo qui,ma prima o poi verrà fuori e questa,a quanto pare,sarà la routine della famiglia allargata,quindi tanto vale…
“ Frittata? No,amore! Non abbiamo uova… Non capisco!” ribatte confuso. Scoppierei a ridere se non fosse che c’è poco da ridere!
“ Nicola,ho un ritardo. Ieri ho fatto il test. È positivo!” rispondo leggermente urtata dal fatto che non abbia capito prima.
“ P-P-P-Positivo? D-D-Di nuovo?” balbetta fissandomi sgomento con la mano davanti alla bocca.
“ Che ti avevo detto alle Mauritius? Te l’avevo detto che dovevamo stare attenti! E che il nostro essere in là con gli anni non ci avrebbe reso automaticamente immuni dal concepire! Sei molto arrabbiato?” replico. Stamani ho anche cercato di sondare il terreno per gioco e volevo dirglielo con calma,ma l’ho visto così preoccupato…
“ No! Amore mio,un altro figlio! Dio Mio,sarà bellissimo! Stavolta potrò godermelo un po’ di più!” esclama riempendomi il viso di baci.
“ Zia,io non… Lo sapevo… Mi dispiace!” farfuglia Carmen.
“ Carmen,tesoro,che vuoi dire?” le domanda suo padre.
“ Combino solo casini. Mi dispiace,zia! Io avrei dovuto chiamarti ieri sera! Non credevo ne parlassi ora!” mugugna Carmen. Chiamarmi?
“ Tesoro,se non parli chiaro,io non capisco!” la esorto.
“ Ieri i test li abbiamo fatti assieme,ricordi?” esordisce. Annuisco. L’ho incontrata per caso in bagno,pure lei intenta a fare un test e abbiamo atteso i verdetti assieme,anche se per lei è stato negativo.
“ Quando li abbiamo poggiati sul lavandino,mentre premevo il dispenser del sapone,li ho urtati facendoli cadere e quando li abbiamo raccolti, credevamo di aver preso ognuno il proprio. Il mio era negativo,ma in borsa ne avevo altri 9. A casa li ho fatti e sono tutti positivi. Sono io quella incinta di 4 settimane. Mi spiace. Volevo parlarti prima della cerimonia. Ecco perché dicevi di non avere sintomi e di non aver voglia di gorgonzola… Mi dispiace per l’equivoco e per non avertelo detto ieri sera,ma sono ancora scossa da questa cosa!” spiega. Una parte di me è delusa,ma l’altra tira un sospiro di sollievo a tale notizia. Per carità,io amo mio marito,ma un altro figlio alla mia età non è facile da crescere!
“ Davvero? Tu sei incinta? Oddio! Vedi! Io te l’avevo detto che ce l’avremmo fatta,amore mio!” esulta Nick abbracciandola e baciandola.
“ Mi dispiace di averti deluso!” sussurro a mio marito. Lui mi guarda con gli occhi lucidi e pieni d’amore prima di baciarmi.
“ Noi abbiamo già 3 splendidi figli. Resterei deluso solo se tu mi abbandonassi. A me importa solo da te!” replica accarezzandomi il viso.
“ Meglio così. Non sarei sopravvissuto all’idea di avere un fratellino coetaneo di mio figlio. Non avrei saputo come spiegarlo a Matteo senza morire d’imbarazzo poiché risulta difficile pure a me pensare che voi due siate ancora così attivi alla vostra età!” asserisce Carlos.  
“ Matías. O al massimo optiamo per un altro nome,ma Matteo no!” obietta la sua ragazza. Poveri noi con questi due!
 
[Armando]
Roba da matti! Io lo sapevo che saremmo finiti a discutere! Non posso farci nulla: ogni volta che lo guardo penso alle offese che ha rifilato a mia moglie senza mai scusarsi o a quando la invitò a cena quella maledetta sera! Se Betty quella sera,per vendicarsi di me,avesse cominciato a frequentarlo per allearsi con lui e distruggermi,ne sarei uscito morto per aver perso l’amore della mia vita!
“ Per domani sera camomilla o finirai per litigarci continuamente,amore! Pensa che dobbiamo farlo per Camilla! E a quanto pare Valencia è il meno peggio fra i due,visto che Guido non era ciò che pensavamo!” mi sussurra mia moglie. La bacio. Betty poggia il capo sulla mia spalla.
“ Dovrò sfruttare questi mesi per trovarmi un appartamento qui a Bogotà!” asserisce mio nipote.
“ Non c’è fretta. Ricorda che entro il 28 io e tua madre avremo casa nostra e potrai stare lì tutto il tempo che ti pare. Inoltre…avrai un letto tutto tuo!” gli risponde Daniele alludendo alla fine al fatto che stanotte gli toccherà dormire con Susanna. Junior ridacchia.
“ Daniele,possibile che ti preoccupi per tutti meno che per me? Sono la madre dei tuoi figli!” strepita la bionda finta. Io e mia moglie alziamo gli occhi al cielo sconsolati.
“ Mi fai così cattivo? Ho già pensato a come sistemarti. Pensa che c’è un mio amico che ha un’agenzia immobiliare ed ha una casa in affitto che costa una sciocchezza. È dignitosa,ciò che meriti! Qualsiasi giudice la riterrà adatta!” risponde Daniele. Quel tono non mi piace per nulla!
“ Amore,prepariamoci ad altre urla!” mi sussurra mia moglie.
“ Dignitosa?” domanda la bionda finta.
“ Dottoressa Betty,lei prima di sposare Armando come viveva in casa sua?” domanda Daniele a mia moglie.
“ DANIELE,NON TI AZZARDARE AD OFFENDERE MIA MOGLIE!” sbotto.
“ Armando,è solo una domanda più che seria. A scopo informativo. Non volevo offendere nessuno! Tua moglie ha un passato,come tutti. Non è nata ricca e lo sanno tutti. Il fatto che abbia fatto carriera non solo sposando te,ma anche lavorando,le fa onore,quindi non era un’offesa la mia! Lo sarebbe stata se la tua consorte fosse diventata ricca solo per matrimonio!” mi spiega Daniele.
“ Bene. Vivevo bene con i miei genitori. Non mi è mai mancato nulla!” risponde mia moglie alla domanda iniziare di Cullen.
“ Ed ha lasciato quella casa per sposare il mio caro cognato!” ne deduce Daniele. Già siamo cognati…povero me!
“ Se fosse stata più sana di mente e non avesse sposato Armando,sarebbe rimasta lì?” le chiede Daniele. Ma guarda questo!
“ Non ho la palla di vetro. Forse sì o magari avrei comprato una casa per conto mio,ma perché tutte queste… No,l’affittuario è lei? Il nuovo affittuario è lei?” replica Betty. Daniele vuole affittare la casa dei miei poveri suoceri per Patrizia? È impazzito?
“ L’agenzia l’ha già avvisata? Non credevo che Nelson Oliveira fosse così efficiente!” ribatte Daniele.
“ SEI IMPAZZITO,DANIELE? IO IN QUEL BUCO NON CI VADO NEANCHE MORTA!” strepita quell’oca.
“ Non è un buco. Mi dispiace,ma o quella casa o niente! Se non vuoi,puoi sempre trovarti un fidanzato ricco che ti mantenga,evitandomi così di doverti elargire un assegno mensile! Hai 2 giorni per farmi sapere se accetti,dopodiché ti arrangi tu e le tue manie di grandezza. Puoi vendere i tuoi abiti,i tuoi gioielli…anche il tuo corpo (ammesso che qualcuno lo voglia ancora) per avere una casa più grande,se proprio ci tieni. Io non ti darò nulla di più che quella casa. Devo offrirti una vita dignitosa e l’avrai,ma nulla di più!” le risponde Daniele.
“ Mi dici che ti ho fatto di male per meritare che mi insulti e che mi tratti così?” replica quell’oca.
“ Vuoi un elenco in ordine alfabetico o cronologico? Ti voglio fuori dalla mia vita. Anzi,vorrei non fossi mai esistita perché sei stata solo uno spreco di tempo! Prenditi quella dannata casa e sparisci!” ribatte Daniele mordace.
“ Io in una fogna e quella lì nella reggia!” sibila Patrizia.
“ Tutta questa tragedia greca per una casa! Siamo cresciuti anche io e Betty in quel quartiere e siamo sopravvissuti! Non è mica il Bronx?!” commenta Nicola a bassa voce rivolto a sua moglie. Asia lancia un’occhiata schifata alla bionda finta!
“ Ma appena hai potuto te ne sei andato dal tuo Eden!” gli risponde Patrizia contrariata.
“ Avevo bisogno dei miei spazi e della mia privacy arrivato a 30 anni! Non sono certo andato via di casa per disprezzo verso il mio quartiere. Se così fosse,non avrei fatto crescere lì i miei figli. E idem vale per Betty: anche i suoi figli hanno trascorso molti pomeriggi lì e sono tutti sani e salvi! Mi pare che nessuno dei figli miei o di quelli di Betty sia divenuto un criminale!” ribatte Nicola.
“ Inoltre sto solo rimettendo le cose a posto: Cami,la mia futura moglie,avrà una reggia perché nata in una reggia; tu stai solo ritornando dove ti ho raccattata. Sei solo caduta un po’ più in basso,ma è il prezzo che si paga per aver mirato troppo in alto calpestando tutti e giocando con la mia vita! Questo succede a mettersi contro di me,Patrizia Fernandez!” le risponde Daniele rude. Mia moglie si alza lasciandomi la mano.
“ Scusate. Devo andare un attimo a sciacquarmi le mani!” farfuglia prima di allontanarsi in fretta. Fulmino con lo sguardo il Vampiro.
“ Classista fino in fondo. Quelli di rango inferiore proprio non li tolleri,eh,Valencia?” esclama Guido.
“ Daniele non voleva offendere Betty!” interviene mia sorella.
“ No,il tuo Daniele è un angioletto. Lui non vuole mai offendere!” ribatte Guido.
“ Se permetti,questa è una cosa che riguarda me e Daniele,Guido. E giacché ci sei,impiega le tue energie a trovarti un alloggio per stasera, invece di occuparti di cose che non ti riguardano. Dopo quello che è venuto fuori oggi,non ti voglio sotto il mio tetto!” lo freddo.
“ Armando,Cami ha ragione: non volevo offenderla. Non era mia intenzione denigrare tua moglie! Il mio disprezzo in quell’affermazione era rivolto a Patrizia. Non era per tua moglie!” si giustifica Daniele.
“ Non volevi offenderla? Ma davvero! Lo fai da quando la conosci! E spero avrai il buongusto di scusarti o il 17,alla cena per il compleanno di Camilla,ti farò cenare chiuso in bagno,cretino!” ribatto urtato prima di seguire mia moglie. 
 
[Betty]
Non so neppure io perché mi sono offesa,ma so che mi ha fatto male sentir parlare così quell’uomo. Vuole mandare a vivere la bionda finta nella casa dove sono cresciuta,dove Armando mi ha << raccattata >>,come se fosse una punizione! Quando ha detto quelle cose ho pensato che anche mio marito mi ha conosciuta quando abitavo nei bassifondi e che magari un giorno anche lui si pentirà di non aver sposato Marcella, che è del suo stesso rango! Magari io e la bionda finta diverremo vicine di casa,anche se non mi ci vedo molto a prendere il tè con lei!
“ Amore,dai,fermati!” esclama Armando afferrandomi il braccio e facendomi aderire con la schiena al suo torace. Mi sbaciucchia la guancia.
“ Lo sai che Daniele è un cretino. Lo era anche quando l’hai conosciuto,figuriamoci ora che il sangue gli fluisce solo verso il basso! Lui non voleva offenderti!” mi sussurra baciandomi la spalla.
“ Lo so,ma il fatto che veda il mio quartiere come una punizione per la bionda finta,mi manda in bestia! È il mio quartiere e so benissimo che non è chic,ma che bisogno c’era di sminuirlo in quel modo? Anche tu la pensi come lui? Pensi che avrei dovuto restare dov’ero?” ribatto. Mi fa voltare verso di sé per poi regalarmi un bacio dolce e prolisso.
“ Se fossi rimasta lì,non avrei avuto problemi a restare con te. Oddio…qualche difficoltà l’avrei avuta,dato che all’inizio della nostra storia ho rimediato qualche cartone nel tuo quartiere da quei tipi solo per averti difeso dai loro insulti!” risponde strappandomi una risatina sul finale.
“ Per me non è importante la casa in sé per sé. È importante che in quella che chiamo << casa >> ci sia tu. Sei tu la mia casa. E sai bene che se 14 anni fa non fossi stata d’accordo ad andare ad abitare nella nostra villa dopo la morte di mio padre,saremmo rimasti nella nostra casa poco sfarzosa senza alcuna difficoltà. Io non ho bisogno di una villa per essere felice,ma ho necessariamente bisogno di te per vivere! Sei tu la mia vita,lo sai!” asserisce accogliendo il mio viso fra le mani. Mi stringo forte a lui.  
“ Non sei pentito di avermi sposata e di non aver scelto una del tuo rango!” mugugno assaporando il suo profumo.
“ Sposarti è stata la decisione migliore presa in vita mia,amore. Ed ora torniamo al tavolo,che Daniele muore dalla voglia di presentarti le sue scuse. Questa non me la voglio perdere!” risponde facendomi ridere sul finale.   
 
[Charlotte]
I miei suoceri sembrano due fidanzatini mentre camminano abbracciati verso di noi. Sembrano contenti e questo mi fa tirare un sospiro di sollievo perché quel tavolo mi fa un po’ paura!
“ Appartati come fidanzatini tredicenni in piena crisi ormonale? Papà,ma che cosa mi combini?” lo canzona Hermes,beccandosi uno scappellotto da mio suocero.
“ Smettila di prendere in giro il tuo vecchio! Io e tua madre ci siamo allontanati per evitare che mettessi le mani al collo a quel cretino con cui sta tua zia!” gli risponde mio suocero. Zio Daniele…lo sapevo che non se ne sarebbe stato buono e zitto!
“ Papà,mi meraviglio di te. Non sei un violento. Non è nella nostra indole!” ribatte mio marito sornione. No,non è nella loro indole,per carità!
 
Stava per ammazzare quel ragazzo solo perché evidentemente non si fidava abbastanza di me! Credeva bastassero 4 moine per conquistarmi?
Entrò nel mio ufficio senza bussare cogliendomi totalmente impreparata ad occultargli il mio pianto dettato dalla frustrazione del momento.
“ Vattene!” gli intimai seria. Come al solito,se ne fregò, finendo così per abbracciarmi nonostante le mie proteste.
“ ESCI DAL MIO UFFICIO,HERMES! DEVI SPARIRE DALLA MIA VITA PER SEMPRE!” gli gridai addosso. Non volevo morti sulla coscienza e lui non sapeva darsi una controllata con quella gelosia assurda.
“ Io non me ne vado! Dobbiamo parlare!” asserì convinto.
“ E se non ti ascolto che fai? Prendi per il collo anche me? Mi dispiace,ma non abbiamo nulla da dirci! Qualunque cosa ci fosse fra di noi,è finita! I nostri rapporti si limiteranno a quelli di un direttore e un impiegato,rapporti strettamente professionali!” replicai altrettanto decisa.
“ Non dire così!” mugugnò prendendomi il viso fra le mani. Mi scansai.
“ E cosa dovrei fare? Se rivolgo la parola a tuo fratello,che fai? Lo fai a pezzi? Io e quel tale ci stavamo solo confrontando riguardo quello che è successo ieri! Non mi ha baciata,né abbracciata e tu ti sei fatto prendere la mano e se non ci fossimo stati io e tuo padre,cosa sarebbe successo? Sembravi…un pazzo ecco quello che sembravi!” ribattei esasperata.
“ Io gli ho chiesto scusa!” affermò. Cosa se ne sarebbe fatto delle sue scuse quel ragazzo,se fosse morto per mano sua?
“ Cosa pensi se ne sarebbe fatto delle tue preziosissime scuse il tuo amico,se tu l’avessi ammazzato? Oltre al fatto che mi hai fatto passare per una poco di buono di fronte a tuo padre e anche a quel tipo! Come se bastasse farmi due moine,per sedurmi! Pensi che abbia una tresca con tutti i dirigenti della tua azienda? Pensi questo?” replicai alterata. Rimase a fissarmi inerme frantumando il mio povero cuore. Credeva fossi una poco di buono perché mi ero lasciata baciare da lui il secondo giorno di lavoro? Questo faceva di me una donna poco seria ai suoi occhi? Magari era della stessa idea anche la sua famiglia!
“ Il tuo silenzio è stato molto eloquente,Hermes! Non c’è bisogno che tu dica altro! Per tua informazione ci siamo incontrati per caso e si è scusato per avermi usata per farti confessare ed io,da stupida quale sono,ti ho difeso quando ti ha definito un cinico! Ora però,oltre a “ cinico”,aggiungo anche che sei un deficiente,perché a me purtroppo,piaci solo tu!” sbottai. Che cavolo aveva da sorridere?
Posai le mie cose nella valigetta per cercare di scacciare quella furia omicida. Si frappose fra me e quell’oggetto forzandomi ad affrontarlo.
“ Devi lasciarmi in pace!” asserii decisa.
“ Sono un cretino!” mugugnò stringendomi fra le braccia.
“ E questo si era capito!” ribattei cercando di liberarmi di quella morsa. Riuscii ad evitare a stento un suo bacio.
“ Esci dal mio ufficio!” ordinai decisa.
“ Non me ne vado di qui,finché non mi perdoni!” rispose ostinato. La testaccia dura non sarebbe mai cambiata!
“ Allora passa una buonanotte in ufficio,perché io adesso vado a casa tua,prendo le mie cose e vado via!” ribattei risoluta.
“ No,scusami,ti prego! È solo che io ho perso la testa…ho pensato il peggio!” mi supplicò quasi.
“ Di me…hai pensato il peggio di me che ti ho difeso con il tuo amico!” risposi offesa.
“ Ho pensato il peggio perché la verità è che vorrei che nessuno ti divorasse con lo sguardo! Io ho paura che tu ti renda conto che sono un mostro e ti interessi a qualcun altro,ho paura che tu non ti conceda a me per questo! Scusami…io cercherò di fidarmi di più da ora in poi,ma non te ne andare,non lasciarmi!” farfugliò pronunciando le ultime parole come una supplica. Non era un’attenuante al suo comportamento!
“ E per farmi evitare di pensare al fatto che tu possa essere un mostro,decidi di uccidere un uomo…complimenti! Una scelta molto intelligente! Stavi per ammazzarlo! È tuo amico da una vita e stavi per strangolarlo! Non mi sono concessa a te perché è troppo presto e temo di bruciare le tappe,non perché sei stato con Susanna o per altri motivi che immagini e che non esistono! Io non sono interessata a nessuno in quest’azienda, ma ora come ora non è più un tuo problema, perché tra me e te non c’è e non ci sarà mai più niente! Io non posso permettere che tu faccia secco ogni volta qualcuno solo perché mi ha rivolto la parola! ” risposi.
“ Lasciami da sola!” gli ordinai con la sola intenzione di restare qualche attimo da sola per riflettere.
“ E va bene,sei libera di andare via se vuoi! Io non ti cercherò più,se è questo quello che vuoi! Mi dispiace per come mi sono comportato e capisco che tu non voglia più avere a che fare con me! Oggi è stata messa alla prova la nostra relazione sia da Susanna che dal casino con Mario e non ha superato la prova,perché mentre io ti ho perdonato per la tua mancanza di fiducia,tu non vuoi farlo! Forse volevi solo una scusa per mandare tutto all’aria,per liberarti di me!” mugugnò prima di dirigersi verso la porta. Liberarmi di lui? Credeva davvero ne avessi l’intenzione? Non riusciva a vedere quanto stavo male?
“ Non voglio liberarmi di te,cretino!” farfugliai. L’idea di vederlo andar via mi stava facendo piangere ancora di più.
“ Non mi sembra!” affermò con gli occhi lucidi afferrando la maniglia della porta al fine di uscire dal mio ufficio.
“ Non te ne andare!” lo supplicai avvicinandomi a lui. Ad ogni passo verso di lui,mi sentivo meglio,decisamente meglio.
“ Non vado da nessuna parte,se tu non vuoi!” rispose afferrando la mano che gli stavo tendendo. Intrecciò le dita con le mie e ci allontanammo dalla porta per avvicinarci alla mia scrivania.
“ Hai ragione: sono gelosa come te,ma io non sono stata sul punto di uccidere Susanna,anche se ti assicuro che nella mia testa oggi l’ho ammazzata in tanti modi diversi e tutti molto cruenti!” ammisi.
“ Già è molto che non abbia preso a cazzotti Mario quando vi ho visti!” asserì. Pure? L’aveva quasi strangolato!
“ Da quello che ho visto non hai molta dimestichezza con i cazzotti,visto che ti ho dovuto medicare non molto tempo fa!” ironizzai.
“ Mi perdoni?”  mi domandò incerto poggiando le mani sulle mie spalle. E come potevo non perdonarlo vedendo come si era ridotto?
“ Ci devo pensare,dottore! Ma c’è una condicio sine qua non: devi moderarti con questa gelosia,perché la prossima volta rischia di scapparci il morto ed io non voglio venirti a trovare in carcere e non penso che i tuoi genitori siano propensi a spendere parte del loro patrimonio per pagarti la cauzione!” risposi prima di un bacio appassionato. Infilai le dita fra i suoi capelli quando cominciò a giocare con i miei.
“ Perdonato?” domandò con gli occhi persi nei miei.
“ Si,ma che sia l’ultima volta,dottore,e adesso se mi lasci sola…!” risposi. Come se non gli avessi chiesto di andarsene,si mise a sedere sulla mia poltrona per farmi poi sedere sulle sue gambe prendendo a baciarmi il collo. Dio Mio,voleva farmi impazzire?
“ Resta a casa con me!” soffiò fra un bacio e l’altro. Annuii sentendo quelle parole arrivare al mio cervello come ovattate tanto ero presa dall’effetto delle sue labbra su di me.
“ Smettila…siamo in ufficio!” gli rammentai prima di rubargli un bacio.
“ Prima mi hai chiesto se penso male di te:beh…no! Altrimenti…ti avrei usato come facevo con le altre!” chiarì. Ero stata stupida io a credere il contrario! Lui mi aveva sempre rispettata in quel senso…e non avrei dovuto neppure domandargli una cosa simile!
“ Lo so,ero incazzata quando ti ho fatto quella domanda…scusami!” risposi accoccolandomi fra le sue braccia.
“ Dottoressa,sei in debito con me!” mi sussurrò.
“ Perché?” gli chiesi guardandolo negli occhi. Mi sposto una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Era un gesto che consentivo solo a lui.
“ Come << perché? >>? Siamo pari riguardo la mancanza di fiducia,ma io ho rimediato una cinquina da te!” rispose. Gli sfiorai il punto in cui l’avevo colpito. Si appoggio totalmente con la guancia sulla mia mano.
“ Scusa,ma tu hai esagerato…” sussurrai.
“ Chiedo perdono per essere stato geloso,mia cara dottoressa!” si scusò con un sorriso.
“ Sei perdonato,mio caro dottore!” risposi seguitando ad accarezzarlo.
“ Dovresti curarmi!” mi suggerì in un sussurro. Iniziai a lasciargli casti baci sulla guancia lesa.
“ Sono sulla strada giusta?” gli chiesi fra un bacio e l’altro. Annuì prima di posare le labbra sulle mie.
 
“ Non dirmi che ha raccontato a Nick,a Bob e alle mie sorelle di come vi siete innamorati tu e la mamma!” esclama mio marito impallidendo.
“ No. Gli è uscita male una battuta e tua madre si è offesa. Nulla di grave rispetto ai soliti standard di Daniele! Se solo penso che presto sarà mio cognato,mi viene voglia di darmi alla macchia!” risponde mio suocero. Le cene di famiglia saranno interessanti d’ora in poi!
 
[Roberta]
“ Tu mi credi,vero? Insomma da quando la conosco,gliene ho dette di peggio e non si è mai offesa! Si è andata a risentire proprio per una sciocchezza che neppure la riguardava!” esclama mio padre rivolgendosi a me accarezzandomi delicatamente i capelli. Annuisco.
“ Amore mio,è evidente che non ce l’avessi con Betty! È solo che è il quartiere dov’è cresciuta e sentirlo etichettare come una punizione o un luogo dove espiare i propri peccati non dev’essere stato il massimo per lei!” lo rassicura mia madre.
“ Sei contenta? Se avessi accettato senza fare la schizzinosa,tutto questo non sarebbe successo!” inveisce mio padre contro la sua ex moglie.
“ Mi dispiace. Non volevo guastare i tuoi rapporti con i tuoi futuri cognati! In fondo non ti porteranno rancore per molto,rammentando i buoni rapporti che avete sempre avuto!” risponde quella sarcasticamente. Lo fa apposta a farlo alterare?
“ Patrizia,smettila! Betty e Armando sono delle brave persone. Non avranno difficoltà a perdonare Daniele per la sua uscita infelice! In fondo in passato neppure io sono stata tanto gentile con Betty!” interviene zia Marcella prima che zio Armando e zia Betty raggiungano il tavolo.
“ Beatrice,senta…ehm…non volevo offendere il suo quartiere d’origine. Diciamo che per una schizzinosa come Patrizia,quello è un castigo, ma per le persone normali è un luogo dignitosissimo dove vivere! Lei e il dottor Mora ne siete la prova vivente!” farfuglia mio padre.
“ Lasci perdere. Le scuse le riescono male. Me ne sono resa conto quando venne a casa nostra per scusarsi con Camilla e finiste per litigare peggio di prima! Non è successo niente! Tanto non potrà mai dire peggio di tutte le offese che mi ha rifilato da quando mi conosce! Ed è normale che ci siano tensioni con me ed Armando…non possiamo di certo andare tutti d’accordo dalla sera alla mattina ficcando nel dimenticatoio da un momento all’altro 36 anni di litigate! Basta procedere per gradi!” gli risponde fredda zia Betty. Mio padre annuisce.
“ Come mai non ha mai pensato di vendere casa sua,ma solo di affittarla?” domanda mio padre a zia Betty.
“ Perché,a differenza di Nicola,credo che affittare una casa renda più che venderla,tutto qua!” gli risponde zia Betty.
“ Ma con la vendita non c’è il rischio di dover intraprendere una causa per morosità!” ribatte mio padre.
“ Lei ha tutti i difetti di questo mondo,ma non mi pare l’affittuario capace di finire in tribunale per una cosa simile. Perché il contratto sarà a nome suo,no?” ribatte zia Betty. Mio padre annuisce. La discussione viene interrotta dall’arrivo al tavolo di una tipa biondina che avrà più o meno l’età di mia madre e che si avvicina all’ex moglie di mio padre abbracciandola. E questa chi cavolo è?
“ Patty,tesoro,come stai?” domanda quella lanciando uno sguardo schifato a mio padre.
“ Papà,ma questa chi è?” domando a bassa voce a mio padre.
“ Lucia Uribe,la moglie del rettore e la madre di Leonardo!” mi risponde mio padre carezzandomi la mano.
“ Bene,tesoro. Stiamo affrontando la questione da persone civili!” risponde quell’oca dell’ex di mio padre. Come no! Civilissime!
“ Sei fin troppo educata! Se Joaquin mi avesse costretta ad un faccia a faccia con la sua sgualdrina,l’avrei evirato! Roba da matti! Portarla persino qui,dopo quel video scandaloso!” commenta quella donna. Mi porto una mano al viso mentre i miei genitori si guardano sgomenti.
“ Ora capisco perché Joaquin ti ha riempito di corna: sei una serpe! E non offendere mai più la mia Camilla perché è una Mendoza e perché ha la classe che tu non hai,befana! “ sbotta mio padre facendo andar via quella strega verde di rabbia. Evviva la delicatezza di mio padre!
“ Di che video stava parlando quella cerebrolesa?” domanda mio padre.
“ Daniele,noi volevamo parlartene…” farfuglia Mario.
“ Volevo vi godeste il matrimonio per poi essere io a raccontarvi tutto domani con la dovuta calma!” intervengo. Tanto ormai la frittata è fatta!
“ Tesoro,puoi spiegarci? Di cosa diavolo state parlando?” domanda mia madre agitata.
“ Nonna,c’è un video su di voi con tanto di articolo!” risponde Clizia porgendo a mio padre il suo cellulare con la pagina dell’articolo aperta.
 
[Daniele]
Dopo aver scoperto che la mia Cami ha rischiato di morire lontana da me,mi mancava solo questo! Tutto volevo meno che il momento più dolce e più felice dei miei ultimi 40 anni fosse immortalato e finisse alla mercé di tutti! Meglio che questo soggetto resti ignoto o lo ammazzo per la sua indiscrezione,per la sua ironia del cazzo e per aver insinuato una relazione extraconiugale fra me e Camilla! Non avrei mai potuto relegarla al ruolo dell’amante per anni,né tantomeno restare con Patrizia se avessi avuto la fortuna di ritrovarla anni fa o di non perderla mai!
 
Siamo scesi dall’auto come appena svegli dopo un sogno meraviglioso. I vestiti stropicciati,comei nostri capelli,la mia camicia leggermente aperta,e i nostri occhi ancora bagnati dalle lacrime ma abbelliti di nuovo da quel luccichio sparito 40 anni prima. Non eravamo riusciti a non piangere durante quell’atto d’amore,un pianto di gioia per essere riusciti a ritrovare la nostra parte mancante atta a renderci di nuovo felici.
“ Bene. Allora io vado,Dan!” ha mormorato spostando il peso da un piede all’altro. Era davvero già giunto il momento di separarci? Dovevo davvero lasciarle di già la mano,staccare le dita dalle sue e privarmi dei suoi occhioni?
“ Devi proprio rientrare già? Dai,solo 5 minuti!” le ho chiesto attirandola di nuovo fra le mie braccia. Mi sono appoggiato col fondoschiena sul cofano ormai freddo della mia autovettura mentre le sue mani hanno cominciato ad accarezzarmi il viso facendomi chiudere gli occhi.
“ Dan,è tardi. Forse non ti rendi conto che,fra le coccole e tutto il resto,si sono fatte le 2 e spero per te che Patrizia stia già dormendo o te la ritroverai armata di machete ad attenderti! Non voglio vederti a pezzettini!” mi ha ricordato cingendomi il collo con le braccia prima di colmare la distanza fra le nostre labbra. La foschia non c’ha messo molto ad isolare il mio cervello dal mondo attorno.
“ Dan,se passa la polizia,finiamo nei guai! Lo sai che impazzisco quando fai così!” ha ansimato sfiorandomi i capelli mentre ho cominciato a coccolare il suo décolleté con le labbra infilando le dita nella sua scollatura per vezzeggiare il suo seno perfetto.
“ Basterebbe l’uscita di tuo fratello con uno dei suoi pigiami a far cadere ogni accusa contro di noi al fine di incriminare lui per pigiami osceni in luogo pubblico!” ho replicato facendola ridere.  Ha infilato le dita fra i miei capelli prima di riprendere possesso delle mie labbra. Il mio corpo ha reagito immediatamente a quel contatto,soprattutto quando la mia mano si è posizionata sul suo fondoschiena e le sue labbra sono scese ad accarezzare l’inizio del mio torace lasciato scoperto dalla sbottonatura della mia camicia.
“ Dan,ti voglio da impazzire,ma Roby aspetta il suo bacio della buonanotte. E non voglio saperti in giro di notte ad un’ora troppo tarda. Sai che mi preoccupo!” ha asserito costellando il mio viso di languidi baci. Un addio. La rinuncia perenne alla sua pelle,al suo sapore,a lei.
“ Daniele,tesoro,ma perché piangi? Ho detto qualcosa che non va? Ti prego,parlami! È colpa mia? Ho sbagliato qualcosa?” mi ha chiesto preoccupata notando una stilla sul mio zigomo. << Tesoro >> l’aveva detto sul serio?
“ No,non piango. Sta cominciando a piovere. È meglio che vai!” ho risposto cercando di asciugarmi la guancia,ma le sue labbra sono arrivate prima della mia mano a cancellare quella stilla. Quel bacio è stato seguito da tanti altri di eguale dolcezza.
“ La pioggia è finita per sempre perché,se mi vuoi,non ti lascio più! Sono qua con te,Dan! E non vorrei mai essere da nessun’altra parte per nessun motivo al mondo!” ha sussurrato facendomi intuire che 40 anni di distanza non erano riusciti a scalfire il nostro modo di comunicare.
“ Hai ragione: ha già piovuto troppo in questi anni! E neanch’io vorrei mai essere da nessun’altra parte se non con te,Cami! E poi me lo domandi anche se ti voglio? Mi sembra così ovvio!” le ho risposto con le lacrime agli occhi stringendola più forte quasi per riappropriarmi di nuovo dell’olezzo della sua pelle,della fragranza dei suoi capelli.
“ Mi dispiace che tu abbia sofferto così tanto!” l’abbiamo sussurrato quasi all’unisono riuscendo a stento a trattenere un sorriso.
“ Non importa. Ora siamo qui insieme!” anche questa frase è uscita nello stesso momento dalle nostre labbra. Ci siamo baciati intensamente.
“ Non voglio mai più vederti piangere per una canzone d’amore com’è successo prima per << Goodbye my lover >>! Tu meriti solo sorrisi!” le ho sussurrato. Anche se aveva fatto finta di nulla,me n’ero accorto perché avevo pianto anch’io per quella dannata canzone!
“ Hai pianto anche tu e non deve più succedere. Puoi piangere solo di gioia da ora in poi!” ha replicato costellando il mio viso di baci.
“ Vale lo stesso per te. E ti renderò molto molto felice,se me lo permetterai! Solo sorrisi per la mia Cami!” ho mormorato stringendola a me.
“ E lo farai grazie alla saggia che ti fa da consigliera? Chi diavolo è la donna del << meglio un rimorso che un rimpianto >>?” ha chiesto con una punta di fastidio strappandomi una risatina compiaciuta. Mi ha gelato con un’occhiata truce incrociando le braccia al petto.
“ Una delle mie tante donne. Ti disturba?” ho replicato ironico beccandomi un pugno sulla spalla. Gelosa di sua madre…ma roba da matti!
“ Stavo scherzando,tesoro mio. È una donna che conosci e se le avessi dato retta,avremmo avuto 10 anni in più di felicità!” ho asserito seguitando a tenerla stretta a me nonostante il suo dimenarsi.
“ Quindi non è la madre di Aisha e non è una donna con cui sei stato a letto,vero?” ha replicato. Ho sorriso.
“ No,non è la madre di Aisha e non sono stato a letto con la donna in questione. Ed ora voglio subito un bacio perché sono in piena crisi d’astinenza!” ho risposto. Ho cercato più volte di baciarla ma si è scostata quasi per gioco.
“ Facciamo che ti credo,anche se questo non mi rende meno gelosa,sappilo!” ha borbottato ricevendo di risposta un bacio appassionato.
“ Ora l’hai capito chi desidero e chi ho sempre anelato in questi anni o hai bisogno di qualche altro chiarimento?” ha bisbigliato languida.
“ Capito,ma i tuoi chiarimenti sono sempre ben accetti,Mendoza!” ho sghignazzato rubandole un bacio infuocato.
“ Mi dispiace per le sciocchezze che ti ho detto stamattina. Che Patrizia è la donna che amo e con cui voglio stare,che non voglio vederti mai più…riuscirai mai a perdonarmi? Farò qualsiasi cosa tu mi chieda,tesoro!” ho esclamato con gli occhi lucidi e la fronte poggiata sulla sua.
“ L’ho capito che non ami Patrizia e che non vuoi che me ne vada,Dan! Non sono arrabbiata con te!” ha replicato carezzandomi il viso.
“ Giusto…tu quando sei arrabbiata non mi regali il paradiso!” ho sghignazzato malizioso. Mi ha morso il labbro inferiore prima di baciarmi.
“ E cosa sarebbe il paradiso per te,dottor Valencia?” mi ha chiesto lasciva mordicchiandomi il mento. Mi è sfuggito un gemito.
“ Farti mia,farti toccare il cielo con un dito e raggiungere il medesimo piacere stretto fra le tue braccia,Mendoza! Credi esista qualcosa di meglio che fare l’amore con te?” ho replicato malizioso prima di baciarla con foga.
“ C’hanno rovinato la vita e se ci penso mi viene da piangere,da urlare e non voglio!” ha mugugnato stringendosi di più a me. L’ho baciata ancora e ancora e ancora.
“ Basta lacrime. Non ci pensiamo,ok? L’unica cosa importante è riuscire a riprendere in mano la nostra vita. Come ti senti? Sei stanca?” le ho chiesto accarezzandole i capelli. Ha annuito prima di strapparmi un bacio prolisso.
“ Hai ragione: ti sto riempiendo la testa con tutti i miei casini. Mi dispiace! È solo colpa mia!” mi sono scusato.
“ Sì,è colpa tua,ma non per i tuoi drammi familiari. Ho una certa età,Valencia,e mi hai sfinita! Troppe energie meravigliosamente spese!” ha risposto facendomi arrossire. L’ho baciata poggiando la mia mano sul suo collo delicato per portarla a me.
“ Sei ancora più bella dopo aver fatto l’amore. Ho tentato di cancellarlo dalla mia mente in questi anni,per evitare di pensare a te fra le sue braccia,che lo accarezzavi,che lo baciavi,che lo ammiravi con lo sguardo colmo d’amore che è sempre stato solo mio,di realizzare che quella bellezza eterea ormai apparteneva a lui col rischio di…” mi ha interrotto.
“ Di impazzire di dolore,giusto?” ha concluso la mia frase. Ho avuto solo la forza di annuire senza proferir parola per evitare le lacrime.
“ Per me è stato lo stesso. Immaginavo te che stringevi lei,che la coccolavi e morivo di dolore ogni volta!” mi ha confessato quasi in lacrime.
“ L’unica che mi ispira coccole sei solo tu,Cami,te lo giuro! Ancora non riesco a credere di essere di nuovo felice,di averti qui! Credevo di averti persa…o di non averti mai avuta davvero!” mi è sfuggito. Mi ha sorriso con gli occhi lucidi.
“ Neanch’io credevo sarebbe mai successo. Non è un sogno,giusto? Siamo di nuovo qui insieme,vero?” ha replicato con voce tremante. Ho sorriso asciugandole con un bacio la stilla che l’era sfuggita.
“ Sì,stellina mia,siamo di nuovo qui insieme!” l’ho rassicurata con tanti piccoli baci sul suo collo.
“ Non farmi più del male!” l’ho supplicata quasi. Non sarei riuscito a tollerare una nuova sofferenza ed ho iniziato a sperare che non stesse giocando col mio povero cuore. È scoppiata a piangere rannicchiandosi fra le mie braccia. Cretino…ero un cretino!
“ Se faccio male a te,ne faccio a me e non voglio perché sei parte di me. Ma tu non farne a me. Se non mi vuoi,se è stato solo un momento,un capriccio,dimmelo e lo capirò lasciandoti in pace per sempre. Non illudermi,ti prego!” ha singhiozzato. Un momento? Un capriccio? No,non lo era! E poi non poteva lasciarmi di nuovo!  Rischiava di annientarmi davvero stavolta!
“ Anche per me ferirti è come fare del male a me stesso perché anche tu sei parte di me,lo sei sempre stata. E puoi scordarti che ti lasci andare di nuovo perché sei tutto ciò che voglio. Stavolta non mi scappi più,Mendoza! Se te ne vai dalla mia vita,mi uccidi!” ho risposto accogliendo il suo viso fra le mani prima di baciarla. Finalmente un po’ di felicità nella mia vita!
“ Non ti lascio più neanche un attimo,Dan. Mi sono sentita morire oggi,quando ho saputo che volevi vendere la casa! È stato come una stilettata al cuore,come se mi ripudiassi!” ha replicato con gli occhi lucidi. I miei si sono ridotti nelle medesime condizioni un istante dopo.
“ Ripudiarti? Come posso rinnegare gli anni più felici della mia vita? Tu sei l’unica cosa di cui non mi pento!” ho singhiozzato baciandola.
“ Non voglio rientrare. Non possiamo restare qui abbracciati stanotte? Sto così bene fra le tue braccia!” ha sussurrato strappandomi un sorriso colmo di tenerezza. Era la stessa storia che avveniva quando la riaccompagnavo a casa durante il nostro fidanzamento: lei che non voleva rientrare ed io che dovevo ricordarle di essere vestita troppo leggera per restare fuori di notte. Come avevo fatto a credere di non essere più nulla per lei? Ero stato uno stupido a non apprezzare il suo sacrificio d’amore ed un maledetto codardo a non correre subito a riprendermela!
“ Mi piacerebbe,ma no,perché,come al solito,non hai con te neppure una giacchetta e non voglio che ti ammali! La notte è umido e lo sai che mi preoccupo!” le ho risposto sfiorando il suo naso con il mio e specchiandomi nei suoi occhioni. Ho ricevuto da lei un bacio a fior di labbra.
“ Mi sei mancata da morire,amore mio!” le ho rivelato costellando il suo viso di baci. L’è sfuggita una lacrima.
“ Anche tu. Ogni secondo,ogni minuto,ogni ora,ogni santo giorno! Non voglio più stare senza di te,ti prego,Dan!” ha singhiozzato tremando fra le mie braccia. Lontani 40 anni solo per uno schifoso equivoco!
“ Non piangere,tesoro. Non ho alcuna intenzione di sparire di nuovo. Sono qua,pronto a rovinare le tue sedute di relax alla spa assillandoti coi miei casini,a imbufalirmi per i tuoi continui ritardi,a ordinare il pranzo anche per te nei ristoranti!” le ho sussurrato facendola ridere.
“ Non ti lascio più neppure per un istante,te lo giuro,Cami!” ho soffiato contro il suo collo. Ha sorriso prima di ricoprire il mio viso di baci.
“ Amore mio,sei qui!” ha mormorato più volte fra un bacio e l’altro sul mio viso. Quell’appellativo mi ridava la vita dopo anni di infelicità!
“ Sì,amore. Sono qui! E anche tu sei qui con me! Posso di nuovo baciarti,stringerti,stare con te,amarti!” ho soffiato sulle sue labbra.
“ Ed io posso fare lo stesso con te,amore mio! Mi sembra incredibile!” ha replicato accarezzandomi il viso.
“ Ho sognato tanto di essere chiamato di nuovo così da te!” le ho confessato. Ha poggiato la fronte sulla mia.
“ Anch’io! Voglio restare con te,ti prego! Non possiamo scappare lontano io e te?” ha replicato posando un bacio sulla punta del mio naso.
“ Lo vorrei anch’io,ma non voglio tu prenda freddo! Detesto dovermi separare da te,amore. Come se non fossimo stati lontani abbastanza! Ancora non capisco perché hai rifiutato la mia ospitalità! Avremmo potuto fare l’amore in letto vero,coccolarci e dormire abbracciati,amore! E invece adesso devo lasciarti andare…non è giusto! Ma sarà per poco! Da domani non ci lasceremo più!” ho ribattuto divorandola di baci.
“ Addormentarci in modo perenne perché uccisi nel sonno da Patrizia? No,grazie: preferisco viverti!” ha scherzato strappandomi un sorriso.
“ Promettimi che stai attento quando torni a casa. Ti ho appena ritrovato…non voglio che ti capiti nulla di brutto,amore! Non voglio perderti di nuovo!” mi ha quasi supplicato con gli occhi lucidi. Anche quando stavamo assieme aveva sempre paura che mi accadesse qualcosa.
“ Neanch’io voglio perderti di nuovo. Non ci perderemo più,te lo giuro! Stavolta sarà diverso!” ho risposto. Ha annuito rubandomi un bacio.
“ Facciamo che ti mando un messaggio quando sono a casa,così non ti preoccupi. Notte,amore mio!” ho soffiato sulle sue labbra prima di accarezzarle con le mie. Ha ricambiato subito quel bacio. Abbiamo cominciato a camminare a tentoni fino alla cancellata della villa di Armando non staccandoci neppure per respirare.
“ Notte,amore mio!” mi ha augurato con le labbra incollate alle mie e la schiena poggiata alle grate di ferro. Abbiamo continuato a baciarci abbondantemente prima di staccarci con molto sforzo per lasciarle varcare la soglia del cancello di casa di suo fratello.
 
Edmond Dantès. Chiunque sia è un codardo a cui piace nascondersi. Ed è meglio che si nasconda perbene perché appena lo troverò,farà una brutta fine! Torbida liason…è così che il vigliacco ha etichettato l’amore della mia vita!
 
[Camilla Senior]
I commenti sotto il video sono indicibili. C’è chi ci osanna elevando il nostro sentimento e chi ci condanna come adulteri dandomi della poco di buono e ruba mariti! Non ho il coraggio di domandarmi cosa sarebbe accaduto se avessero filmato pure ciò che è accaduto nell’auto di Dan quella sera!
“ Amore mio,mi dispiace. È colpa mia! Avrei dovuto darti retta quando volevi rientrare a casa di tuo fratello. Scusa,vita mia! Ti sto rovinando l’esistenza!” mi sussurra Daniele contrito prendendomi il viso fra le mani. Come se fosse colpa sua!
“ Lo sai che non chiedevo di meglio che restare lì fuori abbracciata a te tutta la notte. Non è colpa tua! La colpa è della moglie di questo tizio, che non ha saputo dargli qualcosa da fare a quell’ora di notte,che non fosse fare il guardone. O forse è colpa dei suoi genitori,che quando era piccolo,si saranno fatti beccare da lui a fare chissà cosa. Sai che il voyeurismo si sviluppa così? Basta assistere alla scena primaria! L’ho letto su una rivista! E poi almeno le musiche di sottofondo al video sono belle!” sproloquio. Dan ridacchia prima di rubarmi un bacio.
“ Sei un mito,amore mio! Affronti tutto con una calma ed una classe invidiabile! Dio Mio,quanto ti amo!” mugugna riempendomi di baci sulle labbra e sul viso. Una calma? So io che fine farei fare al caro Conte di Montecristo!
“ Tocca trovare questo Conte di Montecristo e cercare di capire perché ce l’ha con noi!” asserisco accarezzandogli il viso.
“ Se non fosse per la presa per i fondelli alla scalata verso il potere di Trimalcione,avrei pensato a lui,ma non si sarebbe mai preso per culo da solo! Ci tiene troppo al culto del suo ego il nostro cameriere preferito!” commenta Daniele. Vero!
“ Ma quindi è un nobile quello che cercate!” esclama Bea tutta gasata. Aisha alza gli occhi al cielo sconsolata.
“ In casa vostra si andava avanti a pane e letteratura! Dumas si starà rivoltando nella tomba!” commenta la mia figliastra minore schifata.
“ Aisha,guarda che a tuo padre piace molto leggere! Ha una libreria zeppa di libri. È un’altra cosa che abbiamo in comune!” le faccio notare.
“ Bea,Edmond Dantès è uno pseudonimo. È preso dal personaggio di un romanzo!” spiego a mia cognata con la dovuta calma.
“ Peccato! Se fosse stato ricco avreste potuto chiedere un risarcimento e avrei potuto rifarmi gli zigomi! Secondo te,non sono troppo scesi, Camilla?” replica. Io e Daniele ci passiamo le mani sul viso piuttosto infastiditi dalla leggerezza di mia cognata. Ma perché è così?
“ I suoi zigomi non lo so,ma i miei testicoli sono scesi sicuramente!” bofonchia mio figlio a bassa voce beccandosi una gomitata da parte mia.
 
[Jean Lou]
Giuro che se al mio matrimonio a mia madre viene in mente di nuovo un tavolo unico per la famiglia,non la invito! I poveri nipotini della mia Giulia finiranno in analisi dopo questo matrimonio!
“ Daniele,a me dispiace farti questa domanda,ma devo: tu sei sicuro di non aver pestato i piedi a nessuno?” gli domanda mia madre.
“ Marcella,è un giornalista questo Dantès,non un mafioso! Perché devi sempre fare una tragedia? Sarà il solito cretino che ha fiutato lo scoop e c’ha scritto 4 idiozie! Vorrei capire com’è passato per la testa a quest’idiota di pensare ad una relazione extraconiugale fra me e Cami! Crede che avrei lasciato lei e Roby nelle mani di quel peracottaro se avessi avuto modo di chiarirmi con lei prima? Sbaglia: nessuno mi avrebbe impedito di riprendermi la mia donna e mia figlia! Non l’avrei mai fatta crescere con quello! E avrei sposato Camilla!” ribatte zio Daniele.
“ Valencia,vuoi la mia pallina antistress?” gli domanda mio suocero beccandosi un’occhiataccia.
“ Mendoza,so gestire la rabbia meglio di te. Non ho bisogno di palline antistress per non dare di matto. Da quando sono salito su quel dannato aereo per tornare qui non me n’è andata bene una,quindi se fossi stato come te avrei già distrutto tutto qui!” risponde zio Daniele.
“ Così poi avremmo dovuto ospitare pure tua sorella nel tuo bilocale,Daniele!” commenta Junior strappandogli un sorriso.
“ Io credo di dovermi scusare con voi figli per quel video. Io e Camilla siamo imbarazzati e ci dispiace!” mugugna zio Daniele.
“ Perche,di grazia? Se aveste saputo delle riprese,vi sareste preparati prima evitando di essere inquadrati come due sopravvissuti di guerra?” ribatte Aisha pungente incrementando il loro imbarazzo.
“ Che facce! Era una battuta. Per carità,il video è scandaloso,ma è decisamente peggio l’articolo. Anche un cieco si renderebbe conto che quel video non parla di lussuria,ma d’amore. Farvi passare come due animali in calore,non è stato elegante e neppure rispettoso!” continua Aisha.
“ In effetti la mia sorellina ha ragione. Avreste potuto essere più contenuti nelle vostre effusioni,ma è stato più irrispettoso quel tale che ha violato la vostra intimità mettendoci sulla bocca di tutti!” conviene Giulio.
“ Susanna,e tu che ne pensi?” le domanda mio zio.
“ Non ti conviene saperlo,papà. È meglio che ti crogioli nel dubbio,credimi!” risponde mia cugina stizzita.
 
[Hermes]
“ Ehi,ma che ci fate ancora tutti qui seduti? Vi ricordo che devo lanciare il bouquet! Ma che succede?” esclama mia moglie per poi notare le facce da funerale al tavolo della nostra famiglia.
“ Mamma e papà hanno visto il video. E non sono molto contenti!” risponde Roberta.
“ Ah no? Non vi piaceva l’inquadratura per caso?” scherzo beccandomi un’occhiataccia collettiva.
“ Smettila di scherzare,ragazzino,che non è aria!” borbotta il Vampiro.
“ Mi dà del tu? Strano perché la nostra ultima chiacchierata civile si è conclusa con lei che voleva strangolarmi!” ribatto pungente.
“ Hermes! Daniele è nervoso!” mi riprende mio cugino. Sai la novità!
“ Sì,ma ora bisogna pensare al lancio del bouquet! Pure perché i poverini avranno bisogno di tornare a casa e riposare!” asserisce mia suocera.
“ Zia,ma io non posso partecipare per via della caviglia! Volevo prenderlo io il bouquet!” si lamenta Miss San Marino. Smeaton sbianca.
“ Perché? Che ti è successo?” domanda mia moglie.
“ Si è azzoppata. E indovinate a chi toccherà sciropparsi questa specie di lamento ambulante!” risponde mio cugino indicando se stesso.
“ Big Jim parte per Londra per una settimana e Daniele e la mamma ospiteranno sia me che la paperina infortunata,cugino! Pensa che fortuna!” spiega Junior di fronte alle mie occhiate interrogative. Spero che il bilocale sia a prova di urla!       
“ BIG JIM SARAI TU! E NON DARE NOMIGNOLI STRANI ALLA MIA RAGAZZA!” ribatte Smeaton urtato.
“ Ragazzino,se ti agiti così,ti sale la pressione e ti senti male! Inoltre non era un nomignolo,ma solo un modo per canzonare l’oca che ti porti a letto! Capisco che,per fidanzarti con la tua Sara,hai dovuto anestetizzare il cervello,ma dovresti usarlo e capire che presto saremo una famiglia e che la tua ragazza diverrà mia sorella. Sono l’ultimo uomo su questo pianeta di cui essere geloso!” ribatte Junior.
“ Mi chiamo Susanna! Il decerebrato sei tu se non riesci ad imparare neppure il mio nome!” lo riprende la cugina di mia moglie offesa.
“ Diciamo che sfrutto il cervello per corse più importanti,Sofia!” risponde mio cugino facendola arrabbiare ancora di più. Ridacchio.
“ Amore,io vado al bagno perché tua cugina mi ha già fatto venire il mal di testa. Tanto il lancio del bouquet non mi riguarda più di tanto! Torno presto prestissimo,amore mio!” sussurro a mia moglie sbaciucchiandola per bene prima di abbandonare quel tavolo.  Se solo penso che prima della mia Charlotte,ero anch’io come Junior!
 
Non c’era nulla in grado di stimolarmi tanto quanto andare da lei a stuzzicarla. E più schiaffi mi dava,più aumentava la mia voglia di possederla! No,non era masochismo! Mi eccitava semplicemente vederla incazzata nera!
Entrai come al solito nel suo ufficio senza bussare giusto per cominciare a stuzzicarla. Finse di ignorarmi,ma la rughetta che aveva al centro della fronte la stava tradendo: era incazzata!
“ Dottoressina,non gliel’hanno spiegato che quando entra nel suo ufficio un suo superiore,deve prestargli attenzione?” la punzecchiai avvicinandomi alla sua scrivania.
“ Non è una caserma questa. Lei è entrato nel mio ufficio senza bussare! Esca,bussi e attenda che le accordi il permesso di entrare!” replicò.
“ Dottoressina,come mai indossa un foulard? Stamani non lo aveva!” ribattei senza perdere un colpo.
“ Me l’ha prestato sua sorella per coprire uno sfogo cutaneo!” rispose con un sorrisetto beffardo. Uno sfogo cutaneo eh?
Non persi tempo a sfilarglielo per ritrovare i segni che le avevo lasciato quella mattina,segni colmi di passione,che non erano di certo uno sfogo cutaneo. Mi infilai quell’inutile pezzettino di stoffa in tasca.
“ Mi restituisca il mio foulard ed esca di qui!” strepitò sollevandosi dalla sua poltroncina. Restai a fissarla con un sorriso sghembo.
“ Quel foulard è dell’Ecomoda. L’Ecomoda appartiene e a me,quindi è mio!” risposi. Strinse in pugni esacerbata dalla mia sfacciataggine.
“ Possibile che non sappia ripetere altro che << MIO >> come fosse un bimbo? È tutto suo? È solo un ragazzino viziato!” replicò alterata.
“ Un ragazzino viziato che le piace da impazzire! Però semmai dovesse ammettere di essere mia,potrei anche restituirle il mio foulard! Tanto so di piacerle!” risposi sfrontato.
“ Evviva la modestia! E comunque a me piacciono gli uomini…i bambini li lascio alle altre! Ne ho già collezionati troppi!” bofonchiò urtata. Che voleva dire che ne aveva collezionati troppi? E perché mi sentivo come se mi avesse tirato un pugno in pieno stomaco?
“ Troppi? Qualcuno le ha fatto male?” balbettai. Questo cambio di rotta del mio cervello non mi piaceva per niente! Non dovevo lasciarmi coinvolgere nelle sue faccende personali!
“ Anche se fosse,non sarebbero affari suoi. Lei è il mio datore di lavoro,solo il mio datore di lavoro. Non è né il mio analista,né il mio fidanzato,né un mio amico. La sua unica aspirazione è portarmi a letto,forse per vendicarsi del fatto che non chino la testa a tutti i suoi ordini da misogino complessato,ma se lo può scordare: lei non mi sfilerà mai le mutande,dottor Mendoza! E se la sua intenzione è quella di farmi innamorare per poi gettarmi via solo per diletto,fallirà pure in questo: io non ho un cuore,quindi non mi innamorerò mai né di lei né di altri!” rispose perentoria. Ok,qualcuno doveva averle fatto molto molto male per ridurla in quello stato e non ero più sicuro di volerla sedurre per ottenere vendetta! Toccava starle lontano,ma come facevo a staccarmi dalle sue labbra se perfino in quel momento le desideravo?
“ Suo fratello sa che le hanno fatto del male in passato?” le domandai. Magari poteva illuminarmi quel tipo in merito al suo passato!
“ Non la riguarda! Non perda tempo con me…tanto è inutile! Sta solo sprecando energie che potrebbe investire con una delle sue donnicciole da 4 soldi!” rispose facendo per tornare a sedersi. Glielo impedii trattenendola delicatamente per un polso.
“ Qualsiasi cosa le sia accaduta,mi dispiace. È vero: mi piacciono le donne,ma non farei mai loro del male perché ho 3 sorelle e non potrei mai!” asserii. Mi guardo scettica.
“ E crede che illudere una donna non voglia dire farle del male? << Fare del male >> non è solo un ceffone o un approccio sessuale sgradito,ma anche accostarsi a lei sapendo bene di volerla fuori dalle scatole dopo qualche acrobazia notturna. Le illusioni fanno male! E adesso,se non le dispiace,vorrei il foulard prodotto dalla sua casa di moda e vederla uscire dal mio ufficio!” replicò.
“ Mai promesso ad una donna il matrimonio o una barca di figli. Le donne che vengono con me sanno bene che non parlo mai al futuro. Chi le ha fatto del male di certo non è stato chiaro o forse lei non ha recepito il messaggio e me ne dispiaccio se il suo carattere è peggiorato a causa loro,anche se devo ammettere che il suo caratteraccio mi eccita parecchio!” ribattei. Il suo viso divenne cremisi e distolse lo sguardo.
“ Ora che ha espresso la sua perversione quotidiana,può andarsene? Mi ha fatto una serie di succhiotti,mi ha baciata contro la mia volontà,si è messo ad indagare su di me…mi sembra sufficiente per una giornata sola di lavoro! Che poi vorrei sapere perché è così concentrato a rompere le scatole a me. Non ce l’ha un animale domestico su cui riversare le sue attenzioni?” sbottò. Risi per poi strapparle un bacio, l’ennesimo contro la sua volontà. Che poi non la violentavo mica?! Per essere contraria,sembrava molto presa pure lei!
“ Niente animali. Sono allergico! Solo piante…per la precisione cactus!” mugugna mordendole delicatamente il mento.  
“ Ma no…chi se l’aspettava?!” farfugliò sarcastica con gli occhi chiusi. Infilai la mano nella tasca della mia giacca e le porsi il foulard che le avevo sottratto dopo averle strappato un ultimo infuocato bacio.
“ Lo tenga. Le sta bene. Ha il colore dei suoi occhi. Non è il caso che lo restituisca. È un mio regalo per rimediare ai succhiotti e poi in futuro le servirà per coprirne altri…oggi ho scoperto che mi piace farle i succhiotti!” asserii. Alzò gli occhi al cielo esacerbata.
“ Ci vediamo domani,dottoressina! Non mi pensi troppo stanotte e cerchi di riposare!” le sussurrai all’orecchio per poi morderne il lobo.
“ Lei è un grandissimo…” non le permisi di continuare poiché le strappai un bacio.
“ Lo so. Non sprechi parole!” asserii prima di uscire dal suo ufficio.
 
Quando ci siamo conosciuti eravamo come cane e gatto,ed invece da oggi comincia la nostra vita coniugale! Quando l’ho conosciuta,non avrei mai creduto di sposare la mia dottoressina!
 
[Bianca]
“ Che poi è inutile,Lotte! L’anno 2036 sta quasi per finire. Che altro matrimonio potrà mai esserci?!” esclama quell’oca di Miss San Marino mentre siamo tutte allineate in attesa di questo benedetto bouquet.
“ Diciamo che potrebbe anche essere << entro l’anno >> a partire da oggi! Quindi entro il prossimo 14 novembre!” le risponde sua cugina.
“ Magari lo prendi tu,Marce!” esclama la zia svaporata di Charlotte. La signora Marcella la fulmina con un’occhiataccia.
“ Bea! Non dire sciocchezze! Sarebbe giusto lo prendesse Aisha!” ribatte la signora Marcella.
“ Io a queste cose non credo! E poi ho già avuto la mia proposta,il mio anello di fidanzamento ed ho già scelto pure la data,quindi sono in fila solo per divertirmi,non per altro!” risponde Aisha scettica.
“ Non sarebbe giusto che si mettesse in fila pure Patrizia?” domanda la sorella svaporata del Vampiro alla signora Marcella.
“ Bea! Non hanno ancora firmato neanche il divorzio. Non metterle idee in testa più strane delle sue usuali!” ribatte la suocera di Hermes.
“ Vorrei sapere che c’entra! Mio padre ha già fatto la proposta di matrimonio a quell’altra e mia madre non può guardarsi attorno?!” sibila contrariata Miss San Marino. A me preoccupa molto il malcapitato di turno,a dire il vero! Poverino!
 
[Daniele]
“ Perché non ti sei messa in fila con le altre per il lancio del bouquet,amore mio?” domando alla mia Cami attirandola a me con le mani intrecciate alla base della sua schiena. Mi bacia.
“ Perché io ho già ricevuto la mia proposta di matrimonio a Zurigo!” mi risponde guardandomi negli occhi e carezzandomi il viso. Ridacchio.
“ In realtà sei stata tu a volermi come marito ed io ti ho assecondato con gioia. L’hai affermato proprio qui,a Bogotà!” sghignazzo divertito.
 
Ho aperto gli occhi col suono un po’ troppo forte della sigla finale del film. Fra le coccole e i baci,io e Camilla c’eravamo addormentati dopo aver finito tutti i popcorn al caramello. Si sentiva che non li aveva fatti lei,ma solo comprati,però era quella piccola attenzione che contava: dopo 40 anni ricordava ancora tutto di noi,proprio come me! Ero stato uno stupido a non capire niente della nostra storia,a non dare retta all’esortazione di Roberto di andarmela a riprendere il giorno della sua partenza o alla spinta di Margherita di 10 anni prima ad aprirle il mio cuore,ma nonostante tutte le cattiverie rifilatele fino al pranzo del giorno prima per via della casa al lago,lei era lì con me. Non le avrei più permesso di uscire dalla mia vita e non avrei più consentito a nessuno di farla star male!
Ho cercato di  afferrare il telecomando e spegnere la tv per non svegliarla,ma la sua presa attorno ai miei fianchi è aumentata d’intensità stappandomi un leggero e compiaciuto sorriso.
“ Non te ne andare,Daniele! Io ti voglio sposare!” ha mugugnato. Ho sorriso divertito e commosso finendo per accarezzarle i capelli. Non sono riuscito a fermare le lacrime.
“ Sei diventata emancipata negli anni,Mendoza,se consideriamo che 47 anni fa all’inizio della nostra storia non prendevi neppure l’iniziativa di baciarmi per prima,ma va bene così. L’unica cosa che ti chiedo è di lasciarmi comprare il solitario e che non sia tu a regalare un anello a me. Ora che ci penso: hai ancora il solitario di mia madre,quello che ti regalai 43 anni fa! Non te l’ho mai chiesto indietro perché mia madre voleva l’avesse la donna della mia vita e sei tu. Sono certo che tu l’abbia conservato gelosamente pensando a me. Anche se per il nostro momento magico ho un altro anello,che è sempre stato tuo e che ho conservato con cura in tutti questi anni! Amore,scusa se non ho capito niente. Anch’io ti voglio sposare perché ti amo da morire,sai? E poi non vado da nessuna parte senza di te,amore mio! Resto con te,vita mia!” ho singhiozzato fissando minuziosamente ogni particolare di lei. Era un’azione che mi ero stupidamente vietato la mattina precedente.
“ Amore mio,è ora di svegliarsi! Piccolina,dai,svegliati! Amore!” ho mormorato con tanti piccoli baci sulla sua testa dopo essermi calmato.
“ Dan,sei qui con me!” ha farfugliato con un sorriso ancora assonnato prima di aprire gli occhi. L’ho baciata. Ha ricambiato tale effusione accarezzandomi i capelli e il viso.
“ Certo che sono qui con te,amore!” ho replicato perdendomi nei suoi occhioni blu.
“ Ci siamo addormentati!” ha mugugnato accoccolandosi sul mio petto ed intrecciando la sua mano destra con la mia sinistra.
“ Eh sì: stanotte abbiamo fatto le ore piccole; stamani,con mio enorme piacere,abbiamo consumato tante energie…era logico che accadesse, amore! Però è stato bello lo stesso. Non cambierei mai questa giornata assieme con nient’altro al mondo e,semmai dovessi cambiare idea e ritornare sui tuoi passi,morirei di dolore,ma almeno mi resterebbero questi ricordi durante la mia agonia,quindi grazie per avermi regalato una giornata felice dopo 40 anni senza che io lo meritassi! Dopo tutte le cose brutte che ti ho detto,ancora mi domando che ci fai qui!” ho replicato. Si è stretta forte a me ricoprendomi il torace di piccoli innocenti baci.
“ Sono sicurissima della mia decisione,amore. So che hai 1000 motivi per temere un mio ripensamento,dopo ciò che è accaduto in passato,ma non mi perderai più! E sono io che ringrazio te per avermi permesso di essere di nuovo felice con te! E se c’è qualcuno fra noi che non merita l’altro quella sono io…dopo tutto il male che…” l’ho interrotta con tanti piccoli baci sul suo viso per cancellare quelle dannate lacrime.
“ Scusa. Sono un cretino,amore mio! Giuro che la smetterò di dire sciocchezze a patto che la pianti anche tu,amore! Lo so che sei mia e che lo sei sempre stata! Questo è solo l’inizio del nostro per sempre e non ci saranno più momenti tristi,amore mio!” ho replicato baciandola.
“ L’inizio? Credevo tutto fosse cominciato 47 anni fa!” ha scherzato fra un bacio e l’altro.
“ Lei mi distrae,Mendoza: ha ragione nel dire che questo è solo il nostro prosieguo,sempre che lei non si stanchi di questo vecchio brontolone e non decida di…ahi!” mi ha interrotto un suo morso sul labbro.
“ Niente più sciocchezze…hai giurato!” mi ha rammentato. L’ho baciata con passione.
“ Ti desidero da impazzire,amore mio. Voglio inaugurare la vasca da bagno!” ho ansimato quando le sue labbra hanno cominciato a lambire il mio collo.
“ Anch’io. Spero solo tu non sia rimasto appiccicato con la schiena alla pelle di questo divano Tweety o la cromoterapia ce la sogniamo, amore mio!” ha asserito strappandomi una sonora risata.
“ Addormentarci su questo divano mezzi svestiti non è stata la scelta più intelligente della nostra vita,vero?” ho esclamato sperando in cuor mio di non essere sudato e incollato con la schiena al divano su cui ero sdraiato.
“ Ne abbiamo fatte di peggiori di scelte idiote,amore!” mi ha risposto baciandomi. Aveva ragione: dopotutto lasciare che il destino ci separasse era stata la scelta peggiore della nostra esistenza!
 
“ Stavo solo sognando! Non prendermi in giro!” borbotta gonfiando le guance. Sto per baciarla quando il bouquet atterra nella sua scollatura.
“ Non ci credo!” farfuglia imbarazzata. Afferro il mazzo di fiori per evitare che i gambi possano macchiarle il vestito o graffiarle il decolleté.
“ Cosa hai offerto a tua nipote perché lo tirasse a me?” mi domanda divertita dal fatto che sono praticamente ipnotizzato a guardare il suo scollo provocante. La bacio con dolcezza.
“ Nulla,amore. Ma visto che il destino ha voluto così,credo che sia giusto assecondarlo!” le rispondo prima di inginocchiarmi ai suoi piedi.
“ Daniele,che fai? Ti prego,alzati! Ci guardano tutti,amore!” sussurra imbarazzata. Capirai…dopo quel video,questo è il meno!
“ Meglio! Almeno tutti si renderanno conto che Daniele Valencia è innamorato pazzo di te,Camilla Mendoza,e che quel video parla d’amore e non di lussuria!” le rispondo con tono di voce regolare. È vero: gli occhi sono tutti puntati su di noi,ma non me ne frega niente!
Infilo la mano nella tasca dei pantaloni e le porgo un astuccio rosso. Doveva essere il suo secondo regalo di nozze assieme alle scarpine,ma è rimasto nella mia cassaforte. L’ho poi spostato nel bilocale e ora è giusto che finisca al suo anulare sinistro,dove avrebbe sempre dovuto stare.
Resta basita di fronte a quell’anello. È un anello di platino con al centro due zaffiri posti parallelamente l’uno rispetto all’altro e su ogni lato ci sono 3 piccoli diamantini. I diamanti li ho aggiunti di recente perché hanno un significato particolare per me.
“ Doveva essere il tuo regalo di nozze 40 anni fa. L’avevo comprato perché gli zaffiri mi ricordavano i tuoi occhi e in questi anni,quando mi mancavi troppo,quando sentivo di voler morire perché non c’eri,riguardavo quell’anello e mi dicevo che prima o poi sarei riuscito a dartelo. Volevo farlo a Zurigo,ma ho pensato che sarebbe stato meglio consegnartelo di fronte a tutta la famiglia. Tuttavia a Zurigo ho avuto modo di modificarlo un po’. Gli zaffiri rappresentano l’amore fedele…in pratica noi,che non abbiamo mai smesso di amarci,nonostante i 40 anni trascorsi l’uno senza l’altra. Ma ho pensato di far aggiungere su ogni lato 3 diamanti così da averne 6 in totale,come i nostri figli. Quindi con questo anello non ti sto chiedendo solo di sposarmi,di sopportarmi per tutta la vita,ma pure di formare la nostra famiglia allargata. So che sarà problematica,ma questa sfida possiamo vincerla assieme. Accetti?” esclamo. Si inginocchia per poi abbracciarmi forte in un mare di lacrime. 
“ Amore,così cadiamo! È un sì?” le domando mentre tempesta il mio viso di baci.
“ Ma che domande mi fai? Sì,che accetto! Ti amo da morire,Daniele!” risponde ricevendo di risposta un bacio da parte mia.
 
[Jorge]
La mia Susanna fissa schifata suo padre e quella donna. Credo sia rimasta un po’ delusa dal fatto che il bouquet l’abbia preso lei! Ma io ringrazio il Cielo,in tutto questo! Amo Susanna. La amo da morire,ma per il matrimonio è un po’ troppo presto!
“ Amore,allora io andrei! Tanto le chiavi di casa le hai,se ti serve qualcosa!” sussurro al mio tesoro. Si volta verso di me allacciandomi le braccia al collo. Mi dispiace partire proprio ora,ma se non firmo il contratto per il nostro nido d’amore,lo perdiamo!
“ Ma torni presto,vero? Vorrei che fossi tu ad occuparti di questa povera ragazza dalla caviglia gonfia! Sai so essere molto riconoscente!” mormora sulle mie labbra. Ridacchio mordendole il labbro inferiore.
“ Torno prestissimo,amore. E spero che per allora la tua caviglia sia guarita così da ritrovarti a casa nostra. Non mi piace che tu divida il letto con uno che non sono io…tantomeno con quel bell’imbusto!” le confesso. Ride.
“ Amore,ma sei geloso di quello lì? Io amo te. E poi pensaci: io e te abbiamo una miriade di cose in comune,mentre io e quello cosa abbiamo ad accomunarci a parte due genitori esibizionisti?” ribatte compiaciuta. In effetti non hanno nulla in comune!
“ Menomale che quando lavorerai per lui,interagirai con quel tale solo per via telematica! Non mi piace quello!” replico. Parli del diavolo…
“ Che vuoi?” gli domando minaccioso.
“ Big Jim,dovresti assumere meno caffeina e più camomilla! Sonia,io passo da casa di mio zio a prendere i miei bagagli per portarli a casa dei nostri genitori,vuoi che passi da casa tua e di Big Jim per prenderti qualcosa?” risponde quello prima di rivolgersi alla mia ragazza.
“ Mi chiamo Susanna,maledizione! E comunque non mi serve nulla,grazie. Al massimo,se domattina starò meglio,potresti accompagnarmi a prendere un paio di cambi per i giorni che resterò lì,visto che di sicuro non potrò guidare!” ribatte la mia ragazza urtata. Si avvicinano pure mio suocero e la sua compagna.
“ Bravi! State facendo amicizia! Sono contento! Dove vai,figliolo?” domanda mio suocero a quello.
“ A casa di zio Armando a prendere le mie cose ed ho chiesto a Susanna se potevo rendermi utile passando da casa sua a recuperarle lo stretto indispensabile,Daniele!” gli risponde quel paraculo. Sua madre gli bacia la guancia.
“ Allora veniamo con te. Così poi ce ne andiamo a casa! Devo solo trovare Roby,Aisha,Giulio e Barbara per salutarli! Anzi…visto che sono stanco puoi guidare tu la mia auto!” risponde mio suocero. Pure la macchina gli fa guidare! Ma roba da matti!
 
[Guido]
Grazie alla bocca larga della fidanzata di mio figlio,per stanotte dovrò trovarmi un albergo dove stare! Credevo che Armando mi avrebbe capito,dato che con Marcella Valencia si è comportato allo stesso modo,sebbene lei non sospirasse per nessun altro!
Esco dal bagno guardando sul mio smartphone gli hotel e finisco per scontrarmi con qualcuno. Alzo gli occhi al cielo piuttosto infastidito.
“ Mi scusi,signor Lascano! Non l’avevo vista!” bofonchia il mini Daniele che ha intenzione di sposare la mia bambina.
“ È sorprendente che voi Valencia sappiate anche scusarvi!” ribatto astioso facendo per superarlo,ma lui mi ferma.
“ Io a Barbara tengo davvero. La amo. L’adoro da quando è quasi inciampata sul gradino del quel locale la sera in cui ci siamo conosciuti!” asserisce. E crede che me ne importi qualcosa?
“ Per questo hai permesso ai tuoi genitori di umiliarla fino a qualche settimana fa? Pensa se non l’avessi amata! Se tuo padre non avesse ripreso la sua storia malata con Camilla,non l’avrebbe mai accettata!” ribatto mordace. Sta per rispondere quando si avvicina mia figlia.
“ Amore,sei qui! Io sono un po’ stanca! Vorrei tornare a casa se non ti spiace!” asserisce mia figlia ignorandomi deliberatamente.
“ Non dirmi che hai preso di nuovo tu il bouquet perché un altro discorso in pubblico mi imbarazzerebbe troppo!” ribatte quello. Lei ridacchia.
“ No. È stata mia madre. E tuo padre le ha fatto di nuovo la proposta di matrimonio con tanto di anello. Ha fatto piangere anche me. Ad ogni modo credo abbia corrotto Charlotte…altrimenti non mi spiego il motivo del solitario nella tasca dei suoi pantaloni!” risponde Barbara.
“ Si sposeranno entro l’anno solo se riusciranno a placare l’ira di mia madre. Dopo Aisha,la casa nei quartieri bassi…mia madre sarà incazzata nera!” ribatte quello. Vorrei vedere!
“ Barbara,ascolta…” mi interrompe prima ancora che finisca di parlarle.
“ Cosa? Che la mamma è quasi morta per colpa del tuo egoismo,papà? Non credevo l’avrei mai detto,ma convengo con mio suocero: avresti dovuto farla tornare da lui! Sai bene che prima di rivedere Daniele era depressa. Non parlava mai,non rideva mai,era praticamente morta! È sempre stata così. Credevo fosse così di carattere,ma da quando è tornata a Bogotà…l’è bastato che vedere Daniele nel salone della signora Marcella per essere serena,nonostante le frecciate d’astio che mio suocero le ha riservato quella sera! Fino a quella sera credevo vi amaste,ma da quella sera le mie certezze hanno preso a vacillare…e,dopo oggi,non so più chi sei!” asserisce Babi prima di andar via con quello.
 
[Marcella]
Lo sapevo che avrei dovuto sciropparmi io i casini di Daniele,lo sapevo! E adesso,anziché congedarmi in pace dagli invitati del matrimonio di mia figlia,devo farlo con Patrizia nelle orecchie!
“ Marcella,ma tu devi parlargli!” esclama per la trecentesima volta.
“ Patrizia,ma che vuoi che faccia? Lo sai com’è fatto Daniele! Se ha deciso così,io non posso proprio nulla! E poi non farne una tragedia: è solo una casa!” ribatto tentando di contenere i toni mentre saluto con una stretta di mano Uribe e famiglia.
“ Una casa? Ti sei forse scordata di quando,per seguire Armando,decidemmo di andare in quel quartiere e passammo la notte in commissariato per colpa di quei balordi? Io no! Non voglio finire in quel postaccio,ti prego! Potrei essere scippata,stuprata o persino uccisa!” replica. Sbuffo.
“ Non essere melodrammatica,Patrizia! Una casa è una casa. E poi Daniele non è stato categorico: ha detto che lui può permettersi di offrirti solo quella casa e che se dovessi desiderare qualcosa di più sontuoso,dovresti metterci tu il resto per pagare l’affitto magari vendendo il superfluo. Non mi pare una richiesta tanto azzardata!” ribatto.
“ Intanto lui a quella fa fare la vita della regina!” strepita. Lorenzo Sinisterra la fissa sbalordito. Bella figura di merda!
“ Daniele non manterrà Camilla. Lei ha una parte del pacchetto azionario dell’Ecomoda,presto venderà la sede di Zurigo e immagino abbia un gruzzoletto in banca. Non è una poveraccia e credo contribuirà pure lei ai lavori di ristrutturazione della loro casa. Patrizia,Daniele in 30 anni non ti ha mai fatto muovere un dito,quindi mi sembra sia giusto che impari a provvedere a te stessa! E poi,dopo tutto quello che gli hai combinato,è già tanto che non ti abbia sbattuta fuori casa dall’oggi al domani!” ribatto.
“ Lo sapevo. Quella santarellina ha stregato anche te!” risponde prima di andar via irata. Alzo gli occhi al cielo seccata. Ma roba da matti!
 
[Nick]
Sarò padre. No,non credevo di ricevere la notizia più meravigliosa del mondo in quel modo,ma c’era da aspettarselo: in fondo fra me e la mia Carmen le cose non sono mai state convenzionali,quindi era logico che il destino mi facesse pervenire tale notizia in modo così originale!
“ E tu che dicevi di essere sterile!” commento contento carezzando il ventre della mia donna,mentre siamo diretti verso casa.
“ Mendoza,è la sesta volta che lo dici da quando lo sai. Ti si è incantato il disco?” ribatte intrecciando le dita con le mie.
“ La mia piccola Carola è già in viaggio!” asserisco. Scuote il capo divertita.
“ Magari è un maschio! Non comincerai a rimbecillirti pure tu come Hermes,vero?” replica.
“ Io mi sono già rimbecillito,maschio o femmina che sia! Ho te,ho il nostro pulcino…non mi manca nient’altro per essere felice!” ribatto.
“ Meno felice sarà tuo cugino! Il poverino dovrà convivere con Miss San Marino!” sghignazza la mia fidanzata facendomi ridere.
“ Povero Junior! Tornerà a Zurigo con la camicia di forza!” commento col sorriso sulle labbra.
 
[Aisha]
Carlos tamburella le dita sul mio ginocchio mentre ci dirigiamo verso casa. Questo matrimonio è stato quasi peggio del precedente e spero solo che per quello di Carmen e Nick non ci tocchi di nuovo il tavolo unico!
“ Cosa pensi farà la biondina con te?” mi domanda il mio fidanzato. Per quel che me ne importa!
“ Non saprei proprio! Adesso è troppo presa dalla sua ira contro il Vampiro! Fra la mia paternità e i nuovi fratelli acquisiti,è nera come una bertuccia!” rispondo carezzandogli le dita.
“ Credo che lui non demorderà per la storia della casa,amore mio!” ribatte.
“ Carlos,no. Non dirmi che vuoi che accetti! Sei impazzito? È solo un modo per controllarci ed io non voglio! No! Maledizione,no!” rispondo.
“ Non ti agitare! Era solo una mia constatazione,amore! Neanch’io voglio ci compri casa,ma quel tale è un pazzo megalomane!” replica.
“ Se proprio vuole comprarla,che la regali alla sua ex moglie! La renderebbe felice!” commento incrociando le braccia al petto. Che poi il quartiere dov’è nato mio padre non è malaccio!
 
[Bob]
“ E così tuo zio non era il santo che noi tutti credevamo!” commenta mia moglie continuando a sgranocchiare patatine. La guardo basito.
“ Amore mio,dopo la torta le patatine?” l’ammonisco dolcemente carezzandole i capelli.
“ All’inizio della gravidanza gli piacevano intinte nella cioccolata,quindi non ti lamentare!” risponde strappandomi un sorriso.
“ No,evidentemente zio Guido non era un santo. Ha accumulato frustrazioni giorno dopo giorno ed ha trovato un modo poco ortodosso per sfogarsi!” asserisco di fronte alla sua affermazione precedente.
“ Avrebbe pure potuto divorziare evitando di far ammalare tua zia!” osserva. Non posso che concordare! E comprendo a pieno zia Camilla perché anch’io mi stavo ammalando dopo la rottura con Pili!
“ Quella che si ammalerà sarà l’ex moglie del Vampiro. Hai visto che faccia ha fatto di fronte all’offerta del suo ex marito di una casa in un quartiere popolare?” scherzo sortendo una sua risata.
“ Capirai,amore mio,al massimo finirà in analisi! Anche se credo che presto tornerà a cacciare un nuovo pollo che la mantenga e le faccia fare la vita da signora!” commenta mia moglie. Sperando che lo trovi lontano dalla nostra famiglia!
 
[Nicola]
È inutile negarlo: l’illusione di diventare padre per la quarta volta è stata bella. Mi ha reso felice,anche se solo per pochi istanti! Immaginavo già me e la mia Asia con un fagottino fra le braccia,tutto da coccolare,da viziare…ma poi Carmen ha spiegato l’equivoco e quell’illusione è volata via! Anche Asia c’è rimasta male…so che non lo ammetterà mai,ma la conosco troppo bene!
“ Tutto bene,amore?” le domando. Annuisce.
“ Pensi ancora di avermi deluso,amore? Sì,è stato bello illudersi di poter ricominciare di nuovo con un altro bimbetto,ma immagina se fosse stato irrequieto come Bianca da piccola e mangione come Carlos! Non avremmo più dormito,amore mio!” esclamo strappandole un sorriso.
“ Pensavo anche a quello che ha detto la bionda finta del quartiere dove sei nato e cresciuto. Lei…ecco…lei è stata lì con te?” mi domanda imbarazzata. No,o mia madre non mi avrebbe più rivolto la parola!
“ No,amore mio. Non so come faccia a conoscere quel quartiere,ma ti giuro che l’unica donna che ho fatto conoscere a mia madre sei stata tu. Sapevo le saresti piaciuta anche quando credevo non ci fossero più speranze per noi!” le rispondo stringendola a me. Quel periodo lo ricordo ancora come il più devastante della mia vita! Volevo morire e capisco Camilla come dev’essersi sentita in questi anni senza Daniele Valencia!
“ Mai conosciuta una più snob! Per colpa sua,la povera Betty si è sentita umiliata!” commenta mia moglie accoccolandosi fra le mie braccia.
“ Ha rischiato di incrinare ancora di più i rapporti già pessimi fra Armando e il suo nuovo cognato! Credi dovrei ricordare ad Armando che Daniele Valencia presto sarà tuo cognato?” ribatto. Scoppia a ridere.
“ Amore mio,perché vuoi farmi diventar vedova prima del tempo?!” replica rubandomi un bacio,che non aspetto molto ad approfondire.
 
[Camilla Senior]
La nostra prima notte assieme in quella che per ora è casa nostra! Ancora non riesco a credere di essere di nuovo la sua donna! E a quanto pare ogni cosa si sta sistemando pure nella nostra famiglia! Spero solo che Junior e Susanna non si accapiglino durante questa convivenza!
“ Amore! Non tornavi più!” esclamo poggiando il mio libro sul comodino quando Dan chiude la porta dietro le sue spalle prima di raggiungermi a letto. Mi bacia la fronte per poi farmi poggiare il capo sul suo torace. Ho sognato per tanti anni di poter stare fra le sue braccia!
“ Ho dato la buonanotte ai ragazzi. Mi sembrano tranquilli per ora!” mi spiega carezzandomi la schiena con la punta delle dita. Sorrido.
“ La convivenza fra i due mi spaventa un po’,amore. Con i loro battibecchi rischiano di far esplodere la nostra famiglia allargata!” gli confesso intrecciando le dita con le sue. Mi bacia tutti i polpastrelli. Fra Junior che somiglia a mio fratello e Susanna a Patrizia,prevedo grandi litigate!
“ In effetti Susanna e Junior sembrano provenire da due pianeti opposti. Lui stava leggendo un libro col Kindle,mentre lei stava aggiornando la sua pagina Instagram! Magari questa convivenza l’aiuterà a migliorare un po’ a livello culturale!” risponde il mio Daniele. Lo bacio.
“ Sai che quando la moglie di Nicola Mora ha pensato di essere incinta e lui ha esultato,per un attimo l’ho invidiato?!” mi racconta giocando con i miei capelli. Poso un piccolo bacio sul suo collo. Si sistema meglio facendomi aderire al materasso e posando il capo sul mio petto.
“ Come mai? Non credevo ti piacesse Asia!” ribatto ironicamente anche se la sola idea di lui con un’altra è un pugno allo stomaco. Ride.
“ Non in quel senso. Ho pensato a come sarebbe stato bello trovarmi nei suoi panni,con te incinta di un figlio nostro. La sola volta in cui mi hai detto di essere incinta,credevamo fosse figlio di Trimalcione e non è stato un evento felice per nessuno dei due,anche se poi Roby è risultata mia figlia. Non ho mai avuto modo di gioire per un figlio nostro nel tuo ventre!” mi spiega baciandomi il decolleté. Quest’esperienza manca anche a me,nonostante l’abbia immaginato accanto a me tutte e tre le volte che sono entrata in sala parto per i miei 3 figli!
“ Amore,non volevo farti essere triste! Avremo una famiglia splendida lo stesso,cucciola! La cosa importante è che ci siamo ritrovati…il resto viene dopo! Non credo esista nulla di più prezioso di un amore come il nostro! Soprattutto dopo aver saputo ciò che hai passato e che ho rischiato di non rivederti più viva. Sarei morto con te,sai? Se ti fosse accaduto qualcosa mentre eri sposata con quell’animale,nulla avrebbe più avuto valore per me e ti avrei raggiunto per poter stare finalmente con te in paradiso o all’inferno!” mi sussurra continuando a coccolandomi.
“ Mi dispiace di averti dato solo Roberta!” farfuglio cercando di non piangere. Le sue dita scorrono frenetiche sui miei fianchi facendomi il solletico. Rido cercando di sottrarmi a quella tortura.
“ Così impari a dire sciocchezze! Roby è il regalo più bello che potessi farmi,Mendoza! E ora pagherai le conseguenze di ciò che hai detto… così la smetterai di essere triste!” asserisce perpetuando quella divertente tortura.
 
[Junior]
“ Dan,dai! No,ti prego! Il solletico no! Amore mio,dai,che ci sentono i ragazzi e facciamo una figuraccia! No,neanche i morsi!” tali espressioni perfettamente scandite si susseguono fra una risata e l’altra di mia madre. I tappi. Mi ci vogliono i tappi e domani saranno la prima cosa che andrò a comperare!
“ Dormi?” mi chiede la mia futura sorellastra. Almeno con la camicia da notte che le ha prestato mia madre,non è oscena! In fondo,conciata così,sembra quasi normale (a parte le domande idiote)!
“ Neanche se fossi sordo riuscirei a dormire!” borbotto. Alla fine Daniele aveva ragione: è un King e quindi ci stiamo comodamente tutti e due in posizione normale su questo divano letto nonostante la barriera di cuscini.
“ Ma perché io?” protesta. Mi volto verso di lei imbufalito dalle sue lagne. E che cazzo!
“ Perché ti sei slogata una caviglia e il tuo ragazzo,Big Jim,ha pensato bene di tagliare la corda,quindi non iniziare a frignare!” rispondo rude.
“ Non ha tagliato la corda. Lui è un uomo molto impegnato! È un dirigente!” si vanta. E ancora mi chiedo che se ne faccia di una capra simile!
“ Come se io fossi un giardiniere. Lasciamo perdere! Se ti amasse sul serio,sarebbe rimasto con te! Magari a Londra ha un’altra!” ribatto.
“ Lui non ha nessun’altra! E poi tu che ne sai dell’amore? Perché non pensi a come hai trattato quella Brianna?!” replica.
“ Si chiama Brigitte! E non ho mai detto di amarla né a lei né ad altri!” la correggo indignato. Non deve impicciarsi della mia vita!
“ Non puoi dir loro qualcosa?” mi chiede. Questa donna è un genio!
“ E che faccio? Busso alla loro porta e dico loro: << Mamma,Daniele,la smettereste di fare gli adolescenti lasciandoci dormire? >>? E per nostra fortuna si stanno solo facendo il solletico… Se stessero facendo altro sarebbe ancora più imbarazzante!” ribatto.
“ Ma non possono farlo con noi in casa!” obietta.
“ Ah sì? E allora vai da tuo padre e digli di non far gridare troppo la mia mentre fanno sesso o di astenersi proprio dal lasciarsi andare alla passione,se ne hai il coraggio! Scusa,ma io proprio non ce la faccio ad essere così diretto con Daniele!” ribatto. 
“ Mia madre non si è mai comportata come la tua. Io avevo la stanza vicina a quella dei miei e…riuscivo a dormire perfettamente!” asserisce.
“ O tua madre è parecchio silenziosa in quel senso o magari tuo padre con lei era più freddo! Non pensarci neanche ad incolpare mia madre! Ti assicuro che prima di Daniele non era così!” ribatto.
“ Stai incolpando mio padre?” si risente. Alzo gli occhi al cielo.
“ Dio Mio,no! Maledizione,stimo tuo padre! Adoro che renda così felice mia madre,ma non a mio danno! Lo sai che le nostre vite sessuali usciranno più che danneggiate da questo soggiorno in casa dei nostri genitori?” replico.
“ Speriamo non troppo o il mio Jorge chi lo sente?!” mugugna.
“ Se ne farà una ragione!” replico annoiato. Che mi frega di sapere dettagli della sua vita intima col suo ragazzo? Ma roba da pazzi!
“ No,non se ne farà una ragione: anche se a te sembro inutile,lui non può vivere senza di me!” ribatte.
“ Non sapevo fossi composta d’acqua. Di solito è solo senza acqua e senza aria che non si vive!” rispondo cinico.
“ Sei un insensibile!” strepita. E lei un’oca logorroica!
“ Nulla che non sapessi già. E così ti piace disegnare borse! Daniele non parla d’altro da quando l’ha scoperto!” replico.
“ Non credevo lo sapesse!” mi rivela.
“ Lo so. Da ciò che mi ha raccontato,gliel’ha detto Aisha. Voleva vostro padre sapesse del tuo talento!” rispondo.
“ Sta a vedere che adesso devo ringraziarla! E poi è bello sapere che per mio padre sono stata trasparente negli anni!” replica. Mamma mia,che melodrammatica! Ma perché deve fare tutta questa tragedia greca?
“ Non vuol dire essere trasparente,maledizione! Anche mia madre non si è mai accorta che…” mi interrompo. No,non posso dirlo a lei! Questa è una pupattola immatura,quindi figuriamoci se capisce me!
“ Non si è mai accorta di cosa? Non sarai mica gay,vero? Questo sarebbe una valida spiegazione al fatto che tu non mi abbia mai guardata!” replica. Appunto…questa non capisce proprio niente!  E poi il fatto che lei non mi piaccia,non fa di me un gay!
“ No,non sono gay. È un’altra la cosa di cui mia madre non si è mai accorta. E non per questo è una pessima madre,anzi. Ti assicuro che è un’ottima mamma,ma diciamo che le ho sempre nascosto questa cosa!” chiarisco.
“ Così hai un segreto…e quale sarebbe?” domanda curiosa. Ma guarda questa! Le basta fiutare il gossip per impazzire!
“ Nulla di piccante. Non ti esaltare! Non mi travesto da donna,non ho parafilie strane e non mi piacciono le orge. E comunque è una cosa solo mia,come quando tu disegni le tue borse!” rispondo.
“ Anche tu disegni quando sei arrabbiato?” mi chiede.
“ No. Io disegno nel tempo libero. È diverso!” rispondo.
“ E cosa?” mi chiede.
“ Mi pare si siano calmati!” affermo pervaso dal desiderio di mettere a tacere le sue domande per poter dormire in santa pace senza doverle raccontare per forza il mio segreto.
“ Sì!” avrei preferito fosse l’oca ad emettere questa sillaba in una specie di asserzione a ciò che ho detto,ma no. Non è stata lei. La sorgente di tale ansito è decisamente lontana da me…ad una parete di distanza.
“ No,ti prego! Dimmi che non è vero! Stanno facendo sesso con noi nell’altra camera!” si lamenta Susanna.
“ E che vuoi da me? Vuoi che chieda a tuo padre di non consumare rapporti intimi con mia madre fino alle nozze per farmi ridere in faccia da lui?” sbotto. Crede che non mi senta imbarazzato da questa situazione?
“ Daniele! Ti voglio,amore mio!” ancora un ansito perviene alla nostre orecchie. Scoppio a ridere per non piangere.
“ E tu ridi?” strepita quella gallina.
“ Vuoi che pianga perché mia madre e tuo padre si stando dando alla pazza gioia? Ho altro a cui pensare! Vorrà dire che per stanotte ci godremo il loro porno! Non è colpa loro se questa casa ha le pareti di carta! Si sente persino uno starnuto…figuriamoci il resto!” minimizzo.
“ Sei un pervertito!” mi accusa. Ma perché io? Daniele non poteva mettere al mondo una figlia normale?
“ Pensa ai tuoi porno invece di mettere alla gogna mia madre e tuo padre! E ora dormi che non voglio trascorrere tutta la notte con le tue lamentele nelle orecchie! Bastano gli ansiti di mia madre! O ti serve la ninna nanna? Vuoi il biberon?” la zittisco. Che croce!
“ Smettila di trattarmi come una bambina! Sono una donna,cretino! Buonanotte!” mugugna astiosa.
“ Notte,Paperina!” replico.
 
[Charlotte]
Mio marito mi accarezza i capelli mentre gli bacio il torace. Non dico sia andato benissimo il ricevimento,ma almeno non ci sono stati morti!
“ A che pensi,signora Mendoza? Guarda che se non stai pensando a tuo marito,paghi pegno!” esclama il mio Hermes. Ridacchio.
“ Pensavo al fatto che siamo sopravvissuti alle nostre nozze senza concludere la giornata al pronto soccorso e anche alla nostra prima volta!” gli rispondo giocando con la sua vera nuziale. Sorride.
“ Quando credevi fossi tanto pazzo da volermi privare di te dopo aver fatto l’amore per la prima volta nella mia vita? Sai che eri una brutta persona a pensare tali cose di me?” ribatte ironico. Rido.
 
Come mi sentivo? Non era facile da descrivere il turbine di emozioni di quel momento poiché c’era tutto: felicità assoluta,appagamento, terrore di essere mandata via il giorno dopo,paura di non averlo soddisfatto.
“ A che pensi? Non dirmi che la serotonina è già svanita o mi offendo!” mugugnò accarezzandomi i capelli e facendomi spostare col capo sul suo torace. Il suo odore era una droga per me.
“ Sei preoccupato perché di solito le altre tue donne non si fermavano a pensare dopo l’amplesso? Credo non lo facessero neppure prima per mancanza di materia grigia,Mendoza!” replicai. Mi strinse più forte.
“ La mia sola donna sei tu! E vorrei capire cosa ti passa per la testa! Ho sbagliato qualcosa? Mi dispiace di esserti saltato addosso così! Scusami! È solo che sono stato preso dalla passione…non volevo essere rude! Lo sono stato?” rispose prima di farsi prendere dal panico.
“ L’avevi detto di essere tanto arso dal desiderio da avere poca autonomia. Sei stato chiaro,Mendoza! E non potevi essere più perfetto! Non avresti potuto farmi sentire più amata,credimi!” ribattei posando un bacio al centro del suo torace.
“ Io non ci giurerei. Posso perfezionarmi e te lo dimostrerò! Anzi…posso dimostrartelo fin d’ora e farti sentire molto molto molto amata!” asserì malizioso facendo per farmi aderire al materasso,ma lo fermai.
“ Che c’è?” mi chiese. E come facevo a spiegarglielo? Mi sentivo una cretina totale!
“ Vuoi che mi rivesta?” mugugnai balbettando.
“ Direi che il sesso da vestiti non l’ho mai sperimentato,piccola. Se pensi che ti lascerò uscire da questo letto e dalla mia vita dopo l’amplesso stupendo di poco fa,sei matta. Lo sai che sei mia prigioniera? Per riavere la tua libertà dovresti solo trovarmi una donna in grado di farmi sentire come mi fai sentire tu,credi esista?” replicò. La sola idea di vederlo con un’altra mi faceva bruciare di gelosia.
“ Non ci tengo alla mia libertà!” risposi. Annuì con gli occhi lucidi prima di rubarmi un bacio.
“ Bene. Meglio per me. Allora,prigioniera,si accomodi col capo sul mio torace perché ho bisogno di coccole,anche se dopo avrei un favore da chiederle!” asserì. Eseguii il suo ordine con immenso piacere.
“ Sentiamo!” lo esortai divertita. Che personaggio!
“ Siccome ho un problemino di memoria,non ricordo bene alcune zone del suo corpo fantastico…non è che me le farebbe analizzare di nuovo? Lo dico solo per fini scientifici!” scherzò strappandomi una risata.
“ Quanto sei scemo!” risposi baciandolo lasciandomi andare fra le sue braccia.
 
“ È solo che non mi spiego perché ti sei innamorato di me!” gli confesso.
“ Perché sei bellissima,intelligente,ironica,simpatica,dolce,hai classe,baci benissimo,hai un bel fondoschiena,un sorriso perfetto,una lingua tagliente e perché i tuoi ceffoni sono molto potenti!” risponde fra un bacio e l’altro sulle mie labbra. Sorrido mordendogli il labbro inferiore.
“ Ti amo da morire,mio adorato marito!” replico continuando a baciarlo.
 
 
Capitolo terminato! E anche il matrimonio di Hermes e Charlotte è andato! Ora i due partiranno per la Polinesia perdendosi la cena di famiglia...e per questo si stanno già strappando i capelli!
Alla fine Daniele e Camilla,da che volevano cominciare la luna di miele,si ritrovano con due dei loro figli in casa con loro! Come andrà questa convivenza? Daniele avrà ancora un bilocale da comprare per poi rivenderlo o dovrà solo pagare i danni all’attuale proprietario dopo la convivenza forzata fra Junior e Susanna? Patrizia accetterà di andare a vivere nell’ex casa di Betty? Voi ce la vedete in quel quartiere senza morire dalle risate per via del suo atteggiamento snob? Che il Signore ci assista! Prevedo già che riderò da sola di fronte al pc mentre scriverò i capitoli che seguiranno! Alla prossima! 
  
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