Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh! Arc-V
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Autore: Scythe_Master_Branwen    11/08/2017    1 recensioni
Zarc è un talentuoso duellante della Dimensione Originale. Durante un duello, accidentalmente, ferisce gravemente il suo avversario, ma invece di rimanere scandalizzato, il pubblico esulta e festeggia e ciò porta Zarc a riflettere su cosa significhino i duelli nel suo mondo e che cosa realmente vogliano le persone che li guardano.
Genere: Azione, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Zarc
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zarc aveva vinto, come sempre del resto e come sempre la folla era in delirio.
Quel giorno in particolare, le persone erano ancora più esaltate visto che aveva ottenuto la vittoria con attacchi e strategie a dir poco brutali e per niente ortodosse.
Ray aveva assistito a tutto il duello dall’ingresso del campo da gioco, con le lacrime che silenziosamente gli rigavano le guance: non poteva credere a quello che era successo con Zarc poco prima. Il suo amico era cambiato, così come il suo modo di duellare, diventando esattamente come il suo pubblico voleva che fosse, ovvero violento e indifferente alla sorte di chi lo circondava; quando l’aveva guardata, prima della fine del Match, a Ray era parso di scorgere un lampo di esitazione nel suo sguardo, una scintilla, una speranza alla quale Ray si era aggrappata con tutta sé stessa, implorandolo di tornare il ragazzo di sempre, di smettere con quella follia, ma così come era apparsa, quella scintilla scomparve, lasciando spazio alla nuova e crudele espressione di Zarc, che terminò l’incontro con il suo ultimo attacco.
Ray se ne andò, correndo via dallo stadio, senza una meta e, ormai, senza il suo migliore amico.
Esausta, si fermò nel cuore del parco della città, cadendo in ginocchio e scoppiando a piangere, l’ultima cosa che Zarc le aveva detto che le riecheggiava nella mente “In fondo, questo è anche colpa tua”; più ci pensava, più si sentiva male, perché sapeva a cosa l’ex amico si riferiva.
Sapeva di aver fatto un errore ad andarsene in quel modo la sera prima, ma aveva sottovalutato la fragilità emotiva di Zarc in quel momento e questo errore le era costato il suo amico più caro -Mi dispiace...- singhiozzò -Mi dispiace tanto...- ma non c’era nessuno che potesse sentire le sue parole.
Ray non era più andata allo stadio da quel giorno, ma sapeva che Zarc era uno dei due finalisti e che aveva schiacciato i suoi avversari come se fossero degli insetti, preparandosi ad essere nominato Duellante Più Forte Del Mondo -Beh, il duello finale deve ancora essere disputato, come fai ad essere certa che sarà Zarc il vincitore?- le aveva chiesto suo padre -Perché è così che vanno le cose. Zarc vince. Vince sempre- aveva risposto mestamente mentre stavano andando ad assistere alla finale; lei non ne aveva molta voglia, ma suo padre era stato invitato nella tribuna d’onore per essere stato l’uomo che aveva rivoluzionato la Real Solid Vision e, di conseguenza, il modo di duellare in tutto il mondo e così Ray lo aveva accompagnato.
Presero posto nella tribuna giusto pochi istanti prima dell’inizio del Duello -Signori e Signore! Il Duello che determinerà chi sarà il Duellante Più Forte Del Mondo, sta per avere inizio!- il presentatore al centro del campo iniziò a parlare, la voce amplificata dal microfono -Ed ecco il nostro primo contendente!- il primo ragazzo uscì dall’ingresso riservato ai Duellanti, venendo presentato e caldamente accolto dal pubblico -E ora…- tutte le luci dello stadio si spensero, tranne una che puntò l’entrata -Il favorito di questo match, il preferito del pubblico, l’impareggiabile Re Supremo Dei Draghi, Zarc!- la folla esplose in grida e acclamazioni, mentre il ragazzo faceva il suo ingresso, con un ampio sorriso sul volto, ma Ray vide chiaramente il lampo malevolo negli occhi dell’ex amico, che non prometteva niente di buono per il suo avversario.

Prolungò di proposito la durata di quel Duello, ignorando occasioni decisive per sferrare il colpo di grazia, ma impedendo che l’altro ragazzo potesse fare alcuna mossa che riuscisse anche solo a scalfirlo, crogiolandosi nella sofferenza e nella frustrazione del suo avversario, a cui erano rimasti pochissimi Life Points “Basta giocare, è il momento di finirlo!” i quattro Draghi ruggirono con forza, scatenando una nuova ondata di applausi -Bene, dunque!- disse osservando il suo avversario con un ghigno sulle labbra -Questo è il momento di farla finita!- puntò un indice contro il ragazzo -Andate! Ala Chiara, Ribellione Oscura, Veleno Affamato, Occhi Diversi! Colpo Supremo Del Drago!!- un lampo di luce verdastra, un’esplosione e una densa nuvola di fumo furono le uniche cose visibili dopo pochi secondi.
Quando la coltre grigiastra si diradò, il suo avversario era a terra, con un grosso taglio sulla testa e privo di sensi -E il vincitore, nonché Campione Del Mondo di Duel Monster è...Zarc!- il pubblico esplose nuovamente in una serie di acclamazioni e schiamazzi, con i consueti applausi -Zarc! Zarc! Zarc!- salì sulla pedana ad elevazione che lo sollevò in aria di qualche metro, mentre la sua immagine veniva replicata e ingrandita dagli Olo-trasmettitori -Dunque non c’è più nessuno che mi vuole sfidare?!- disse sollevando il trofeo -Io voglio combattere ancora e con più intensità!- il pubblico gridò la sua approvazione -Sì!- -Volete vedere altri combattimenti?!- domandò con foga, mentre quella sensazione si faceva più acuta, man mano che il momento che aveva a lungo atteso si stava avvicinando -Vai Zarc! Vogliamo lotte ancora più esaltanti!- ancora una volta, la folla acclamò -Molto bene allora!- accese il Duel Disk, prese le carte dei suoi Draghi e li evocò; i quattro mostri apparirono dinnanzi a lui, ruggendo la loro impazienza e la loro rabbia -Vi mostrerò quanto grande è il mio potere!-

Quasi non se ne rese conto. Ognuno dei Draghi puntò una sezione dello stadio e la incenerì con un unico colpo. Per poco, Ray e suo padre non finirono travolti da un cumulo di macerie che era caduto dalla parte superiore degli spalti.
Perse del tutto la cognizione del tempo e dello spazio. Suo padre la afferrò per un braccio e la trascinò fuori da lì di corsa, mentre i mostri devastavano lo stadio e uscivano, attaccando la città. La cosa peggiore, fu che in mezzo a tutta quella confusione, l’unica cosa che riuscì a sentire fu la folle risata di Zarc.

Trascorsero diversi giorni. Gli eserciti di tutto il mondo vennero spazzati via, impotenti di fronte al loro odio e alla loro furia “Di più!” le voci dei Draghi si erano fatte martellanti, bramose, come se volessero causare più devastazione “Ne vogliamo di più!” si riunirono davanti a lui, guardandolo e ruggendo alla luna che risplendeva nel cielo notturno -Non ci credo...- il ghigno che comparve sulle sue labbra era del tutto folle -Non siete ancora soddisfatti?- i Draghi ruggirono il loro dissenso; estrasse la sua nuova carta e la fissò per un istante -Allora diventeremo Uno!- esclamò alzando la carta al cielo, che iniziò a brillare di una sinistra luce violetta “Diventeremo Uno!” la carta brillò più intensamente e lo Stregone Astrografo si palesò di fronte a loro -DIVENTEREMO UNO!!!- allargò le braccia, mentre lo Stregone creava un buco nel tessuto stesso della realtà, che emanava onde di energia incontrollabile.
I Draghi entrarono uno dopo l’altro nel portale, finché anche lui non venne risucchiato all’interno -Diventeremo Uno!!- la sua voce e la sua anima si fusero con quelle dei mostri, in un’unica, potente entità; quando aprì gli occhi, si ritrovò a centinaia di metri d’altezza, mentre un’incredibile sensazione di potere lo pervadeva.
Osservò il suo nuovo corpo, unito a quello dei suoi mostri, che aveva dato vita ad un gigantesco Drago nero e verde. Aveva dato vita al nuovo sé stesso. Scoppiò in una fragorosa risata -Ora fermatemi se potete! Ho ottenuto il potere di un Dio! Siamo diventai Uno! Io sono il Re Supremo Di Tutti i Draghi! Io sono Zarc!!!-

-Finalmente!- trasse un sospiro di sollievo. Era più di una settimana che lavorava sulla creazione di quelle carte che, almeno in teoria, avrebbero dovuto essere sufficientemente potenti da contrastare, e forse distruggere, la nuova forma di Zarc. Ci aveva messo tutto sé stesso, ogni briciola del suo intelletto geniale, tutta la sua energia e la sua volontà. Dopotutto, era stata colpa sua se quel mostro era nato ed era sua responsabilità porre fine alla sua esistenza, prima che potesse arrecare ulteriori danni o uccidere altre persone.
Aprì il macchinario, dove le quattro carte si erano appena formate e si preparò ad affrontare Zarc, ma ciò che accadde dopo, non gli lasciò la possibilità di farlo; stava per prendere le carte, quando sua figlia Ray lo raggiunse -Ray, cosa...- ma non fece in tempo a finire la frase, perché lei afferrò le carte e corse fuori dal laboratorio -Ray, no!!!-.

Si fermò, girandosi a guardare suo padre -Ray fermati! Devo essere io a combattere Zarc, non tu! Non posso perdere mia figlia!- accese il Duel Disk -Mi dispiace, ma io non posso erdere mio padre!- non gli disse il vero motivo per cui stava facendo quello. Non poteva raccontargli cosa era successo davvero. Non ci sarebbe riuscita. Attivò una trappola, che sbarrò il passaggio a suo padre -RAY!!- corse a ciò che rimaneva dello stadio, dove torreggiava la gigantesca e mostruosa figura di Zarc, oramai Re Supremo Dei Draghi e del tutto perso.
Raggiunse le rovine dell’ingresso, trasse un profondo respiro, poi entrò; all’interno c’era un enorme baratro, con solo una rampa di roccia e asfalto che si innalzava verso il cielo e poi lui. Zarc era lì, in tutto il suo terrificante splendore, l’unione tra lui e i suoi mostri aveva dato origine ad un titanico Drago di centinaia di metri, di colore scuro e con gli occhi rossi fiammeggianti che ardevano di una luce sinistra -Sei l’ultima persona che mi sarei aspettato di vedere qui, Akaba Ray- la voce di Zarc era doppia, la sua, che lei conosceva e amava e un’altra, più profonda, roca e minacciosa che le fece vibrare le ossa -Io ho dato inizio a tutto questo e io vi porrò fine!- era salda, sicura di ciò che diceva e sicura delle sue intenzioni -Riporterò indietro il mio amico!- una roboante risata proruppre dalla bocca di Zarc -Oh, che cosa carina...è un peccato che quello che tu chiami tuo amico non esista più! Forse ti dovrei ringraziare, Ray, d’altronde grazie al tuo tradimento mi sono reso conto di cosa andava fatto e ho ottenuto il potere di un dio!- Ray scosse il capo -Non è vero! Il vero potere è far divertire tutti attraverso i duelli! Non è la possibilità di distruggere tutto! Ti prego Zarc! Torna da me! Torna il ragazzo che io so che tu sei veramente!- ma l’unica risposta che ricevette, fu di nuovo quella folle e cavernosa risata.
Abbassò lo sguardo. Una lacrima le scese lungo la guancia, quando si rese conto che in quell’essere, del suo migliore amico, ormai, non vi era più traccia.
Fissò la nuova forma di Zarc per un secondo, soffermandosi sul petto del Drago, dove era il ragazzo, ormai trasformato e assetato di potere e distruzione. Sapeva cosa andava fatto. Per il bene di suo padre, di tutti gli abitanti del mondo e per quello di Zarc; accese il Duel Disk, preparandosi al duello più importante della sua vita. Avrebbe fermato Zarc o sarebbe morta provandoci.

   
 
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