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Autore: Mella Ryuzaki    12/08/2017    0 recensioni
SiwonxChangmin
( #WonMin )
« Ogni cosa avviene a suo tempo e, se hai pazienza e buona volontà, vedrai come le cose cambieranno. »
[ Ringrazio due mie amiche per avermi ispirata a questa fanfiction ]
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Max Changmin, Sorpresa
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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« Stai ancora guardando quel sito ragazzo? Guarda che devi dare posto agli altri. »

Sollevai lo sguardo dallo schermo del mio portatile, guardando la signora con la sua brocca di caffè in mano, dopo aver servito alcuni nuovi clienti. 
Quella mattina non ero nemmeno rimasto tanto, almeno così mi sembrava.

Guardai l'ora sul tavolino dove ero seduto, la mia tazza di caffè ormai vuota accanto.

15:57.

Ero entrato alle 11:20 e mi ero messo a cercare nei vari siti qualche lavoro.
A casa non avevo la connessione " troppo cara ed inutile " per quella donna che era mia madre.

« No, stavo finendo la mia ricerca. Giusto qualche minuto. »

Le sorrisi e lei sospirò, andando a servire gli altri studenti che erano entrati nel cafè.

Tornai nuovamente con lo sguardo sullo schermo, scorrendo le varie offerte di lavoro.
Molti erano per laureati o richiedevano qualcuno di giovane, ma con esperienza.

« Dove la trovo l'esperienza, se nemmeno la date? »

Lo pensai ad alta voce, scorrendo ancora fino alla fine e fermandomi in un annuncio dato da un privato.

Cliccai ben due volte e si aprì un'altra finestra che mi porto in una pagina web dove si richiedeva personale per le mansioni domestiche in alcune famiglie.

C'erano persone anziane che richiedevano assistenza per essere badate, genitori che cercavano babysitter per i figli piccoli, troppo impegnati a guadagnare che vedere quei marmocchi e domestici per grandi ville in modo da pulire e sistemare la casa, offerte data da persone sempre anziane, soprattutto vecchie vedove.

Molti di questi annunci erano solo per metà della mattinata o anche a chiamata nel pomeriggio. Non mi avrebbe garantito molto sostegno alla fine.

Continuai sempre cercando in quella pagina web, fermandomi ad un annuncio di non molte ore fa con tanto di disegno della casa.

Casa.

Era una reggia

Era una reggia.

Osservai la " casa " e lessi anche ciò di cui avevano bisogno, l'offerta.

„ Cerchiamo qualcuno che possa prendersi cura della casa e anche della famiglia. A parte la paga mensile, offriamo anche vitto ed alloggio. Richiediamo qualcuno che abbia un po' di esperienza e che sia giovane, non ha importanza del sesso. Se siete interessati, contattate l'email (......) "

Anche qui richiedevano qualche esperienza. Sapevo fare tante cose in casa e riuscivo anche a cucinare. 
Ma era l'unico annuncio che offriva vitto ed alloggio e io volevo andarmene via da quella casa.

Il prima possibile.

Copiai l'email, andando nella mia casella postale e cominciai a scrivere, mandando anche il magro curriculum che avevo fatto tempo fa a casa.
Lasciai anche il numero di cellulare e sperai che qualche telefonata potesse volgere al meglio quella mia vita.

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« Mi dici dove sei stato, se non a scuola?? Ti sto pagando quella merda di scuola per darti un futuro migliore, ma tu sembri come quel maiale di tuo padre! »

Aveva bevuto di nuovo e ora stava solo mettendo in atto una delle sue scenate.
La scenata della buona mamma che si preoccupava del figlio.

« Avevo delle cose da finire.  Per un giorno non succede nulla. »

La mia scuola era anche abbastanza severa, tanto da chiamare i genitori se i figli si assentavano dalla scuola.

« Bugiardo! Sei andato da qualche parte con dei ragazzacci! Torna qui brutto.. »

Ebbi il tempo di prendere il cellulare e il portatile, scappando in camera mia, prima che lei possa alzare le mani.

Mi chiusi in camera a chiave e la sentì ancora gridare e dire tutte le parole belle che sapeva, finché non la sentì nuovamente allontanarsi, andare forse a prendere un'altra bottiglia di birra da bere.

Posai lo zaino sul letto sfatto e misi il cellulare insieme al portatile sulla scrivania.

Tolsi la giacca e la posai sulla sedia, accendendo nuovamente il computer, giusto per giocare a solitario e tenendo il cellulare vicino ad esso.

Lo guardavo più volte, sperando in una chiamata e riponendo le mie speranze in quel annuncio.

Erano ormai le 20:00 passate e avevo mangiato diverse barrette al cioccolato, la mia cena, quando il mio cellulare squillò.

Lo presi, vedendo un numero a me sconosciuto e pensai subito che potesse essere quella chiamata. La chiamata che avrebbe cambiato la mia vita.

« Pronto? »

Dall'altra parte della chiamata sentì una voce femminile, probabilmente una donna non molto giovane.

« Pronto, buonasera. Parlo con il signor Shim Changmin? »

Il mio cuore prese a battere e la mente si deconcentrò dal ultimo pezzo di berretta rimasto.

« Si, sono io. Con chi parlo? »

« Ancora buonasera. Ho ricevuto la sua candidatura all'offerta di lavoro che ho messo nel sito. È stato uno dei primi, quindi mi era sembrato giusto chiamare prima lei. »

La voce della signora sembrava davvero dolce, sentita da lì e il cuore riprendeva a battere per l'emozione. Sperai solo che mia madre non sentisse nulla.

« Uno dei primi.. si, sono io. »

Sentì una bella risata, per nulla cattiva, dall'altra parte del cellulare.

« Lo so che è lei. La chiamavo per fissare un appuntamento e parlare del lavoro che le interessava. Quando le è possibile venire? »

« Domani andrebbe bene? »

Non riflettei molto, dando quella giornata via. Due giorni di scuola persi non sarebbe stata la fine del mondo.

« Perfetto, domani sia. Ha un orario particolare in cui è libero? »

« Va bene anche la mattina? »

« Certamente, per le nove, visto che dopo avrei una riunione per le undici. »

« Perfetto. Mi va bene come orario. »

« Ho letto che è uno studente. Non avrà problemi a saltare la scuola? »

Una domanda che avrei temuto di sentire. Magari avrebbe anche chiesto di mia madre, data la mia età.

« No, domani non ho lezione. Ecco perché ho pensato sia giusto vederci domani. »

« Oh, giusto, giusto. Ahah! Allora domani la attendo a casa nostra. La via è quella che la invierò tramite SMS. Non l'ho specificato per non avere visite inaspettate. La ringrazio per aver risposto al nostro annuncio e a domani signorino Shim. »

« La ringrazio infinitamente per la chiamata signora.. »

« Signora Choi. Nemmeno quello era specificato. Ahah! Che sbadata che sono! »

« La ringrazio infinitamente signora Choi. Allora a domani. »

« A domani, signorino Shim e porti pure ancora il suo curriculum cartaceo. Ci servirà. Buona serata! »

L'allegra voce riattaccò e lasciò il silenzio dietro quel ricevitore.

Mi sentì davvero fortunato e, se non fosse che mia madre era in casa, avrei urlato per la felicità e la sorpresa.

Ora avevo un lavoro.

Ora potevo riprendere in mano la mia vita.

Ora potevo vivere.

  
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