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Autore: Vanya Imyarek    16/08/2017    1 recensioni
Setne è tornato in vita, ha il potere del Libro di Thoth a disposizione, e Chad e Penelope hanno solo idee piuttosto vaghe sul cosa fare.
Nella situazione più complicata e pericolosa che si siano trovati ad affrontare finora, i due doppiogiochisti si ritroveranno alle prese con morti viventi, divinità imprigionate che tentano di scappare, strategia militare, bambini dai poteri incredibili, e psicologia applicata in pessimi modi.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Servi del Kosmos'
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                                       PENELOPE

 

NUOVA  MODA  INVERNO-PRIMAVERA:  SCAVARSI  LA  FOSSA  DA  SE’

 

 

 

 

Come menzionato da Chad, ignorai il fatto che ci fosse un altro gruppo di persone con l’assassinio della mia amica in mente – e sospettavo che i seguaci di Setne sarebbero stati molto più efficaci di Becky, in proposito -e raggiunsi Gaia per qualche allegra chiacchierata tra ragazze.

“Sei una grande” fu la prima cosa che mi fu detta, da Hazelle, con un gran sorriso. “Geniale quella cosa in cui hai incastrato la Kane. Ma perché non ce l’hai detto prima? Avremmo potuto organizzarci in anticipo, e prendere due piccioni con una fava oggi. Forse tre, se la dea del ghiaccio …”

“Ma tu ascolti quando gli altri parlano? Ho detto che la sua è stata una decisione improvvisa, non c’era tempo per avvisare”

 “Chiudi il becco” Mortimer fece un poco caratteristico intervento nel gruppo delle ragazze per difendere la sua bella. “Se tu avessi parlato, ci saremmo organizzati”

 “Ha detto che non poteva farlo” replicò Regina. “E comunque non siamo riusciti a convincere la dea. Voleva uccidere la Kane, ma ha attaccato anche noi”

 “Cercato di uccidere …” Gaia aggrottò la fronte. “Ma scusate, quanti anni avete detto che ha?”

 “Nel tempo nostro, diversi millenni. Per biologia sua, credo che adesso siano cinque. È cresciuta dall’ultima volta …” replicai.

 “Ma allora non se ne rende conto” obiettò Gaia. “I bambini così piccoli …non hanno il concetto della morte. Non po' capire cosa stia facendo. Non dovremmo approfittarne per …”

 “No, credo proprio che sappia benissimo cosa stia facendo” disse Hazelle. “È una dea degli Inferi lei stessa, ricordi? Suo padre è il dio della morte, scommetto che prima di finire ai Campi Soleggiati viveva direttamente nel Tribunale del Giudizio, ricordi le menzioni di Osiride? Sa più cose sulla morte lei di tutti noi messi assieme. Non puoi trattarla come una bambina normale”

 “In questo forse no” Gaia non sembrava affatto convinta. “Ma è pur sempre una bambina. Non ha l’età per pensare ad uccidere qualcuno. È troppo piccola …”

 “Non lo so” riflettei io. “Con tutto quello che ha passato …”

“Continuate a dimenticarvi che stiamo parlando di una dea” ribatté Hazelle, parlando un po’ più lentamente, come se si stesse rivolgendo a due ritardate. “Non ha standard umani, né di crescita, né di morale. Per quelli della sua razza, è normale volerci ammazzare tutti”

 “Ma è solo una bambina” protestò Gaia.

 “Vuoi fare una chiacchierata con il papà della piccoletta, lì sotto?” propose Hazelle. “Chiedigli un po’ come l’ha cresciuta, scommetto che il ‘non uccidere’ non ha fatto parte della sua educazione”

 Possibilissimo. Becky stessa aveva dichiarato candidamente che uccidere gli empi era giusto, e una volta Sadie mi aveva raccontato che Anubi aveva pensato di uccidere lei e suo fratello la prima volta che si erano incontrati, fermandosi ad ascoltare quello che avevano da dire solo perché erano in compagnia di un babbuino. La mia amica non sembrava aver riflettuto troppo sulle implicazioni di quella frase, ma adesso ci si stavano rivoltando contro. Il piano era di convincere Gaia che Becky avrebbe avuto una felice vita familiare se non fosse stato per lei …

“No, e la piccola si appoggia parecchio a lui. Voleva uccidere Sadie proprio perché gliel’ha portato via” disse Mortimer.

 “E non è bello che abbia capito questo della situazione” lo rimbeccò Gaia. “Va bene che sono i nostri nemici, ma osservando la cosa da una prospettiva neutrale è terribile che in una famiglia ci siano incomprensioni così, fanno soffrire inutilmente tutti e rischiano di …”

“Incomprensioni?” Hazelle fece un mezzo sorriso. “Vieni a parlare direttamente con lui, sono sicura che troverai la cosa illuminante …”

“È proprio necessario?” intervenni io. “Gaia è letteralmente l’unica persona tra lui e la sua libertà. Potrebbe cercare di attaccarla …”

“In tal caso, mi basterà ordinargli di stare fermo” sembrava quasi perplessa che non ci avessi pensato da sola. Dopodiché si avviò con Hazelle, Regina Mortimer verso la cantina.

 Io le seguii a ruota, dovevo trovare il modo di arginare i danni … quel coglione non sarebbe stato così stupido da far incazzare l’unica persona cui era costretto a obbedire, no? O forse servivano degli incantesimi particolari? Ma in quel caso Gaia l’avrebbe sicuramente saputo … anzi, era possibile che li avessero già fatti per precauzione. Non avevo nulla cui appoggiarmi per impedire quella gita, potevo solo minimizzare i danni in qualche modo.

 Sminuire … eccoci qui, Walt da fondo della sua cella si avvicinò per capire cosa volessimo, fulminandomi con lo sguardo. Rimasi a fissarlo senza nessun problema, non aveva nulla per dichiararsi davvero migliore di me. Sì, potevo benissimo togliere importanza a tutto quello che avrebbe detto …

 “Cosa volete?”

 “Discutere un paio di cosa a proposito di tua figlia” rispose allegramente Hazelle. Mi venne voglia di strozzarla, per quel suo tono giulivo.

 Walt si accigliò. “State parlando di Kebechet …”

 “E di chi altri?”

 “Avete preso anche lei? Dov’era?”

 Oh? Adesso se ne preoccupava? Possibile che fosse abbastanza intelligente da pensare a un piano di fuga basato sulla compassione di Gaia per il genitore preoccupato? Ci avrebbe risolto un po’ di problemi …

 “Non siamo riusciti a catturarla, ma l’abbiamo incontrata nelle gallerie di una tomba egizia. C’era anche Sadie Kane, e la piccola era molto ansiosa di uccidere quella che le ha distrutto la famiglia, quindi –“

 “Ha fatto cosa?! Sadie è in pericolo?” e tanti cari saluti alla storia del genitore preoccupato. “No, non è possib-“

 “Ti stai preoccupando solo della tua ragazza?!” sbottò Gaia. “Non del fatto che tua figlia rischi di diventare un’assassina, o che adesso sia da sola senza nessuno a cui appoggiarsi?”

 Walt sbuffò, abbassando lo sguardo a terra. “E che posizione avete voi per giudicare? Io avevo completamente dimenticato l’esistenza di Kebechet, non è stata una mia idea farlo, ma intanto sono riuscito ad adattarmi ad essere un ospite e ad avere una vita normale. Cosa c’è di sbagliato in questo?”

 “C’è che là fuori c’è tua figlia ancora piccola, da sola, e… e… come puoi anche solo pensare di preferire una ragazza qualsiasi a lei!”

 “Sadie non è una ragazza qualsias-“

 “E ti incazzi pure che ti abbiano detto di badare a tua figlia invece che alle ragazze! Ma che merda sei?!”

 Non avevo mai sentito Gaia tanto sboccata, ma immaginavo che Walt l’avesse mandata parecchio fuori dai gangheri. Stava pensando alla sua vita familiare tranquilla e serena? Io però avevo una mezza idea.

 “Come se nessuno fosse mai riuscito a gestire una figlia piccola e una nuova fidanzata allo stesso tempo” commentai, guardandolo con un malcelato disprezzo. “Sicuro, magari non erano così giovani … ma Sadie è una ragazza matura, saprebbe aggiustarsi. O non la stimi abbastanza?”

 In realtà si trattava più di realismo che di mancanza di stima, ma questo non era certo importante da puntualizzare.

 “Certo che la stimo. Ma Sadie merita una vita felice e normale da quindicenne. Ne abbiamo parlato, era tutto quello che volevamo fare. E se lei vuole che io faccia parte della sua vita, tutto quello che voglio io è renderla felice”

 “In questo momento fidati che ti vuole solo a portata di arma” replicai, o meglio cercai di replicare, perché Gaia tornò alla carica.

 “Ma che schifo sei? Cerchi di nascondere il tuo egoismo dietro la pretesa di rendere felice qualcuno che ami? Non ci pensi a tua figlia, che sarà incredibilmente infelice? Vuoi sacrificarla per non dare inconvenienze alla tua ragazza? Ma vai a cagare! Via, che io a guardare questo pezzo di merda non ci sto un secondo di più …”

 Wow, mai vista da lei un’esplosione di rabbia simile. Certo, Walt, nella sua ansia di proporre la sua causa come indifendibile, aveva appena preso a picconate il mio piano di convincere Gaia che Becky avrebbe avuto l’infanzia perfetta se solo lei si fosse affrettata a tirare le cuoia, grazie mille. Ma potevo ancora salvare qualcosa. L’età era anche entrata spontaneamente nella conversazione …

 “Sembra davvero preso da quella Sadie” commentò Hazelle.

 “No, guarda, vuole solo buttar via sua figlia per stare con lei a fare la coppietta adolescente, non si era notato”

“Non è una bella cosa, ma ci vuole una devozione incredibile, per quello” rispose l’altra. “So che si sono spesso salvati la vita a vicenda. Sembrano veramente fatti l’uno per l’altra …”

 “Io non ci scommetterei” replicai. “Salvarsi la vita a vicenda è abbastanza comune tra persone che fanno la vita dei mezzosangue e dei maghi, hai notato? E per quanto riguarda la loro storia …” sorrisi. “Dò loro massimo tre mesi prima di rompere, nel caso Walt tornasse in libertà -e facciamoci le corna”

 “Tre mesi?!” le altre ragazze mi fissarono esterrefatte.

 “Sei ben cinica!” commentò Hazelle.

“No, sono realista. Anche prima che succedesse tutto questo casino, sapete di cosa parlava sempre Sadie quando si trattava di Walt? Di quanto fosse bello. Seriamente, non faceva che blaterare del suo aspetto fisico, al massimo variava la terminologia dei complimenti”

 “Credi che da parte sua fosse solo infatuazione? A quanto ho capito da quelle loro storie, ha sofferto molto per quel triangolo amoroso che avevano …” obiettò Hazelle.

 “Certo che l’ha fatto. Anche Anubi era figo. Ma non l’ho mai sentita parlare delle loro qualità intellettive o caratteriali … anzi no, parlava di quando lodavano o proteggevano o corteggiavano lei, adesso che mi ricordo”

 “Quindi intendi dire che la loro è una storia superficiale? Peggiorerebbe solo le cose. Quel ragazzo non si occupa di sua figlia solo perché è ossessionato dalla Kane …”

 “Che comunque morirà presto, togliendogli tutta a motivazione per lasciare la dea del ghiaccio al suo destino. E anche se non riuscissimo a farla fuori … la ragazza o lo mollerebbe appena se lo ritrovasse davanti, per cercare un altro altrettanto bello ma senza figlie segrete, oppure pretenderebbe di inserire la piccola nel loro improvvisato nucleo familiare. Anche lei è cresciuta separata dal padre, sa cosa voglia dire …” scossi la testa. “Ma queste nostre sono solo ipotesi. Non possiamo permetterci di non far fuori la Kane, né di mollare libero Anubi per mandarli a fare la famiglia felice, non ha neanche tanto senso stare qui a spaccarci la testa su cosa potrebbe succedere alla piccola dea”

 “Il piano del capo sarà un po’ una carognata in vista di questo possibile futuro idilliaco, ma è più conveniente” convenne Hazelle. “Ciò che quella dea vuole adesso, è la morte violenta di Sadie Kane, e noi le offriremo proprio quello. Forse non la aiuterà molto a ricostruire il legame con suo padre, ma l’idiota potrebbe aprire gli occhi sulla pessima educazione da lui impartita e impegnarsi a rettificare”

 Gaia sbuffò. “Forse, forse … non si può mai davvero essere sicuri di niente, no? Mai avere l’idea di quale sia la cosa giusta da fare!”

 Feci un grugnito d’assenso.

 “Qui non è tanto questione di ‘fare la cosa giusta’ quanto ‘fare ciò che porterà più benefici alla causa” ribatté Hazelle, esitò un istante, e: “Oppure stai pensando alle relazioni in generale? Tutto bene tra te e Dakao?”

 Gaia guardò a terra. “Sembra stupido parlarne, vero? Con tutti i problemi più grossi che ci sono …”

 “Sminuire i propri problemi in questo modo non ha mai aiutato nessuno” disse Hazelle con gentilezza. “Cosa succede?”

 “Vi avevo detto che avevamo problemi a comunicare, no? È come se … continuasse a chiedere il mio tempo …”

 “Be’, non è il tuo ragazzo? Non dovresti essere felice di trascorrere del tempo con lui?” intervenni.

 “Sì, ma … non tutto il mio tempo. Con tutta questa cosa di tenere gli dei sotto controllo, dei vari piani da preparare a cui comunque non posso mai prendere parte… a volte mi sento un po’ come un oggetto attentamente custodito. Mi ritrovo di cattivo umore, e non vorrei imporlo a nessuno, quindi mi piacerebbe stare un po’ per conto mio ad aspettare che mi passi. Ma non posso fare neanche quello, perché Dakao si lamenta sempre che non stiamo mai insieme. E grazie tante, non è che io possa essere altrove!”

 Okay, qui la cosa sensibile era dirle di parlarne direttamente con il diretto interessato e cercare di raggiungere un compromesso … quindi dovevo o criticarla assolutamente, o incoraggiarla nelle sue lamentele. Cosa potevo –

 “E poi non sappiamo mai bene cosa fare. Ovviamente non possiamo fare quello che fanno le coppie normali, come uscire, andare nei locali, provare nuove attività insieme, visitare posti interessanti ... sembra stupido, ma sono sempre esperienze belle da condividere, no? Ma noi siamo sempre chiusi qui. Il massimo di ‘cose insieme’ che possiamo fare è guardare la tv o leggere, e quello stanca dopo un po’. Alla fine, quando proviamo a passare del tempo insieme, finiamo sempre per annoiarci. E’ imbarazzante …”

 “Be’, almeno siete in compagnia!” la interruppi io.”Pensa ad annoiarsi da soli!”

 “Sì, però …sembra sempre che ci stanchiamo della compagnia reciproca. Dakao di sicuro pensa che io lo faccia, è una delle cose su cui abbiamo litigato. Continua a insistere di essere l’unico a cui importa do questa relazione …”

 “Chissà da cosa avrà tratto quest’impressione” commentai. “Davvero, se prima cerchi di isolarti da lui e poi ti annoi quando stai in sua compagnia, cosa dovrebbe pensare, poveretto?”

 “Ma a me importa, dannazione!” sbottò Gaia. “A me piace Dakao, piace davvero. È insistente, forse un po’ troppo concentrato su di sé, ma è riuscito a restare una brava persona pur avendone passate tante. Gli è successa una cosa terribile, ma nonostante tutto è riuscito a continuare a impegnarsi a migliorare la situazione per tutti, è rimasto la brava persona che era, non si è lasciato rovinare dall’amarezza. È una delle persone più gentili che io conosca. Solo che … vorrei riuscire a far funzionare questa cosa, ma sembra sempre che ci sia un problema, e io ho già un sacco di cose a cui …”

 “E quindi lui percepisce di non essere importante per te” interruppi di nuovo. Lei corrugò la fronte, lo sguardo tornato a terra. “Non hai detto che è gentile? Non hai detto che è una brava persona? Di sicuro lui vuole il tuo bene. Non puoi trovare il tempo e la voglia di impegnarti anche tu per il suo?”

 “Oppure la situazione migliore è mollarlo” intervenne Hazelle.

 Eh? Dei due estremi che avevo pensato io, avevo scelto quello di biasimarla e incitarla a stressarsi ancora di più … stress e odio di sé, percezione di essere una brutta persona, avrebbero senz’altro aiutato in una situazione come quella. E Hazelle si andava a piazzare all’estremo opposto? Come se non ci fosse via di mezzo? Ma quello era fare il mio gioco! A cosa stava mirando?

 “Sarà carino e tutto, ma potrebbe andare bene anche come amico. Alla fine, se proprio non riuscite a far funzionare questa storia, magari è perché non andate bene come partner, no?”

 “Secondo me potrebbe funzionare benissimo se Gaia, qui, cooperasse un po’” sentenziai.

“Sta già male per conto suo, Penelope. Non merita ulteriori stress …”

 “I problemi di relazione si ripeteranno in ogni singola che avrà. Che deve fare, troncare sempre al primo litigio perché non vuole fare la sua parte?”

 “Com’è che sei di colpo peggio di una vecchietta? E poi, tu quanti ragazzi hai avuto –“

 “Zitte!” bisbigliò Gaia. Avevamo fatto tutta la strada di ritorno fino alla sala delle riunioni, dove la vita sociale a quanto pareva non era ancora terminata. Chad, insieme a Luciano e Sisifo, stava parlando con Dakao di qualcosa. Il demone sembrava starsi riprendendo da una brutta situazione.

“Aha!” dichiarò Hazelle. “Tempo di chiarimenti. Prova a parlarci un po’ e vedi che opzione scegliere,

okay? Io sloggio gli altri”

Prima che Gaia potesse acconsentire o rifiutare la generosa offerta, sfrecciò in avanti e si intromise nella conversazione. Distrasse i ragazzi aggrappandosi alla loro conversazione con l’ipotesi che Luciano fosse la spia, perché era troppo calmo – stavano parlando di quello, avrei dovuto chiedere a Chad cosa fosse stato detto – facendo di nascosto segni a Dakao di filare a parlare con Gaia, che si era nascosta il viso tra le mani.

 Decisi che era arrivato il mio turno di levarmi dai piedi, e conclusi che non avevo più niente da fare lì: volevo solo tornare al Campo e crollare a dormire. Ai miei casini ci avrei pensato il mattino dopo.

 

Il mattno in questione riuscii, per la prima volta dopo troppo tempo, a non essere troppo una zombie quando ci fu la sveglia.

 La riunione del mattino consistette in un paio di scambi con Chad: sarebbe stato verosimile che Sadie tornasse spontaneamente sui propri passi riguardo ai furti di tombe? No? Bene, allora avremmo dovuto preparare un piano di salvataggio in anticipo. La riunione sarebbe stata nel pomeriggio, e per allora avrei avuto la nuova destinazione di Sadie.

 Andai al Ventunesimo Nomo al mattino, dopo aver chiesto l’aiuto di una figlia di Afrodite (molto disposta a collaborare dopo che le ebbi spiegato che dovevo aiutare un’amica con problemi sentimentali) per convincere gli Stoll a farmi saltare ancora una volta gli allenamenti prestabiliti. Sadie sembrava stare molto meglio delle volte precedenti: era ancora asserragliata nella sua stanza, ma la ritrovai distesa sul suo letto nella compagnia più strana in cui fosse mai stata: diversi libri di archeologia e guide turistiche.

 “Be’, ieri è andata da schifo” dichiarò in risposta al mio sguardo stupefatto. “Non capisco perché Setne non abbia ancora fatto niente per strombazzare a tutto il pianeta che adesso è un dio, ma adesso quei bastardi hanno anche più vantaggio. Se vogliamo suonargliele, servirà qualche giocattolino anche a noi”

 “Miss Freeze permettendo?”

 Sadie sospirò. “Esatto. Quella ragazzina mi mette i brividi … dei, mi è anche uscito un pessimo gioco di parole. Però sembra una completa psicopatica: finora, ne ho avuto abbastanza di avere adulti che minacciavano di uccidermi, ma non bambini di cinque anni! Capisco, anch’io sono stata una bambina precoce, ma non così tanto!”

 Rimasi a fissarla. Il sorriso che aveva fatto con l’ultimo scherzo era tiratissimo. Lei sospirò di nuovo.

 “E va bene, non so cosa fare con lei. Il fatto è che … continua ad accusarmi di averle portato via il papà, ma come faccio a farle capire che sono stata fregata quanto lei? Anubi è suo padre, è ovvio che voglia vedere lui come la persona perfetta e me come quella che ha tutte le colpe. Cambierà tutto quando sarà più grande, lo so, ci sono passata, mio padre è scomparso dalla mia vita quando ero poco più grande di lei, e non facevo che far rimbalzare la colpa da lui ai nonni … e stavo male, perché volevo loro bene. Se ci fosse stata di mezzo una sconosciuta, avrei immediatamente dato la colpa a lei, era qualcuno che avrei potuto odiare senza problemi. Quindi capisco che Kebechet mi odi. Però non ho nessuna voglia di tirare le cuoia solo perché mi sono trovata un ragazzo imbecille che fa figli psicopatici e poi li abbandona in giro senza che io ne sappia niente!”

 Diede un pugno al libro che aveva sottomano.

 “Dovrò combatterci, non riuscirò a ragionare con lei. Però non voglio esecrarla nella Duat o simili, è solo una bambina, la farei arrabbiare e la spaventerei ancora di più. Posso solo difendermi”

 “Io posso aiutarti con fughe veloci” le feci notare. “E poi la piccoletta sembra concentrarsi soprattutto sui luoghi funebri. Non ha tentato di entrare in questo posto, o il Campo Mezzosangue, dove avrebbe potuto trovarti durante le battaglie o ieri. Se stiamo fuori dalle tombe, probabilmente non corriamo rischi”

 “Però andrebbe a farsi benedire tutto il punto di farla pagare a Walt” obiettò lei.

 “Hai ragione. Preferisci la sicurezza o la vendetta?”

 “Cos’è la vita senza un po’ di rischio? E poi non posso farmi vedere spaventata da qualsiasi cosa abbia a che fare con quell’idiota. Non sono una qualche damigella in difficoltà”

 “Okay, okay”

 Certo, Becky poteva essere convinta a non attaccarla, ma lei questo non lo sapeva. Presi una delle guide turistiche.

 Dove mandarla, a questo punto? Ci sarebbe stato sta studiare accuratamente la zona, identificare possibilità sia di attacco che di fuga … iniziai a dare una scorsa alle varie località, naturalmente non arrivavano allegate alle rispettive cartine … idea. Mi concentrai sui luoghi presso il fiume.

 “Ma tu vedi questo posto!” commentai quando ebbi un buon candidato. “Indovina come puoi chiamare un posto pieno di tombe?”

 “Happy City?”

 “Tombos. No, non ti sto prendendo in giro, guarda qui”

 Sadie controllò. “O era pignoleria, o era senso dell’umorismo. Spero il secondo. C’è niente di interessante lì?”

 “A dire il vero, sì” replicai. “La tomba di un amministratore coloniale e di sua moglie. Nella loro tomba sono stati trovati tipici reperti da sepoltura egizia, più due fiaschette micenee”

 “Micenee?”

 “Micene era una città greca abbastanza importante, direi, visto che era il regno di Agamennone –“

“Okay, ma a noi che importa che si sia portato i souvenir da una vacanza?”

 “Importa perché è un simbolo di contatto e unione tra le due culture, qualcosa che adesso è piuttosto importante. Contengono non solo la magia dell’Egitto, ma anche quella greca … non so a che razza di magia potrebbe servire, ma credo che avrebbe un suo valore”

 “Improvvisiamo con nuovi incantesimi? Mi piace. E adesso che ci penso, Carter ogni tanto viene qui a blaterare di come stanno andando le cose con il loro tentativo di istituire una linea veloce Grecia-Egitto, sai, per evitare casini come quell’attacco a sorpresa? Mi aveva detto che stavano provando con incantesimi tramite reperti che unissero le due culture, sottoponendo i vecchi sassi greci alle stesse magie che usano quelli egizi per permettere di comunicare. Me lo ricordo solo perché ha menzionato di essere finito in una brutta situazione con il custode di un museo … il punto è: magari quelle fiaschette potrebbero tornarci utili”

 “Qui menziona che si tratta di reperti rari. Ha una qualche influenza?”

 “E che ne so? Probabilmente vuol dire che sono importanti, e questa è sempre una buona cosa. Te la senti di fare un viaggio nell’ombra?”

“Vuoi andare adesso?”

 “E perché rimandare? Ieri ti ha sfinita?”

 “Un po’, la dea ha davvero incasinato qualunque cosa regoli la mia capacità. Sarebbe meglio trovare un altro mezzo, come un portale, non sono ancora sicura di averla completamente sotto controllo. E pianificare in anticipo delle vie di fuga in caso di eventuali altri attacchi”

 “Quindi rimandiamo a … cosa, domani?”

 “Facciamo tra un paio di giorni, intanto farò anche i miei esperimenti col viaggio nell’ombra. Tanto non mi sembra che quelli di Setne ci stiano sul fiato sul collo”

 “Staranno ancora festeggiando la loro corona. Comunque, questo posto è vicino al Nilo, quindi se proprio possiamo evocare la nuova barca e filarcela di lì. Un sacco di creature della Duat sono indebolite dall’acqua corrente”

 Non ero sicura che lo stesso effetto avrebbe avuto luogo su una dea del ghiaccio, ma quella era parte del punto. Il Nilo poteva essere una buona difesa contro demoni e guardiani tombali di bassa lega, e per di più l’esercito di Setne non aveva una barca. A quanto mi era stato detto, il sangue dei faraoni ne aveva sempre una a disposizione, ma Dakao e Regina non lo erano. L’ultima era una maga dell’acqua, ma non seguendo il sentiero di una dea, era meno potente di un’ospite o una fedele, e comunque avevo in mente un piano per la richiesta di backup. Quel pomeriggio e il giorno seguente avrei avuto alcuni numeri di telefono da chiedere.

“Tu vai a cercare una cartina di questo posto in biblioteca” rispose lei. “Io intanto guarderò su Internet”

Obbedii. La loro bibliotecaria si affrettò a portarmi tutto quello che poteva servirmi in meno di due minuti, vedendo questo nuovo interesse di Sadie per i luoghi funerari antichi come un segno che stava iniziando a migliorare. Tornai con le braccia cariche di papiri.

 “No, cosa c’entrano i tombos engracados …” stava borbottando Sadie.

 “Trovato una dettagliata mappa della tomba?”

“No, quella che sembra ginnastica in spagnolo. Tu ce l’hai?”

“Qui” le porsi la mappa della zona delle tombe, scartabellando ancora un po’ per trovare quella della tomba che ci interessava.

 “Ti pareva. D’ora in avanti Internet lo uso solo per i gatti, non serve a niente se ci sono vecchi papiri a disposizione”

“Esatto” approvai rintracciando il foglio che volevo.

 “Ovviamente c’è da fare una discesa … se volessimo scappare, avremmo solo una via facile per farlo a piedi, e quella potrebbe essere bloccata in mezzo secondo. Devo trovare un amuleto per il volo, chissà se Ziah mi presta il suo dell’avvoltoio?”

 “Buona idea. E io posso augurare a un eventuale attaccante di perdere la sua posizione all’uscita, o di non raggiungerla proprio se facciamo in tempo. Ma lì non ci saranno anche un mare di maledizioni per tenere gli intrusi alla larga?”

 “Sicuramente sì, e ovviamente non le hanno segnate sulle mappe. Dovremo improvvisare sul posto” sogghignò. “Non sarà divertente?”

“Farò una maledizione a mia volta perché il defunto creatore di quelle difese veda fallire tutti i suoi sforzi”

 “La renderai quasi una scampagnata noiosa. Comunque, noi andiamo lì, evitiamo maledizioni, ci freghiamo le fiaschette, scansiamo un eventuale attacco e ce la squagliamo o col viaggio nell’ombra o via fiume, dovremmo essere in grado di raggiungere un qualche altro monumento e infilarci nella Duat. Sarebbe una gran bella inaugurazione per la barca nuova”

 “Quella dei vostri genitori era andata distrutta, se non ricordo male …”

“Carter ne ha creata un’altra. Nome ufficiale: La Regina d’Egitto II. Nome ufficioso: La Sfigata d’Egitto I

 “Un nome, una garanzia. Non vedo l’ora di vederla in azione”

 “Sarà una cosa epica. Ho solo bisogno di fregargli l’amuleto, mi ci vorrà del tempo per escogitare un buon piano … forse è meglio che abbiamo rimandato. Comunque! Abbiamo altro a cui pensare?”

 “Indumenti termici, provviste …”

“In caso di attacco di Becky? Aggiungi alla lista anche un lanciafiamme”

 “Vedrò se hanno qualcosa da Efesto. Poi ti viene in mente altro?”

“Abbiamo già fin troppa roba. Nella Duat ho una buona scorta di pozioni e amuleti per tutte le situazioni, quelli potranno bastare per recuperare due fiaschette”

 “Andata. Allora io vado a procurarmi quel lanciafiamme, tu derubi tuo fratello?”

 “E dopodomani, partenza alle nove esatte per il Tombrobber Tour!”

 Sadie sembrava effettivamente molto entusiasta della prospettiva, probabilmente perché a prescindere dal suo umore, infastidire il fratello era uno dei suoi passatempi più amati. Buon per me, sarebbe stata una simpatica aggiunta a quello che stavo pianificando.

 Nel primo pomeriggio parlai con le persone che avevo in mente, riuscii a evitare un interrogatorio serrato, e ottenni quello che volevo, inclusa la promessa di un lanciafiamme pronto per il giorno dopo. Come concordato, più tardi andai col viaggio nell’ombra alla Piramide Arena.

“Oh, ci sei anche tu” Becky pareva molto delusa da questo fatto. Chad era già lì, e dava l’idea di esserci stato per un bel po’. Non avevo idea di cosa dire o fare a proposito di questo suo improvviso attaccamento alla bambina, ma pace, bastava che non interferisse con il nostro lavoro.

 Comunque annuii. “E sono riuscita a mandare Sadie in un’altra tomba. Sarà in una località di nome Tombos, vuole portar via due fiaschette micenee”

 “Dalla tomba?” protestò Becky. “Ma è sbagliato! Non può fare come con –“

 “E infatti ci sarà una trappola di mezzo” replicai. Non specificai da che parte, e ai danni di chi.

“Che noi dovremmo evitare” borbottò Chad, guardandomi un po’ accigliato.

 “Fidati di me” sorrisi. Mi sentivo stranamente eccitata, come se preparare quel piano fosse davvero stato qualcosa da chiamare un risultato. Effetto del fatto che finalmente mi stessi impegnando a salvare la pelle a qualcuno? “Non vuoi che questa trappola fallisca”

 Becky annuì molto interessata – non aveva capito nulla, di sicuro – e l’espressione di Chad si rilassò in una di semplice curiosità, anche se un po’ apprensiva.

 “Cos’hai in mente, di preciso?”

 

 

 

 

 

Ladies & Gentlemen,

ultimo capitolo prima di partire per le vacanze, quindi aspettatevi il silenzio stampa per almeno due settimane. Per avere in cambio un capitolo piuttosto breve, tra l’altro.

Parlando di questo: cosa ne pensate del comportamento di Walt (moderare il linguaggio please)? E di come si siano comportate le ragazze riguardo ai problemi di Gaia? E infine, cosa pensiate che abbia in mente Penelope?

Piccolo spoiler per il prossimo capitolo: Chad avrà da gestire le sue grane personali. Nulla di che …

 

  
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